Fan in protesta contro la scelta del Vasco: “i migliori al mondo non si cambiano”

vasco-solieri_tuttacronacaVasco Rossi torna sul palco per il suo Kom Live ed è subito successo: due anni lontano dai fan non hanno intaccato nè l’affetto dei supporters nè l’energia del cantante. Vasco non delude, è una certezza. Almeno non sul palco. Perchè poi può fare delle scelte che i fan non approvano, come il fatto di aver dato l’addio allo storico chitarrista Maurizio Solieri, con il quale già dal 2012 il rapporto non era dei migliori. Al suo posto, arriva alla chitarra Stef Burns, e non tutti gli ammiratori del Blasco approvano. L’annuncio della nuova formazione per Vasco arriva dal post “Cambiamenti” pubblicato sulla sua pagina Facebook:

“La decisione di aggiornare la formazione della band che accompagnerà Vasco Rossi nei sette concerti evento dell’estate 2014 è stimolata dalla “urgenza artistica“ di ottenere rinnovati arrangiamenti con sonorità più heavy riff-oriented. La batteria, il basso e la chitarra ritmica dovranno interagire e muoversi come una cosa sola, essere ancora di più le fondamenta su cui costruire musicalmente lo spettacolo. Nasce da questa volontà di rinnovamento l’esigenza di avere in formazione una sola chitarra solista oltre ad avvalersi di un batterista più in linea con la nuova direzione dello show.

La band:

Per la batteria abbiamo chiesto in prestito a Zakk Wylde (Black Label Society) e agli Evanescence Will Hunt, che porterà on stage il suo set personalizzato con tanto di doppia cassa.

Al basso ci sarà Claudio Golinelli che ha sempre tenuto prestazioni di grande impatto. Dotato di un innato senso del ritmo e di un suono inconfondibile, è una colonna portante della band.

Alla chitarra solista Stef Burns ci farà ancora sognare con i suoi assoli melodici e stilisticamente impeccabili. Dove serve saprà anche potenziare ed incalzare il tessuto ritmico dei brani oltre a produrre arpeggi di grande atmosfera.

Alla chitarra ritmica una nuova entrata: Vince Pastano. Oltre ad avere una cura maniacale del suono e una particolare e aggiornata predisposizione per le divisioni ritmiche, è un ottimo chitarrista acustico.

Ad Alberto Rocchetti sono affidati il pianoforte e le tastiere. Quest’anno si presenterà con un set rinnovato e avrà la possibilità di esibirsi in assoli di orientamento progressive.

Frank Nemola è colui che tranquillizza tutti, è un bravo corista, tastierista e un eccellente trombettista.

Clara Moroni è la tessitrice dei cori che adornano le canzoni, oltre a cantare lei stessa con grande intensità.

Sassofonista e flautista di grande qualità, Andrea Innesto completa a meraviglia le parti corali perché dotato di un tipo di voce molto utile ad assecondare quella di Vasco”.

Tra i commenti dei fan, non tutti sembrano aver preso bene il cambiamento, come riporta il Corriere della Sera:

“«Quando presentavi la tua band, dicevi che erano i migliori al mondo….e i migliori al mondo non si cambiano…» lo rimprovera un fan, Mauro Camera. « Le tue scelte non si discutono, si amano e basta», dice Alessio Peloso. «Solieri antipatico, Solieri simpatico… resta il fatto che è un grande musicista e mancherà», scrive Ivan Maria Spadacenta. «Ben vengano le aperture verso nuove scelte stilistiche e musicali e un benvenuto alla nuova band» lo assolve, invece, Patrizia Federici. E conclude: «L’unica cosa che non cambierà saranno i brividi infiniti che solo tu sai dare»”.

Ma ormai il cambiamento c’è stato e Vasco è pronto a ripartire con sette concerti: il 25, 26, 30 giugno sarà a Roma, mentre il 4, 5, 9, 10 luglio a Milano. E in un tweet annuncia anche l’arrivo di un nuovo singolo:

“La sorpresa di primavera che Vasco vi ha promesso si intitola “Dannate nuvole” e sarà on air in tutte le radio dal 14 marzo”.

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E’ tornato! Vasco all’Olimpico di Torino fa scordare la pioggia

vasco-concerto-tuttacronacaDue anni di malattia lasciati alle spalle: ieri sera, all’Olimpico di Torino, Vasco Rossi è tornato a riallacciare “un discorso” e continuare “un percorso” con i suoi fans. Perchè, l’ha detto lui, il ritorno del Komandante è anche “Per riportare un pò di Gioia!! Live Kom 2013”. Il nuovo percorso è iniziato con qualche passo di danza e “L’uomo più semplice”, quasi una specie di manifesto della sua nuova condizione: “Siamo ancora vivi”. Nulla cambia il fatto che la pioggia continui a scendere: i 40mila presenti si lasciano trasportare dalla sua musica. “Il mio è sempre un concerto molto fisico, fatto di movimenti, io interpreto il personaggio della canzone, è chiaro che ci sono sempre io, ma ogni canzone parla di un aspetto, di una rabbia, o di un amore o di una storia e ogni volta in cui canto devo ritornare a quel personaggio”. Una volta, Vasco aveva detto: “Bisogna far divertire e divertirsi possibilmente. E’ sempre la stessa sensazione, non ci si abitua mai, eccitazione, ansia, senso di responsabilità, l’adrenalina che sale, ma si deve tenere sotto controllo l’emozione perché sennò ti schiaccia. Poi tutto va a posto quando comincia la musica, perché è tutto lì il segreto, quando parte la musica tutto va in un certo senso”. E questo, è solo il nuovo inizio!

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L’anima dell’Europa… è stasera all’Olimpico

timmersman-roma-tuttacronaca“Dov’è l’anima della nostra Europa?” Se l’è chiesto oggi il ministro degli Esteri olandese Frans Timmermans, intervenuto oggi al congresso Pse in corso a Roma. La risposta non ha mancato di sorprendere i presenti, che pure l’hanno accolta con un applauso: “L’anima dell’Europa la vedrò stasera quando andrò allo Stadio Olimpico per vedere la Roma che vince dell’Inter”. Timmermans 40 anni fa, da ragazzo, visse infatti a Roma e stasera non mancherà di andare a vedere il match che vedrà schierati gli uomini di Garcia contro quelli di Mazzarri.

A Roma la protesta dei tifosi passa per gli striscioni

striscione-roma-tuttacronacaLe Curve Nord e Sud dello Stadio Olimpico resteranno chiuse per due turni, come deciso dal giudice sportivo, per i cori di discriminazione territoriale intonati durante la semifinale d’andata di Coppa Italia contro il Napoli. I tifosi non hanno accolto bene la decisione e non hanno mancato di manifestare il loro pensiero tramite uno striscione esposto nei pressi della sede del Coni. “Meglio una curva chiusa che una curva ammaestrata”, firmato “Curva Sud”. Ma non solo: la contestazione prende di mira anche i rappresentati della Lega Nord, con un altro striscione che recita: “Bossi, Maroni e Salvini, quando la discriminazione ‘regala’ quattrini..”. Nel frattempo, prima del fischio d’inizio del posticipo di questa 24esima giornata di Serie A che vede i giallorossi affrontare la Samp, il settore dei Distinti Sud occupato dai tifosi romanisti non ha risparmiato la voce e sono stati intonati ancora una volta i cori “Vesuvio lavali col fuoco” e “Odio Napoli”.

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Strootman shock! Sputa verso la curva dei tifosi partenopei. Ma la Roma nega…

StrootmanSputo-tuttacronacaIeri si è disputato il ritorno di semifinale di Coppa Italia tra Napoli e Roma al 33′ della ripresa del quale il giallorosso Strootman è stato espulso. Ora in rete gira la foto nella quale il giocatore appare mentre sputa contro la Curva B del San Paolo mentre si appresta ad imboccare le scale che portano agli spogliatoi. Si legge su Europacalcio.it:

Probabilmente la desuetudine alla sconfitta ha fatto davvero un brutto scherzo all’orange che, per la verità, non sta offrendo prestazioni da superstar nelle ultime settimane. Occorrerebbero scuse pubbliche di Strootman, autore di un vile e disgustoso atto, ma forse la sconfitta rimediata ieri sera è una lezione ben più amara per chi come lui (probabilmente) credeva di essere invincibile.

E ancora il sito si chiede:

Chissà se gli enti preposti saranno stati in grado di refertare l’accaduto, sfuggito ai più, ma non alla telecamera appostata proprio in zona.

Tuttavia l’immagine non fa chiarezza sull’accaduto e sul profilo Twitter della Roma è già arrivata la replica ai molti attacchi ricevuti dal giocatore:

Contrariamente a quanto riportato, AS Roma precisa che Strootman non ha rivolto alcun gesto offensivo nei confronti della curva del Napoli.

Il Napoli vola… e atterra direttamente in finale! 3-0 al San Paolo

napoli-roma-coppaitalia-tuttacronacaCon i giallorossi che appaiono appannati e le scelte di Garcia che non hanno convinto, il Napoli ha ribaltato il 3-2 rimediato all’Olimpico e battuto la Roma al San Paolo aggiudicandosi così la finale di Coppa Italia, che disputerà contro la Fiorentina, qualificatasi ieri sera dopo aver eliminato l’Udinese. Nel primo tempo gli azzurri si erano portati in vantaggio grazie a una rete di Callejon mentre altri due gol sono arrivati nella ripresa, sotto gli occhi di Maradona, giunto allo stadio per godersi la partita. Il raddoppio è arrivato al 3′ della ripresa: angolo dalla sinistra di De Sanctis, spizzata di Jorginho e Higuain anticipa Torosidis e segna il 2-0.

Appena tre minuti di gioco e, al 6′, il Napoli mette la parola fine al match. Jorginho scatta sul filo del fuorigioco, in posizione regolare, e riceve una palla in verticale di Mertens: il brasiliano solo davanti a De Sanctis non sbaglia. 3-0!

Al 33′ la Roma resta in 10: rosso per Strootman! Prima il giallo per un fallo su Callejon, poi la protesta che gli costa il secondo cartellino in meno di un minuto.

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Evento al San Paolo: Maradona torna nel suo ex stadio

maradona1-sanpaolo-tuttacronaca“Ho visto Maradona”. Con questo coro circa duecento tifosi hanno accolto l’arrivo di El Pibe de Oro al San Paolo mentre era in scena la semifinale di Coppa Italia tra Napoli e Roma. L’arrivo dell’asso argentino è avvenuto durante l’intervallo, con i sostenitori partenopei che hanno abbandonato le tribune per dare il benvenuto all’ex campione tornato al San Paolo dopo una lunga assenza: mancava infatti dalla festa per l’addio al calcio giocato di Ciro Ferrara: era il 9 giugno 2005. L’occasione è storica per il club: è infatti la prima volta che Maradona assiste a una gara degli azzurri allo stadio napoletano e tifosi e fotografi non hanno mancato di sottolineare l’evento quasi disinteressandosi di quanto accadeva in campo. L’argentino era giunto nel pomeriggio a Roma da Dubai e ha poi raggiunto Napoli su una monovolume nera, accompagnato dal suo avvocato italiano, Angelo Pisani, e da due amici.  Maradona si tratterrà in Italia alcuni giorni durante i quali cercherà anche di risolvere il contenzioso con l’Agenzia delle Entrate che contestano all’argentino il mancato pagamento di tasse, accumulate all’epoca della sua permanenza in Italia, che con gli interessi accumulatisi negli anni ammonta ad oltre 40 milioni di euro.

Napoli-Roma: il primo tempo lo decide Callejon!

napoli-roma-callejon-tuttacronacaVa in scena al San Paolo il ritorno della semifinale di Coppa Italia tra Napoli e Roma. Agli azzurri, aveva detto Benitez, basterebbe un gol “reale” per assicurarsi la finale contro la Fiorentina. E il gol partenopeo è arrivato: l’ha siglato di testa Callejon al 33′ del primo tempo dopo aver ricevuto un perfetto cross targato Maggio. Sull’1-0 si conclude il primo tempo: riusciranno gli uomini di Garcia a recuperare lo svantaggio nella ripresa?

Napoli-Roma: scontro tra mister. Le probabili formazioni

napoli-roma-tuttacronacaSi gioca questa sera la semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Napoli e Roma: chi passerà il turno si troverà a fronteggiare la Fiorentina, vincente ieri contro l’Udinese. Dopo il match di andata, vinto dai giallorossi per 3-2 all’Olimpico, agli azzurri basterebbe una rete per passare il turno, come ricorda Benitez: ”Bisogna fare un gol ‘legale’ più degli altri”. La battuta fa riferimento alla gara d’andata quando la Roma andò in vantaggio con un gol di Gervinho partito, sull’assist di Totti, in posizione di fuorigioco. E aggiunge: ”Io sono venuto qui per vincere, ora abbiamo l’opportunità di arrivare in finale di Coppa Italia e ci proviamo fino in fondo. Sarebbe perfetto se riuscissimo ad alzare il trofeo”. E ancora: ”Il mio approccio in ogni club nuovo è sempre stato quello di puntare a vincere appena possibile un trofeo”. Da parte sua, Garcia sottolinea: “Come al solito giocheremo per vincere, senza pensare al risultato dell’andata”. E ancora: “Per ora abbiamo un vantaggio, ma non aspetteremo, il nostro gioco è fatto per attaccare e sul piano psicologico sicuramente entreremo in campo per vincere, poi vedremo come andrà la partita. La squadra psicologicamente e fisicamente dopo il derby sta veramente bene. Daremo tutto, poi vedremo sul piano fisico quale è la squadra che sta meglio. Ma anche una squadra che sta meno bene può trovare altre chiavi per vincere, come puntare sul possesso palla e giocare in maniera intelligente”. Il tecnico francese continua: “Raggiungere la finale è importante per entrambe le squadre perché dopo i 90 minuti   ci sarà una partita secca in cui c’è la possibilità di vincere un trofeo. E un trofeo per un club è sempre importante. Noi abbiamo tanta voglia di andare in finale”. Ma Garcia è anche consapevole che non si tratta di una sfida facile: “Benitez è un allenatore forte, fa sempre giocare bene le sue squadre, ma noi andremo al San Paolo con fiducia, per vincere. Abbiamo un’ambizione forte”. Forse resa ancor più grande dalle parole con cui il portiere spagnolo Reina ha presentato la semifinale di ritorno: “Ha detto che il Napoli può eliminarci in un istante? La partita si gioca sul campo – risponde però Garcia – Conosciamo la forza del Napoli, sappiamo le qualità che ha sul piano offensivo”.

Queste le probabili formazioni:

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain. A disposizione: Rafael, Colombo, Britos, Henrique, Reveillere, Radosevic, Behrami, Dzemaili, Bariti, Pandev, Insigne, Zapata.

ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Castan, Benatia, Torosids; Strootman, De Rossi, Pjanic; Ljajic, Destro, Gervinho. A disposizione: Skorupski, Lobont, Toloi, Romagnoli, Jedvaj, Bastos, Mazzitelli, Taddei, Ricci, Totti, Florenzi.

La Roma trionfa all’Olimpico: 3-2 contro il Napoli. Ma ora rischia la curva

roma-napoli-tuttacronacaCi pensa Gervinho, a due minuti dal termine della gara all’Olimpico, a regalare ai giallorossi la vittoria nel match valido per la Coppa Italia. La partita che ha visto schierati in campo gli uomini di Garcia contro quelli di Benitez, semifinale d’andata, ha regalato emozioni a non finire. Roma in vantaggio al termine dei primi 45 grazie alle reti di Gervinho e Strootman. Nella ripresa, il Napoli rimonta grazie a un autogol di De Sanctis al 46′ e a una rete seglata da Mertens al 70′. A chiudere la partita, all’88’, ci pensa però Gervinho: 3-2 per i padroni di casa.

Ma a gettare un’ombra sul match ci sono stati i cori “Odio Napoli” e “Vesuvio lavali col fuoco”, all’indirizzo dei tifosi del Napoli presenti allo stadio. Non solo. Prima del fischio d’inizio c’è stato un lancio di fumogeni e di bombe carta. Curva Sud e Curva Nord dello stadio Olimpico rischiano ora la chiusura per la prossima gara casalinga della Roma, in programma il 16 febbraio con la Sampdoria. Come ricorda Repubblica:

Entrambi i settori, infatti, erano già stati sanzionati lo scorso 21 ottobre dopo la gara di campionato disputata sempre contro il Napoli, e il 17 dicembre esclusivamente la Curva Sud dopo la trasferta in casa del Milan (pena però successivamente sospesa dalla Corte di giustizia della Federcalcio per approfondimenti). In occasione della gara di campionato col Napoli il giudice sportivo deliberò per “l’obbligo di disputare una gara con i settori denominati Curva Sud e Curva Nord privi di spettatori”, disponendo però “che l’esecuzione di tali sanzioni sia sospesa per anni uno con l’avvertenza che, nel caso di specifica recidività nell’ambito di tale periodo, la sospensione verrà revocata e la sanzione si aggiungerà a quella deliberata per la nuova violazione”. Secondo la Lega, le squalifiche di questo genere si scontano in campionato anche se vengono inflitte per eventi di Coppa Italia.

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Roma-Napoli: le probabili formazioni e il sexy pronostico

cremaschi-roma-napoli-tuttacronacaLa Roma si è vista interrompere dopo appena otto minuti il match di campionato contro il Parma a causa di un campo impraticabile per la pioggia e ora torna sullo stesso rettangolo di gioco per scontrarsi con il Napoli in occasione dell’andata delle semifinali di Coppa Italia. Da parte sua, la squadra di Benitez è reduce da una pesante sconfitta contro l’Atalanta, al termine di una partita che non aveva visto in campo Higuain, Hamsik e Jorginho, fermi proprio in vista di questo match. L’incognita che grava sulla partita, tuttavia, è legata alle condizioni metereologiche e del terreno di gioco: ieri l’Olimpico ha superato la verifica di idoneità, oggi però su Roma è prevista ancora pioggia (debole), con intensificazione serale delle precipitazioni. Per quel che riguarda le probabili formazioni, alle 20.45 questi sono i giocatori che dovrebbero venire schierati:
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Torosidis; Nainggolan, De Rossi, Strootman; Gervinho, Destro, Ljajic.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon, Hamsik, Insigne; Higuain.
Non resta che attendere il sopralluogo sul campo per capire se il match verrà disputato… e se Laura Cremaschi, nota per i suoi pronotici sexy ma raramente giusti, ha centrato il risultato!

Il gol di Peluso in Coppa Italia: perchè la Rai non ha mostrato l’altro filmato?

gol-peluso-telecamera-tuttacronacaQuando una partita di Coppa Italia vede la capolista eliminata ai quarti di finale, pur contro una buona e combattiva Roma, soprattutto se quel gol di Peluso annullato non convince poi molto per quel che riguarda la traiettoria della palla, difficile far cadere l’argomento. Soprattutto se si scopre che, all’appello, manca un video. Che nessuno spettatore/tifoso ha visto. Domanda spontanea: quant’è professionale la Rai? Perchè la tv che è tanto attenta a incassare il canone dagli italiani, dopo l’annullamento del gol di Peluso ha proposto un unico replay da un’unica angolazione, ripreso da una telecamera posizionata in alto ed in linea con la trequarti di campo, quella che generalmente si utilizza per valutare le posizioni di fuorigioco segnalate dai guardalinee. Da quelle immagini era oggettivamente difficile valutare l’esatta posizione della sfera e se avesse realmente superato la linea di fondo. La tv nazionale che non ha un’altra sequenza di immagini? Sospetto. E infatti un filmato amatoriale ripreso dagli spalti testimonia che c’era un’altra telecamera, posizionata dal lato opposto del campo all’altezza della linea di fondo, sopra una sorta di trespolo. Il replay da questa angolazione non è stato proposto dalla regia della Rai. E non sapremo mai se avrebbe potuto fornire nuove informazioni sull’azione. Se questa mancanza non bastasse, fa perfino sorridere l’assurdo tentativo della Rai di dare ragione all’arbitro, dimostrando di ignorare le basiche leggi della prospettiva.

collageCome si legge in Calcioblog: “Tracciare una linea in un punto a caso su un’immagine bidimensionale non permette certo di valutare la profondità, trasformandola così magicamente in tridimensionale. Bisognerebbe sapere in che punto si trovava il pallone nel momento del fermo immagine, altrimenti sarebbe sufficiente tracciare una seconda linea, ugualmente “a caso”, per affermare il contrario e cioè che il pallone era in gioco”. Questa volta più che dare un voto ai giocatori andrebbe dato alla Rai… e non ne esce bene!

Gli scontri durante Roma-Juve: accoltellati tifosi bianconeri

roma-juve-tuttacronacaE’ il network terzobinario.it a riportare che prima dell’inizio del match di Coppa Italia tra Roma e Juve, attorno alle 19, tre tifosi juventini di Civitavecchia sono stati accoltellati a pochi metri dallo stadio Olimpico e poi trasportati al Policlinico Gemelli. I tre non verserebbero in gravi condizioni. Secondo le prime ricostruzioni, nei pressi della Farnesina sei tifosi bianconeri, tra i quali i feriti, sarebbero stati circondati e aggrediti da tifosi giallorossi. Ma anche con le forze dell’ordine ci sono stati dei tafferugli. Ancora, mentre gli autobus dei tifosi bianconeri sono stati accolti con sassaiole, Tuttosport dedica una nota a due tifosi juventini accoltellati e due feriti al termine dell’incontro, sempre nei pressi dell’Olimpico. Ferito anche un poliziotto, colpito da una bomba carta lanciata da un tifoso durante la rissa. Dai primi fermi, risulta che fra i tifosi romanisti ci fossero due persone già colpite da Daspo.

Quel gol di Peluso che avrebbe cambiato le sorti di Roma-Juve…

antonio-conte-tuttacronacaLa Roma passa il turno di Coppa Italia grazie al gol di Gervinho ma non per questo la “faccenda” è chiusa. Anche perchè fa discutere che non sia stato ritenuto valido il gol di Peluso, che avrebbe potuto dare una svolta diversa alla partita. Certo, se una rete simile fosse stata annullata alla Roma poi si sarebbe tornati a parlare di “aiutini”, quindi il tecnico bianconero non recrimina poi esageratamente, ma non può non proporre una sua riflessione. “A me sembra dentro di parecchio, di un metro sicuro. Poi gli abritri possono sbagliare, ma a me sembra dentro e anche di un bel po’. Ci sta che l’assistente l’abbia vista fuori, ma vedendo anche la reazione dei calciatori della Roma… Tutti con le teste basse …”.

Roma-Juve: le foto delle tensioni tra i tifosi

roma-juve-scontri-tuttacronacaPartita dei quarti di finale di Coppa Italia all’Olimpico ma con la tensione tra i tifosi tipica delle grandi sfide. E non potevano mancare scontri e fumogeni. Numerose sono state le bombe carta esplose mentre il lancio dagli spalti di fumogeni hanno accolto l’ingresso in campo di Roma e Juventus. Prima del fischio d’inizio dell’incontro valido per i quarti di Coppa Italia, lo stadio Olimpico è stato avvolto da una coltre di fumo che si è poi dissolta dopo il passare dei primi minuti di gioco. Anche al termine della gara, vinta dalla Roma grazie alla rete di Gervinho siglato al 34′ minuto della ripresa, si sono registrati alcuni piccoli incidenti.

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La Roma si prende la rivincita grazie a un gol di Gervinho

roma-juve-tuttacronacaUna partita che probabilmente verrà ricordata più per la gaffe prima del fischio d’inizio del neo acquisto Bastos che per il gioco delle squadre quella vista questa sera all’Olimpico. Ma è comunque bastato un gol alla Roma per riuscire a vendicarsi della bruciante sconfitta in campionato allo Juventus Stadium il 5 gennaio. La missione, per gli uomini di Garcia, è quindi compiuta. Rimpianto per i bianconeri che si vedono sfumare l’occasione di siglare il mini-triplete.

L’azione del gol, dopo un primo tempo noioso con i giallorossi che hanno giusto dimostrato di avere una comprovata solidità difensiva, arriva da Pjanic, entrato in campo qualche minuto prima mostratosi decisivo per sbloccare le partita. Al 34′ ruba palla a Bonucci a centrocampo, lancia sul filo del fuorigioco sulla sinistra in area Strootman che dal fondo mette sul primo palo per l’accorrente Gervinho che d’esterno destro al volo anticipa Storari e insacca. 1-0 e semifinale per la Roma.

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Roma – Juve: le probabili formazioni dei quarti di finale

roma-juventus-tuttacronacaPoche ore ancora e inizierà il match più caldo della settimana, quello che, a poco più di due settimane dalla sconfitta della Roma allo Juventus Stadium dove i bianconeri hanno trionfato per tre reti a zero, vede di nuovo in campo, questa volta all’Olimpico, gli uomini di Garcia contro gli undici di Conte per la partita valida per i quarti di finale di Coppa Italia. Queste le probabili formazioni:

Roma (4-3-2-1): De Sanctis; Dodò, Castan, Benatia, Maicon; Pjanic(Nainggolan), De Rossi, Strootman; Florenzi, Totti, Gervinho.

Juventus (4-2-3-1): Storari; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Asamoah, Pirlo, Pogba, Vidal, Lichtsteiner; Giovinco, Quagliarella.

Garcia: “C’è una sola cosa da fare. Qualificarci”

rudi-garcia-tuttacronacaNonostante le ottime prestazioni in campionato, è difficile che i tifosi giallorossi si siano scordati completamente quella “tragica” notte quando i cugini della Lazio hanno vinto il derby all’Olimpico conquistando la Coppa Italia. Domani sera non sarà derby ma sempre una sfida che promette scintille: a Roma arriva la Juve, che in campionato ha battuto proprio gli uomini di Garcia lo scorso 5 gennaio per 3-0 e la partita è una di quelle “dentro o fuori”. Non meraviglia quindi che domani circa sessantamila persone affolleranno gli spalti.  L’allenatore giallorosso guarda al nuovo faccia a faccia con Conte come a una vera e propria rivincita. E ne fa un manifesto: “C’è una sola cosa da fare. Qualificarci”. Questa l’intervista fatta da Repubblica:

Questo Roma-Juventus è una rivincita del 5 gennaio?
“Soprattutto è una gara che apre alle semifinali. Un match totalmente differente dopo la partita di campionato, questa è una partita secca. Dopo ci sarà un solo qualificato e dobbiamo fare in modo che sia la Roma”.
Bastos aiuterà a ridurre il gap con la Juventus?
“Può soprattutto aiutare la Roma. Se migliora la Roma speriamo che faremo almeno gli stessi risultati dell’andata, forse di più. Vedremo. Sicuro che con questi due giocatori siamo più forti, la rosa è più ampia e io ho più soluzioni. Non dimentico che è andato via Bradley al posto di Radja. Con l’arrivo di Bastos abbiamo più soluzioni sulle fasce per l’attacco, con l’assenza di Balzaretti, per il momento, abbiamo una soluzione di più sulla fascia sinistra. Sì, ho parlato con Bastos, ha avuto questo problema a fine dicembre, bisogna lavorare sul piano fisico ma il braccio è guarito. Ora bisogna lavorare per trovare la forza adeguata per giocare. Ma può allenarsi, non è un problema”.
Questa è la partita più importante della stagione?
“No, ma è la più importante della settimana. Soprattutto andiamo a vivere una gara con un Olimpico pieno, sarà un ambiente terribile, sarà un vantaggio molto importante per noi, possiamo paragonarlo allo Juventus Stadium: è più facile giocare in casa con il pubblico dietro, il nostro sarà carico, giocheremo anche per loro, sarà una bella cosa”
Otto punti sono la distanza reale tra Roma e Juventus?
“Difficile, ora non ho la testa al campionato. Nell’ultima partita abbiamo vinto, abbiamo preso 2 punti sul Napoli e 3 all’Inter. In campionato mancano ancora tante giornate, e soprattutto loro dovranno ancora tornare all’Olimpico, verso la fine della stagione. C’è solo una cosa da fare: qualificarci”
Con la Juve c’è il rischio supplementari, questo influenzerà le sue scelte?
“Non hessun pensiero su questo. Ho detto che la terza partita, che è la più difficile da gestire, arriva cinque giorni dopo la Coppa Italia. Non è un problema giocare i 90 minuti contro la Juve. Abbiamo una settimana quasi intera tra Juve e Verona”
Mercato vivace, Pjanic è destinato ad andarsene?
“Perché fate tanti movimenti? Tranquilli, non so perché ci sia questa convizione. Io so che è arrivato Radja ed è partito Bradley. Ora abbiamo 5 giocatori forti. Spero che giocheremo due gare a settimana, sarà meglio. Bisogna lavorare per andare dove vogliamo andare la prossima stagione. Non saranno troppi 5 giocatori il prossimo anno per l’Europa. Prendere Nainggolan non vuol dire che andrà via Miralem. Per questo è troppo presto”

Dopo il ko di Torino avete raggiunto tre vittorie e la stessa cattiveria di inizio stagione. Quella sconfitta ha cambiato qualcosa?
“Veramente no. Abbiamo risposto bene, questo è importante. La verità viene sempre dal campo. Era importante vincere presto dopo Torino. Lo abbiamo fatto con la Samp. Le cose bizzarre del calendario fanno in modo che il quarto di finale è contro la Juve. Abbiamo fatto bene ieri contro il Livorno, dovevamo vincere per andare avanti. Non ho dubbi sulla voglia dei giocatori, in ogni match hanno dato tutto in campo”.
Quale l’arma in più della Roma nel girone di ritorno?
“Mi aspetto più efficacia sulle palle ferme, abbiamo preso 3 gol da loro da palla inattiva. Dobbiamo migliorare in questo aspetto, anche a livello offensivo. La Roma sa fare tutto: contropiede, gestire il ritmo, attacchi manovrati. Di sicuro se vogliamo la semifinale dobbiamo fare una grande gara. Dobbiamo giocare con entusiasmo, la nostra qualità è prendere piacere a giocare, quando è così giochiamo molto meglio”.
Pjanic a Torino prendeva in consegna Pirlo. Possibile domani una soluzione simile?
“Non è solo Pirlo da gestire, hanno tanti giocatori forti. Il pericolo può venire ovunque, così come per loro. Abbiamo 13 o 14 giocatori che hanno segnato dall’inizio della stagione. Una arma in più per noi. Pirlo è un fuoriclasse. Se gioca meno bene è meglio per noi. Dobbiamo essere efficaci e cinici. Spero che abbiamo tenuto alcuni dei gol sbagliati contro il Livorno per questa gara. Se fosse così, è tutto perdonato”.
Si possono togliere certezze alla Juve se si vince domani? Può giocare Skorupsky?
“Il campionato arriva subito nel week end, non cambia nulla se passiamo noi o passano loro. Parlo per me, non lo so. Skorupsky lo abbiamo provato , ma niente di più”.

Il video dello stadio che crolla e la tragedia di Algeri

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Il crollo che ha interessato lo stadio di Algeri procurando la morte di due persone è stato ripreso da un video diffuso su YouTube.

+++ VIDEO ADATTO A UN PUBBLICO ADULTO E CONSAPEVOLE +++

Lo stadio «5 luglio»  era stato inaugurato nell’estate del 1972 e più volte era stato ristrutturato, ma la struttura presentava comunque gravi carenze. Il crollo, poi si è appreso, che è stato dovuto anche a una presenza eccessiva di tifosi nella struttura. Domenica, a vedere il derby, c’erano più persone di quante lo stadio potesse contenere e questo ha influito sul cedimento della gradinata. Ora lo stadio è chiuso fino a nuovo ordine, e si parla già di una revisione di tutti gli stadi dell’Algeria, per evitare che simili incidenti possano ripetersi.

Finale di partita shock! Crollo allo stadio: muoiono due tifosi

stadio-algeri-morti-tuttacronacaSi era appena terminato di giocare il derby allo stadio Olimpico di Algeri tra Usm Alger e Mc Alger quando si è verificato un crollo nelle gradinate superiori del settore numero 13, che ospitava i tifosi dell’Usm. Due supporters sono precipitati per una dozzina di metri e hanno trovato la morte. Lo riporta il sito algerie-focus.com. Sabato sera, in occasione dell’incontro, si erano già verificati degli scontri a margine dell’incontro tra le due tifoserie e la polizia: almeno 17 persone sono rimaste ferite. Lo stadio, costruito all’inizio degli anni ’70 e più volte ristrutturato, è in grado di accogliere fino a 110.000 spettatori.

Calcio italiano infettato dal razzismo? La Satta smentisce le dichiarazioni su Boateng

boateng_schalke-tuttacronacaChe in Italia i cori e gli insulti razziali sui campi da calcio siano una triste realtà è noto. Ieri le dichiarazioni di Peter Peters, dirigente dello Schalke04, circa il fatto che Kevin Prince Boateng se ne sarebbe andato via dal Milan a causa del razzismo, avevano gettato benzina su un fuoco che è stato lo stesso Galliani a spegnere ribadendo che il ghanese non ha mai chiesto la cessione per questi motivi. Poteva chiudersi la polemica ma oggi è stata la compagna del centrocampista, Melissa Satta, a tornare sull’argomento. A Radio Monte Carlo ha smentito le dichiarazioni del dirigente tedesco: “Kevin è uno che se deve dire una cosa non la fa dire agli altri. Ama l’Italia, adora Milano, io sono italiana e non potrebbe mai dire una cosa del genere. Le parole che escono dalla bocca degli altri non sono mai vere”.

Guai in casa Milan: De Sciglio si sottoporrà a intervento. Stop per 30 giorni

desciglio-operato-tuttacronacaDovrà sottoporsi a un intervento al ginocchio il terzino del Milan e riferimento importante per la Nazionale di Prandelli Mattia De Sciglio. Gli esami a chi è stato sottoposto hanno infatti evidenziato una lesione al ginocchio sinistro, ora che il giocatore era appena guarito da una distorsione, per la quale si rende necessaria l’operazione e si si profila uno stop di 30 giorni. A dirigere l’intervento, ha fatto sapere il club, il professor Schouber, a Milano. Allegri dovrà dunque studiare un’alternativa per la ripresa del campionato, quando il Milan incontrerà il Torino. Oltre a De Sciglio, mancherà anche Abate, che ha riportato problemi durante Italia-Bulgaria ed è rientrato anzitempo a Milanello per un problema all’adduttore sinistro. Sulla fascia destra resta quindi solo Zaccardo, che potrebbe essere adattato al ruolo di terzino. Ma non è finita: anche Silvestre ha qualche problema al ginocchio.

Nel frattempo dalla Germania arriva una rivelazione per voce di Peter Peters, direttore finanziario dello Schalke, che ha spiegato a Bild che “Boateng voleva andare via dall’Italia per gli episodi di razzismo”. Il dirigente del club tedesco spiega inoltre che il presidente Silvio Berlusconi avrebbe dato il suo assenso alla cessione nel caso di qualificazione alla fase a gironi di Champions League.

I portieri di serie A prendono gol? “Accattatavell”! Parla Tacconi

juventus-stefano-tacconi-tuttacronacaSeconda giornata di campionato di Serie A caratterizzata da tante reti quella a cui abbiamo assistito, certo. Ma a farla da padrone sembrano essere stati gli errori dei portieri, con quasi nessuno, tra gli estremi difensori, che ne è uscito indenne. Un week-end indimenticabile, in eccezione negativa, quasi per tutti. Ma le colpe dove vanno ricercate? E’ Stefano Tacconi, storico portiere della Juve e della Nazionale che tenta di rispondere alla domanda. “I nuovi palloni non aiutano, è vero – spiega il 56enne perugino – ma è anche vero che i preparatori devono adeguarsi e cercare di lavorare anche in base ai nuovi fattori esterni. Portieri non si diventa, ma per diventarlo appieno bisogna acquisire sicurezza, tranquillità, carisma. Oggi invece vedo tanta inesperienza e poca qualità”. Tarzan, così era soprannominato il portiere numero 1 in Italia tra gli anni ’80 e ’90, parla anche di Perin, anch’egli ieri vittima delle gaffe: “Con tutto il rispetto, mi pare che sia sopravvalutato, come altri alle prime armi. Non capisco questa mania di puntare su portieri giovani. Fra i pali conta l’esperienza, la personalità. Poi, se mandiamo all’estero gente come Viviano e Cudicini, non dobbiamo lamentarci del livello in serie A. Come dicono a Napoli: Accattatevell”. Nessun Tacconi all’orizzonte? “Per carità. Oggi potrei quasi tornare in campo io”. Ma proprio il suo successore tra i pali bianconeri ieri ha incassato un gol: che Gigi stia invecchiando? “L’errore può capitare a tutti, Buffon sbaglia una volta all’anno. Poi, quando ti operi alla schiena qualcosa paghi, soprattutto in termini di spinta sulle gambe. La Juve è stata un po’ sorpresa in occasione del gol di Klose, ma dopo cinque minuti di black-out è tornata a giocare come sa”. Tanti errori ma anche bravura di chi ha tirato, vedi Pjanic? “Rafael non poteva farci nulla. Quando l’avversario calcia da fuori area, il portiere deve avanzare leggermente, quello di Pjanic è stato un colpo d’astuzia”. Ma come innalzare il livello dei portieri italiani? “Partiamo dai preparatori. Vedo che diverse squadre ne hanno alcuni che non hanno mai giocato in porta. E poi, ripeto, il ruolo del portiere non si impara. Zoff mi diceva: io non ti devo insegnare niente, ti devo solo allenare. Nel fisico, ma soprattutto nella testa. Quella è fondamentale”. Però a Tacconi c’è almeno un estremo difensore che piace: “Leali del Cagliari. Uno di quelli che sbaglia di meno. Oggi lo si può dire con certezza, visto che le tv mostrano nel dettaglio ogni intervento. A proposito, una volta veniva definito ‘miracolo’ quando paravi un pallone diretto all’incrocio, oggi è pure se te la tirano addosso. Ma di miracoli ne vedo sempre meno”.

Denuncia del Verona, on line le foto del pullman distrutto

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Denuncia dura quella della squadra veronese dopo l’incontro di ieri all’Olimpico di Roma. Le foto pubblicate su twitter non lasciano dubbi sul vandalico attacco operato dagli ultrà romanisti subito dopo la partita Roma-Hellas Verona vinta dalla squadra di casa con uno schiacciante 3 a 0. Il danneggiamento del pullman ha costretto così la  squadra di Mandorlini a rinviare il rientro a casa e a rimanere nella Capitale. Il Verona però ha pubblicato le foto.

Un atto violento, compiuto ”da qualche delinquente, il calcio non c’entra”: è il commento del tecnico Andrea Mandorlini, sui sassi lanciati ieri sera a Roma contro il pullman del Verona. ”Poteva davvero finire male – dice -. Soprattutto per il nostro autista”.

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Il campionato alla seconda prova: tutti i risultati

Campionato-di-calcio-tuttacronacaDopo i tre posticipi, due ieri (Chievo-Napoli terminato 2-4 e Juve-Lazio finito 4-1) e uno oggi (Roma-Verona, 3-0), questa sera alle 20.45 è stato il turno delle squadre di Serie A di affrontarsi per la seconda giornata di campionato.

Bologna-Sampdoria: Al Dall’Ara la Samp si è portata in vantaggio al 25′: destro dalla lunga distanza non irresistibile di Gabbiadini che Curci respinge goffamente, la sfera arriva Eder che da due passi insacca. Ci pensa Moscardelli ad annullare le distanze con un pareggio che arriva al 41′: tiro-cross di Diamanti da posizione angolata, Da Costa respinge in qualche modo, arriva il numero 10 che da distanza ravvicinata realizza: 1-1! In questo primo tempo meglio il Bologna, con la Samp che è stata fin troppo guardinga. Al 19′ della ripresa il Bologna passa in vantaggio grazie a un cross di Garics e splendida sforbiciata di Kone: 2-1! Al 26′ arriva il pareggio della Sampdoria grazie a una punizione di Gabbiadini molto angolata, imprendibile per Curci: 2-2! La Samp è pericolosa fino all’ultimo minuto ma, dopo 4′ di recupero, la partita termina in parità.

Catania-Inter: Sono i nerazzurri a passare in vantaggio al 20′ allo stadio Angelo Massimino in terra siciliana. Jonathan sulla destra punta e supera Monzon nell’uno contro uno, poi il brasiliano è lucido a vedere Palacio nell’area piccola che deve solo appoggiare di sinistro. 0-1! Al termine del primo tempo, la partita resta comunque aperta, viste le continue minacce dei padroni di casa alla porta di Handanovic. Il Catania si sforza ma all’11’ del secondo tempo l’Inter raddoppia: Palacio è abilissimo a crearsi spazio sulla destra e a crossare perfettamente per Nagatomo, che in tuffo di testa supera Andujar. 0-2! Al 36′ tris dell’Inter: progressione di Alvarez, che s’invola verso l’area e poi incrocia benissimo di sinistro. Il pallone fa sponda sul palo e finisce dentro: 0-3! Grande prova di forza dei nerazzurri, che raggiungono il gruppo di testa a punteggio pieno, su un campo ostico.

Atalanta-Torino: All’Atleti Azzurri d’Italia il primo tempo termina a reti inviolate, ma con la parita che resta aperta visto l’equilibrio che si è visto in campoi. I padroni di casa sono partiti forte arrivando a sfiorare in un paio di occasioni il goal. In seguito sono saliti i granata, creando azioni pericolose e cogliendo anche una traversa con Darmian. Bisogna aspettare il 12′ della ripresa perchè la situazione si sblocchi: su punizione dalla tre quarti battuta da Cigarini, una gran mischia a centro area favorisce Stendardo, che prontamente insacca. 1-0! Arriva al 36′ il raddoppio dell’Atalanta grazie a Lucchini: 2-0! Dopo tre minuti di recupero, termina l’incontro cun la vittoria della squadra di casa.

Genoa-Fiorentina: Inizia un po’ a rallentatore la Fiorentina ma non ci impiega molto a rompere il ghiaccio: al 10′ arriva la rete di Aquilani che riceve l’angolo di Borja Valero: la palla rimbalza sul limite dell’area piccola e il giocatore è tutto solo e libero di colpire di testa. Perin non può nulla, ma Lodi è colpevole di non aver coperto. 4 minuti e Rossi raddoppia calciando di prima intenzione da fuori area. Il tiro di pepito è angolato ma Perin pasticcia e deviando la palla nella propria porta. Al 40′ arriva il bellissimo gol di Mario Gomez che devia sottoporta da centravanti puro un ottimo cross di Pasqual. Il primo tempo termina 0-3. Alla ripresa, il Genoa prova ad accorciare le distanze: all’8′ grandissimo gol di Gilardino, che colpisce di destro incrociando sul palo lontano un lancio dalle retrovie di Matuzalem. La reazione dei viola è immadiata: con un’azione tutta di prima Valero, Aquilani Rossi si riporta sopra di tre reti. Al 15′, dopo che Gilardino è stato atterrato in area, Lodi realizza il rigore: 2-4! Al 48′ anche Gomez realizza un rigore: la partita termina 2-5!

Udinese-Parma: E’ la squadra di casa che, dopo 11 minuti di gioco, passa in vantaggio allo stadio Friuli. A siglare la rede Badu: il Ghanese sfrutta un rimpallo con Cassani su assist di Muriel, ma anche Di Natale e Muriel arrivano più volte alla conclusione. Nei primi 45′, il Parma è riuscito a creare un’unica azione pericolosa, quando Amauri ha colpito la traversa. Nella ripresa, al 27′, arriva il raddoppio dell’Udinese: punizione perfetta di Maicosuel che disegna sulla coscia del difensore francese la palla del 2-0! Cassano accorcia le distanze al 37′ e riporta il Parma in partita: cross dalla destra di Rosi che trova la testa del numero 99 liberissimo: 2-1! Al 44′ l’Udinese chiude definitivamente la partita grazie a un rigore realizzato da Muriel: 3-1 e secondo successo consecutivo per i bianconeri.

Milan-Cagliari: Un primo tempo quasi a senso unico con un Milan che deve cancellare l’esordio in campionato.  All’8′ Robinho raccoglie un cross basso di Balo e batte sul secondo palo dopo che Muntari e Montolivo non sono riusciti nelle deviazioni vincenti, e batte Agazzi. Il raddoppio a firma di Mexes arriva al 31′ che approfitta di una ribattuta di Agazzi e non ha difficoltà a depositare in rete a porta vuota. Il Cagliari accorcia le distanze con Sau 2 minuti dopo. L’attaccante cagliaritano dalla sinistra si accentra e fa partire un destro a giro che si infila sotto l’incrocio. Il primo tempo termina 2-1. Nella ripresa, al 18′, su cross dalla destra di Abate, pasticcio di Ariaudo che di testa serve il pallone sui piedi di Balotelli nell’area piccola: di potenza entra in rete: 3-1! Termina la partita con un Cagliari che tenta improbabili lanci dalla distanza: nulla di fatto e il risultato resta invariato.

Sassuolo-Livorno: Bisogna attendere il 43′ allo stadio Città del Tricolore perchè arrivi un primo gol: splendida punizione di Greco che infila la prima rete in serie A. Il Sassuolo non è stato molto pungente. La partita cambia faccia nel secondo tempo: il Sassuolo pareggia meritatamente al 21′: cross di Laribi dalla destra, colpo di testa di Zaza, che infila Bardi nell’angolino basso alla sua destra! E’ 1-1! Solo tre minuti e il Livorno torna in vantaggio con Emeghara. Al 29′ Paulinho porta la squadra sul 3-1: l’attaccante vince un contrasto sulla fascia, si accentra ed infila Rosati con un perfetto sinistro. Al 40′ Emeghara realizza un rigore spiazzando Rosati dal dischetto: palla a sinistra, portiere a destra. Doppietta per il giocatore e partita che termina 4-1 per il Livorno!

Scontri all’Olimpico, dopo la partita feriti tre agenti

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Momenti di caos allo stadio Olimpico. Nel corso della partita Roma – Verona settanta ultrà giallorossi hanno tentato di aggredire i supporter della squadra avversaria. I romanisti, tutti incappucciati, hanno lanciato petardi, sassi e bottiglie proprio in direzione della curva nord, dove si trovavano i loro rivali.

Entrambe le tifoserie hanno poi tentato di scavalcare i cancelli della zona ma a impedirlo è stato il pronto intervento delle forse dell’ordine. Nell’azione sono rimasti feriti tre agenti del commissariato Prati che erano in servizio. Due tifosi, uno romanista e l’altro del Verona sono stati fermati.

La Roma dilaga all’Olimpico: Verona battuta 3-0!

Roma-Verona-Curva-Sud-tuttacronacaE’ chiusa la curva Sud allo Stadio Olimpico, a causa dei cori razzisti dello scorso campionato: uno strano colpo d’occhio mentre Roma e Verona scendono in campo in questo terzo anticipo della seconda giornata di Serie A. L’Hellas Verona, dopo l’ottima prova della settimana scorsa quando ha battuto il Milan in trasferta in Veneto, dimostra di aver meritato la promozione nella massima serie: gioca bene e riesce a contenere i giallorossi. Da parte loro, gli uomini di Garcia costruiscono, fanno possesso palla ma non riesceno a battere Rafael. Sono comunque state 4 o 5 le palle gol nette.  nonostante 4 o 5 palle gol nette. Ma gli scaligeri coprono bene la loro area e il primo tempo tempo termina a reti inviolate.

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Nonostante Ljajic abbia iniziato a scaldarsi al termine del primo tempo, non scende in campo alla ripresa e continua a muoversi a bordo campo: entrerà al 7′ in sostituzione di Florenzi. Ci pensa Maicon, al 10′, a sbloccare la situazione: se ne va sulla destra in velocità, poi crossa forte e Cacciatore è sfortunatissimo nella deviazione da terra, che befffa Rafael. 1-0!

Solo tre minuti di gioco e Pjanic regala la rete del raddoppio con un gol capolavora: pallonetto morbido da fuori area che batte l’estremo difensore scaligero a cui non resta che osservare la palla che lo supera: 2-0!

Al 24′ Ljajic rompe il ghiaccio: in un’azione in contropiede dei giallorossi calcia imprendibile da fuori area: nulla da fare per Rafael e la Roma si porta sul 3-0!

E’ un’altra partita quella a cui si assiste durante il secondo tempo, quando la Roma riesce a infrangere la porta di Rafael. Il Verona però non molla e continua a lottare. Al 31′ il Verona sfiora il gol della bandiera: traversa di Hallfredsson con un gran tiro da fuori sul quale De Sanctis era battuto. Negli ultimi minuti di gioco, un orgoglioso Verona continua a spingersi in avanti. Tre minuti di recupero e arriva il triplo fischio: la Roma festeggia.

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Allo Stadium la Juve dà spettacolo: 4-1 contro la Lazio

juve-lazio-tuttacronacaSono determinate entrambe a vincere, Juve e Lazio, che giocano allo Juventus Stadium a soli 13 giorni dalla partita per la Supercoppa. Ora si guarda però anche al risultato della Lazio, che battendo il Chievo si è portata a quota sei punti. Sono i bianconeri i primi a pressare e a cercare di avanzare nella metà campo avversario, passando in vantaggio al 14′ quando Pogba lancia in profondità per Vidal: stop di sinistro e gol di esterno destro. Marchetti tenta l’uscita, inutilmente. Dopo una buona giocata di Tevez al 24′, tre minuti dopo è di nuovo Vidal a trovare lo specchio avversario: lancio di 60 metri di Bonucci a incrociare. Il numero 23 ha tutto il tempo di stoppare il pallone col destro e di calciare col sinistro mentre la difesa della Lazio resta immobile. Ma passa solo un minuto prima che arrivi la reazione dei biancocelesti: Buffon respinge un tiro di Hernanes raccolto da Klose che riesce ad accorciare le distanze riaprendo la partita.

Restano invariate le formazioni alla ripresa quando dopo solo 4 minuti di gioco, Bonucci lancia lungo e trova Vucinic: il montenegrino supera facilmente in corsa Novaretti, nettamente in ritardo, e infila l’incolpevole Marchetti. E’ il gol del 3-1. La Juventus sembra aver trovato nuovo slancio dopo quest’azione. Al 18′ la Lazio resta in 10 per l’espulsione (per doppio giallo) di Hernanes che ha fatto un  ingenuo fallo di mano in area di rigore bianconera.

Anche Tevez trova il gol dopo diversi tentativi di centrare lo specchio della porta: al 35′ velo di Vucinic, stop del numero 10, dribbling e destro che infila Marchetti. Dopo due minuti di recupero arriva il triplo fischio: la Juve agguanta la sua seconda vittoria in questo inizio di campionato e raggiunge il Napoli a 6 punti.

I santi vincono il derby: vietate le partite in tv!

calcio-sperlonga-festa-patronale-tuttacronacaA Sperlonga, nota località balneare in provincia di Latina, questo weekend l’ha avuta vinta Don Gaetano: calcio bandito per due giorni! Era stato infatti il parroco a supplicare i fedeli che venissero vietate le dirette tv dei due anticipi di oggi, Chievo-Napoli e Juve-Lazio, nei locali pubblici: era in programma proprio per oggi, alle 19, la processione in onore dei santi Rocco e Leone e il sacerdote temeva che in molti avrebbero preferito un altro tipo di santuari: i luoghi muniti di parabola satellitare. Non si voleva svuotare del suo significato religioso la festa patronale, ma non sono stati fatti i conti con i turisti che sono stati pronti a protestare: “Non è giusto vietare solo la visone di Napoli, Juve e Lazio”. Ed ecco come sono state “parate” le polemiche: maxi schermi spenti per tutta la seconda giornata di campionato.

All’Olimpico si lavora: domani arriva il Verona

roma-verona-olimpico-tuttacronacaIl terzo anticipo della seconda giornata di Serie A si giocherà domani all’Olimpico alle 18 e vedrà in campo due squadre decise a non deludere dopo l’esordio in campionato: la Roma è reduce dalla vittoria contro il Livorno mentre l’Hellas, la settimana scorsa, ha festeggiato il ritorno alla serie massima battendo il Milan. La sfida, sulla carta, si preannuncia entusiasmante con le squadre schierate con moduli speculari: 4-3-3 per poter partire all’attacco fin da subito e mettere in difficoltà l’avversario. Per la Roma dovrebbe scendere in campo fin dal primo minuto il talento serbo, neo acquisto, Adem Ljajic mentre i veneti devono fare i conti con gli infortuni di Albertazzi e Agostini: si tratta di un’emergenza sulla corsia sinistra.
Ecco le probabili formazioni:

ROMA (4-3-3) – De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi, Totti, Ljajic.
HELLAS VERONA (4-3-3) – Rafael, Cacciatore, Moras, Maietta, Martinho; Jorginho, Donati, Hallfredsson; Jankovic, Toni, Gomez Taleb.

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Juve-Lazio: bis o riscatto? Le probabili formazioni

juventus_lazio_tuttacronacaSi giocherà alle 20.45 uno dei due anticipi di serie A previsti per oggi: Juve-Lazio (l’altro, alle 18, vedrà il Chievo ospitare gli uomini di Benitez). A soli 13 giorni dalla sfida per la Supercoppa all’Olimpico, i bianconeri ospitano i laziali allo Juventus Stadium: si riscatteranno gli ospiti o i ragazzi di Conte faranno il bis? Petkovic si augura che i biancocelesti, dopo due settimane di preparazione, possano raccontare una storia molto diversa in campo, ma per scoprire come finerà non resta che attendere la serata. Il club juventino, da parte sua, dopo la cessione di Matri al Milan e con Pepe e Marchisio indisponibili, sfodererà Teez e Vucinic come coppia offensiva. Alla Lazio mancano invece due centrocampisti titolari: il capitano Stefano Mauri, ancora squalificato, e il superacquisto Felipe Anderson. Ancora out anche Vinicius, Pereirinha e Konko.

Ecco le formazioni che ci potremmo aspettare di vedere in campo:

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Tevez, Vucinic.
A disposizione: Storari, Ogbonna, Caceres, Peluso, De Ceglie, Marrone, Padoin, Isla, Giovinco, Llorente, Quagliarella. Allenatore: Conte.

LAZIO (4-4-1-1): Marchetti; Cavanda, Biava, Cana, Radu; Gonzalez, Biglia, Hernanes, Lulic; Candreva; Klose.
A disposizione: Bizzarri, Ciani, Strakosha, Dias, Novaretti, Stankevicius, Ledesma, Onazi, Ederson, Floccari, Rozzi, Kozak.
Allenatore: Petkovic.

Mirko Vucinic determinato: la Juve ha “ancora fame”

vucinic-campionato-tuttacronacaDopo la vittoria all’Olimpico contro la Lazio nella sfida per la Supercoppa e a pochi giorni dall’Inizio del campionato, Mirko Vucinic scrive sul suo sito per mettere nero su bianco le sue intenzioni. La punta montenegrina spiega infatti che  “Abbiamo avuto un inizio di stagione super e a pochi mesi dalla vittoria dello scudetto ci portiamo a casa, dopo una partita difficilissima e una straordinaria prestazione della squadra, anche la Supercoppa italiana. Un trofeo importantissimo che ci dà forza e grinta per iniziare al meglio il campionato. Perché abbiamo ancora fame e vogliamo continuare a vincere per scrivere la storia della Juventus”. Per quel che riguarda la storia bianconera, lo svizzero Zoran Josipovic si è ritagliato un piccolo spazio dopo aver incantato tutti a Villar Perosa, nella tradizionale sfida casalinga, quando ha segnato un gol con la Primavera alla Juve dei big e facendo letteralmente impazzire la difesa di Conte con una rete annullata e un palo colpito in partita. L’attaccante, che compirà tra qualche giorno 18 anni, ora giocherà le proprie carte in serie B, in prestito al Novara. La sua speranza è di tornare tra un anno alla Juve, sogno sfumato per il connazionale Reto Ziegler che ieri è stato ceduto in prestito al Sassuolo e con Conte non ha mai giocato una partita ufficiale.

La notte magica della Supercoppa all’Olimpico: Lazio-Juve

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«V’arzamo in faccia il nome immortale…As Roma». Questo il testo del messaggio portato in cielo sopra lo stadio Olimpico da un aereo in occasione della finale di Supercoppa tra Lazio e Juventus. L’iniziativa della tifoseria giallorossa è una risposta indiretta al tormentone lanciato da quella biancoceleste sul litorale laziale dopo il successo nel derby in finale di Coppa Italia dello scorso 26 maggio che recitava: “T’ho arzato la coppa in faccia”, a cui poi ne erano seguiti altri.

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In quest’atmosfera inizia la partita Lazio-Juve.

Il calcio d’inizio lo batte la Lazio. I biancocelesti ci provano subito al 3′ con un tiro dalla distanza di Ledesma, Buffon blocca. Poi Juve pericolosa in attacco con Vucinic, il montenegrino viene lanciato da Tevez, ma spara alto. Il replay poi mostra la posizione irregolare dell’attaccante juventino. Al 10′ punizione pericolosa di Ledesma che scodella in area, Vidal anticipa Dias e libera in angolo. Poi la partita per i  minuti seguenti si svolge molto al centro campo con azioni confuse che non riescono a penetrare nella metà campo avversaria. Al 16′ entrata scomposta di Biava su Tevez, punizione per la Juve. Pochi minuti più tardi, al 19′, problemi per Marchisio dopo uno scontro con Radu, Conte manda a scaldare Pogba ed è poi costretto alla sostituzione.

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Al 23′ appena entrato segna la rete Pogba: Juve 1 Lazio 0. Schema su punizione, Pirlo invece di tentare la conclusione in porta serve Lichtsteiner sulla destra, lo svizzero mette in mezzo, palla a Pogba che si gira e trova l’angolo giusto.

Immediata la risposta della Lazio con il cross pericolosissimo di Candreva, Lulic non trova il pallone per un soffio. Poi il nervosismo in campo genera un brutto fallo a cui segue l’ammonizione per Hernanes. Il brasiliano colpisce in pieno le gambe di Barzagli quando la palla è lontana.

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L’arbitro Rocchi è clemente ed estrae solo il cartellino giallo. Gran sinistro di Radu, al 34′, dalla lunghissima distanza, altrettanto bella la risposta di Buffon che vola e devia in angolo.

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Bel colpo di tacco di Lulic, al 40′, che rimette in mezzo, palla a Hernanes che non trova spazio e viene murato da Barzagli che può liberare l’area. Tre minuti più tardi ammonito Barzagli per un fallo di mano, protesta la panchina della Juve.  Episodio che rivisto al replay sembra involontario, ma farà discutere. Sul risultato di 1-0 per la Juve le squadre vanno al riposo.

Il secondo tempo inizia con uno stallo a centro campo dove le squadre si fronteggiano senza creare azioni pericolose. Al 52′ del secondo tempo arriva il gol di Chiellini. Vidal apre per Lichtsteiner, lo svizzero vede l’inserimento di Chiellini che solo davanti a Marchetti non sbaglia.

Al 54′ di nuovo in gol la Juve con Lichtsteiner:  Pennellata di Vucinic che vede il taglio in diagonale di Lichsteiner, Marchetti non può fare niente.

Al 57′ arriva il gol in bianconero per Tevez ed è poker per la Juve. La partita si infiamma e mentre i biancocelesti sembrano attoniti, sale ancora la Juventus.

Vidal ha l’occasione per firmare il 5-0, al 61′, si salva in qualche modo Marchetti. Poi Petkovic decide di sostituire Ledesma e Radu con Floccari e Ederson. La Lazio non si arrende e di destro da lontano, Candreva ci prova, ma Buffon è pronto e fa sua la palla senza problemi. Al 68′  ancora la Lazio in avanti e Candreva ci riprova dalla distanza, Buffon non si lascia sorprendere. Due minuti più tardi ci provano ancora i biancocelesti con il cross di Candreva, Klose di testa non inquadra lo specchio. Al 75′ c’è l’occasione della Lazio con un grande spunto di Klose che si ritrova tutto solo davanti a Buffon, il portiere della nazionale non si lascia intimorire e para con i piedi. Al 76′ c’è il primo cambio per la Juventus, Caceres è entrato al posto di Barzagli che alla vigilia non era al 100%. All’83’ Conte richiama in panchina il migliore giocatore in campo della serata: Lichtsteiner, autore di un gol e due assist, che lascia il posto a Ogbonna.

La 26/a competizione della Supercoppa è quindi dell Juvetus che con un poker di reti, porta con onore la coppa a Torino.

Supercoppa: tutto pronto all’Olimpico, ecco le formazioni

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Juventus e Lazio si affrontano questa sera alle ore 21 allo Stadio Olimpico do Roma per il primo trofeo stagionale, la supercoppa italiana e conte riparte dallo schema 3-5-2 che gli ha poi consegnato lo scudetto lo scorso anno, mentre la Lazio si affida a tre registi con Onazi che ha ancora qualche possibilità di soffiare il posto in extremis a Ledesma. Un modulo ballerino, Candreva e Lulic presiederanno le fasce con Klose punta centrale.

Ecco le formazioni:

Juventus (3-5-2): Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah, Tevez, Vucinic. All. Conte.

Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Cavanda, Biava, Dias, Radu; Ledesma; Candreva, Biglia, Hernanes, Lulic; Klose. All. Petkovic.

Altro che fuochi d’artificio, la vera bomba la scaglia Bellamy, cantante dei Muse

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“A Roma abbiamo dovuto corrompere della gente con migliaia di euro solo per essere autorizzati a sparare i nostri fuochi d’artificio. Abbiamo dovuto chiamare l’ambasciata inglese e discutere con dei diplomatici. Quando vuoi fare una cosa simile e sei lontano da casa è una cosa grossa. Molto costoso. A dirla tutta, è incredibile quanto sia costoso.” così Bellamy, il cantante dei Muse ha raccontato l’episodio di presunta corruzione che sarebbe avvenuto allo Stadio Olimpico.

Nell’originale Bellamy ha dichiarato:

“In Rome, we had to bribe people with thousands of euros just to be allowed to blast our fire effects. We had to phone the British Embassy in Rome and argue with some official. If you want to do things like this on the move, it’s quite a big deal. It’s pretty bloody expensive, though. It’s mind-boggling how much, actually.”

Di fronte a una tale dichiarazione cosa farà l’amministrazione locale? Chiuderà gli occhi e dirà che tutto è avvenuto a insaputa di tutti? O che nessuno sapeva che sarebbero stati sparati fuochi d’artificio? E poi se c’è una legge di tutela della sicurezza per cui non è possibile sparare fuochi d’artificio perché non viene fatta applicare? Se poi tale normativa è inutile perché non la si cancella e si evita che cantanti internazionali ci taccino nel mondo per un paese composto solo da corrotti?

I Negramaro a San Siro: la festa per i 10 anni di musica

Negramaro-SanSiro-tuttacronaca25 brani e più di due ore di spettacolo: hanno festeggiato così i 10 anni di carriera i Negramaro, con un concerto allo Stadio San Siro che sarà replicato il 16 a Roma, all’Olimpico. La voglia di far festa è stata chiara fin da subito, quando la band è apparsa in mezzo al pubblico, sul secondo palco, ed ha rotto il ghiaccio con tre cover di Modugno: “Estate”, “L’immenso” e “Meraviglioso”. Subito dopo è il tempo di imbracciare gli strumenti sul palco con i brani “Ti è mai successo”, “La giostra”, Nuvole e lenzuola” e “Via le mani dagli occhi”, accompagnati dai primi ospiti dell’evento: i Sud Sound System. L’esecuzione della parte rap di “Una storia semplice”, è affidata a Big Fish mentre subito dopo arrivano gli archi dei Gnu Quartet, per “Io non lascio traccia”, “Cade la pioggia”, “Un passo indietro” e “Solo tre minuti” mentre “Sole” e “Gommapiuma” vengono eseguiti da un quintetto di fiati. Le note scivolano e sul palco si affaccia Elisa, che duetta con Giuliano in “Basta così” e “Ti vorrei sollevare”, in versione punk. La chiusura è con “Mentre tutto scorre” e “Voglio molto di più” in un tripudio di chitarre mentre per il bis si susseguono 5 brani: “Ottobre rosso”, “Sing-Hiozzo”, “E’ tanto che dormo”, “Parlami d’amore” e “Una storia semplice”.

Sangiorgi, prima dello show, ha spiegato: “Per quattro mesi abbiamo preparato lo show tra registrazioni e canzoni nuove per il prossimo disco che stanno nascendo in maniera naturale. Tra palco e luci è stata nostra volontà ricreare i colori del nostro disco. Il fatto che abbiamo suddiviso tutta la scaletta tra due palchi e tra rock e momenti più intimi con i fiati e gli Gnu Quartet è stato un po’ per ricreare in modo fedele anche tutta la nostra storia di dieci anni di musica. La nostra seconda volta a San Siro (si erano già esibiti nel 2008, ndr) non è assolutamente un punto di arrivo ma solo voglia di condividere la gioia con i nostri fan, a cui dobbiamo tutto. Spesso mi blocco quando penso a spazi così grandi ma pensando ai fan rimasti in fila per ore e che sono fuori per noi, tutto d’un tratto scompare tutta la paura”. Dopo il saluto all’Olimpico, i Negramaro torneranno in tour a novembre, nei palazzetti italiani, con sedici date tra cui quella del 16 novembre al MediolanumForum di Assago (Milano).

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Roma respira l’ispirazione… Muse all’Olimpico

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Uno show destinato a entrare nella storia della musica quello che si è svolto ieri sera all’Olimpico di Roma. Sul palco i Muse, la band britannica che non ha certo bisogno di presentazioni. Un concerto-spettacolo che presto diventerà un dvd  che è non solo il mezzo per riascoltare  i brani più noti della band  ma anche per rivivere un evento mediatico  nel suo complesso, attraverso le nuove tecnologie. Luci, laser ed effetti che hanno trasformato per due ore lo stadio di Roma in un pianeta a parte. Circa 60 mila persone sono state protagoniste di un’atmosfera all’Armageddon, tra visioni infernali e i “big della terra” ridotti a cartoni animati (tra cui  Obama, Cameron, Merkel, Putin e Papa Francesco), il pubblico ha potuto dimenarsi con l’elettrofunk di Panic Station,Plug in baby, Map of the Problematique e Resistance. Poi non è mancato l’omaggio agli spaghetti western e gli omaggi a Morricone con L’uomo con l’armonica che prepara la cavalcata Knights of Cydonia.

 I Muse sono riusciti a “strappare” il pubblico dalla realtà e a portarlo dentro un film in cui ognuno poteva ritornare con la mente a sonorità che accolgono note di quasi trenta anni di vita: dai ’70 agli ’80, senza dimenticare i ’90 mescolando classica, , prog, glam, rock, pop, funky.

In un intervista i Muse avevano dichiarato:

«Molti nostri brani non possono prescindere dalla dimensione del luogo e dall’attrezzatura, non funzionerebbero allo stesso modo in una stanza, senza diecimila persone davanti. Ma un tour simultaneo in posti a misura d’uomo ci piacerebbe farlo, per non dimenticare nulla».

Aspettando Albachiara… Vasco torna sul palco dopo 2 anni!

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Ormai mancano poche ore al ritorno sul palco del Blasco… sono 2 anni che i suoi fans lo attendono e ora lui è pronto a tornare sul palco. Il record di presenze spetta a un fan arrivato da Bari: “Per me questo è il concerto numero 96 – racconta orgoglioso, mostrando un tatuaggio con il titolo di una canzone del Blasco -. Ho chiamato mia figlia Albachiara in suo onore…”. Vasco sceglie Torino, in un concerto già sold out e con i suoi fedelissimi accampati già da ieri fuori dallo Stadio Olimpico. Tutti sperano di aggiudicarsi quei posti vicino al palco e attendono l’Albachiara per “Respirare piano” e tutti si “addormeno di sera e si risvegliano con il sole” in quel Rewind che attendono con ansia per poter ancora una volta gridare “Liberi, liberi”o forse dati i tempi sarebbe meglio “Gli spari sopra”?

 

Totti ululerà ancora? Offerte da importanti squadre straniere!

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Potrebbe scegliere di andare a giocare all’estero “er Pupone”, come lui stesso rivela a France Football: avrebbe ricevuto, infatti, “offerte da importanti squadre straniere, non italiane”. Una scelta da non escludere quindi, soprattutto considerando che l’anno prossimo scadrà il suo contratto da giocatore con la Roma. Ma il capitano, che compirà 37 anni a settembre e ancora appare in splendida forma, già in passato ha rifiutato la corte dei migliori club europei, tra i quali il Real Madrid, per diventare il simbolo della Roma così come la conosciamo. Si può quindi ipotizzare che, l’anno prossimo, il contratto verrà sostituito con uno quinquiennale che gli garantirà un posto nei quadri dirigenziali della Roma.

Contestazioni alla Roma: 300 tifosi assaltano il pullman a sassi, uova e petardi

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Erano imbufaliti e delusi i 300 tifosi della Roma che hanno accolto il pullman della squadra a Trigoria con cori e il lancio di uova, sassi e petardi che hanno rotto un vetro del bus che trasportava alcuni giocatori, tra i quali Destro, Burdisso e Tachtsidis, fortunatamente senza ferire nessuno. Altri scontri sono avvenuti anche vicino al Colosseo, dove alcuni aggressori, che sarebbero degli ultras romani, hanno lanciato sassi e bottiglie contro un blindato delle polizia e danneggiato alcune auto presenti in zona. Al termine del derby valido per la Coppa Italia ma anche come passaporto per l’Europa League, ci sono stati inoltre momenti di tensione in tribuna stampa, dove sono entrati in contatto un giornalista del sito la Laziosiamonoi.it e uno del sito Romanews.eu, poi bloccati da alcuni colleghi prima dell’arrivo degli steward. Ma i giornalisti, sempre al termine dell’incontro, sono stati anche aggrediti da un tifoso che ha lanciato una monetina e sputato contro di loro. L’uomo, proveninete da Ferrara, è stato fermato e identificato dalla polizia. Infine, anche una troupe di Tgcom24  è stata aggredita davanti all’Olimpico a Ponte Duca d’Aosta. Gli agenti sono subito intervenuti e gli aggressori si sono dileguati.

Doppio successo laziale: vince il derby e porta a casa la Coppa

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Divertirsi e vincere: una ricetta «semplice» per portare a casa derby e Coppa Italia. Questo e avere “testa”. E Vladimir Petkovic quando ha affermato che la Lazio avrebbe vinto la finale, avendo tutte le carte in regola per farcela, oltre al fatto di meritarsi il trofeo. Prima dell’incontro aveva detto di essere “soddisfatto e orgoglioso di poter guidare questi ragazzi: hanno dato tutto, fatto tanti sacrifici e meritano la Coppa Italia. Il gruppo si è compattato: questo spirito ci aiuterà a vincere la partita”. Sembra quasi avesse una sfera di cristallo il tecnico laziale, visto che la sua previsione si è avverata. A nulla sono valse le minacce ricevute nei giorni precedenti: le aquile si sono aggiudicate per una rete a zero la Coppa Italia 2013, grazie al gol di Lulic, arrivato al 28′ del secondo tempo. . La Lazio ha vinto la Coppa Italia 2013, battendo in finale la Roma 1-0. Il gol vittoria di Lulic, al 28’ del secondo tempo. Peccato per le tensioni che hanno rovinato la gionata, nonostante le parole di Alemanno: “È una grande festa per la nostra città e non dobbiamo turbarla né rovinarla”. E poi: “Le elezioni vadano come devono andare – ha detto il primo cittadino subito dopo aver votato in un seggio alla Balduina per le elezioni comunali -, però oggi pomeriggio facciamo fare una bella figura alla città di Roma”.

Al primo tempo la Lazio è stata pericolosa con un colpo di testa di Klose, al quale la Roma ha risposto allo scadere con Denstro. I primi 45′ si sono poi conclusi a rete inviolate, nonostante le due occasioni per parte all’inizio e una bella parata del portiere giallorosso al 25′. Il gol vittoria è arrivato al 28′ della ripresa, con Lulic che ha insaccato dopo una deviazione di Lobont su cross di Candreva. Passano solo due minuti prima che parchetti salvi lo specchio su una punizione di Totti, che poco dopo centra una traversa. Nel finale espulso nella panchina della Roma Tachtsidis.

Bastoni, coltelli e fischi per PSY: la finale è una festa… della violenza!

psy

A volte l’Italia riesce a superarsi quando tira fuori il peggio di sè, e sembra che il luogo preferito per farlo rimanga lo stadio. Sarà perchè si segue il branco, in mezzo al quale ti confondi e non sei obbligato ad assumerti le tue responsabilià, ma tra violenze e cori razzisti, quelli che un tempo erano gli insulti all’arbitro sembrano essere davvero eventi insignificanti. Oggi a fare i conti con la maleducazione italiana è stato PSY, il cantante da milioni di visualizzasioni su Youtube, lo stesso che ha spopolato con Gangnam Style ed ora sta bissando il successo con Gentleman. Lui che ha fatto ballare tutti, è arrivato stamattina ed ha inviato un tweet per dare il buongiorno all’Italia, e in particolare a Roma. Il suo arrivo all’Olimpico è stato accolto con fischi e alcuni petardi, che hanno reso necessario alzare al massimo il volume della base delle canzoni del coreano. Nonostante tutto, ha affermato “Io amo l’Italia” alla fine della prima esibizione, ma non è servito. Dopo aver eseuito il suo tormentone, imbarazzato, ha salutato con un timido “grazie”.

Del resto cosa ci si può aspettare di diverso se bastoni, sassi e qualche oggetto appuntito sono stati trovati in due sacchi nascosti sotto il Ponte Duca D’Aosta, proprio nei pressi dello stadio, così come ieri, durante i controlli, nascosti sotto il ponte Della Musica sono stati trovati altri sacchi contenenti coltelli, picconi ed asce artigianali? Ormai andare ad una partita sembra non significare più emozionarsi quanto picchiare, fare male, distruggere. A costo di rovinare la festa a sè ed agli altri, mancando di rispetto anche alla stessa società di cui ci si dice “tifosi”.

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Finale di Coppa Italia… tra minacce e la musica di Psy. Ecco le formazioni!

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E’ alta la tensione all’Olimpico in attesa del fischio d’inizio della finale di Coppa Italia. Un derby su cui da ieri pendono le ombre delle minacce: “Dovete perdere”, il messaggio recapitato a quattro biancocelesti direttamente sul loro cellulari. Allo stadio pronti a schierarsi oltre 2.000 agenti per garantire il servizio d’ordine, con l’ausilio di 1.200 steward. Strade chiuse dalle 13, mentre i cancelli apriranno alle 14.30. Fondamentale la vittoria per entrambe le squadre: serve riabilitarsi di una stagione deludente su entrambi i fronti – sia pur partendo da pressuposti diversi, senza considerare che regalerebbe l’approdo in Europe League. Ma il match potrebbe decretare anche cambi in panchina e possibili cessioni eccellenti. Tra i giallorossi, Marquinhos, Lamela e Osvaldo sono pezzi pregiati e corteggiati in tutta Europa ma, in caso di approdo in Europe League, sarebbe difficile vederli partire tutti. Dal canto suo Petkovic non dovrebbe essere messo in discussione, ma una batosta oggi potrebbe mettere in forse la panchina anche per il tecnico che comunque avrà bisogno di rinnovare l’attacco, senza contare gli innesti di qualità negli altri reparti. Ad essere certe, al momento, sono le formazioni di oggi: per la Roma in campo Lobont, Marquinhos, Burdisso, Castan, Balzaretti; De Rossi, Bradley; Lamela, Totti, Marquinho; Osvaldo. A contrapporli, nelle fila laziali, Marchetti, Konko, Biava, Cana, Radu; Lulic, Hernanes, Ledesma, Onazi, Candreva; Klose.

Ma lo spettacolo inizierà prima del fischio d’inizio, con TIM che porta in Italia, per la prima volta, Psy, che si esibirà con i suoi brani musicali “Gentlemen” e “Gangnam Style”. A introdurre la performance, Carolina Di Domenico.

Psy atterra in Italia… e manda il suo saluto!

psy

E’ atterrato a Fiumicino poco dopo le 7.30 con un volo di linea da Singapore la popstar coreana che questo pomeriggio si esibirà allo stadio Olimpico prima della finale di Coppa Italia, tra Lazio e Roma. Occhiali da sole bordati di azzurro, giubbino verde, pantaloni di tela blu, scarpe azzurro elettrico, Psy ha voluto immortalare il suo arrivo nella capitale con una foto ed un “Buongiorno Roma” via Twitter.

Roma-Lazio: derby caldo ancora prima di scendere in campo. S.T.: 1-1

Roma-Lazio - totti - tuttacronaca

Si torna in campo con le stesse formazioni anche se De Rossi è zoppicante da tempo e Destro continua il suo riscaldamento. Al 3′ Lulic crossa per Marquinhos che tocca di braccio: rigore per la Lazio. Hernanes calcia fuori. Quattro minuti dopo, Lulic entra in ritardo su Torosidis e si prende il cartellino giallo. Diffidato, sarà squalificato. All’8′, Andreazzoli sostituisce De Rossi con Destro: il numero 16 giallorosso lamentava dolori dal 20′ del primo tempo. La squadra diventa subito più offensiva e si guadagna un rigore all’11’ con Pjanic che entra in area dalla destra e cade sul contatto con Hernanes. Totti realizza. 1-1. Mazzoleni sfila il cartellino giallo per Lamela e per Cana e Petkovic fa entrare Kozak al posto di Klose, che non ha i novanta minuti nelle gambe. Dopo il pareggio, la Roma trova una nuova carica e sfiora il raddoppio: destro violento di Totti su punizione da 31 metri, Marchetti respinge, Florenzi recupera e calcia a botta sicura, il portiere para ma il 48 riprende palla: la sfera vola sopra la traversa. I biancocelesti rispondono ed entrambe le squadre sembrano in grado di colpire. Al 24′ seconda ammonizione per Biava: Lazio in 10 con Petkovic che corre ai ripari inserendo Ciani al posto di Ledesma: 4-4-1. Anche Andreazzoli effettua una sostituzione: Dodò prende il posto di Florenzi. Candreva batte un calcio d’angolo che non crea preoccupazioni per la difesa romana mentre al 34′ Lamela, solo davanti la porta, colpisce di testa sopra la traversa: ottima occasione sprecata per la squadra che continua a cercare il colpo per chiudere l’incontro. Miracolo di Marchetti al ’42 su punizione calciata da Totti: vede il pallone all’ultimo momento sbucare dalla barriera, si butta e ferma a terra. Allo scadere del tempo regolamentare, Radu, che si è fatto male in uno scontro di gioco, cede il posto a Stankevicius. Castan viene ammonito mentre la Lazio guadagna l’ultima possibilità: corner di Candreva, palla ribattuta, arriva Lulic che però commette fallo. Mazzoleni fischia tre volte. Termina 1-1 una partita che si è effettivamente animata solo nel secondo tempo. Finisce qui la 31/a giornata di campionato, nella prossima, la Lazio ospiterà la capolista Juventus mentre la Roma raggiungerà Torino per vedersela con i granata.

Roma-Lazio: derby caldo ancora prima di scendere in campo. P.T.: 0-1

roma-lazio - tuttacronaca

Circa 55mila spettatori all’Olimpico: non c’è il tutto esaurito ma il clima più che caldo è bollente. La tensione si è già fatta sentire ore prima del calcio d’inizio con i primi scontri a Ponte Milvio e due tifosi giallorossi che hanno riportato ferite da taglio mentre un laziale è stato accoltellato ad una coscia. Sembra ci sia anche un quarto ferito. Questi ultimi due sono stati soccorsi dal 118 e trasportati in codice giallo al Policlinico Gemelli e all’ospedale Santo Spirito. Gli scontri più accesi hanno avuto luogo nella zona del bar River, dove è stato fatto esplodere un petardo. Una persona è stata fermata e i blindati hanno bloccato gli accessi al Ponte Milvio, mentre alcune centinaia di tifosi si son diretti allo stadio. Ad un’ora dall’incontro, nuovo lancio di sassi e bottiglie di vetro da parte di supporter giallorossi nei pressi dell’Obelisco a cui le forze dell’ordine hanno risposto con lacrimogeni e nuove cariche. Polizia e carabinieri sono stati attaccati con fumogeni e petardi anche vicino all’entrata della curva Sud dove un’aiuola ha preso fuoco, nonostante l’area fosse già in assetto antiguerriglia. Ovviamente non si sono fatte attendere le proteste dei residenti ed il panico è diffuso anche nel quartiere Flaminio, oltre il Tevere, con molti negozianti che hanno anticipato l’orario di chiusura. Rapido l’intervento del sindaco Alemanno: “Siamo molto preoccupati. Rivolgo ancora una volta un appello alle due tifoserie: cerchiamo di fare un derby tranquillo. Mi raccomando alle forze dell’ordine, ma soprattutto al senso di responsabilità di tutti i tifosi”.

Le squadre scendono in campo con qualche minuto di ritardo. Andreazzoli propone la difesa a quattro con Torosidis, Marquinho, Marquinhos e Castan, Stekelenburg tra i pali; a centrocampo De Rossi in regia con Bradley e Florenzi; in attacco Totti e Lamela, supportati alle spalle da Pjanic. Per la Lazio, Klose sarà l’unica punta, alle sue spalle Candreva, Onazi, Hernanes e Lulic. A completare la formazione, Marchetti in porta, in difesa Gonzalez, Biava, Cana e Radu e Ledesma in regia.

La Roma parte fortissimo con un inserimento sulla sinistra di Marquinho che tocca al centro per Totti, cross sul secondo palo e colpo di testa di Lamela: Marchetti para facile e i giallorossi beneficiano subito di un angolo. Entrambe le squadre cercano la strada del gol ma senza tropp convinzione mentre, al 10′, l’arbitro riprende verbalmente Hernanes per un brutto pestone sul piede di Marquinho. La Lazio inizia a pressare con Candreva che prova il tiro da posizione angolata: Stekelenburg devia in calcio d’angolo. Dopo un’azione senza esito, la Lazio sblocca il punteggio. Calcio d’angolo per la Roma, gli avversari recuperano palla partendo in contropiede: il pallone arriva ad Hernanes che finta il tiro con il destro, si porta la sfera sul sinistro e da fermo fa partire un siluro dai 25 metri. 0-1. Dopo due minuti, Hernanes sfiora il raddoppio ma De Rossi, calcia in angolo. Tre rapide azioni della Lazio sfiorano il gol con Candreva, Lulic e Cana mentre la Roma sta subendo il colpo dopo essere entrata in difficoltà per il gol subito. Totti cerca ad infrangere la difesa su calcio di punizione ma i biancocelesti allontanano. A due terzi del primo tempo, Andreazzoli inizia a pensare a delle modifiche: Destro inizia a scaldarsi. La Roma inizia a sbloccarsi, complici anche i tentativi di Totti e Lamela, ma continua a far fatica nel reggere i ritmi laziali mentre Pjanic si gioca un corner con un destro da fuori. Al terzo minuto di recupero, gran giocata di Florenzi: va via a Gonzalez e tocca al centro per Totti che calcia da 25 metri: respinta di Marchetti con i pugni. Si va negli spogliatoi con un ammonito in ogni formazione (Radu e De Rossi).

Il clima caldo del derby romano: scontri tra tifosi!

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Il fischio d’inizio del derby romano infiammerà gli animi all’Olimpico alle 20.45, ma l’aria all’esterno è già surriscaldata ed hanno avuto inizio i primi incidenti. Il bilancio provvisorio è di tre accoltellati tra le fila  giallorosse, uno dei quali ferito alla coscia e già medicato dal personale del 118, nei pressi di Ponte Milvio, dove avevano parcheggiato l’auto. Un fermo, mentre sei blindati bloccano il ponte: tutto ciò è avvenuto nonostante il rafforzamento delle misure di sicurezza nei punti dove, tradizionalmente, è più facile il contatto tra le tifoserie. Un gruppo laziale si è poi riversato sul Lungotevere, facendo esplodere un petardo nella zona del bar River. Altri incidenti hanno avuto luogo nella zona del ponte Duca d’Aosta, dove si sarebbero fronteggiati tifosi e forze dell’ordine con i supporters che sono avanzati verso i cordoni di sicurezza muniti di petardi: le forze dell’ordine sono riusciti a contenerli.

La Roma augura Buon Natale ai tifosi con 4 reti. Milan resta a quota 2

Biava e Klose fanno volare la Lazio all’Olimpico contro il Parma: 2-1

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