I nostri 7 giorni: quelle scosse che fanno sobbalzare l’Italia

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E’ stata scossa l’Italia, in tutti i sensi, questa settimana. La terra continua a tremare in Toscana e anche oggi la paura è serpeggiata nelle zone già colpite con forza la settimana scorsa, senza contare i disagi provocati dal maltempo. Lla pioggia ha creato non pochi disagi anche a Rimini nei giorni scorsi, dove una donna è  stata rinvenuta morta nel giardino della sua abitazione, mentre la pioggia caduta sul Gargano ha ridotto la Puglia in ginocchio. E se non è l’acqua, è il fuoco a creare non pochi disagi: ne sanno qualcosa gli abitanti di Taranto, che sono stati minacciati dalle fiamme. Ma non è solo la Natura a mettere in pericolo l’uomo: è la sua stessa incoscienza a volte, come nel caso del solarium crollato durante la festa organizzata per la sua inaugurazione e che non aveva ancora ricevuto l’agibilità. E’ accaduto nel catanese e solo la dea bendata ha permesso che non ci fossero morti. Ad essersi trasformato in tragedia è stato invece l’incidente di un pullman in Montenegro, avvenuto una settimana fa, ma che per tutta la settimana ha attratto l’attenzione. Altre volte, ancora, non è il “caso,” ma la cattiveria umana a guidare verso azioni ingiustificabili, come nel caso dell’aggressione ai danni della showgirl dominicana Marysthell Garcia Polanco. Insomma, sembra che l’insicurezza stia cercando d’impadronirsi della nostra quotidianità.

insicurezzaDel resto, come potrebbe essere diversamente quando giungono, ancora e ancora, notizie che sembrano determinate a minare ogni minimo appiglio che abbiamo? Sicuramente è trascorso del tempo quando guardavamo alla Chiesa come un rifugio sicuro e al prete come confessore fidato, ma ciò non toglie che scoprire che anche il cerimoniere pontificio è stato accusato di pedofilia fa davvero tremare la terra sotto i piedi. A questo punto viene da chiedersi se anche Berlusconi abbia percepito l’instabilità che lo circonda dopo la sentenza di condanna per il processo Ruby, com’è stato ribattezzato. Forse è per questo che ora cerca di aggrapparsi alla sua vecchia creatura, Forza Italia? A Sentire la Santanchè il Cavaliere sarebbe “sereno”, però la berlusconiana approva l’idea dell’immunità parlamentare: ma quale innocente si appella all’immunità? Chi davvero deve iniziare a sentirsi poco stabile potrebbe essere il Movimento 5 Stelle, che ha perso l’ennesima parlamentare, Fabiola Anitori. Ma se i deputati ormai sembrano essere un’incognita (chi sarà il prossimo a lasciare? chi non restituirà la diaria? chi si opporrà al Semplice Portavoce?) l’interrogativo ora lo pone Panorama su Grillo: le vacanze scontate presso la Valtur sono accomunabili ai favoritismi ad altri politici o si tratta si semplici contratti lavorativi? Ma forse i misteri più affascinanti sono quelli che ancora non hanno spiegazioni, come l’effige che si muove all’interno della sua teca nel museo di Manchester. Altre volte, invece, le spiegazioni ci sono, ma l’effetto meraviglia è assicurato ugualmente, come nel caso di una casa a Londra che sembra permettere di sfidare le leggi stesse della fisica: la “Dalston House” è un’installazione di Leandro Erlich davvero unica nel suo genere. Così come unica era e resterà Margherita Hack, la stella che ci ha lasciati questa settimana. La consolazione? Splenderà per sempre nel firmamento delle grandi donne che ci hanno resi fieri del nostro essere italiani.

GOOD NIGH, AND GOOD LUCK! 

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Quella vittoria che vale la Confederation Cup: Brasile-Spagna 3-0

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Brasile e Spagna sono scese in campo con due formazioni determinate a vincere la Confederation Cup. Il Brasile ha schierato il suo 4-2-3-1: Julio Cesar; D. Alves, D. Luiz, T. Silva, Marcelo; Paulinho, L. Gustavo; Hulk, Neymar, Oscar; Fred. La Spagna risponde con il suo 4-3-3 mettendo sul terreno di gioco: Casillas; Arbeloa, S. Ramos, Piquè, J. Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Mata, Torres, Pedro.

Parte alla grande il Brasile e al 4′ su cross dalla destra di Hulk nasce un batti e ribatti in area spagnola risolto da Fred da terra con un tocco di destro in anticipo su Casillas in uscita. E’ gol per il Brasile con Fred che porta in vantaggio la sua squadra a pochi minuti dal fischio d’inizio.

Prova a reagire la Spagna, ma il Brasile è attento e preciso. Al 12′ Paulinho tenta il pallonetto dai 22 mt: Casillas si oppone con una mano sotto la traversa e blocca in due tempi. Nulla di fatto, il risultato resta sul 1-0 per il Brasile. Tre minuti più tardi arriva la prima ammonizione della partita. Arbeloa prende un cartellino giallo per un fallo a centrocampo ai danni di Neymar lanciato in contropiede.

Al 19′ è Iniesta che prova il destro dai 25 mt: J. Cesar vola sulla destra e devia in angolo! Va detto che, comunque, la palla sarebbe uscita. Al 24 il lancio al limite è per Fred che prova il destro in diagonale: un rasoterra che si perde 3-4 mt a lato alla destra di Casillas.

Al 28′ Ammonito Ramos per un fallo al limite ai danni di Oscar. Sugli sviluppi della punizione calciata da Hulk la palla finisce a lato dello specchio della porta difesa da Casillas.

Buona intuizione, al 34, quando il lancio in area sulla destra per Hulk, mette il giocatore in condizione di  tentare il cross in girata, peccato, per i brasiliani,  che la  palla finisca direttamente tra le braccia di Casillas.

Sul finire del primo tempo al 41′ c’è il pallone per Mata libero sulla tre quarti, il giocatore del Chelsea serve Pedro dall’altra parte: tiro di quest’ultimo, palla che sembra lentamente entrare in rete, ma uno strepitoso David Luiz salva sulla linea di porta. Il pareggio non arriva e la porta del Brasile resta inviolata.

Al 44′ c’è il raddoppio del Brasile con Neymar triangola al limite con Oscar e, entrato in area sulla sinistra, scarica un gran sinistro sotto la traversa che fredda Casillas. Brasile – Spagna 2-0.

 

Dopo due minuti di recupero le due squadre vanno a riposo con un risultato pesante da parte della Spagna e con la speranza nel cuore dei giocatori giallo oro.

Il primo tempo finisce con un Fred che sembra onnipresente in campo e con un possesso di palla sterile a favore della Spagna che nel primo tempo non ha saputo reagire dopo il gol subito nei primi minuti. I brasiliani sono stati bravi a imporre il loro ritmo di gioco a livelli vertiginosi che hanno impedito alla Spagna di costruire azioni pericolose ad eccezione di quella occasione mancata da Pedro.

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Il secondo tempo inizia con un cambio per la Spagna rimane negli spogliatoio Arbeloa,  già ammonito e in difficoltà nel primo tempo contro l’attacco brasiliano, al suo posto entra Azpilicueta.

Al 3′ minuto della ripresa il Brasile mette in rete il 3° gol, a firmarlo è Fred. Oscar, infatti, lancia sulla sinistra in area per l’attaccante brasiliano che dopo un velo di Neymar calcia a giro di prima intenzione sul secondo palo e infila la porta con un preciso destro rasoterra. E’ 3-0 e la Spagna sembra fuori dalla corsa alla conquista della coppa.

Lo stadio esulta e il Brasile vola tra gli ‘olè’ del proprio pubblico, Spagna frastornata.

La serata per gli spagnoli è decisamente da dimenticare. Al 9° l’arbitro concede un calcio di rigore per un fallo di ingenuità di Marcelo su Navas… Dal dischetto Sergio Ramos sbaglia il rigore.

Al 14° lancio in contropiede per Hulk che tenta il pallonetto di sinistro sull’uscita di Casillas: il portiere iberico di salva respingendo di petto fuori area. A fine azione si procede alla sostituzione nelle file spagnole: esce Torres ed entra Villa.

La Spagna a metà del secondo tempo perde la testa e Piqué, al 23° della ripresa, si fa espellere per un fallo su Neymar lanciato in contropiede.

Al 28° con la partita in mano c’è anche il tempo di far esordire in Confederation Cup Jadson che entra al posto di Hulk. Intanto continuano gli “olè” dello stadio e si attende solo il fischio finale per dar vita alla festa.

Al 34′ esce Fred, per il Brasile ed entra Jo. Ed è proprio il neo entrato che sin dai primi minuti del suo ingresso in campo si mostra pericoloso con un tiro dopo un contropiede, bravo Casillas a respingere.

Al 42′ ancora un cambio per il Brasile dentro Hernanes e fuori Paulinho.

La partita si chiude in un tripudio che è tutto per i brasiliani che hanno saputo costruire una partita perfetta. Ora la festa è tutta per i giocatori e tifosi.

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Durante la finale si sono verificati alcuni tafferugli tra manifestanti e la polizia fuori dallo stadio Maracanà di Rio de Janeiro.  Le forze dell’ordine hanno usato gas lacrimogeno e spray al peperoncino per disperdere la folla.

La nave “clown” fa il suo ingresso trionfale a Sydney

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Il colosso dei mari, la Carnival Spirit fa la sua entrata trionfale al porto di Sydney, condotta dal capitano Adriano Binacchi, “indossando”  un clownesco naso rosso sulla prua. Naturalmente a bordo l’equipaggio si adegua e tutto lo staff ha il naso da pagliaccio.

L’iniziativa intendeva celebrare il 26° anno di collaborazione tra l’armatore Carnival e l’associazione caritatevole “Sids and kids” che promuove il “Red nose day” per la raccolta di fondi.

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Gli Usa controllavano in Italia 4 milioni di telefonate al giorno

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L’agenzia statunitense per la sicurezza nazionale (NSA) è arrivata a controllare in Italia fino a quattro milioni di conversazioni telefoniche al giorno nel periodo compreso tra il 10 dicembre 2012 e l’8 gennaio 2013. Lo rivela un grafico pubblicato sull’ultimo numero dello Spiegel.

L’ultimo grafico pubblicato da Der Spielgel non lascia dubbi: la NSA ( Agenzia statunitense per la Sicurezza Nazionale) è arrivata a controllare fino 4 milioni di conversazioni telefoniche al giorno nel periodo compreso tra il 10 dicembre 2012 e l’8 gennaio 2013.

Il settimanale tedesco ha preso visione di alcuni documenti in possesso di Edward Snowden e da essi emerge che gli Usa hanno sicuramente controllato la Germania, sul web e sulle telefonate, ma l’influenza del controllo è arrivata anche su Francia e Italia.

Il grafico mostra ad esempio che il 19 dicembre dello scorso anno la NSA ha controllato, attraverso il software “Boundless Informant”, 4 milioni di telefonate in Italia, 3 milioni in Francia e circa 16 milioni in Germania. Dal 21 dicembre in poi le attività di sorveglianza telefonica in Italia calano drasticamente: il 7 gennaio, ad esempio, le telefonate spiate sono state 49 milioni in Germania, 7 milioni in Francia e praticamente zero in Italia. La NSA non ha controllato i contenuti delle telefonate, bensì i metadati, cioè le informazioni relative ad esempio al numero di telefono selezionato e alla durata della chiamata.

Il Guardian, dopo aver ritirato l’articolo che accusava l’Italia di passare dati personali agli Usa, torna alla carica con altre rivelazioni. Afferma che la National Security Agency ha riempito di cimici le ambasciate di alcuni Paesi più che amici dell’Ue, tra cui l’Italia, sia a Washington che nella rappresentanza permanente presso le Nazioni Unite a New York.

Intanto però gli 007 italiani si difendono Fspiegando che “la collaborazione con i servizi di sicurezza americani e alleati esiste ed è molto intensa, ma è nel totale rispetto della legge”.

E aggiungono:

“E’ una collaborazione nel campo del contrasto al terrorismo, alla criminalità internazionale, per la sicurezza dei contigenti militari italiani impegnati nel mondo. Ci sono scambi di dati e di valutazioni: ma naturalmente lo scopo è difendere i cittadini italiani, non passare all’estero dati sui cittadini italiani. Ormai le leggi italiane e il procedimento di controllo politico e governativo sull’attività dell’intelligence sono molto efficaci e rodati, e tutti i passaggi vengono fatti semplicemente rispettando le leggi e gli interessi strategici della Republica italiana”.

L’Ecuador alla fine cede agli Usa e scarica Edward Snowden nelle mani della Russia. Segno che la telefonata si ieri del vicepresindete Usa, Joe Biden, ha avuto un esito favorevole per gli statunitensi che chiedevano di non concedere asilo politico in terra ecuadoriana.

Le fiamme egizie contro Morsi! Sarà repressione?

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Un morto, presumibilmente un islamico, e sette feriti negli scontri di oggi in Egitto. La tensione nel paese è ormai esplosa in azioni violente e nella città di Beni Suef nell’alto Egitto sono state incendiate due sedi del partito di Fratelli musulmani. Anche al Cairo è stata data alle fiamme la sede del partito di Morsi e centinaia di manifestanti hanno assaltato il quartier generale, lanciando bombe molotov.

 Al grido di «Morsi, vattene», sollevatosi in varie parti del Paese, il presidente ha così risposto in una intervista rilasciata al Guardian:

«Ci possono essere dimostrazioni ma non si può mettere in discussione la legittimità costituzionale di un presidente eletto»

Poi ha dichiarato:

 «Se cambiassimo qualcuno eletto secondo la legittimità costituzionale, ci sarà qualcuno che si opporrà anche al nuovo presidente e una settimana o un mese dopo chiederanno anche a lui di dimettersi. (…) Non c’è spazio di discussione su questo punto. Ci possono essere manifestazioni e le persone possono esprime la loro opinione ma il punto cruciale è l’applicazione della Costituzione»

Morsi ha quindi accusato «i resti dell’ancien regime» per le violenze dei giorni scorsi, che hanno preso di mira sedi della Fratellanza e ha concluso:

«Hanno i mezzi, che hanno ottenuto con la corruzione e li usano per pagare teppisti e così scoppia la violenza. (…) È stato un anno difficile, molto difficile e penso che gli anni a venire lo saranno ancora, ma spero di fare sempre il mio meglio per soddisfare i bisogni del popolo egiziano.»

Alle 21.00 la situazione, secondo il portavoce militare, era la seguente:

L’esercito egiziano ha lanciato lo stato di massima allerta in tutte le unità e stabilito una unità di operazioni col ministro della Difesa Abdel Fattah el Sissi e il capo di stato maggiore per seguire la situazione e assicurare lo spiegamento il più rapido possibile in caso di crollo della sicurezza.

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Lo strano asse Monti-Renzi?

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Affida a Facebook, il leader di Scelta Civica, Mario Monti la sua proposta di un «contratto di coalizione» per rafforzare gli impegni dei partiti che sostengono Letta.

L’ex premier scrive:

«Devo affermare che, senza un cambio di marcia, non riteniamo di poter contribuire a lungo a sostenere una coalizione affetta da crescente ambiguità».

E aggiunge:

«Ha ragione Matteo Renzi ‘Piccoli passi non bastano’. Il Governo Letta ha iniziato bene, ma la sua missione – trasformare l’Italia in un Paese competitivo e capace di crescere, mantenendo la ritrovata disciplina di bilancio – richiede riforme radicali. Queste non potranno essere decise e realizzate senza una grande e genuina unità di intenti, non solo all’interno del Governo ma anche fra i partiti che hanno dato vita alla grande coalizione».

Monti ricorda anche:

«Scelta Civica, il primo partito ad avere proposto, già prima delle elezioni, un governo di grande coalizione… Con altrettanta chiarezza, però, mi sento in dovere di affermare che, senza un cambio di marcia, non riteniamo di poter contribuire a lungo a sostenere una coalizione affetta da crescente ambiguità».

E prosegue:

«L’ambiguità proviene dai due partiti maggiori», l’uno impegnato nel congresso, l’altro che «sta affrontando una situazione difficile, anche per le vicende di Silvio Berlusconi, al quale va peraltro dato atto di essersi finora lealmente astenuto dal farne pesare le conseguenze sul governo».

E specifica:

 

«Non è comunque accettabile che singoli partiti, nel partecipare all’attività di un governo che dovrebbe durare per anni, si posizionino quotidianamente come se fossero già in campagna elettorale».

Poi Monti conclude:

 

«In Germania, le grandi coalizioni  nascono sulla base di un ‘Koalitionsvertrag’, un vero e proprio contratto, scritto e molto dettagliato, che i partiti devono rispettare. La grande coalizione che appoggia il governo Letta ha, come sola base, le brevi dichiarazioni programmatiche del Presidente dèl Consiglio alle Camere del 29 aprile. Troppo poco. Enrico Letta dovrebbe ora proporsi di dare solidità e slancio riformatore al suo governo, e di metterlo al riparo da possibili insidie provenienti dai travagli dei partiti, proponendo presto un testo di ‘contratto di coalizionè. Esso dovrebbe contenere, oltre ad un quadro preciso delle linee politiche e dei provvedimenti, anche un breve ‘codice di condottà, con elementari regole di comportamento per chi vuole partecipare in buona fede ad uno sforzo comune per risollevare il Paese, dimenticando per qualche tempo gli interessi elettorali».

La trilogia dell’estate è all’insegna dell’erotismo al femminile

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Uscirà il 10 luglio il terzo capitolo della trilogia che celebra l’erotismo al femminile scritto dalla friulana Irene Cao. Dopo ‘Io ti guardo’ e ‘Io ti sento’ arriva infatti sugli scaffali ‘Io ti voglio’, sempre con protagonisti la restauratrice Elena e lo chef siciliano Leonardo. Un viaggio senza limiti alla scoperta del piacere, tra arte, cucina, amicizia, amore e sesso che s’insinua sulla scia delle “Cinquanta sfumature” di E.L.James. Ambientata nella laguna veneziana, la trilogia racconta la storia di Elena, dedita esclusivamente al suo lavoro, come le rimprovera l’amica Gaia, che cerca invano di trascinarla ogni sera a una festa. Ma la ragazza preferisce trascorrere il suo tempo con Filippo, amico con le carte in regola per diventare l’uomo ideale. Almeno fino a quando non fa la conoscenza dell’inquilino indesiderato del palazzo dove sta lavorando: lo chef di origine siciliana Leonardo. E’ con lui che Elena inizierà a conoscere tutti i sensi del piacere, ma ad una condizione: non cedere all’innamoranto. Ma si può combattere contro se stessi? La Cao, nata nel 1979 a Pordenone, ha studiato Lettere Classiche a Venezia e attualmente vive in un piccolo paese del Friuli.

Nuova scossa di Terremoto sulla Toscana: alle 20.18 la terra trema

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Ennesima scossa alle 20.18, di magnitudo 3.6, tra le province di Lucca e Massa Carrara. Secondo l’Ingv il sisma è stato a una profondità di 9,5 km, con l’epicentro sempre nella stessa zona di quello di 4.4 delle 16.40.

Femminicidio nel cuneese, un uomo perde la testa e uccide la moglie

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Delitto a Bra, in provincia di Cuneo dove un uomo ha ucciso la moglie, con un colpo di arma da fuoco. Il delitto è avvenuto in strada Crosassa, alla periferia della città. Il responsabile dell’omicidio sarebbe Domenico Bambino, un 50enne titolare di una ditta di autotrasporti. Quando sono arrivati i carabinieri, l’uomo era seduto su un muretto, vicino al luogo del delitto. Sarebbe stato lui stesso ad avvertire i militari. Secondo alcuni testimoni l’uxoricida teneva ancora tra le mani la pistola usata per uccidere la moglie. La coppia viveva in una villetta nella zona residenziale di Bra.

 

L’Italia ancora ai rigori: Buffon regala il terzo posto!

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Si gioca per il terzo posto della Confederations Cup a Salvador de Bahia, in una sfida contro l’Uruguay di Tabarez diretta dall’arbitro algerino Djamel Haimoudi. I primi minuti sono di studio per entrambe le formazioni ma già al 6′ è la squadra di Cavani a partire all’attacco ma l’attaccante del Napoli non arriva sulla palla. Poco dopo ci riprova, spalleggiato da Suarez, ma è un nulla di fatto. Bisogna attendere il 9′ per vedere l’Italia con una punizione battuta da Diamanti dalla sinistra, ci arriva di testa Chiellini ma angola troppo e il pallone finisce sul fondo. Due minuti dopo, una conclusione di De Rossi è troppo alta. Al 12′ Forlan tira una punizione bassa che supera la barriera, ma Buffon è pronto. Al 23′ l’Italia rompe il ghiaccio: Diamanti tira un calcio di punizione, Muslera battezza fuori la palla che però colpisce l’incrocio dei pali per poi rimbalzargli sulla schiena: Astori raggiunge la sfera e pennella in rete: 1-0! Poco dopo, El Shaarawy fallisce per un attimo il raddoppio. E’ Suarez che tenta di annullare il vantaggio italiano, ma Buffon manda in corner. Al 31′ punizione per l’Uruguay, Cavani realizza di testa ma la rete è annullata per fuorigioco. Il Faraone, un minuto dopo, prova ad allungare le distanze: Muslera para. Dopo due primi di recupero, le squadre vanno agli spogliatoi.

Alla ripresa, le formazioni restano invariate. Dopo aver tentato un tiro in porta, Suarez viene atterrato a 20 metri dall’area guadagnando così una punizione che lui stesso calcia sulla barriera. Nel frattempo, Gonzalez ha sostituito Rodriguez. Al 12′ minuto, approfittando anche dell’evidente stanchezza italiana, Cavani batte Buffon: 1-1! E’ l’Uruguay la formazione più agguerrita in questo frangente e al 22′ Buffon compie un doppio miracolo bloccando per due volte l’attacco di Forlan. Prandelli tenta di correre ai ripari mandando in campo Aquilani al posto di De Rossi. Al 26′ il Faraone guadagna una punizione: Diamanti segna il suo primo gol in nazionale e riporta gli azzurri in vantaggio: 2-1! Trascorrono solo 5 minuti prima che siano i ragazzi di Tabarez a guadagnarsi un calcio di punizione: Cavani realizza. 2-2! Subito dopo El Shaarawy tenta un tiro di testa: nulla da fare. A 10′ cambio tra le fila uruguaiane: Alvaro Pereira entra al posto di Maxi Pereira. Anche Prandelli effettua una sostituzione: Diamanti esce a favore di Giaccherini. Al 2′ di recupero calcio di punizione per gli azzurri, ma Candreva supera la porta.  Sul risultato di 2-2, l’Italia va nuovamente ai supplementari.

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Nessuna delle due formazioni brilla nei cinque minuti iniziali del primo supplementare e Prandelli decide si schierare Bonucci al posto di Astori. Al 9′ pericoloso Suarez, ma la palla termina sul fondo anche per una difesa non proprio pulita di Chiellini. Al 12′ ci prova Cavani, che sbaglia i tempi e la difesa azzurra riesce a neutralizzare l’azione. Anche l’Uruguay effettua l’ultimo cambio: entra Perez per Arevalo Rios. Al 4′ del secondo supplementare, Candreva sfiora il palo: è una delle poche azioni italiane in questo frangente. Un minuto dopo secondo cartellino giallo per Montolivo: gli azzurri restano in 10 e perdono un possibile rigorista. Al 6′, Cavani tira una punizione: sfreccia sopra la traversa. Poco dopo, pericoloso Suarez ma la sfera vola ancora una volta sopra la traversa. A un minuto dal termine, volo di Buffon che salva la rete da un calcio potente di Gargano: sarebbe comunque stato fuorigioco. Anche i supplementari si termina in situazione di parità: per la seconda volta si va ai rigori.

Inizia l’Uruguay con Furlan: Buffon para! Aquilani porta l’Italia in vantaggio. Cavani non sbaglia e lo stesso fa El Shaarawy: Italia in vantaggio di uno. E’ il turno di Suarez di battere l’estremo difensore italiano. De Sciglio angola poco: facile la parata. Parità. Buffon ferma la palla anche di Caceres mentre Giaccherini realizza: 4-3. Gargano è l’ultima possibilità per l’Uruguay: Buffon non lo lascia passare! Per l’Italia è bronzo!

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Le erbe medicinali cinesi sono piene di pesticidi

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E’ Greenpeace che punta l’attenzione sul modello agricolo-industriale cinese e lo condanna in un report in cui il vero futuro del settore primario non può prescindere dal biologico:

Per Greenpeace la soluzione è l’agricoltura ecologica.

«Perché  la contaminazione delle erbe cinesi dovuta ai pesticidi non è un caso eccezionale ma piuttosto l’ennesimo esempio del fallimento dell’agricoltura di stampo industriale dipendente dalla chimica, in Cina e nel mondo. La dipendenza dai pesticidi chimici è talmente diffusa che perfino la produzione di erbe naturali (un prodotto salutare per definizione) avviene con pratiche intensive che non prescindono dall’uso di pesticidi chimici o è comunque influenzata da tali pratiche».

Il report degli esperti di Greenpeace continua:

«La nostra indagine ha riscontrato tracce di pesticidi estremamente pericolosi nelle erbe della farmacopea tradizionale cinese, ma questi prodotti potrebbero essere il risultato di un’applicazione diretta e deliberata sulle piante come pure la conseguenza di un fenomeno di contaminazione dell’ambiente dovuta a impieghi passati. Solo una piccola parte dei pesticidi chimici si trattiene sulle colture cui sono destinati. La maggior parte viene dispersa nell’ambiente (nel terreno, nell’acqua e nell’atmosfera) comportando, in questo modo, gravi danni per le altre piante e distruggendo l’equilibrio dell’ecosistema circostante».

Alla luce dei dati riscontrati dal lavoro d’indagine Greenpeace chiede:

«l’eliminazione dei pesticidi più nocivi per gli insetti impollinatori. Un altro problema causato dall’uso di pesticidi chimici è che essi uccidono anche molti altri insetti che svolgono naturalmente una funzione di controllo dei parassiti nelle coltivazioni».

Il “Green Porno” di Isabella Rossellini riscuote applausi

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Nato da una serie di corti sulle pratiche amatorie del mondo animale e portato in scena dalla figlia di Roberto Rossellini e Ingrid Bergman, Isabella, “Green Porno” riscuote applausi al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Ironico, divertente e con colpi di scena che sorprendono il pubblico. Ai testi ha dato una mano anche Jean Claude Carriere, lo sceneggiatore preferito di Peter Brook e di tanti altri.

 

Bambine disperse nel Po, paura nel pavese. Ritrovate morte.

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Due bambine di 11 e 10 anni risultano disperse dopo aver fatto un bagno nel fiume Po a Breme, in provincia di Pavia. In azione un elicottero e una squadra di sommozzatori per le ricerche.

Aggiornamento: Si sono spente le speranze per le due bambine disperse sul Po. Dopo le ricerche del pomeriggio, il gruppo sommozzatori dei vigili del fuoco ha ritrovato uno dei corpi delle due bambine di origine albanese, ora si sta scandagliando il letto del fiume per ritrovare l’altro. Una viveva a Breme e l’altra a Milano. Alcuni testimoni avevano dato l’allarme dopo averle viste scivolare nel fiume. Uno dei familiari si sarebbe gettato nelle acque senza esitazione a sua volta rischiando di annegare.  Le ricerche si erano subito concentrate sulle sponde lomelline del fiume, laddove le piccole erano scomparse nelle acque, probabilmente all’origine dell’incidente vi è un vortice che ha portato in profondità le piccole togliendo ogni possibilità di salvataggio.

Paura nei cieli di New York… elicottero precipita nell’Hudson!

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Torna la paura a New York. E’ ancora negli occhi di tutti la tragedia del 2009 quando tra le vittime persero la vita, sui cieli di New York, anche cinque turisti bolognesi. Oggi, fortunatamente, non ci sono vittime, ma solo terrore per un elicottero che è precipitato nel fiume Hudson sul lato sinistro di Manhattan. Il pilota e i quattro passeggeri sono stati tratti in salvo dalle acque del fiume newyorkese all’altezza della 79esima strada. Il pilota ha preferito non rivelare la sua identità né la società per chi lavora e si è limitato a dichiarare che l’elicottero ha “avuto una perdita di potenza”.

In scala minore l’incidente di oggi è simile a quello verificatosi il 15 gennaio 2009, quando subito dopo il decollo all’aeroporto La Guardia, a causa di un’avaria, un  bireattore Airubus A320 della Us Airways, con a bordo 155 passeggeri, fu costretto a un ammaraggio proprio sul fiume Hudson.

Il terremoto in Toscana ha provocato crolli in Lunigiana!

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La scossa di terremoto di magnitudo 4.4 registrata tra le province di Massa Carrara e Lucca ha causato, seppur lievi, alcuni danni. I vigili del fuoco sono intervenuti infatti a Ugliancaldo, frazione del Comune di Casola in Lunigiana, dove si segnalano crolli di tetti e comignoli. Nel centro di Carrara invece è stato necessaria la messa in sicurezza di un cornicione da cui si erano staccati dei calcinacci. Non si segnalano feriti.

Attacco alla Corte Costituzionale? Trema l’Italia

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Se mezzo milione di italiani trema ( ma neppure più di tanto essendo quelli con un reddito superiore ai 90 mila euro) chi invece dovrebbe tremare è l’intero popolo italiano. La Corte Costituzionale si è pronunciata infatti sul “contributo di solidarietà” applicato sugli stipendi pubblici sopra 90 mila euro e poi quello sulle pensioni dello stesso livello e ha dichiarato l’incostituzionalità del prelievo. Ora un fronte compatto che va da Fratelli d’Italia alla sinistra vuole che la Corte Costituzionale ritorni a pronunciarsi su questa sentenza, adducendo che la Consulta si è pronunciata su richiesta di magistrati in genere “interessati” direttamente al problema.

Sarebbe una disparità tra cittadini e quindi  tacciabile di incostituzionalità  se a un magistrato a causa della sua professione  si vietasse  far valere i suoi diritti reagendo  a un’eventuale ingiustizia di cui si sente vittima. Tale motivazione a non accettare  la  sentenza si  presenta come  una palese  diseguaglianza tra cittadini. Inoltre,  un tale comportamento  si potrebbe configurare  anche come   un tentativo di  vera  e propria pressione  sulla Corte Costituzionale, chiedendo a un organo indipendente dal potere politico di  farsi  condizionare dallo stesso,  tornando di nuovo su un punto su cui ha  già deliberato. 

Il vero problema è che lo Stato, bloccando Iva e Imu, ha un gettito ridotto nelle casse  per cui sta pensando di operare un prelievo su tutti coloro che dichiarano un reddito sopra quota 90 mila euro. Senza distinzioni,ma soprattutto senza verificare le evasioni fiscali che sono ingentissime!

Ancora tasse quindi anche sugli imprenditori che dovrebbero assumere i giovani? Ancora tasse sugli italiani per contrarre di più i consumi?  Un’ ideologia che mette i “poveri”  contro la “classe media” solo per destabilizzare il potere della Corte Costituzionale? Quando la Corte non sarà più libera di tutelare la Carta Costituzionale a chi si rivolgeranno i poveri che spesso sono i più lesi?

Il Governo, per bocca del Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali Carlo Dell’Aringa, ha assicurato l’intenzione di ribattere il punto…  Per farlo senza franare di nuovo sulla Consulta, però, occorre evitare di riservare le tagliole a una sola categoria (l’articolo 53 della Costituzione spiega che tutti i cittadini devono pagare le tasse in base alla propria «capacità contributiva», a prescindere dall’origine del reddito), e Dell’Aringa ha indicato nel «prelievo fiscale» la via più universale e quindi a prova di esame costituzionale.

Un escamotage per innalzare le tasse a tutta la popolazione italiana? O un’operazione che parte da lontano, che nasconde però qualche subdolo attacco alla Corte e alla giustizia italiana?

A innescare il ragionamento di Dell’Aringa è stata un’interpellanza del Pd, ma anche dal Pdl il capogruppo alla Camera Renato Brunetta, “mente” economica del partito, si dice interessato alla questione: «Aspettiamo che il Governo faccia proposte, vediamo se ne avrà il coraggio: certo è che la sentenza della Consulta grida vendetta».

Sembra che la vendetta  ricadrà su tutti gli italiani a prescindere dal reddito! Un imprenditore colpito da un’ulteriore prelievo, licenzierà i propri dipendenti, così come  allo stesso modo si avrà una ripercussione sui consumi a causa della riduzione del reddito disponibile.

Colpendo i “ricchi” chi ci rimette non sono anche  i poveri?

L’ultima provocazione di Grillo: Letta come la Cannulli

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Beppe Grillo continua il suo attacco a Letta. A quel governo, che secondo il Semplice Portavoce del M5S  è “fermo come un paracarro.” e dove “Letta, dedito al gioco del Subbuteo, annuncia, annuncia, annuncia”. Ecco che nel messaggio provocatorio di Grillo “Capitan Findus” si trasforma nella “versione aggiornata e minimalista della presentatrice televisiva Mariolina Cannuli (che prego di scusarmi per l’irriverente, per lei, confronto)”.

Grillo chiede a Letta di adottare “una economia di guerra”, auspica il taglio delle province e incalza dicendo “c’è una calma piatta come in mare quando non vedi un gabbiano, non c’è un’onda, un refolo di vento prima della tempesta. Che aspettiamo? Siamo falliti e lo neghiamo e affossiamo le imprese con carichi insostenibili come l’aumento dell’anticipo dell’Irap, dell’Ires e dell’Irpef definiti dal ministro dell’Economia Saccomanni Un prestito dei contribuenti che a livello individuale ha un peso molto soft. Un peso di 2,3 miliardi di euro, soft- soft, una piuma”.

Poi attacca i pensionati d’oro: “Qualcuno obietterà che si vanno a toccare diritti acquisiti, come nel caso delle pensioni d’oro – osserva ancora Grillo – I diritti acquisiti non sono contemplati più da un pezzo per gli esodati, per i precari, per chi non prenderà mai la pensione. In un’economia di guerra i diritti acquisiti non esistono più”.

Quindi invece di lottare per il ripristino dei diritti ora la lotta si sposta per eliminare i diritti acquisiti? Colpo di caldo, provocazione o propaganda di un partito che perde pezzi forse proprio per la violenza verbale con cui si è posto negli ultimi mesi? Perché distruggere i diritti acquisiti invece di estendere i diritti ai lavoratori che ne sono privi? Non è una politica di “disfacimento” invece che un percorso di risanamento dello stato sociale?

Auto contro un bar: un morto e un ferito!

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Pino Rosa, 52 anni, è rimasto ucciso al tavolo di un bar dove era seduto insieme al figlio Valerio, dopo che un’auto è piobata sui tavoli dell’American Bar di Ispica, in provincia di Ragusa. L’auto avrebbe perso il controllo a causa del malore del conducente, travolgendo l’uomo e ferendo il figlio 21enne. I soccorsi sono stati immediati, ma nonostante la corsa verso l’Ospedale di Modica, per Pino Rosa non c’è stato nulla da fare. Il figlio invece è stato ricoverato, ma non è in pericolo di vita. Pino e Valerio stasera si sarebbero dovuti esibire con la banda musicale del paese: in segno di lutto il concerto è stato sospeso.

Terremoto in Toscana… Gente in strada. E’ Panico!

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Alle 16.40 circa una nuova scossa di terremoto ha creato il panico in Toscana. In particolare il terremoto di magnitudo 4,4 e con ipocentro a 9,8 km di profondità è stato avvertito a Carrara, Massa e in Lunigiana. In pochi minuti le persone si sono riversate sulle strade e le spiagge in particolare quelle di Marina di Carrara e in Versilia si sono svuotate. Il terremoto è stato avvertito distintamente anche a Firenze.

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Da dieci giorni tra Lunigiana e Garfagnana continuano a susseguirsi scosse sismiche di varia entita’: al momento sono stati accertati 432 edifici lesionati, e gli sfollati sono 638.

Tra i primi a rilasciare una dichiarazione c’è anche il sindaco Casola in Lunigiana (Massa Carrara), Riccardo Ballerini:

”Stavo facendo la doccia, ho sentito dei boati e ha tremato tutto. E’ stata una scossa molto forte. Sono stato in Comune fino a un’ora fa, ora ci tocca ripartire da zero, non si vive più. La gente è terrorizzata. Non so ancora se ci sono danni o feriti. Non credo perché la gente non è in casa, ora é nei campi per la bella giornata, poi li rivedrò stasera nel punto di accoglienza. Non ci voleva”.

Esplosione di colore a Berlino! Color Run. Tu di che colore sei?

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La corsa più colorata dell’anno è partita!  Forse mutuata dalla festa dei colori indiana, questo evento, inaugurato nel 2012 a Phoenix, Arizona, si è velocemente diffuso nel mondo. Le regole sono semplici: per correre basta avere una maglietta bianca, tanta voglia di divertirsi e farsi inondare dal colore. Non c’è limite d’età, né d’andatura… alla fine contano solo i colori che si sono riusciti a catturare durante il percorso: 5 km per essere cromaticamente irriconoscibili una volta che si taglia il traguardo

Oggi è Monaco di Baviera a ospitare la Color Run e molti hanno preso parte a questa gara. Anche in Italia a luglio è prevista una tappa e per iscriversi basta andare sul profilo Facebook Color Run e dal 1 luglio sarà  possibile riempire i moduli.

Quello che bisogna sapere, per non rischiare di essere presi di sorpresa, che durante la corsa si viene bombardati di polvere fluorescente 100% naturale. Ogni concorrente diventerà quindi un’opera d’arte, in carne e ossa, che taglierà il traguardo.

Al termine, concerto e gran festa per la coloratissima brigata.

Salute in sciopero: domani iniziano gli ortopedici

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Luglio sarà il mese degli scioperi dei medici e dei veterinari. Domani 1 luglio, i primi a protestare saranno 7 mila ortopedici, lunedì 22 invece sciopereranno per quattro ore 115mila medici e veterinari dipendenti del Servizio sanitario nazionale, insieme ai 20mila dirigenti sanitari, amministrativi, tecnici e professionali del Servizio sanitario nazionale.

I disagi dello sciopero si stanno già facendo sentire: domani salteranno 2 mila interventi e migliaia di visite ambulatoriali. Saranno garantite solo le urgenze.

Le proteste del comparto medico sono un monito per la drammatica situazione che ha messo in ginocchio l’intero sistema sanitario che ha dovuto subire i colpi d’accetta della politica che ha tagliato drasticamente il bilancio a danno della qualità e della quantità delle prestazioni mediche erogate.

I giovani medici poi sono condannati al precariato stabile per questo uno degli slogan sarà proprio “contratto subito” anche perché l’ultimo risale al 2009 e già si parla di una proroga che estenda il blocco a tutto il 2014.

”Siamo ormai allo stremo – spiega Massimo Cozza, segretario della Cgil Medici – senza risorse, senza contratto, con più precari e costretti ad una medicina difensiva» che manda in fumo almeno «10 miliardi l’anno”.

A volte basta il pensiero, altre 1 milione e 400mila! Caso Began.

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I regali fanno piacere a tutti. A volte basta il pensiero, altre, invece, serve 1 milione e 400mila euro fatti recapitare con bonifico bancario che finirà dopo qualche giro sul conto di Sabina Began. Ora,  come si legge dall’articolo di Repubblica, le procure di Roma e Bari stanno cercando di ricostruire quell’operazione bancaria che ha sollevato tante polemiche e tanti sospetti.

 Il bonifico, secondo quanto è possibile ricostruire dall’informativa del Nucleo speciale di polizia valutaria, sarebbe stato emesso dal Cavaliere nell’ottobre del 2011. È un momento particolarmente difficile per l’Ape Regina: qualche giorno prima (il 15 settembre) aveva ricevuto un avviso di chiusura delle indagini dalla procura di Bari con l’accusa di aver procurato prostitute proprio a Berlusconi.

Oggi rischia una condanna durissima (lunedì la prossima udienza preliminare a Bari), le accuse sono pesanti e circoscritte. Ma ciò nonostante, nel pieno dello scandalo, l’attrice sembrava avere le idee chiare: «È un complotto contro Berlusconi – confessava ai giornali a ottobre del 2011 – Altro che prostitute, io ero pazza di lui. Io per amore di Silvio rifiutai George Clooney. Io ho agito con amore verso Berlusconi, l’ho amato e lo amo tuttora. Vorrei essere una geisha per il presidente »…..

Un Gp a colpi di gomma! A Silverstone vince Rosberg, terzo Alonso

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Esplosioni a ripetizione. Colpi di scena per le gomme che scoppiano! Vince Rosberg, secondo Webber e terzo Alonso, ma i dubbi restano: colpa dei cordoli “affilati” o dei pneumatici Pirelli? Silverstone, da sempre uno degli appuntamenti centrali dell’intero Gp mondiale è stato condizionato dalle gomme, come è possibile? Hamilton, partito in pole e trascinato dal pubblico di casa, paga più degli altri. Il copertone si lacera e lui deve compiere quasi un giro completo prima di poterlo sostituire. Poi è il posteriore sinistro di Massa che cede e il brasiliano si ritrova fuori pista costretto a rientrare dopo aver perso posizioni. Come è mai possibile che in Formula 1 una gomma si sgonfi come un palloncino? Poi capita a Vergne e quindi a Gutierrez. Problemi di gomme a non finire. Intanto Alonso compie una rimonta incredibile e piazza un terzo posto che mette fine alle polemiche in casa Ferrari degli ultimi giorni.  Vettel, invece, è costretto al ritiro per un problema al cambio. Buona anche la prova di Massa che nonostante il problema alla gomma finisce al sesto posto.

Un Gp a colpi di gomma?

Donna si suicida nel bagno di un treno alla stazione termini di Roma

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Ancora non si conosce l’identità della donna che si è suicidata sparandosi alla testa con una pistola di piccolo calibro nel bagno di un treno regionale alla stazione Termini di Roma. Il convoglio, fermo sul binario quando è avvenuto il fatto, era diretto a Minturno, in provincia di Latina. Sul posto è intervenuta la polizia ferroviaria del dipartimento del Lazio.

La tragedia alla Gt Lamborghini: muore pilota italiano

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Ha trovato la morte sul sul circuito intitolato a Paul Ricard a Le Castellet, il pilota italiano 41 enne Andrea Mamé. Il corridore stava partecipando ad una gara Gt nel Super Trofeo Lamborghini Blancpain.  Nel corso del primo giro si è trovato nel mezzo di un tamponamento a catena che ha coinvolto cinque auto. I soccorsi sono stati immediati, ma per Mamé non c’è stato nulla da fare, il pilota è deceduto in seguito alle gravi lesioni che aveva riportato nell’incidente.

Un altro pilota coinvolto nel tamponamento è stato trasportato all’ospedale di Tolone. «A nome di Automobili Lamborghini il Presidente e Amministratore Delegato Stephan Winkelmann ha espresso le sue condoglianze e tutto il cordoglio  della società alla famiglia ed alla squadra di Andrea. Automobili Lamborghini collaborerà con il circuito e Sro per indagare a fondo l’incidente in tutti i suoi aspetti», ha spiegato la Lamborghini in una nota.

Ecco le prove dell’innocenza dei marò?

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Mario Mauro, ministro della Difesa,  si auspica che i marò possano scontare la pena in Italia. Il ministo degli Esteri, Emma Bonino, appena qualche giorno fa, aveva affermato che si poteva arrivare a una   soluzione “rapida e giusta” alla vicenda che si protrae da un anno e mezzo. I marò sono in India e sottoposti a una corte indiana,  che in base al diritto internazionale non può essere il giudice naturale per un fatto avvenuto al di fuori delle acque territoriali indiane. Questi sono i fatti di un agghiacciante caso internazionale in cui l’Italia ha mostrato tutta la sua debolezza e inadeguatezza per difendere Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

 Ora altri documenti emergono e sembrano provare la piena innocenza dei marò. Innocenza che noi di Tuttacronaca abbiamo già ampiamente espresso anche in articoli precedenti. Oggi è il Tg Com a riportare una possibile dinamica dell’incidente che scagionerebbe completamente i due militari italiani:

Tra le 16 e le 16.30 – ora indiana – la Enrica Lexie è avvicinata da un’imbarcazione sospetta. Non ricevendo risposta a segnalazioni luminose e acustiche, il team dei fucilieri di marina a bordo spara dei colpi in acqua, mentre l’equipaggio viene fatto riparare nei locali blindati della cosiddetta “cittadella”. L’imbarcazione sospetta cambia rotta e si allontana. Nella circostanza il comandante Vitelli lancia l’allarme SSAS Alert, che avvisa in tempo reale, tra gli altri, anche la Guardia Costiera indiana.

Alle 19.16 il comandante Vitelli invia una mail riferendo l’accaduto allo MSCHOA del Corno d’Africa e all’UKMTO (UK Maritime Trade Operations). La Guardia Costiera indiana riceve copia della mail. Alle 23.20 il peschereccio St Anthony rientra nel porto di Neendankara. A bordo di sono due pescatori uccisi da colpi d’arma da fuoco. Il capitano e armatore Freddy Bosco dichiara alle televisioni che l’incidente di cui sono state vittime è avvenuto intorno alle 21.30. E conferma di aver allertato immediatamente, via radiotelefono la Guardia Costiera indiana.

Alle 21.36 la Guardia Costiera indiana si è messa per la prima volta in contatto con la Enrica Lexie, invitandola a rientrare a Kochi . Con tutta evidenza ha avuto notizia da pochi minuti dei due morti, e ha collegato il fatto con la notizia dell’incidente della Lexie.

Alle 22.20 la nave greca Olympic Flair comunica all’IMO (Organizzazione Marittima Internazionale) di aver subito un attacco da due imbarcazioni pirata, che desistono davanti all’allerta dell’equipaggio. Che non ha subito danni, specifica il messaggio. La Guardia Costiera indiana a questo punto ha sul tavolo tre fatti: un incidente avvenuto alle 16.30 – la Lexie – due pescatori uccisi alle 21.30, un altro incidente avvenuto prima delle 22.20. Ma ha anche a disposizione la Lexie che sta rientrando a Kochi, mentre la nave greca è ben lontana. E si getta sulla prima pista, nonostante una differenza di cinque ore tra i due primi incidenti, e la sovrapposizione degli ultimi due (Attacco alle 21.30 secondo Bosco, allarme Olympic Flair 50 minuti dopo).

Come mai la nave greca viene lasciata andare e ci si accanisce su quella italiana? Forse un errore in buona fede oppure una speculazione politica alla vigilia di una campagna elettorale? Serviva un capro espiatorio e si aveva solo l’imbarcazione italiana a cui attribuire l’incidente? La verità è difficile da definire e si spera che la giustizia possa davvero far chiarezza su questa vicenda che sta assumendo sempre più i contorni di un agghiacciante labirinto kafkiano.

Secondo il Tg Com poi:

Un’ipotesi che possiamo avanzare è che intorno alle 21.30, in condizioni di oscurità, il mercantile greco venga attaccato da un’imbarcazione pirata. Nei pressi, sfortunatamente, c’è il St Anthony. I greci scambiano le due imbarcazione come parti di un unico attacco pirata. Il St Anthony viene preso nel mezzo (ciò che spiegherebbe la singolar inclinazione dei colpi finiti sul peschereccio, conficcatisi con traiettoria non inclinata, come i colpi che si sparano da una grande petroliera verso un barchino, ma quasi orizzontali). Chi potrebbe aver sparato dall’Olympic Flair ? A fatica i greci hanno ammesso che a bordo c’era un team di una security ellenica, la Diaplous. Secondo fonti greche, un team senza armi. Improbabile, e se fossero stati armati, avrebbero avuto armi con calibro Nato.

Al di là di ogni valutazione c’è un dato di fatto che emerge e che difficilmente potrà essere modificato: 5 ore tra i due incidenti. Un lasso di tempo ampio in cui sembrerebbe naufragare la diplomazia italiana e la giustizia indiana. E la vita dei due militari italiani non è forse diventata una merce di scambio per gli interessi internazionali?  

Jackson e la pedofilia, le accuse continuano anche dopo la morte

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Non si placano le accuse della presunta pedofilia di Michael Jackson. A 4 anni dalla morte si aggrava la posizione del cantante defunto per abuso di farmaci. Secondo il Sunday People ci sarebbero dei file segreti dell’Fbi che confermerebbero l’accusa di pedofilia con l’aggravante della corruzione. Il cantante, secondo il Sunday, avrebbe pagato almeno 35 milioni di dollari a due dozzine di teenager, vittime dei suoi abusi sessuali. Secondo l’articolo redatto dal giornale americano i documenti affermerebbero che che gli abusi sessuali sarebbero iniziati nel 1989 a Neverland, nella fantasmagorica villa di Jackson e si sarebbero protratti per tutti gli anni ’90.

Jackson, non è un mistero per nessuno amava stare insieme ai bambini, ma secondo le ultime rivelazioni, non di rado passava delle ore a guardare film porno insieme alle piccole vittime che venivano spesso toccati nelle parti intime dal cantante. Di questo era al corrente, secondo il Sunday anche l’Fbi che avrebbe saputo la verità su Jackson già nel 2002, quando cominciò a indagare su Anthony Pellicano, il detective delle star, coinvolto in decine di casi di spionaggio privato e assunto da Jackson per annacquare le accuse di pedofilia contro di lui. Tra i documenti sequestrati a Pellicano, c’erano numerosi fascicoli sullo stesso Jackson, che provavano chiaramente le accuse di pedofilia. Anche un collaboratore di Pellicano avrebbe confermato all’Fbi che Jackson era un pedofilo. Peccato che questi documenti non siano stati trasmessi ai pubblici ministeri che nel 2005 tentarono invano di inchiodare Jackson nel controverso processo per molestie sessuali.

E’ proprio il collega di Pellicano che intervistato dal Sunday People, in cambio dell’anonimato, avrebbe confermato le accuse contro la pop-star.

L’uomo ha dichiarato di aver deciso di dire pubblicamente la verità sul cantante dopo che il coreografo Wade Robson, che negli anni novanta era uno dei tanti bambini che frequentavano Neverland, ha recentemente accusato Jackson di abusi sessuali e ha lanciato una causa milionaria contro il patrimonio della star scomparsa.

L’investigatore ha dichiarato che conserva una copia dei documenti dell’Fbi dove sono presenti i nomi di almeno 17 vittime di abusi, tra cui cinque bambini attori e due ballerini.

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Jackson li avrebbe pagati lautamente in cambio del silenzio: «Elizabeth Taylor, amica di Jackson, avrebbe consigliato al cantante di assumere Pellicano – dichiara l’anonimo investigatore – L’attrice si era servita di Pellicano per fermare le notizie sui suoi problemi con la droga. Pellicano aveva legami molto forti con personaggi chiave dei media americani e riusciva a influenzarli. Grazie al lavoro di Pellicano il mondo e i fan di Jackson non hanno mai saputo cosa realmente è avvenuto a Neverland per 15 anni». D

Gli avvocati della famiglia del cantante però smentiscono le rivelazioni del giornale britannico e  affermano che Jackson avrebbe pagato solo l’allora tredicenne Jordan Chandler che nel 1993 sarebbe stato abusato sessualmente dalla star.

 

Sabato tragico ad Alghero: muore 19enne ucciso da 82enne

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Si è verificato intorno alle 3 di mattina l’incidente nel quale ha perso la vita Mirko Maninchedda, 19 anni di Alghero, deceduto in ospedale dove i medici hanno cercato con ogni mezzo di tenerlo in vita. L’impatto è avvenuto davanti a una discoteca del città sarda,  il Ruscello, da dove il giovane, in compagnia di un amico – anch’egli ricoverato in gravi condizioni – stava uscendo dopo aver trascorso la serata.  Il pirata della strada è fuggito, ma durante la notte la coscienza di Sebastiano Monti, di 82 anni, ex sindaco di Olmedo,  deve essersi fatta ascoltare e l’uomo si è costituito ai carabinieri di Alghero che lo hanno arrestato.

 

Lo spot attraversa l’oceano… “Napoli e San Francisco unite per i diritti LGBT”

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Uno spot non parlato, quindi usufruibile a livello internazionale,  realizzato dall’ufficio stampa del Comune di Napoli, attraverso la web tv, è stato inviato al console italiano a San Francisco, Mauro Battocchi e sarà proiettato all’inizio della parata che aprirà oggi il Gay Pride. Una connessione tra il Campania Pride 2013 svoltosi a Napoli e l’appuntamento americano. Il sindaco de Magistris, l’assessore Tommasielli e alcuni partecipanti al Pride di Napoli hanno lanciato un messaggio: ‘Napoli e San Francisco unite per i diritti LGBT’.

Da lite nasce lite? “Caso” Muccino Bros: ora si azzuffano anche gli estranei

muccino-lotta-tuttacronacaDopo che Gabriele Muccino si è ritirato dalla stessa ‘arena’ che aveva creato e nella quale il fratello Silvio ha fatto solo una rapida incursione per rispondere e difendere la sua posizione, il dibattito si è innescato tra il giornalista Gabriele Parpiglia e l’agente dei Vip Lucio Presta. Il primo ha dichiarato infatti: “Bravi tutti i giornalisti che ora riprendono la vicenda Muccino vs Muccino. Chissà perché io l’ho rivelato mesi fa su http://parpiglia.com .” Presta ha quindi ribattuto: “@GParpiglia forse era il caso di tacere, dietro una notizia ci sono le vite delle persone. Non dimenticartelo”. Certo, se la vita propria e altrui – come ha fatto Gabriele M. – viene raccontata sui social, sotto gli occhi di tutti, forse poi è un po’ difficile difendere la propria privacy.  Comunque la replica del giornalista è arrivata a tempo di record: “@PrestaLucio Io mi sono chiesto che fine avesse fatto Silvio, da fan. Poi da giornalista sono andato a fondo. Il buco c’era a prescindere da me”. Noi di Tuttacronaca avevamo parlato ancora, tempo fa dei progetti di Silvio, ma forse per Parpiglia  che a comando si mette la veste del Fan, sembra sia stato più interessante scavare nella vita personale di Silvio. Che poi  perché dire fan riducendoli ad a gente di gossip, quando, spesso, proprio i fan sono quelli che più  si appassionano  alla professione dei divi?e? Basta gossip, meglio il cinema!

GRAZIE CAPITANO! Il Milan dice addio ad Ambrosini

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GRAZIE CAPITANO! Il titolo immenso sulla ‘Gazzetta dello Sport’ è il saluto del Milan a Massimo Ambrosini. Dopo “17 stagioni, 489 partite, 36 gol segnati, 12 trofei conquistati. 6205 giorni e 33791 minuti con la maglia del Milan cucita sulla pelle”, scrive il Milan sul quotidiano di informazione sportiva non c’è altro che una bella gallery con le foto che ritraggono i momenti migliori del giocatore rossonero a cui non è stato rinnovato il contratto.

TUTTO FALSO? Il Guardian ritira l’articolo sul coinvolgimento Ue nel Datagate

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Taglia corto il “Guardian” e ritira l’articolo contenente le presunte rivelazioni di una seconda talpa della Nsa che accusava gli stati europei e in particolare Italia, Gran Bretagna, Francia, Danimarca, Olanda, Germania e Spagna di avere accesso insieme agli Usa al Tat-14, il sistema di telecomunicazioni transatlantico via cavo che consente loro di intercettare un’enorme quantità di dati, incluse telefonate, email e tutti gli accessi a internet degli utenti.

Secondo la fonte Wayne Madsen, gli accordi risalivano agli anni ’50 ben prima dell’avvento di internet, ma nel tempo si sarebbero ampliati anche grazie alle nuove tecnologie a disposizione.

Secondo il Guardian la fonte però, non sarebbe attendibile:  Wayne Madsen, in passato, avrebbe già fatto false rivelazioni prima fra tutte la presunta omosessualità del presidente degli Usa, Barack Obama.

L’articolo però aveva alzato un putiferio e il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz,  ha chiesto ad Obama “un chiarimento completo” sulla portata dello spionaggio in Europa, dopo le nuove rivelazioni dell’Nsagate. In particolare Schulz ha fatto riferimento alle rivelazioni dello “Spiegel” che parla di milioni di telefonate spiate nel Vecchio continente, comprese le comunicazioni dei ministri e dei diplomatici dell’Ue a Bruxelles. “Sono profondamente preoccupato e sorpreso”, ha affermato in una nota l’esponente tedesco del Pse, “se le accuse risultassero vere, sarebbe un fatto molto grave che avrebbe un impatto grave sui rapporti tra Stati Uniti e Unione europea”

E’ davvero tutto falso? Dopo la guerra mondiale gli Stati Uniti, vincitori incontrastati, non hanno mai chiesto al vecchio continente, all’epoca in ginocchio, di “passare dati”? Obama non ha ereditato un vecchio sistema di comunicazione che da almeno mezzo secolo permette di avere delle comunicazioni riservate sotto l’occhio vigile dei servizi? Tutto falso?

Forse il vero Datagate, almeno la versione moderna, come ha riportato il Globalist, sarebbe iniziato a Roma nel 2006. L’ordine, secondo quanto riportato nell’articolo, sarebbe stato dato da George Bush e mezza città sarebbe stata intercettata dalla Nsa perché si voleva carpire ogni minimo dettaglio sulla visita di Hugo Chávez in Italia. Tre anni dopo, nel 2009, sempre secondo la fonte attendibile del Globalist, ci fu il G20 e grazie alle nuove tecnologie si riuscì, tramite internet point truccati con software-spia ad avere  il controllo capillare del sistema dei Blackberry utilizzati dagli ospiti.

Tutto falso? Solo fonti inattendibili? Per il momento l’unica certezza è che l’articolo del Guardian è stato ritirato e forse, dopo qualche chiarimento, tutto sarà ridimensionato.

Anziana picchiata dai ladri a Firenze

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Minacciata, aggredita e picchiata da due ladri che si erano introdotti nel giardino della sua abitazione. Così un’anziana signora di 82 anni che abita nella periferia di Firenze nella zona di via di Ripoli, ha subito un vero e proprio agguato da parte dei malviventi. Secondo le prime ricostruzioni l’anziana stava scendendo dall’auto quando è stata minacciata con le pistole e costretta ad aprire la propria abitazione. I ladri hanno rovistato in tutte le stanze fin quando non hanno scoperto la cassaforte e hanno cercato di farsi dire  la combinazione dall’anziana che, nonostante le percosse, ha preferito non rivelare. I rapinatori sono poi fuggiti con 1500 euro in contanti e alcuni preziosi.

Aggredita, minacciata e poi percossa da due rapinatori nel giardino della sua abitazione. E’ successo a una donna di 82 anni nella zona di via di Ripoli, alla periferia di Firenze. L’anziana, appena scesa dalla sua auto, è stata minacciata con le pistole dai due malviventi e costretta ad aprire la porta di casa. I ladri sono fuggiti con 1.500 euro in contanti e alcuni preziosi, lasciando  l’anziana, legata con delle fascette e con del nastro adesivo sulla bocca. La donna, che vive da sola, è riuscita a liberarsi dopo circa un’ora e ha chiamato il 113. Sul posto sono arrivate le volanti e la polizia scientifica. L’82enne ha rifiutato il ricovero in ospedale, affermando di preferire recarsi da sola il mattino seguente per alcuni controlli. Le indagini sono state avviate.

Tentato femminicidio nel napoletano… accoltella la moglie

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E’ stato l’ex marito, dal quale era separata legalmente, ma con il quale conviveva a ferire l’ex moglie con un coltello ad Acerra. L’uomo, Antonio Romanelli, 66 anni, al culmine di una lite ha colpito ripetutamente la sua ex moglie di 64, prima che i vicini, allarmati dagli urli, hanno deciso di chiamare i carabinieri. La donna è stata ricoverata in ospedale ed è emerso che anche in passato l’uomo aveva maltrattato la donna.

 

Le app per andare in vacanza: dal cocomero ai sentieri

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Vacanze 2.0! mai come il 2013 le app per le vacanze stanno prendendo piede e gli smartphone non si abbandonano neppure in spiaggia, anzi in vacanza c’è più tempo per intrattenersi cone le diverse app. Alcune sono vere e proprie “diavolerie”, altre invece possono allietare un soggiorno o facilitarci un percorso in montagna. Molto richieste le app scaccia zanzare, anche se dai commenti degli utenti emerge che non sempre funzionano. però rest il fascino di sapere che l’ultrasuono emesso dallo smartphone ci faccia passare delle notti tranquille. Anche se, come precisano i creatori, l’ultrasuono non è uno qualsiasi ma «quello che riproduce il richiamo sessuale del maschio causando repulsione da parte delle femmine già fecondate, le uniche in grado di pungere».

Ma per iniziare una vera e propria “e-holiday” o “e-vacanza” non si può prescindere dalle app che evitano i costi extra all’imbarco per il peso eccessivo del bagaglio, «Packing Pro» in poche mosse e con le impostazioni personalizzate evita il disagio a tutta la famiglia.

Volete un volo low cost? Nessun problema con  «Skyscanner», l’app usata da oltre 20 milioni di persone, disponibile in 29 lingue e in oltre 70 valute, è un gioco da ragazzi trovare la rotta che fa per voi.

Ma una volta al mare quale spiaggia scegliere?   «Spiagge Italia» è una delle tante app utili con 1.300 aree classificate per distanza, descrizione, tipologia, servizi, gestione e anche frequenza (affollate o meno). E l’acqua? Quanto è buona? Ci si può fare il bagno o è meglio evitare? Basta chiederlo al sito mobile m.portaleacque.salute.gov.it del ministero della Salute: si inserisce la località in cui ci si trova e compaiono qualità del mare, eventuali divieti di balneazione.
Per gli amanti della tintarella (salutare), ecco, tra le altre, «iBronze»: si sceglie il proprio tipo di pelle e l’applicazione – sfruttando la posizione gps del proprio telefonino e le previsioni meteo – suggerisce la protezione da utilizzare e per non farsi scottare.

Cosa ci manca ancora? la scelta del cocomero da portare in spiaggia. Ecco che dalla Cina arriva l’app. Come funziona? Si prende l’anguria, si avvicina lo smartphone con l’applicazione, si batte con le nocche e dopo aver analizzato il tipo di suono compare la scritta «maturo» o «non ancora maturo».

E se si sceglie la montagna? Sul sito http://www.dolomitisupersummer.com i sentieri sono divisi per sforzo richiesto (battito lento, medio o forte) e tipo (gusto, famiglia, benessere, storia, ecc).
Se poi si vuole passare una giornata di relax a giocare, al «Villa Airoldi Golf Club» di Palermo hanno deciso di mappare tutto il campo: così con uno smartphone è possibile capire non soltanto a che punto ci si trova, ma anche dov’è la buca più vicina.

Cosa ci manca? Forse l’app per vivere sereni e felici qualche giorno di relax… anche lontano dalle app dello smartphone!

Il tesoriere del Pdl accusa i suoi parlamentari

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Conti in rosso e casse vuote questo il bilancio del Pdl. Ad accusare i parlamentari è proprio il tesoriere del partito di Silvio Berlusconi, Maurizio Bianconi, che lancia l’allarme dalle pagine del Corriere della Sera. Il buco nero sarebbe di quei sei milioni di contributi che sarebbero dovuti arrivare dagli eletti alle casse del partito e invece non si sono visti:

“Io i nomi non glieli posso proprio fare perché violerei le leggi sulla privacy”, scandisce uno sconsolato Bianconi, che tutto immaginava anni fa meno che avere degli “evasori” tra i colleghi di partito. “Certo”, aggiunge, “quella voce l’abbiamo un po’ enfatizzata anche perché adesso abbiamo davvero un bisogno disperato di soldi. Ma il problema c’è. Eccome se c’è. Berlusconi dovrebbe intervenire subito”. Tra i consiglieri regionali il 60 per cento non ha mai sborsato un euro. E quando il discorso arriva a deputati e senatori, Bianconi prima smorza (“Diciamo che quelli che non versano i soldi al partito sono più o meno il 20 per cento”), poi attacca: “Sapesse quanti tirchi ci sono tra noi. Alcuni sono tirchi celebri, altri tirchi meno. Ma sempre tirchi sono…”. E dire che la cifra da versare al Pdl non sarebbe neanche alta, soprattutto se confrontata con i guadagni. Cinquecento euro al mese per i consiglieri regionali, ottocento per i parlamentari nazionali ed europei. Tra questi ultimi, dice il tesoriere, “praticamente non c’è nessuno che ci paga. Credo che uno, tale Silvestri (in realtà si chiamo Sergio Silvestris ed è pugliese, ndr), fino a un certo punto ha pagato, poi non so”.

Il Corriere della Sera poi prosegue:

Il bilancio 2012, che il tandem Bianconi-Crimi ha confezionato rispettando il termine del 30 giugno, è la fotografia di una valle di lacrime. Colpa di entrate ridotte all’osso, anche per i tagli ai rimborsi elettorali e al finanziamento pubblico. E anche di un Berlusconi, che comunque continua a garantire sui 75 milioni di debito della vecchia Forza Italia, fermamente intenzionato a chiudere i cordoni della borsa.

Ora che Silvio Berlusconi ha rilanciato Forza Italia rottamando il Pdl che ne sarà di questi conti? Il Popolo della Libertà è destinato a finire nel registro delle bad company? I dati sono allarmanti, ma il Cavaliere preferisce ritornare al passato piuttosto che risanare il presente?

Israele è pronto a trattare con i palestinesi! No condizioni.

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Israele è pronto a trattare con i palestinesi “senza precondizioni e senza frapporre impedimenti alla ripresa di negoziati su un accordo definitivo”, queste sono state le parole del premier israeliano Benyamin Netanyahu, aprendo la riunione settimanale del Consiglio dei ministri. Poi però il discorso è stato “ridimensionato” affermando che Israele non farà compromessi sulle questioni di sicurezza e se un accordo fosse raggiunto la decisione finale “sarà sottoposta al popolo”.

Apertura o un comunicato internazionale che alla fine si trasformerà in un “nulla di fatto”?

La protesta degli italiani a Buenos Aires

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Giace a terra la statua di Cristoforo Colombo a Buoenos Aires mentre scoppia la protesta degli italiani.

Uno degli ingegneri responsabili dell’operazione aveva precisato ai media locali che l’obiettivo della rimozione è quello di sottoporre la statua a un restauro. «Non vogliamo trasferire la statua in un altro posto bensì restaurarla, visto che diversi rapporti hanno confermato la possibilità di crolli per le condizioni del monumento», ha precisato l’ingegnere Juan Arriegue. A Buenos Aires, l’operazione ha colto un pò tutti – sia i cittadini sia i media – di sorpresa, visto che qualche giorno fa la magistratura aveva ordinato che per tre mesi la statua dovesse rimanere al suo posto, in attesa di una decisione definitiva. «Ci limiteremo appunto al restauro della statua, intervento che rientra nelle attività autorizzate» dalla magistratura, ha precisato Arriegue.

Ma la comunità italiana non crede alla versione ufficiale e continua la lotta iniziata molto tempo fa. Quella del restauro sembra l’ennesimo escamotage trovato dalle autorità per rimuovere il monumento. Il progetto infatti, sembrerebbe essere quello di portare la statua lontano dalla capitale e destinarla a Mar del Plata. L’iniziativa è promossa dal governo della presidente Cristina Fernandez de Kirchner, ma le autorità cittadine guidate dal sindaco Mauricio Macri si oppongono alla rimozione di un simbolo così importante per la città.

 

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Tsunami in India… Ecatombe? Forse 10mila vittime

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Sarebbero circa 9 o 10 mila le vittime della tragedia  causata nello Stato indiano di Uttarakhand da un monsone trasformatosi in tsunami. E’ il quotidiano  The Times of India a rivelare che il Dipartimento meteorologico tra il 14 al 16 giugno aveva diramato bollettini allarmanti riguardanti la possibilità di “pesantissime piogge” in Uttarakhand. Tramite l’allerta il Dipartimento chiedeva alle autorità di “trasferire la popolazione in luoghi sicuri”, ma secondo il giornale nessuno ha fatto nulla e la popolazione è rimasta vittima dello tsunami.

Aggiornamento: Polemica sulle vittime per il governo sarebbero “solo” 900. Per ridimensionare la tragedia annunciata?

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A fiamme un mobilificio nel pesarese

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Un incendio di notevoli dimensioni nella notte si è sviluppato nel capannone dell’azienda Italcomma di Montelabbate, un mobilificio che produce sedie nel pesarese. Le fiamme hanno distrutto circa 2mila mt quadrati dello stabilimento e sono servite due squadre di Vigili del Fuoco, una di Pesaro e una di Urbino per domare l’incendio.  Nessuno è rimasto ferito o intossicato. Il rogo ha prodotto una grossa nube nera. Non si conoscono al momento le cause che lo hanno generato.

Rapina in Villa: anziano 81enne reagisce e uccide un ladro

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Un sabato di paura quello che ieri sera ha vissuto un imprenditore in pensione, nella sua villa sulla ia Nomentana a Roma quando si è trovato faccia a faccia con i rapinatori. L’uomo ha sparato e ucciso un ladro, uno straniero dell’Europa orientale di 36 anni già conosciuto dalle forze dell’ordine. Gli altri rapinatori sono fuggiti senza portar via la refurtiva. Sua moglie era già stata legata e imbavagliata quando  l’anziano ha esploso 4 colpi di pistola e ha centrato in pieno uno dei malviventi, uccidendolo .

“Ho sorpreso il bandito e altri due complici nella villa dopo aver sentito dei rumori. Ho sparato soltanto a scopo intimidatorio, i tre erano armati”, ha riferito l’81nne che ha poi aggiunto: “Io e mia moglie ci trovavamo su due diversi piani. Ho sentito dei rumori ma non sapevo che era stata legata con del nastro adesivo. Mi sono affacciato alla finestra e ho sorpreso uno dei rapinatori in giardino, per questo ho sparato quattro colpi di pistola in aria”.
La posizione dell’uomo al momento è al vaglio degli inquirenti.
Quando la legittima difesa non sarà più un reato?

Sparatoria in strada nel mantovano

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Attimi di paura a Castel Goffredo, nel mantovano, dove si è verificata una sparatoria che ha visto coinvolte quattro persone, tutte straniere, che hanno dato luogo a un litigio scoppiato all’interno di un pub-ristorante a seguito di apprezzamenti volgari nei confronti di una ragazza. La lite scoppiata nel locale poi si è amplificata in strada, quando l’autore degli apprezzamenti pesanti  è scappato, ma è stato raggiunto e  picchiato a un circa un chilometro e mezzo di distanza, quando la sua auto è finita fuori strada nei pressi di un distributore di benzina. Qui sarebbero stati sparati anche alcuni colpi da arma da fuoco.

Due dei feriti sono stati trasportate in codice giallo rispettivamente all’ospedale di Cremona e di Mantova, un’altra invece è stata trasferita all’ospedale di Castiglione delle Stiviere. Infine un quarto ferito risulta anch’egli ricoverato: è grave ma non in pericolo di vita.

Due scosse nella notte nel Mar Ionio…

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Nuove scosse hanno interessato nella notte la nostra penisola. Una è stata registrata alle 3.13 nel mar Ionio,  al largo delle coste calabre e siciliane, a sud di Reggio Calabria e ad est di Siracusa.
Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 5 km di profondità, epicentro oltre i 20 km di distanza dalla terra ferma e ha fatto registrare una magnitudo di 2.7.

Sempre nel mar Ionio in precedenza, al largo delle coste calabre, a sudest della punta dello stivale (Reggio Calabria), una scossa di magnitudo 3.3, si era verificata all’1.55. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 14,2 km di profondità ed epicentro oltre i 20 km di distanza dalla terra ferma.

In entrambi i casi non si sono registrati danni a persone o cose.

Cartoon Pope: Francesco diventa un cartone!

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L’idea è stata del sito Catholic-Link.com, il portale di catechesi “alternativa” ha infatti lanciato su YouTube un cartoon in cui si ripercorre la vita di Francesco in 4 minuti. Dalla culla al Vaticano, tra aneddotti e curiosità i piccoli saranno guidati nella conoscenza dell’odierno Papa. Naturalmente non potevano mancare le passioni calcistiche dell’argentino, come non poteva mancare la sua predilezione per la metropolitana. Lo stile del cartoon però, e questo può sembrare “politically incorrect, è tratto da South Park. L’abbinamento stride, ma sicuramente il video avrà un forte richiamo mediatico ora che è stato diffuso su YouTube e pubblicizzato sulla pagina del sito.

“Rivoluzione sanitaria”… meno esenti!

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Arriva il cambio sulla sanità dopo che i conti pubblici parlano chiaro: almeno la metà degli assistiti non paga i ticket ed è la parte che consuma l’80% delle prestazioni. Ecco che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin si prepara alla “rivoluzione”. L’idea è quella di un “cambiamento semplice e lineare, tenendo conto dei carichi familiari”. In questo modo, spiega sempre la Lorenzin “non ci sarà l’aumento di due miliardi a partire dal 1 gennaio 2014”.

Secondo il ministro della Salute ci sono ”dieci miliardi che si possono recuperare…  Possiamo risparmiare e ottimizzare le cure con il piano quinquennale per la deospedalizzazione e le cure domiciliari che stiamo perfezionando.”

Inoltre un gran risparmio si spera possa venire dalla “messa online” di ospedali, asl e studi dei medici di famiglia, che contribuiranno insieme al “fascicolo sanitario elettronico”, ”la farmacia dei servizi” e alle  ”centrali di acquisto” a ridurre la spesa pubblica sanitaria.
Rivoluzione anche negli studi medici di famiglia che dovranno essere h24 e non più meri luoghi dove si compilano ricette. Proprio quest’ultimi dovranno svolgere un lavoro fondamentale per cercare di snellire il lavoro dei pronto soccorsi e degli ospedali.
Quanto ai ticket non ci possono più essere aree del Paese, secondo il Ministro, in cui gli “esenti per  reddito Irpef arrivano al 70%” e altre aree in cui c’è ”chi paga paga troppo”. Bisogna quindi ”spalmarli in modo più equo sulle prestazioni sanitarie e ridurre il numero degli esenti”. L’aggancio all’Isee potrebbe essere una strada, ma ”tenendo in maggiore considerazione i carichi familiari oltre che la ricchezza effettiva. Sono tutte cose delle quali parleremo nei prossimi giorni con le Regioni e con l’Economia”.
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