Pascal Rostain, il paparazzo che solo ieri, parlando alla radio, ha fatto tremare la Casa Bianca parlando di una presunta relazione tra il presidente americano Obama e la cantante Beyoncè, ha smentito definitivamente il gossip da lui stesso lanciato: “Sono in piena promozione del mio nuovo libro, nello studio di Europe1 ho voluto fare un enorme scherzo”. Ieri il paparazzo aveva spiegato che lo stesso Washington Post ne avrebbe parlato sul numero di martedì. La bufala è rimbalzata in tutto il mondo per alcune ore, fino a quando a smentire ci ha pensato Kris Coratti, portavoce del quotidiano stelle e strisce: “Non stiamo lavorando a nessuno scoop del genere”. Alla fine a far definitivamente luce sull’accaduto ci ha pensato lo stesso Rostain che a “Le Figaro” ha definitivamente chiarito: “Ascoltate bene quel che dico alla radio, alla fine della mia frase mi sentirete ridere. È allucinante vedere il clamore mondiale che tutto questo ha provocato. Ho voluto dimostrare il degrado del mio mestiere. Prima, erano le indiscrezioni che si trasformavano in verità. Adesso è una bufala”.
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Make a Wish e la realizzazione di un sogno: Taylon balla con Beyoncè
E’ stata la fondazione Make a Wish, che nel 2013 ha realizzato oltre 14mila desideri, a realizzare il sogno di Taylon, una undicenne affetta da un tumore inoperabile al cervello. La piccola aveva un grande sogno: ballare al fianco di Beyoncè e la settimana scorsa l’ha potuto realizzare a Las Vegas. Taylon, mentre assisteva allo spettacolo, ha visto la cantante dirigersi verso di lei per poi abbracciarla e darle un bacio. Il tutto accompagnato dalle note di “Survivor”. La ragazzina non ha potuto resistere all’emozione ed è scoppiata in lacrime. Poi, raccogliendo tutte le sue forze, si è alzata e ha ballato davanti a migliaia di persone.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/27/make-a-wish-e-la-realizzazione-di-un-sogno-taylon-balla-con-beyonce/
Prima della doppia mastectomia… balla in sala operatoria
Esorcizzare la paura dell’intervento ballando! E’ quello che ha pensato la mamma americana Deborah Cohan, che doveva sottoporsi a una doppia mastectomia. Già pronta per l’intervento, in una sala operatoria del Mt. Zion Hospital di San Francisco, la donna ha dato vita a un vero e proprio flashmob insieme a chirurghi e infermieri che l’hanno accompagnata nelle danze al ritmo di “Get Me Bodied” di Beyoncè. Deborah ha spiegato che guarderà il filmato durante la convalescenza: le servirà a ritrovare la carica e a superare il dolore.
Pubblicato da tdy22 in novembre 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/07/prima-della-doppia-mastectomia-balla-in-sala-operatoria/
Terrore per Beyoncé, un fan la strappa dal palco in Brasile
La cantante Beyoncé che si stava esibendo durante la notte, a San Paolo, in Brasile, è stata letteralmente strappata dal palco da un fan a torso nudo. Il 32enne, che con forza è riuscito a metterle le mani addosso e trascinarla tra la folla. Non è neppure dovuta intervenire la sicurezza, la cantante è riuscita a divincolarsi e a salire di nuovo sul palco. Nonostante l’incidente non ha mai smesso di cantare, dando prova di essere una grande professionista.
Pubblicato da tdy22 in settembre 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/16/terrore-per-beyonce-un-fan-la-strappa-dal-palco-in-brasile/
The sound of change: la musica che dice NO alla violenza sulle donne
Si chiama The Sound of Change il Live Aid al femminile che si è svolto al Twickenham Stadium di Londra, promosso dalla fondazione Chime for Change e benedetto da uno speech del principe Harry, che è il presidente di questo tempio del rugby. L’evento, che ha per scopo raccogliere fondi e creare consapevolezza affinché donne e bambine possano godere in questo mondo di pari opportunità, vanta l’organizzazione di tre donne d’eccezione: Frida Giannini, Beyoncé e Salma Hayek Pinault. Cast di grandi nomi che sono sfilati sul palco, tra gli altri Madonna, Jennifer Lopez, John Legend e Simon Le Bon. Unica italiana Laura Pausini che, prima di salire sul palco ha commentato: “Una delle ragazze ammazzate negli ultimi giorni era iscritta al mio fan club. Non voglio rivelare il suo nome per rispetto alla famiglia”. Racconta anche la sua esperienza con l’evento: “Non riuscivo a credere che avessero pensato a me. Non ho esitato un attimo, immediatamente conquistata da uno degli impegni della fondazione, l’educazione dei piccoli. La maternità mi ha resa più sensibile di fronte a queste problematiche; non è facile fare delle scelte per un figlio e se sono qui è perché mi piace pensare che Paola fra vent’anni possa essere in mezzo a un pubblico come questo a far casino per una giusta causa. Ho una fiducia totale nelle madrine di questo evento; con Salma Hayek ho già partecipato a Los Angeles a una raccolta di fondi per l’iniziativa Colombia Sin Minas”. Poi confessa: “Mia figlia è stata concepita proprio qui a Londra, dopo il concerto alla Royal Albert Hall – una bambina molto rock; questa serata è la chiusura di un periodo magico della mia vita e della mia carriera”. La Pausini ha deliziato il pubblico con Io canto, in italiano, incredibilmente ben accolta dalla platea, e It’s not goodbye, la versione inglese di In assenza di te. “Ce n’è voluto di coraggio!”, esclama Laura. “Non è mica facile affrontare la platea cantando nella nostra lingua. Ma l’ho voluto fare per ribadire chi sono, non ho partecipato a questo evento con l’ambizione di aprirmi un nuovo mercato ma con l’entusiasmo di appoggiare un progetto in cui credo fermamente. Ne conosco di donne sfortunate, tante ragazze che mi scrivono e che non denunciano le violenze subite perché non hanno fiducia nella giustizia – cosa succede dopo? ci sono pene adeguate per chi commette questi reati? le donne che denunciano sono tutelate da ulteriori ritorsioni? Non credo, come dicono, che la violenza sulle donne sia aumentata negli ultimi anni. Per decenni, secoli, questa è stata una realtà sommersa, non se ne parlava, le famiglie facevano muro affinché nulla trapelasse all’esterno – e in molti casi è ancora così; un problema di educazione, dunque”.
Frida Giannini farà invece il suo ingresso sul palco con Salma Hayek prima dell’esibizione di Beyoncé, il gran finale. “Siamo qui per urlare le nostre istanze. Questa è l’emergenza e l’opportunità di oggi”, dice direttore creativo di Gucci e dell’intero progetto, co-fondatrice di Chime for Change. “Ci troviamo in un momento storico importante per quanto riguarda la situazione delle bambine e delle donne, ed è giunta l’ora di un cambiamento. Penso sia essenziale per noi vedere e celebrare le nostre possibilità. La mia speranza è che attraverso Chime si possano aiutare le voci che rivendicano il cambiamento a diventare così forti da non poter più essere ignorate”. Come lei la pensano anche i presentatori della serata, che ricordano i numeri dell’emergenza. Tra loro ci sono Madonna e James Franco, Jessica Chastain e Freida Pinto, Desmond Tutu e Blake Lively: “Vogliamo un mondo dove ogni bambina abbia diritto alla scolarità, poiché i due terzi degli analfabeti del mondo sono donne; il 60 per cento dei bambini che non frequentano le scuole dell’obbligo sono donne; il 70 per cento delle donne ha subito almeno una volta nella vita violenze fisiche o sessuali; solo il 21 per cento delle donne occupa in politica ruoli prominenti; 800 donne al giorno muoiono di parto o di gravidanza; l’80 per cento degli 800mila esseri umani che ogni anno vengono venduti o scambiati come schiavi sono donne; ogni anno 10 milioni di ragazze sotto i 18 anni devono accettare un matrimonio combinato”. Anche la Hayek ha dato il suo contributo: “Nell’era dell’informazione nessuno può essere spettatore disinteressato. La tecnologia ci connette come mai prima d’ora. Ciò significa che abbiamo l’opportunità, la responsabilità di fare qualcosa. Non è solo ciò che sappiamo che ci definisce ma anche quel che facciamo, questa è la filosofia di Chime for Change”. Infine parola alla “single lady”, Beyoncé: “Sono sempre stata una fiera sostenitrice delle pari opportunità. Le ragazze devono imparare da giovani che sono forti e in grado di ottenere ciò che vogliono dalla vita. E’ nostro compito cambiare le statistiche che riguardano le donne di tutto il mondo. Sono onorata di far parte di questa campagna insieme ad altre donne che vivono la vita in modo coraggioso e danno l’esempio alle nuove generazioni”. Sperando che sia solo il primo passo di un lungo cammino.
Pubblicato da tdy22 in giugno 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/01/the-sound-of-change-la-musica-che-dice-no-alla-violenza-sulle-donne/
L’anniversario di Beyoncè e Jay Z rischia di diventare una crisi internazionale!
Doveva essere una seconda luna di miele, invece il viaggio a Cuba di Beyoncè e Jay Z finisce sulle scrivanie di Washington. A rovinare la festa ai due sposini, sull’isola per il loro quinto anniversario di matrimonio, due parlamentari repubblicani dello stato della Florida che hanno chiesto all’Office of Foreign Assets Control del Dipartimento del Tesoro di spiegare come mai alla celebre coppia è stato consentito andare a Cuba. «Scriviamo – hanno detto – per esprimere preoccupazione e per chiedere informazioni sul tanto pubblicizzato viaggio dei due musicisti americani Beyoncè Knowles-Carter (Beyoncè) e Shawn Carter (Jay-Z) a Cuba. Vorremmo sapere che tipo di permesso e per quale scopo è stato approvato il viaggio». La legge americana proibisce transazioni finanziarie a Cuba per attività turistiche. La stampa americana fa inoltre notare che esiste un embargo da 51 anni che vieta ai cittadini americani di andare a Cuba al solo scopo turistico. Nessun commento al momento dal ministero del Tesoro che ha approvato il viaggio. Tuttavia le due star non sono finite nel mirino solo per quella che potrebbe sembrare una violazione dell’embargo, bensì anche per essersi recati in un Paese dove si ignorano i diritti umani, come ha sottolineato Mauricio Claver-Carone, direttore esecutivo di Cuba Democracy Advocates, un gruppo che promuove la democrazia nell’isola caraibica.
Pubblicato da tdy22 in aprile 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/07/beyonce-e-jay-z-cuba/
Le scarpe di sangue… che vergogna, Beyoncé!
La cantante avrebbe acquistato un paio di Isabel Marant fatte appositamente personalizzare dall’azienda americana Perfectly Made Kicks (PMK) utilizzando pelle di anaconda, struzzo, coccodrillo, razza e cuoio. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, inoltre, sembra che per questi tipi di lavorazione gli animali vengano anche scuoiati vivi, per questo le calzature sono state definite “scarpe di sangue”.
Caduta di stile anche per il marito Jay-Z che ha mostrato sul suo blog le sue nuove calzature realizzate con alligatore, boa, pitone, lucertola e soprattutto elefante.
Immediata è scattata la polemica in rete tra animalisti e anche tra i sostenitori della coppia. L’azienda si è difesa sostenendo che «tutte le pelli utilizzate per le scarpe provengono da un rivenditore autorizzato di New York e nessun elefante è stato picchiato, ferito o ucciso nella lavorazione delle Brooklyn Zoo».
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/03/scarpe-di-sangue/
Beyoncè confessa e si giustifica!
Ha cantato in playback per l’inaugurazione del secondo mandato di Obama, ora Beyaoncè l’ha confessato. Ma insieme alla confessione arriva anche la giustificazione “faceva freddo, non mi sentivo a mio agio a cantare dal vivo, non potevo rischiare che qualcosa andasse storto per il Presidente Obama. Ma e’ una pratica molto diffusa…” Poi promette che canterà dal vivo per il superbowl!
Pubblicato da tdy22 in gennaio 31, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/31/beyonce-confessa-e-si-giustifica/
Beyoncegate: l’attrice ha registrato l’inno per Obama il giorno prima! Lo dice il Times.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/23/beyoncegate-lattrice-ha-registrato-linno-per-obama-il-giorno-prima-lo-dice-il-times/
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