
LA VISITA FISCALE
Si è conclusa la visita fiscale disposta dai giudici della Corte d’appello di Milano nei confronti di Silvio Berlusconi imputato al processo Mediaset. La Corte, che aveva sospeso l’udienza, ha dato appuntamento alle parti in aula non prima delle 13:30. «Non sussiste un impedimento alla partecipazione» all’udienza di oggi di Silvio Berlusconi, imputato al processo Mediaset. È questo l’esito della visita fiscale disposta dai giudici della corte d’appello. Il processo prosegue.
IL MEDICO DEL SAN RAFFAELE
«Confermo che il presidente Berlusconi è affetto da uveite bilaterale. Il quadro appare solo parzialmente migliorato rispetto al momento in cui ieri mattina è stato deciso di trattenerlo in ospedale. A noi appare opportuno che resti ricoverato. Io lo tratterei almeno fino a domani». A dichiararlo è Francesco Bandello, primario di Oculistica e Oftalmologia dell’ospedale San Raffaele di Milano. Bandello spiega che «permangono nell’occhio sinistro numerose aderenze tra iride cristalloide anteriore che, solo molto parzialmente, hanno ceduto con la terapia midriatica e antinfiammatoria topica e sistemica in corso. Persiste dunque la necessità di proseguire con una terapia scrupolosa e un assiduo monitoraggio che dia garanzia di poter valutare adeguatamente l’evoluzione della situazione clinica». Rispondendo alle domande dei giornalisti Bandello ha precisato che «nessun altro paziente è ricoverato in questo momento nel reparto per uveite». Il primario ha anche confermato che «la visita fiscale è stata eseguita». Quanto alla durata del ricovero Bandello precisa che «dipenderà dalle sue condizioni. Ma io lo tratterrei almeno fino a domani».
SFIDA ALLA COSTITUZIONE
“Qualsiasi generalizzazione, qualsiasi attacco alla magistratura, idea di manifestazioni dirette contro di essa costituiscono una sfida a principi che sono fondamento della nostra Costituzione e delle democrazie mature”. Così il presidente dell’Anm Rodolfo Maria Sabelli sulle posizioni espresse da Berlusconi sulla giustizia. Sabelli, a margine di un incontro a Catania promosso da Unità per la Costituzione, ha sottolineato che “il principio di autonomia e di indipendenza della magistratura è non soltanto uno dei principi fondamentali ai quali si ispira l’azione dell’Anm, ma – ha osservato – è uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione e, aggiungerei, di qualsiasi sistema democratico maturo”. “Noi difendiamo e difenderemo sempre questi principi – ha aggiunto il presidente dell’Associazione nazionale magistrati – che non sono fine a sé stessi. Non difendiamo dei privilegi della magistratura: sono delle realizzazioni, dei principi strettamente collegati al principio di eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge”.
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