Si guarda nella stessa direzione per l’Italicum… tra 12 mesi?

italicum-tuttacronacaIl presidente del Consiglio Matteo Renzi avrebbe avanzato, tramite Verdini e Gianni Letta, un’offerta a Silvio Berluscuni: ok l’Italicum ma con un emendamento che ne posticiperebbe l’entrata in vigore di 12 mesi. Secondo fonti di Palazzo Grazioli, quindi, si sarebbe infine raggiunta l’intesa con Forza Italia: via libera di massima all’Italicum, anche se resterebbero forti criticità per i vertici azzurri sulle nuove modifiche. Questo, dunque, il risultato del vertice convocato nella sua residenza romana da Silvio Berlusconi. In un primo momento la proposta di Renzi non era stata gradita da Berlusconi, tanto che Toti, suo consigliere politico, aveva detto ieri: “Noi stiamo ai fatti e ai patti: Renzi aveva detto che la legge elettorale sarebbe stata la sua prima riforma già nel mese di febbraio. Febbraio è finito, siamo al 4 di marzo. A questo punto, la riforma così come è stata sottoscritta deve essere approvata. E subito, senza ulteriori tentennamenti. Piccoli correttivi sono possibili, ma certo non provvedimenti che snaturino il senso dell’accordo siglato da Berlusconi e Renzi”. A quel punto, l’ex premier ha riunito il suo stato maggiore e, stando a quanto riferito, Verdini starebbe cercando di arrivare a una mediazione che ‘salvi’ la tela dell’accordo che lui stesso ha tessuto. Scrive Repubblica: Una delle ipotesi allo studio è che Forza Italia accetti la clausola dei 12 mesi a patto che il testo dell’Italicum non subisca ulteriori modifiche, e cioè che venga votato nella formulazione approdata in aula.
Per le 16 è convocato il ‘comitato dei nove’ che ha il compito di esaminare i nuovi emendamenti all’Italicum presentati ieri. Successivamente il provvedimento dovrebbe essere esaminato dall’aula ma non sono esclusi slittamenti ai prossimi giorni.
Stamani, intanto, Renzi aveva dato il via alla giornata diffondendo ottimismo sulla legge elettorale. Su Twitter il presidente del Consiglio aveva risposto alle domande – formulate in una chiave cinematografica dettata dal trionfo italiano agli Oscar – del direttore di Vanity Fair, Luca Dini. Il quesito chiave: Forza Italia frena sulla riforma del Senato vincolata alla legge elettorale: “Io ti salverò o Irreversible?”, aveva chiesto il direttore di Vanity Fair ponendo come opzioni di risposta i titoli delle due celebri pellicole. “Irreversible”, era stata la risposta del premier che poi aveva sottolineato: “Ce la facciamo, la portiamo a casa. E sarà una vera rivoluzione” per il Paese.
Alla domanda se il rapporto tra Alfano e Berlusconi fosse paragonabile al film “Quasi amici” o a “12 anni schiavo”, il premier aveva replicato: “Questa è cattiva, direttore. Diciamo quasi amici dai. Stesso giochino sulla difficile situazione del bilancio di Roma. Cosa descrive meglio la situazione: “Prendi i soldi e scappa” o “Roma città aperta”?, aveva chiesto ancora il giornalista. “Roma città aperta – era stata la risposta – nel senso di trasparenza e responsabilità in questa città così straordinaria”.
Da Nuovo centrodestra, tuttavia, sempre stamani era giunto l’avvertimento di Gaetano Quagliariello: una replica a Luigi Zanda che di fatto è suonato come un monito indiretto a Renzi: “Non vi è dubbio che per fare le riforme si debba andare oltre la maggioranza. Ma non è possibile per fare le riforme creare un’altra maggioranza contro la propria maggioranza”.
La replica era arrivata da Lorenzo Guerini, portavoce della segreteria del Pd: “L’accordo che abbiamo realizzato queste settimane è un accordo il cui impianto è ancora valido, necessita di alcuni aggiustamenti” tra cui “ci possono essere anche particolari interventi che tengono insieme il processo di riforma costituzionale con la riforma della legge elettorale”. Certo è “che gli aggiustamenti possono essere fatti” soltanto “con l’accordo di tutti i contratenti compresa Forza Italia”.
L’operazione appare dunque complicata. Sul tavolo, inoltre, restano sempre due emendamenti che risultano indigesti a Forza Italia: il lodo Lauricella, che prevede il collegamento diretto tra l’entrata in vigore della riforma e la cancellazione del Senato. E la proposta del deputato Pd Alfredo D’Attorre che punta a togliere il Senato dalla legge elettorale (con la conseguenza, in caso di un voto anticipato, di un ritorno alle urne con sistemi elettorali differenti).

Pandev con la valigia: sirene estere per il macedone

goran_pandev_tuttacronacaGoran Pandev non regala un gol al Napoli dal 2 dicembre e ora sembra essere pronto a preparare la valigia. Del resto le corteggiatrici non mancano, sia in Italia che all’estero. Già in inverno la Fiorentina aveva pensato al giocatore e non è impossibile possa tornare all’attacco nella prossima sessione di mercato. Ma non si possono escludere attacchi anche da parte di squadre di media classifica come Genoa, Parma, Sampdoria e Torino. Ma anche dall’estero osservano il macedone. A partire dall’Arsenal di Wenger: il manager francese lo vorrebbe per assicurare qualità ed esperienza all’attacco dei ‘Gunners’. Pandev ha ammiratori anche nel Monaco: il club del Principato ha pensato a lui per sostituire a gennaio l’infortunato Falcao e in estate potrebbe fare un nuovo tentativo. Il Napoli non lo considera incedibile e davanti alla giusta offerta il macedone potrebbe sfilarsi la maglia azzurra e affrontare una nuova esperienza.

Negato l’espatrio a Berlusconi: non potrà partecipare al congresso Ppe

berlusconi-negato-espatrio-tuttacronacaSilvio Berlusconi, al termine del processo Mediaset, è stato condannato definitivamente a quattro anni di reclusione ma non solo: gli è stato negato anche il passaporto. Ora il Tribunale di Milano, come si apprende da fonti giudiziarie, ha negato al leader di Forza Italia il permesso di espatrio per recarsi al congresso del Ppe, Partito Popolare Europeo, a Dublino il 6 e 7 marzo. Ma la più grande sostenitrice di Berlusconi, la Santanchè, non ha esistato a scagliarsi contro la decisione che lei giudica “vergognosa”. In una nota afferma: “Dovrebbero spiegarci quali motivazioni inducono a negare il permesso al leader del maggiore partito di centrodestra a recarsi a dublino il 5 e 6 marzo in occasione del congresso ppe, con le elezioni europee alle porte. La mia è molto chiara: che certi magistrati continuano a fare politica, calpestando l’ordinamento. Dobbiamo reagire, anche per salvaguardare la tripartizione dei poteri, prevista dalla nostra costituzione”.

I sindacati, il ministro del Lavoro e le pensioni

sindacati-pensioni-tuttacronacaVera Lamonica, Maurizio Petriccioli e Domenico Proietti, Segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, hanno firmato una nota unitaria con la quale si rendere noto che “Le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti per affrontare alcune fra le principali questioni inerenti il sistema pensionistico sulle quali le organizzazioni sindacali si stanno battendo da tempo”. La nota prosegue precisando che “Gli interventi del dicembre 2011 hanno provocato ricadute sociali gravissime, dovute all’eccessivo irrigidimento dei requisiti di accesso al pensionamento, generando iniquità e problematiche che ancora oggi aspettano una soluzione definitiva. Sul piano della sostenibilità sociale vanno prese, poi, decisioni che possano, nel lungo periodo, assicurare l’obiettivo di una pensione dignitosa, da conseguire attraverso un pilastro pubblico equo e solidale e una previdenza complementare ampiamente diffusa e accessibile a tutti. Inoltre, anche alla luce delle recenti vicende che hanno interessato l’Inps, va accelerata la riforma del modello di governo degli enti previdenziali e assicurativi, assumendo i contenuti dell’Avviso comune sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria il 26 giugno 2012”.

La Fiat si riscopre italiana per cavalcare l’onda dell’Oscar

sorrentino-fiat-tuttacronacaNuovo spot per casa Fiat e protagonista è il regista di “La Grande Bellezza”, il film fresco di Oscar. Ecco allora che lo slogan diventa “La piccola Grande Bellezza” mentre appare Sorrentino al voltante di una 500 per un video che vuole rappresentare “tanto un tributo all’Italia e all’italianità quanto un sincero ringraziamento di Fiat al maestro che ha trionfato nella notte degli Oscar”. “Roma si offre indifferente e seducente agli occhi meravigliati dei turisti, è estate e la città splende di una bellezza inafferrabile e definitiva”. Questo lo scenario della pellicola, simbolo di un’estetica classica e eterna, contrapposta ad una sfavillante Hollywood.

Trastevere resta “a secco”: danno alla conduttura dell’acqua

trastevere-no-acqua-tuttacronacaLa scorsa notte si è verificato un danno accidentale a una condotta Acea, localizzato in viale Trastevere all’altezza di via Fratte di Trastevere. Conseguenza: Trastevere è rimasta senz’acqua in viale Trastevere, Lungotevere Sanzio e vie limitrofe. A renderlo noto è Acea che ha precisato anche che “le squadre di Acea Ato2 sono immediatamente intervenute e attualmente sono in corso le manovre sulla rete idrica per limitare i disagi e sono iniziati i lavori di riparazione che si concluderanno in serata salvo imprevisti”. E precisa inoltre: “La continuità del servizio agli ospedali Fatebenefratelli e Israelitico è garantita tramite il servizio alternativo di autobotti”.

Il selfie degli Oscar…. e quel perfetto sconosciuto tra le star

peter-selfie-oscar-tuttacronacaIl selfie più retwittato della storia del social network: è quello voluto da Ellen De Generes durante la cerimonia degli Oscar e scattato da Bradley Cooper. Ha fatto il giro del mondo lo scatto e con esso una domanda: ma chi è quello sconosciuto ragazzo che appare tra le star? La domanda ha ora una risposta: si tratta del fratello della vincitrice dell’Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista per “12 anni schiavo”, Lupita Nyong’o. Lui si chiama Peter ed è uno studente al primo anno dell’Università Stetson della Florida all’aftershow che si è anche messo in posa con Michael Fassbender, vecchia conoscenza dal momento che ha lavorato sul set con la sorella in “12 anni schiavo”.

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Violazione dei diritti umani? L’Onu e il caso dei due marò

marò-onu-tuttacronacaIl sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova ha incontrato ieri, lunedì 3 marzo, Navi Pillay, Alto commissario dell’Onu il quale, oltre a esprimere slidarietà all’Italia e ai due fucilieri della marina ancora in India, ha detto: “I marò italiani sono detenuti da troppo tempo. C’è preoccupazione sul rispetto dei diritti umani”. Della Vedova ha reso noto che “Secondo le Nazioni unite vi è un profilo di violazione dei diritti umani che sarà presto approfondito”. Dopo l’incontro ha inoltre spiegato ai giornalisti: “C’è l’impegno ad approfondire questo profilo in sede di Nazioni Unite”. E ha sottolineato: “Credo che sia un’affermazione importante” poichè si tratta di considerare “questo profilo di violazione dei diritti umani” con la restrizione della libertà di movimento dei due marò da due anni “senza che sia stato formulato un capo di imputazione e l’eventuale avvio di un procedimento giudiziario”, ha concluso. Michele Girone, padre di Salvatore, ha preso parte alla manifestazione ‘Salerno Capitale per i Marò d’Italia’, organizzata dalle associazioni ‘La Nostra Libertà’ e ‘Prima Luce’ e nell’occasione ha detto: “Speriamo di risolvere quanto prima questa situazione perché i nostri ragazzi e i loro familiari sono stanchi e preoccupati. Continuiamo, però, ad essere fiduciosi nelle nostre istituzioni e siamo sicuri che riusciremo a riportarli a casa”.

Il 40enne morto durante l’arresto a Firenze

riccardo-magherini-tuttacronacaLa scorsa notte è morto il 40enne Riccardo Magherini, stroncato da una crisi cardiaca che l’ha colpito mentre i carabinieri lo arrestavano a Firenze, dopo averlo trovato in forte stato confusionale e di agitazione. L’uomo aveva rubato un cellulare e distrutto alcune vetrine. A negozianti e auto di passaggio gridava: “Mi vogliono uccidere, aiutatemi”, gridava ai negozianti e alle auto di passaggio. All’arrivo dei carabinieri di Borgo San Frediano l’uomo li ha aggrediti: è stato immobilizzato a terra e ammanettato, poi ha accusato il malore. Alcuni testimoni hanno riportato che i militari l’avrebbero picchiato mentre era già a terra. Ora è stata disposta l’autopsia. Una prima ricostruzione spiega che attorno all’1 di notte del 4 marzo Mogherini vagava in borgo San Ferdinando a torso nudo, gridando in evidente stato di agitazione, dicendo che volevano ucciderlo e chiedendo aiuto. Prima dell’arrivo dei militari, in base alle testimonianze raccolte dagli investigatori, avrebbe sfondato la porta di una pizzeria facendo saltare la serratura con una spallata e ha chiesto aiuto al pizzaiolo, il solo rimasto all’interno, dicendo che era inseguito e che qualcuno voleva ucciderlo, quindi è uscito portandogli via il cellulare. A quel punto si è introdotto in una vettura in transito mentre la conducente, una ragazza, ne usciva impaurita. Magherini si è quindi introdotto in una seconda pizzeria, continuando a gridare aiuto e uscendone immediatamente dopo urtando violentemente contro una porta a vetri e danneggiandola. All’arrivo della pattuglia dei carabinieri si è scagliato contro di loro, costringendoli a chiedere l’intervento di un secondo equipaggio. I quattro militari intervenuti sono riusciti a immobilizzarlo a terra e poi ad ammanettarlo. Proprio loro hanno poi allertato il 118 ma, quando sono arrivati i sanitari, Magherini era in arresto cardiaco e dopo 40 minuti di tentativi di rianimazione l’uomo è stato dichiarato morto.  Non escluso, sempre secondo quanto spiegato dai carabinieri, che l’uomo avesse fatto uso di sostanze stupefacenti. L’uomo, che ha una figlia di due anni, da alcuni giorni era tornato a vivere dalla madre dopo essersi separato dalla moglie. In base a quanto accertato dai carabinieri, fino a poco tempo fa era titolare di un negozio nel centro di Firenze. Una studentessa 26enne, Bianca Ruta, ha dichiarato a Repubblica di aver visto i militari picchiare l’uomo già a terra:

“«La prima pattuglia non è riuscita a fermarlo, così sono arrivati altri due carabinieri e alla fine ci sono riusciti. Era su un fianco, ho visto chiaramente tre di loro che lo colpivano con alcuni calci in pancia. Non credo sia morto per questo, ma sono cose che non devono succedere. Andrò alla polizia a denunciare i fatti. Hanno fatto quello che dovevano, l’uomo era completamente fuori controllo e loro si sono limitati a tenerlo a terra. Nessuno ha alzato le mani»”.

Marco Travaglio e il governo “La Qualunque”

travaglio-governo-laqualunque-tuttacronacaE’ Marco Travaglio a mettere sotto la lente d’ingrandimento, dalle colonne del Fatto Quotidiano, il “caso Gentile”, che ieri ha rinunciato all’incarico da sottosegretario del governo Renzi. Il giornalista sottolinea come il politico avesse ragione a dire “Io sono trasparente”, perchè tutto “era chiaro e lampante”. A partire da chi è passando per quello che ha fatto al quotidiano L’Ora della Calabria. Ma per Travaglio era anche chiaro il motivo della sua nomina da parte di Alfano e, soprattutto, perchè il nuovo premier non potesse cacciarlo.

Il nostro eroe è un ex craxiano poi berlusconiano ora alfaniano che controlla pacchetti di voti con i soliti metodi e ha sistemato l’intera famiglia nei posti pubblici che contano: il fratello Pino è assessore regionale ai Lavori pubblici; il fratello Raffaele è segretario della Uil; il fratello Claudio è alla Camera di commercio; il figlio Andrea è revisore dell’aeroporto di Lamezia e superconsulente dell’Asl (ora indagato per truffa, falso, abuso e associazione a delinquere: la notizia che non doveva uscire); la figlia Katya era vicesindaca di Cosenza, cacciata per una struttura affidata all’ex marito; la figlia Lory è stata assunta senza bando alla Fincalabra dallo stampatore che poi non ha stampato il giornale. Per tacere di nipoti e cugini, tutti piazzati fra l’Asl, la Camera di commercio e Sviluppo Italia. Al confronto Cetto La Qualunque è un dilettante.

A questo punto, il giornalista analizza “il ricatto bello e buono” che sarebbe in corso:

Se Epifani sedesse ancora in Largo del Nazareno e Letta a Palazzo Chigi, Renzi li avrebbe cannoneggiati come quando voleva cacciare Alfano e la Cancellieri (“Siamo su Scherzi a parte?”, “Come si fa a governare con Alfano?”, “Cambiamo verso”). Invece ora il segretario e il premier è lui, dunque ha mandato avanti il portavoce Guerini a dire che “Gentile l’ha indicato Alfano”: come se i sottosegretari non li nominasse il premier. Il guaio è che le pressioni di Tonino il Cinghiale per bloccare la notizia del figlio indagato erano proprio finalizzate a non pregiudicare la nomina a sottosegretario. Poi Renzi l’ha nominato lo stesso: non un plissè sullo scandalo del figlio indagato, né su quello del giornale silenziato. Tonino La Qualunque doveva diventare sottosegretario a ogni costo perché porta voti al governatore Scopelliti, che porta voti ad Alfano, che porta voti a Renzi. È tutto trasparente: un ricatto bello e buono che non finisce con la fuga del Cinghiale. Il premier che vuole “cambiare l’Italia” s’è messo nelle mani dei “diversamente berlusconiani” che in realtà sono come i berlusconiani, se non peggio (solo Scalfari può nobilitarli come “nuova destra repubblicana”).

Il problema del nuovo presidente del Consiglio, ora, è che anche lui dovrebbe dare una ripulita: nel suo governo ci sono infatti indagati del Pd:

Quagliariello difendeva il Cinghiale dalla “barbarie” perché “non è neanche indagato”. Cicchitto alludeva alle “pagliuzze e travi”, cioè agli indagati del Pd nel governo Renzi: Barracciu, Del Basso de Caro, Bubbico e De Filippo. Così l’Ncd, che di indagati non ne ha, dava pure lezioni di legalità a Renzi. Renzi è spregiudicato, ma non stupido: sapeva benissimo che Gentile non poteva restare e l’ha fatto sapere all’Ncd. Ma ha preferito che lo licenziasse Alfano, il quale adesso ha il coltello dalla parte del manico: come potrà Renzi tenersi la Barracciu e gli altri tre? L’effetto-domino innescato dall’uscita di Gentile non può che essere benefico. Ma non per Renzi: a meno che non decida di prendere in mano la situazione anziché subirla. Gli basterebbe fare un discorso onesto agli italiani: “Nell’esordio convulso del mio governo, ho gravemente sottovalutato la questione morale, aprendo le porte a gente che doveva restare fuori. Chi vuole cambiare l’Italia non può lasciare che il Sud sia rappresentato da personaggi accusati di abusare del loro potere con rimborsi gonfiati, familismi e clientele”. E accompagnare alla porta Lupi, i quattro inquisiti del Pd e gli imbarazzanti vice della Giustizia, Costa e Ferri. Se non lo farà, invierà al Paese un micidiale messaggio di gattopardismo, simile alla cinica e disperante metafora giolittiana: “Un sarto che deve tagliare un abito per un gobbo deve fare la gobba anche all’abito”. Ieri fra l’altro s’è scoperto che negli anni 80 Gentile era stato arrestato (e poi assolto) per una storia di fidi facili miliardari; e che il giudice che fece scattare le manette era Nicola Gratteri. Renzi ha rischiato di trovarseli tutti e due nel suo governo. Poi Napolitano ha levato tutti dall’imbarazzo: ubi inquisitus, magistratus cessat.

Sacerdote ucciso a sprangate: arrestato il presunto assassino

omicidio-parroco-spranga-tuttacronacaEra stato trovato nella mattinata di lunedì, da una fedele che si stava recando in chiesa, il corpo senza vita di don Lazzaro Longobardi, ucciso con un colpo di spranga a Cassano allo Ionio. Ora i carabinieri hanno arrestato un giovane romeno, presunto assassino del religioso. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe commesso il delitto domenica sera, colpendo il sacerdote con una spranga di ferro alla testa. I militari erano a conoscenza delle preoccupazioni espresse dal sacerdote negli ultimi tempi per richieste sempre più pressanti di denaro da parte di un suo conoscente visto che ne aveva parlato anche con i carabinieri pur senza formalizzare una denuncia. Per questo motivo, scoperto il delitto, hanno portato in caserma, per interrogarli, il giovane, che sarebbe stato l’autore delle richieste di denaro, ed un suo amico e connazionale. Interrogatorio che è andato avanti per ore, sino a quando, nel corso della notte, è stato emesso il provvedimento restrittivo.

Omicidio in strada a Reggio Calabria: ucciso un 43enne

omicidio-reggio-tuttacronacaI carabinieri di Reggio Calabria stanno indagando sulla morte di un 43enne ucciso ieri sera nella città calabrese. La vittima, Franco Fabio Quirino, è stata raggiunta da numerosi colpi d’arma da fuoco mentre era per strada nel rione Modena, in una zona periferica della città. Soccorso da alcuni passanti, Quirino, che aveva dei precedenti, è morto poco dopo il ricovero in ospedale. I militari dell’arma stanno tentando di accertare se si sia trattato di un agguato.

Corpo carbonizzato trovato in un’auto nel Napoletano: quinto caso in un mese

corpo-auto-carbonizzata-tuttacronacaSi trovava a Casandrino, nel Napoletano, l’auto rinvenuta con all’interno un cadavere carbonizzato di un uomo la cui l’identita non è ancora nota. La Fiat Punto era ancora fumante quando sul luogo sono giunti i carabinieri. Il corpo si trovava sul sedile posteriore, con la faccia rivolta verso il basso. Si tratta del quinto episodio del genere in meno di un mese tra i comuni napoletani di Giugliano in Campania, Caivano, Grumo Nevano e Casandrino. Il primo caso risale al 6 febbraio, con un’auto rinvenuta a Giugliano, dove fu trovato un corpo nel bagagliaio di una Renault Megane. Il 17 dello stesso mese sono stati invece trovati due cadaveri in un’auto divorata dalle fiamme a Caivano. La quarta vittima invece è stata trovata a Grumo Nevano il 21 febbraio all’interno di una Fiat Multipla.

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AAA cercasi esterno: i bianconeri e il mercato

antonio-conte-mercato-tuttacronacaLichtsteiner e Asamoah sono due pedine importanti nella scacchiera di Antonio Conte ma anche loro hanno bisogno di rifiatare e proprio per questo il club bianconero si sta guardando attorno alla ricerca di un esterno. Stando a quanto riporta Juvelive.it, il nuovo nome che spunta è quello di Danilo Luiz da Silva, esterno classe 1991 del Porto che sta giocando ad altissimo livello. A parlare di un simile interessamento è Elgolddigital che parla anche della richiesta assurda del Porto che vuole l’intera clausola rescissoria: ovvero 50 milioni di euro.

“Certo che Sorrentino poteva studiare un po’ d’inglese prima…”

sorrentino-discorso-tuttacronacaSorrentino sarà anche stato premiato dall’Academy ma di certo non ha ottenuto l’ovazione dal pubblico italiano. Se non per quel che riguarda il film, di certo il suo discorso di ringraziamento al momento della premiazione è diventato un boomerang che gli si è ritorto contro. A iniziare da quel suo prendere a modello Diego Armando Maradona. Il regista l’ha spiegato come “maestro di spettacolo” ma resta il fatto che in Italia l’ex campione del Napoli è additato come evasore fiscale.

Oltre a questo, però, in molti hanno puntato il dito contro la sua pronuncia inglese: con la lingua straniera Sorrentino se l’è cavata tanto miseramente da meritarsi un hashtag: #sorrentinoinglese. “Certo che Sorrentino poteva almeno impararlo un po’ d’inglese prima di andare a ritirare l’Oscar”, scrivono su Twitter. E i commenti acidi si sono susseguiti in rete. C’è anche chi prova a difenderlo ribattendo frasi del tipo: “vorrei sentire voi in inglese”. Resta il fatto che… non tutti devono trovarsi a fare un discorso in mondovisione!

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Milan alla ricerca del sostituto di Balo…

Emmanuel-Adebayor-tuttacronacaCon la possibile cessione estiva di Mario Balotelli all’orizzonte, il Milan si sta guardando attorno in cerca di un degno sostituto e, stando a quanto riportato dal portale tedesco 4-4-2.com, si sarebbe riacceso l’interesse per il togolese Emmanuel Adebayor. L’attaccante trentenne, in forza al Tottenham, sembra infatti essere rinato grazie al nuovo allenatore degli Spurs Tim Sherwood. Da quando gioca sotto la sua guida, infatti, il giocatore ha siglato otto reti assicurandosi il ruolo di capocannoniere della squadra e ritrovando una forma fisica che non lo accompagnava più da diversi mesi.

Valzer degli addii in casa nerazzurra?

cessioni-tuttacronaca-mazzarriE’ Interlive.it che parla di due cessioni eccellenti in casa Inter. I giocatori in questione sarebbero Andrea Ranocchia e Ricardo Alvare, con Juventus e Borussia Dortmund pronti ad accontentare le rischieste del club di Thohir. Come ricorda ancora il sito, il difensore ha il contratto in scadenza del contratto nel 2015, mentre l’argentino è richiesto a gran voce da Klopp e potrebbe partire per una cifra congrua da reinvestire immediatamente sul mercato.

Giuseppina, scomparsa a febbraio: il cadavere trovato presso il Lambro

pinuccia_mittino_scomparsa-tuttacronacaEra il 9 febbraio quando la casalinga 56enne Giuseppina Mittino si allontanava dalla propria abitazione a Monza lasciando dietro di sè solo un biglietto per il marito con il quale annunciava l’intenzione di volersi uccidere. Il cadavere della donna è stato rinvenuto nel pomeriggio di lunedì tre marzo sulle ponde del fiume Lambro, a Sesto San Giovanni, nel Milanese. Lo hanno reso noto i carabinieri, che hanno precisato che l’identificazione da parte dei famigliari è avvenuta grazie a un anello che portava al dito. Il corpo della donna, conosciuta anche con il soprannome ‘Pinuccia’, è stato rinvenuto nei pressi di una cava dismessa da una squadra dei vigili del fuoco in servizio di ricognizione con un elicottero. Erano alla ricerca di un uomo scomparso da Cologno Monzese sabato scorso, ma si sono imbattuti nel cadavere della Mittino.

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“Ma quale genitore 1”? La protesta di una mamma diventa virale

genitore1-mamma-tuttacronacaE’ stato grande il fastidio provato dalla 40enne Barbara Bianchi quando, dovendo apporre la sua firma su un modulo, ha visto la scritta “genitore 1”. La donna, madre di due gemelli di otto anni, ha vissuto quella dicitura come uno sfregio, anche se burocratico e così, prima di apporre la firma, ha cancellato la scritta “genitore 1” sostituendola con il termine “mamma”. La donna ha poi scattato una foto al foglio, postandola su Facebook accompagnato da una scritta: “Io sono la mamma non il genitore uno. Capito sindaco #Pisapia?”. Il post della donna è stato ripreso e condiviso da decine di pagine e centinaia di utenti del social blu e lei stessa si è sorpresa. Al Giornale ha spiegato: “Pensavo di raccogliere solo un po’ di mi piace dei soliti amici. Cosa ho provato? Un grande fastidio. Prima ho cancellato quel ‘genitore 1’, poi ho scritto mamma e scattato la foto”.

87 contusi: a Ivrea il carnevale si festeggia con la battaglia delle arance

battaglia-arance-tuttacronacaSeconda giornata della battaglia delle arance, che si svolge ogni anno ad Ivrea in occasione del carnevale, e si sono contate 87 persone rimaste ferite durante i festeggiamenti. Quattro di queste sono state medicate al pronto soccorso. Nella giornata di domenica erano state ben 50mila le persone giunte in città, scese a 4mila lunedì, anche a causa del maltempo. Martedì sarà l’ultimo giorno di battaglia, con l’inquadramento di 48 carri mentre sfilerà il corteo storico. Quello che si rievoca ad Ivrea, in occasione del carnevale, è un episodio medievale: la ribellione del popolo contro un barone che affamava la città. Ad innescare la rivolta fu la figlia di un mugnaio, che si rifiutò di sottostare allo jus primae noctis del barone. Da allora la “Bella Mugnaiaia” è simbolo e madrina del Carnevale.

“Inclusione e benessere”: Piercarlo, il primo laureato autistico di Padova

piercarlo-laureato-autistico-tuttacronacaLui è Piercarlo Morello, ha 33 anni e vive a Volgapo del Montello, in provincia di Treviso. E da questa mattina è il primo studente autistico laureatosi all’università di Padova. Piercarlo è stato infatti proclamato dottore grazie alla sua tesi su “inclusione e benessere” che gli ha permesso di ottenere una laurea magistrale in Scienze umane e pedagogiche con il voto di 96/110.  Lo studente trevigiano, affetto da “autismo non verbale”, ha discusso la sua tesi attraverso la tastiera di un computer a scrittura facilitata. Immensa la soddisfazione dei genitori: si tratta di un “punto di arrivo e allo stesso tempo di punto di partenza nella battaglia per l’inclusione”, hanno detto.

Francesco e Ilary… si preparano ad ampliare la famiglia!

francescotottieilaryblasi-tuttacronacaChe Francesco Totti abbia sempre desiderato una famiglia numerosa non è un mistero: “Voglio 5 figli per fare una squadra di calcetto”, aveva affermato qualche anno fa. Al momento lui e Ilary Blasi hanno un bimbo e una bimba, Christian e Chanel. Che presto però avranno un fratellino o una sorellina. A rivelarlo è stato lo stesso capitano giallorosso in un’intervista a Rai Uno. “Il terzo figlio è imminente. Maschio o femmina è indifferente, tanto ormai con Ilary la coppia l’abbiamo fatta”. Ma il capitano ha anche un altro desiderio: “C’è un sogno che sto ancora rincorrendo e spero non sia impossibile da realizzare ed è quello di vincere la Champions League. Sarebbe il coronamento di tutto, ma i tempi sono ristretti”. A 37 anni, infatti, il capitano giallorosso è sul viale del tramonto. “La squadra ideale in cui mi sarebbe piaciuto giocare? Buffon in porta, poi difesa a tre con Maicon, Samuel e Candela, a centrocampo De Rossi, Xavi e Iniesta, poi io, Cristiano Ronaldo, Messi e Ibrahimovic. Costosa? Problemi del presidente, un pò sbilanciata forse, sicuramente bella e soprattutto impossibile”. Per quel che riguarda Brasile 2014: “Non penso che andrò ai Mondiali, per scelta e perchè credo che Prandelli ha già deciso l’organico da portare – spiega – A me non ha mai detto niente, ma non giudico nessuno, io rispetto tutti. Della Roma andrà De Rossi, e forse Florenzi, vedremo”. Non manca una parola per Rudi Garcia: “Ha fatto un grande lavoro nello spogliatoio perchè venivamo da due anni difficilissimi, soprattutto nella gestione del gruppo – ammette – Purtroppo quando non arrivano i risultati, il gruppo si sfalda, ognuno pensa a se stesso. Come ho sempre detto si vince avendo un gruppo, poi è normale che servono i giocatori forti, però con una base solida si riesce a partire col piede giusto. E Garcia ha già capito come è Roma, è preparato e sa quello che vuole”. Guardando al passato, invece, Totti ricorda la sua ammirazione per Giannini (“era il mio idolo, lo vedevo come capitano e bandiera della Roma. Mi identificavo e speravo un giorno di diventare come lui. Dopo fortunatamente ci sono quasi riuscito…”) e il periodo dell’infanzia, “bellissimo, pensavo solo a divertirmi ed ero molto più libero rispetto ad oggi”. Quello che gli manca, in effetti, è la libertà di poter vivere Roma senza doversi nascondere. “L’unica cosa a cui sono insofferente è la vita privata, non ho la possibilità di girare tranquillamente, e un pò mi manca non fare una passeggiata in centro o dover entrare al cinema quando le luci sono già spente – le sue parole – Da un lato sono orgoglioso dell’affetto della gente, però ci sono alcuni momenti in cui vorrei essere invisibile, fare tante cose senza esser visto da nessuno. Tuttavia non ho mai pensato di andare a vivere in un’altra città”.

Che fine ha fatto l’accordo sull’Italicum?

italicum-tuttacronacaProseguono le trattative sulla legge elettorale ma un punto sembra chiaro: non c’è più l’accordo sull’Italicum inteso come quello che era stato siglato tra Renzi e Berlusconi prima delle dimissioni di Enrico Letta. Proprio per questo motivo il neo premier ha preferito rinviare la riunione, prevista per la serata di lunedì, del gruppo Pd: non ha molto da dire. Vuole però offrire un’infusione di ottimismo: “Siamo alla stretta finale, l’accordo è vicino. Ma bisogna superare varie difficoltà”. Si avvicina il momento della discussione in aula, ma le difficoltà non sono di quelle d’immediata soluzione. Spiega l’Huffington Post:

Il problema – e non è un dettaglio – è che le difficoltà, alla vigilia della discussione in Aula, non sono banali. E l’accordo è affidato ai più classici consigli che porta la notte. E allora conviene provare a fissare qualche punto fisso nel labirinto per ricostruire il complesso negoziato. Ad esempio partire da quando, nel corso di una serie di telefonate dirette tra Renzi e Verdini, si capisce che con la formazione del governo tutto è cambiato. Il plenipotenziario di Berlusconi si dice disposto ad aggiustamenti piccoli perché, come ama dire, i numeri sono “birichini” e tutto dipende da come “li incolonni”, ma questo è il massimo del gioco possibile. Bene dunque a ragionare di algoritmi, per risolvere quelle criticità che il professor D’Alimonte ha illustrato al Corriere. Epperò Forza Italia non può accettare né il famoso emendamento Lauricella, né l’emendamento D’Attorre, ovvero: applicare l’Italicum solo per la Camera dei deputati, ma non per il Senato, dove resterebbe in vigore il Consultellum (la legge uscita dalla Consulta).

Per evitare l’emicrania diciamola semplice: sia l’uno che l’altro rappresentano dei deterrenti rispetto alla prospettiva del voto anticipato e legano la legge elettorale alle riforme istituzionali. Detto ancora più direttamente: si vota nel 2018 quando Silvio Berlusconi avrà 81 primavere. Si capisce allora il no, senza se e senza ma di Verdini. E pure il malumore del Cavaliere, in costante contatto telefonico da Arcore affiancato da Giovanni Toti. Insomma, spiega con Renato Brunetta, col Lauricella o affini “salta tutto”. Legge elettorale e riforme devono andare “parallelamente”.

Il problema è che Renzi, critico col Lauricella ai tempi in cui al governo c’era Letta, stavolta cerca una mediazione. Riforme e legge elettorale vanno collegate. Un azzurro di rango spiega: “Renzi ha fatto la politica dei due forni. Prima ha fatto l’accordo con noi sulla legge elettorale, poi con Alfano sul governo dando garanzie sui tempi lunghi. Ora si è incartato”. Il sospetto del Cavaliere però è che il tempo sia foriero di brutte sorprese. E cioè che l’Italicum o si approva adesso o non si approva più: “Il vero obiettivo di Alfano e sinistra Pd – prosegue l’azzurro di rango – è prima prendere tempo, poi cambiare l’Italicum. A quel punto Renzi è incastrato”.

È un sospetto che alberga anche nei pensieri del premier. Il quale sta cercando una mediazione, una sorta di “lodo Renzi. Una mediazione che consenta di non rompere con Forza Italia e, al tempo stesso, di non far saltare il governo. Tra la l’Italicum subito e l’emendamento Lauricella, l’idea è fissare un tempo “determinato” per le riforme. Un Lauricella a tempo, in sostanza: riforme istituzionali e legge elettorale vanno legate ma va fissato un tempo per non arrivare al 2108. Un anno, due. Una qualunque scadenze. Alfano all’inizio ha detto di no. La trattativa è lunga…

Sasso contro il treno: si rompe un finestrino

sasso-finestrino-treno-tuttacronacaUn sasso lanciato da ignoti ha sfondato, nella serata di lunedì, il finestrino di un vagone del treno che viaggiava lungo la tratta Padova-Bassano del Grappa. Il convoglio è in seguito stato fermato a Vigodarzere, in attesa dell’intervento della Polizia ferroviaria. Nessun passeggero è rimasto ferito. Il treno aveva lasciato da una decina di minuti la stazione di Padova. Sembra che alcuni testimoni abbiano visto un gruppo di ragazzi visto fuggire a lato dei binari dopo l’impatto con il sasso. Le indagini sono affidate alla Polfer.

La protesta a suon di salvagenti: “non facciamo affondare l’azienda”

azienda-salvagenti-tuttacronacaDi proteste se ne son viste molte, ma quella organizzata all’Agrati di Collegno non passa certo inosservata. La fabbrica chiuderà ad aprile e 82 persone si ritroveranno all’improvviso senza lavoro. Nelle scorse settimane i figli dei dipendenti avevano lanciato un appello con i loro disegni. Ora sono gli adulti ad esser scesi in campo, appendendo alle finestre decine di salvagenti e braccioli da bagno appesi alle finestre. I lmessaggio è chiaro:  “per non far affondare l’azienda”. Prosegue così la protesta dei lavoratori della fabbrica di viti e bulloni che a fine gennaio ha annunciato la chiusura. “Non c’è Concordia, non c’è ‘inchino’, Torino non si affonda” è lo slogan che si legge sul volantino-appello, diffuso dai lavoratori, in cui si chiede alla popolazione di portare altri salvagenti e braccioli davanti ai cancelli dello stabilimento di via De Amicis dove è da oltre un mese è stato allestito un presidio permanente. “Uomo in mare”, gridano i lavoratori che in questi giorni hanno anche lanciato una petizione on line che ha già raccolto oltre mille firme. Come ricorda Repubblica, “Nelle ultime settimane i dipendenti hanno incassato l’appoggio di lavoratori e politici: le tute blu della Romi ex Sandretto hanno scelto di tenere a Collegno la loro assemblea., mentre sono arrivati a Collegno i parlamentari Umberto D’Ottavio e Giorgio Airaudo che hanno portato in Parlamento alcune interrogazioni sul caso Agrati. Giovedì scorso anche la Regione Lombardia, dove risiede la testa del gruppo, ha promesso ai lavoratori di impegnarsi per trovare una soluzione di comune accordo con il Piemonte. ‘La solidarietà che stiamo ricevendo in questi giorni è molto bella. Ci fa sentire meno soli – dice Claudio Siviero, rsu Fiom – Ora stiamo aspettando che qualcosa si muova attraverso i canali istituzionali e venga convocato un tavolo di crisi’.”

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Le infinite vite della Web tax: a volte ritornano?

web-tax-tuttacronacaTornerà la Web tax? Inserita nella Legge di Stabilità dal governo Letta, su indicazione di Boccia, era stata prorogata dal dl Salva Roma bis. La settimana scorsa, con il dl Salva Roma ter, il governo Renzi l’ha abrogata. Finita la trafila? Non è detto, perchè potrebbe tornare a fare la sua comparsa grazie a un renziano, Ernesto Carbone, deputato proprietario della Smart con cui l’allora segretario del Pd si presentò a Palazzo Chigi per incontrare Enrico Letta prima della caduta del governo. C’è infatti la possibilità di un ritorno della tassa grazie ad una norma contenuta nella delega fiscale e introdotta nel disegno di legge con un emendamento di Carbone, come spiega l’agenzia Public Policy. Lo scorso 27 febbraio la Camera ha approvato in via definitiva la Delega fiscale, scrive Public Policy,

“che diventa legge, rendendo definitiva anche la norma sulla tassazione delle multinazionali. Attualmente quindi, seppure il dl Salva Roma ter abbia abrogato la norma nella Stabilità (con grande soddisfazione da parte dello stesso premier: “Siamo stati di parola”, twittava il 28 febbraio) il governo Renzi ha l’impegno, in base alla Delega fiscale, di emanare entro dodici mesi un decreto apposito con cui prevede di tassare le società multinazionali che operano in Italia, come Google, in misura proporzionale al fatturato”.

Gentile fa un passo indietro: lascia l’incarico di sottosegretario ai Trasporti

gentile-diissioni-tuttacronacaDopo le infinite polemiche di questi giorni, il neo sottosegretario ai Trasporti Antonio Gentile, ha deciso di lasciare il suo incarico. E’ stato lui stesso a comunicare la sua scelta inviando una lunga lettera al presidente del Consiglio Renzi e al presidente della Repubblica Napolitano, oltre che ad Angelino Alfano. Gentile fa una “riflessione amara” per quanto è accaduto a lui e spiega che tornerà a “fare politica nelle istituzioni, come segretario di presidenza, e nella mia regione come coordinatore aspettando che la magistratura smentisca definitivamente le illazioni di cui sono vittima”. Si legge nella missiva: “Lo stillicidio a cui sono sottoposto da diversi giorni e che ha trovato l’acme allorquando sono stato nominato sottosegretario alle Infrastrutture mi ha portato a una decisione sofferta, maturata nell’esclusivo interesse del mio Paese e nel rispetto del mio partito”. “Non ritornerò – prosegue – sui motivi pretestuosi e strumentali organizzati ad arte per ‘mascariare’ in modo indegno la mia persona, nonostante fossi immune da qualsiasi addebito di natura giudiziaria. Ciò che avevo da dire sui mandanti e sugli ascari che hanno ordito questa tragicomica vicenda – sottolinea Gentile – l’ho espresso a chiare lettere. Ho presentato querela contro i miei detrattori il 26 febbraio, ben prima dell’attuale compagine governativa, con una comunicazione scritta al presidente Grasso, nella consapevolezza di avere questo unico strumento di difesa. Il Paese di Cesare Beccaria è tornato nel medievalismo più opaco, fatto di congetture astruse e di mera cattiveria”. E ancora: “Un politico che ha vissuto la sua vita senza alcuna macchia, che non ha indagini a suo carico, che è incensurato, viene costretto dalla bufera mediatica a non poter esercitare il suo incarico. E’ una riflessione amara, ma reale, di un segmento dell’Italia che preferisce vivere di slogan e di sentimenti truci, sfruttando la disperazione di tanta gente al solo scopo di uccidere la politica, le sue basi comuni, il diritto positivo”. “Nel mio caso, oltretutto, non bisogna nemmeno citare il garantismo, giacché non sono indagato di niente: eppure, sono divenuto carne da macello, per soddisfare la bulimica perversione di chi intende la lotta politica come mezzo di sopraffazione. Torno a fare politica nelle istituzioni, come segretario di Presidenza, e nella mia regione, come coordinatore regionale, aspettando che la magistratura, con i suoi tempi che mi auguro siano più brevi possibile, smentisca definitivamente le illazioni gratuite di cui sono vittima. La riflessione che vi lascio – conclude Gentile – è, però, attuale e riguarda la necessità di riequilibrare un sistema la cui agibilità è messa a rischio da chi oltraggia la nostra Costituzione, ritenendola un orpello inutile e non, invece, il tempio di saggezza e di rispetto qual è”.

Vogliono difendere la figlia dalla bulla: finisce in rissa tra genitori

lite_donne-tuttacronacaPresunto bullismo in una scuola di Roma e i genitori accompagnano la figlia a scuola per denunciare la vicenda al preside. Ma una volta davanti all’edificio la famiglia incrocia proprio la sospetta bulla, anche lei accompagnata da madre e padre. A questo punto i genitori della presunta vittima scelgono di affrontare la ragazzina a parole, con le buone, ma l’adolescente aggredisce quella che per lei è un’aguzzina e le procura lesioni giudicate poi guaribili in pochi giorni. A quel punto scoppia la rissa: il papà della presunta bulla recupera nella sua auto un’ascia e interviene a sua volta provocando la fuga di genitori, figli e insegnanti che cercano riparo nella scuola. Tutti denunciati i protagonisti, con accuse diverse, dai danneggiamenti alle minacce.

Italia, che look! Presentate le maglie per il Mondiale

maglia-italia-mondiali-tuttacronacaLa Federcalcio e lo sponsor tecnico Puma hanno presentato le maglie della Nazionale Azzurra per i Mondiali di Brasile 2014. La prima maglia presenta un colletto con bottoncini e apertura stile polo. Non manca ovviamente il tricolore sulle maniche. La seconda, la cosiddetta ‘away’, è bianca con una gessatura azzurra e presenta a sua volta il Tricolore con due inserti sul torace. In questo secondo caso, la scollatura è a V. Lo sponsor ha assicurato che numeri e nomi sembreranno ricamati, come richiamo all’artigianalità sartoriale italiana. Applicata una nuova tecnologia ai tessuti: bande al silicio applicate alla maglia per favorire la circolazione sanguigna dei muscoli a contatto con il tessuto azzurro, “un po’ come il ‘taping’ delle strisce azzurre alle quali i nostri giocatori ci hanno abituato”, ha detto l’ad di Puma Andrea Rogg. La maglia sarà indossata, nella sua versione da trasferta, già mercoledì al Vicente Calderon nel corso dell’amichevole contro la Spagna.

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Schettino scrive una lettera ai gigliesi: “grazie per l’affetto”

schettino-concordia-lettera-tuttacronacaSono state innumerevoli le proteste e le critiche quando Francesco Schettino è approdato all’isola del Giglio per effettuare il sopralluogo sulla Costa Concordia. Eppure l’ex comandante Francesco Schettino ricorda una popolazione cordiale e ospitale e vuole ringraziare gli abitanti per l’accoglienza ricevuta. Schettino ha inviato una lettera al sito Giglionews: “Il riscontro ricevuto con la cordiale accoglienza e le manifestazioni di stima da coloro che per incontrarmi si sono fatti trovare sul traghetto, al momento della mia partenza, e anche da coloro che hanno intrapreso il breve viaggio fino a Porto Santo Stefano per incontrarmi, hanno rafforzato la mia convinzione di aver fatto la scelta giusta, una scelta comprensibilmente non priva di sforzi”.  Prosegue quindi ringraziando gli abitanti per “l’affetto” e “la stima” manifestategli durante la visita per il sopralluogo tecnico a bordo della nave. Ancora scrive: “Con la presente rinnovo l’augurio che la vostra bella isola possa al più presto vivere la ripresa turistica da tutti noi auspicata e che possa essere esclusivamente apprezzata per la bellezza, l’unicità del posto e l’ospitalità che i gigliesi puntualmente non perdono occasione di manifestare. Un augurio spontaneamente e istintivamente da me già espresso a mezzo televisivo mentre lasciavo il pontile”. E prosegue: “Ho ricordato l’affetto e le attenzioni ricevute durante la mia breve permanenza sull’isola. La cordialità e il senso dell’ospitalità continua a contraddistinguere i cittadini del Giglio e non posso che ringraziare per le numerose manifestazioni di stima e di rispetto che ho avuto modo di raccogliere dalle persone da me incontrate. L’obiettivo del mio ritorno sull’isola è stato finalizzato prima di tutto alla mia partecipazione al sopralluogo tecnico, al fine di fornire supporto ai miei consulenti, e anche per comprensibili ragioni personali”.

Grillo condannato a 4 mesi: “Non mi arrendo”

grillo-condanna-tuttacronacaIl 5 dicembre 2010 Grillo, accompagnando Perino e un gruppo di manifestanti contro la Tav, prese parte all’irruzione nella piccola baita costruita abusivamente come simbolo della protesta e poi sigillata, per ordine della procura. Il comandante dei carabinieri della compagnia di Susa lo aveva informato che se avesse varcato la soglia della casetta avrebbe commesso un reato. Dopo qualche minuto, tra flash di fotografi e telecamere, Grillo è entrato e poi è uscito trionfante mimando di avere i polsi ammanettati. Ora per Grillo è arrivata la condanna da parte del Tribunale di Torino a quattro mesi di carcere e cento euro di multa per la violazione dei sigilli della baita Clarea, in Valsusa. La reazione del leader del M5S è contenuta in un tweet apparso nel primo pomeriggio: “Oggi mi hanno condannato a 4 mesi in primo grado. Non mi arrendo. La vostra solidarietà è un grande aiuto. #Vinciamonoi”. Grillo pubblica sul suo blog un post di un sostenitore torinese: “C’è condanna e condanna: per me quei quattro mesi per la rottura ‘di quei sigilli violati dal vento’ sono una medaglia al valore civile. Perchè non sempre la ‘giustizia’ coincide con la ‘legalità’. Sarà dura!”

“Servo delle banche”: aggredito l’ex ministro Visco

VISCO-aggressione-tuttacronacaL’ha accusato di essere “un servo delle banche.” e poi l’ha aggredito mettendogli le mani al collo. Vittima dell’attacco avvenuto attorno alle 11.30 nei pressi di piazza di Novella, l’ex ministro Vincenzo Visco. Quando un uomo ha cominciato ad insultare Visco, dicendogli: “sei un servo delle banche. Hai svenduto l’italia. Tornatene a casa”, Visco l’ha invitato a “non dire fesserie”. A quel punto l’uomo lo ha assalito alle spalle e gli ha stretto le mani al collo, come per strangolarlo. Alcuni passanti sono riusciti a fermare l’energumeno che a quel punto si è dato alla fuga mentre il politico ha presentato formale denuncia ai carabinieri. Vincenzo Visco è stato ministro delle finanze dal 1996 al 2000, ministro del Tesoro e del bilancio dal 2000 al 2001 e vice ministro dell’economia con delega alle Finanze. Il Pd ha presentato la sua solidarietà all’ex ministro: “A nome mio e di tutto il partito voglio esprimere solidarietà a Vincenzo Visco, aggredito questa mattina in strada a Roma”, ha affermato in una note il portavoce della segreteria Lorenzo Guerini. “L’episodio è l’ennesima dimostrazione che le continue campagne mediatiche e politiche, spesso generiche se non infondate, possono generare frutti avvelenati. Invitiamo tutti, perciò, ad agire con senso di responsabilità per non mettere a rischio l’incolumità fisica di chi ha avuto l’occasione di lavorare per il Paese e diventare così personaggio pubblico”.

Prima il suicidio del titolare, ora il maxi furto: le difficoltà della Zanardi Editore

giorgio-zanardi-suicida-tuttacronacaIl 13 febbraio Giorgio Zanardi, uno dei titolari dell’azienda padovana “Zanardi Editore”, strangolata dai debiti, si toglieva la vita. E mentre i dipendenti ancora soffrono per il lutto, ci pensano i ladri ad assestare un pesantissimo colpo: hanno strappato la “dorsale di fabbrica” della legatoria, ovvero l’impianto elettrico di 45-50 quintali di cavi di rame che alimentava tutto il reparto produzione. Mario Grillo, amministratore unico dell’azienda, ha commentato: “È come fossimo stati accoltellati alla schiena. Il morale è molto basso ma ci rimboccheremo le maniche per le 100 persone che lavorano qui e le loro famiglie”. L’azienda si sta ora riorganizzando con qualche generatore esterno per non perdere le commesse ma in molti temono che questo possa essere il colpo di grazia per un’azienda già da tempo in difficoltà.

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Renzi inizia con tagli: a partire dal telefono dei parlamentari!

cellulare-parlamentari-tuttacronacaIl governo Renzi pensa ai tagli e fa la sua prima mossa per colpire i parlamentari. O meglio, le loro telefonate gratis. Il loro rimborso annuo scende infatti a 1200 euro rispetto ai quasi 4mila di cui avevano beneficiato fino ad oggi. Si legge sul Corriere della Sera: “Rimborso forfettario di circa 4.000 euro…se poi a chiamare fosse il figlio, la moglie, la sorella, la madre, il padre, la nonna o il nonno, l’amico o l’amica del parlamentare in questione, poco importava. E se la conversazione fosse privata, interessava ancora meno…Ora dovrà essere dimostrato che a fare quelle telefonate sono stati i deputati nell’esercizio del loro mandato parlamentare”.

Napolitano, Renzi e gli 007: si parla della crisi in Crimea

renzi-007-tuttacronacaLa crisi in Crimea è stata la centro dell’incontro di 45 minuti svoltosi questa mattina alla sede dell’Aisi. Napolitano e Renzi hanno infatti preso parte all’inaugurazione del corso accademico di formazione per gli agenti segreti e si sono in seguito fermati a discutere coi vertici dell’intelligence di quanto sta accadendo tra Russia e Ucraina, situazione che ci vede sempre più smarcati dalla linea americana dell’hard power muscolare a favore di un soft power tutto europeo che, con un interlocutore come Putin, promette soluzioni meno traumatiche e più efficaci. Anche sul piano egoistico dei nostri futuri approvvigionamenti energetici. Si legge sull’Huffington Post:

”L’Italia ha assunto una posizione attenta a tutti gli aspetti e ai rischi della situazione e ha trovato importanti convergenze, in particolare con la posizione tedesca”, dice Napolitano prima di salire in macchina e tornare al Colle. Appunto. E Marco Minniti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio che ha mantenuto la delega ai servizi nel passaggio di consegne tra Letta e Renzi, aggiunge un tassello non meno importante. Quello del “combinato disposto con la situazione in Libia”, tanto per sottolineare che tra gas da Mosca e petrolio da Tripoli non possiamo permetterci pericolose alzate di testa con chi la mattina ci garantisce di accendere il fornello sotto la moka del caffè.

Stavolta Renzi non parla a braccio ma legge, con l’unica eccezione della citazione sull’Oscar. “Stamattina ho chiamato Sorrentino per fargli le congratulazioni a nome del governo… e anche vostro. So che non è una cosa in linea con la vostra attività, ma questo riconoscimento è un segnale importante del fatto che non bisogna avere paura di sognare e di allargare le nostre ambizioni”, dice sorridendo agli uomini dei servizi che il loro Oscar ce l’hanno già lì, seduto in prima fila: Giorgio Napolitano. Infatti, gongolano per la giornata storica e aprono le porte alla stampa. Mai accaduto nella storia della Repubblica che un capo dello Stato varcasse il rione Monti per andare in un palazzo degli 007, portandosi dietro addirittura il capo del Governo.

Per celebrare l’avvenimento, l’ambasciatore Giampiero Massolo, che dirige il Dis e siede in cima alla piramide dei servizi, ha fatto a Napolitano un regalo speciale. Una “Raccolta di scritti in memoria di Loris D’Ambrosio”, il consulente giuridico del presidente stroncato da un infarto a ridosso della dura polemica sulle intercettazioni della Procura di Palermo nell’inchiesta sulla trattativa Stato-Mafia. Si chiude con un Vin d’honneur in biblioteca. E il generale Esposito, direttore dell’Aisi e padrone di casa, può andare ad incorniciare la data. Invece quello dell’Aise, retto al momento dal prefetto Scarpis dopo l’andata in pensione del generale Santini, deve nominarlo Renzi. Ed è bene che faccia in fretta. La Crimea, come dicono da queste parti, è vicina.

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Terzo crollo a Pompei: allarme Unesco e rischio idrogeologico

pompei-crollo-tuttacronacaDopo i due crolli di ieri, oggi si è registrato un nuovo cedimento agli Scavi di Pompei. Si tratta di un muro di 2 metri in un’area non scavata di via Nola. Si tratta del costone di una bottega chiusa al pubblico nella regione V, insula 2, civico 19. Ancora una volta è chiamato in causa il maltempo ma nel frattempo il presidente della Commissione nazionale italiana per l’Unesco, Giovanni Puglisi, ha lanciato un forte allarme: “Purtroppo sono situazioni annunciate – dice – non c’è più tempo da perdere dal punto di vista burocratico occorre un piano di interventi straordinario, che metta in sicurezza l’intera area di Pompei dal punto di vista geologico e geo-idrico, perché se questi terreni non hanno un drenaggio forte delle acque piovane è chiaro che Pompei è destinata a crollare per intero”. Ancora, Puglisi afferma: “Mi auguro che il ministro Franceschini, che è autorevole componente del governo, riesca ad ottenere un intervento straordinario del genere. Non credo ci sia altro da dichiarare, dichiarare rammarico e amarezza non serve a nulla, sono cose che sappiamo, si potrebbe istituire la rubrica ‘Pompeì’ sui quotidiani e ogni giorno la riempiremmo con le ultime notizie”. Dal canto suo, la Soprintendenza speciale per i Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, in una nota, comunica che, durante la notte, “si è verificato il cedimento di parte dell’alzato di un muro nella bottega della Regio V 2, 19 situata all’angolo dell’isolato lungo Via di Nola. Il muro, per la maggior parte costituito da restauri recenti e legato da una struttura moderna in ferro, si trova al limite dell’area non scavata e premeva su di esso una grande massa di terra, appesantita dalle recenti piogge”. “Il rischio idrogeologico connesso alle aree non ancora scavate poste a ridosso di parte delle strutture murarie antiche, in particolare lungo via dell’Abbondanza e via di Nola – prosegue la nota – è uno dei problemi più urgenti di Pompei, perchè l’acqua che appesantisce i terreni durante le grandi piogge non è stata fino ad oggi adeguatamente drenata e convogliata all’esterno dell’area archeologica. I lavori d’intervento per risolvere il dissesto idrogeologico, previsto dal Grande Progetto Pompei, già in fase di assegnazione, dovrebbero risolvere definitivamente la grave questione”. Secondo la Soprintendenza “la bottega non era da tempo accessibile al pubblico. Si è comunque provveduto precauzionalmente a chiudere la Via di Nola, in attesa di procedere immediatamente con interventi d’urgenza a lavori di ripristino della muratura”.

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Fan in protesta contro la scelta del Vasco: “i migliori al mondo non si cambiano”

vasco-solieri_tuttacronacaVasco Rossi torna sul palco per il suo Kom Live ed è subito successo: due anni lontano dai fan non hanno intaccato nè l’affetto dei supporters nè l’energia del cantante. Vasco non delude, è una certezza. Almeno non sul palco. Perchè poi può fare delle scelte che i fan non approvano, come il fatto di aver dato l’addio allo storico chitarrista Maurizio Solieri, con il quale già dal 2012 il rapporto non era dei migliori. Al suo posto, arriva alla chitarra Stef Burns, e non tutti gli ammiratori del Blasco approvano. L’annuncio della nuova formazione per Vasco arriva dal post “Cambiamenti” pubblicato sulla sua pagina Facebook:

“La decisione di aggiornare la formazione della band che accompagnerà Vasco Rossi nei sette concerti evento dell’estate 2014 è stimolata dalla “urgenza artistica“ di ottenere rinnovati arrangiamenti con sonorità più heavy riff-oriented. La batteria, il basso e la chitarra ritmica dovranno interagire e muoversi come una cosa sola, essere ancora di più le fondamenta su cui costruire musicalmente lo spettacolo. Nasce da questa volontà di rinnovamento l’esigenza di avere in formazione una sola chitarra solista oltre ad avvalersi di un batterista più in linea con la nuova direzione dello show.

La band:

Per la batteria abbiamo chiesto in prestito a Zakk Wylde (Black Label Society) e agli Evanescence Will Hunt, che porterà on stage il suo set personalizzato con tanto di doppia cassa.

Al basso ci sarà Claudio Golinelli che ha sempre tenuto prestazioni di grande impatto. Dotato di un innato senso del ritmo e di un suono inconfondibile, è una colonna portante della band.

Alla chitarra solista Stef Burns ci farà ancora sognare con i suoi assoli melodici e stilisticamente impeccabili. Dove serve saprà anche potenziare ed incalzare il tessuto ritmico dei brani oltre a produrre arpeggi di grande atmosfera.

Alla chitarra ritmica una nuova entrata: Vince Pastano. Oltre ad avere una cura maniacale del suono e una particolare e aggiornata predisposizione per le divisioni ritmiche, è un ottimo chitarrista acustico.

Ad Alberto Rocchetti sono affidati il pianoforte e le tastiere. Quest’anno si presenterà con un set rinnovato e avrà la possibilità di esibirsi in assoli di orientamento progressive.

Frank Nemola è colui che tranquillizza tutti, è un bravo corista, tastierista e un eccellente trombettista.

Clara Moroni è la tessitrice dei cori che adornano le canzoni, oltre a cantare lei stessa con grande intensità.

Sassofonista e flautista di grande qualità, Andrea Innesto completa a meraviglia le parti corali perché dotato di un tipo di voce molto utile ad assecondare quella di Vasco”.

Tra i commenti dei fan, non tutti sembrano aver preso bene il cambiamento, come riporta il Corriere della Sera:

“«Quando presentavi la tua band, dicevi che erano i migliori al mondo….e i migliori al mondo non si cambiano…» lo rimprovera un fan, Mauro Camera. « Le tue scelte non si discutono, si amano e basta», dice Alessio Peloso. «Solieri antipatico, Solieri simpatico… resta il fatto che è un grande musicista e mancherà», scrive Ivan Maria Spadacenta. «Ben vengano le aperture verso nuove scelte stilistiche e musicali e un benvenuto alla nuova band» lo assolve, invece, Patrizia Federici. E conclude: «L’unica cosa che non cambierà saranno i brividi infiniti che solo tu sai dare»”.

Ma ormai il cambiamento c’è stato e Vasco è pronto a ripartire con sette concerti: il 25, 26, 30 giugno sarà a Roma, mentre il 4, 5, 9, 10 luglio a Milano. E in un tweet annuncia anche l’arrivo di un nuovo singolo:

“La sorpresa di primavera che Vasco vi ha promesso si intitola “Dannate nuvole” e sarà on air in tutte le radio dal 14 marzo”.

Si trucca per andare al lavoro: piacchiata dal fidanzato

truccarsi-tuttacronacaUna romena di 35 anni, che ha trovato alcuni mesi fa lavoro come collaboratrice domestica, è stata picchiata in strada dal suo fidanzato. Il fatto è avvenuto domenica a Scandicci, in provincia di Firenze, dove la coppia ha iniziato a litigare a causa della gelosia del compagno, un romeno di 25 anni, che non gradiva la donna si fosse truccata per andare a lavoro, impiego che, tra l’altro, il giovane voleva che lei lasciasse. Non sarebbe stata infatti la prima volta che la 35enne veniva picchiata. In un caso, il 31 gennaio scorso, al termine di una lite la donna era stata costretta a farsi medicare alcune ferite al pronto soccorso, da dove era stata dimessa dopo alcune ore con una prognosi di sette giorni. L’ultimo episodio ieri: in questo caso, a scatenare la rabbia dell’uomo sarebbe stato il fatto che la fidanzata si era truccata prima di uscire di casa per andare a lavoro. Il giovane, incensurato, è stato poi arrestato dai carabinieri, giunti sul luogo perchè alcuni passanti avevano lanciato l’allarme.

Antonio Conte miglior allenatore italiano: seconda Panchina d’Oro per lui

panchina-oro-tuttacronacaAntonio Conte si aggiudica per il secondo anno consecutivo la Panchina d’Oro, riconoscimento FIGC assegnato al miglior allenatore del campionato italiano che viene votato dai colleghi di tutte e quattro le serie professionistiche del calcio tricolore. Al secondo posto, con 23 punti contro i 27 del bianconero, Vincenzo Montella. Al terzo, Walter Mazzarri, per il lavoro fatto al Napoli. La Panchina d’Argento, che premia gli allenatori di Serie B, è andata a Eusebio Di Francesco, l’allenatore che ha portato il Sassuolo in A e che ora, dopo l’esonero di Malesani, torna a guidare. Alle sue spalle: Mandorlini (Verona) e Nicola (Livorno). Questo quanto detto da Conte al momento della premiazione:

“Prendo in prestito una battuta del presidente federale Abete: è più facile vincere che farsi votare… Sono molto contento di aver ricevuto questo premio da parte dei miei colleghi, anche perché segue quello che ho ricevuto poco tempo fa dall’AIC, ossia dai calciatori: questo significa che il movimento calcistico capisce e apprezza il nostro straordinario lavoro, quello che c’è dietro ai nostri successi. Perché dietro alle vittorie ci sono tanta fatica, lavoro e tempo dedicato al calcio e sottratto alla famiglia. Per questo voglio dedicare il premio alla famiglia, perché mi sopporta e mi supporta, poi ai miei calciatori, collaboratori e società”.

Nonno orco: si finge amico di famiglia, abusa di due compagne del nipote

abusi-su-bimbe-tuttacronacaE’ il Messaggero che racconta una vicenda avvenuta a Fiumicino, Roma, dove un nonno si era offerto di dare una mano a due ragazzine compagne di scuola di suo nipote. La madre delle due sorelle, di 15 e 16 anni, è malata. Loro ne soffrono ma trovano nel sessantenne un nonno che è tanto gentile quanto premuroso. Ma dietro le migliori facciate spesso si nascondono orchi e questo caso non fa eccezione: l’uomo si finge amico di famiglia, fa salire le sorelle nella sua auto e abusa di loro per mesi. Per le due sorelle, l’incubo è terminato sabato, quando gli agenti del commissariato di polizia di Fiumicino sono andati a casa del 60enne notificandogli la misura cautelare degli arresti domiciliari. L’accusa è di violenza sessuale ai danni di minori. Si legge sul quotidiano:
Lui è il cosiddetto «insospettabile». Non ha mai avuto problemi con la giustizia, in famiglia era semplicemente un nonno premuroso. Loro, le vittime, sono due ragazzine che hanno tentato più volte di respingere le avances dell’anziano. Conoscono l’uomo perché è il nonno di un loro compagno di classe. L’orco conquista la fiducia della mamma delle sorelle e si insinua nelle loro vite. Va a prenderle a scuola, dice loro di essere innamorato, compra loro delle ricariche per i cellulari, fa regalini: borsette e altri oggetti da ragazzine. Arrivano gli approcci sessuali, le violenze, le ragazzine che provano a respingere quell’uomo, ma che non hanno il coraggio di confessare tutto ai genitori. Ad accorgersi che c’è qualcosa che non va saranno gli zii. Vedranno gli sms con testi inequivocabili che quell’uomo mandava alla ragazzine, si chiederanno come mai i cellulari di Sara e Paola erano sempre carichi.
Spunterà fuori anche un cellulare che l’anziano ha provato a regalare alle ragazzine per comunicare con loro in segretezza. Sara e Paola sono sconvolte, non riescono più a trattenere la paura, la rabbia per quello che hanno subito. Con la mamma denunciano tutto al commissariato di Fiumicino che fa subito partire le indagini. L’uomo negherà e subito dopo la denuncia minaccerà anche la famiglia di Sara e Paola chiedendogli di ritrattare. Non solo. Continuerà a farsi trovare all’uscita di scuola terrorizzando le due vittime di violenza sessuale. Le due ragazzine sono state ascoltate in un ambiente protetto dell’equipe degli psicologi della Questura. Sabato l’arresto a seguito dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dall’ Autorità Giudiziaria. Ad occuparsi del caso il pm Alessandra D’Amore della procura di Civitavecchia e il gip Chiara Gallo.

Ritrovata la donna scomparsa con il figlio: ha ucciso il bimbo

carabinieri-auto-tuttacronacaEra sabato quando il marito ha lanciato l’allarme: la 43enne Daniela Falcone, di Rovito, in provincia di Cosenza, si era recata a prendere il figlio 11enne Carmine De Santis a scuola per poi scomparire senza lasciar traccia. La donna è stata trovata oggi e tratta in salvo: dopo aver ucciso il figlio con delle forbici, infatti, ha tentato il suicidio. E’ stata la polizia a fermarla in tempo. Ora si trova in ospedale. Lo scorso sabato il marito si era recato all’istituto scolastico del paese alla fine delle lezioni, si era sentito rispondere dal personale che il bambino era andato via insieme alla madre che era passata a metà mattinata. L’uomo si era subito allarmato ed aveva denunciato la scomparsa della moglie e del figlio ai carabinieri. Stando a una prima ricostruzione, madre e figlio si sarebbero diretti, dopo aver fatto rifornimento in una stazione di servizio, verso Camigliatello Silano. Successivamente sarebbe arrivata ai familiari una segnalazione che dava i due nella zona di Magaro, sull’altopiano silano, nelle vicinanze di Camigliatello. A nulla sono valse, però, le continue telefonate sul cellulare della donna, che continuava a risultare irraggiungibile. Daniela Falcone è descritta, da quanti la conoscono, come una persona equilibrata, tanto che parenti e conoscenti della donna non sanno darsi una ragione di quanto è accaduto.

Trauma cranico per Fiorello: l’artista colpito da amnesia

fiorello-foto-tuttacronacaÈ vigile e non è in pericolo di vita fanno sapere dall’ospedale ma è sotto osservazione per trauma cranico. Ha infatti una ferita lacerocontusa alla testa. Sono queste le condizioni di Fiorello, ricoverato in codice rosso per amnesia: sembra non ricordare ancora bene cosa sia successo. L‘artista siciliano era stato portato al policlinico Gemelli in codice verde, lo stesso del pedone che ha investito mentre si trovava a bordo del suo scooter in via Camilluccia a Roma. Ma quel livello basso di urgenza, una volta arrivato in ospedale, si è trasformato in codice rosso. Il pedone investito è stato ricoverato a sua volta in codice rosso: i medici gli hanno diagnosticato una frattura. La figlia dell’uomo coinvolto nell’incidente ha ricostruito l’incidente spiegando che Fiorello, in sella al suo scooter, avrebbe superato a destra le auto ferme e avrebbe investito un pedone intento ad attraversare la strada sulle strisce pedonali. “Mio padre mi ha detto che le auto si erano fermate mentre lo scooter ha sorpassato le vetture sulla destra e lo ha investito”, ha detto la donna. Nel frattempo, su Twitter fioccano gli auguri e messaggi di solidarietà per lo showman e l’uomo ferito:

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Il selfie agli Oscar infrange ogni record: il più twittato di sempre!

foto-oscar-selfie-record-tuttacronacaL’86esima edizione degli Oscar, che l’Italia ricorderà a lungo visto che ha riportato la pregiata statuetta sul Belpaese, passerà alla storia per il record che ha fatto registrare l’idea lanciata dalla presentatrice della serata, Ellen De Generes: “Facciamo una foto che batta il record dei retweet”. Detto, fatto! Si tratta di un super-selfie delle star hollywoodiane scattato in diretta televisiva dalla stessa conduttrice e che è da oggi il più twittato della storia: ha scalzato dal podio anche una foto di Barack Obama. Del resto difficile passasse inosservata: tra gli altri appaiono anche Brad Pitt, Angelina Jolie, Meryl Streep, Julia Roberts e Kevin Spacey. La foto è stata retwittata oltre 2 milioni di volte facendo il giro del mondo. Il precedente primato era detenuto da Obama con appena – si fa per dire – 800mila retweet per il suo messaggio in cui annunciava la sua rielezione datato 6 novembre 2012.

Governo Renzi e pensioni: a che punto siamo?

pensioni-governo-renzi-tuttacronacaIl nuovo presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato che a marzo verrà presentato il nuovo piano lavoro e ci si aspetta che, con esso, arrivino anche le modifiche per le pensioni che finora sono state attese invano nonostante le molte richieste. Sono infatti necessari interventi per risolvere situazioni cruciali, come quelle di esodati e Quota 96, e per un’uscita anticipata dal lavoro per precoci e usuranti. E’ il sito businessonline.it che ci aggiorna sulla situazione attuale spiegando che sembrano tornare in voga due precedenti proposte: quella del prestito pensionistico e l’ipotesi di uscita flessibile dal lavoro.

Sembra si possa tornare a rivalutare o l’idea del prestito pensionistico dell’ex ministro Giovannini, o l’ipotesi di uscita flessibile dal lavoro, avanzata mesi fa da Cesare Damiano, che prevedeva la possibilità di uscita anticipata dal lavoro, a 62 anni, con 35 anni di contributi ma accettando un sistema di penalizzazioni, o anche incentivi se si decidesse di rimanere a lavoro fino all’età di 70 anni.

L’idea del prestito pensionistico, invece, offre la lavoratore la possibilità di andare prima in pensione rispetto alla soglia fissata dei 66 anni, accettando un prestito da parte dell’Inps, dello Stato o dell’azienda stessa, che dovrà poi però essere restituito una volta maturati i requisiti pensionistici richiesti, attraverso decurtazioni dall’assegno finale.

Questo sistema permetterebbe, dunque, a precoci e usuranti di lasciare prima il lavoro, ad altre categorie di lavoratori di decidere, su base volontaria, di andare in pensione prima, permettendo anche un turn over e facilitando l’accesso nel mondo del lavoro dei più giovani.

E proprio l’occupazione giovanile è una delle sfide che si trova ad affrontare il nuovo governo Renzi mentre i dati Istat parlano di una disoccupazione record. Il nuovo governo Renzi punta inoltre ad allargare le tutele economiche e sociali per chi lavora e, per chi dovesse perdere il posto, pensare al cosiddetto reddito minimo garantito, garanzia per i disoccupati. Si tratta comunque di un sostengo al reddito che dovrebbe interessare tutti, lavoratori dipendenti, autonomi a progetto o con partita Iva.

Polemiche su Facebook: la foto della neonata al corteo No Tav

no-tav-tuttacronacaDei genitori che prendono parte a un corteo No Tav e portano con loro la figlia neonata. La piccola è in un passeggino e ha con sè un bavagliano che recita: “Mi chiamo Gaia e sono No Tav”. I genitori hanno postato la foto su Facebook ma l’immagine è stata ripresa e criticata dal “Comitato Sì Tav” sul proprio profilo sul social blu. Molti i commenti negativi, con la maggior parte degli utenti che trovano assurdo strumentalizzare l’immagine di una bimba per una causa che non comprende. Chi sostiene i No Tav invece trova assurde le critiche e la mamma di Gaia, Debora Arena, ha commentato così il post:

“Visto che cancellate i commenti, cancellate anche questo post con la foto di mia figlia che fate più bella figura!”

bimba-no-tav-tuttacronaca

Delitto di Mozzate: l’ex fidanzato confessa

omicidio-mozzate-tuttacronacaSarebbe la gelosia il movente dell’assassino di Lidia Nusdorfi, uccisa a coltellate a Mozzate, in provincia di Como. Nella notte ha infatti confessato il 29enne Dritan Demiraj, posto in stato di fermo dai carabinieri di Rimini. L’albanese, ex convivente della donna e padre dei suoi due figli, è stato sottoposto a un interrogatorio durato ore. Arrestato per favoreggiamento il datore di lavoro, titolare del forno riminese, che avrebbe, forse solo per solidarietà senza la piena consapevolezza dell’accaduto, fornito un alibi all’albanese. Alla base del delitto ci sarebbe la gelosia: la vittima aveva infatti una relazione con il cugino 20enne del convivente, motivo che forse l’ha spinta a laciare Rimini e trasferirsi da parenti a Mozzate. Demiraj è stato sentito, prima di essere fermato, più volte dai carabinieri ma dal suo racconto sono emerse incongruenze che hanno accentrato su di lui i sospetti. La donna, secondo gli investigatori, si trovava nella stazione ferroviaria lo scorso sabato perchè qualcuno le aveva dato un appuntamento. Poche ore prima della confessione, Dritan Demiraj chiedeva ai cronisti cosa fosse accaduto. “Lidia se n’è andata ad agosto. Non abbiamo più rapporti, ci sentiamo raramente. Perché, cosa è successo?”, si interrogava sulla porta di casa di fronte ai giornalisti. Poi alcune frasi utili a ricostruire il movente dell’assassinio: “Mi dispiace molto per quello che è accaduto a Linda. Mi tradiva con mio cugino poco più che ventenne, che per me era come un fratello, e poi se n’era andata. Ha abbandonato non solo me ma anche i figli, uno avuto con me e uno frutto di una precedente relazione. Voleva rifarsi una vita e invece ha trovato la morte. Quando si fa del male a chi ti ama, non sai mai con chi vai a finire. Chissà chi avrà incontrato sulla sua strada per fare una fine come quella”, aveva aggiunto.

Incidente in scooter per Fiorello: ambulanza per due

fiorello-incidente-tuttacronacaGuai con lo scooter per lo showman Fiorello che, mentre percorreve in scooter via della Camilluccia, a Roma, ha avuto un piccolo incidente e ha investito un pedone. Stando alle prime notizie, Fiorello non è ferito gravemente e lo stesso vale per il pedone: entrambi sono stati trasportati al Policlinico Gemelli in codice verde da due ambulanze del 118 e ora verranno sottoposti ad accertamenti.

La Grande Bellezza conquista Hollywood: Oscar a Sorrentino

Paolo-Sorrentino_oscar-tuttacronaca”Non volevo essere semplicemente un mondano, volevo diventare il re dei mondani. Io non volevo solo partecipare alla feste, io volevo avere il potere di farle fallire”. A parlare è Jep, il protagonista, interpretato da Toni Servillo, de La Grande Bellezza. Ma ieri Sorrentino non ha “fatto fallire” la festa dell’Italia: la pellicola pluripremiata, infatti, ha conquistato anche l’Oscar come miglior film straniero. Sorrentino, ritirando il premio, ha dichiarato di essersi ispirato a Fellini, Scorsese, i Talking Heads e Maradona:”Perché sono quattro campioni nella loro arte che mi hanno insegnato tutti cosa vuol dire fare un grande spettacolo, che è la base di tutto lo spettacolo cinematografico”. E al centro di questo spettacolo Sorrentino ha messo Jep Gambardella, giornalista e scrittore sessantacinquenne che funge da guida colta, cinica e ironica di quella Roma indolente, stracafona e popolata da donne di plastica e uomini da poco che il registra ha ritratto. Si tratta, come Fellini, di un uomo arrivato a Roma a 26 anni, con il suo carico di fame e curiosità della provincia e l’accento napoletano. E’ un dandy nato ricco, Jep, che si circonda  di persone giuste che vivono la notte proprio come fa lui. Intorno a lui tutti tutta una giungla di caratteri, che arriva a quella terrazza dove non mancano musica, alcool e coca e dove Jep è un leader, circondato da una folla di parvenu, politici, giornalisti, attori, nobili decaduti, alti prelati, artisti e intellettuali veri o presunti.

Sacerdote ucciso a colpi di spranga: giallo in provincia di Cosenza

carabinieri-tuttacronacaSarebbe da collegare a fatti di natura privata l’omicidio di Lazzaro Longobardi, sacerdote 69enne nella frazione Sibari di Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza. L’uomo, il cui cadavere è stato trovato da una fedele nel cortiletto attiguo alla chiesa di San Giovanni, è stato colpito con un colpo di spranga alla testa. L’arma del delitto è stata trovata sotto il cadavere. Non si esclude  che l’aggressore conoscesse le abitudini del sacerdote e lo abbia atteso al suo arrivo in canonica. La zona è stata recintata dai carabinieri in attesa che vengano effettuati i rilievi scientifici. Sull’omicidio indagano i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza. La donna che ha trovato il corpo si stava recando in chiesa. La morte del sacerdote, secondo i primi accertamenti, risalirebbe ad alcune ore prima.

I nostri 7 giorni: in attesa di scoprire una direzione…

7giorni-tuttacronacaSettimana intensa quella appena trascorsa, a partire dal nuovo presidente del Consiglio che, “pur non avendo l’età”, ha chiesto la fiducia al Senato e alla Camera, ottenendola. Ma se già non tutti erano convinti per la scelta dei ministri, ancora più critiche sono piovute al momento delle nomine di viceministri e sottosegretari. In particolare quella di Antonio Gentile fa discutere e dà la possibilità di criticare il (riconfermato) ministro degli Interni Angelino Alfano, che l’ha proposto. Ma la prima settimana di Renzi è stata particolarmente intensa su tutti i fronti: dalla prima uscita ufficiale a Treviso tra applausi e contestazioni alla questione marò, dallo scontro diretto con Marino alla questione Ucraina. Ma con un governo nuovo viene naturale chiedersi se questa volta qualcosa cambierà (in positivo) o se ancora una volta l’Aula boicotterà qualsiasi decisione per puro spirito di contestazione. E mentre il premier promette supporti a disoccupati e precari, moltissime persone aspettano di scoprire cosa farà in tema pensioni il neo ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Oltre all’Italia, tuttavia, Renzi deve tenere sotto controllo la questione interna del suo stesso partito, con molti non soddisfatti della sua mossa di scalzare Letta. Ma i problemi interni non sono solo in casa Pd: molto si è discusso anche tra i pentastellati e il molto parlare si è concluso con l’esclusione dei quattro dissidenti. Perchè sembra proprio che il motto numero 1 del Movimento sia “divieto di parola” (sempre che non ricalchi fedelmente quanto deciso da Grillo). Contestazioni non ce ne devono essere ed ecco che l’ex comico si ammanta improvvisamente del latore della verità assoluta. La pena per chi critica, l’espulsione. Non resta quindi che porsi innumerevoli domande, che iniziano tutte nello stesso modo: “Che direzione prenderà…?”

7-giorniMa tutta questa incertezza spesso si trasforma in facile paura: è il caso delle cinque scosse di terremoto nel Cilento nel giro di poche ore: non sono state di forte intensità, eppure le persone si sono spaventate. Non c’è del resto da meravigliarsi: in mancanza di “stabilità”, è facile spaventarsi di ogni piccola cosa. Quello che davvero preoccupa, per non dire terrorizza, sono i nuovi dati della disoccupazione: sapere che un giovane su due non ha lavoro porta necessariamente a chiedersi che ne sarà di tutte le nuove generazioni. Sempre con la speranza che non continui a diffondersi la “moda” delle baby squillo. Dubbi, innumerevoli. Che portano a mettere tutto in discussione. Ora ci s’interroga anche sulle forze dell’ordine. In particolar modo: come sono state condotte le ricerche dopo la scomparsa di Roberta Ragusa? Ma non è l’unico giallo italiano ancora senza risposte. Se per quel che riguarda la morte di Yara si pensa di archiviare il caso, ora che il presunto assassino del delitto di via Poma è stato assolto ci si chiede chi allora si è macchiato dell’atroce delitto. E intanto nuove morti popolano la cronacaAnche Sollecito ha dei dubbi e non capisce perchè Amanda si sia fatta la doccia in quel fatidico giorno. Siamo talmente circondati da punti di domanda che in rete impazza anche il dibattito sull’uscire o meno con una ragazza che viaggia. Forse è semplicemente il caso di non seguirne una intenzionata ad andare in Egitto, visto che la Farnesina sconsiglia! Certo, a furia di porsi domande e cercare di trovare una direzione a volte si rischia di restare immobili, in attesa. A volte è meglio “credere” e aprire mente e cuore. E poi andare…

GOOD NIGHT & GOOD LUCK!

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