L’orologio sarebbe stato ritrovato da un passante in un campo vicino all’abitazione di Roberta, proprio il luogo dove un testimone ha raccontato di aver visto, intorno alle 1.30 della notte della scomparsa della Ragusa, il marito litigare furiosamente con una donna. In altre battute di ricerca rinvenuti alcuni brandelli del pigiama rosa.
Il rinvenimento dell’orologio di Roberta in quel posto, quindi, sarebbe davvero importante perché fugherebbe ogni dubbio sull’identità della persona in lite con Logli. Il quale – sempre secondo il supertestimone – si sarebbe poi allontanato a bordo dell’auto a gran velocità dopo aver costretto la donna a salirci.
Invece il secondo reperto, cioè quei brandelli del pigiama rosa, che la donna indossava la sera della scomparsa, sarebbe stato trovato nel corso di una delle tante battute di ricerca svolte da gruppi di volontari – esperti in questo tipo di attività – affiancati da uomini delle forze dell’ordine. Ben nascosti a circa 200 metri da una strada sterrata che si dirama quella asfaltata che sale sul Monte Serra (versante pisano).