Ciao Enzo,
Tu che sapevi avvicinare a quel mondo complesso che è la musica, tu che sapevi parlare di sociale con l’armonia delle tue note, tu che non avevi bisogno di parolacce per stupire nei tuoi monologhi, era il ritmo a trascinare il pubblico. Tu che facevi vivere lo spettatore, là sul palco insieme a te, raccontando del barbone morto di cui restano impresse solo le scarpe da ginnastica o dell’Armando… i drammi umani, i sentimenti e le emozioni. Ciao a te che sapevi sorridere e carezzare quella solitudine umana, quella nostalgia che si respira e che diventa poesia in ogni tua canzone. Tu che sapevi unire leggerezza e contenuti, tu che trasformavi uno spettacolo in un esperienza di vita, tu che sapevi dare al pubblico la tua visione del mondo, senza mettere maschere, filtri. La tua immediatezza, la tua arte e il tuo sguardo sulla vita saranno per sempre un insegnamento per ogni generazione, sia per quelle che ti hanno conosciuto, che per quelle che ti conosceranno attraverso le tue canzoni, i tuoi spettacoli, il tuo esempio. Ciao, Enzo!
pd valdengo
/ marzo 29, 2013L’ha ribloggato su CIRCOLO PD VALDENGO.
Elisabetta Lelli
/ marzo 29, 2013Grazie per questo ricordo di lui.
Ciao, Enzo.
tuttacronaca
/ marzo 29, 2013Il minimo che potessimo fare, ma con il cuore.