Tutti sul carro del vincitore: i politici e La Grande Bellezza

La-grande-bellezza-politica-tuttacronacaIn Italia basta una statuetta, anche se si tratta di un premio importante quale l’Oscar, per mettere tutti d’accordo. E per dimostrare una volta di più come si è pronti a salire sul carro del vincitore per sfruttare l’occasione di onori e gloria. Ecco allora che se l’ambito premio torna sul suolo italico dopo 15 anni (allora a trionfare fu l’inarrivabile La vita è bella di Benigni) con Paolo Sorrentino e il suo La Grande Bellezza, è questione di attimi prima che arrivi l’ovazione. Fiat crea uno spot ad hoc e la politica si tuffa nel patriottismo. Sul Fatto Quotidiano scrive Andrea Scanzi:

È un po’ come quando la gente esulta perché in quello stesso bar qualcuno ha vinto all’Enalotto: un misto di tenerezza e follia, perché il neovincitore è uno sconosciuto e dunque la sua vittoria non cambierà la vita di chi sta esultando. Qui però, oltre alla sensazione di straniamento, c’è forse un po’ di malafede. La vittoria di Paolo Sorrentino ha ispirato una quantità torrenziale di felicitazioni illustri (o pseudo-tali): un esercito di chi è felice davvero e di chi simula invece entusiasmo per mettere il cappello sul successo altrui. Magari sfruttandone la scia, magari elemosinando uno strapuntino di attenzione. Giusto essere felici per un premio a un bel film e a un cineasta prodigioso. Meno giusto, o quantomeno bizzarro, che tra i primi ad appropriarsi dell’Oscar sia Dario Franceschini. Certo, è italiano. Certo, è ministro della Cultura. Ciò nonostante, sfuggono i punti di contatto tra Franceschini e la bellezza (non necessariamente grande).

SU TWITTER, Franceschini pareva incontenibile: “Viva Sorrentino, viva il cinema italiano! Quando il nostro Paese crede nei suoi talenti e nella sua creatività, torna finalmente a vincere”. Non pago di una tale retorica, profusa con generosità invidiabile, Franceschini ha poi aggiunto: “Ho telefonato a Sorrentino per dirgli della mia gioia e ringraziarlo. Al risveglio sarà per l’Italia un’iniezione di fiducia in se stessa”. Particolarmente attiva la politica di quasi-sinistra nell’esprimere giubilo. Così Luigi De Magistris, sindaco di Napoli: “Ringrazio Sorrentino per avere inserito tra le sue fonti d’ispirazione Maradona e Napoli. Da Napoli, la città intera vi fa immensi complimenti”.

De Magistris, che pure da candidato sindaco si ergeva a novello “Gunny” Eastwood refrattario alla melassa, è inciampato pure lui nella finzione ipocrita della bellezza come panacea di tutti i mali: “(Sono) felice e orgoglioso per La grande bellezza di Sorrentino e Servillo. È con la bellezza che si sconfigge la crisi morale e culturale”. Non poteva mancare Matteo Renzi, che non ha rinunciato al “maanchismo” nemmeno parlando dell’Oscar: “In queste ore dobbiamo pensare ad altro e lo stiamo facendo. Ma il momento orgoglio italiano per Sorrentino e #LaGrandeBellezza ci sta tutto” (Renzi, da buon politico gggiovane, usa gli hashtag; Franceschini, da buon residuato bellico, no). Meno ilare la politica di destra, che però – non avendo di fronte un regista facilmente etichettabile – si è limitata a qualche affondo qua e là: altri tempi quelli in cui Giuliano Ferrara criticava così tanto La vita è bella da farlo piacere anche a chi non lo aveva amato. C’è anzi chi a destra ha addirittura plaudito, tipo Giancarlo Galan: un brutto colpo per Sorrentino. Ancora più ferale per il regista l’apprezzamento di Alemanno che in una nota ha scritto: “Il modo migliore per portare Roma verso il riscatto civile e verso l’uscita dalla crisi economica è quello di investire sulla sua bellezza e sul suo immenso patrimonio artistico e culturale”. Il profilo facebook di Roma Capitale ha scelto di cambiare la foto di copertina scegliendo quella del film. (…)

Il fatto che la pellicola non sia tanto sulla grande bellezza quanto sulla perdita di essa, è ovviamente un dato marginale: l’importante è fermarsi al titolo. L’importante è fare il trenino come in discoteca, canticchiando Brigitte Bardot Bardot o – meglio – Ahhh ahhh ahhh ahhh, a far l’amore comincia tu.

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La Fiat si riscopre italiana per cavalcare l’onda dell’Oscar

sorrentino-fiat-tuttacronacaNuovo spot per casa Fiat e protagonista è il regista di “La Grande Bellezza”, il film fresco di Oscar. Ecco allora che lo slogan diventa “La piccola Grande Bellezza” mentre appare Sorrentino al voltante di una 500 per un video che vuole rappresentare “tanto un tributo all’Italia e all’italianità quanto un sincero ringraziamento di Fiat al maestro che ha trionfato nella notte degli Oscar”. “Roma si offre indifferente e seducente agli occhi meravigliati dei turisti, è estate e la città splende di una bellezza inafferrabile e definitiva”. Questo lo scenario della pellicola, simbolo di un’estetica classica e eterna, contrapposta ad una sfavillante Hollywood.

Trastevere resta “a secco”: danno alla conduttura dell’acqua

trastevere-no-acqua-tuttacronacaLa scorsa notte si è verificato un danno accidentale a una condotta Acea, localizzato in viale Trastevere all’altezza di via Fratte di Trastevere. Conseguenza: Trastevere è rimasta senz’acqua in viale Trastevere, Lungotevere Sanzio e vie limitrofe. A renderlo noto è Acea che ha precisato anche che “le squadre di Acea Ato2 sono immediatamente intervenute e attualmente sono in corso le manovre sulla rete idrica per limitare i disagi e sono iniziati i lavori di riparazione che si concluderanno in serata salvo imprevisti”. E precisa inoltre: “La continuità del servizio agli ospedali Fatebenefratelli e Israelitico è garantita tramite il servizio alternativo di autobotti”.

La noia adolescenziale che si trasforma in crimine: rogo a ristorante cinese

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Non per razzismo, non per ritorsione, ma solo per noia questa è la verità del  rogo appiccato da un gruppo di ragazzi tutti tra i 16 e i 20 anni che nella notte tra domenica e lunedì hanno bruciato un ristorante cinese a Trastevere in pieno centro a Roma. I carabinieri avevano immediatamente individuato la comitiva, che era rimasta nei pressi del ristorante. La confessione è stata tra le più agghiaccianti

“Eravamo un po’ alticci e annoiati così abbiamo deciso di movimentare la serata” ha dichiarato l’adolescente che poi ha aggiunto “Sì, siamo stati noi gli autori dell’incendio”. E il racconto: “Siamo andati ad un distributore  e abbiamo raccolto la benzina in una bottiglia di plastica. Poi siamo andati davanti al ristorante: abbiamo gettato la benzina sull’ingresso e abbiamo dato fuoco”.

 

L’incubo di Trastevere e Roma che sprofonda

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Roma non ce la fa! Proprio ieri c’è stato l’ultimo episodio di violenza con un ragazzo ucciso per futili motivi. La città sta collassando sempre velocemente: immondizia, mezzi pubblici sempre più diradati con persone costrette alle fermate in attesa di un bus anche per più di 30 minuti, Trastevere dove gli ubriachi e il degrado rendono impossibile la vita agli abitanti… intanto si pensa alla pedonalizzazione  sempre più estrema dell’area intorno ai Fori Imperiali. La delibera conferma quanto stabilito dalla determinazione dirigenziale del 25 luglio scorso che ha disciplinato la nuova viabilità con la quale è stato interdetto il traffico privato, con l’eccezione per i veicoli autorizzati e i velocipedi, nel tratto di via dei Fori Imperiali compreso tra Largo Corrado Ricci e piazza del Colosseo. Nel prossimo futuro, secondo i programmi dell’amministrazione, prima della pedonalizzazione integrale di via dei Fori Imperiali saranno ampliati i marciapiedi con la riduzione della carreggiata stradale. Intanto anche Il Messaggero fa notare che la situzione sta veramente raggiungendo un clima esplosivo:

La roulotte dove viveva l’indiano che ha ucciso il giovane di 33 anni è vicina al civico 28 di via Garibaldi, parcheggiata sulle strisce blu da un tempo che nessuno sa dire quanto è lungo. Un telo copre il tetto fissato con il nastro adesivo, a terra una bacinella di plastica, tracce di vita precaria eppure stabile. Poco più avanti c’è un’altra roulotte, sempre sulle strisce: una trapunta appesa a un filo, recipienti uno sull’altro, il cartone sui vetri per riparare il sonno dalla luce. Accanto una Renault verde che è un’altra casa, le gomme a terra e le pietre sul tettuccio per tenere ferma la plastica che dovrebbe isolare. Ai piedi dal Gianicolo, c’è una piccola baraccopoli.

«Abbiamo dovuto aspettare il morto prima che qualcuno si accorgesse che in una strada del cuore di Roma da mesi stazionavano tre roulotte», Simonetta Orsini è residente in via Garibaldi e non si sente al sicuro. «Tutti qui si chiedono chi le abbia autorizzate o chi abbia chiuso un occhio perché rimanessero in questo posto così a lungo. Tra ubriachi, spaccio di droga e senza tetto questa strada ormai è diventata insicura, ho paura a lasciare andare le mie due figlie da sole la sera».

C’è chi evita di parcheggiare in quel tratto di via Garibaldi quando è buio. «È una zona pericolosa di notte, mi inquieta. Preferisco fare qualche metro in più ma lì la macchina non la lascio mai», si lamenta la cameriera di un ristorante di piazza San Cosimato. Fabio è titolare del “Baretto” di via Garibaldi, una tappa d’obbligo della movida trasteverina e non solo, l’unico locale della zona che resta aperto fino alle due (…)

Clochard e non solo, qui la notte girano anche spacciatori. Nella parte bassa di via Garibaldi, verso via della Scala, stazionano i pusher, nigeriani, maghrebini e afghani. E piazza Trilussa è uno dei centri dello spaccio. Trastevere sempre più chiassosa, sguaiata e violenta, adesso c’è quasi da impaurirsi a passare una nottata tra i locali.

E non rassicura di certo il fatto di trovarsi nel centro della Capitale, «adesso anche il centro è insicuro come la periferia», commenta il segretario dell’Ugl Roma, Cristiano Leggeri. «Roulotte o camper che diventano dormitori aumentano il rischio per la sicurezza dei cittadini». Dovrebbero essere tutte rimosse le ruolotte che diventano case, sostiene il consigliere regionale Fabrizio Santori, «sono abusive, come ha stabilito la sentenza del Consiglio di Stato e come ha preso atto l’Avvocatura di Roma Capitale. Prima di sistermarle per strada ci vorrebbe un permesso per costruire». Nessuna roulotte ce l’ha, si chiude un occhio e la Grande bellezza diventa immenso degrado.

Musica a volume troppo alto: ucciso un 30enne

omicidio-trastevere-tuttacronacaErano circa le 2 di notte quando a Roma un giovane di 30 anni anni trovava la morte dopo essere stato pugnalato al petto con un cacciavite. A compiere l’omicidio un cittadino indiano 57enne, già arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo di Trastevere. Stando alle ricostruzioni dei militari, la vittima stava ascoltando la musica nella sua auto, che aveva parcheggiato accanto alla roulotte dove viveva l’indiano.

Il ritorno del conte nero, le stelle ninjia sono di Piccolomini

Ranieri Adami Piccolomini-tuttacronaca

Il Conte Nero, ovvero Ranieri Adami Piccolomini, che sin dalla fine degli anni ’90 si era reso protagonista di alcuni episodi di cronaca nera. L’ultimo è successo a Trastevere: coltellate con stellette ninja e pugni ai passanti, in una domenica sera agitata per il “Conte nero”, 38 anni, discendente di papa Pio II, Enea Silvio Piccolomini, pontefice dal 1458 al 1464.

Piccolomini ha aggredito e ferito alla gola, usando una stelletta ninja a quattro lame, un pensionato romano di 75 anni, in piazza De’ Renzi a Trastevere. Poi, non pago, ha dato un pugno in Piazza San Cosimato a un sardo di 52 anni, spaccandogli uno zigomo.

Scrive Rinaldo Frignani sul Corriere Roma:

“Il 75enne è stato ricoverato in osservazione al Fatebenefratelli sull’Isola Tiberina con una ferita da taglio alla gola. Secondo i poliziotti che hanno poi fermato il «Conte nero» portandolo negli uffici del commissariato Trastevere, ha rischiato di morire: la lama si è fermata a pochi millimetri dalla giugulare. Meno grave il cinquantenne di origine sarda che è stato medicato al pronto soccorso e poi dimesso.

Il 29 aprile scorso Piccolomini – appassionato di culturismo e boxe, con un passato vicino agli ambienti di estrema destra e nel 1996 prosciolto dall’accusa di omicidio a Viterbo, quello di Paolo Segatori, assassinato con 20 coltellate – venne fermato dai carabinieri per aver aggredito in piazza di Santa Maria in Trastevere un turista tedesco e un trentenne lucano che si trovavano seduti davanti alla basilica. Nell’aprile dello scorso anno il «Conte nero», accusato in passato anche di maltrattamenti in famiglia ed evasione dai domiciliari nella sua abitazione a Centocelle, ha preso a pugni un ambulante bengalese in via dei Crociferi rompendogli il naso. Poche settimane prima aveva fatto lo stesso con tre connazionali, venditori di rose, in vicolo del Cinque.

«Mi stavano antipatici, non li sopportavo più», si era giustificato con i carabinieri. Ma allora aveva agito a mani nude. Domenica sera invece i poliziotti hanno trovato la stella ninja, con una lama da sette centimetri, usata per colpire i passanti. Anche questa volta un vero motivo non c’era.

Roma shock! Due passanti feriti da stelle ninjia a Trastevere

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Shock e terrore nel cuore di Roma dove due passanti sono stati aggrediti e feriti da un uomo che li ha colpiti con delle stelle ninjia: le armi usate dai guerrieri giapponesi. Erano circa le 18 e il quartiere della Movida romana era stato preso d’assalto, molti i romani, ma soprattutto i turisti che nel tardo pomeriggio passeggiavano nei vicoli fermandosi in pub e caffé. La tranquilla domenica dell’Immacolata è stata stravolta dalle aggressioni avvenute in via del Moro e in via De’ Renzi. Uno dei due feriti ha riportato un profondo taglio vicino alla giugulare: “pochi centimetri e sarebbe stato ucciso”, hanno riferito i soccorritori. L’aggressore è stato bloccato e portato al commissariato di Trastevere dove sarà interrogato.

Ma quale movida? Solo degrado a Trastevere, il cuore di Roma dilaniato

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Ma quale movida? Ma quale quartiere caratteristico? Solo cibo, spesso e volentieri a basso costo e di pessima qualità, levate le poche eccezioni e tanto chiasso, frastuono e risse. Per i residenti la vita è impossibile e se provano solo a ribellarsi, come racconta il messaggero, ecco cosa accade:

Lorenzo Fedele abita a lungotevere Raffaello Sanzio da sei anni e più o meno da quando si è trasferito da sua madre, anziana e con problemi di salute, combatte la sua «inutile guerra» contro la movida incivile di Trastevere. Denunce a polizia e carabinieri, solleciti, querele, esposti per inquinamento ambientale al comune di Roma e all’Arpa Lazio contro un locale che spara musica a tutti decibel. Senza che nulla abbia mai cambiato le cose. Mercoledì sera alle 2.30, «svegliato di soprassalto dalle solite urla, dal rumore di vetri rotti a terra, da fischi e petardi», queste notti ha deciso di documentarle. E ha videoregistrato, cellulare alla mano, tre minuti di insulti e minacce contro l’inquilino di un palazzo che si era affacciato alla finestra reclamando semplicemente, vista l’ora, il diritto di poter dormire.

Ma vanno bene le cose in altre zone del quartiere? Sembra proprio di no, visto che ancora Il Messaggero denuncia:

Via del Politeama a quell’ora è stracolma di gente. Saranno almeno una ventina, sono tutti giovanissimi, escono da un locale molto noto in quella strada. Un ragazzo, visibilmente alticcio, alza gli occhi verso la finestra del palazzo, lancia una bottiglia in aria che vola a terra in mille pezzi. Il coro degli amici lo incita. «Scemo, – urla rivolgendosi all’inquilino affacciato alla finestra- cambia casa». Fischi, parolacce, scoppia pure qualche petardo. «Scendi che ti gonfio di botte, scendi se hai le palle. A deficente ti spacco la faccia» e giù ancora minacce, bestemmie, insulti.

Il giovane continua a sbraitare, poi dopo qualche minuto si avvicina un uomo, prova a calmarlo, il ragazzo bestemmiando se ne va. Ma ne è sicuro, non finisce lì. «Ecco questo è quello che noi residenti siamo costretti a vivere ogni notte», dice sconfortato il signor Fedele. «Questa non è movida, ma inciviltà. Io a casa mia sono un prigioniero, un ostaggio. Perché gli atti di vandalismo in questo quartiere sono davvero all’ordine del giorno. Di notte in Via del Politeama, come a piazza Trilussa e in molti vicoli del rione ci sono coppie di giovani ben vestiti che fanno sesso, ragazzi che collassano e vengono portati via in ambulanza, gente ubriaca che si stende in mezzo alla strada, cumuli di immondizia dei locali e del forno. L’unica cosa che non si vede mai sono le forze dell’ordine».

«Qui bisogna che tutti capiscano che il centro storico è abitato da persone vere, in carne e ossa, che la mattina si svegliano presto per andare a lavorare. È assurdo che si consenta di utilizzare amplificatori e percussioni fino a tarda sera, che si consenta tutto questo. Ho consegnato il video ai miei avvocati che oltre alle minacce, alle ingiurie, al getto pericoloso di cose ed al danneggiamento, sostengono che ci sia una vera e propria violenza privata perché quelle persone ci hanno costretto a rimanere in casa e a tollerare cori ingiuriosi sotto la minaccia di conseguenze fisiche. E non escludo di inviare queste immagini anche al Questore e al Prefetto. Non smetterò di denunciare quello che noi residenti siamo costretti a sopportare tutte le notti. Perché amo questa città e questo quartiere. Perché questo rione sta morendo, travolto da fiumi di alcol e droga. E non possiamo permetterlo».

E’ solo degrado, inquinamento acustico e ambientale e risse… dove sono le istituzioni? Tutte troppo impegnate a pedonalizzare i fori?  

Artisti di strada a Trastevere a Roma, residenti in lotta

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Scontro tra abitanti e artisti di strada nella Capitale. In particolare nel cuore della movida romana dove è appena entrato in vigore il nuovo regolamento e l’associazione Vivere Trastevere ha scritto una lettera al sindaco e ai consiglieri comunali con una nuova proposta di regolamento. “In tutte le capitali europee il centro  storico è interdetto alle esibizioni degli artisti di strada. Ma poiché Roma non ha i titoli, purtroppo, di annoverarsi tra le capitali europee, si informa che a Venezia, il cuore della città e le calli sono esentate dalle esibizioni degli artisti di strada. Si ricorda che a Trastevere, fino alle 22, sono consentiti 55 decibel, e dopo 45. Come è possibile rispettarli con percussioni e batterie? Non costringeteci ad avviare il procedimento di infrazione all’Ue, che può comportare anche un danno erariale di cui ognuno di voi dovrà rispondere in solido”, così Dina Nascetti dell’associazione. Il nuovo regolamento infatti consente a chiunque di esibirsi, non è richiesta neppur l’iscrizione all’albo, sarà quindi preso d’assalto il quartiere della movida e sarà impossibile per i residenti riposare, almeno secondo quanto specificato nella lettera dell’Associazione.

Silent disco: al Maxxi si balla… immersi nel silenzio

silent-disco-tuttacronacaUna performance surreale quella andata in scena ieri sera al Maxxi di Roma, dove l’iniziativa This is Rome ha riunito oltre 300 partecipanti in un ballo silenzioso. Ad animare la Silent disco 9 dj e famose crew della Città Eterna, che hanno dato vita a un’alternanza di indie rock, reggae, rap e techno. In pista, giovani con cuffie senza fili: la musica in testa, fuori, il silenzio. L’evento a ingresso libero, organizzato da Snob Production, ha preso il via alle 20 e, trascorsa la mezzanotte, ancora stazionavano all’esterno fila composte da chi non era riuscito a prenotare le cuffie online. Tutti uniti da una speranza: che qualcuno abbandonasse la speciale dancefloor.

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La nuova droga della follia si chiama Ya-Ba, mega operazione a Roma

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L’operazione è stata portata avanti tra venerdì e sabato nei quartieri più a rischio della città: Pigneto, San Lorenzo, Trastevere, Trionfale, Termini e Casilino. E’ in queste zone che si concentra il traffico di stupefacenti e in particolare marijuana, hashish, eroina e cocaina. Il bilancio dell’operazione è di 19 persone arrestate, molti dei quali stranieri, di età compresa tra i 18 e i 54 anni. In particolare è stato però fermato un cittadino del Bangladesh, di 30 anni, nei pressi dell’acquedotto Alessandrino, in zona Tor Pignattara. Il giovane era in possesso di 120 pasticche di “Ya-Ba”.

Lo Ya-Ba è una sostanza simile all’ecstasy, ma l’abuso della sostanza produce comportamenti molto violenti, autolesionisti e a stati allucinatori. Questa metanfetamina porta a gravi e irreparabili disturbi psichici, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “droga della pazzia”. Lo Ya-Ba è molto popolare in Cina.

Caccia a Guy Ritchie a Roma… ma neppure Sherlock Holmes lo troverebbe

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Guy Ritchie sta girando a Roma il suo nuovo film intitolato “The man from U.N.C.L.E.” che vede come protagonista Hugh Grant. I fan in questi giorni quindi sono in fermento per cercare di incontrare il regista di “Sherlock Holmes” o l’attore di “About a boy”. Grant quando non gira torna nella sua suite  nell’ hotel, vicino a Piazza del Popolo, mentre, un bravo Sherlock Holmes sicuramente ha potuto vedere Guy Ritchie quando si è concesso una cena a Trastevere con i tre dirigenti della Warner Bros, major che produce la sua nuova pellicola. Il pasto è stato tra i più spartani pesce e verdure, solo qualche forchettata di pasta cacio e pepe e un buon bicchiere di vino rosso.

Pochi giorni fa il set del film era in via del Corso, con tutti gli attori   sul set, compreso Grant. Nscosti agli sguardi dei più, sulla terrazza dell’hotel c’erano: Henry Cavill, interprete del film “L’uomo d’acciaio” e Armie Hammer, visto in “The Lone Ranger”. Nella pellicola recita anche l’attore italiano Luca Calvani.

In questi giorni il set però si è trasferito in un piccolo paese vicino Roma e il cast stellare tornerà a girare a Roma a partire da lunedì.

Roma Centro: 4 giorni senza telefono, internet e pos

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L’incendio divampa e consuma i cavi della municipalizzata romana Acea in  corso Vittorio Emanuele così che Roma centro,a  due passi dal Pantheon e da Palazzo Madama resta senza telefono, internet e pos. L’incendio è divampato proprio nelle ore in cui i politici cercavano di evitare la scalata di Telecom da parte degli spagnoli. Disagi anche nella vicina Trastevere, cuore della Movida romana. Così la linea guasti di Telecom si infiamma e il 187 inizia a ricevere le prime chiamate, “appena” 4 giorni e tutto tornerà alla normalità. Lo racconta il Corriere della Sera:

“La faccenda si rivela evidentemente più complicata del previsto. Anche perché sono saltate migliaia di linee telefoniche. Per fortuna ci sono i cellulari. Passa anche venerdì, e al 187 dicono che difficilmente le linee potranno essere ripristinate prima di sabato sera. La domenica mattina, infatti, i telefoni sono ancora muti. (…) Il 187 continua a non dare molte speranze. La data per il ripristino totale delle lineeviene addirittura spostata al martedì. Con un brivido che corre lungo la schiena quando l’interlocutore sottolinea come la domenica sia un giorno festivo. «Che vuol dire, oggi riparano a ritmo ridotto?»; «Non sappiamo…». Falso allarme. Alla Telecom dicono hanno lavorato senza sosta, giorno e notte

E meno male che qualche ora più tardi i responsabili della rete fissa, interpellati, fanno sapere che «alcune utenze sono già rientrate, dovremo concludere tra stasera e domani mattina». Non senza la precisazione che i tecnici della compagnia telefonica hanno iniziato a operare «non appena i vigili del fuoco ci hanno autorizzato a entrare nella galleria incendiata».”

Il Corsera si interroga anche se non debba essere preso come una metafora del clima che si respira in Italia:

“A meno di non volerlo interpretare come un altro piccolo sintomo di un Paese che rischia di andare in tilt”.

Rapina che finisce in rissa alla stazione Trastevere di Roma

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Era domenica sera quando tre uomini hanno avvicinato una ragazza di 21 anni a Piazzale Flavio Biondo, davanti alla stazione di Trastevere a Roma. I tre le hanno puntato un coltello e l’hanno minacciata, ma la ragazza è riuscita comunque a far resistenza e a fuggire dopo aver ricevuto alcuni calci e pugni. La 21enne poi terrorizzata ha chiamato il 112 ed è stata raggiunta da una pattuglia dei carabinieri. La ragazza è riuscita anche a fornire una  descrizione dei suoi aggressori ai militari che hanno intercettato e arrestato i tre con l’accusa di tentata rapina aggravata. Si tratta di un 21enne polacco e di due 32enni romani, già noti alle forze dell’ordine. Lo straniero è stato anche denunciato a piede libero per porto di strumento atto ad offendere poiché trovato in possesso di un cacciavite e del coltello. Gli arrestati saranno processati con il rito per direttissima. La ragazza, invece, è stata medicata presso l’ospedale San Camillo per una ferita al braccio e se la caverà in 5 giorni.

Arresti a Roma, maxi operazione antidroga nelle strade della Movida

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Controlli di Ferragosto e 25 persone, tra cui 12 pusher, nella Capitale arrestate dai carabinieri nelle strade della movida romana: San Lorenzo, Testaccio, Monti e Trastevere. Sequestrate centinaia di dosi di droga e almeno 10 persone segnalate  all’Ufficio Territoriale del Governo in qualità di assuntori di stupefacenti. L’indagine speriamo che porti a ricostruire il traffico e la provenienza, così da poter arrestare anche i boss che, a quanto sembra dalle notizie riportate dai media, rimangono ancora nell’ombra.

Lo sfogo del Pd: Marianna Madia “troppi delinquenti”

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Marianna Madia, veltroniana, onorevole del Pd, durante la presentazione del programma di Fabrizio Barca al Circolo del Pd di Trastevere, si è lanciata in una frase che sicuramente farà discutere.

“Nel Pd a livello nazionale ho visto piccole e mediocri filiere di potere. A livello locale, e parlo di Roma, facendo le primarie dei parlamentari ho visto, non ho paura a dirlo, delle vere e proprie piccole associazioni a delinquere sul territorio”.

Quello che lascia perplessi è che l’accusa non arriva dal M5S e neppure da un esponente estremista del partito, la Madia, da sempre una moderata, ha sollevato il vaso di Pandora?

L’ultima cena di Gandolfini

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E’ in volo verso New York la salma dell’attore americano famoso per la serie tv “I Soprano” morto a Roma, in una stanza dell’Hotel Exedra, mercoledì scorso a Roma all’età di 51 anni. Intanto arrivano le foto, svelate dal  New York Post, dell’ultima cena di James Gandolfini seduto al tavolo di un ristorante di Trastevere, in cui l’attore avrebbe consumato almeno otto drink:  quattro shot di rum, due Pina Colada e due birre, accompagnati da una doppia porzione di frittura di pesce con abbondante maionese e un grande piatto di foie gras.

Giallo a Trastevere sull’aggressione a un giovane

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Nella notte tra sabato e domenica, nella zona della movida romana di Trastevere un giovane, seduto al bar «Roma Libera» con alcuni amici sarebbe stato aggredito da un gruppo di giovani che passavano davanti al locale. Il giovane è stato violentemente picchiato con un casco sul volto e avrebbe ricevuto diversi pugni, prima che gli aggressori scappassero per via Mameli, tra gli sguardi impietriti e spaventati dei presenti. Secondo alcuni l’aggressione sarebbe stata una “missione punitiva” contro un esponente di destra operata dai giovani di sinistra che si trovano spesso il sabato sera nella zona. Alcuni testimoni affermano di aver sentito gli aggressori gridare al giovane seduto al bar “sei un fascio!”

Ma la versione sembra essere invece diversa: si tratterebbe di un gruppo di estrema destra che avrebbe aggredito il ragazzo che stava con i suoi amici passando la serata tra i tavoli di Roma Libera.

Il giovane non ha reagito all’aggressione ed è andato a farsi medicare in ospedale, ma a preferito non sporgere denuncia. Il giallo resta in una città che ogni giorno fa registrare sempre più casi di aggressione perpetrati soprattutto nelle zone più frequentate nei weekend. Dove è la sicurezza nella capitale?

Premio e cena a Trastevere, questa la serata di Tarantino!

In occasione dell’uscita di Django Unchained il regista ha ritirato il premio al cinema Adriano e poi è andato a mangiare all’Antica Pesa a Trastevere.

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Metti una sera… Sordi, Trastevere e Verdone!

Carlo Verdone sul set del docuentario-omaggio a Sordi. Oggi giornata dedicata ai luoghi che hanno visto nascere l’Albertone nazionale: il Ghetto e Trastevere.

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