Il supertestimone del caso Ragusa, Loris Gozi, questa sera è intervenuto a Quarto Grado, per raccontare le vicende intercorse nella notte in cui si son perse le tracce di Roberta. Dopo essere andato a prendere la moglie al lavoro, tornando a casa in auto, ha notato una station wagon ferma lungo la strada, a bordo della quale ha riconosciuto Antonio Logli prima che lo stesso si coprisse il volto con la mano. Poco dopo, uscendo di casa per portar fuori il cane, ad una settantina di metri, ha visto una piccola auto e, poco distante, una coppia che litigava. Non è riuscito a cogliere le parole, ma ha sentito il rumore di una botta. Rientrati entrambi in auto, la donna avrebbe tentato di scendere, impedita dall’uomo. Il giorno seguente Logli si sarebbe quindi presentato a casa sua con una vecchia foto della moglie, affermando che la donna aveva battuto la testa a seguito di una caduta dalle scale perdendo la memoria e chiedendo di poter visitare i terreni adiacenti la casa per assicurarsi che non si fosse persa negli stessi. Il supertestimone ci tiene però a precisare che, pur essendo certo di quello che ha visto, nel caso del secondo avvistamento era troppo distante per riconoscere le persone coinvolte. Gli avvistamenti sono avvenuti dopo la mezzanotte e mezza, orario in cui Logli affermava di essere in casa.
Secondo i magistrati il racconto dell’uomo è attendibile.
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