“Credi alla forza dei tuoi sogni…

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 …e loro diventeranno realtà.”

 – Sergio Bambarén – (Onda Perfetta )

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Nebbia fitta sul Milan… che brutta partita e Allegri parla di 30 minuti maledetti

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Una stagione da dimenticare almeno fino a questa undicesima giornata di campionato e dopo la gara persa in casa con la Fiorentina con il punteggio di 0-2 Allegri  non nasconde la sua amarezza:

“Milan da domani in ritiro. La decisione è stata presa dalla società confrontandosi con tecnico e giocatori. È il mio momento più difficile in questi 3 anni e mezzo di Milan. Stare insieme ci farà bene per preparare la partita con il Barcellona. Stasera l’ultima mezzora è stata veramente brutta dal punto di vista psicologico. Anche stasera siamo andati in svantaggio per un’episodio sfavorevole, un’autorete. Dobbiamo trovare una soluzione. Non possiamo giocare male come stasera. Abbiamo combinato poco davanti. Ma non è questione di mercato. Abbiamo avuti parecchi infortuni. Dopo Udine e Barcellona pensavamo di averlo trovato, poi lo abbiamo riperso. Dovremo far bene a Barcellona e poi col Chievo. Nel calcio contano i risultati. Sul piano dell’impegno ai ragazzi non rimprovero niente, ma dobbiamo giocare meglio. Il mio futuro? Non dobbiamo fare paragoni con l’anno scorso. Io in questo momento devo trovare la soluzione a questi problemi. E in qualche modo lo farò. Poi la società prenderà le sue decisioni. Abbiamo fuori El Shaarawy. In questo momento Kakà sono costretto a farlo giocare lì, largo. I particolari fanno la differenza. Ma adesso devo soprattutto trasmettere serenità ai ragazzi”.

La Fiorentina travolge il Milan e Galliani lascia la tribuna!

milan-fiorentina-tuttacronacaSecondo anticipo serale dell’11a giornata di campionato a San Siro dove la squadra, in evidente difficoltà, di Allegri ospita i viola intenzionati a riprendere la loro corsa dopo lo stop contro il Napoli che ne ha arrestato la salita verso le prime posizioni in classifica. Da parte loro i rossoneri, dopo un pareggio con la Lazio, hanno bisogno di un’iniezione di fiducia in vista dell’impegno Champions di mercoledì prossimo. Per il Milan scendono in campo Gabriel, Abate, Zaccardo, Zapata, Constant, Montolivo, De Jong, Muntari, Kakà, Balotelli, Birsa. Risponde la Fiorentina con Neto, Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic, Pasqual, Aquilani, Matos, Ambrosini, Borja Valero, Joaquin, Rossi.

milan-fiorentina-tuttacronacaSi giocano in equilibrio i primi minuti a San Siro, con le due squadre che attaccano a fasi alterne e i viola che dimostrano di non temere i padroni di casa. Dopo un corner ottenuto dai rossoneri, al 10′ Borja Valero tenta un cross che costringe Gabriel ad uscire con i pugni per evitare rischi. Al minuto successivo è Balotelli a partire all’attacco ma Ambrosini è pronto a chiudere. All’11’ arriva un cross di Birsa e Savic anticipa l’uscita di Neto. Subito risponde la Fiorentina con Matos che arriva fino sul fondo del campo e mette in mezzo rasoterra, Gabriel respinge. Al 17′ è Balotelli che manda il pallone alle stelle. Tre minuti più tardi è Kakà che favorisce Muntari al centro dell’area, gira in porta il centrocampista rossonero e obbliga Neto a distendersi per bloccare. In questa fase di gioco è il Milan a farla da padrone ma al 26′ sono gli uomini di Montella a portarsi in vantaggio. Muntari devia la potente punizione di Vargas e spiazza Gabriel che non può far nulla per evitare il peggio. 0-1!

Due minuti più tardi primo giallo del match: ammonito Matos mentre tenta d’impedire la ripresa del gioco rapida di Kakà dopo un fallo fischiato da Mazzoleni. Al 34′ costretto a lasciare il campo Ambrosini:per problemi fisici. Al suo posto entra Vecino. Al 40′ scintille in area fra Rodriguez e Balotelli: sul cross il rossonero arretra e lo spagnolo gli fa sentire il gomito sulla schiena: l’attaccante resta a terra per qualche secondo prima di rialzarsi e lamentarsi con l’arbitro. Al 45′ Balotelli reclama un calcio di rigore non concesso. Come dimostra il frame, si tratta di una simulazione ai danni di Pasqual. L’attaccante del Milan tira un calcio al capitano viola cercando la massima punizione. Nel tentativo di trovare il contatto, è proprio l’attaccante rossonero a farsi male. Le squadre tornano agli spogliatoi con i viola in vantaggio.

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Crea grattacapi Vecino ai rossoneri tanto che Balotelli, che contrariamente alle aspettative è rientrato in campo, risulta falloso nel tentativo di fermarlo. Al 9′ Aquilani con un fallo a metà campo su Balotelli: il Milan chiede inutilmente un giallo. All’11’ prima sostituzione per Allegri: fuori Birsa, dentro Niang che subito va a contendere un pallone vagante a Neto. Nel frattempo i padroni di casa continuano a conquistare calci d’angolo e sembrano aver alzato il ritmo tanto da creare qualche grattacapo ai viola che faticano a ripartire. Allo scattare del quarto d’ora, giallo per Balo chespinge Neto che proteggeva il pallone in uscita: era già diffidato e ora salterà un turno. Dopo poco più di 20 minuti di gioco cambio in rapida successione sia per i viola (fuori Rossi dentro Joaquin) che per i rossoneri (Saponara dentro per Muntari). Al 28′, nonostante gli sforzi rossoneri, raddoppiano i viola: Joaquin salta secco Saponara sulla destra, cross in mezzo con Gabriel che respinge male e Borja Valero appoggia in rete a porta vuota. 0-2!

Con un Milan che non riesce assolutamente a riprendersi nè a ragire, sugli spalti accade di tutto: dalla Curva si levano contestazioni alla società ma non solo, Adriano Galliani abbandona la tribuna. La prestazione del Milan non è stata del tutto negativa, anche se ha sofferto di diversi limiti, ma il problema principale della squadra è la mancanza di reazione. Anche Allegri termina la partita sconsolatoe senza reagire. Al 90′ cambio per i viola: fuori Matos, dentro Olivera.

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Il Napoli vince, ma il Catania lo fa a momenti soffrire

napoli-catania-tuttacronacaDevono vincere gli uomini di Benitez se non vogliono allungare le distanze dalla Roma e per rimanere al passo con la Juventus. Da parte sua il Catania cerca il riscatto dopo aver dovuto piegare la testa davanti all’irruneza dei bianconeri. Tra le fila del Napoli capitan Cannavaro, che si accomoda per l’ennesima vola in panchina. Benitez schiera un 4-2-3-1 con Reina; Mesto, Fernandez, Albiol, Armero; Behrami, Dzemaili; Callejon, Hamsik, Insigne; Higuain. Risponde De Canio con un 4-5-1 formato da Andujar; Alvarez, Gyomber, Legrottaglie, Capuano; Izco, Tachtsidis, Almiron, Castro, Biraghi; Maxi Lopez.

1napoli-catania-tuttacronacaE’ subito il Catania, intenzionato ad arginare gli azzurri, a partire all’attacco. Dal canto loro i partenopei hanno i primi problemi già al 5′: Mesto mette male il ginocchio sul terreno di gioco e s’infortunia obbligando Benitez a un primo cambio. Entra in campo Uvini. Al 10′ tentativo degli etnei con Alvarez che tira di sinistro dalla distanza, ma la palla si perde in curva. Immediata la riposta dei partenopei che sprecano con Higuain che non mette bene di testa. Ci pensa Callejon a rimettere a posto le cose al 15′: si accentra dalla destra e insacca all’incrocio di sinistro. 1-0!

Il Catania cerca di ricompattarsi ma già quattro minuti dopo è ancora Andujar ad essere impegnato da un tiro di Higuain che combina alla perfezione con Hamsik e Callejon: grande parata! Al 20′ raddoppia il Napoli con Hamsik che raccoglie un assit e la mette all’incrocio di sinitro. 2-0!

Il Catania risponde al 25′ approfittando di un momento di relax della difesa avversaria: il sinistro di Castro non lascia possibilità a Reina. 2-1!

Al 32′ Hamsik vede Andujar fuori dai pali e decide di tentare il tiro da centrocampo: lo specchio non viene assolutamente inquadrato. Al 41′ è Callejon a provarci, su iniziativa personale. Assist per Higuain che si gira in area e viene murato. Angolo! I ritmi stanno rallentando in questa fase finale. Dopo tre minuti tornano ad avanzare gli etnei: Maxi Lopezdribbla un giocatore e si libera al tiro di sinistro. La respinta della difesa del Napoli giunge sui piedi di Capuano che infine spara alto. L’arbitro concede un minuto di recupero che si dilata per un infortunio rimediato da Tachtsidis. Dopo di che, le squadre tornano agli spogliatoi.

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All’inizio della ripresa prima sostituzione per gli etnei: esce Biraghi ed entra Keko. Subito all’attacco Maxi Lopez: mette una palla al centro che Reina blocca a terra. Nel frattempo iniziano a cadere le prime gocce di piogga sul campo. Dopo soli 4 minuti Maxi Lopez subisce un brutto fallo da dietro di Albio: l’arbitro dà vantaggio ma non estrae il giallo, anche se sarebbe stato legittimo. Al 9′ Andujar salva ancora la sua porta: assist di Callejon per Higuain che si gira e tira di destro ma trova pronto l’estremo difensore. Pochi minuti dopo, il portiere devia in angolo anche Hamsik. Continua a pressare il Napoli ma la difesa catanese non si fa trovare impreparata. Al 16′ ancora il portiere interessato: para in ginocchio il tiro di Higuain. Al 20′ Behrami trattiene Castro in area su tiro di Maxi Lopez: l’etneo finisce a terra e protesta nei confronti dell’arbitro. Al 25′ De Canio opta per il secondo cambio: esce il centrocampista Izco ed entra l’attaccante Petkovic. Al minuto successivo Higuain trema il Catania: potente Higuain ma la sfera sfiora il palo. Poco dopo anche Callejon sfiora il gol. Al 35′ cambio anche tra le fila partenopee: esce uno stanco Higuain, entra Zapata. Il Catania continua a giocare bene e a provarci, ma non è facile contro gli uomini di Benitez: comunque sia, non mollano. Per loro arriva anche il terzo cambio: esce Alvarez, entra Rolin. Nonostante il possesso di palla sia del Napoli, meritano lodi gli etnei e in particolar modo Andujar: miracoloso in diverse occasioni. Al 90′ terzo cambio per Benitez: esce Insigne, entra il belga Mertens che al secondo di recupero dribbla un difensore e tira a rete di sinistro. Fuori. Al minuto successivo, arriva il triplo fischio. Il Napoli prosegue la sua corsa, ma il Catania si è rivelato un degno avversario.

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Ininterrottamente Halloween. Il rave party che prosegue da due giorni

rave-halloween-tuttacronacaA Zingonia, in provincia di Bergano, da ormai due giorni prosegue ininterrottamente un rave party abusivo organizzato in un’ex area industriale dove un tempo aveva la sua attività la multinazionale di logistica Tnt. Le immagini dell’agenzia Fotogramma, che il Corriere propone sono desolanti, con giovani sdraiati a terra privi di sensi o addormentati in cestini di polistirolo. E tra un disegno della zucca di Halloween e i pochi ragazzi ancora in piedi, sulle maglie di alcuni di questi si legge “Fuck The System”. Consumo di droga e alcool, musica a tutto volume e conseguente fame chimica che spinge qualcuno a provvedere alle cibarie. Tra questi, anche un venditore ambulante di panini: la festa di altri, si rivela un affare per qualcuno.

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La deputata del M5S: le sirene esistono? Prove schiaccianti!

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Tatiana Basilio, deputata del M5S ha lanciato un appello su internet postando un messaggio e un video per dimostrare l’esistenza delle sirene. Le creature mitologiche quindi, metà pesce e metà donna, non sarebbero frutto della fantasia di Omero ma sarebbero state avvistate anche da autorevoli ricercatori, almeno secondo quanto sostiene la tesi supportata dalla deputata. La Basilio condivide quindi un video di un documentario postato su YouTube che proverebbe la loro esistenza… Il documentario è andato in onda a Discovery Channel!

 

Orrore in Umbria per la notte di Halloween: animali seviziati per riti satanici

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Riti satanici e animali seviziati fino alla tortura nella notte di Halloween. Nel mirino dei “satanisti” soprattutto sono finiti  i gatti neri.  L’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) ha reso noto infatti che denuncerà 41 persone le quali – secondo l’Associazione – hanno partecipato in Umbria ma anche in altre regioni come Piemonte, Lombardia e Lazio a riti satanici con abusi su animali.

Uccisi due giornalisti francesi in Mali

giornalisti-francesi-uccisi-tutttacronacaStavano girando un reportage a Kidal, i due giornalisti francesi che sono stati sequestrati da uomini armati per poi venire uccisi in Mali. A dare l’annuncio della loro morte, il ministro degli Esteri francese. La giornalista Ghislaine Dupont e il suo cameraman Claude Verlon lavoravano per l’emittente Radio France International (Rfi) e, secondo il sito Malijet, sarebbero stati sgozzati. Il ministero “farà di tutto per far luce sulle circostanze della loro morte”, si legge in un comunicato. I giornalisti erano intenzionati a raggiungere Tessalit quando sarebbero stati sequestrati da un commando di quattro persone appena usciti dall’abitazione di un leader dell’Mnla, il Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad, come vengono chiamate le regioni del nord maliano, delle quali le comunità tuareg chiedevano l’indipendenza. I cadaveri sono stati trovati a dodici chilometri da Kidal da militari impegnati nell’operazione Serval.

Lato b? Meglio generoso: è indice d’intelligenza!

latob-tuttacronacaBasta preoccuparsi per fianchi larghi e sedere grosso, sono indice d’intelligenza e buona salute. A dirlo, una ricerca condotta dall’Università di Oxford, che ha dimostrato che le donne con il fondoschiena pronunciato godono di queste caratteristiche. La spiegazione è semplice: un sedere grande richiede un eccesso di omega 3. Precedenti studi scientifici hanno dimostrato che tale elemento accelera lo sviluppo della mente, quindi le donne dai fianchi pronunciati hanno un rischio minore di soffrire di diabete e di malattie cardiache. Non solo, in questa categoria di donne i livelli di glucosio e colesterolo sono molto più bassi che nelle altre e per questo vivono più a lungo.

Scoperta la più grande fossa comune della guerra dell’ex Jugoslavia

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A 20 anni di distanza si solleva il velo su uno dei più grandi eccidi di tutti i tempi: la guerra nell’ex Jugoslavia che ha mietuto in 4 anni tra le 130 e le 140 mila persone. Si è scoperta oggi un’enorme fossa comune a Tomasica, vicino alla città di Prijedor, a 260 chilometri a nord di Sarajevo. Si ritiene che possa essere una delle più grandi fosse mai scoperte dopo il conflitto anche se al momento i resti delle persone sotterrate risultano essere circa 360, ma secondo le autorità ce ne potrebbero essere molti di più, anche un numero maggiore di quelli ritrovati a Srebrenica.

Parma-Juve: ci pensa Pogba!

parma-juventus-tuttacronacaA rompere il ghiaccio in questa 11a giornata di campionato ci pensano Parma e Juventus, in campo al tardini nell’anticipo delle 18. La squadra di Donadoni è reduce dalla pesante sconfitta contro il Genoa mentre i bianconeri cercano la terza vittoria consecutiva in vista dell’incontro valido per la Champions della settimana prossima. I padroni di casa giocano con una formazione 3-5-2 che vede sull’erba Mirante; Cassani, Mendes, Lucarelli; Biabiany, Gargano, Marchionni, Parolo, Gobbi; Cassano, Amauri. Conte risponde con il suo 3-5-2 e il turn-over prevede di schierare Buffon; Ogbonna, Barzagli, Chiellini; Padoin, Vidal, Pogba, Marchisio, Asamoah; Tevez, Giovinco.

parma-juveDopo otto minuti di gioco è chiaro che il Parma non teme la Juventus, che pure era partita subito all’attacco, ma nessuna delle due squadre è ancora riuscita a ritagliarsi un’occasione. La prima arriva all’11’ per gli uomini di Donadoni con Gobbi che viene servito da Parolo in posizione favorevole ma il cross attraversa l’area e poi ci pensa la difesa avversaria ad allontanare la sfera. Cinque minuti e risponde la Juve con Tevez: Mirante para. Bravo il Parma in difesa che riesce a contenere gli assalti e bisogna attendere il 28′ per avere un altro tiro in porta: ci prova Chiellini ma non riesce a inquadrare lo specchio. Tre minuti e tentativo di Pogba: pallone alle stelle. Risponde Gobbi dopo altri tre minuti: alta sopra la traversa. Al 34′ è di poco più preciso Vidal, che sfiora il palo. Ancora nulla di fatto in una partita la cui posta in palio è alta. Il primo cartellino giallo arriva al 34′: ammonito Mendes per fallo di mano. Al 41′ tornano all’attacco i bianconeri, con Pogba che effettua un cross a servire Giovinco, ma l’azione viene neutralizzata dalla difesa ducale. Tre minuti e Lucarelli spinge Giovinco alle spalle in area: Celi fa proseguire il gioco e subito dopo ammonisce Marchisio per un fallo su Biabiany. Senza minuti di recupero, Celi manda le squadre agli spogliatoi. Il primo tempo termina a reti inviolate.

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Ripartono subito i bianconeri alla ripresa, con Asamoah che tenta il tiro già al 1′: palla deviata in angolo da Biabiany. Tre minuti e Ciani estrae il terzo cartellino giallo che colpisce Padoin per fallo su Biabiany. Al 7′ occasione per entrambe le squadre, prima i bianconeri con Giovinco che tira centralmente, rispondono subito i ducali con Amauri che davanti a Buffon cerca il gol di tacco dopo un assist di Biabiany. Al minuto successivo, giallo per Giovinco che qualche minuto più tardi, palla al piede, viene fermato in area di rigore. Al 17′ Conte opta per un primo cambio: Pirlo prende il posto di un Marchisio che fino ad ora non è mai entrato in partita. Al minuto successivo Celi estrae un nuovo cartellino: ammonito Gobbi per fallo su Giovinco. Al 24′ cambio anche per Donadoni che manda in campo Felipe al posto di Mendes. Un minuto di gioco e si fa pericoloso Tevez: l’attaccante argentino tenta una conclusione rasoterra che Mirante devia. Al 30′ il tecnico bianconero effettua altre due sostituzioni: fuori Giovinco e Tevez che cedono il campo a Llorente e Quagliarella. Bisogna attendere il 32′ perchè, finalmente, la situazione si sblocchi: Quagliarella colpisce il palo ma Pogba è pronto sulla respinta. 1-0!

Più che positivo l’ingresso di Quagliarella in campo e Donadoni si augura che i suoi giocatori possano seguire l’esempio: al 37′ richiama in panchina Gargano e manda in campo Sansone prima, e fa uscire Marchionni a favore di Obi poi. Prova a ripartire ancora all’attacco il Parma ma dopo tre minuti di recupero Celi decreta la fine di un incontro che non si è rivelato semplice per i bianconeri che però sono riusciti ad aggiudicarsi i tre punti necessari per continuare a rincorrere la Roma!

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Balotelli tra i 10 calciatori più odiati del mondo

mario-balotelli-tuttacronacaE’ stata la rivista digitale statunitense Bleacher Report a chiedere a un campione qualificato di appassionati calciofili quale fosse il giocatore più “odiato”. E se Luis Suarez vince la non invidiabile corona, a sopresa nella top ten spunta anche un nome italiano: lui è il rossonero Mario Balotelli, che si è classificato al nono posto riuscendo a superare in antipatia Ibrahimovic. La squadra che se la passa peggio è però il Chelsea, con Terry a vincere la medaglia d’argento e Cole in quinta posizione. Ecco la top ten ldei cattivi del calcio mondiale:

1) Luis Suarez (Liverpool)
2) John Terry (Chelsea)
3) Joey Barton (Qpr)
4) El Hadji Diouf (Leeds)
5) Ashley Cole (Chelsea)
6) Emre (Fenerbahce)
7) Pepe (Real Madrid)
8) Busquets (Barcellona)
9) Balotelli (Milan)
10) Ibrahimovic (Psg)

L’ultimo sexy pronostico della Cremaschi, sarà l’undicesima vittoria per la Roma?

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Torna alla vigilia di Torino-Roma, Laura Cremaschi, regina dei pronostici sexy su Twitter, che si  è spogliata per svelare il risultato finale di Torino-Roma. Secondo lei stavolta finirà 1-2 per i giallorossi. Sarà vero?

 

Quale Letta? Zio o nipote?

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Marchionni, ex top manager di Fonsai, nella conversazione intercettata nel dicembre 2012, dalla guardia di finanza, parla con Alberto Alderisio, uomo di fiducia della famiglia Ligresti, riferendosi alla figura di Giannini: “Ha paura, ha paura di tutti. Ma sai cos’è? E che secondo me – dice – il ‘vecchio’ (Salvatore Ligresti, ndr) si lascia andare tutte le volte a discorsi tipo ‘massì, ma lui lo sa che ho parlato a Letta, è tutto a posto, che lo rinnovano'”.

Ora però su quell’intercettazione e in particolare su quel “Ho parlato con Letta è tutto a posto” , fonti di Palazzo Chigi precisano che “senz’altro non può trattarsi di Enrico Letta perché il presidente del Consiglio non ha mai parlato con Salvatore Ligresti in vita sua”.

Quindi se non è Enrico sarà Gianni? All’epoca, Gianni era sottosegretario alla presidenza del Consiglio, mentre Enrico era l’allora vicesegretario del Pd.

Rissa al mercato, un accoltellato nel Napoletano

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Nel mercato rionale di Bacoli è scoppiata, in tarda mattinata, una rissa tra due ambulanti,  e un ambulante è rimasto ferito a una mano per un arma da taglio. Da una  prima ricostruzione sembra che la lite sia scoppiata per motivi di viabilità. Dalle urla alle mani, infine il colpo. Immediato il trasporto del ferito all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. L’aggressore invece, identificato da chi ha assistito allo scontro, è scappato.

 

Il costume di Halloween… come Natura crea! Nude alla festa

Halloween-nuda-tuttacronacaIn Italia pensiamo ai travesimenti per Halloween e immaginiamo immediatamente creature della notte: streghe, vampiri, mostri. Tutto quello che riguarda la sfera dell’incubo. All’estero, però, la festa assume molto più le fattezze del nostro Carnevale e la fantasia si scatena, come si nota anche solo girovagando per il web. Ma le “vincitrici” dell’anno sono due ragazze che hanno partecipato ad altrettanti party in università americane. Cos’aveva di così particolare il loro costume? Semplicemente, non c’era! Le loro foto completamente nude, com’era prevedibile, hanno fatto il giro del mondo in poche ore.

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Un freestyle così non l’avete mai visto!

freestyle-schioccareledita-tuttacronacaCome hobby, è lui stesso ad ammetterlo, è alquanto inutile, eppure ha reso Darren Drouin famoso in rete grazie a Reddit. Il ragazzo ha un normalissimo canale Youtube che è balzato all’attenzione generale dopo che, su consiglio degli amici, ha mostrato il suo particolare talento: come schiocca le dita!

Chi ha dimenticato il fuorionda della Cancellieri?

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Era luglio scorso quando un fuorionda scatenò la polemica durante il convegno a Castelcapuano. La Guardasigilli infatti si rivolse al Procuratore Cafiero De Raho e disse, riferendosi ad avvocati e sindaci che protestavano fuori dalla sede congressuale: “Vado a incontrarli così me li tolgo dai piedi”.

In questi mesi forse il ministro ha fatto un lungo percorso, nel quale come lei stessa ha dichiarato “un ministro ha molti doveri ma anche il diritto a essere umano”, che l’ha portata a cancellare quelle frasi contro i manifestanti e ad approvare a quella pietas che invece ha caratterizzato il caso Ligresti?

Il corpo umano trasformato in opera d’arte… fiorita!

corpo-umano-tuttacronacaSi dice sempre che il corpo umano è una macchina meravigliosa e c’è chi ha deciso di farla “rifiorire”. Lei si chiama Camila Carlow ed è partita dalla premessa che c’è molta poesia negli organi umani. Con il suo progetto Eye Heart Spleen ha così deciso di ricrearli utilizzando le piante. La Carlow, originaria del Guatemala ma residente in Inghilterra, ha spiegato all’Huffington Post che ha voluto, con le sue opere, rendere omaggio al corpo e ai suoi organi, in grado di mantenerci in vita.

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Quando ci si mette la fortuna… portiere in gol dopo 14 secondi!

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Quando ci si mette la fortuna! L’insolito gol di Asmir Begovic, estremo difensore dello Stoke City,  sta facendo il giro della rete. Lo Stoke infatti impegnato in  Premier League con il Newcastle è andato in gol proprio all’inizio della gara. Erano passati solo 14 secondi dal fischio d’inizio quando il portiere Begovic, ha ricevuto un retropassaggio e ha pensato bene di effettuare un lancio lungo. La palla aiutata anche dal vento, ha attraversato tutto il campo e rimbalzando ha scavalcato l’estremo difensore avversario Artur Boruc e si è insaccata in rete.

Influenza e vaccini: il medico consiglia di…

vaccini-influenzali-tuttacronacaGli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù spiegano che “La vaccinazione è lo strumento di prevenzione più efficace ed è fondamentale per le categorie a rischio come i bambini affetti da determinate patologie”, spiegnado che solo grazie ai vaccini è possibile contribuire a ridurre il numero di casi, di ospedalizzazioni e di morti premature. E anche se a volte si possono manifestare reazioni avverse, nella maggior parte dei casi lievi, essi vengono ritenuti sicuri in quanto sottoposti a controlli di qualità predefiniti a livello internazionale. Anche se chiunque può contrarre il virus dell’influenza, vi sono delle categorie che risultano essere più vulnerabili, come nel caso delle persone aziane o con quelle che soffrono di patologie croniche. Secondo i medici, anche i genitori devono prestare particolare attenzione se i figli sono affetti da determinate patologie.  “Tutti coloro che hanno un figlio con una malattia quale le cardiopatie, le pneumopatie, il diabete, la fibrosi cistica vaccinino il proprio figlio proprio per evitare la possibilità che contragga l’influenza – raccomanda il dottor Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive del Bambino Gesù – Si tratta di categorie a rischio per le quali una semplice influenza può diventare una malattia di particolare rilevanza. Per tutti i bambini in buona salute è sufficiente fronteggiare i sintomi avvalendosi del consiglio del proprio pediatra, somministrare farmaci per la febbre e tenere le vie respiratorie il più libere possibile. Insomma i tipici comportamenti che i genitori di bambini ormai non più piccoli conoscono molto bene”. Le regole generali per una vaccinazione è che dovrebbe venir effettuata a cadenza annuale, considerato che i virus si modificano, prima dell’inizio della stagione influenzale, che in Italia significa a partire da metà ottobre, anche se è comunque possbile ricorrevi in seguito. Per quel che riguarda la protezione ottimale, essa viene raggiunta 10-14 giorni dopo la vaccinazione. Viene inoltre sottolineata l’importanza di rivolgersi al proprio medico in presenza di sintomi importanti o che persistono troppo a lungo. Per limitare il contagio è utile lavare spesso le mani, coprire la bocca in caso di tosse e/o starnuti, usare fazzoletti di carta usa e getta, usare mascherine se esposti a contatto con altre persone non malate. L’esperto della struttura sanitaria suggerisce inoltre di approfittare delle 24-48 ore in casa post influenza per dormire un po’ di più al mattino e per dedicare tempo ai 4 pasti giornalieri favorendo l’assunzione di frutta e di verdure fresche. “Qualora il clima lo consentisse – spiega il dottor Villani – approfittarne per uscire, nelle ore più calde, per una breve passeggiata. Dopo 4-5 giorni si potranno riprendere le normali attività, comprese quelle sportive nel caso di bambini più grandi. Potrà inoltre essere utile somministrare un multivitaminico per qualche giorno o anche la sola vitamina C”.

Entriamo nel mondo della luce… le lanterne illuminano la notte in Sud Corea!

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Quando scende la sera lungo il torrente Cheonggyecheon s’illuminano le lanterne, opere di autori locali e stranieri,  che donano magia e sfilano sulle acque. Uno spettacolo che si ripete orma da cinque anni e che sarà visibile sino al 17 novembre. Luci, colori, evocazioni per entrare in un mondo che squarcia le tenebre e arricchisce la notte in Sud Corea.

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Shock, proteste e denunce: nelle mense danno da mangiare la sabbia ai bimbi

cibo-sabbia-mensescolastiche-tuttacronaca“I ghe dà da magnar la sabbia…” diceva Giovanni Bianchi. Le parole, da confermare, sono riportate nero su bianco nelle carte dell’inchiesta che ha portato all’arresto del direttore generale dell’azienda di servizi Agec di Verona, Sandro Tartaglia, e di altre otto persone, tra le quali il direttore dei servizi istituzionali dell’ente, tre dirigenti e altrettanti dipendenti accusati, tra le altre cose, di aver pilotato alcune gare. Bianchi era il tecnico informatico dell’Agec che faceva parte della commissione che aveva appena deciso l’aggiudicazione dell’appalto per la distribuzione dei pasti nelle mense delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie del Comune. A “mangiar la sabbia”, i piccoli alunni.

Come ricordava il Corriere del Veneto:

I partiti non c’entrano: da Venezia a Padova, l’unico denominatore comune sembra essere il denaro (e il potere) che ruota intorno ai funzionari e agli appalti pubblici. Nell’ordinanza di arresto dei funzionari veronesi sono riportate alcune frasi intercettate dalla guardia di finanza che per settimane ha tenuto sotto controllo i vertici dell’azienda. E tra queste, spicca proprio quella che il tecnico informatico avrebbe pronunciato subito dopo l’assegnazione del bando per le mense dei bambini. Parole che sembrano sfuggite in un attimo di pentimento. «A seguito dell’aggiudicazione della gara – scrive il magistrato – uno dei commissari, Giovanni Bianchi, il quale forse per un momento si è reso conto di cosa comporti alterare una gara peraltro avente a oggetto la somministrazione pasti ai bambini, si lascia sfuggire il commento: “Da mangiare verrà data della sabbia al posto della carne”».

A finire nel mirino degli investigatori il bando di gara indetto l’11 febbraio 2013, per un valore che superava i 28 milioni di euro. Vincitrice un’associazione temporanea d’impresa composta da Serenissima in collaborazione con la società Euroristorazione: entrambe escluse da ogni accusa. Ma se non bastasse l’affermazione di Bianchi, la commissaria Alessia Confente (dirigente di Agec per il servizio farmaceutico), che secondo gli investigatori avrebbe firmato tutti i verbali di gara senza neppure averne preso parte, è stata intercettata mentre dice: “Con quella riusciamo ad andare in galera sì o no?”. Secondo gli inquirenti, le parole di entrambi denotano “un grado di dolo, di collusione e di totale spregio dell’interesse pubblico da rendere ancora più gravi le condotte a loro ascritte”, al punto che la stessa dirigente in un’altra intercettazione “accetta di far parte di una commissione evincendosi come non si preoccupi delle conseguenze che tale incarico possa comportare”. Al riguardo, due giorni fa Antonello Caporale, scriveva sul Fatto Quotidiano:

[…] Nella nostra testa abbiamo memoria di mazzette e di tangenti, gare truccate, limate, file sostituiti, inganni pianificati e perpetrati o anche solo ideati, nella continuità ideale di una devianza costituente, un morbo intraducibile e inestirpabile dell’identità dell’amministrazione pubblica. Il Sud è stato sempre un passo avanti nella gara alla furfanteria, ma in questo caso il Nord (pure leghista) della civile Verona, così tanto propagandata attraverso l’immagine del pragmatico sindaco Tosi, conferma il sospetto che non c’è  limite al peggio e non c’è salvezza verso gli abissi. Truccare una gara d’appalto non è la stessa cosa che intossicare la dieta di un bambino, giocare col suo destino e con la sua vita.  La questione qui si trasforma da criminale in disumana, nel senso vero e pieno della parola. C’è un dolo superiore dentro il quale un sentimento minimo di rispetto per la vita altrui, specialmente quando è indifesa e libera da ogni prudenza, dovrebbe convincerci a non oltrepassare almeno la soglia della compassione. E fa ancora più male sapere che la vicenda nasce e si sviluppa dentro una delle città più ricche d’Italia, che negli anni scorsi ha chiesto al resto del Paese, attraverso il suo sindaco (a proposito: ora che fa? Si dimette?) rispetto per la legalità, rigore nella gestione dei fondi pubblici e senso comune per il bene comune. Eccoci invece alla sabbia al posto della carne, alla pianificazione della crudeltà. I nove dirigenti comunali arrestati, e il loro comportamento ora agli atti del fascicolo giudiziario, ci conducono ancora una volta a negare che esista un fondo, un limite, un punto d’arresto della devianza pubblica. Esiste purtroppo sempre uno scalino ulteriore, non c’è orrore che tenga.

Lo stesso giorno, VeronaSera riportava che:

Il sindaco di Verona Flavio Tosi annuncia d’aver dato mandato ai propri legali di querelare il direttore de “Il Fatto Quotidiano” e il giornalista Antonello Caporale per un editoriale intitolato “Politici che rubano sulle mense dei bimbi”, nel quale il giornale si scaglia contro l’amministrazione di Palazzo Barbieri. Questo dopo l’inchiesta sull’Agec, la società municipalizzata che a Verona gestisce anche le mense scolastiche. Il riferimento che ha fatto arrabbiare Tosi è alla famosa intercettazione nella quale uno degli indagati dice in dialetto veronese “…gli daranno da mangiare la sabbia…”.

“Ci sono giornalisti che tentano di rubare l’onorabilità delle persone, oltre a fare disinformazione – ha spiegato Tosi -. Le notizie riportate sono false. Quello che il ‘Fatto Quotidiano’ continua a voler ignorare è che nelle mense scolastiche di Verona, come comprovano tutte le ispezioni effettuate dalla Ulss 20 e dall’ufficio controllo refezione scolastica del Comune, non solo la sabbia non c’è mai stata, ma i pasti sono sempre risultati adeguati alle tabelle dietetiche e alla qualità nutrizionale richiesta”. E’ la seconda querela in due giorni: la Giunta comunale aveva già annunciato querela contro il direttore de “il Fatto Quotidiano”, Antonio Padellaro, e il giornalista Paolo Tessadri per l’articolo pubblicato mercoledì relativo alle mense scolastiche cittadine.

Ma già il 28 ottobre L’Arena riportava di un flash mob di protesta avvenuto il giorno prima ad opera di un gruppo di esponenti del M5S durante il quale i partecipanti hanno depositato dei sacchetti di sabbia davanti al municipio, reclamando le dimissioni di Tosi e della giunta. “Si mandino i bambini a scuola con il cibo portato da casa e si eviti di pagare la mensa fino a quando il servizio non verrà riappaltato con metodo trasparente”. I manifestanti hanno invitato ad azioni collettive contro “un sistema criminale disposto a far male anche ai bambini”. Oltre a boicottare i pasti scolastici, “tutti i cittadini indignati sono invitati a intervenire al consiglio comunale, giovedì (31 ottobre, ndr), per dimostrare il proprio dissenso”, spiega Benciolini. Però il M5S vuole di più: “Chiediamo le dimissioni del sindaco e della giunta”, continuano i manifestanti, “perché delle due l’una: o sapevano benissimo, come sostiene l’ex presidente dell’Agec, Michele Croce, e quindi sono corresponsabili, o non sapevano nulla, ma ciò dimostrerebbe un’incompetenza di cui non ci si può fidare”. Benciolini chiarisce: “È compito della magistratura accertare illeciti e relative responsabilità nell’azienda comunale. Attenderemo che la giustizia faccia il suo corso. Tuttavia riteniamo che le dimissioni da noi richieste siano un dovere etico, a prescindere dagli esiti delle indagini. Tanto più a fronte delle affermazioni dell’assessore all’istruzione Benetti, che ha ricordato la propria contrarietà quando fu deciso di affidare la gestione delle mense all’Agec”.

“Occorre un cambiamento culturale”, così la Cancellieri

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Parte al contrattacco il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri sulla vicenda di Giulia Ligresti e afferma: “Ho ascoltato, ascoltato, ed ho capito che occorre un cambiamento culturale nel mondo e nell’inferno delle carceri, e ora sono pronta ad andare a Strasburgo, a testa alta a dimostrare che l’Italia è un Paese civile e vuole essere degno della sua tradizione di civiltà”. Anche questa mattina aveva comunque voluto far sentire la sua voce sul caso che sta mettendo a repentaglio la stessa tenuta del governo “Non siamo tutti uguali davanti alla legge? Certo! Non ci sono detenuti di serie A e serie B. Dobbiamo lottare per migliorare il sistema carcerario, ma queste cose non aiutano” e aveva dichiarato: “Ribatterò punto su punto alle inesattezze e alle falsità dette e scritte su di me in questi giorni, voglio vivere in un Paese libero”.  E ora nel suo intervento al congresso dei Radicali in corso a Chianciano ricorda a tutti che: “Un ministro ha molti doveri ma anche il diritto a essere umano” e poi conclude che non ha nessuna intenzione di dimettersi,  ma “se dovessi essere un peso, nessun problema ad andarmene”.

Prima delle 17.00 arriva anche una nota da Palazzo Chigi che riguarda proprio al Guardasigilli: “Il governo ha voluto che il chiarimento in Parlamento avvenisse immediatamente perché non devono esserci zone d’ombra. Siamo sicuri che il ministro fugherà ogni dubbio”.

Si è trattato quindi di un equivoco da parte degli italiani? Di ignorare che un ministro ha doveri, ma anche il diritto a essere umano? Dobbiamo vivere in un Paese libero…

Vive la liberte! E buona amnistia a tutti?

Tre fratellini trovati morti in casa, si sospetta della madre!

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Tragedia in Francia. Due gemellini di 16 mesi e il fratellino di sei anni sono stati trovati morti nella loro casa a Gergy, paesino nella regione centrale di Burgundy, circa 350 chilometri a sudest di Parigi.
Secondo quanto riferito dalle autorità locali, per la morte dei tre bambini è sospettata la madre, trovata a fianco ai bambini «sotto l’effetto di medicinali» e trasportata in ospedale. Un vicino ha raccontato che si era trasferita a Gergy qualche mese fa, dopo la separazione dal marito.

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Abner alla Roma, colpo d’ala sul calciomercato!!!

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La Roma anticipa i tempi del calciomercato e fa il colpo! Come ha rivelato l’agente Fifa Matteo Materazzi il club giallorosso ha preso il talento del Coritiba Abner.

“Avevo il mandato del Genoa per acquistare Abner del Coritiba, ma Sabatini ha anticipato tutti e ha già perfezionato l’affare con il club brasiliano sulla base di 5 milioni di euro per il 60% del suo cartellino“.

Per scarcerare un parente premi… Cancellieri!

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Quante volte chiamiamo un call center per risolvere un problema? Dal guasto telefonico, alla lavastoviglie che inonda d’acqua la cucina fino al numero verde per chiamare un carroattrezzi… quindi perché non dovrebbe esistere anche il numero per scarcerare un parente? Secondo Crozza, basta comporre il numero, inserire il numero di matricola e poi premere… Cancellieri!

Volevano picchiare Sofia Loren…

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Cinzia Simonelli, giudice di sorveglianza a Santa Maria Capua Vetere, da 6 anni ha lasciato la magistratura e oggi si occupa, insieme al marito, di arte, con l’associazione «Art 1307» attiva tra Napoli e Los Angeles. Eppure quei lontani giorni del 1982 li ricorda ancora.

Dottoressa Simonelli, che incarico aveva nel maggio del 1982?
«Lavoravo al tribunale per la sorveglianza ed ebbi quindi competenza sulla detenzione della signora Loren».

Perché era competente lei?
«Era pendente una condanna definitiva a 17 giorni per un reato di evasione fiscale. L’arrivo in Italia, per scontare la pena, era stato concordato. A Roma ci fu l’arresto formale, poi si ritenne che il luogo più tranquillo per quella detenuta speciale fosse il carcere di Caserta. Sbagliando».

Perché sbagliando?
«In quel carcere erano detenute diverse terroriste. Un carcere incandescente. Solo quindici giorni prima, ero stata costretta ad affrontare una protesta. Alcune detenute erano salite sui tetti del carcere, per rivendicare le loro ragioni. In quel contesto, arrivava la signora Loren».

Come gestì la detenzione?
«Chiesi alla direttrice del carcere di sistemare in isolamento la signora. Una decisione motivata da esigenze di sicurezza. In quel periodo, la Loren era al massimo della notorietà, simbolo di potere, fascino, ricchezza, successo. Una situazione di promiscuità con le detenute politiche poteva diventare occasione di episodi sgraditi, mettendo in pericolo l’incolumità dell’attrice».

Temeva pericoli concreti?
«Sì, chi avrebbe potuto risarcire una violenza, uno sfregio sul volto ad esempio, all’attrice premio Oscar di fama mondiale?».

Niente Toro per Gervinho!

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Questo il comunicato stampa della Roma per annunciare che Gervinho, non sarà in campo nella partita che la capolista giocherà domani sera a Torino:

“Gervinho ha effettuato in mattinata esami clinici e strumentali che hanno evidenziato un miglioramento della lesione muscolare: il calciatore prosegue il programma riabilitativo precedentemente stabilito”.

Il vademecum dell’Oms sui corsi di masturbazione e sesso nelle le scuole

sessuologia-scuole-tuttacronaca“Standard di Educazione Sessuale in Europa” è il vademecum che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diffuso a tutti i governi europei e che invita a una maturazione della consapevolezza sessuale già nei primissimi anni di età, attraverso una conoscenza del proprio corpo e un’esplorazione delle relazioni sessuali, sia etero sia omo, infantili. Lo scopo è promuovere corsi di sessuologia nelle scuole, a partire dalle materne, affinchè s’insegni ai bambini a masturbarsi e ad essere informati tanto sul sesso che sulle sue conseguenze. E’ Libero a spiegare quello che si trova scritto nel vademecum:

Ai bimbi dagli 0 ai 4 anni, si legge, «gli educatori dovranno trasmettere informazioni su masturbazione infantile precoce e scoperta del corpo e dei genitali, mettendoli in grado di esprimere i propri bisogni e desideri, ad esempio nel “gioco del dottore”». Dai 4 ai 6 anni i bambini dovranno invece essere istruiti «sull’amore e le relazioni con persone dello stesso sesso», «parlando di argomenti inerenti la sessualità con competenza comunicativa ». La vera crescita avverrà coi bimbi tra i 6 e i 9 anni, cui i maestri terranno lezioni su «cambiamenti del corpo, mestruazioni ed eiaculazione», facendo conoscere loro «i diversi metodi contraccettivi ». Su questo aspetto i bambini tra 9 e 12 anni dovranno già avere ampia competenza, diventando esperti nel «loro utilizzo» e venendo informati su «rischi e conseguenze delle esperienze sessuali non protette (le gravidanze indesiderate)». Ecco il decisivo balzo in avanti: nella fascia puberale tra i 12 e i 15 anni gli adolescenti dovranno acquisire familiarità col concetto di «pianificazione familiare» e conoscere il difficile «impatto della maternità in giovane età», con la consapevolezza di «un’assistenza in caso di gravidanze indesiderate e la relativa «presa di decisioni» (leggi aborto). Non solo: a quell’età, ormai matura secondo l’Oms, i ragazzi dovranno essere informati sulla possibilità di «gravidanze anche in relazioni omosessuali» e sull’esistenza del sesso inteso come «prostituzione e pornografia », venendo messi in guardia «dall’influenza della religione sulle decisioni riguardanti la sessualità».

Dopo il bunga bunga, arriva il Tanka Village?

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Da bunga bunga a Tanka Village? Storie diverse ma se i fatti dovessero essere accertati in un caso e/o nell’altro a uscirne con le ossa rotte sarebbe tutta la politica italiana, esclusi rari casi. Trasferiamoci in Sardegna, per l’esattezza a Villasimius dove il Tanka Village sembrerebbe il luogo ideale per una qualche giornata di relax tra le sabbie bianchissime e il mare verde-azzurro come solo quello sardo sa essere. Qui, in questo paradiso a portata di mano sembrerebbe che a spese di Salvatore Ligresti, ci siano approdate “diverse personalità del mondo politico e istituzionale”.  Tutti questi vip avrebbero mangiato tonnellate di aragoste e trascorso vacanze da nababbi. A rivelare lo scoop è Il Fatto Quotidiano:

C’è chi giura di aver visto al Tanka, l’anno scorso e due anni fa, anche Anna Maria Cancellieri, ma il ministro della Giustizia fa sapere al Fatto Quotidiano che le vacanze degli ultimi anni “le ha passate nella sua casa siciliana”. Tra gli ospiti c’era anche un “prefetto permaloso” che, quando gli è stato “chiesto di pagare il conto”, non è più venuto.

A svelare quante “cene venivano fatte lì al Tanka” è l’intercettazione del 15 aprile 2013 tra l’ex amministratore delegato di Fonsai Fausto Marchionni e Alberto Alderisio, uomo vicinissimo al clan Ligresti. Gli investigatori stanno facendo “le pulci all’ingegnere (Salvatore Ligresti, ndr)… stanno a guardare anche i conti dell’Atahotel”, ride al telefono Alderisio. Cioè la società a cui appartiene anche il Tanka. E Marchionni chiede: “Quando lui non pagava?”. E l’altro: “Pare che ci sia un quintale, no, una tonnellata di aragoste in conto. Una tonnellata! Fai presto sai? Inviti un po’ di gente… un’aragosta pesa un chilo, fai presto! Tu sai quante cene venivan fatte, lì al Tanka… Poi c’è quello che non si sa, però sai… vengono fuori anche le cose più incredibili”.

Marchionni invece giura di aver pagato i suoi conti e Alderisio spiega che in fondo per loro non erano vacanze: “Lì era un prosecuzione dell’ufficio, perché erano tutte relazioni pubbliche, te incontravi questo, quello incontrava quell’altro, il ministro incontra questo, sottosegretario… direttore… tutti gli amici dell’Enpam (fonetico), voglio dire le cose le sappiamo! Niente di male, nulla che non sia… solo che era un periodo di grande splendore e, con una eccessiva leggerezza, si fecero certe cose! Andavano fatte in maniera diversa”. Molto diversa: perché la società Atahotelsè controllata al 51 per cento da Fonsai e al 49 da Milano Assicurazioni. Quindi quei conti non pagati e quelle aragoste divorate pesano sugli azionisti delle società assicurative. Fonsai ha un buco di 800 milioni di euro. Non solo: quando i magistrati di Torino presentarono al gip la richiesta di arresto per i Ligresti, scrissero che la società è “una scatola piena di debiti prospettici, la gran parte dei quali verso lo stesso gruppo Fonsai”.

Marchionni nei suoi discorsi al telefono svela anche un altro particolare, quello che i pagamenti dovevano in un modo o nell’altro risultare: “Ospiti illustri o meno eccetera. Ah, mi avevano assicurato quel pelatone… quell’amministratore delegato che era venuto, che aveva sistemato le cose in modo che il pagamento risultasse, ci mancherebbe altro… perché gli avevo detto: Guardi che non si può più continuare così, eh? Chiunque venga deve risultare che ha pagato, c’è poco da fare”. Anche perché “i nodi vengono al pettine”, prima o poi.

I due continuano a ragionare sui pagamenti e citano l’esempio di “Sierra Mike”, un prefetto per ora ignoto con cui lo stesso Marchionni si era arrabbiato: “Quando gli han detto che doveva pagare, non è più venuto!”. L’interlocutore conferma: “Certo, certo! ‘Sierra Mike’ era permaloso, perché non ha mai pagato in vita sua, ma sai, non è che non le sapessi queste cose; le ho sempre sapute e ho anche detto all’ingegnere: vacci piano perché qua…”. Ma don Salvatore si era alterato: “Si è incazzato tantissimo perché io gli avevo detto: no, deve pagare anche, no? Porca puttana! Ah! Ah! Non l’avessi mai detto”.

Che l’ingegnere fosse uomo generoso, del resto, lo conferma anche Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti da 25 anni e amica del Guardasigilli. In una telefonata in cui si lamenta con la figlia di tutti quelli che sono stati aiutati e si dicono solo dispiaciuti (come aveva fatto l’amica ministra) dice, indignata: “Questa la gente è… in generale. Poi indietro. Eh sì… bisognerebbe… Sai cos’erano capaci di chiedere tutti… che potrei fare i nomi, chiedere tutti, hanno mangiato tutti…”. Anche quintali di aragoste. Ci dicano ora chi le ha mangiate.

 

Risarcimento per i familiari di Cucchi fissato a un 1 milione e 340mila euro

cucchi-risarcimento-tuttacronacaE’ stata ufficializzata la cifra che l’ospedale Pertini di Roma corrisponderà ai familiari di Stefano Cucchi come risarcimento a seguito della morte del giovane, avvenuta quattro anni fa, nella loro struttura. La somma ammonta a un milione e 340mila euro. Ora che è stata trovata un’intesa, i parenti di Cucchi non saranno presenti come parte civile nei confronti dei medici  e degli infermieri al processo d’appello. Fabio Anselmo, legale della famiglia, ha commentato: “Il risarcimento è limitato esclusivamente alla responsabilità sanitaria. L’obiettivo della famiglia è quello di avere giustizia non a metà, ma a 360 gradi. Per questo, andremo in appello anche e soprattutto sulla posizione degli agenti per i quali con soddisfazione la Procura generale ha chiesto alla Corte d’assise d’appello un giudizio completo e non limitato”. Il riferimento è al fatto che, a fronte della condanna dei sanitari, è stata emessa una sentenza di assoluzione nei confronti dei tre agenti della polizia penitenziaria. Oltre ai pm, anche la procura generale ha proposto appello contro la sentenza con la quale il 5 giugno la Corte d’assise di Roma ha condannato per omicidio colposo 5 dei 6 medici imputati, mentre il sesto ha subito una condanna per falso ideologico. In quell’occasione, anche tre infermieri sono stati assolti.

L’anno che verrà porterà 1 miliardo di tasse in più

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“A fronte di poco più di 6 miliardi di euro di nuove entrate tributarie a cui si aggiungono 65 milioni di entrate extra tributarie e altri 135 milioni di riduzione dei crediti di imposta, nel 2014 – rileva la Cgia – gli italiani saranno chiamati a versare allo stato complessivamente 6,227 miliardi di euro di nuove imposte. Per contro, ‘godranno’ di una riduzione delle tasse e dei contributi da versare all’erario per un importo pari a 5,119 miliardi di euro. Pertanto, la differenza tra i 6,227 miliardi di nuove imposte e i 5,119 miliardi di minori tasse dà come risultato 1,108 miliardi di euro”.

“A nostro avviso – sottolinea il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi – il risultato è sottostimato. Corriamo il pericolo che il saldo sia più pesante. Secondo i tecnici del governo, la trise, vale a dire il nuovo tributo sui servizi, dovrebbe farci risparmiare un miliardo di euro rispetto a quanto pagavamo di tares e di imu. Un vantaggio economico che, purtroppo, rischia di essere eroso dall’azione dei sindaci. I comuni, infatti, avranno un’ampia discrezionalità nell’applicazione della trise ed è molto probabile che ne inaspriranno il prelievo per lenire le difficoltà economiche in cui versano, con evidenti ripercussioni negative per i bilanci delle famiglie e delle imprese”.

18enne accoltellato davanti a una discoteca nel Napoletano

accoltellamento-napoli-tuttacronacaSi chiama Ferdinando Lomasto il 18enne di Casalnuovo, nel Napoletano, che è stato ricoverato all’alba all’ospedale San Paolo di Napoli. Il giovane, incensurato, si trova ora in prognosi riservata dopo esser stato gravemente ferito con un’arma da taglio davanti a una discoteca di Pozzuoli. E’ stato lui stesso a raccontare agli agenti della Polizia di essere stato avvicinato, durante una rissa, da due sconosciuti a bordo di una Panda. I due gli avrebbero strappato l’iPhone e lo avrebbero accoltellato.

Il “sole triplo” in Mongolia!

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Si è triplicato il sole nei cieli della Mongolia e ha tenuto gli abitanti a guardare il cielo. Il fenomeno non è nuovo ed è conosciuto dagli scienziati: il “sole triplo” si genera quando i cristalli di ghiaccio creano nuvole a 6000 metri d’altezza, le quali riflettono la luce e creano l’effetto ottico. Quindi solo illusione, ma il suo fascino è comunque tale da restare a naso in sù!

 

La teoria seducente… un muro di energia alla fine dello spazio-tempo

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Rivoluzione nella fisica o caos primordiale? Secondo una teoria, il cosiddetto “paradosso del firewall di un buco nero”, l’orizzonte di un buco nero sarebbe protetto. Esisterebbe, infatti, un “muro di energia” contro il quale ogni oggetto si disintegrerebbe nei suoi componenti fondamentali. Questa ipotesi sta costringendo la comunità dei fisici a rivedere alcuni progressi che sembravano acquisiti nel tentativo di conciliare relatività generale e meccanica quantistica che dopo queste scoperte sembrerebbero prendere due strade opposte.

Immediata la risposta dalla comunità scientifica: “Personalmente la ritengo la cosa migliore accaduta da un po’ di tempo a questa parte”, sostiene Raphael Bousso, dell’Università della California a Berkeley,  “È come un terremoto di nono grado sulla scala Richter, di gran lunga la cosa più scioccante e sorprendente che mi sia capitata durante la mia carriera”.

I fisici ipotizzano da tempo che lo spazio è liscio all’orizzonte di un buco nero, il punto di non ritorno da cui nulla può sfuggire. Il nuovo lavoro parla invece di firewall e quindi le due idee sono mutualmente incompatibili.

Joseph Polchinski del Kavli Institute for Theoretical Physics e Università della California a Santa Barbara e colleghi hanno concluso che lo spazio non è liscio all’orizzonte di un buco nero: questo significa che tutte le leggi della fisica non hanno più valore. Invece di un confine impercettibile, secondo i ricercatori deve esserci una netta discontinuità, il firewall appunto: “Qualsiasi oggetto lo colpisca di fatto dovrebbe dissolversi nei suoi costituenti fondamentali”.

Inizialmente, molti fisici hanno contestato con forza l’idea bizzarra dei firewall. “Ho cercato in ogni modo di liberarmene, ma è improbabile che ci riesca”, aggiunge Bousso. “Ho deciso che la via più promettente è ipotizzare che esistono per capire perché si formano”. Neppure i principali fautori dell’idea sono del tutto persuasi. “Alcune persone, tra cui io la metà della volte, pensano che qualche nostra sottile ipotesi in realtà non sia valida”, dice Polchinski. Eppure lui e tutti gli altri ammettono di non aver ancora individuato una falla nella teoria.

La rivelazione dei firewall è un passo in avanti, ma ha anche svelato un problema che nessuno finora aveva considerato, costringendo gli scienziati a ripensare alcuni progressi che sembravano acquisiti nel tentativo di risolvere un conflitto fondamentale della fisica, ovvero l’incompatibilità tra la relatività generale, che descrive l’universo su grande scala, e la meccanica quantistica, che si applica al mondo subatomico. Per descrivere il comportamento di buchi neri di piccole dimensioni ma massicci sono necessarie entrambe le teorie, ma attualmente non c’è modo di farle funzionare insieme.

Nel 1997, Juan Maldacena dell’Institute for Advanced Study di Princeton, aveva trovato un modo per conciliare alcuni aspetti delle due teorie in conflitto tra loro, grazie a una versione della gravità quantistica in grado di descrivere anche i buchi neri. Il suo lavoro è stato un enorme progresso, ma la teoria del firewall dimostra che ha lasciato irrisolti più problemi di quanti si pensasse. “Cullati dall’idea che certi problemi dei buchi neri avessero trovato soluzione, alcuni addetti ai lavori si sono, per così dire, addormentati”, spiega Peter Woit fisico e matematico della Columbia. “Le ultime novità li hanno svegliati dal loro sonno dogmatico, costringendoli ad ammettere che alcuni aspetti non sono stati realmente compresi”. Marolf è d’accordo: “Questa nuova teoria ci costringe a riconsiderare problemi che pensavamo fossero risolti”, spiega. “È sconcertante rendersi conto di quanta strada abbiamo ancora da percorrere”.

Ma ancora non è chiaro come si possa andare avanti. “Penso che sia giusto affermare che la gravità quantistica è ferma, bloccata”, dice Matt Strassler, fisico alla Harvard University. Non c’è da preoccuparsi, però, perché non c’è niente che fisici amino più di una sfida. “Penso che dal punto di vista concettuale la strada da percorrere sia ancora molto lunga”, ha detto all’inizio di ottobre Leonard Susskind, fisico della Stanford University. “Ritengo che vi sia una grande lacuna nella nostra conoscenza, ma la colmeremo; state certi che ce la faremo”.

La Terra dei Fuochi e il silenzio dello Stato: parla don Patriciello

terra-dei-fuochi-tuttacronacaIl pentito Carmine Schiavone, nel 1997, fece un’audizione alla Commissione parlamentare d’inchiesta. Si parlava del ciclo dei rifiuti e disse, con riferimento agli abitanti del Casertano e del Napoletano, “Tra vent’anni rischiano di morire tutti”. Nelle sessantadue pagine del verbale è scritto anche che l’interramento camorristico delle scorie arriva fino alla provincia di Benevento e Latina. Don Maurizio Patriciello, che della mobilitazione della Terra dei Fuochi  è diventato il volto e si è letto tutte le pagine, esclama: “Se sedici anni fa lo Stato avesse avvertito noi cittadini napoletani e casertani che saremo morti di tumore per lo sversamento dei rifiuti, almeno i giovani avrebbero preso le valigie e sarebbero andati a vivere altrove, e le tante mamme che hanno perso i loro figli malati di cancro non avrebbero partorito in questa terra”. E sottolinea: “Sapevamo già tutto. Carmine Schiavone venne in canonica per dirmelo. Ma quello che ci addolora è che lo Stato per sedici anni ha saputo e non ha fatto nulla. Capisce? Niente! È venuto persino il ministro Balduzzi a dirci che se morivamo di cancro è perchè abbiamo uno stile di vita malsano e fumiamo troppe sigarette!”. Don Praticiello è scosso dalla rabbia. “Ci ricorderanno come la generazione degli stolti”. La lunga intervista è riportata sull’Huffington Post:

Voi stolti o uno Stato criminoso?
No, gli stolti siamo noi tutti perché abbiamo inquinato le nostre stesse terre. Persino i famigliari dei camorristi si ammalano di cancro. Che stoltezza! Sa, ho appena ricevuto la telefonata di un ragazzo. Suo padre si è suicidato e sa perché?

Ce lo dica.
Perché quel pover’uomo aveva dei sintomi che gli hanno fatto pensare di avere un brutto male. E senza attendere il risultato della analisi si è tolto la vita. Sottovalutiamo purtroppo la dimensione del malessere psicologico nel quale la gente di questo territorio è costretta a vivere. Ogni famiglia conta almeno un malato, io stesso ne conto due. Celebro continuamente funerali di persone giovani. E nessuno sa cosa mangiare, cosa acquistare, cosa cucinare.

Nessuna zona è mai stata dichiarata non coltivabile?
Nessuna, mai. Noi beviamo l’acqua delle falde inquinate e mangiamo i prodotti di questa terra. Lo Stato non ha mai avvertito gli agricoltori né ha ordinato perizie tossicologiche. Mai! Schiavone parlava di sversamenti anche nel lago di Lucrino, zona Flegrea, dove ancora oggi abitualmente la gente nuota e pesca senza che le istituzioni abbiano mai sentito l’esigenza di mettere un cartello di divieto.

L’Istituto superiore di Sanità ha detto che gli ortaggi nati nelle campagne di Giugliano sono sanissimi, non contengono metalli pericolosi. Cosa ne pensa?
È incredibile. Per prima cosa mi stupisco che l’attuale ministra della Salute non sia nemmeno un medico e debba fidarsi di queste ricerche. Com’è possibile che la verdura coltivata in zone dove continuamente vengono sversati rifiuti chimici industriali sia buona e commestibile? Abbiamo bisogno della verità.

Nessuno risponde alle vostre domande?
Nessuno. Anzi, continuano a porcele. Dopo quella Commissione d’inchiesta che raccolse le rivelazioni di Carmine Schiavone si sono succedute altre inchieste parlamentari, l’ultima presieduta da Pecorella che venne e chiese: “Come vanno qui le cose? Cosa vedete?”. Ma non avevano già in mano tutto quello che c’era da sapere?

Lei immagina che tutti abbiano taciuto per interesse?
Ci sono i disonesti e ci sono gli ignavi. E poi ci sono gli ignoranti come quel parlamentare della Lega Nord che è arrivato a metà ottobre a Caivano insieme con gli altri membri della Commissione sanità e insisteva sul fatto che il problema fossero i rifiuti urbani. Aveva in testa la monnezza prodotta dagli abitanti di Napoli, è stato difficile spiegargli che la questione riguarda lo smaltimento illegale dei rifiuti industriali. Quando ha detto: “E’ una questione di civiltà” gli ho risposto che le scorie tossiche dell’Acna di Cengio sono sepolte a Giugliano. Così come le scorie di moltissime industrie del Nord.

Nessuna delle rivelazioni desecretate di Schiavone è una sorpresa?
Una sì. Noi sapevamo che molte amministrazioni del Casertano sono in odor di Camorra. Ma Schiavone ha detto che tutte erano costruite a tavolino dal clan dei Casalesi. Questo mi ha colpito. E anche la rivelazione secondo la quale sono state interrate scorie termo-nucleari. Si rende conto…

In questi giorni qual è la reazione delle persone della Terra dei Fuochi?
È una tragedia. Sono indignate. Arrabbiate. In queste settimane aiuteremo le mamme che hanno perso i loro bambini in relazione, saranno loro a parlare per conto di noi tutti. Mi dicono che se avessero saputo 16 anni fa che c’era il rischio di ammalarsi in massa di tumore sarebbero emigrate. La conseguenza è che ora per questa gente lo Stato da assente è diventato nemico.

Il 16 novembre protesterete a Napoli. Quali sono le vostre richieste immediate?
Corrado Alvaro diceva che a domande vere occorre dare risposte vere. Finora lo Stato non ha dato alcuna risposta, peggio: ha occultato la verità. Per prima cosa si proceda alla mappatura dei siti inquinati cosicché gli agricoltori possano sapere dove coltivare e la gente cosa consumare. E poi a livello europeo si deve introdurre la tracciabilità satellitare dei rifiuti industriali, perché non vadano a finire in altre regioni come la Calabria, in Africa o altrove. Infine occorre escogitare una soluzione per i terreni inquinati. Guardi, qui siamo tre milioni di persone. Molte sono decise a venire anche a Roma per chiedere giustizia. Il diritto alla vita è sacrosanto.

Non le viene voglia di scappare?
Come posso scappare? Sono un sacerdote, non posso abbandonare la mia gente. Ma non fate di me un simbolo.

“Frattura del pene per Bergessio” ops perone!

Lia Capizzi-tuttacronaca-bergessio-pene

Lia Capizzi, giornalista sportiva di Sky, stava parlando dell’infortunio di Gonzalo Bergessio dopo una brutta entrata di Giorgio Chiellini nel corso di Juventus-Catania:

“Frattura del pene, no scusate del perone, per il calciatore del Catania Gonzalo Bergessio”

Il maltempo che verrà!

rain-maltempo-tuttacronacaIl maltempo che verrà! Dalla prossima settimana i cappotti e gli impermeabili usciranno dagli armadi anche al Centro Sud, dove le precipitazioni autunnali avevano lasciato di nuovo spazio al bel tempo, ma ora tutto sta per cambiare e anche le temperature saranno molto più basse. Nella giornata di domenica le piogge colpiranno il nord e il versante tirrenico per poi abbattersi anche sul resto della Penisola. Pronti con le galosce? Ma solo fino a mercoledì poi ritornerà l’alta pressione e di nuovo i valori saranno sopra la media!

Maratona di New York: la nuova sfida di Alex Zanardi

maratona-new-york-tuttacronacaSi corre domani lungo le strade della Grande Mela. New York si prepara e se un anno fa l’uragano Sandy aveva provato a cancellarla, non riuscendo a spezzare gli animi di coloro che hanno comunque scelto di correrla a Central Park, non si può non pensare a quanto successo l’anno scorso a Boston, dove tre persone persero la vita e con decine di spettatori che ancora portano su di sè quei segni indelebili.

Ray Kelly, capo del New York Police Department, ha rassicurato le migliaia di maratoneti che giungeranno in città da tutto il mondo al riguardo: “Non c’è alcuna minaccia specifica contro”, ha speigato.

Assieme all’amministrazione Bloomberg, il dipartimento di Polizia di New York ha messo a punto un piano che ha lo scopo di garantire la massima sicurezza ai presenti e che prevede l’utilizzo di telecamere mobili, l’impiego di cani specializzati nell’individuare esplosivi e l’eventuale presenza di attentatori suicidi e controlli a tappeto su zaini, borse e borsoni.

Tra i molti italiani che sbarcheranno negli Usa, ci sarà anche Alex Zanardi, pronto ad affrontare la sfida correndo su una carrozzina olimpica. L’eroe paralimpico di Londra 2012, che scoprì l’handbike ed esordì nel 2007 sui 42,195 chilometri dell’evento newyorkese, ora è pronto a cimentarsi nella nuova prova. “E’ una disciplina dell’atletica paralimpica con una lunga tradizione, ma io la scopro in questa occasione. Che Dio me la mandi buona!”, ride l’ex pilota di Formula uno, da 12 anni senza gambe. La carrozzina, oltre ad essere meno veloce dell’handbike, richiede una fatica maggiore ma Alex, è risaputo, non si lascia scoraggiare quando si tratta di combattere. “Dalla mia prima maratona a New York sono cambiate tante cose, sono riuscito addirittura a diventare campione paralimpico, sia nella gara a cronometro sia in quella in linea e a ripetermi, questa stagione, con il campionato del mondo”. Ha spiegato lui stesso, per poi però sottolineare l’importanza di questa nuova corsa: “E’ una cosa bellissima, ma francamente perdi un pò il sapore del debutto, la notte insonne prima delle gare”. Quella che lo attende, come lui stesso prevede, sarà esattamente una notte in bianco: “Certamente sarò molto nervoso alla vigilia. Sarà difficile chiudere occhio la notte perché, quando affronti un percorso sportivo con grande passione, ci tieni tantissimo ed è lo stesso desiderio di far bene che ti mette un pò di ansia. Ma vediamo…”

 

Ciclone sul Governo Letta, le polemiche sulla Cancellieri non si placano

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Nell’occhio del ciclone il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri resiste e sono molti i ministri pronti a difenderla per mettere fine alla bufera che si è aperta sul governo. I partiti, quasi tutti, chiedono di ascoltarla in Parlamento e vogliono spiegazioni sulle  parole dette al telefono con la compagna di Salvatore Ligresti, sulle condizioni di salute della figlia Giulia, all’epoca dei fatti in carcere. Niente dimissioni? Sembrerebbe proprio di no… che dopo lo scandalo della Shalabayeva, l’esecutivo è pronto a far calare il sipario pure sul caso Ligresti.

Intanto i quotidiano imperversano e le polemiche si alimentano. Blitz Quotidiano riporta:

“non è giusto, guarda non è giusto” ?

Anna Maria Cancellieri era al telefono con Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti.

La telefonata verteva sulla retata in casa Ligresti per ordine della Procura della Repubblica di Torino.

Cosa non era giusto per Anna Maria Cancellieri? Il destino che incrudeliva contro un imprenditore che aveva dato lavoro a decine di migliaia di persone o al comportamento dei pubblici ministeri che indagavano e indagano su ammanchi per centinaia di milioni di euro dalle casse delle aziende di Ligresti?

C’è da sperare di non sapere leggere, che la trascrizione sia sbagliata, che la Cancellieri non abbia inteso accusare di ingiustizia i suoi dipendenti magistrati. In modo così aperto e accorato non risulta sia mai successo. Magari un giudice accerterà che quegli arresti furono ingiusti e tutti accetteremo quel verdetto. Ma che lo dica, senza evidenze di sorta,proprio il ministro che deve tutelare quei pubblici ministeri, quelo è un po’ troppo.

Lo fece, ai tempi di Nixon e del Watergate, Spiro Agnew, ministro della Giustizia Usa. E si dovette dimettere.

Il ministro Cancellieri non intende indietreggiare ed è pronto per affrontare l’Aula: “Ribatterò tutte le falsità che sono state dette e scritte su di me in questi giorni”, ha detto.

Scossa sismica nel Bresciano durante la notte

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Una scossa sismica di magnitudo 2.3  è avvenuta nel Bresciano intorno alle 4,32 di questa notte. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una scossa nel distretto sismico delle Prealpi lombarde, a una profondità di 4,6 chilometri. I comuni interessati entro 10 chilometri  dall’epicentro sono Flero, Capriano del Colle, Gussago e Paderno Franciacorta. Non ci sono danni a persone o cose.

Esplode la fabbrica di fuochi d’artificio e muoiono in 11!

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17 feriti e 11 vittime questo il pesante bilancio della fabbrica di fuochi d’artificio che è esplosa  nella provincia del Guangxi, nel sud della Cina. Le comunicazioni sottolineano che la maggior parte delle vittime erano donne che si occupavano di produrre le micce per i fuochi d’artificio. I responsabili della fabbrica sono già stati arrestati, anche se non si conoscono ancora le cause che hanno provocato l’esplosione.

Dove finisce l’olio delle patatine fritte? La scelta green!

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Dove finisce l’olio delle patatine fritte? Sono sempre più le società che si occupano della raccolta degli olii esausti, quegli olii usati per friggere le patatine e che sono un vero e proprio veleno per l’ambiente. Cosa farne? A esempio usarli come biocarburante. Oltre che tutelare l’ambiente, riciclare l’olio aiuta anche i ristoratori che altrimenti dovrebbero pagare per smaltirlo:

“E’ una soluzione vantaggiosa per tutti perché noi vogliamo fare del nostro meglio per essere green, fare qualsiasi cosa per l’ambiente – spiega Larry Keane partner di un fast food – non ci costa niente in più anzi…” La ditta Grease Lightning si occupa di raccogliere e trasformare gli oli esausti in biocarburante.”Negli ultimi 4 anni – spiega un manager dell’azienda, Jamie Hutson – c’è stata una vera e propria guerra nell’offerta tra ristoranti e società che raccoglievano l’olio che ha dato valore a questi rifiuti” Il valore di quest’olio, che viene sottoposto a un processo di raffinazione prima di finire nei serbatoi delle auto, è cresciuto a tal punto da diventare l’obiettivo di molti ladri”. Abbiamo serbatoi d’acciaio con spesse grate di metallo ma noi abbiamo visto dei saldatori entrare e tagliare le grate per rubarci l’olio”. Questa società raffina circa 12mila barili al giorno ritirando l’olio da 3mila ristoranti di Manhattan.”Ci piace dire che in un colpo solo salviamo il mondo e le patatine fritte”.

Chiude il museo della bicicletta… non si pedalerà più per vederlo!

Museo-del-Ciclismo-del-Ghisallo-tuttacronaca-chiude

Chiude domani 3 novembre 2013 il Museo alla Madonna del Ghisallo, a Magreglio, nel Comasco, dedicato al ciclismo. Le biciclette, le maglie, le borracce, gli attrezzi e le foto non saranno più visibili e non ci saranno più visitatori, per lo più stranieri che salivano da Canzo o da Bellagio. Il motivo della chiusura è sempre lo stesso, quello che ha già portato alla chiusura altri musei. Poche entrate e molte spese. Per ora quindi il personale va a casa. C’è chi dice che riaprirà forse, ma solo forse, a marzo. Bisognerà attendere minimo la primavera? Saranno di nuovo visibili le maglie rosa indossate da Bartali, Coppi, Moser, Pantani?  Per il momento certezze non ci sono anche se sembra che alcuni sportivi e politici si siano sensibilizzati: Antonio Rossi e Cristina Cappellini, assessori della Regione Lombardia, con deleghe rispettivamente allo Sport e alle Cultura, vogliono che la Regione «assuma il ruolo di regia e coinvolga associazioni, enti locali, Coni e sponsor privati ». I due assessori hanno inoltre annunciato una loro visita al Ghisallo «nei prossimi giorni per toccare con mano la situazione del Museo, fare una prima analisi delle necessità e delle possibili soluzioni».

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La torta delle meraviglie: decorata con 4mila diamanti

torta-diamanti-tuttacronacaOtto piani sovrapposti in una cascata di bianco e luce. Così si presenta la torta più costosa mai realizzata: glassa e ghiaccia a creare decori rococò realizzati con grande maestria dalla pasticceria “Cake” di Chester, in Inghilterra. Ma quello che la rende unica è il fatto che si sono resi necessari anche 4mila diamanti purissimi per arricchirla ulteriormente. Il capolavoro di pasticceria e gioielleria è stato presentato a Liverpool, dove sono accorsi curiosi da tutti il mondo per ammirarla. Ma l’opera d’arte edibile ha avuto breve vita e mentre i selezionatissimi ospiti dell’evento gustavano la loro porzione, i diamanti sono stati restituiti alla gioielleria che li aveva forniti.

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A fuoco il presidio dei No Tav in Val di Susa e loro accusano “attentato incendiario”

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Ha preso fuoco il presidio dei No Tav a Vaie in provincia di Torino, un rifugio realizzato nel 2005 in legno e tubi di metallo, che serviva per dare accoglienza ai militanti come spiegano sul sito ufficiale:  “Alcuni ragazzi No Tav di Pesaro in questi giorni avrebbero dovuto dormire proprio in questo presidio ma per un impegno improvviso avevano rinunciato al loro viaggio in valle di Susa”. Sono stati proprio alcuni membri del movimento No Tav insieme ai Vigili del Fuoco a spegnere l’incendio, ma purtroppo le fiamme avevano già divorato il rifugio. “Un attentato incendiario per mano dolosa e mafiosa”: così il movimento No Tav definisce l’incendio…Questa la foto gallery che documenta l’incendio del presidio:

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Ligresti “inguaia” la Cancellieri?

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Le più recenti dichiarazioni di Salvatore Ligresti potrebbero essere l’ultimo colpo di mannaia sull’imbarazzo già creato nell’esecutivo dall’intercettazione della Cancellieri? L’indiscrezione che oggi è comparsa su Il Corriere è il racconto di una delle deposizioni dell’imprenditore siciliano di fronte ai magistrati di Torino. “Già nel 2012 – scrive il quotidiano – Ligresti viene interrogato più volte come indagato a piede libero. Non sono mai verbali esplosivi. Però ogni tanto lanciava delle briciole che, al vaglio degli inquirenti, prendono comunque corpo”.

Ligresti racconta ad esempio di aver interceduto con Berlusconi per far ottenere a Giancarlo Giannini presidente Isvap (autorità di controllo delle assicurazioni), un incarico all’Antitrust. Ed è proprio mentre parla di Giannini che – spiega sempre il Corriere – spunta il nome della Cancellieri che in quel momento non è più solo un prefetto ma ministro del governo Monti. E’ lì che Ligresti spiega come si fosse fatto più volte portavoce di istanze altrui di fronte a Berlusconi, citando il caso Cancellieri e il suo desiderio, quando era prefetto, di non cambiare incarico.

“Un episodio in sè piccolo – scrive Ferrarella su Il Corriere – e privo di rilevanza penale ma che ora a posteriori potenzialmente in grado di mettere in una luce differente il telefonico dispiacere del Guardiasigilli per gli arresti della famiglia il 17 luglio e il suo successivo interessamento con in vertici del Dap per la salute di Giulia Ligresti”.

Intanto su internet impazza l’hashtag #Cancellieridimettiti:

Gennaro “Ringhio” Gattuso e il momento no del Milan

gattuso-tuttacronacaE’ stato il Corriere della Sera a intervistare l’ex milanista e Nazionale Gennaro Gattuso, che ha così commentato il momento no del club rossonero: “Oggi l’errore più grande che il Milan può commettere è quello di pensare al secondo o al terzo posto. Qui bisogna vivere alla giornata”. Del resto i tempi sono cambiati, così come il budget societario. La squadra che fu di Ancelotti, Leonardo e anche del primo Allegri è ormai alle spalle: “Altri valori. Questo non è più il Kakà che nel 2007 ci ha fatto vincere la Champions League. Però è un esempio per tutti. Il Milan oggi ha soprattutto bisogno di tranquillità. E invece quando le cose vanno male si parla di creste, di orecchini. Non si finisce più”. Per quello che riguarda Balotelli, Ringhio colpisce e blandisce, ma non si limita a parlare solo di lui: “Deve essere tutelato di più. Che gliene frega alla gente se ha tamponato? Lui però ci mette del suo con tutti quei tweet. Non lo capisco. Ma il problema non è solo di Balotelli. È più generale, è della nuova gioventù”.

Infermiere accusato di violenza sessuale su minore

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Arresti domiciliari per un veneziano di 56 anni, infermiere professionista, ritenuto responsabile di  violenza sessuale ai danni di minore e di detenzione di materiale pornografico. Secondo l’accusa l’infermiere, presso una struttura poliambulatoriale, nel corso di una seduta di massaggi, avrebbe costretto una minore a subire atti sessuali. Durante, poi, una perquisizione domiciliare, nella casa dell’uomo sarebbe stato trovato anche uno smartphone contenente un video che ritraeva un minore nell’atto di compiere e subire atti sessuali e di un computer che conteneva quasi mille file immagine/video con minori. L’indagini erano state avviate quando una coppia di romeni era stata arrestata per estorsione ai danni dell’uomo. La coppia aveva infatti chiesto 50 mila euro all’uomo in cambio del silenzio su un video che lo ritraeva in atti sessuali insieme al figlio della coppia.

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