Omicidio in strada a Reggio Calabria: ucciso un 43enne

omicidio-reggio-tuttacronacaI carabinieri di Reggio Calabria stanno indagando sulla morte di un 43enne ucciso ieri sera nella città calabrese. La vittima, Franco Fabio Quirino, è stata raggiunta da numerosi colpi d’arma da fuoco mentre era per strada nel rione Modena, in una zona periferica della città. Soccorso da alcuni passanti, Quirino, che aveva dei precedenti, è morto poco dopo il ricovero in ospedale. I militari dell’arma stanno tentando di accertare se si sia trattato di un agguato.

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Muore anziana, corpo nel congelatore di casa

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Shock a Reggio Calabria dove, su segnalazione anonima alle forze dell’ordine, i carabinieri hanno trovato durante una perquisizione in un’abitazione il cadavere di un’anziana signora. Il corpo è stato trovato nel congelatore della sua abitazione nella quale viveva con il figlio.

‘ndrangheta: 7 arresti. Tra questi un giudice corrotto con il sesso

arresti-ndrangheta-tuttacronacaLa squadra mobile di Reggio Calabria ha eseguito ieri sette ordinanze di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione, denominata “Abbraccio”, contro la cosca Bellocco, che opera nella Piana di Gioia Tauro. Tra le persone finite in manette anche l’ex gip Giancarlo Giusti, già sospeso dalle funzioni perché coinvolto in una precedente vicenda giudiziaria. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di corruzione in atti giudiziari aggravata e di concorso esterno in associazione mafiosa. Come spiega TgCom24, Giancarlo Giusti, ex gip del Tribunale di Palmi, era già ai domiciliari per una condanna a 4 anni nell’ambito di una inchiesta della Dda di Milano sulla presunta cosca dei Valle-Lampada, in un filone relativo alla cosiddetta “zona grigia”, ed era stato sospeso dal Csm. Giusti dopo la condanna aveva tentato il suicidio in carcere. La Dda di Milano gli aveva contestato di essere sostanzialmente a “libro paga” della ‘ndrangheta. I Lampada infatti non solo gli avrebbero offerto “affari”, ma avrebbero appagato le ossessioni sessuali del magistrato, facendogli trovare prostitute in alberghi di lusso milanesi. Dall’inchiesta condotta negli anni scorsi dalla Dda di Milano a carico del giudice Giusti, è emerso un quadro che lo vedeva “ossessionato” dal sesso e anche capace di dire ”io dovevo fare il mafioso, non il giudice”. Agli atti dell’inchiesta milanese, che si era conclusa con una condanna in primo grado a 4 anni di reclusione, c’e’ una telefonata intercettata dagli inquirenti in cui Giglio, parlando con Giulio Lampada, dice: ”Non hai capito chi sono io… sono una tomba, peggio di … ma io dovevo fare il mafioso, non il giudice”. Giusti, secondo quanto scrisse il gip di Milano nell’ ordinanza di custodia cautelare, aveva inoltre ”l’ossessione per il sesso” e per ”divertimenti, affari, conoscenze utili”. In un ”diario informatico” sequestrato dagli inquirenti milanesi, in cui Giglio annotava tutto cio’ che faceva, sono state trovate varie annotazioni, tipo: “venerdì notte brava con (…) Simona e Alessandra. Grande amore nella casa di Gregorio”. L’accusa, formulata sulla base di intercettazioni telefoniche ed ambientali all’ex gip, è di aver incassato una somma di 100mila euro per disporre la scarcerazione di alcuni esponenti di spicco della cosca Bellocco.Il fatto, secondo l’accusa, risale al 27 agosto 2009 quando Giusti, in qualità di componente del Tribunale del riesame di Reggio Calabria, dispose la scarcerazione di alcuni esponenti dei Bellocco contribuendo, così “al rafforzamento del programma criminoso” della cosca.

Sciame sismico tra Sicilia e Calabria: 10 scosse di terremoto

terremoto-reggio-calabria-tuttacronacaSono state dieci le scosse che l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato nella notte tra l’8 e il 9 febbraio tra la costa della Calabria e della Sicilia. La più forte ha fatto registrare una magnitudo di 2,9 con epicentro a 10 chilometri da Reggio Calabria. La terra continua a tremare, secondo i rilevamenti dell’Ingv, nello stretto di Messina. La sera dell’8 febbraio la prima scossa è stata registrata alle 19,15 con magnitudo 2,9, ipocentro a 10,8 chilometri di profondità ed epicentro vicino Reggio Calabria. L’ultima scossa registrata risale a questa mattinam alle 11,15 del 9 febbraio, e ha avuto ipocentro a 11.1 chilometri di profondità ed epicentro entro i 10 chilometri da Reggio Calabria e Campo Calabro, nello stresso di Messina.

Terremoto a Reggio Calabria, trema la terra al sud

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Una scossa di terremoto di magnitudo 2,4 è stata percepita  alle 19.18 a Reggio Calabria e Reggio Calabro. In precedenza, alle 18.15, vi era stata una scossa di magnitudo 2.9 che aveva  interessato la stessa zona. Le scosse sono state registrate dall’Ingv.

Trema anche la Calabria! Terremoto in provincia di Reggio

terremoto-calabria-tuttacronacaUn terremoto di magnitudo 2.4 è stato registrato alle 23:44 del 27 gennaio dagli strumenti dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto della Costa Calabra Meridionale. Il sisma è stato localizzato a una profondità di 57,2 km. I comuni più prossimi all’epicentro sono stati Benestare, Careri, Ciminà, Molochio, Oppido Mamertina, Platì, San Luca e Santa Cristina d’Aspromonte, tutti in provincia di Reggio Calabria.

Scossa di terremoto in provincia di Reggio Calabria

terremoto-calabria-tuttacronacaAlle ore 7.17 è stato registrato un terremoto di magnitudo 3.1 nel distretto sismico della Costa Calabra Meridionale. L’evento ha avuto epicentro a poche miglia dalla costa nei pressi del comune di Brancaleone. Altri comuni interessati sono stati quelli di Africo, Bianco, Bruzzano Zeffirio, Ferruzzano, Palizzi e Staiti, tutti in provincia di Reggio Calabria. L’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha rilevatol’ipocentro a una profondità di 36,8 chilometri.

A Reggio Calabria sciolto il comune: contiguità con la mafia

Reggio_Calabria-tuttacronacaIl Tar del Lazio ha confermato lo scioglimento del Comune di Reggio Calabria per contiguità mafiose dopo che la I sezione, presieduta da Calogero Piscitello,  ha respinto il ricorso proposto dall’ex amministrazione comunale. Tale ricorso vedeva come primo firmatario l’ex sindaco di Reggio Calabria, Demetrio Arena ed era stato presentato per contestare il provvedimento del 10 ottobre 2012 che disponeva lo scioglimento del Consiglio comunale per 18 mesi e la nomina di una Commissione straordinaria per la gestione provvisoria dell’Ente. In quella data, l’allora ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, spiegò che si trovavano all’atto per episodi che riguardano gli amministratori come mancati “controlli per gli appalti e la gestione dei beni confiscati alla mafia”. All’epoca il Comune era amministrato dal centrodestra.

Muore sul colpo bimbo di 12 anni in bici investito da un auto

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E’ morto sul colpo il bambino di 12 anni, A.A., investito a Taurianova, nel Reggino, mentre percorreva via Ganini, una strada che dalla circonvallazione porta all’ex ospedale. Inutile il primo soccorso prestato dallo stesso automobilista alla guida della Fiat Panda che lo ha investito, così come si è rivelato inutile l’arrivo immediato del 118, con un’autombulanza e un elisoccorso, che ne ha potuto solo constatare la morte.  Sul posto sono intervenuti carabinieri, polizia e vigili urbani che stanno cercando di ricostruire le dinamiche dell’incidente. L’investitore e’ un 36enne di Molochio, che al momento si trova in commissariato per gli accertamenti del caso.

La mano che lanciò il Duomo… polemiche contro la scultura a Rosarno

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Per alcune ore a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria è stata esposta una scultura – opera presentata ad un festival della rigenerazione urbana patrocinato dal Comune – che ritrae la mano di Massimo Tartaglia, l’uomo che nel dicembre del 2009 tirò la statuetta del Duomo di Milano in faccia a Silvio Berlusconi.

La denuncia arriva da Il Giornale che riporta le parole del consigliere comunale Udc Giuseppe Idà:

“Altra figuraccia dell’Amministrazione comunale di Rosarno, non c’è mai fine al peggio…. Ieri in pompa magna hanno scoperto in Piazza Valarioti questa ‘Opera d’Arte’, dopo essersi accorti che era un obbrobrio, e che di arte non c’era proprio nulla, con una scusa banalissima nell’arco di dieci minuti l’hanno immediatamente rimossa!! La Statua ritrae la mano di quello squilibrato che tirò la statuetta del Duomo di Milano in faccia di Berlusconi, rischiando di ammazzarlo!!”

Ora la statua è stata rimossa. Ma su Facebook è stata pubblicata una foto della scultura.

“Come amministrazione comunale siamo all’oscuro della vicenda”, ribatte il primo cittadino, “Sappiamo solo che, nell’ambito della kermesse che si è conclusa il 28 settembre scorso, un artista, del quale non ricordo nemmeno il nome, ha realizzato quest’opera, effimera come le altre che sono state realizzate in quella occasione. Opera che è stata rimossa dai vigili urbani. Non poteva esserci alcuna inaugurazione da parte dell’amministrazione comunale perché non avevamo commissionato alcuna opera del genere che, peraltro, non è mai stata visionata da alcuno. L’unica foto che la riguarda, essendo stata sempre coperta da un drappo, è stata scattata dallo stesso artista che se l’è fatta per ricordo. Non c’è nessun caso, dunque anche perché, per quanto ci riguarda, eravamo del tutto ignari della cosa.”

Duplice omicidio a Reggio Calabria: Gianrocco Foti confessa

gianrocco-foti-tuttacronacaE’ l’operaio metalmeccanico Gianrocco Foti di 38 anni, incensurato, sposato con una cittadina polacca e padre di un bambino, l’autore del duplice omicidio che ha spezzato la vita di Joan Lacatus, 28 anni, e della sua compagna  Jonela Hololea, di 35, i due romeni trovati nel bagliaio dell’Alfa Romeo abbandonata sul molo di San Gregorio, a Reggio Calabria. L’uomo, fermato dalla polizia, ha confessato. Foti, come riporta ReggioPress, ha raccontato di una relazione sentimentale con una giovane prostituta romena che, con vari stratagemmi, era riuscita a più riprese, nello spazio di sei mesi, a farsi consegnare una somma di denaro superiore a 25 mila euro salvo poi troncare il raporto. L’uomo, nel tentativo di recuperare la somma, si è rivolto a Lacatus, amico della donna. I due s’incontrano ma il tentativo non porta ad alcun risultato e l’operaio è pervaso dall’esasperazione. In un ennesimo incontro, a cui prende parte anche la Hololea, a sua volta intermediaria per la restituzione del denaro, i romeni usano il pretesto di prendere la somma da un’abitazione di San Gregorio, in realtà conducono Foti in un luogo dove si trovano altri tre connazionali. I cinque romeni, stando alla ricostruzione dell’operaio, lo aggrediscono. A quel punto lui apre il fuoco. Quando ieri pomeriggio i detective della Sezione omicidi raggiungono l’abitazione dell’uomo, lui li accoglie con calma glaciale, stando a quanto riferito da uno degli agenti. Chiede il motivo del controllo e consegna l’arma, detenuta legalmente, una Beretta calibro 9×21, compatibile con quella utilizzata per compiere il duplice omicidio. Dall’arma mancavano 5 proiettili, proprio il numero dei bossoli trovati sulla scena del crimine. Foti viene accompagnato in Questura e sottoposto a  interrogatorio durante il quale nega ogni responsabilità. Nel frattempo, gli specialisti del Gabinetto regionale di polizia scientifica constatano che la pistola è l’arma del delitto. Nelle prime ore di stamani, davanti all’evidenza dei fatti, Gianrocco Foti è crollato e ha confessato.

Sospiro di sollievo per i tifosi del Napoli: non devono emigrare!

sanpaolo-napoli-tuttacronacaIl San Paolo resta “la casa” del Napoli. Nei giorni scorsi il presidente De Laurentiis aveva minacciato il sindaco De Magistris di trasferire la squadra a Caserta se non avesse avuto risposte, ma dall’incontro di ieri con il primo cittadino è uscito soddisfatto: “Abbiamo stilato una agenda di appuntamenti e di lavoro – ha detto De Laurentiis -. Partirà a breve un tavolo permanente sullo stadio con il Napoli da una parte ed il Comune dall’altra. Vogliamo valorizzare il San Paolo. Il San Paolo resterà la casa del Napoli. Mi auguro che alla fine l’impianto diventi di proprietà del club, ma l’aspetto importante è che lavoreremo nell’interesse della città”. Anche De Magistris conferma il buon esito della riunione: “Incontro proficuo. Abbiamo deciso la costituzione di una commissione bilaterale tra Comune e club, che affronti tutti i temi dello stadio”.

Fermato un italiano per il duplice omicidio di Reggio Calabria

fermo-reggio-calabria-tuttacronacaUn italiano è stato fermato dalla polizia di Reggio Calabria in relazione all’omicidio dei due romeni, un uomo e una donna, i cui cadaveri sono stati rinvenuti ieri mattina nel bagagliaio di un’Alfa Romeo 146 sul pontile in località San Gregorio, vicino al porto del capoluogo calabro. Le vittime, Joan Lacatus, di 28 anni, e Jonela Hololea, di 35, erano state uccise con alcuni colpi di pistola e i loro corpi abbandonati nell’auto di Lacatus, che gli assassini avevano tentato invano di fare sparire in mare. Dopo che la squadra mobile di Reggio Calabria, diretta da Gennaro Semeraro, ha identificato il presunto responsabile, gli agenti hanno sequestrato la pistola calibro 9 utilizzata per compiere il duplice omicidio e sulla quale verranno effettuati accertamenti scientifici e balistici. Al momento sia gli investigatori che gli inquirenti mantengono il riserbo sul movente del delitto, anche se ieri era trapelato che s’indagava negli ambienti della prostituzione.

Rinvenuti 2 cadaveri in auto in Calabria

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I cadaveri di due persone, un uomo e una donna, sono stati trovati nel bagagliaio di un’automobile a Reggio Calabria. Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra mobile che hanno aperto l’auto ed hanno scoperto i cadaveri. L’automobile si trovava sul molo di San Gregorio, a poca distanza dal porto di Reggio Calabria. Alcuni pescatori hanno segnalato la presenza dell’automobile sul molo. Gli agenti, intervenuti sul posto, hanno aperto l’automobile, un’Alfa Romeo 156, e all’interno del bagagliaio hanno scoperto i due cadaveri. I poliziotti hanno avviato le indagini per identificare i due cadaveri e ricostruire l’accaduto.

Aggiornamento 2 ottobre 2013, 21:30. I due corpi sono quello di un cittadino romeno di 28 anni, e di una connazionale di 35.

Come riporta La Repubblica:

Sulla testa dell’uomo la polizia scientifica ha trovato una ferita non compatibile con un proiettile. Questo fa ipotizzare agli investigatori che sia stato stordito e poi ucciso insieme alla donna, con colpi di pistola alla spalla, alle ginocchia e alla testa. Solo a quel punto gli assassini avrebbero portato l’auto al molo, con l’intento di far sparire i corpi. Hanno cercato di far scivolare l’automobile in acqua, ma l’Alfa 156 è rimasta sospesa per metà nel vuoto. Sul posto è stato trovato un palo utilizzato per fare leva. Forse l’arrivo di qualcuno ha costretto i killer a rinunciare e fuggire.

Gli investigatori ritengono che il duplice delitto non abbia nulla a che vedere con la criminalità organizzata. Le indagini si stanno concentrando sull’ipotesi di una vendetta maturata negli ambienti della prostituzione. Gli agenti della squadra mobile hanno compiuto numerose perquisizioni nelle abitazioni di cittadini romeni.  In passato le due vittime erano state viste frequentemente nella zona della stazione ferroviaria, dove abitualmente si prostituiscono donne straniere. Gli inquirenti stanno minuziosamente scandagliando la loro vita privata per riuscire a ricostruire i loro ultimi spostamenti e i rapporti con altri connazionali. Dai primi accertamenti sembra che il duplice omicidio sia stato compiuto poco lontano dal punto in cui sono stati ritrovati i corpi. Nell’automobile c’erano due bossoli che potrebbero fornire elementi utili alle indagini.

De Laurentiis al sindaco di Napoli: “mi venda lo stadio o vado a Caserta”

aurelio-de-laurentiis-stadio-tuttacronacaHa parlato a Radio Kiss Kiss il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis da dove ha lanciato il suo messaggio al sindaco di Napoli: “Mercoledì chiederò a De Magistris di vendermi il San Paolo”. E ha spiegato: “Sono molto preoccupato perché il sindaco disse che mi avrebbe venduto lo stadio, ma con i tempi biblici ai quali sono abituati al Consiglio Comunale io non credo che saranno in grado di farlo. Quindi io mercoledì stesso, dopo l’incontro, monterò in macchina e farò l’accordo con il sindaco di Caserta e da gennaio comincerò a costruire il nuovo stadio a Caserta”.

Esplosione a Reggio Calabria: opera della ‘ndrangheta?

bomba-mary-reggiocalabria-tuttacronacaE’ stato distrutto, attorno alle 23 di venerdì sera, il Cafè Mary in via Ravagnese, a Reggio Calabria. Proprietaria della pasticceria-panetteria è la 40enne Maria Grazia Ficara, moglie di Domenico Ecelestino, considerato il “factotum” del cognato,  il boss e trafficante di droga Orazio Ficara, detto il “Coccodrillo”, da anni in carcere per traffico di droga. La squadra mobile della città sta concentrando le indagini sugli ambienti della criminalità organizzata visto che dietro l’esplosione potrebbe esserci la mano della ‘ndrangheta, date anche le modalità del danneggiamento. Vicina all’aeroporto, la zona è altamente frequentata ed è stato un caso che l’esplosione non abbia provocato feriti. Il Cafè Mary, davanti al quale è necessario transitare per raggiungere lo scalo, sorge a meno di 50 metri dal luogo in cui, nel gennaio 2010, è stata trovata un’auto imbottita di armi il giorno della visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Stando ai primi rilievi effettuati dalla Scientifica, sembrerebbe che qualcuno si sia introdotto nel locale cospargendolo di benzina, dopo di che i vapori del carburante avrebbero saturato l’ambiente fino a provocare un esplosione. Al momento si sta cercando di capire se l’esplosione vada inquadrata in un contesto mafioso, di estorsioni subite dai familiari di Orazio Ficara o se il movente non sia piuttosto da ricercarsi negli ambienti del traffico di sostanze stupefacenti.

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Parco Solare Sud: il progetto per convertire un viadotto in città galleggiante

appartamenti-viadotto-tuttacronacaIn cerca di idee originali e luoghi da riconvertire in appartamenti, lo studio di architettura Samuel Nageotte, in collaborazione con OFF Architecture e PR Architetti, ha posto l’attenzione su un viadotto abbandonato in provincia di Reggio Calabria. Da qui ha preso l’avvio il progetto Parco Solare Sud, presentato a un concorso di progettazione dello scorso anno, come riporta il sito web Architizer . Non solo il viadotto storico verrebbe preservato, ma anche riadattato ad appartamenti, per ricreare una sorta di città galleggiante: villaggi impilati verticalmente e spazi pubblici che si allungherebbero orizzontalmente. Il progetto prevede un sistema di ponti e gallerie con le aree pubbliche che ospiterebbero spazi come centri culturali e negozi, mentre i tunnel nasconderebbero serbatoi di acqua e parcheggi. L’idea è quella di creare un eco-villaggio, con l’acqua piovana raccolta dai ponti e filtrata in botti per il consumo, la pulizia, e la cucina, mentre il vicino Etna potrebbe geotermicamente riscaldare tutto il posto. Come se non bastasse… la vista è mozzafiato!

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Non solo la Concordia: lungo la costa calabrese giacciono le navi dei migranti

barconi-migranti-concordie-tuttacronacaE’ la giornata della rotazione della Concordia questa. Ma mentre si cerca di raddrizzare la nave, tante altre piccole imbarcazioni se ne restano da mesi sulla battigia, a parlare dei drammi del mare. Si trovano lungo le coste calabre, a Roccella Ionica, in provincia di Reggio Calabria e sono le barche utilizzate dai migranti per raggiungere il territorio italiano. Sono tante piccole “Concordie” che stazionano mesi sulla battigia. Le operazioni di rimozione non saranno costose come quelle per la nave da crociera naufragata all’Isola del Giglio, ma per rimuoverle occorrono 30-40 mila euro e le tempistiche non son da meno: si parla di almeno un anno.

Attenti al succo d’arancia! Sequestrate 510 tonnellate di succhi

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Nell’ambito di un’indagine contro la contraffazione del succo di arancia nazionale,   il personale del Comando Provinciale di Reggio Calabria e del Nucleo Agroalimentare Forestale (NAF) di Roma del Corpo forestale dello Stato, ha sequestrato 510 tonnellate di concentrati di succhi di frutta, stoccati all’interno di un’azienda operante nella Piana di Gioia Tauro, avente un volume di affari medio annuo di oltre 10 milioni di euro. Quest’operazione ha una rilevanza particolare se si tiene conto che  la Calabria ricopre un ruolo strategico per la coltivazione di agrumi e per la successiva trasformazione e commercializzazione nel panorama economico nazionale ed internazionale dei succhi e derivati.

 Sono state sequestrate circa 60 tonnellate di concentrato di succo d’arancia e di derivati dalla polpa di arancia (cellule di arancia) di origine estera che, senza subire trasformazioni sostanziali, venivano riesportati come prodotto di origine italiana. Inoltre nei locali dell’azienda sono state rinvenute circa 450 tonnellate di concentrati di succhi di frutta, prive di chiare indicazioni sul contenuto, in pessime condizioni di conservazione a causa del mancato stoccaggio nelle apposite celle frigorifere e, per la maggior parte, lasciate all’aperto, esposte agli agenti atmosferici.

Stroncato da un infarto, muore il capo dei vigili urbani

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Ferragosto in lutto a Reggio Calabria, dove Cosimo Fazio, 56 anni, è morto per infarto mentre coordinava le attività di soccorso per gli immigrati sbarcati nel porto.  Aveva assunto l’incarico di dirigere la polizia municipale di Reggio da 10 giorni. Durante le operazioni di sbarco il vigile ha accusato un malore e si è accasciato al suolo. Purtroppo, nonostante le operazioni di soccorso il comandante è morto. Alfano ha espresso il suo “profondo cordoglio” e ha aggiunto  “mi unisco al dolore dei familiari. Siamo commossi e grati per lo straordinario impegno e la totale abnegazione con cui i nostri uomini in divisa svolgono ogni giorno, anche in giorni come questo, il loro lavoro. Per queste ragioni, in questi dolorosi momenti, il lutto colpisce tutti noi”.

 Anche il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha espresso “il più profondo cordoglio” e poi ha aggiunto “mi unisco al dolore della famiglia e degli appartenenti al corpo. La morte di Fazio, avvenuta durante le operazioni di salvataggio dei migranti sbarcati oggi in città, mi addolora particolarmente”.

 

Ue stringe la cinghia con l’Italia: basta concerti di Elton John

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Ue stringe la cinghia e chiude i rubinetti della distribuzione a pioggia dei fondi Ue. Non si potranno più usare per eventi come il concerto di Elton John a Napoli o per la A3 Salerno-Reggio Calabria.  Lo ha detto il commissario Ue Johannes Hahn, facendo il punto sui finanziamenti europei destinati all’Italia, auspicando investimenti su poche, chiare priorità, come turismo e beni culturali, energie rinnovabili e piani di sviluppo urbano.
Nella programmazione, ha quindi spiegato Hahn in un intervista all’Ansa, “ci sono tipi di progetti che non vogliamo più vedere e altri che vorremmo di più. Ci sono già buoni esempi in giro, come le Tecnopoli in Emilia Romagna, i piani di sviluppo urbano integrato in Toscana, o quelli per le energie rinnovabili in Puglia”.

“In passato i fondi sono stati distribuiti a pioggia e questo ha ridotto il loro impatto sull’economia, rendendo più difficile la loro gestione”, ha spiegato il commissario Ue, osservando tuttavia che “non si tratta solo di un problema italiano”.

“Non si può continuare a cercare di compiacere tutti. Per fare veramente la differenza nello sviluppo economico del Paese – aggiunge Hahn – occorre focalizzarsi su un numero ristretto di priorità”, con l’obiettivo di creare occupazione duratura, sostenere punti di forza già esistenti nelle regioni, e innescare nuova crescita”.

“Non siamo inflessibili rispetto alle priorità per i finanziamenti, credo ad esempio che in Italia il supporto al turismo sostenibile e di qualità e al patrimonio culturale, abbia un senso. Ma devono essere progetti innovativi, sostenere le imprese, attenti a risorse locali e ambiente. Il legame tra il patrimonio culturale e la prosperità futura delle sue regioni, soprattutto al Sud è lampante e la prossima programmazione può aiutare”, ha quindi concluso Hahn.

Quanto ci costa l’acqua? Aumenti fino al 164,5% in 6 anni.

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Lo studio è stato effettuato da «Cittadinanzattiva» che ha rilevato aumenti in media sino al 33%. In alcune città, secondo lo studio di «Cittadinanzattiva», i picchi sarebbero arrivati alle stelle se confrontati con quelli del 2007. Le città più tartassate sono  Benevento (+100%), Viterbo (+92,7%), Carrara(+93,4%), Reggio Calabria (+164,5%) e Lecco (+126%). Ma ci sono circa altre 35 città che hanno fatto rilevare rincari anche del 40%. I numeri si riferiscono al servizio idrico integrato per uso domestico: acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione e quota fissa (o ex nolo contatori).

 

Scossa di terremoto al largo della costa calabra

terremoto-calabria-tuttacronacaLa Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha localizzato un terremoto di magnitudo 3 nel distretto sismico della Costa Calabra Occidentela. L’evento in mare è avvenuto alle 11:43 a una profondità di 223 Km.

Apre il fuoco contro i parenti: 4 feriti

sparatoria-reggiocalabria-tuttacronacaNon sono ancora state chiarite le motivazioni che hanno spinto un uomo ad aprire il fuoco contro i propri parenti ferendo quattro persone, una delle quali, la cognata, in modo grave. L’episodio è accaduto alla periferia sud di Reggio Calabria. La polizia ha fermato un ultra settantenne.

Due scosse nella notte nel Mar Ionio…

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Nuove scosse hanno interessato nella notte la nostra penisola. Una è stata registrata alle 3.13 nel mar Ionio,  al largo delle coste calabre e siciliane, a sud di Reggio Calabria e ad est di Siracusa.
Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 5 km di profondità, epicentro oltre i 20 km di distanza dalla terra ferma e ha fatto registrare una magnitudo di 2.7.

Sempre nel mar Ionio in precedenza, al largo delle coste calabre, a sudest della punta dello stivale (Reggio Calabria), una scossa di magnitudo 3.3, si era verificata all’1.55. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 14,2 km di profondità ed epicentro oltre i 20 km di distanza dalla terra ferma.

In entrambi i casi non si sono registrati danni a persone o cose.

Impiegato comunale ucciso in un agguato in Calabria

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Ha trovato la morte questa mattina in un agguato Domenico Princi, 41enne impiegato dell’ufficio tecnico del Comune di Calanna, in provincia di Reggio Calabria. L’uomo è morto all’istante dopo esser stato raggiunto da diversi colpi di fucile mentre si trovava a bordo della sua automobile. I carabinieri, intervenuti sul luogo, hanno avviato le indagini.

Uno sguardo a… la pignolata reggina

La ricetta puoi trovarla QUI!

pignolata reggina

Nicola Calipari… raccontato ne “Il viaggio di Nicola Calipari”

Nicola Calipari… nelle parole di Giuliana Sgrena

Nicola Calipari… l’agente segreto

Gente di Reggio Calabria… Nicola Calipari

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Uno sguardo a Reggio Calabria… l’Auditorium Nicola Calipari

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Uno sguardo a Reggio Calabria… la statua

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Uno sguardo a… REGGIO CALABRIA!

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Trovati resti umani a Reggio Calabria… forse fratello di un pentito?

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Dei resti umani sono stati trovati all’interno di una smart nel fondale del porto di Reggio Calabria. Dai primi accertamenti è emerso che potrebbero appartenere a Francesco Calabrò, l’imprenditore scomparso nel 2006 e fratello del collaboratore di giustizia Giuseppe Calabrò condannato all’ergastolo per l’omicidio dei carabinieri Antonino Fava e Giuseppe Garofalo avvenuto il 18 gennaio 1994.

Organizzazione per “assenteismo”!

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Organizzazione per assenteismo! E sì, perché a Reggio Calabria le cose si facevano per bene. Organizzati ufficio per ufficio, in gruppi, e ogni giorno qualcuno timbrava per tutti. I colleghi poi sarebbero arrivati (quando arrivavano) con calma, dopo tutte le loro commissioni e impegni. Dopo la spesa, la farmacia, il bar con gli amici. C’era anche chi non disdegnava una passeggiata su Corso Garibaldi per un po’ di shopping nei negozi che espongono i nuovi arrivi di stagione. L’inchiesta risale al 2010 (in Italia per queste cose serve molta calma) e l’allora sindaco, Giuseppe Raffa, insofferente ai telefoni che squillavano a vuoto e alle scrivanie deserte chiamò la Guardia di Finanza. Così l’indagine, “Torno subito”,  durata poco più di un mese evidenziò circa 95 dipendenti assenteisti nel Comune di Reggio Calabria. Oggi 17 sono finiti agli arresti domiciliari, altri 42 avranno l’interdizione dal posto di lavoro e tutti gli altri restano indagati. I finanzieri hanno stabilito che i “furbetti” del Comune riuscivano in un solo mese ad accumulare fino a 105 ore di “assenza timbrata come presenza”.  Il tutto è stato documentato con video e fotografie.

Quello sventurato a cui toccava il turno in ufficio timbrava fino a sette cartellini, poi spesso si concedeva anche lui un caffè. Spesso le telecamere all’esterno del Comune,  hanno ripreso anche decine di autovetture che si fermavano all’ingresso per soste di pochi secondi, tempo giusto di timbrare e ripartire.

 L’ennesimo caso a conferma che il lavoro statale paga anche quando si è assenti, che a fronte di 6 ore al giorno che un impiegato dello stato dovrebbe lavorare in un Comune, ne riesce a fare sì e no 9 a settimana. E se è vero che l’incivilta e il mal costume dilaga, è anche vero che in alcuni uffici il lavoro scarseggia. Non c’è motivazione, non vengono passate le pratiche e tutti si chiedono perché sono andati in ufficio a perdere tempo? Se magari un’organizzazione così “virtuosa” che consentiva agli impiegati di eludere i controlli venisse fatta in modo da ripartire il lavoro e motivare il personale, magari alla fine si riuscirebbe a far lavorare qualcuno. Ma se gli impiegati sono “svogliati” sicuramente c’è qualcuno che lo consente, c’è chi chiude un occhio e lascia che sia… che tanto in Italia neppure un governo si riesce a fare… ci sono i saggi a “lavoro” mentre i politici riposano! Ecco l’esempio che danno le nostre istituzioni… cosa dovrebbe recepire un impiegato?

 

 

La casta giocava al gratta e vinci con i soldi dei contribuenti!

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Dieci consiglieri regionali della Calabria, due del centrosinistra e otto del centrodestra sono indagati per il reato di peculato nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria che sui rimborsi dei gruppi consiliari di loro appartenenza. L’inchiesta prende in esame il periodo compreso tra il 2010 ed il 2012.

L’indagine, condotta dai militari della Guardia di finanza di Reggio Calabria, è coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Matteo Centini. La Procura di Reggio ha indagato anche i direttori amministrativi dei gruppi consiliari a cui appartengono i consiglieri sottoposti ad indagini.

Nei mesi scorsi la Guardia di finanza aveva sequestrato la documentazione relativa ai rimborsi dei consiglieri. Dopo una attenta analisi sono emerse numerose anomalie. I consiglieri indagati si sarebbero fatti rimborsare, tra l’altro, l’acquisto di “Gratta e vinci”, viaggi all’estero, detersivi, il pagamento di cartelle esattoriali, ricariche telefoniche, telefoni cellulari e di tablet.

Dalle indagini è emerso anche il pagamento di fatture per centinaia di migliaia di euro che non trovano alcuna giustificazione nell’attività amministrativa dei consiglieri indagati.

E oggi è stata presentata una proposta, da parte dei senatori “renziani”, per abolire i rimborsi elettorali ai partiti!

Sparatoria in un panificio a Reggio Calabria!

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Il titolare di un panificio, Andrea Catalano, 43 anni, è stato ucciso a Reggio Calabria. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato raggiunto da due colpi di pistola al torace mentre, dopo le 5, era nel suo panificio, in via Vittorio Veneto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini. Al momento non è stato chiarito se si sia trattato di una tentata rapina finita male.

Nuovo procuratore a R. Calabria: Federico Cafiero De Raho, più cultura contro i clan!

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Da un anno senza vertice, la procura di Reggio Calabria ha da oggi un nuovo capo: e’ Federico Cafiero De Raho, ora procuratore aggiunto a Napoli. La nomina del plenum del Csm e’ avvenuta a maggioranza: 12 voti a favore e 8 al suo concorrente, Francesco Paolo Giordano, procuratore a Caltagirone. Prima del voto gli aggiunti di Reggio Nicola Gratteri e Michele Pristipino, avevano ritirato le candidature. ”Arrivo a Reggio con grande entusiasmo” e’ stato il suo commento.

Perdere le gambe a 28 anni e poter sorridere a 35! La storia di Giusy.

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Giusy ha 35 anni, è la nipote di Gianni e Donatella Versace, ha un sorriso luminoso e tanta autoironia e intelligenza: «Mi ritengo fortunata per le persone che ho accanto. Senza gli altri, da solo, non sei nessuno».

Giusy era 28enne quando, il 22 agosto 2005, sulla sulla Salerno Reggio Calabria, è vittima di un terribile incidente automobilistico. Un guard rail le trancia le gambe e gliele strappa dal ginocchio in giù.
Ma Giusy non si arrende: «Ho raccontata la mia storia nel libro “Con la testa e con il cuore si va ovunque”  che è un diario ed è stato terapeutico scriverlo. Sono trascorsi quasi otto anni da quel giorno. E da allora, ho imparato a camminare, a guardarmi allo specchio, a fare pulizia nell’armadio, a tornare al mare con le mie gambe nuove.
Ero con mio zio Santo la prima volta che è accaduto, e quando siamo entrati in acqua mio zio rabbrividiva, ma io che l’acqua fosse fredda non lo sentivo, fino a che non sono arrivata con le cosce nell’acqua.
Tutto è stato difficile, ma io sono andata oltre».

E Giusy è andata molto oltre. È diventata campionessa italiana dei 100 e 200 metri.
«Vado a correre tre volte a settimana. Adesso parteciperò ai campionati italiani. Dentro la sacca che usavo per giocare a tennis, quando avevo le gambe, adesso porto le gambe con cui vado a correre.
Queste protesi sono fondamentali per me, ma in Italia la Asl non ne copre le spese e con la mia onlus cerchiamo di aiutare i ragazzi che non possono permettersele. Per una protesi di queste ci vogliono 5-6mila euro».
E poi, Giusy si innamora. «Ma c’è un problema: abbiamo una sola gamba in due» racconta ironica.
Perché anche Antonio ha subito la perdita di un arto. Ma tra loro è comunque amore.
«Stiamo insieme da un anno: è molto bello, è uno sportivo ed è molto paziente. Ma la sua bellezza è soprattutto quella che ha dentro. È una persona veramente fantastica. Ora che siamo fidanzati mi sopporta ma soprattutto mi supporta. Sembra che mi mangio il mondo, ma spesso ho tanti dubbi. Ed è lui a darmi tutte le risposte di cui ho bisogno». Ma, quando Antonio appare a sorpresa sullo schermo, con la sua promessa d’amore, anche la sorridente e coraggiosa Giusy piange di felicità

Finisce in manette il padre del calciatore: associazione mafiosa.

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Francesco Sculli,  padre del calciatore del Pescara Giuseppe Sculli e capo dell’ufficio tecnico del comune di Bruzzano Zeffirio, è stato arrestato questa mattina durante l’operazione “Metropolis”,  contro la ‘Ndrangheta a Reggio Calabria. Francesco Sculli è imparentato con il boss di Africo Nuovo, Giuseppe Morabito, detto “U Tiradrittu”. In manette, oltre al padre del calciatore Sculli, sono finiti boss ed imprenditori italiani e spagnoli. Compreso Rocco Morabito, figlio di “U Tiradrittu”, e Rocco Aquino, nonché imprenditori reggini, campani e spagnoli. C’è anche un uomo legato all’Ira, al quale sono stati contestati diversi reati, come l’associazione mafiosa, l’intestazione fittizia di beni e il reimpiego di capitali illegali. Insieme all’operazione Metropolisi, sono state portate avanti anche una sessantina di perquisizioni tra Calabria, Sicilia, Campania, Lazio. Ma anche in Inghilterra e Spagna.

Suicidio con il cane! Una donna si è buttata sotto un treno con il cagnolino.

E’ successo a Reggio Calabria e ancora non si conoscono le genarlità della donna che si è gettata sotto un convoglio insieme al suo cane.

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Sequestrata discarica aperta martedì a Reggio Calabria.

 

Su esposto di Legambiente e Comune poichè sono in corso accertamenti su inquinamento della zona. Aterro

Maxi sequestro di cocaina al Porto di Gioia Tauro

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2mln! Sequestrati a un usuraio a Reggio Calabria.

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Tana per Caia: arrestato uno dei latitanti ‘ndrangheta più pericolosi

Quando la barca va… ma viene fermata! Bloccati scafisti in Calabria

Avevano 28 migranti a bordo, quasi tutti siriani.

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La Calabria affonda… tra i rifiuti!

Bomba contro il comune di Delianuova a Reggio Calabria

La bomba è stata fatta esplodere durante la notte. Si è trattato quindi di un avvertimento e gli inquirenti pensano che fosse indirizzato al sindaco  Rocco Corigliano eletto con una lista civica di centro sinistra.

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Reggio C. “urla silenziosamente” contro la crisi con i manichini impiccati ai lampioni

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