Sono morti tre motociclisti, e altri due sono rimasti feriti, sulle strade venete nell’arco di sole 40 ore. La prima vittima delle due ruote è stata Michele Lunardi, 32enne di Rosà, in provincia di Vicenza. Alle 7.30 di venerdì mattina, mentre si trovava in sella al suo scooter per recarsi a lavoro, non ha visto un fuoristrada che si era fermato per girare a sinistra. La Yamaha del giovane si è schiantata sulla fiancata della Mercedes. Il 23 è volato in aria per poi sbattere contro un palo della luce e finire4 ore più tardi, nonostante gli sforzi dei sanitari, è morto all’ospedale di Bassano. Nello stesso giorno, alle 23, ha perso la vita il 28enne Diego Giacometti, a Meledo di Sarego, sempre nel Vicentino. Il giovane cuoco stava percorrendo la provinciale “500” sulla sua Kawasaki 1000, quando si è trovato di fronte una Ford Fiesta, guidata da una albanese di 21 anni, che stava svoltando a sinistra per immettersi in una laterale. Il motociclista è piombato sull’asfalto spegnendosi sul colpo. Solo poche ore dopo, alle 10 di sabato, un 22enne albanese residente a Rosà ha sbattuto contro una Peugeot, non avendo visto che l’auto stava svoltando. Il giovane è stato portato al San Bassiano e ricoverato in Rianimazione in prognosi riservata con un trauma cranico e uno sfondamento toracico con vasta lesione ai polmoni. Ancora nel Vicentino, a Rossano Veneto, tre ore più tardi il 43enne B.C., di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, in sella a una moto e con un passeggero, S.P., 17, di Bassano, si è scontrato con un’auto. L’uomo è poi finito contro un muro, riportando diverse lesioni: successivamente è stato trasferito nell’Unità di terapia intensiva di Vicenza, in prognosi riservata. Solo contusioni per il 17enne. L’ultima vittima di questo week-end di strade sanguinate si è avuta alle 23.30 di sabato sera, sempre sulla Sp 500, a Pedocchio di Brendola, il 47enne Luca Grison, di Schio, con la sua Harley Davidson, forse in sorpasso, ha toccato lo specchietto retrovisore di un’Alfa Romeo condotta da un immigrato, ha perso il controllo della moto, ed è precipitato nel fosso che costeggia l’arteria e si è schiantato contro il muro di sostegno di un ponticello: morte istantanea.
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