Daniela e Massimo sono una coppia disoccupata che vive a Muscoline, in provincia di Brescia, ed hanno un grande sogno: convolare a nozze! Cosa c’è di più naturale per due ragazzi che stanno assieme? Ma la crisi riesce ad allargare i suoi tentacoli anche sul giorno del fatidico sì e riuscire ad organizzarlo diventa spesso un percorso ad ostacoli. Daniela e Massimo, però, hanno trovato un modo per superarlo: hanno aperto un blog, Se mi sponsor… mi sposo, per cercare qualcuno disposto a sponsorizzare le nozze in cambio di pubblicità. Sulla loro homepage ecco allora come presentano l’iniziativa: “E’ vero che noi non siamo William e Kate, ma oggigiorno non sono più le abitudini consolidate che fanno clamore ma le novità strane. E qui a Brescia e provincia quale azienda ha mai sponsorizzato un matrimonio? Non ricerchiamo il matrimonio da favola con 200 invitati, ma ci piacerebbe, nonostante le finanze limitate, riuscire a festeggiare quel giorno per noi così importante assieme alle nostre famiglie e agli amici”. I due hanno già trovato una ventina di sponsor – tutti citati sul blog, ma anche su facebooke Twitter – che contribuiranno alle spese per l’abito, l’album fotografico, le bomboniere e il pranzo in trattoria. Perchè questo matrimonio… s’ha da fare!
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Tu sponsor… noi sposi!
Pubblicato da tdy22 in Maggio 24, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/24/tu-sponsor-noi-sposi/
Massimo D’Alema e le azioni Serravalle
Era il 4 febbraio quando, secondo il Corriere della Sera, l’architetto Renato Sarno, posto sotto interrogatorio dai pm di Monza, ha rivelato che Filippo Penati, ex presidente della Provincia di Milano, gli disse: «Io ho dovuto acquistare le azioni di Gavio. Non pensavo di spendere una cifra così consistente, ma non potevo sottrarmi perchè l’acquisto mi venne imposto dai vertici del partito nella persona di Massimo D’Alema».
Penati, contattato immediatamente dal Corriere, nega assolutamente questa versione: «Costretto da D’Alema a strapagare le azioni di Gavio? Non l’ho mai detto a Sarno, nè avrei mai potuto dirglielo perchè non è vero: difendo l’operazione Serravalle fatta nell’interesse della Provincia e destinata ancora oggi a procurarle una plusvalenza. Non c’era alcuna ragione per la quale io dovessi parlare con lui ( con Sarno, ndr) dell’operazione Milano-Serravalle».
Forse solo una mossa politica per screditare un nome in lizza per il Quirinale?
Pubblicato da tdy22 in aprile 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/10/massimo-dalema-e-le-azioni-serravalle/
Le aziende aspettano, i parlamentari prendono la liquidazione!
Gli imprenditori aspettano mentre i mandati per le liquidazioni degli ex parlamentari sono già pronti. Sono 600 che stanno per ricevere l’accredito e si parla di una spesa di circa 3 milioni di euro! Mentre i lavori del Parlamento vanno a rilento per mancanza di materia prima, tipo un governo, i contabili stanno completando i calcoli di quanto spetti ai “trombati” dall’ultima legislatura. Naturalmente questa è solo la seconda tranche perché i vitalizi sono separati e sono già stati erogati.
In cima alla lista c’è Gianfranco Fini: il suo detassato trattamento di fine rapporto, vale 250mila euro. Ma a dimostrare che l’unica cosa davvero trasversale a tutti gli schieramenti sono i privilegi, sul podio sale Massimo D’Alema con 217mila. Stessa cifra per Livia Turco (Pd) e Domenico Nania (Pdl). Ma non trascurabili anche i gruzzoletti di Roberto Maroni (175mila euro), Franco Marini (Pd) 174mila euro, Beppe Pisanu (Pdl) (157mila euro) e Antonio Di Pietro (58mila euro). Non fatevi ingannare dalle cifre “modeste” di questi ultimi: avevano già ricevuto una liquidazione al tempo dell’interruzione del loro mandato.
Nessuno ha rinunciato alla propria liquidazione, ma a cosa serve la liquidazione del parlamentare? Bisogna sottolineare che la cifra viene costituita dalle trattenute che ogni parlamentare ha versato durante il suo mandato. Soldi, comunque, stanziati dal popolo italiano per creare un “assegno di reinserimento“. Sì, perché la liquidazione venne pensata per permettere al parlamentare di tornare alla società civile dopo aver prestato la sua opera al servizio del suo Paese. Pensiero stupendo, direbbe Patty Pravo, ma del tutto ipocrita nel momento in cui il parlamentare diventa politico di professione e smette di “esercitare” in tempo per la pensione (o per il vitalizio). Oppure passa da un incarico all’altro, come Maroni, già comodamente reinserito sulla poltrona di presidente della Regione Lombardia.
E così mentre imprenditori e professionisti aspettano diligentemente che, dopo aver eletto un Parlamento, si proceda con lo scegliere un governo che tra le prime cose sblocchi i pagamenti per lavori che hanno già svolto (e per cui hanno il più delle volte anticipato le tasse), i vecchi della Casta passano all’incasso. Perché sotto il cielo di Roma, il tempo scorre un po’ così. E l’ora della busta paga scocca puntuale per tutti, ma per qualcuno un po’ di più.
Pubblicato da tdy22 in aprile 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/02/le-aziende-aspettano-i-parlamentari-prendono-la-liquidazione/
ORLANDO E IL SUO BOA ROSA!
Fuori programma alla presentazione del Palermo Pride 2013, al teatro Massimo: durante la conferenza stampa del sindaco Leoluca Orlando, il pioniere palermitano delle nozze gay, Massimo Milani, gli si è avvicinato e gli ha avvolto intorno alle spalle un boa di struzzo fucsia, il colore simbolo del Pride. Il sindaco ha accolto il dono di buon grado e ha continuato a parlare con un look davvero insolito. Accanto a lui, divertita, Maria Grazia Cucinotta, testimonial della manifestazione che a giugno trasformerà Palermo nella capitale nazionale gay.
Pubblicato da tdy22 in marzo 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/16/orlando-e-il-suo-boa-rosa/
Gesti di fedeli: Massimo prega in piazza San Pietro
Ha pregato per ore sotto la pioggia, inginocchiato in Piazza S.Pietro, durante la messa officiata nella basilica dai 115 cardinali. Massimo, un laico di 64 anni, è arrivato da Assisi, vestito come un sacco di iuta, con un bastone e a piedi nudi. I fedeli, commossi dal suo gesto, gli si sono avvicinati: una ragazza lo ha riparato dalla pioggia battenti per diversi minuti con un ombrello; ma c’è stato anche chi si è avvicinato in preghiera al suo fianco. “Spero che il prossimo papa sia un uomo vicino ai poveri – ha detto – Dio resiste ai superbi ma fa grazia agli umili. E’ per questo che prego proprio davanti ad una fogna, qui a Piazza S.Pietro. Auspico che il prossimo pontefice possa essere un francescano”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/12/gesti-di-fedeli-massimo-prega-in-piazza-san-pietro/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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