Da Gianni Sperti al fiasco di vino del Monopoli: Sorrentino ringrazia tutti!

sorrentino-ringrazia-tuttacronacaDei ringraziamenti di Paolo Sorrentino al momento di ritirare la statuetta degli Oscar per il suo La Grande Bellezza si è molto parlato, sia perchè non è stata eccessivamente gradito il ringraziamento a Maradona sia per il suo inglese, preso di mira su Twitter. Ora però c’è un nuovo fenomeno che sta spopolando in rete. Basta andare sul sito Sorrenthanks perchè vengano generati automaticamente dei nuovi ringraziamenti, con combinazioni quanto mai insospettabili. Le divertenti combinazioni stanno facendo impazzire gli utenti e sono diventate virali in tempo record: provare per credere!

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Il selfie dei record? La parodia è servita!

selfie-tuttacronaca-parodiaSe ne parla ancora, perchè un selfie da record non cade presto nel dimenticatoio ed ecco allora che quello delle star voluto da Ellen DeGeneres durante l’86esima edizione degli Oscar continua a viaggiare rapido in rete: vanta attualmente più di 3,2 milioni di retweet. Ma tanta attenzione non può “salvarsi” dalla parodia ed ecco che c’ha pensato Matt Groening che, sulla pagina Twitter dei Simpsons, ha pubblicato una divertente vignetta che offre uno sguardo “più ampio” rispetto al selfie originale: appare infatti anche Homer, con Bradley Cooper che cerca di tenerlo alla larga. Ma non è l’unico caso. Sul web spopolano le parodie del selfie da Oscar, con fotomontaggi che includono meme popolari, come Grumpy Cat, e ossessioni della rete, come l’attore Nicolas Cage, da tempo protagonista di un blog (Nicolas Cage as Everyone), nel quale centinaia di personaggi diversi impersonano l’attore.

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Il retroscena della foto più retwittata di tutti i tempi!

ellen degeneres oscar 2014-tuttacronacaIl selfie più retwittato di sempre, che ha girato il mondo in poche ore, è quello che Ellen DeGeneres ha scattato durante la notte degli Oscar 2014. Ma quella foto non è stata casuale, così come molte altre della serata. Non tutti sanno, infatti, che dietro c’è la Samsung, che ha sborsato 20 milioni di dollari di pubblicità. Condizione: il suo nuovo smartphone Galaxy Note 3 doveva essere il protagonista indiscusso dello show. L’idea ha funzionato perfettamente… almeno fino a quando la presentatrice non si è fatta un clamoroso autogol. Se nella foto da record Jared Leto, Jennifer Lawrence, Channing Tatum, Meryl Streep, Julia Roberts, Kevin Spacey, Bradley Cooper, Brad Pitt, Lupita Nyong’o e anche suo fratello Peter N’yongo sono stati tutti testimonial più o meno inconsapevoli di Samsung, la DeGeneres ha postato infatti anche altre foto scattate però con un iPhone. Come dimostra quest’altro selfie:
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Il post Oscar… è glam! Il Vanity Fair Party

vanity-fair-party-tuttacronacaSe il red carpet degli Oscar è prestigioso, il Party realizzato ogni anno al termine della cerimonia dalla rivista Vanity Fair lo è anche di più. Le star presenti alla premiazione non sono mancate al dinner e all’appello erano presenti tante altre star, per la gioia di fotografi e paparazzi che hanno potuto continuare a far ballare i flash. Scontato il cambio d’abito per le celebrità, che hanno sfilato come se fossero fresche di trucco e parrucco. Ovviamente, non passano inosservate le belebrity, ma neanche gli stilisti che le hanno vestite. Malin Akerman ha indossato un elaborato abito di J. Mendel a cui ha abbinato un sandalo oro lucido e una clutch Anya Hindmarch, Jennifer Lawrence ha scelto un prezioso mini abito Tom Ford, Penelope Cruz ha optato invece per la moda eco-sostenibile, indossando un abito blu notte di H & M della collezione “Conscious”. Emmy Rossum ha scelto un abito da favola Monique Lhuillier, Rashida Jones un Valentino, Taylor Swift un abito nero lungo e paillettato di Julien Macdonald, Kate Beckinsale ha indossato un abito couture di Elie Saab, Kate Hudson uno di Zuhair Murad Couture. Rosie Huntington-Whiteley ha scelto un abito azzurro pallido di Cushnie et Ochs, Anne Hathaway, uno bianco e nero di Viktor & Rolf senza spalline, Diane Kruger un Valentino, Jaime King uno Couture di Ulyana Sergeenko, Selena Gomez uno oro in tulle ricamato di Emilio Pucci. Elizabeth Banks si è presentata con un abito di Jenny Packham a cui ha abbinato una clutch Jimmy Choo ‘Cloud’ e scarpe Casadei, Kristen Bell ha scelto un abito rosso da famme fatale di Zuhair Murad, Naomie Harris uno Naeem Khan. Evan Rachel Wood ha sbalordito con un abito di Elie Saab Couture, Eve Hewson ha indossato un abito nero senza spalline di Dsquared. Cavalli anche per Jada Pinkett Smith e Sheryl Crow. Bruce Willis e Emma Heming e Jason Bateman e Amanda Anka hanno scelto invece Dolce&Gabbana. Le più scandalose, come sempre, sono state Donatella Versace e Lady Gaga, arrivate in coppia. Insomma, un matrimonio tra spettacolo e moda da togliere il fiato!

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Il selfie degli Oscar…. e quel perfetto sconosciuto tra le star

peter-selfie-oscar-tuttacronacaIl selfie più retwittato della storia del social network: è quello voluto da Ellen De Generes durante la cerimonia degli Oscar e scattato da Bradley Cooper. Ha fatto il giro del mondo lo scatto e con esso una domanda: ma chi è quello sconosciuto ragazzo che appare tra le star? La domanda ha ora una risposta: si tratta del fratello della vincitrice dell’Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista per “12 anni schiavo”, Lupita Nyong’o. Lui si chiama Peter ed è uno studente al primo anno dell’Università Stetson della Florida all’aftershow che si è anche messo in posa con Michael Fassbender, vecchia conoscenza dal momento che ha lavorato sul set con la sorella in “12 anni schiavo”.

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“Certo che Sorrentino poteva studiare un po’ d’inglese prima…”

sorrentino-discorso-tuttacronacaSorrentino sarà anche stato premiato dall’Academy ma di certo non ha ottenuto l’ovazione dal pubblico italiano. Se non per quel che riguarda il film, di certo il suo discorso di ringraziamento al momento della premiazione è diventato un boomerang che gli si è ritorto contro. A iniziare da quel suo prendere a modello Diego Armando Maradona. Il regista l’ha spiegato come “maestro di spettacolo” ma resta il fatto che in Italia l’ex campione del Napoli è additato come evasore fiscale.

Oltre a questo, però, in molti hanno puntato il dito contro la sua pronuncia inglese: con la lingua straniera Sorrentino se l’è cavata tanto miseramente da meritarsi un hashtag: #sorrentinoinglese. “Certo che Sorrentino poteva almeno impararlo un po’ d’inglese prima di andare a ritirare l’Oscar”, scrivono su Twitter. E i commenti acidi si sono susseguiti in rete. C’è anche chi prova a difenderlo ribattendo frasi del tipo: “vorrei sentire voi in inglese”. Resta il fatto che… non tutti devono trovarsi a fare un discorso in mondovisione!

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La gaffe dell’Academy: confonde Penèlope Cruz con Salma Hayek!

cruz-deniro-tuttacronacaTutto stava scorrendo liscio al gala degli Oscar 2014. Forse anche troppo. Una gaffe doveva prima o poi occorrere. Nell’era 2.0, se non avviene in diretta probabilmente arriva via Twitter, e anche la notte delle star non ha fatto eccezione. Quando la serata stava per terminare, senza essere incappata in alcun inghippo, l’Academy ha fatto il suo scivolone, via Istagram. Pubblicando una foto dal backstage, nella quale appare De Niro che si prepara ad assegnare i due premi per la sceneggiatura (non originale a “12 anni schiavo” e originale a “Her”), l’Academy si confonde e scrive: “Hayek e De Niro si preparano nel backstage #oscars”. Peccato solo che non si trattasse della messica Salma, ma della spagnolissima Penèlope Cruz!

La notte degli Oscar… riassunta in gif animate!

oscar-2014-tuttacronacaIn Italia ogni Tg e, in generale, ogni media, sta parlando della vittoria del film di Sorrentino “La grande bellezza”, ma molti sono stati i momenti che verranno ricordati dell’86esima edizione degli Oscar e l’Huffington Post ha pensato di ricapitolarla tramite gif animate. Tre ore di cerimonia riassunte in poche immagini particolarmente significative: pronti al ripasso?

Iniziamo allora con la sensazione di vincere un Oscar come miglior film: viene immediatamente voglia di saltare! tv show gifs

E che dire delle attrici che si godono la serata… improvvisando un ballo? Tra di loro l’intramontabile Meryl Streep:
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e non è da meno l’attrice Lupita Nyong’o…
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… nè Amy Adams.
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Jennifer Lawrence ci ricasca, letteralmente. Se riesce a inciampare anche l’anno prossimo possiamo dire per certo che è nata una nuova tradizione!
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Emma Watson y Joseph Gordon-Levitt: lezione di eleganza dai due giovani attori.
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Ellen De Generes, la conduttrice della serata, ha avuto un’idea geniale: riempire la pancia a tutti! Come? Solo una parola: pizza!
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Brad Pitt, da bravo padre di famiglia, si è incaricato di distribuire i piatti…
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Ma era scontato che qualcuno dovesse “sganciare”: è stato il produttore Harvey Weinstein a scucire 200 dollari di mancia al fattorino:
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Jared Leto ha sovvertito i ruoli: è lui che si occupa di “sfamare” la madre:
Lupita Nyong’o ha vinto l’Oscar e Liza Minnelli ha voluto festeggiare con lei:
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Ma uno dei momenti clou della serata è stato indubbiamente il selfie che Ellen DeGeneres ha voluto scattare con alcuni attori: è subito diventata la foto più retwittata!
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Già che c’era, ha provato anche a spaventare Leonardo DiCaprio e Sandra Bullock…
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… ma non c’è serata degli Oscar se non c’è anche moda… e sicuramente ha dato una lezione di stile… fatato!
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Cate Blanchett, favoritissima, ha fatto finta di sorprendersi per il suo Oscar
Il momento più romantico della sarata? Sicuramente il bacio tra Matthew McConaughey y Camila Alves
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 Non resta che darsi appuntamento all’anno prossimo!

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 Buon cinema a tutti! 

Il selfie agli Oscar infrange ogni record: il più twittato di sempre!

foto-oscar-selfie-record-tuttacronacaL’86esima edizione degli Oscar, che l’Italia ricorderà a lungo visto che ha riportato la pregiata statuetta sul Belpaese, passerà alla storia per il record che ha fatto registrare l’idea lanciata dalla presentatrice della serata, Ellen De Generes: “Facciamo una foto che batta il record dei retweet”. Detto, fatto! Si tratta di un super-selfie delle star hollywoodiane scattato in diretta televisiva dalla stessa conduttrice e che è da oggi il più twittato della storia: ha scalzato dal podio anche una foto di Barack Obama. Del resto difficile passasse inosservata: tra gli altri appaiono anche Brad Pitt, Angelina Jolie, Meryl Streep, Julia Roberts e Kevin Spacey. La foto è stata retwittata oltre 2 milioni di volte facendo il giro del mondo. Il precedente primato era detenuto da Obama con appena – si fa per dire – 800mila retweet per il suo messaggio in cui annunciava la sua rielezione datato 6 novembre 2012.

Steve McQueen sbaraglia tutti: l’Oscar è per il suo “12 anni schiavo”

12annischiavo-oscar-tuttacronaca86esima notte degli Oscar e l’Italia festeggia la vittoria di La Grande Bellezza. Ma la serata, condotta da Ellen De Generes, si è rivelata un successo. A trionfare su tutti il favoritissimo “12 anni schiavo” di Steeve McQueen, tratto dall’omonima autobiografia di Salomon Northup, pubblicata nel 1853. Nel cast, oltre al protagonista Chiwetel Ejiofor, anche Michael Fassbender, Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Paul Giamatti e Brad Pitt, quest’ultimo anche produttore della pellicola.

Ma il vero asso pigliatutto della serata è stato “Gravity”, arrivato con ben dieci nominations. Il thriller fantascientifico di Alfonso Cuaron ha portato a casa sette statuette: molte ‘tecniche’ (effetti speciali, sonoro e montaggio sonoro, fotografia, montaggio, colonna sonora) e una fondamentale, la miglior regia per il cineasta messicano al suo primo Oscar, che ha definito gli anni di lavoro sulla pellicola della “un’esperienza di trasformazione”. Cuaron ha quindi ringraziato le persone coinvolte nel progetto, in particolare il figlio Jonas, co-sceneggiatore, la sua protagonista Sandra Bullock – “Sandy, sei tu Gravity, sei tu l’anima e il cuore, la persona migliore con cui potevo collaborare e una delle persone più belle con cui ho lavorato” – e ancora George Clooney “per la tua fiducia”. Ha infine dedicato il premio alla madre: “Se sono qui è per te e questo è per te”.

Pluripremiato anche “12 anni schiavo”, che ha vinto l’Oscar anche per la migliore sceneggiatura non originale e quello per la migliore attrice non protagonista assegnato a Lupita Nyong’o. L’attrice messicana naturalizzata keniota, che appena sabato ha spento 31 candeline, ha commentato: “Non ho pensato neppure per un momento che tutta questa gioia potesse essere legata al dolore di qualcun altro per cui voglio rendere omaggio allo spirito di Patsey (la schiava che interpreta nella pellicola di Steve McQueen, ndr) e voglio ringraziare Solomon per aver raccontato la storia di lei e di lui e Steve McQueen. Tu carichi tutto quello che fai con un soffio del tuo spirito. Grazie di avermi fatto arrivare qui, questa è la gioia della mia vita. Sono certa che tutti quei morti sono lì che ti guardano e ti sono grati, così come lo sono io”.

Anche “Dallas Buyers Club” di Jean-Marc Vallée ha conquistato tre statuette: trucco e parrucco ma, soprattutto, miglior attore protagonista (Matthew McConaughey) e non protagonista (Jared Leto). “Ci sono tre cose di cui ho bisogno – ha detto – qualcosa a cui guardare, qualcuno a cui tendere e qualcuno da inseguire”. Poi l’attore ha ringraziato il padre scomparso, la madre in sala, la moglie Camila e i loro figli, “Le quattro persone che voglio siano sempre fiere di me”.

Miglior attrice protagonista è invece risultata Cate Blanchett, grazie alla sua interpretazione in “Blue Jasmine”, unico riconoscimento per il film di Woody Allen. “Questo premio è casuale e soggettivo, ma per me significa tanto in anni di interpretazioni straordinarie da parte di donne” ha detto l’attrice australiana, che si è poi complimentata con le altre attrici candidate nella categoria: Amy Adams, Sandra Bullock, Julia Roberts e Judy Dench. “Sono qui a ritirare il premio grazie alla sceneggiatura straordinaria di Woody Allen” ha detto. “Grazie agli spettatori che sono andati a vederlo – ha aggiunto – e grazie a quelli che in questo settore scioccamente ancora credono che i film con le donne al loro centro siano dei film di nicchia. Non lo sono, gli spettatori vanno a vederli e fanno guadagnare. Il mondo è rotondo, gente”.

La miglior sceneggiatura originale si è rivelata “Her”, scritta dal regista e sceneggiatore Spike Jonze: “Sono qui con tutta la mia famiglia che mi ha sostenuto – ha detto dal palco del Dolby Theatre – tutte le persone che amo e che mi hanno aiutato a scrivere questa sceneggiatura sull’amicizia e su questa esperienza unica”. “Frozen”, lungometraggio animato della Disney, ha superato tutti i contendenti della categoria ottenendo inoltre il riconoscimento per la migliore canzone, “Let it go”. Ancora, “Il grande Gatsby” di Baz Lurhmann ha ottenuto due premi per i migliori costumi e la migliore scenografia. Delusione invece per “American Hustle – L’apparenza inganna” di David O. Russell: dieci nominations ma nessuna statuetta per lui.

La Grande Bellezza conquista Hollywood: Oscar a Sorrentino

Paolo-Sorrentino_oscar-tuttacronaca”Non volevo essere semplicemente un mondano, volevo diventare il re dei mondani. Io non volevo solo partecipare alla feste, io volevo avere il potere di farle fallire”. A parlare è Jep, il protagonista, interpretato da Toni Servillo, de La Grande Bellezza. Ma ieri Sorrentino non ha “fatto fallire” la festa dell’Italia: la pellicola pluripremiata, infatti, ha conquistato anche l’Oscar come miglior film straniero. Sorrentino, ritirando il premio, ha dichiarato di essersi ispirato a Fellini, Scorsese, i Talking Heads e Maradona:”Perché sono quattro campioni nella loro arte che mi hanno insegnato tutti cosa vuol dire fare un grande spettacolo, che è la base di tutto lo spettacolo cinematografico”. E al centro di questo spettacolo Sorrentino ha messo Jep Gambardella, giornalista e scrittore sessantacinquenne che funge da guida colta, cinica e ironica di quella Roma indolente, stracafona e popolata da donne di plastica e uomini da poco che il registra ha ritratto. Si tratta, come Fellini, di un uomo arrivato a Roma a 26 anni, con il suo carico di fame e curiosità della provincia e l’accento napoletano. E’ un dandy nato ricco, Jep, che si circonda  di persone giuste che vivono la notte proprio come fa lui. Intorno a lui tutti tutta una giungla di caratteri, che arriva a quella terrazza dove non mancano musica, alcool e coca e dove Jep è un leader, circondato da una folla di parvenu, politici, giornalisti, attori, nobili decaduti, alti prelati, artisti e intellettuali veri o presunti.

E se il premio Oscar… facesse ridere? La parodia dei film candidati

parodie-oscar-tuttacronacaSe “Wolf of Wall Street” fosse girato con i lupi? E se “Her” diventasse “Him” e fosse interpretato da “Seth Rogen”? Sicuramente l’effetto sarebbe diverso… come dimostra una raccolta delle pellicole in gara “rivisitate” in versione parodia. I youtubbers sono fantastici in questo e il cortometraggio è stato ripreso dal “Saturday Night Live”.

Aspettando gli Oscar… premiato il peggio del cinema: Razzie Awards

razzie-awards-tuttacronacaTra qualche ora prenderà il via la magica notte degli Oscar ma a fare da apripista, come da tradizione, c’è già stata un’assegnazione, non tra quelle più amate da chi lavora nel mondo del cinema. A Los Angeles, infatti, sono stati premiati i film peggiori della passata stagione. A vincere il Razzie Award (la ‘pernacchia’) come peggior film è stato Comic Movie, il film composto da 16 cortometraggi che annoverano nel cast attori del calibro di Halle Berry, Gerard Butler, Anna Faris, Richard Gere, Hugh Jackman, Liev Schreiber, Emma Stone, Naomi Watts e Kate Winslet, e diretto da 13 registi. A fronte di una spesa di 6 milioni di dollari, la pellicola ne ha incassati poco meno di 30 milioni assicurandosi però le peggiori critiche possibile da parte degli esperti del settore. Jaden Smith ha conquistato invece il premio per peggior attore per la sua performance in After Heart mentre peggiore attrice è risultata Tyler Perry per A Madea Christmas. Peggior regista, ovviamente, tutti quelli di Comic Movie. La celebre ‘pernacchia’, che viene consegnata dalla Raspberry Foundation, consiste in un lampone appoggiato su un nastro Super8 dipinto in oro del valore di poco meno di 5 dollari.

Aspettando l’Oscar: una dritta per gli attori per aver maggiori possibilità…

oscar_tuttacronaca-2014Poco più di 24 ore e prenderà il via la notte degli Oscar. Candidati alla statuetta come miglior attore protagonista quest’anno troviamo Bruce Dern, Chiwetel Ejiofor, Matthew McConaughey, Leonardo Dicaprio o Christian Bale. Non è mai facile indovinare i sentimenti dell’Accademy e avere la certezza assoluta del vincitore ma, mentre in Italia si tengono le dita incrociate sperando che l’Oscar al migliore film stranero venga assegnato a La grande bellezza, è possibile provare ad azzardare delle previsioni per quel che riguarda proprio la categoria del miglior attore. A fare “l’esperimento” è stato l’Huffington Post Usa, che ha proposto un’infografica che tiene conto degli ultimi 85 anni di Oscar, distinguendo i tipi di ruoli a cui è andato di volta in volta il premio. Stando al risultato, ad avere le maggiori chance sarebbero Ejiofor, McConaughey e DiCaprio, i tre candidati per interpretazioni storiche. I dati, infatti, indicano che i ruoli storici sono quelli premiati più spesso, con una percentuale che supera il 25%.

vincitori-oscar-tuttacronacaOvviamente un ragionamento simile è possibile farlo anche le cinque candidate femminili, Cate Blanchett, Sandra Bullock, Judi Dench, Meryl Streep e Amy Adams. A giudicare dal risultato, come si nota nell’infografica, le probabilità più alte sono quelle della Blanchett e della Adam, che farebbero bene a iniziare a preparare i loro discorsi. Di seguito tutte le vincitrici delle edizioni passate raggruppate per ruolo. Nella maggior parte dei casi – il 30,2% – le vincitrici interpretavano ruoli di mogli, madri, sorelle, figlie o fidanzate. Alto anche il dato delle eroine storiche (20,9%); meno numerose le “cattive” (3,5%) e le vincitrici di premi per la carriera.

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Gli Oscar giganti che vegliano su Los Angeles e le sue star

oscar-statua-tuttacronacaConto alla rovescia per la notte più cosparsa di “polvere di star” dell’anno: domenica a Los Angeles verranno consegnati gli Oscar e già a Hollywood Boulevard si lavora sodo: delle gigantesche statue che rappresentano l’ambita statuetta sono infatti state issate: saranno i guardiani del red carpet, che verrà steso solo poche ore prima della cerimonia. Del frattempo le originali, quelle placcate d’oro 24 carati, 34 centimetri per 3,85 chili, riposano nel caveau di qualche banca.

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La grande bellezza piace all’estero… ma non convince tutti i critici

adele-premidellacritica-tuttacronacaHa vinto il Golden Globe ed è entrato nella cinquina dei candidati all’Oscar come miglior film straniero, eppure il film “La Grande Bellezza”, lavoro di Paolo Sorrentino, non convince tutti. E non parliamo dei detrattori italiani ma dei critici di radio, tv e Web che hanno assegnato i Critics’ Choice Awards. Al film italiano è stato infatti preferito “La Vita di Adele”. Nessuna preoccupazione però per quel che riguarda la corsa all’Oscar: se in genere questi premi, come del resto i Globes, anticipano quelli che verranno assegnati a Los Angeles il 2 marzo, in questo caso il film francese è escluso dalla competizione. Per quel che riguarda i premi attribuiti dalla critica: Miglior Film è “12 anni schiavo”, Migliori Attori Cate Blanchett (“Blue Jasmine”) e Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”). Jared Leto (“Dallas Buyers Club”) e Lupita Nyong’o (“12 anni schiavo”) sono i Migliori Attori Non Protagonisti. Leonardo DiCaprio, sistematicamente snobbato agli Oscar nonostante le numerose nomination in questi anni, invece è Miglior Attore in una commedia per “The Wolf of Wall Street”, il corrispettivo al femminile è Sandra Bullock per “Gravity”.

Tra le nominations all’Oscar… spunta La grande bellezza

Oscars2014-tuttacronacaUn ritratto appassionato e amaro di una Roma bellissima e decadente, ha per protagonista Jep Gambardella, interpretato dall’attore feticcio di Sorrentino Toni Servillo, viveur di sessantacinque anni e scrittore di un solo libro che si muove tra cultura alta, mondanità e situazioni surreali in una città santuario di meraviglia e grandezza. E’ questo La grande bellezza, il film che dopo aver sbancato agli Efa ed essersi aggiudicato il Golden Globe come Miglior Film Straniero, ora continua la sua corsa e regala all’Italia una candidatura all’Oscar. L’opera, infatti, è entrata nella cinquina che cercherà di aggiudicarsi il riconoscimento più ambito per il miglior film in lingua non inglese. Per sapere se ce la farà, bisognerà attendere il 2 marzo. La candidatura arriva nove anni dopo quella di La bestia nel cuore di Cristina Comencini e a quindici dalla strepitosa vittoria di un film che siamo fieri sia made in Italy: il perfetto La vita è bella di Roberto Benigni. Uscito negli Stati Uniti a metà novembre, il film di Sorrentino ha ottenuto critiche lusinghiere dalla stampa internazionale con il New York Times lo ha definito “una metafora del declino italiano”. “Quando sono stato negli Stati Uniti e ho mostrato il film sembrava piacesse molto, ma poi mi sono detto ‘chissà’ – aveva detto Sorrentino  – agli americani è piaciuta la libertà con cui è stato utilizzato il mezzo cinematografico e questa grande cavalcata dentro Roma e una certa umanità”. L’Italia ce l’ha fatta e sicuramente molti critici si stanno domandando “ma come ha fatto?” Chi ha amato il film festeggerà e risponderà che nessuno è profeta in patria e che chi non l’apprezza probabilmente è “perchè rode”. Quello che è certo è che 15 anni dopo quell’urlo di Sophia Loren dal palco, l’ormai storico “The winner is… Roberto!!!”, viene da chiedersi che fine abbiano fatto i film che ricorderemo per tutta la vita. Ora citiamo i grandi del nostro passato. Chi citeremo tra vent’anni? Citazioni dal citazionismo? Il successo, tuttavia, non è ancora incoronato. L’opera di Sorrentino dovrà infatti vedersela con The Broken Circle Breakdown di Felix van Groeningen (Belgio), The Missing Picture di Rithy Panh (Cambogia); The Hunt di Thomas Vinterberg (Danimarca) e Omar di Hany Abu-Assad (Palestina). Ci auguriamo solo che Servillo, nel caso riceva qualche critica dalla stampa estera, dimostri di aver preso qualche lezione di stile nel frattempo

Queste tutte le candidature per la notte delle stelle:

Miglior film: 12 anni schiavo, Gravity, American Hustle, Captain Phillips, The Wolf of Wall Street, Nebraska, Dallas Buyers Club, Her, Philomena.

Miglior sceneggiatura originale: American Hustle, Blue Jasmine, Her, Nebraska, Dallas Buyers Club.

Miglior attore: Matthew McConaughey, Chiwetel Ejiofor, Leonardo DiCaprio, Bruce Dern, Christian Bale.

Miglior attore non protagonista: Jared Leto, Michael Fassbender, Bradley Cooper, Barkhad Abdi, Jonah Hill.

Miglior attrice protagonista: Cate Blanchett, Judi Dench, Sandra Bullock, Amy Adams, Meryl Streep.

Miglior attrice non protagonista: Sally Hawkins, Jennifer Lawrence, Lupita Nyongo, Julia Roberts, June Squibb.

Miglior film d’animazione: Frozen, The Croods, The Wind Rises, Despicable Me 2, Ernest & Celestine.

Miglior documentario: The Act of Killing, The Square, Cutie and the Boxer, Dirty Wars, 20 Feet From Stardom

Miglior regia: Alfonso Cuaron, Steve McQueen, David O. Russell, Martin Scorsese, Alexander Payne

Palestinese=terrorista. Peccato che il palestinese è candidato all’Oscar!

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ERRORE GRAVE, GRAVISSIMO DEGLI AGENTI AMERICANI ALL’AEROPORTO DI LOS ANGELES.

Il primo regista palestinese ad essere nominato all’Oscar e forse l’unico ad essere arrestato perchè scambiato per un terrorista. Gli agenti di polizia di Los Angeles, dove era atterrato con la sua famiglia, gli contestano la validità dell’invito agli Academy Awards.

Emad Burnad ci ha messo 5 anni a realizzare il suo “5 Broken Cameras” e per poco rischiava di non poter partecipare alla Notte degli Oscar.

Questo il twitter di Michael Moore indignato per quanto successo: “A quanto pare i funzionari dell’Immigrazione e Dogane non riuscivano a capire come un palestinese poteva essere candidato all’Oscar. Emad mi ha mandato un messaggio chiedendomi aiuto,dopo un’ora e mezza, hanno deciso di liberare lui e la sua famiglia. Ora può restare a Los Angeles per tutta la settimana e partecipare agli Oscar. Benvenuti in America.”

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