“Per me libertà e giustizia sociale,

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che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà.”

– Sandro Pertini –

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La Cremaschi e la foto per festeggiare la Roma

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L’ennesima provocazione? L’ennesima mercificazione del corpo femminile? L’ennesima foto che Laura Cremaschi ha postato sul web per cercare di attirare l’attenzione dopo che la Roma è riuscita ad aggiudicarsi la vetta della classifica. Così, per festeggiare il momento, la Cremaschi si annoda una sciarpa intorno ai glutei e l’effetto voluto è presto realizzato. Forse sarebbe il caso di festeggiare con un messaggio meno esplicito… ormai il fondo schiena della Cremaschi lo si conosce senza bisogno di sottolinearlo ogni volta.

Duro contrasto di gioco e Diego Costa resta nudo sul campo

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Un durissimo contrasto e po Diego Costa, attaccante dell’Ateltico Madrid si ritrova a terra dolorante senza pantaloncini né mutande. La foto pubblicata sul sito del  Mundo Deportivo fa in fretta il giro del web.

Incastrato con il braccio nei vagoni della metro, le telecamere lo riprendono

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Un uomo è rimasto incastrato con il braccio nei vagoni della metropolitana di Milano. L’incidente è accaduto alla stazione Duomo, sulla linea 1. Nel video si vede l’uomo che cammina lungo  la banchina, inciampa e rimane col braccio incastrato nel vagone. La metro riparte, ma il conducente si accorge subito che qualcosa non va e frena salvando la vita all’uomo. Dopo 20 minuti di soccorso l’uomo viene liberato e portato in ospedale.

L’asso nella manica di Garcia fa l’angelo in tribuna: Frederic Bompard

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La Roma segna sempre nel secondo tempo, la Roma d’invola nella ripresa e colpisce a morte i suoi avversari. E’ successo così quando i giallorossi hanno vinto 2-0 a Livorno, 3-0 con il Verona, 3-1 a Parma e 2-0 con la Lazio: rimasti a bocca asciutta per 45 minuti, le dieci reti romaniste hanno segnato le ripartenze dopo il quarto d’ora di pausa. Strano? No Merito non solo di Garcia ma anche dell’angelo in tribuna: Frederic Bompard. Il collaboratore più fidato del tecnico giallorosso Rudi Garcia, osserva dall’alto la partita e nell’intervallo riferisce, in questo modo Garcia può prendere le contromosse e spostare le pedine. Per il momento la strategia funziona alla grande.

 

Quell’aereo per Zurigo… rubati 44 kg di lingotti d’oro!

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Sembra proprio che ogni giorno ci siano i riflettori puntati sull’aeroporto parigino di Roissy-Charles-de-Gaulle e sui voli di Air France. Venerdì il sequestro record di oltre una tonnellata di cocaina a bordo di un aereo proveniente da Caracas e oggi il furto di 44 kg di lingotti d’oro su un volo in partenza dalla capitale e diretto a Zurigo.  Secondo i primi dati dell’inchiesta il furto sarebbe avvenuto giovedì scorso, a margine del volo della compagnia Hop (filiale di Air France) diretto a Zurigo, durante lo scarico di un furgone della compagnia Brink’s contenente 9 casse con 300 chili d’oro. All’arrivo dell’aereo nella capitale svizzera infatti gli agenti della Brink’s incaricati di recuperare il carico hanno rilevato la mancanza di due casse contenenti 44 chili d’oro del valore di circa 1,6 milioni di euro. Per Christophe Naudin, esperto delle sicurezza aerea, «questo incidente rileva le incredibili carenze di sicurezza legate a fattori umani nelle zone aeroportuali francesi».

 

Quel fitto mistero sul suicidio del cameraman Mario Biondo

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Una fitta nebbia ruota intorno alla morte, che in modo sbrigativo le autorità spagnole hanno archiviato come suicidio, di Mario Biondo, cameraman dell’isola dei famosi, diventato molto noto in Spagna per aver sposato Raquel Sánchez-Silva, popolare conduttrice della versione locale del reality. La vita di Mario e Raquel sembrava quella di una favola, fino a quel tragico giorno in cui Mario è stato ritrovato impiccato, mentre la moglie era in visita dai parenti. La mamma, ospite a Chi l’ha visto, ha raccontato di aver visto in casa di Mario e Raquel parecchia corda che sarebbe stato più logico usare per uccidersi, invece del foulard che l’uomo ha usato. Neppure due suoi amici cameraman, Carmelo Scordi e Fabrizio Profeta,  credono al suicidio. Ora si spera di riaprire il caso e far luce su una morte misteriosa.

La frenata sulle “dimissioni” di massa del Pdl!

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Il Pdl attacca, poi frena sulle dimissioni di massa, poi ritorna alla carica sul 4 ottobre data in cui dovrebbe essere decretata la decadenza dell’ex Premier da senatore. Insorge il Pd che richiama il centro destra alla responsabilità con Franceschini che arriva ad affermare «pressioni a vuoto», forse anche per ridimensionare il clima caldo vissuto nell’intera giornata di oggi. Intanto il Cavaliere, ai big del partito  riuniti a pranzo, ma in assetto di guerra, parla di situazione insostenibile e conferma la linea dura «Dobbiamo denunciare che è in atto un colpo di Stato» per poi aggiungere, qualche ora dopo «Io non mollo, devo resistere a tutti i costi anche se ho contro tutti». Ma il clima era rovente da ieri quando Alfano era tornato a Palazzo Grazioni dopo aver parlato con Napolitano con esito negativo.

Ecco giungere quindi l’ultimatum, ma poi ci si ripensa e in tarda serata arrivano le  parole più concilianti di Renato Brunetta e per il momento è nulla di fatto. Ma l’assedio è in corso, la crisi al buio continua e si prepara  la decisione di bloccare i lavori del Parlamento a cui si unirebbe anche la Lega (oggi ci sarebbero stati contatti tra il Carroccio e i pidiellini). Ecco quindi lanciata la “molotov” contro Letta e Napolitano.  Pare che la decisione di bloccare i lavori sia dettata anche dalla preoccupazione di nuove indagini, soprattutto quella della compravendita di senatori.

 

Il mercoledì del campionato: tutti i gol

5acampionato-tuttacronacaParma-Atalanta: scendono in campo all’Ennio Tardini due squadre per le quali la vittoria dovrebbe essere l’unico obiettivo: il Parma non ha ancora vinto una partita mentre i bergamaschi sono reduci da due sconfitte. Sono gli uomini di Donadoni i primi a rompere gli indugi: al 19′ Mesbah raccoglie un pallone che la difesa ha allontanato male e fa partire un destro a giro su cui Consigli non può nulla. Solo due minuti e l’Atalanta annulla le distanze: palla lunga su cui si avventa di testa Denis che fa da torre per l’arrivo di Bonaventura che a tu per tu non può sbagliare. 1-1! Al 21′ nuovo vantaggio per il Parma: triangolazione di prima tra Parolo e Cassano che serve una splendida palla alta che scavalca la difesa: Parolo al volo va a segno. 2-1! Al 35′ i padroni di casa allungano le distanze con Rosi che riceve il pallone da Marchionni sulla tre quarti e avanza indisturbato fino al limite dell’area: finta a superare la difesa avversaria e destro a giro che si insacca vicino alla base del palo. 3-1! Al 40′ arriva il 4-1 del Parma: cross di Mesbah per Cassano che colpisce di sinistro al volo e centra il palo. Il rimbalzo finisce tra i piedi di Parolo che di potenza infila la palla in rete. Al 44′ arriva la risposta dell’Atalanta con Bonaventura che da centrocampo s’invola verso l’area avversaria servendo una bella palla per Denis che aggira Mirante e segna con un colpo sotto che inganna gli accorrenti difensori. 4-2 alla fine del primo tempo. Alla ripresa l’Atalanta accorcia le distanze al 34′: Cigarini crossa in mezzo e Livaja stacca tutti di testa e mette la palla là dove Mirante non può arrivare. 4-3 e Atalanta ancora in partita! Purtroppo non basta: al triplo fischio il Parma festeggia la prima vittoria stagionale!

Bologna-Milan: sono i rossoneri, piagati dalle assenze e in cerca di un’indispensabile vittoria, a portarsi in vantaggio al 12′ grazie a un perfetto assist di Robinho per Poli che colpisce di prima appena entrato in area: per Curci la diagonale è imparabile. 0-1! Al 33′ arriva il pareggio del Bologna grazie a Laxalt che vola in contropiede dopo una punizione del Milan e, entrato in area, batte Abbati sul primo palo con il mancino. 1-1! Alla ripresa, i rossoblù si portano in vantaggio con una perfetta giocata di Christodoulopoulos sulla destra che rientra sul sinistro e poi mette in mezzo a girare per Laxalt che salta una spanna sopra Abate e di testa deposita in rete: 2-1! Al 17′ il Bologna allunga le distanze: Cristaldo su cross tagliato di Diamanti anticipa Mexes di testa e batte nell’angolino sinistro Abbiati. 3-1! Accorciano le distanze i rossoneri al 44′: azione decisa di Robinho che serve Matri di tacco: il tiro è rimpallato, sulla respinta Robinho supera Curci: 3-2! Al 2′ di recupero miracolo del Milan che pareggia: testa di Robinho ancora disinnescato da Curci e sul rinvio di Sorensen un rimpallo favorisce Abate che da due passi appoggia in rete. 3-3! Al 50′ Diamanti prova il tiro da trenta metri defilato: traversa ad Abbiati battuto: il Bologna si gioca la vittoria e la partita finisce in pareggio.

Sampdoria-Roma: i blucerchiati sono la squadra che più ha deluso in questo avvio di campionato e ora si trovano ad affrontare i giallorossi che guidano la classifica e sono carichi di entusiasmo dopo la vittoria del derby. Ma è un nulla di fatto al Marassi al termine dei primi 45 minuti di gioco. E’ la Roma a fare la partita, ma non riesce a trovare la conclusione in porta. La Samp, in campo con un inedito 4-4-2, si chiude bene e appena può parte in contropiede ma anche lei non riesce a infrangere lo specchio avversario. Bisogna attendere il 20′ perchè la Roma riesca a portarsi in vantaggio: Benatia parte palla al piede e nello stretto slalomeggia in mezzo a quattro doriani, Gastaldello lo stende. Il centrale della Roma batte ugualmente, da terra, Da Costa di sinistro: 0-1! Il raddoppio della Roma arriva al 43′: Samp tutta in avanti, i giallorossi puniscono in contropiede: tre contro due, Totti apre a sinistra per Gervinho, che entra in area e batte Da Costa, 0-2! I ragazzi di Garcia restano saldamente ancorati in testa alla classifica!

Chievo-Juventus: dopo la vittoria contro l’Hellas Verona i bianconeri si ritrovano in campo con l’altra squadra della città veneta, forte della vittoria contro l’Udinese. Gli uomini di Conte non possono fallire se vogliono tenere il passo di Roma e Napoli. Sono gli uomini di Sannino i primi a segnare: al 28′ errore di Buffon che sbaglia il rinvio. Sardo ne approfitta e serve Thereau che gira in rete con grande precisione. 1-0! Dopo un primo tempo terminato in svantaggio, alla ripresa i bianconeri non attendono a lungo per pareggiare i conti: al 2′ arriva un cross di Pogba, Quagliarella, nei primi 45 tra i migliori degli uomini di Conte, colpisce di testa, Puggioni respinge, ancora l’attaccante, deviazione del portiere sulla traversa e alla fine l’ex Napoli riesce a metterla dentro. 1-1! Al 21′ i bianconeri per la prima volta in vantaggio: e devono ringraziare il Chievo! Cross di Pogba, Bernardini, nel tentativo di anticipare Llorente, infila il suo portiere: 2-1! La Juve resta in corsa e agguanta il Napoli che non è riuscito ad andare oltre il pareggio.

Torino-Verona: l’Hellas torna a Torino a pochi giorni dalla sconfitta contro la Juventus e affronta un Toro in ottima forma e reduce dalla vittoria di Bologna. Entrambe le squadre finora hanno confermato di meritare il posto in classifica che occupano e ci si aspetta un match equilibrato. Al 35′ Cerci batte sul primo palo, Gonzalez colpisce la sfera con la mano ed è rigore per il Torino: il numero 11 granata batte il pallone sotto il sette alla sinistra di Rafael: 1-0! Al 44′ i veneti riescono ad agguantare il pareggio: lancio in piena area per Toni, aggancio che diventa un assist per Gomez che da due passi conclude in rete. Il primo tempo termina sull’1-1! All’8′ della ripresa i granata passano in vantaggio: Rafael perde il controllo della sfera dopo avere ben parato la conclusione di Meggiorini, Cerci è in agguato e conclude di destro in rete, dopo avere lui stesso iniziato il contropiede: doppietta per lui. 2-1! Al 22′ Toni si procura un rigore con un movimento in area che costringe Rodriguez a stenderlo con uno sgambetto. Jorginho realizza. 2-2! Confermato l’equilibrio tra le due squadre: termina in pareggio.

Lazio-Catania: i biancocelesti devono cancellare la bruciante sconfitta del derby e ci provano contro i siciliani che si trovano ai piani bassi della classifica. La prima rete della serata la sigla la Lazio, portandosi in vantaggio già al 4′: su punizione, gran botta di Candreva. Andujar non trattiene. Pereirinha si avventa sulla palla e appoggia indietro per Ederson, che la gira in porta. I biancocelesti però non riescono a mantenere il risultato: dopo solo due minuti Cana rinvia al limite dell’area ma Barrientos ruba palla, presentandosi da solo davanti a Marchetti. Appoggio di esterno sinistro in porta su cui il portiere non può nulla. 1-1! Al 39′ Guarente fa un brutto errore a centrocampo e praticamente consegna la sfera a Lulic che trova campo libero. Si porta al limite dell’area e poi fa partire una rasoiata che tocca il palo interno infilandosi in porta: le squadre tornano agli spogliatoi sul 2-1! Nessuna emozione nella ripresa fino al 4′ di recupero quando Hernanes riceve palla davanti all’area, se la sposta sul sinistro e trova la diagonale giusta: 3-1 a cui fa seguito il triplo fischio!

Livorno-Cagliari: il Cagliari, reduce dal pareggio con la Samp, si trova ad affrontare una difficile trasferta contro un Livorno apparso in buona forma. Dopo l’ottimo punto in casa del Genoa, gli Amaranto puntano a una vittoria contro i sardi che li proietterebbe ai piani alti classifica. E’ la squadra di casa che passa in vantaggio al 24′: i padroni di casa perdono pallone a centrocampo e ne approfittano i toscani: verticalizzazione immediata per Emeghara che appena entrato in area viene anticipato da Avelar che pasticcia e consegna il pallone sul destro di Luci. 1-0! Pareggia il Cagliari all’8′ della ripresa: cross dalla destra di Perico, il pallone carambola addosso a Nenè e finisce tra i piedi di Ibarbo che con la punta la devia in gol. 1-1! Non ci sono altre emozioni fino al termine dell’incontro: Livorno e Cagliari conquistano un punto.

Napoli-Sassuolo: una squadra finora imbattuta contro una che è reduce da una sconfitta disarmante contro l’Inter: voglia di primeggiare vs voglia di rivalsa. Sono gli uomini di Benitez i primi a passare in vantaggio al 15′ con una bomba di Dzemaili dai venticinque metri che raccoglie un errato rinvio di Acerbi e non lascia scampo a Pegolo. Gli emiliani però non ci tengono a bissare la sconfitta di domenica e passano al contrattacco: al 20′ Zaza, da posizione defilata, batte un sinistro violentissimo sotto la traversa con Reina che rimane immobile. 1-1! Non accade altro se non qualcosa che ha del miracoloso: il Sassuolo riesce a frenare la folle corsa degli uomini di Benitez!

Mario Pioletti: il 31enne italiano trovato morto in un hotel in Thailandia

mario_pioletti_morto-thailandia-tuttacronacaUn 31enne di origine milanese, Mario Pioletti, è stato rinvenuto due giorni fa senza vita nella sua camera d’albergo vicino a Chiang Mai, nel nord della Thailandia. Le cause del decesso sono ancora da stabilire. Sono state le autorità locali a riferirlo, anche se la notizia non è ancora stata confermata dalla Farnesina. Sembra che la camera non presentasse nè segni di effrazione nè di collutazione. Inoltre nessun oggetto sarebbe risultato mancare. E’ stata una cameriera di un piccolo resort di Chomthong, un distretto a sud-ovest di Chiang Mai nella zona del Doi Inthanon, la montagna più alta della Thailandia, a scoprire il cadavere di Pioletti nella camera che il giovane aveva affittato, da solo, il giorno prima. All’ANSA, fonti mediche dell’ospedale Maharaj, dov’è stata portata la salma, hanno fatto sapere di attendere ancora il risultato dell’autopsia.

Ecco “La montagna del sisma”: l’isola sorta dopo il terremoto

nuovaisola_terremoto_pakistan_tuttacronacaIl terremoto che ha sconvolto il Pakistan provocando olte 320 vittime, ha fatto sorgere anche un’isolotto di fango e sassi nel mare Arabico, a poca distanza dalle coste del Baluchistan.  Alto circa 20 metri e lungo una settantina, ha fatto la sua comparsa, davanti agli occhi esterefatti dei pescatori e dei residenti di Gwadar, a 400 chilometri di distanza dall’epicentro del sisma. Il sismologo Gianluca Valensise, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha spiegato che a far emergere l’isolotto, da una profondità di soli 6-7 metri, sarebbe stato “un effetto indiretto del terremoto”: la scossa potrebbe avere generato pressioni elevate che avrebbero causato la liquefazione dei sedimenti sottomarini, emersi in superficie attraverso una frattura.

Ai media locali, gli esperti dell’Istituto nazionale di Oceanografica del Pakistan hanno riferito che la zona è ricca di gas: “Il nostro team ha trovato bolle che risalgono dalla superficie dell’isola e che hanno preso fuoco con un fiammifero. Si tratta di gas metano”, ha detto a Geo tv Mohammad Danish, un biologo marino dell’Istituto.  La montagna del sisma, come i locali hanno battezzato l’isolotto, ha attratto subito molti curiosi, alcuni dei quali non solo vi si sono avvicinati con le barche, ma vi sono anche sbarcati. I più anziani ricordano ancora il terremoto nella zona di Makran nel 1945: in quell’occasione apparvero quattro nuovi isolotti, poi spariti nel giro di un anno. Anche in Italia si era verificato un fenomeno simile: era il giugno 1831 quando un vulcano sottomarino, tra Sciacca e Pantelleria, eruttò emergendo dalle acque del Canale di Sicilia. L’Isola Ferdinandea ebbe però breve vita, scomparendo lentamente fino a inabissarsi per sempre nel gennaio 1832.

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Giudice condannato a pagare 6mila euro: il processo era durato 9 anni

giudice-condanna-multa-tuttacronacaUn giudice del Tribunale di Firenze, Sabina Gallini, è stato condannato dalla Corte dei Conti della Toscana al pagamento di 6mila euro in favore del Ministero della Giustizia. La causa: la durata eccessiva, ben nove anni, di un processo per risarcimento danni legato ad una piscina. E’ Il Tirreno che ha ricordato oggi come il processo fosse iniziato davanti alla pretura di Castelfiorentino il 12 maggio 1997 e finito in primo grado il 29 maggio 2006, davanti al tribunale di Empoli, sezione distaccata di quello di Firenze.  Alla luce dei tempi troppo lunghi, una delle parti coinvolte aveva presentato ricorso alla corte d’Appello di Genova e aveva vinto, ottenendo un risarcimento danni di 6 mila euro dal Ministero della Giustizia. La Corte dei Conti ha ora condannato il giudice a restituire quella cifra allo Stato: “La lunghezza del processo – è scritto nella sentenza toscana, in cui si cita quella ligure – è principalmente ascrivibile a ritardi cagionati dai tempi troppo lunghi intercorrenti tra la fissazione di un’udienza e quella successiva, ed alla stasi della stessa per cinque anni imputabile all’ufficio giudicante”. La Corte dei Conti ricorda anche che “in conseguenza dei ritardi e delle inadempienze rilevate” anche in “tanti altri processi”, in passato il giudice è stato oggetto di sanzioni pure da parte del Csm.

Trema il Perù: scossa di terremoto di magnitudo 6.6

terremoto-lima-tuttacronacaIeri la violenta scossa in Pakistan, nella provincia del Baluchistan. Oggi a tremare è il Sudamerica, dove si è registrato un sisma di magnitudo 6.6 al largo delle coste del Perù alle 11.42 ora locale (le 17.42 ora italiana). Secondo quanto rilevato dall’Istituto Geofisico Statunitense, l’evento ha avuto epicentro a circa 47 kilometri a sud della città di Acari e circa 500 km dalla capitale Lima. Non si registrano al momento vittime nè danni.

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L’auto che resta incastrata in un sottopasso pedonale: manca la segnaletica

auto-incastrata-sottopasso-tuttacronacaE’ finito incastrato in un sottopasso pedonale di Saronno, in provincia di Varese, un 27enne che non conosceva la zona. Il giovane non ha visto divieti all’inizio della discesa che unisce via Filippo Reina e via Grieg ed è quindi proseguito per la sua strada… fino a quando non si è trovato di fronte a una rampa di scale. Faticosamente ha sceso anche i gradini, danneggiando la coppa dell’olio. Ha quindi proseguito finchè non si è visto costretto a fermarsi per la presenza di un muro nel punto in cui il sottopasso si biforca con una stretta rampa per le bici e una scalinata per i pedoni. Alcuni residenti hanno avvisato carabinieri e polizia locale. Sul luogo è giunto anche un carro attrezzi che però non ha potuto fa nulla: la Volkswagen Up è stata recuperata solo dopo un’ora di lavoro dei vigili del fuoco che hanno spinto l’auto in salita riuscendo a far percorrere alla vettura i gradini all’indietro. Come riporta Il Saronno, il giovane non è stato multato, data l’assenza di cartelli o segnaletica orizzontale che indicassero il divieto di scendere nel sottopassaggio.

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Quando la sala da concerti… è un pallone gonfiabile!

ark-nova-tuttacronacaLo scultore britannico Anish Kapoor e l’architetto giapponese Arata Isozaki hanno unito la loro inventiva per creare Ark Nova, un’immensa palla gonfiabile che verrà utilizzata come sala concerti nelle regioni nord-orientali del Giappone, le stesse devastate dal terremoto del 2011. La struttura antisismica, interamente rivestita da poliestere, può essere facilmente sgonfiata, trasportata e rigonfiata. Nel futuro di Ark Nova c’è il progetto di ospitare concerti, eventi e conferenze, in diverse località del Paese.

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Dimissioni consegnate nelle mani di Brunetta e Schifani… primi sintomi di crisi?

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I parlamentari del Pdl, secondo quanto confermano fonti di partito, consegneranno questa sera ai capigruppo di Camera e Senato Renato Brunetta e Renato Schifani le proprie dimissioni alla presenza del presidente Silvio Berlusconi. Il gesto per ora appare più simbolico che altro volto a dare un segnale di fiducia in previsione del voto sulla decadenza del Cav. Infatti le dimissioni saranno consegnate soltanto nella mani dei capigruppo. È dunque forte l’agitazione tra i parlamentari del Pdl a poche ore dalla riunione dei gruppi con Silvio Berlusconi prevista per le 19.

Basta maglie con scritte fasciste o naziste allo stadio!!!

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Basta maglie con scritte fasciste o naziste allo stadio. Lo ha deciso la Cassazione con una sentenza che vieta l’ingresso negli stadi e nei palazzetti dello sport con maglie, scritte e simboli inneggianti il regime fascista perché violano la legge Mancino, la 205 del 25 giugno 1993, recante “Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa”.

La sentenza della cassazione in sostanza conferma la condanna  inflitta dalla Corte d’Appello di Trento a un trentunenne tifoso di hockey per “aver fatto uso di simboli delle organizzazioni nazionaliste, indossando in occasione di un incontro sportivo di hockey una maglietta con l’immagine di Benito Mussolini e riproducente scritte proprie dell’ideologia fascista”.

Il tifoso era già stato condannato in Assise a due mesi di arresto e in Appello la sentenza era stata commutata in 2280 euro di ammenda.

L’imputato aveva poi fatto ricorso in Cassazione con queste motivazioni:

«indossare una maglietta o altro capo di abbigliamento richiamante motti, scritte o simbologia del partito fascista non può in sé integrare le fattispecie di reato» previste dalla legge. Inoltre, il 31enne si era difeso spiegando che non aveva «alcuna intenzione di discriminare e offendere l’altrui dignità».

La Cassazione respinto il ricorso, perché

«il reato sussiste per il solo fatto che taluno acceda ai luoghi di svolgimento di manifestazioni agonistiche recando con sè emblemi o simboli di associazioni o gruppi razzisti e simili, nulla rilevando che a tali gruppi o associazioni egli non sia iscritto». Correttamente, conclude la Cassazione, i giudici di secondo grado hanno «dato atto che l’essersi presentato esibendo la maglietta con le scritte e i simboli inneggianti al regime fascista e ai valori dell’ideologia fascista nel contesto dello specifico incontro sportivo di hockey svoltosi in Alto Adige, notoriamente caratterizzato da contrasti delle opposte tifoserie, integra la condotta di uso di simboli propri delle organizzazioni nazionaliste e i comportamenti vietati e sanzionati dalla legge».

La maglia anti-Balo che fa la sua apparizione a Napoli: la risposta ai cori?

napoli-maglietta-balotelli-varecchina-tuttacronacaE’ spuntata a Napoli, in una bancarella in via Toledo, una maglietta anti-Balotelli che recita: “Milanisti se fate lavare Balotelli con la varechina, puzzerà sempre”. La maglia non poteva non attirrare l’attenzione dei turisti che hanno scattato foto alla t-shirt che potrebbe rappresentare la risposta ai cori razzisti che i milanisti hanno rivolto ai tifosi napoletani nel corso della sfida a San Siro di domenica scorsa. Gli stessi cori che sono costati la chiusura della curva degli ultras rossoneri. Come spiega Il Mattino, la maglia ha fatto la sua apparizione nello stesso negozio dove a luglio ne era esposta una dedicata a Cavani con la scritta: “Hai amato Napoli come tua moglie”.

In manette Fabrizio Piscitelli, leader degli ultrà laziali

Fabrizio-Piscitelli-Diabolik-droga-tuttacronacaE’ “Diabolik” il soprannome del 47enne Fabrizio Piscitelli, storico leader degli ultrà della Lazio finito oggi in manette a Roma. L’arresto è stato effettuato dalla Guardia di Finanza. Piscitelli é ritenuto a capo di un’organizzazione di trafficanti di droga. Le Fiamme gialle hanno inoltre arrestato altre sei persone e sequestrato 500 chili di hashish, per un giro d’affari di cinque milioni di euro. Il traffico si svolgeva lungo l’asse Spagna-Italia.

Batterio nel depuratore! Infettati 16 pazienti a Bisceglie.

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E’ stato sequestrato il depuratore di Bisceglie, dove, è stato riscontrata il batterio Vtec 026, responsabile dell’infezione diagnosticata a 16 pazienti ricoverati nei giorni scorsi con la Sindrome emolitico uremica (Seu). 

Già tra luglio e agosto in Puglia si erano verificati 20 ricoveri, molti dei quali avevano riguardato bambini.

Quali sono i sintomi a cui prestare attenzione?

La Seu è provocata da una infezione intestinale causata dal batterio escherichia coli che, colonizzando nell’intestino, libera la verocitotossina la quale, entrando nel circolo sanguigno, giunge ai reni. Il rischio è di andare incontro a insufficienza renale acuta e di riportare danni al sistema nervoso. Per questo è bene prestare molta attenzione ai sintomi. Il primo è indubbiamente la dissenteria, frequente e con sangue e muco nelle feci. Debolezza, mancanza di appetito, pallore, sono altri campanelli d’allarme. Se si manifestano questi sintomi è consigliabile rivolgersi subito al pediatra, al medico di famiglia o alle strutture ospedaliere già pronte ad affrontare il caso. Una diagnosi tempestiva, come avvenuto nei 16 casi, mette al riparo da possibili conseguenze.

La magistratura di Trani ha ordinato il sequestro, con facoltà d’uso e ha iscritto tre persone nel registro degli indagati: due legali rappresentanti dell’Acquedotto pugliese, gestore dell’impianto, e l’amministratore unico della Pura depurazione, società che si occupa del depuratore. Il depuratore di Bisceglie è il terzo a finire sotto sequestro dopo Molfetta e Trani, sequestrati anch’essi perchè ritenuti non funzionanti.

Quali sono ora i timori degli investigatori?

Il primo è che il batterio possa essere presente in origine nella filiera alimentare ed è stato quindi scaricato nei reflui che raggiungono i depuratori, i quali non sono riusciti a debellarlo.

Il secondo invece riguarda le acque di scarico del depuratore di Andria, che confluiscono nel canale Ciappetta Camaggio (che percorre circa 15 chilometri nei campi prima di finire in mare a sud di Barletta). Si ritiene possibile quindi che tali acque siano state utilizzate abusivamente dagli agricoltori della zona ed immessi nella filiera alimentare.

Il 15 settembre scorso il ministero della Salute ha reso noto che il focolaio epidemico di Sindrome Emolitico Uremica associato ad infezione da Escherichia Coli in Puglia è ”attualmente in marcato declino”, rilievo questo che suggerisce – secondo il ministero – una ”ridotta o forse cessata attività della fonte epidemica”.

La statua della Madonna che s’illumina: miracolo a Medjugorje?

madjugorje-madonna-tuttacronacaSi grida al miracolo in Croazia, a Bijakovic, dove una statua che rappresenta la Madonna di Lourdes, conservata da anni da Vicka Ivanikovic, una delle veggenti di Medjugorje, si è inspiegabilmente illuminata lunedì sera. Chi ha assistito allo strano fenomeno racconta che, quando la luce si è spenta, la Madonnina sembrava vvia. Subito sono accorsi centinaia di fedeli mentre le autorità civili e religiose locali hanno fatto scattare le procedure e le indagini per verificare la natura del fenomeno. La cognata di Vicka, Alenka, ha detto che quella statua è stata regalata da una signora italiana alla veggente trent’anni fa, all’inizio delle apparizioni della Madonna di Medjugorje sulla collina vicina.

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Omicidio Melania Rea: il pg in Appello chiede la conferma dell’ergastolo

Parolisi-appello-tuttacronacaAl via il processo d’Appello per Salvatore Parolisi, condannato in primo grado per l’omicidio della moglie, Melania Rea. Romolo Como, il pg d’Appello, ha chiesto questa mattina la conferma dell’ergastolo, con tutte le aggravanti. Confermata anche la richiesta delle aggravanti che sono crudeltà, minorata difesa e vilipendio del cadavere senza le quali la Corte non potrebbe tecnicamente confermare l’ergastolo. Il pg ha sottolineato che “La Corte può anche dare una diversa motivazione e arrivare allo stesso risultato”, sottolineando che i legali difensori hanno presentato le richieste di approfondimento che la Corte discuterà nella giornata di lunedì. Riguardo la motivazione, sempre Como ha spiegato che “può essere verosimile che sia collegato ai rapporti con la moglie” e cioè, all’imbuto in cui si è trovato. Il pg ha inoltre sottolineato, rispetto ad altre discordanze tra quanto si dice nella motivazione della sentenza e in particolare sulla presenza di Parolisi nei due luoghi, che “lì forse la sentenza è stata precipitosa nel dare interpretazioni: in base alla sentenza infatti si potrebbe dire che, anche fosse vero che inizialmente Parolisi fosse stato visto da alcune persone a Colle San Marco, ciò non esclude che potesse essere passato prima a Colle San Marco e poi al bosco delle Casermette. Sarebbe stato dirimente se Parolisi fosse stato visto successivamente all’omicidio, per questo ho chiesto la conferma dell’ergastolo”.

Tutti pazzi per l’Oktoberfest… anche Usain Bolt!

bolt-oktoberfest-tuttacronacaNeanche Usain Bolt è riuscito a resistere al fascino di una “bionda” all’Oktoberfest, la festa consacrata della birra. Il corridore è così volato a Monaco e ha condiviso l’esperienza sul suo profilo Instagram, dove appare in costume tipico. La 180esimi edizione ha preso il via il 20 settembre e gli amanti della birra non hanno mancato di accorrere. L’Oktoberfest risale al 1810 quando,  in occasione del matrimonio fra il principe ereditario bavarese Ludwig e principessa Therese von Sachsen-Hildburghausen di Sassonia,  vennero invitati ai festeggiamenti tutti i cittadini di Monaco. Le nozze furono celebrate nella periferia della città in un prato (wiese in tedesco) che, da quel momento, si chiama “Theresienwiese”, in onore della sposa.

Quest’anno si prevede l’arrivo di oltre 6 milioni di turisti, con gli italiani al primo posto tra gli stranieri in arrivo. E che si troveranno di fronte a un unico cambiamento: l’aumento del costo del “Mass”, il tradizionale boccale di birra da un litro, che costerà tra i 9,45 e i 9,85 euro.

La figlia del dissidente denuncia i funzionari del Viminale

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Il caso internazionale di  Alma Shalabayeva e di sua figlia Alua di 6 anni continua con la denuncia della figlia maggiore della Shalabayeva,  Madina Ablyazova, che dalla Svizzera ha dato incarico ai suoi legali di individuare anche i funzionari del Viminale e della Questura che “abbiamo tenuto comportamenti contro la legge nella vicenda dell’espulsione della donna e della figlioletta”. Sarà quindi il capo Giuseppe Pignatone a svolgere le indagini.

La denuncia è stata depositata in procura a Roma dal legale di Madina Ablyazova, il professor Astolfo Di Amato, che ha spiegato: ”Nel provvedimento accusiamo di sequestro di persona aggravato l’ambasciatore del Kazakhstan a Roma, Andrian Yelemessov, il consigliere per gli affari politici, Nurlan Khassen, e l’addetto agli affari consolari, Yerzhan Yessirkepov“.

L’accusa di ricettazione è legata a un documento per l’espatrio della bambina presentato dai diplomatici kazaki. “La foto presente sul documento, sostiene l’avvocato Di Amato, è del tutto simile al passaporto della Repubblica del Centro Africa sequestrata dall’autorità italiane. Il fatto appare anomalo perché la figlia di sei anni di Alma è nata in Inghilterra e non ha mai avuto contatti con le autorità kazake”.

Mediatrade: Berlusconi dietro le società “cinesi”?

Berlusconi-cina-tuttacronacaLa settimana scorsa i magistrati italiani che indagano sul caso Mediatrade hanno ricevuto i primi risultati della rogatoria internazionale con Hong Kong. I pm hanno infatti un dubbio: che Berlusconi abbia utilizzato società estere per evadere e fare fondi neri. Tali società compravano dall’imprenditore Farouk Agrama diritti televisivi che a sua volta li aveva acquistati dalla Paramount. Quelli tra Agrama e le società della galassia Berlusconi sarebbero stati passaggi a prezzi gonfiati che avrebbero prodotto fondi neri e un’evasione fiscale da 170 milioni di dollari. Il nodo è proprio questo: secondo i pm le società non sarebbero cinesi ma solo uno schermo per Berlusconi. Nonostante le prime risposte siano giunte in procura la settimana scorsa, la rogatoria era partita il 4 ottobre 2006. La vicenda cinese viene però a intrecciarsi con le rivelazioni fatte da Sergio De Gregorio, ex senatore Idv passato a sostenere Berlusconi nel 2006 accelerando la caduta del governo Prodi, ai pm. Stando all’inchiesta fu proprio il politico ad attivarsi con Alessandro De Pedys, console italiano a Hong Kong, invitandolo a Palazzo Grazioli nel 2007. Dopo quell’incontro la rogatoria venne bloccata. Almeno fino alla settimana scorsa. Ascoltato a verbale due settimane fa a Milano dal pm Fabio De Pasquale, De Gregorio ha sostenuto: “Berlusconi mi disse che l’ambasciatore cinese avrebbe fatto quanto in suo potere per bloccare questa rogatoria”. Secondo l’ex senatore, lo scopo era proprio quello di fermare le richieste di indagine della Procura di Milano su alcune società riconducibili a Frank Agrama, ritenuto dai pm il socio occulto di Berlusconi nella costituzione di fondi neri. De Gregorio ha fatto  anche riferimento a un incontro riservato fra l’ambasciatore cinese in Italia, Dong Jinyi, e Berlusconi e al quale lui non ha preso parte “perché non volevo apparire troppo presenzialista. So che l’incontro è stato a Palazzo Grazioli e che vi partecipò anche Valentino Valentini, consigliere politico di Berlusconi”. Ha quindi proseguito: “Dopo la caduta del governo Prodi continuai a occuparmi della vicenda relativa alla rogatoria Mediaset mantenendo i rapporti con la rappresentanza di Hong Kong, ma solo a livello informativo: il più era stato fatto, la questione sembrava risolta”.

La Privacy ferma il Redditometro!

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Lotta tra il Redditometro e il Garante della Privacy, per le 35.000 lettere che l’Agenzia delle Entrate ha inviato ai contribuenti. Il Garante non dice “no” al Redditometro ma è un blocco per assicurarsi che prima di chiedere tutti i documenti ai cittadini ci siano i presupposti. In definitiva non deve diventare un “favorisca i documenti”, con i cittadini che si trovano di colpo in balia di un sistema di verifica “astratto”.

Il sistema messo a punto dall’Agenzia delle entrate, ad esempio, segnalerebbe, infatti, come «incongrui» circa 2 milioni di minorenni, colpevoli solo di non dichiarare il reddito necessario a pagare l’affitto. L’Agenzia, infatti, considera un “fitto predefinito” di 700 euro medi per chiunque non sia proprietario di casa o non sia titolare di un contratto di affitto, dunque anche i ragazzi. Perfino sul numero di famiglie esistenti in Italia ci sarebbero scostamenti importanti rispetto ai dati dell’Istat: quasi il doppio dei 25 milioni reali.

La macchina del Redditometro dovrebbe ripartire, anche se non prima della seconda metà di ottobre, una volta fatte le verifiche.

La Stampa scrive:

“E’ stata avviata l’istruttoria per verificare le modalità con cui sono stati individuati i potenziali evasori e sono state calcolate le relative spese sostenute. Il Garante sta inoltre verificando se i dati presenti all’interno della banca dati dell’Anagrafe tributaria siano o meno congrui e dunque di qualità, non essendoci un metodo standard di raccolta e classificazione degli stessi. E’ stata la stessa Commissione Parlamentare di Vigilanza sull’Anagrafe a far emergere la questione.

Verrebbe quindi messa in discussione anche la Circolare dell’Agenzia dell’Entrate n. 24/2013la quale afferma che i contribuenti sottoposti a verifica e contraddittorio sarebbero stati selezionati esclusivamente sulla base di “elementi certi” ovvero proprio quei dati scaturiti dalle dichiarazioni dei redditi e presenti all’Anagrafe. Il blocco del Garante, si ricorda, arriva dopo numerose sentenze delle Commissioni tributarie che avevano già dichiarato lo strumento di verifica illegittimo, non solo a causa della violazione della privacy del contribuente ma anche perché si basava anche su medie ISTAT che potevano non corrispondere alla realtà.

Bisognerà attendere almeno fino alla metà di ottobre per sapere se il Garante deciderà se dare o meno il via libera alle lettere di richiesta di contraddittorio, il collegio dell’Authority tuttavia ha già esaminato i primi risultati sulla base del dossier inviato prima della pausa estiva dall’Agenzia delle Entrate”.

Giochi Olimpici inondati? Sochi e le sue piogge torrenziali

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Sochi, città della Russia meridionale sulle rive del mar Nero designata per i Giochi Olimpici Invernali nel 2014, è finita sotto l’acqua a causa di una pioggia torrenziale caduta nelle scorse ore.

I video amatoriali postati su YouTube hanno mostrato una situazione di emergenza, ma anche tanta allegria da paret dei cittadini che rassegnati alla pioggia si sono seduti in mezzo alla strada a farsi una birra in allegria.

Si rinvia il Decreto legge sul femminicidio. Non morite fino al 2 ottobre!

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I troppi emendamenti rischiano di mettere a rischio il decreto legge sul femminicidio, la discussione intanto è slittata al 2 ottobre, ma a questo punto, servendo la legge di conversione entro il 15 ottobre, potrebbe anche decadere.

Anche perché il dl femminicidio, che è stato approvato lo scorso 8 agosto dal Consiglio dei ministri, contiene diverse norme oltre a quelle per contrastare la violenza di genere: ci sono norme in tema di protezione civile, di commissariamento delle Province, disposizioni per il potenziamento del corpo nazionale dei Vigili del fuoco , di contrasto ai furti a danno di infrastrutture energetiche e di comunicazione. Una eterogeneità che rallenta l’iter.

Non morite prima del 2 ottobre!

Allarme Copasir, Telecom spagnola è rischio sicurezza nazionale!

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Telecom in mani spagnole è un problema per la sicurezza nazionale. Lo ha dichiarato il presidente del Copasir Giacomo Stucchi. Il Copasir è il “Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica”, l’organo che controlla l’attività dei servizi segreti interni (Aisi) ed esteri (Aise).

Stucchi ha detto che tale  operazione  “pone seri problemi di sicurezza nazionale, visto che la rete Telecom è la struttura più delicata del Paese, attraverso cui passano tutte le comunicazioni dei cittadini italiani ed anche quelle più riservate”.

Nell’ultimo decennio alcune inchieste giudiziarie (Telecom-Sismi; caso Abu Omar; caso Mussolini nel 2005-06; Telecom-Pirelli-Tavaroli-Mancini nel 2006-08) hanno evidenziato come attraverso Telecom siano passate delicate attività di intercettazione non sempre lecite.

Il pianoforte di cioccolata: quando la musica diventa dolce!

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KitKat e musica, dalla passione di un ragazzo per il dolce e per le note è scaturito un pianoforte di cioccolata che al posto dei tasti ha le barrette. Bianche e nere come un vero e proprio pianoforte, le barrette di KitKat, funzionano davvero. Il suo ideatore ha postato un video su YouTube per mostrare come si possa suonare un pianoforte di cioccolato e wafer. L’oggetto lo ha poi regalato a un suo amico pianista, l’unico inconveniente è che a lungo andare i tasti si rompono… ma si può usufruire di una pausa golosa prima di sostituire il tasto e diffondere nuove note.

 

“Lo sfascio totale di un governo…”, così il sindaco de L’Aquila

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Niente inaugurazione per l’aeroporto dei Parchi di Preturo, ampliato e rinnovato durante il G8 dell’Aquila e che ora doveva diventare scalo commerciale, ma è stato bloccato.

La conferma è arrivata dal capo di gabinetto del ministero, Giacomo Aiello, che ha inviato una nota all’Enac. Nel documento si chiedono chiarimenti sulla sostenibilità economica dello scalo e informazioni di tipo tecnico. “Abbiamo fatto un tavolo nazionale sugli aeroporti con le Regioni, nessuna Regione ci ha parlato dell’aeroporto dell’Aquila – spiega Aiello -. Abbiamo scritto all’Enac chiedendo precisazioni e chiarimenti e aspettiamo risposte”.

Il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, si è sfogato: “Non è tollerabile che, senza una motivazione, a quattro giorni dall’inaugurazione ci sia il dietrofront sull’autorizzazione, un fatto per noia assodato”. E aggiunge: “Giornataccia, il capo di gabinetto, all’insaputa del Ministro, così dice Lupi, nega una firma burocratica a un documento dell’Enac in cui tutte le cose che non lo convincono sono scritte e riscritte. Lo sfascio totale di un governo dove non sai chi è che comanda. Così l’aeroporto non apre il 28, giorno in cui all’inaugurazione era invitato lo stesso ministro”

 

Il trasloco del Cavaliere!

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Silvio ha forse scelto la sua “prigione”? Il Cavaliere ha trasferito la sua residenza da Arcore a Roma e negli ambienti politici si sussurra che tale trasferimento sia stato dovuto alla decisione di trascorrere il periodo degli arresti domiciliari a Roma, vicino alla sede del suo “nuovo” partito Forza Italia e a un passo dai “Palazzi del Potere”. Così la residenza abituale di Silvio Berlusconi è diventata Palazzo Grazioli. Questo secondo alcuni sarebbe stato anche dettato dalla scelta del Cavaliere di preferire i domiciliari ai servizi sociali, ma al momento sono solo ipotesi. Silvio Berlusconi ha tempo fino al 15 ottobre per decidere e comunque la residenza a Via del Plebiscito non lo obbligherebbe a trascorrere il periodo di condanna a Roma, potrebbe sempre indicare un diverso domicilio nel quale scontare la pena. Ora comunque B. è diventato romano!

Si aggrava il bilancio delle vittime in Pakistan: 327 morti

terremoto-pakistan-tuttacronacaAumenta il bilancio delle vittime causate dal devastante terremoto che ieri ha colpito la provincia del Beluchistan, in Pakistan. Secondo fonti locali, avrebbero perso la vita almeno 327 persone a causa della scossa di magnitudo 7.7, alla quale hanno fatto seguito almeno  nove repliche, di magnitudo compresa tra i 5.9 e i 4.3 gradi della scala Richter.

Scheletri alla fermata del bus!

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Alle fermate del bus di Torino sono apparsi gli scheletri. La protesta è stata effettuata da CasaPound Italia contro il caro abbonamento e il taglio delle corse voluto da Gtt, il Gruppo Torinese Trasporti che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo piemontese.

“I torinesi rischiano di trasformarsi in scheletri ogni volta che aspettano un bus o un tram – dichiara Matteo Rossino responsabile provinciale del movimento -. Il servizio pubblico, già scadente, è stato del tutto affossato con lo scellerato taglio delle corse”.

La “favola rosa” da 60 milioni di dollari

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La chiamano Pink Star ed è stata la vera stella della casa d’aste Sotheby’s. Presentato alla stampa, il diamante rosa da 59,60 carati, estratto nel 1999 in Africa da De Beers, è stimato intorno ai 60 milioni di dollari. Secondo Sotheby’s è il diamante più caro mai messo all’asta, una vera e propria favola rosa.

“Tutto senza chiederti nulla”: lo spot targato Mediaset

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Qui non incassiamo finanziamenti pubblici
qui non siamo colossi americani
qui contiamo solo sulle nostre forze
e qui ogni mattina arrivano migliaia di persone
che cercano di fare il massimo per regalare una televisione moderna, vivace e completa.
Undici reti gratuite e centinaia di programmi in onda ogni giorno, anche su Internet.
Che non ti costano niente, niente.
Nemmeno un bollettino postale.
Così… giusto per ricordarlo.

Recita così lo spot commerciale che in questi giorni va in onda sulle reti Mediaset. “Tutto senza chiederti nulla”, perfetto esempio di autopropaganda che arriva proprio a breve distanza sulla sentenza che giornali e media hanno presentato come “Diritti tv – Mediaset”. All’arrivo di tutta questa pubblicità negativa, il Biscione ha quindi deciso di correre ai ripari mettendo al lavoro gli addetti al marketing che hanno tenuto a sottolineare che l’azienda non incassa finanziamenti pubblici, al contrario della Rai, nè è un colosso americano, all’opposto della Sky di Murdoch.

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VELENO NELL’ACQUA? Sempre più cromo in quella bresciana

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C’è sempre più cromo nell’acqua che scende dai rubinetti della zona ovest di Brescia e della Bassa Valtrompia. L’aumento sarebbe dovuto a una conseguenza geofisica, il che significa che non è aumentato l’inquinamento, ma la zona risente dei veleni rilasciati nell’ambiente negli anni passati e che ora proseguono la loro corsa verso la falda più profonda.

Come scrive il Corriere della Sera:

Un «inquinamento a norma di legge», come quello di altre sostanze cancerogene (tetracloroetilene e tricloroetilene, benzene, trialometani, cloruro di vinile) presenti in minuscole tracce nell’acqua pubblica che abbevera la Leonessa. Tracce che rimangono nonostante gli accurati filtraggi a cui la sottopone il gestore. Tracce che il nostro organismo assimila, insieme ad altri inquinanti che ingeriamo con il cibo.

Dopo lo scandalo del Pcb e delle diossine provenienti dalla Caffaro, ora arriva il cromo esavalente. I dati della Asl identificano la presenza media di cromo intorno ai 10 microgrammi per litro, mentre la legge parlano di un limite massimo di 5 microgrammi per l’acqua di falda, che si alza a 50 microgrammi per quella che scende dal rubinetto: limite definito dall’Unione Europea 15 anni fa; ad oggi nessuno Stato membro ha considerato un livello apposito per il cromo esavalente che (prodotto principalmente dall’industria) è anche il più tossico per l’organismo.

Ma cosa dicono le linee guisa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità? La concentrazione di cromo nelle acque destinate al consumo umano deve essere di norma inferiore ai 2 microgrammi al litro.

Cosa succede all’estero? Per esempio negli Usa dove l’industrializzazione è sempre stata spinta ai massimi livelli? Prendiamo il caso della California, stato in cui è presente anche la Silicon Valley, dove il valore-guida per il cromo esavalente negli acquedotti è stato abbassato nel 2011 da 0,06 a 0,02 microgrammi/litro, cioè portato a una soglia 500 volte più bassa rispetto a Brescia.

Da dove viene l’inquinamento della falda acquifera di Brescia? Dalla storia industriale della città e della Val Trompia dove i bagni di cromo erano una protezione essenziale per le lavorazioni metalliche. Nella zona si producevano dalle posate alle armi e il cromo era largamente usato. Il problema è stato nello smaltimento e nella mancanza di controlli. Spesso si sversavano le scorie liquide nei corsi d’acqua o nel terreno. Ne è una prova il Mella dove per decenni sono finiti quintali e quintali di liquidi tossici che hanno inquinato i pozzi nella bassa valle, parte della città, fino ad arrivare nella Bassa, dove si coltivava il grano. Le ripercussioni sull’agricoltura sono state ingenti e ora non possono esser “lavati” via facilmente.

Come scrive sempre il Corriere della Sera:

L’acqua di Concesio ad esempio oggi è la peggiore della provincia. Ma presentano livelli preoccupanti anche Villa Carcina e Bovezzo. A Brescia la qualità dell’acqua è molto peggiore nella zona occidentale della città dove si sovrappone in parte al sito Caffaro e sembra seguire il corso del Mella. A2A è stata peraltro costretta a mettere fuori rete pozzi anche bal Villaggio Sereno e a Folzano perché il cromo superava i limiti di legge. Nell’ultimo quinquennio il Comune sta tenendo sotto controllo 46 pozzi, pubblici e privati. E ha individuato i principali focolai di inquinamento Obiettivo della Loggia è portare i privati alla bonifica e non far ricadere gli enormi costi sulla collettività. Come purtroppo sta accadendo per la Caffaro.

Si riuscirà a non far sostenere i costi ai cittadini che oltre l’inquinamento devono subire anche le ripercussioni economiche che questo comporta?

“Dona il tuo profilo”: quando i social network lottano per i diritti

1actionaid-profilo-twitter-facebook-povertà-tuttacronacaL’organizzazione internazionale indipendente ActionAid da oltre 40 anni è impegnata al fianco delle comunità del Sud del mondo. Scopo: garantire le migliori condizioni di vita e il rispetto dei diritti fondamentali. Ora lancia una nuova iniziativa: Dona il tuo profilo. Basta scegliere uno dei protagonisti delle storie di povertà ed esclusione sociale e donargli il proprio profilo Facebook o Twitter inserendo una sua foto e raccontando la sua esperienza. Scegliendo i protagonisti, si scopre che non si deve per forza guardare lontano. Si può condividere la storia di Ajamira, “per dar voce ai diritti delle donne indiane”, quella di Emelyne, “per dar voce al diritto allo studio di tutti i bambini”, oppure quella di Abel, “per dar voce al diritto alle terre di tutti”. Ma c’è anche la scuola G. Rodari de L’Aquila, “per dar voce al diritto ad avere un futuro dei giovani de L’Aquila”. Sul sito si legge: “Puoi iniziare da qui, semplicemente donando il tuo profilo, un’azione che non ti costa nulla ma che darà voce a persone coraggiose come Emelyne, Abel, Ajmira e tutta la scuola G. Rodari de L’Aquila. E se vuoi continuare ad aiutarci potrai: diventare un attivista, fare una adozione a distanza, sostenere uno dei nostri progetti, donare il tuo 5×1000”.

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Il Giornale e Allegri attaccano gli arbitri ma non difendono Balotelli

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“Contro il Napoli, Mario Balotelli ha subito falli che se subiti da un altro gioca­tore, forse, sarebbero stati fischia­ti tutti”.

Così Massimiliano Allegri. Ma oggi al coro di giustificazioni per l’attaccante milanista arriva anche il quotidiano Il Giornale che tenta una difesa pur non assolvendo Balotelli.

Il Giornale scrive:

Le espressioni riportate nel referto sono state considerate «indifendibili»: non «te la farò pagare» o «ti ammazzo», come sostenuto da qualche lettore del labiale, ma addirittura molto più gravi. Il Milan e Allegri hanno messo in riga Balotelli ma non lo hanno lasciato solo. «L’atteggiamento di Mario verso gli arbitri è sbagliato. Nell’ultima riunione è stato chiesto un comportamento riguardoso verso gli arbitri e i giocatori del Milan debbono averlo. Mario ha sbagliato, ha penalizzato squadra, società e tifosi ed il mancato ricorso è un segnale importante. Però bisogna anche tutelarlo: contro il Napoli ha subito falli che se subiti da un altro giocatore, forse, sarebbero stati fischiati tutti» la stoccata riservata alla classe arbitrale. Allegri è stato lucido: Balotelli si deve prendere tutto il castigo ma basta con la comprensione per i suoi picchiatori.
Questa volta non è in gioco il buon nome di Mario e della sua deliziosa famiglia: è in gioco il futuro calcistico del giovanotto che è una risorsa del Milan e del calcio italiano, nei mesi che anticipano il mondiale brasiliano. Sul punto Allegri è stato esplicito: «Non è più un bambino, ha 23 anni e deve cambiare. Potenzialmente è un campione, lo vede anche un cieco, ma il suo valore non è testimoniato solo dagli 8 tiri in porta fatti col Napoli». Ora o mai più, insomma: ecco la rischiosa scommessa lanciata dal Milan che si ritrova con una squadra dimezzata (continua a perdere pezzi, acciacco di Saponara al ginocchio sinistro), si ritrova con gli uomini contati e ha davanti una striscia terribile, Bologna stasera, sabato la Samp, quindi viaggio ad Amsterdam in Champions e la sfida con la Juve il 6 ottobre. «Piaccia o non piaccia, Mario deve fare questo: sono convinto che imparerà la lezione, sono convinto di riuscire ad aiutarlo ma bisogna anche che si aiuti da solo» la conclusione, inflessibile come una bacchettata sulle mani, di Allegri che tiene al riparo il resto del gruppo (solo Amelia, Nocerino e De Jong intorno a Balotelli per placarne i bollenti spiriti, nessuna traccia del capitano Abbiati) da censure meritate. E a complicare la situazione di Mario anche il sospetto di un infortunio al ginocchio: ieri effettuata una risonanza magnetica.
Senza Balotelli, per il Milan tutto diventa ancora più difficile fin da stasera a Bologna dove «bisogna supplire da squadra» il suggerimento del livornese pronto a far entrare Robinho, Nocerino e Constant per rendere meno precaria la classifica e il presente del Milan e del suo tecnico convinto che finora «il gruppo si sia espresso al 50% delle sue possibilità» e che il rendimento sia «del 4%, pari ai punti in classifica».

Stasera ci sarà il test definitivo per Allegri e il Milan e sembra che in casa rossonera la tensione sia al massimo. Si concretizzerà in risultato o giocatori sentiranno la pressione di una gara che potrebbe anche essere l’ultima per l’allenatore?

Aperta una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia: rischio di sanzioni

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La Commissione Ue ha deciso oggi di aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia per i limiti posti alla responsabilità civile dei giudici nell’applicazione del diritto europeo. Due sono i motivi che hanno portato a questa decisione:

  •  In primo luogo, osservano fonti europee, la legge nazionale esclude in linea generale la responsabilità dei magistrati per i loro errori di interpretazione e valutazione.
  •  la responsabilità dello Stato scatta solo quando sia dimostrato il dolo o la colpa grave. Secondo gli esperti Ue la Cassazione ha interpretato in maniera troppo restrittiva circoscrivendola a sbagli che abbiano un carattere ‘manifestamente aberrante’, mentre negli altri casi il giudice è sempre e comunque tutelato.

L’iniziativa nasce dal mancato rispetto della condanna decretata per lo stesso motivo dalla Corte di giustizia Ue nel novembre 2011. Secondo fonti comunitarie, “se entro i prossimi mesi l’Italia non si adeguerà alla prima sentenza della Corte sarà deferita nuovamente ai giudici europei. Con il concreto rischio, questa volta, di dover pagare anche sanzioni pecuniarie”.

In questo momento di fragilità assoluta del nostro Paese, l’ultima tegola in testa arriva dalla Comunità Europea. Si dovrà quindi correre ai ripari con un governo di larghe intese che è agli sgoccioli, immobilizzato dai partiti che sono già ampiamente in campagna elettorale.

Per scacciare il demonio… prende a schiaffi la gente! Il prete esorcista

iene-esorcismo-tuttacronacaIl prete esorcista che prende a schiaffi le persone. E’ il caso di cui si è occupato la Iena Andrea Agresti questa settimana. La madre di un bimbo autistico racconta di aver accompagnato il figlio da un prete esorcista perchè il marito era convinto che il piccolo fosse posseduto. “Mio marito era talmente convinto che ha convinto anche me. Mio marito è venuto a sapere di un prete esorcista, l’ha chiamato e ha preso appuntamento. La prima volta che siamo andati in chiesa il bambino era agitato e correva in su e in giù. Il prete gli gridò di stare fermo, ma lui non si fermò era troppo agitato. Il prete gli tirò un ceffone talmente forte che gli girò la testa”. Nonostante questo, per due anni la donna ha continuato a sottoporre, una volta a settimana, il figlio a questi esorcismi, con il prete che giustificava gli schiaffi, spiega lei, dicendo che non si trattava del bambino ma di Lucifero. Dopo di che, i primi sospetti: il prete le chiede di non raccontare in giro che praticava gli esorcismi. Per non sbagliare, la madre si è rivolta a un prete esorcista autorizzato dalla Chiesa, il quale ha detto subito che il bambino “non aveva il demonio, ma era malato”. Ricevuta la segnalazione della donna, Agresti manda un complice nella chiesa dove opera il finto esorcista, spacciandolo per un uomo che soffre di depressione e che non dice mai una parola, Il prete lo accoglie in sacrestia, fa il segno della croce, mette una mano sul capo del presunto posseduto e per un quarto d’ora recita formule e preghiere, dopo un po’ il rito diventa un po’ più intenso, con il sacerdote, che parlando presumibilmente con il demonio in persona dice “ti romperò anche il cu*o, perché devi andartene!”. Ma a quanto pare non è sufficiente e quindi partono gli schiaffi. Alla richiesta di spiegazioni circa il metodo utilizzato durante il rito da parte della Iena, che vuole capire il senso degli schiaffi con cui vengono colpite le persone esorcizzate, il prete nega tutto categoricamente, concludendo che “la confessione è una cosa segreta”.

Ragazzi in gonna, dopo il divieto nelle scuole!

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I giovani turchi sembrano avviati sulla strada di una coscienza internazionale, ambientalistica e sociale che li sta proiettando oltre i confini del loro Paese.  Così quando il preside di una scuola di Antalya  ha vietato alle studentesse di indossare la gonna nelle ore scolastiche, i ragazzi hanno deciso di presentarsi in gonna per protesta.

Il divieto è stato imposto la settimana scorsa, ufficialmente, secondo il direttore della scuola Hayri Bas, per consentire alle studentesse di «sentirsi più a loro agio». E anche, secondo il direttore, per «evitare problemi quando usano le scale». La misura è stata interpretata da diversi studenti come in linea con le spinte per una reislamizzazione del paese venute dal governo del premier Recep Tayyip Erdogan.

«I reazionari vedono il corpo femminile come un eccitante sessuale. Se una donna indossa una minigonna – ha detto una delle manifestanti, Hande Bueyuekacar – gli uomini possono molestarla o violentarla. Questa mentalità ha portato al divieto della gonna nella nostra scuola».

Il mistero tossico riportato alla luce nel Napoletano

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Sono riemersi i rifiuti tossici sotterrati nell’ex discarica Campanile di masseria della Grotte, a Qualiano. La vista di tutti quei materiali pericolosi che sono stati rinvenuti spaventa e pone domande. Quanti ce ne saranno in altri siti ancora inesplorati? L’area al momento è moto estesa e i militari dell’Arma hanno sequestrato anche una cava naturale, denominata «alveo del grottone», vicina all’appezzamento di terreno dove si sta scavando, perché piena di materiale inerte frutto di abbattimenti di edifici e del rifacimento del manto stradale. Ma vicino al degrado e ai rifiuti edilizi, nel sottosuolo di quei terreni sono stati riportati alla luce:  rifiuti ospedalieri, parti meccaniche di automobili, pneumatici. Fino a poco fa questa zona era utilizzata dagli allevatori locali per portare al pascolo il bestiame.

 

Colpito al volto da un “lucchetto dell’amore”, denuncia il degrado

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La denuncia è partita da un gondoliere dello stazio di San Tomà,  Alessandro De Zorzi. Sabato scorso, verso le 21.30 transitava con la sua gondola sotto il ponte dell’Accademia. «Oltrepassato il ponte ho sentito come una puntura sotto l’occhio. Ho pensato ad un’ape o una vespa, invece era un pezzettino di lucchetto piovuto dall’alto. L’ho conservato e più tardi ho constatato di persona come sul ponte dell’Accademia ci sia un’infinità di lucchetti chiamati “dell’amore” infissi ai corrimano, e una decina sciolti a terra. Basta un calcio e vanno giù. Un pericolo costante per chi passa sotto il ponte».

La tensione  a Venezia è molta tanto che alcuni ne hanno approfittato per incolpare i bengalesi che più volte sarebbero stati visti proprio sul ponte dell’Accademia a vendere lucchetti.

L’attacco al Westgate: i terroristi parlano di 137 vittime

nairobi-westgate-tuttacronacaTre giornate di lutto, a partire da oggi, in memoria delle 67 vittime dell’attacco al centro commerciale Westgate Mall di Nairobi. A comunicarlo, ieri, il presidente Uhuru Kenyatta. Altri 11 sospetti assalitori sono stati arrestati. Come riferisce la Bbc online, il presidente inoltre spiegato che secondo notizie di intelligence “una donna britannica e due o tre cittadini americani potrebbero essere coinvolti nell’attacco”. Quanto alla nazionalità degli assalitori, le informazioni sono ancora in corso di verifica. “Non possiamo confermare i dettagli al momento. Gli esperti sono al lavoro per accertare la nazionalità dei terroristi”, ha detto il presidente. The Daily Mail ha inoltre riportato che la polizia kenyota ha arrestato un cittadino di nazionalità britannica presso l’aereoporto della capitale del Kenya. L’uomo, 35 anni, è stato fermato lunedì pomeriggio al controllo dei passaporti mentre si preparava a salire su un volo della Turkish Airlines. Un portavoce del Foreign Office del Regno Unito ha dichiarato di essere a conoscenza dell’arresto, riporta il Daily Mail. Ma se le autorità hanno parlato di 67 vittime, il gruppo estremista islamico al-Shebab ha fornito il bilancio delle vittime tramite il suo account Twitter, spiegando che sono morti 137 ostaggi.  Nel messaggio anche un’accusa alle forze kenyane: avrebbero utilizzato “gas chimici” per mettere fine all’assedio e “provocato il crollo dell’edificio, seppellendo le prove e tutti gli ostaggi sotto le macerie”.

A scuola di fellatio, dopo la Russia anche la Spagna

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Dopo la Russia anche la Spagna apre i corsi in “eccellenza sessuale”. Ekaterina Liubimova, direttrice dell’accademia, dopo aver aperto una filiale a San Pietroburgo ha messo gli occhi sulla Spagna, dove vorrebbe aprire due nuove scuole del sesso orale a Ibiza e Tenerife.

“Alcuni dei nostri allievi sono sposati a spagnoli e italiani”, ha detto Liubimova al quotidiano spagnolo El Mundo. ”Sono stati molto soddisfatti di ciò che hanno imparato.”

Le prossime scuole, oltre allo specializzarsi nell’arte della fellatio, offriranno corsi pratici di “sesso anale piacevole”, “orgasmo maschile” e “le 100 migliori tecniche di sesso”.

Intanto in Russia sono oltre un migliaio le donne che possono esibire già il certificato rilasciato dall’accademia Seks.rf di Mosca.

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Anche se sembra una discriminazione che venga imparata la tecnica solo alle donne… una scuola che insegni agli uomini il corpo femminile quando verrà aperta?

 

 

Bimba in una classe di soli maschi, in cui il 50% sono stranieri

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Solo una bimba nella prima elementare sezione A della scuola Guicciardini di via Merulana, a Roma. Gli altri compagni sono solo maschi e per il 50% stranieri (uno studio apparso ieri sui quotidiani affermava che la presenza massiccia di bambini stranieri in classe abbassa il rendimento dei bambini italiani nei primi anni di scuola) e così i genitori della bimba diffidano la preside.

Giulio De Santis racconta sul Corriere della Sera:

“Sono le ore 16 del 10 settembre quando l’istituto pubblica in bacheca come saranno formate le quattro classi della prima elementare che avvieranno il ciclo scolastico. Dalla lettura dell’elenco emerge subito che nella sezione A c’è uno sbilanciamento del «sesso forte»: ci sono tredici maschietti e cinque femminucce, che tradotto in termini statistici significa il settanta per cento contro il trenta. Ma quando il 19 settembre comincia la scuola, delle cinque bambine ne rimane soltanto una. Le altre quattro hanno preso strade diverse. Una condizione anomala che stride con le altre tre sezioni dove il rispetto delle «quote rosa» è quasi perfetto: nelle sezioni B e C le donne rappresentano poco più del quaranta percento e nella sezione D addirittura i maschietti sono la minoranza (dodici bambine contro dieci)”.

I genitori della bimba hanno così diffidato il dirigente scolastico Rosetta Attento, spiega il legale Romana D’Ambrosio:

“In ambito scolastico si può asserire che tra i sei e i dieci anni i bambini tendono a costituire gruppi di amici per genere: mentre le bambine amano l’intensità della relazione, i maschi vivono legami più estesi che si concretizzano nella partecipazione ad attività e giochi di gruppo. La presenza di un’unica bambina è limitante per la stessa, che ha bisogno di relazioni con persone dello stesso sesso”.

Anche la presenza di stranieri nella sezione A ha scatenato malumori:

“Qualche malumore nella sezione A lo solleva anche la proporzione italiani-stranieri poiché il cinquanta percento degli alunni della classe non è nato in Italia, con la conseguenza – secondo la D’Ambrosio – che «possono sorgere problemi didattici legati alla lingua».

“La grande bellezza” prova a conquistare l’America: candidato agli Oscar

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Roma si offre indifferente e seducente agli occhi meravigliati dei turisti, è estate e la città splende di una bellezza inafferrabile e definitiva. Jep Gambardella ha sessantacinque anni e la sua persona sprigiona un fascino che il tempo non ha potuto scalfire. È un giornalista affermato che si muove tra cultura alta e mondanità in una Roma che non smette di essere un santuario di meraviglia e grandezza.

La Commissione di Selezione per il film italiano da candidare all’Oscar istituita dall’ANICA, su invito della “Academy of Motion Picture Arts and Sciences”, ha designato “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino, a rappresentare il cinema italiano alla selezione del Premio Oscar per il miglior film in lingua non inglese. La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino vede protagonisti Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia Forte e Isabella Ferrari.

L’annuncio delle cinquine che parteciperanno al premio Oscar per il miglior film in lingua non inglese sarà dato giovedì 16 gennaio 2014, mentre la cerimonia di consegna dell’86esimo premio Oscar si svolgerà domenica 2 marzo 2014.

Raffaele Sollecito: dalla colletta sul web alle ferie a Santo Domingo

sollecito_caraibi_oggi_tuttacronacaIl 30 settembre, a Firenze, prenderà l’avvio il nuovo processo d’Appello per l’omicidio di Meredith Kercher e Raffaele Sollecito dovrà tornare in aula. Nel frattempo, però, ha deciso di concedersi un po’ di relax a Bayahibe, una delle spiagge più belle del Sud-est di Santo Domingo. E’ qui che ha scelto di soggiornare almeno un mese, presso il residence Casa Caribe Tamarindo. E’ il settimanale Oggi a riferire che il barese dorme fino a tardi, gira con l’inseparabile computer perennemente alla ricerca di una zona wireless e ha fatto conoscenza con parecchi connazionali residenti, tra cui un pavese trasferitosi lì per lavoro e un imprenditore romano con parecchi affari nel settore turistico. Allo stesso giornale, durante un’intervista, Sollecito aveva spiegato che avrebbe saltato le prime fasi del dibattimento pur promettendo di tornare per affrontare il giudizio. Certo, la notizia può far discure: un mese di relax a Santo Domingo per lo stesso ragazzo che solo a giugno aveva lanciato una colletta in rete per poter sostenere le spese legali del nuovo processo… A questo punto, all’Ansa, il padre, Francesco, ha spiegato che “Raffaele si trova a Santo Domingo dove soggiorna in una casa che gli è stata messa a disposizione gratuitamente da una coppia di italiani suoi sostenitori. Sta cercando di ritrovare sé stesso, un po’ di serenità dopo le difficile vicende degli ultimi anni. A metà ottobre ha in programma di partecipare ad una trasmissione tv. Di persona nel nostro Paese, non certo collegato dall’estero”. L’uomo ha quindi assicurato che il giovane farà ritorno in Italia:  e “Io, mio figlio e la mia famiglia, abbiamo un assoluto rispetto delle istituzioni italiane. Per questo Raffaele non è mai stato sfiorato dall’idea di fuggire. Vogliamo difenderci nel processo e per questo i difensori di mio figlio, gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori, con tutti i loro collaboratori, hanno rinunciato alle ferie per mettere a punto la difesa. Lo stesso ho fatto io, per cercare di supportarli in tutti i modi. Siamo infatti assolutamente convinti dell’assoluta innocenza di Raffaele”.

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Venezia vittima dei writers, sfregiati i palazzi storici e religiosi

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Venezia e la lotta contro i writers scatenati. Disegni e scritte che imbrattano i più bei palazzi storici e i monumenti religiosi della città che regala a milioni di turisti la magia dei suoi canali e il fascino dei riflessi degli edifici sull’acqua. Il degrado ha stretto in una morsa Venezia che si trova attraversata dalle navi da crociera sull’acqua e dalla vernice nelle strade.  È una battaglia fra chi di giorno pulisce e chi di notte imbratta, ma è anche una battaglia contro il portafoglio: per cancellare i graffiti servono soldi e non pochi. Basta vedere l’elenco dei monumenti danneggiati dai writers per capire il danno ingente che sta subendo notte dopo notte la città:

Graffiti sulle mura perimetrali di San Cassiano e a Santa Maria Mater Domini: le scritte sono state ripulite, così come quelle a Santa Maria Mater Domini, ma qui solo in parte: sono finiti i soldi. I 14mila euro investiti non sono bastati.

Oggi in soccorso dei parroci, ma anche dei cittadini che vedono le proprie case imbrattate, arriva il Comune: «Punteremo a sistemare delle telecamere in modo da difendere i luoghi di culto e gli edifici storici da chi vuole sporcarli», afferma l’assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Maggioni. Maggioni va anche oltre ipotizzando in tempi brevi anche una sorta di mobilitazione sul tipo delle giornate “ambientaliste” organizzate per raccogliere i rifiuti e i detriti sulla spiaggia o nei parchi.

Chi non ricorda la questione degli scuri dei negozi nelle parti posteriori del Ponte di Rialto insozzati dai writers? Solo pochi mesi fa il Comune insieme ai negozianti del posto, grazie al progetto di restauro del Ponte, è riuscito a pulire piazzando anche delle telecamere a circuito chiuso.

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