L’omaggio ad Aldo Fabrizi è targato Brignano

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Al festival di Sanremo c’è spazio anche per un omaggio al grande Aldo Fabrizi. A cantare Lulù sul palco dell’Ariston sale Enrico Brignano. Il comico romano aveva rilasciato poco prima un’intervista a tutto campo in cui evidenziava quante volte in Italia si vede tutto negativo, senza mai soffermarsi a pensare che ci sono molte cose più che positive nel nostro paese. Brignano ha dichiarato “Se avessi partecipato a questo Festival come cantante, avrei portato una canzone d’amore nello stile di Domenico Modugno. Mi piace questo Festival, soprattutto la scenografia. Ritengo positiva la conduzione, non mi dispiace. Facile dire che si poteva cambiare qualcosa, siamo tutti commissari tecnici e quindi tutti pensiamo che potremmo condurre in un altro modo il Festival. In cuor mio mi piacerebbe presentare il Festival di Sanremo, ma avrei paura delle conferenze stampa. Vedo che troppe persone prendono sul serio la cosa e si arrabbiano, per me non ha senso. Leggo a volte certi articoli con commenti quasi offensivi, è capitato anche a me circa 20 anni fa quando avevano scritto che la mia carriera da conduttore era finita. Stasera al Festival farò un pezzo di un autore famoso della Rai in bianco e nero.

Canterò stasera, così come nel mio programma di 4 puntate (che si svilupperanno sotto forma di varietà). Tra pochi giorni partirà su Rai Uno, potremo parlare al cuore degli italiani. Le cose in Italia possono cambiare se solo gli italiani lo vogliono. Non dobbiamo mai dimenticare le nostre eccellenze. Siamo tra i primi paesi al mondo quando si parla di moda, di cibo o di scienza. Abbiamo insegnato l’arte agli altri popoli. Siamo stati i primi a portare l’acqua in tutta Europa. Abbiamo inventato una lingua ed una moneta comune. Nel Rinascimento si può dire che il mondo della sapienza dell’epoca si concentrava a Firenze. Abbiamo il 70% delle opere d’arte presenti nel mondo. I telegiornali in Italia ormai danno solo brutte notizie, ci sono anche quelle buone, ma non vengono evidenziate. Credo che la buona volontà stia dietro l’angolo, lo dico anche se non sono buonista. Bisogna sapere ritrovare la strada del sorriso.”

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E’ emergenza al Napoli: AAA, portiere cercasi!

Rafael-Santos-tuttacronacaSi fa critica la situazione del Napoli, per quel che riguarda la protezione della porta, ora che Rafael è stato vittima di un bruttissimo infortunio. Reina è spesso ai box a causa di acciacchi vari mentre il 38enne Colombo è ormai disabituato a giocare. La soluzione che si prospetta, quindi, è che il ds dei partenopei, Bigon, peschi dal mercato degli svincolati come già successo con Reveillere. Come spiega Calciomercato.it, in tale ottica il più appetibile sembra essere Tim Wiese, estremo difensore tedesco che è stato nel giro delle Nazionale e che è rimasto senza contratto dopo l’esperienza all’Hoffenheim.

A Bologna arriva l’Error Day!

error-day-tuttacronacaDal 28 febbraio al 2 marzo a Bologna si celebra l’Error Day, per rendere omaggio a tutti gli abbagli, le sviste, le lacune, le inesattezze e gli inciampi grammaticali. L’idea è di Clelia Sedda e arriva da una sua certezza: “Il comune denominatore dell’umanità è l’errore”. E così l’attrice comica, musicologa e studiosa, con laurea e dottorato al Dams, docente all’università, ha pensato agli sbagli e a chi sbaglia:   “Quando si vive bisogna inciampare, cadere, prendere le botte. Se non fai errori e non li paghi non migliori”, dice l’ideatrice del bizzarro festival ospitato all’Accademia di Belle Arti con la consulenza artistica di Alessandra Berardi e Monica Demattè. Nel sito http://www.errorday.it e in Facebook, oltre al programma, Clelia Sedda ha raccolto divertenti gallerie: amori, musiche, famiglie, acconciature, invenzioni, loghi sbagliati. Ecco, tratta dal sito, una selezione sui messaggi sbagliati. Eccone alcuni esempi:

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La renziana doc promossa a ministro: Maria Elena Boschi

MARIA-ELENA-BOSCHI-tuttacronacaA 33 anni, Maria Elena Boschi è diventata uno dei ministri più giovani della storia della Repubblica grazie alla chiamata, arrivata da Matteo Renzi, a guidare il dicastero per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento. Nata a Montevarchi, in provincia di Arezzo, la Boschi si è laureata in Giurisprudenza ed è finora vissuta a Firenze dove ha lavorato come avvocato. Il neo ministro rientra nell’ala dei fedelissimi del nuovo premier fin dal 2012, quando fu scelta da Renzi per coordinare insieme ad altre due donne (Simona Bonafè e Sara Biagiotti) l’organizzazione del tour in camper per le 108 province d’Italia. Ha fatto parte della direzione del Pd di Firenze ed è stata consigliera di Pubbliacqua, la società che gestisce gli acquedotti del capoluogo e di altre province toscane. Eletta alla Camera nelle elezioni dell’anno scorso, la sua ascesa è iniziata quando Renzi, diventato Segretario, l’ha voluta nella segreteria nazionale con il ruolo di responsabile delle riforme. In questa veste ha seguito le trattative tra il Pd e le altre forze politiche sulla nuova legge elettorale e sulla riforma del Senato.

Le sfide del neoministro alle Politiche Agricole, Maurizio Martina

tuttacronaca-maurizio-martinaSottosegretario alle Politiche Agricole, con delega ricevuta da Letta a presiedere la Commissione di coordinamento per le attività connesse all’Expo 2015, Maurizio Martina è stato promosso dal neopremier Renzi a ministro dello stesso dicastero. Lo stesso Martina, di origini Bergamasche, tifoso dell’Atalanta, classe ’78, sposato e con due figli, parlando di sè nel suo blog spiega di avere avuto nonni contadini mentre il padre e la madre hanno sempre lavorato in fabbrica. Ha seguito formazione specifica nel settore agricolo diplomandosi all’Istituto tecnico Agrario di Bergamo. Poi la laurea in Scienze Politiche e una veloce ascesa in campo politico, arrivando a distinguersi tra i fondatori del Partito Democratico. Varie sono le sfide che dovrà affrontare: dall’Expo alla sovrintendenza alla realizzazione dei nuovi indirizzi della politica agricola comunitaria e della riorganizzazione di Agea e Inea. Ancora, dovrà decidere se sbarrare o meno la strada agli Ogm. Blitz Quotidiano così riassume il suo percorso politico:

La carriera politica di Martina comincia nel 1999, quando è eletto Consigliere comunale a Mornico al Serio (Bg), carica ricoperta fino al 2004. Sempre nel 2004, dopo una militanza nell’organizzazione giovanile dei Democratici di Sinistra, viene eletto Segretario della Provincia di Bergamo. Nel 2006 assume la carica di Segretario Regionale dei Democratici di Sinistra in Lombardia. Nel 2007 è tra i fondatori del Partito Democratico. Nello stesso anno, a seguito delle primarie, è eletto primo Segretario del Partito Democratico della Lombardia. Nel 2009, sempre attraverso le primarie, viene riconfermato alla guida del Partito Democratico Regionale Lombardo. Nel 2010 è eletto Consigliere della Regione Lombardia, incarico riconfermato nelle consultazioni popolari del febbraio 2013. Durante i mandati di Consigliere Regionale Lombardo è stato componente della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Attività Produttive. Il 3 maggio 2013 ha giurato come Sottosegretario di Stato del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del Governo Letta e da oggi s’insedia come nuovo ministro del dicastero di via XX Settembre.

Prima missione del ministro della Difesa: riportare a casa i marò

tuttacronaca-roberta-pinottiMatteo Renzi ha nominato Roberta Pinotti nuovo ministro della Difesa facendola diventare il primo ministro della Difesa donna dell’Italia repubblicana. Già sottosegretario sottosegretario di Mauro ha dichiarato: “Non ci sono frontiere che le donne non possono superare”.

Certo, ora sente “con grande forza la responsabilità” che le è stata affidata, ma assicura che ce la metterà tutta per fare fronte alla “grande sfida” che la aspetta. In effetti, sono molti i dossier scottanti, a cominciare da quello dei due marò. E proprio a Latorre e Girone dedica le sue prime parole da titolare del ministero di Palazzo Baracchini: “I marò sono nel mio cuore e nel cuore di tutti gli italiani”, ha detto all’ANSA. “E’ una situazione ingiusta. Dobbiamo con forza riportarli a casa”, perchè sono trattenuti “ingiustamente” in India. “Tutti i militari – ha detto – possono compiere errori ma esiste la giustizia militare italiana. Non possono essere accusati di terrorismo e non devono essere giudicati in un altro Paese”.

Questa la biografia del neoministro:

Genovese, 53 anni, sposata, due figlie, Roberta Pinotti è una senatrice del Partito Democratico che da sempre si è occupata di cose militari.

Laureata in lettere moderne, insegnante di italiano nei licei, ha iniziato la sua carriera politica negli anni novanta venendo eletta consigliere circoscrizionale nel quartiere di Sampierdarena con il Partito Comunista Italiano. Dopo lo scioglimento del Pci, ha aderito al Partito Democratico della Sinistra prima e ai Democratici di Sinistra poi (tra le file del cosiddetto “correntone”). È stata assessore alla scuola, alle politiche giovanili e alle politiche sociali della Provincia di Genova dal 1993 al 1997, assessore alle Istituzioni scolastiche di Genova dal 1997 al 1999 e segretaria provinciale dei DS dal 1999 al 2001.

Nelle elezioni politiche del 2001 è stata eletta deputato alla Camera, essendo risultata vincitrice nel collegio Genova 7. Riconfermata dopo le elezioni politiche del 2006, ha aderito al gruppo parlamentare dell’Ulivo.
Nel settembre del 2006 ha annunciato la sua non disponibilità a presentarsi nelle elezioni primarie dell’Unione per stabilire il candidato a sindaco di Genova della coalizione di centrosinistra.
Alle Elezioni politiche italiane del 2008 è candidata in Liguria tra le fila del Partito Democratico al Senato della Repubblica, viene eletta.
Nel 2007 è nominata Responsabile nazionale Difesa nella Segreteria nazionale del Segretario Walter Veltroni, è nominata Ministro della Difesa nel Governo ombra del Partito Democratico, ruolo che ricopre dal 9 maggio 2008 al 21 febbraio 2009, e capo dipartimento del PD alla difesa con il segretario Dario Franceschini.
È esponente di Area Democratica, la corrente di Franceschini uscita sconfitta dal Congresso PD del 2009.
Dal 24 febbraio 2009 il neo-segretario del PD Dario Franceschini la nomina presidente nazionale del Forum Difesa del Pd.

Nel 2012 si presenta alle primarie per la candidatura a sindaco di Genova, arrivando terza col 23,6% dopo il vincitore Marco Doria (indipendente, ma fortemente sostenuto da SEL, vincitore del 46%) e il sindaco uscente Marta Vincenzi (27,5%).

L’agenda del ministro Pinotti secondo l’Ansa:

Tra le altre questioni con cui dovrà confrontarsi il neo ministro, la riforma dello strumento militare concepita dal suo predecessore Di Paola: la legge è stata approvata, ma molti auspicano aggiustamenti ai decreti attuativi soprattutto per quanto riguarda i meccanismi di esodo del personale (che dovrà ridursi dagli attuali 190mila militari a 150 mila entro il 2024). All’interno del Governo dovrà battersi affinché ci sia certezza e costanza di risorse per il sofferente bilancio della Difesa, in modo da poter programmare un graduale spostamento di risorse dalla voce Personale, all’Esercizio e all’Investimento, trovando un diverso equilibrio più vicino ai parametri europei. E a proposito del personale, tra i militari c’è malumore per il blocco degli stipendi che da alcuni anni non fa corrispondere alle promozioni i relativi aumenti di retribuzione: una vicenda che si chiede a gran voce di risolvere, per poter garantire ai militari un “livello dignitoso” di stipendi e pensioni. Ma molto c’è da fare anche sul versante della cosiddetta qualità della vita: dalle caserme spesso fatiscenti alla mancanza di alloggi di servizio, che ostacolano in modo serio la mobilità.

Da più parti si sollecita al titolare di Palazzo Baracchini anche di accelerare sulla Difesa europea, la cui realizzazione produrrebbe sinergie con risparmi in termini di mezzi e di uomini. E a proposito di mezzi, c’è forse la patata più bollente di tutte che attende la neo-ministra: quella dei caccia F-35, che parte della politica e il movimento pacifista chiedono di non acquistare. Roberta Pinotti dovrà invece portare avanti il programma, ritenuto essenziale dall’Aeronautica, così come si dovrà occupare dei problemi della Marina, che rischia di chiudere per obsolescenza della flotta, e dell’ammodernamento dell’Esercito, che ha la necessità di introdurre in larga scala il programma Soldato Futuro, con conseguente urgenza di fondi. E poi ci sono le dismissioni delle aree militari. Insomma, ammette il ministro, “da fare ce n’è”.

Scoppia la bomba sul governo Renzi: “Non ho nulla da dire…”, ma domani si manifesta

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La prima manifestazione contro il governo Renzi, che deve ancora trovare la fiducia di entrambi i rami del Parlamento, arriva dai radicali e in particolare da emma Bonino che è stata in lizza fino all’ultimo per essere riconfermata al Ministero degli Esteri poi dato in mano a Federica Mogherini. Ma la bomba scoppia quando l’Ansa chiama la Bonino e lei taglia con un laconico «Non ho nulla da dire…», ma domani pomeriggio, con ogni probabilità, scenderà in piazza e prenderà parte a un vero e proprio comizio a Largo di Torre Argentina, storico feudo dei suoi Radicali. «Con eventi che mi ricordano quelli della fuga di Pescara di Vittorio Emanuele Terzo, come era prevedibile, sono certo che Renzi ha ottenuto di far fuori la Bonino – aveva detto poco prima che Renzi annunciasse la sua lista Marco Pannella a Radio radicale -. Il nemico della partitocrazia resta la storia radicale. La grande vittoria c’è, la Bonino fatta fuori, i radicali fatti fuori, fatta fuori la storia radicale, socialista, azionista, liberale. Renzi ha ottenuto l’ideale per i partitocrati». Lei stasera si è limitata ad annunciare che domani «saluterà tutti quelli che l’hanno aiutata».

 

Le pensioni nelle mani di Giuliano Poletti: che ne sarà delle riforme?

giuliano-poletti-tuttacronacaMatteo Renzi ha voluto alla guida del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, 63enne imolese, una carriera tutta trascorsa dentro la politica e il mondo della cooperazione, che ha scalato fino a diventare presidente nazionale di Legacoop e, da qualche mese, numero uno dell’Alleanza delle cooperative. E Poletti non ha perso tempo a dettare il suo metodo basato su collaborazione e dialogo: “Sono convinto che la condizione essenziale per ottenere buoni risultati sia quella di una collaborazione efficace con il Parlamento e con le forze sociali”. Ora dovrà mettere in campo tutte le qualità di mediatore che gli vengono riconosciute per affrontare le nuove sfide che lo attendono. La prima è l’occupazione ancora in calo (-1,9% dicembre 2013) e quella giovanile sempre più aleatoria e flessibile con una disoccupazione al 41,6%. Senza contare il Jobs Act di Renzi che dovrà essere pronto per marzo. Ancora, sguardo puntato all’alleggerimento del cuneo fiscale. Ma tra le problematiche c’è anche la vicenda “esodati” generata dalla riforma Fornero delle pensioni, sulla quale ci sarà ancora da fare degli aggiustamenti. Sarà poi necessario rinnovare gli strumenti di sostegno al reddito, in particolare il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali e, nello specifico, la Cig in deroga. La nomina di Poletti “è stata una sorpresa” ma non troppo se si pensa che Legacoop, l’associazione che riunisce 15 mila imprese cooperative e di cui è presidente nazionale, mentre il Paese era in piena emorragia occupazionale, fra il 2011 e il 2012, ha aumentato i suoi dipendenti da 480.435 a 492.995 (+2,6%). Oltre a essere stimato da Renzi, Poletti è anche un estimatore del nuovo premier tanto che qualche giorno fa, ad un convegno a Bologna, si diceva convinto che Renzi fosse l’uomo giusto: “Credo che una cosa cui dovrebbe guardare con cura questo presidente sia di evitare di continuare con una produzione legislativa che genera burocrazia, ostacoli, anziché essere un aiuto allo sviluppo”.

Quando l’ “ironia” diventa sfregio contro un morto… imbrattato il murales di Giuliani

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Doveva essere uan portesta di alcune “mamme” contro la presenza del centro sociale Zam, ma si trasforma in polemica per quel naso rosso inflitto sulla faccia del murales che ricorda Carlo Giuliani. Dove è l’ironia? Eppure per queste donne l’agghiacciante imbrattamento di un murales che ricorda un ragazzo morto al G8 è ironico… “Questa mamma ha dileggiato un morto per protestare contro un centro sociale. Non ci si può dimettere da mamma, ma ci si può però preoccupare per i suoi figli”, dice Mirko Mazzali, consigliere comunale di Sel. Ma le mamme hanno anche inviato una missiva al sindaco con tanto di filastrocca “All’osteria delle Bierre – Senza sbirri fra le pa**e – Mica si vendono dietorelle – Qui si vendono le canne”. Il riferimento alla Br è per via di una disegno sul muro del ristorante dello Zam, un autonomo degli anni Settanta. Forse bisognerebbe ritornare a capre il senso dell’ironia e soprattutto l’arma potente che nelle mani sbagliate può uccide anche il ricordo di un ragazzo morto e il simbolo che oggi è diventato Carlo Giuliani. Forse bisognerebbe come genitori anche avere la sensibilità per rispettare il dolore della perdita di un figlio e non asfaltare un ricordo facendo “ironia”.

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Nel RenziDay arriva il flop di Forza Italia e Berlusconi non si presenta!

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Il RenziDay doveva essere anche il giorno in cui Silvio Berlusconi sul palco di piazza San Lorenzo in Lucina, davanti alla sede romana di Forza Italia doveva lanciare “Missione Azzurra”, iniziativa che punta a creare 4 mila club di Forza Italia, ma dopo 3 ore d’attesa arriva il laconico annuncio che il Cavaliere non arriverà. Almeno Renzi dopo 3 ore ha aperto la porta ed è uscito a ufficializzare il suo Governo, preceduto anche da un “arrivo arrivo questa è la volta buona” che aveva riconfortato i tg e i giornalisti che avevano esaurito ogni forma di intrattenimento e avevano finito tutti i pronostici! Ma il palco di Forza Italia invece resta vuoto se non fosse per un saluto veloce da parte di Marcello Fiori,responsabile nazionale Club Forza Silvio, Annagrazia Calabria, deputata e responsabile movimento giovanile di FI e Simone Furlan, Fondatore dell’Esercito di Silvio. La delusione per quei pochi, ma veramente pochi che oggi erano presenti è cocente: a. “Siamo così pochi perché ormai non crediamo più in niente”, si giustifica una signora. “Evidentemente è stata pubblicizzata male”, è l’opinione di un altro. “Una giornata con tanti impegni istituzionali” è la spiegazione “ufficiale” di Fiori nel brevissimo interventi dal palco. Flop che ancora un volta fa rimpiangere a Berlusconi che quel Matteo Renzi è uomo del Pd… ma forse ancora non è tutto perduto!

Stefania Giannini: il ministro che auspicava un incontro tra forze politiche

stefania-giannini-tuttacronacaEra l’8 febbraio e a Torino Stefania Giannini, ex rettrice dell’Università per stranieri di Perugia, poi senatrice e segretario di Scelta Civica, affermava: “Non vedo altra soluzione che un vero Letta bis”. E ancora: “Ci vuole un azzeramento della squadra di governo, non perché gli uomini e le donne debbano essere capri espiatori, ma perché c’è un programma da ripensare punto per punto, anzi comma per comma”. Per questo motivo, secondo Giannini, “E’ evidente, quindi, che va ripensata la squadra di governo. Se non fosse possibile, facciamo un ‘Renzi one’: si metta lui nella condizione di fare quello che il suo partito dice di voler fare”. Ha aggiunto: “Mi fa molto piacere che Letta abbia immediatamente tradotto il nostro appello in un incontro con il presidente Napolitano. Mi auguro che il giorno dopo ci sia anche un incontro con le forze politiche per far ripartire la piattaforma di contenuti e di programma”. Sembra proprio che l’ex rettore sia stato ascoltato, tanto che Renzi l’ha nominata ministro dell’Istruzione al posto dell’uscente Maria Chiara Carrozza. Nel suo curriculum si legge che nel 1991 è diventata Professore Associato di Glottologia e Linguistica. Docente ordinario nel 1999 ha diretto il Dipartimento di Scienze del Linguaggio tra il 2000 e il 2004. Il primo ottobre 2004 é diventata rettrice a Perugia, carica ricoperta fino all’aprile del 2013. Non solo: si trovano diverse esperienze internazionali. Nel 2005 diventa rappresentante per l’Italia nel Comitato di Selezione del programma Erasmus Mundus presso la Commissione Europea fino al 2009. Nello stesso anno entra a far parte del Tavolo Interministeriale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri ed è membro del Comitato di orientamento strategico per le relazioni scientifiche e culturali fra Italia e Francia. Ora si trova però a fare i conti con svariati problemi e con pochi soldi a disposizione. Tra le questioni che si troverà a fronteggiare: quella degli ex Lsu, la contrattazione per la copertura degli scatti di anzianità dei docenti, i decreti attuativi del decreto Istruzione e il nodo del rinnovo del contratto di lavoro del comparto. Ancora, per quel che riguarda l’università dovrà portare avanti il riordino delle specializzazioni mediche mentre al momento si trova ancora in  sospeso anche il destino del decreto ‘scatti’, in discussione al Senato. E’ pronto il bando per il secondo ciclo del Tfa ordinario ma manca il via libera del Tesoro, mentre è al Consiglio di Stato il decreto che modifica in parte il Regolamento sulla formazione iniziale degli insegnanti. E mentre dovrà dare il via alla Costituente della Scuola, è ancora in sospeso il bando per i ricercatori ‘senior’.

Le sfide di Marianna Madia: dal precariato alla semplificazione

marianna-madia-tuttacronacaA Marianna Madia era già stato affidato il settore lavoro nella segreteria del Pd e ora Matteo Renzi ha alzato la posta in tavola: alla donna già madre di un bimbo piccolo e in attesa di un secondo ha infatti affidato la guida di un ministero senza portafoglio, quello della Semplificazione e della pubblica amministrazione. Classe 1980, liceo francese e laurea in Scienze politiche a Roma con una tesi in economia del lavoro, la neoministra si è sempre occupata di questo tema. Entrata in Parlamento nel 2008 con Veltroni, ha anche collaborato con l’Arel, l’Agenzia di ricerche e legislazione fondata da Nino Andreatta. La sua presenza alla Camera è stata confermata nel 2013, dopo aver ottenuto circa 5.000 preferenze alle primarie del Pd. Impegnata fin dall’inizio sui temi del lavoro, ha curato il volume ”Un welfare anziano. Invecchiamento della popolazione o ringiovanimento sociale?” e ha pubblicato nel 2011 ”Precari. Storie di un’Italia che lavora” con la prefazione di Susanna Camusso. Tra le sfide che si troverà ad affrontare ci sarà proprio il problema dei precari ma non solo: anche il rinnovo del contratto di settore e la semplificazione. C’è inoltre da mettere mano alla spending review, sulla quale sta lavorando il commissario Carlo Cottarelli e che avrà nel nuovo ministro un necessario interlocutore. Auto blu a parte, il taglio della spesa non può infatti che passare per ministeri, uffici, enti locali, partecipate che della pubblica amministrazione sono parte integrante.

Attenzione alle creme per schiarire la pelle, alcune sono dannose!

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Attenzione alle creme per schiarire la pelle, perché alcune sono dannose. Prodotte nelle fabbriche cinesi, passano in Africa e poi approdano in Italia, spesso con un etichettatura che presenta un falso marchio italiano. Si stima che in Italia ne faccia uso almeno il 40% delle giovani immigrate subsahariane. La maschera però continene medicinali e sostanze farmaceutiche che non hanno fatto nessun controllo e non sono state testate

«I numeri della diffusione di questi prodotti tra donne immigrate sono impressionanti. Secondo dati di uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità, il 40% di quelle sotto i 35 anni e 36% sopra quell’età ne fa uso. E spesso cospargendo tutto il corpo e regolarmente per anni», spiega il direttore del reparto Contraffazione dell’Aifa, Domenico Di Giorgio. Ottenere «maggiore accettazione sociale e più facilità nel trovare lavoro», spiega Di Giorgio, sono le ragioni che spingono donne di colore colpite da questa sorta di ‘sindrome di Michael Jackson’, che non possono accedere a interventi chirurgici, a fare incetta di questi mix a base di cortisonici e mercurio «che causano danni alla pelle e all’intero organismo». Motivo per il quale, negli ultimi 12 mesi sono stati intensificati i controlli alle dogane aeroportuali e navali e sono cresciuti esponenzialmente i sequestri: «Se ne registrano almeno tre a settimana solo all’Aeroporto di Fiumicino, uno dei più attivi», aggiunge Di Giorgio. Si va da piccoli stock di circa 100 pezzi nascosti tra i vestiti, in valigia, a maxi sequestri come quello avvenuto un mese fa ad opera della Guardia di Finanza al porto di Ancona, dove sono state ritrovate 46.200 confezioni illegalmente importate.

Il neoministro Lanzetta: dal voto contro il governo in direzione alla poltrona

maria-carmela-lanzetta-tuttacronacaStrani cambi di posizione in casa Pd con Renzi che offre la delega agli Affari Regionali al sindaco della lotta alla ‘ndrangheta, Maria Carmela Lanzetta. La particolarità della nomina è il fatto che il neoministro appartiene all’area Civati ma lo stesso ex candidato alla segreteria ne era all’oscuro. Per questo motivo, subito dopo l’annuncio della squadra di governo da parte del premier incaricato, ha scritto sul suo blog:

Della nomina del ministro Lanzetta.

Renzi si dimostra molto disinvolto, ma non è una novità. Del resto, è il suo metodo, già sperimentato.

Maria Carmela Lanzetta aveva votato contro il governo in direzione nazionale. Ora entra nel nuovo esecutivo come ministro. Le faccio gli auguri, ma non ne sapevo nulla. Né da Renzi, né da lei.

Nessuno ha ovviamente inteso avvisare me o i componenti della delegazione ‘civatiana’ in direzione nazionale.

Renzi sta facendo di tutto per farsi votare contro.

P.S.: per il resto, non sapevo che dopo Gianni e Enrico ci fosse anche un Matteo Letta. Bis. Il rimpasto mi fa venire le bolle (cit.).

Ma chi è Lanzetta? E’ l’ex sindaco di Monsterace, paesino in Calabria, che si è distinto nella difesa della legalità e nella lotta alla ‘ndrangheta e ora fa parte della direzione Pd. Civati, quand’era candidato alle primarie, l’aveva inserita nel suo pantheon di riferimento. Ora che ha una poltrona, tuttavia, viene screditata dallo stesso Civati.

Ciao Francesco, muore Di Giacomo, la voce del Banco di Mutuo Soccorso

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Un incidente stradale avvenuto a Zagarolo ha strappato la vita a Francesco Di Giacomo, storica voce del gruppo Banco del Mutuo Soccorso. La band storica fondata a Roma nel 1969 era un punto di riferimento ancora oggi nell’ambito del rock italiano, insieme alla Premiata Forneria Marconi, gli Area  e Le Orme. Di Giacomo aveva 67 anni ed era noto anche all’estero come esempio di rock progressivo italiano.

Francesco parla ai fedeli dallo smartphone

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Non ne ha mai fatto mistero Francesco di essere un Ponteficere aperto alle nuove tecnologie e ai social network e così oggi per mandare il suo messaggioal mondo per l’unità dei cristiani ha scelto un video realizzato con uno smartphone. E’ stato un suo amico, un vescovo non cattolico ha realizzare il video.   “Ho scelto la lingua del cuore”. Comincia così Papa Francesco il suo messaggio al mondo. Parte in inglese ma ammette le sue difficoltà e prosegue in italiano. “E’ una lingua semplice e autentica”.

Il ministro per lo Sviluppo Economico è “figlia d’arte”: ritratto di Federica Guidi

federica-guidi-tuttacronacaFlavio Zanonato non fa più parte dell’esecutivo e al suo posto, alla guida del Ministero per lo Sviluppo Economico Matteo Renzi ha chiamato la 44enne modenese Federica Guidi. Figlia di Guidalberto Guidi, per dieci anni n.2 di Confindustria, il nuovo ministro è nella direzione di Confindustria. Altri dettagli su di lei si possono scoprire leggendo il suo curriculum pubblicato sul sito del Ministero delle finanze:

Federica Guidi è nata a Modena il 19 maggio 1969 ed è residente a Montale di Castelnuovo Rangone (MO).
Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Modena e MBA Master in Business Administration presso la Profingest di Bologna.
Tra le sue esperienze professionali è stata Analista Finanziario per due anni al Rolo Finance, Vice Presidente della Federazione Emilia Romagna (Confindustria) dal 2002 al 2005, Presidente dei Giovani Industriali della Federazione Emilia Romagna dal 2002 al 2005, Vice Presidente dei Giovani Industriali della Confindustria di Roma dal 2002 al 2008, Presidente Giovani Imprenditori della Confindustria in Viale dell’Astronomia 30 a Roma dal 2008 al 2011, Vice Presidente della Confindustria di Roma dal 2008 al 2011 e Membro del Consiglio Direttivo della Confindustria di Roma.
Attualmente ricopre la carica di Vice Presidente della DUCATI Energia S.p.A. di Bologna e Consigliere di Amministrazione del Gruppo DUCATI Energia S.p.A. di Bologna.
Tra le cariche associative si annoverano la carica di membro della Giunta della Confindustria di Roma e membro del Gruppo Italiano – The Trilateral Commission (MI) – ed automaticamente inserita nella Membership Internazionale

In occasione della sua nomina a presidente dei giovani di Confindustria, il Corriere della Sera le dedicò un breve ritratto:

CHI È – Federica Guidi, modenese, 39 anni, laureata in Giurisprudenza, è una figlia d’arte (suo padre è Guidalberto, per dieci anni storico vice in Confindustria): a detta di molti, grande lavoratrice, ha iniziato la gavetta nel 1996 nell’azienda di famiglia, la Ducati Energia. «Una carriera tutta dal basso», ha raccontato. Insomma, il suo essere “figlia di” non le ha concesso corsie preferenziali al punto che in azienda ha fatto perfino le fotocopie. Ed è arrivata allo scalino più alto: amministratore delegato. Dal 2005 Federica ha ricoperto anche la carica di vicepresidente con delega per l’economia e la finanza d’impresa nel gruppo dei Giovani imprenditori di Confindustria. Single all’anagrafe, vive ancora con i genitori tra Bologna e Modena: si dice che faccia poca vita mondana, e che abbia un vero debole per i cani. Ed anche per la corsa: dopo il caffè, la mattina, si concede mezz’ora al tapis roulant.

Nei mesi scorsi è stata menzionata fra i “volti nuovi”, sponsorizzati da Berlusconi, che avrebbero dovuto rinnovare Forza Italia. Altri articoli la danno più vicina a Luca Cordero di Montezemolo.

Federica Mogherini, il nuovo ministro degli Esteri che ama BellaCiao come ninna nanna

federica_mogherini_pd-tuttacronacaEmma Bonino esce dall’esecutivo e a occupare la carica di ministro degli Esteri arriva la deputata romana del Pd Federica Mogherini. Il neoministro, eletto per la prima volta alle politiche del 2008 e rieletto alle politiche 2013, è fra i più assidui alla Camera, dal marzo 2013 ha totalizzato il 98,20% delle presenze. Laureata a La Sapienza in Scienze Politiche con una tesi di filosofia politica sul rapporto tra religione e politica nell’Islam, si è iscritta nel 1996 alla Sinistra giovanile per entrare nel 2001 nel Consiglio Nazionale dei Ds, successivamente nella Direzione Nazionale e nel Comitato Politico. Due anni dopo ha iniziato a lavorare al Dipartimento Esteri dei Ds. In particolar modo la Mogherini ha seguito i dossier relativi all’Iraq, l’Afghanistan e il processo di pace in Medio Oriente. Ha tenuto le relazioni con il Partito Socialista Europeo, l’Internazionale Socialista, ed i partiti che ne fanno parte. Ha curato in particolare i rapporti con i Democratici americani. Ancora, la Mogherini ha fatto parte dell’esecutivo Pd dalla sua nascita all’aprile 2008 e quindi da febbraio a novembre dell’anno successivo. Il 24 febbraio del 2009, inoltre, è stata nominata Responsabile nazionale Pari Opportunità nella nuova segreteria dall’allora Segretario del Pd Franceschini. Matteo Renzi, il 9 novembre dello scorso anno, l’ha nominata membro della segreteria nazionale del Partito Democratico, con il ruolo di responsabile per l’Europa. Ha un blog, BlogMog, dove scrive: “E poi, BellaCiao è la più bella ninna nanna del mondo”.

Bare bruciate a Bagheria, pista mafiosa?

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Bare bruciate e resti umani in alcune aree del cimitero di Bagheria, ora l’indagine che si è aperta è stata affidata alla Dda di Palermo e mira a far emergere un racket interno al cimitero. Gli investigatori sospettano tra l’altro che la mafia decidesse l’estumulazione delle tombe per controllare un mercato dei loculi e delle aree per la costruzione di cappelle private.

 

Le strane scelte di Renzi: Andrea Orlando, da Ambiente a Giustizia…

andrea-orlando-tuttacronacaDopo ore di attesa Matteo Renzi ha reso nota la nuova lista dei ministri, riconfermando alcuni già presenti nel governo Letta. Il rinnovamento, quindi, è riuscito solo parzialmente e qualche dubbio può suscitare, come ad esempio la conferma di Angelino Alfano a ministro degli Interni nonostante lo stesso Renzi, che oggi ha sciolto la riserva, l’avesse criticato in merito alla vicenda Kazaka. Nei giorni scorsi si era anche parlato del fatto che era possibile una riconferma di Andrea Orlando al Ministero dell’Ambiente. Oggi si è scoperto che non c’è stata la riconferma ma un cambio di poltrona: il ministro del Pd va infatti a sostituire Anna Maria Cancellieri alla Giustizia. E la cosa fa riflettere. Appena qualche giorno fa, il Fatto Quotidiano parlava infatti proprio dei motivi per non confermare il ministro a causa di alcuni fatti “che hanno generato una profonda delusione nel suo operato”. La lista comprendeva cinque punti di cui il primo:

1) L’articolo 4 del decreto legge “Destinazione Italia”, già approvato alla Camera dei Deputati e in attesa di conversione al Senato, prevede, con l’aiuto economico dello Stato italiano, la bonifica di siti contaminati senza una sanzione per le aziende che hanno inquinato. Giusto spegnere i fuochi, sbagliato non punire i piromani.   

Un ministro della Giustizia, com’è stato nominato ora, che già una volta ha chiuso un occhio su chi inquina? Ma non è stato l’unico fatto che ha generato polemiche o, quantomeno, perplessità. Questi gli altri ricordati dal quotidiano:

2) Nonostante gli sforzi, Andrea Orlando ha perso in Europa un braccio di ferro decisivo con la Germania. La Merkel ha ottenuto il rinvio di 3 anni del tetto che prevedeva la limitazione dal 2020 a 95 grammi per km delle emissioni di Co2 immesse nell’atmosfera dalle auto di nuova immatricolazione. Un provvedimento atteso dai polmoni dei cittadini della Pianura Padana (l’area più inquinata d’Europa) e auspicato dalla stessa Fiat che questi target, per ragioni strutturali, li può raggiungere più facilmente rispetto ai concorrenti tedeschi.

3) Assieme al Ministro Flavio Zanonato è il responsabile del fallimento dell’industria verde in Italia, quella che produce energia pulita attraverso le rinnovabili. Per esempio, la potenza installata dell’industria eolica nel 2013 è crollata del 65% rispetto all’anno prima (fonte Anev).

4) Ha perso l’occasione ‘storica’ di impegnare le Regioni del Nord su più incisivi provvedimenti sulla qualità dell’aria. Il piano della Regione Lombardia ne è un esempio: l’esenzione del bollo per chi compra un’auto nuova è poco efficace per il raggiungimento degli ambiziosi target prefissati. Il Ministro avrebbe potuto mettere sul tavolo della trattativa con le Regioni del Nord la ricezione della direttiva Eurovignetteche prevede un sistema di tassazione progressiva degli automezzi per ridurre smog e traffico. Solo tassando i camion, infatti, le grandi industrie sceglierebbero di far viaggiare le merci che producono sulle rotaie dei treni.

5) Andrea Orlando non ha prodotto nulla di nuovo, eppure qualche idea gli era stata suggerita. Perché, per esempio non ha promosso la rimozione dell’amianto dagli immobili con la possibilità di impiantare, al loro posto, pannelli fotovoltaici detraendo del 50% i costi sostenuti? Sostituire il vecchio con il nuovo. Appunto…

A quanto pare il rottamatore vuole dare una nuova opportunità… e per il nostro stesso bene non resta che augurare ad Orlando buon lavoro!

Suicida a 17 anni, si butta sotto il treno nel Padovano

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Un 17enne di Este, ha aperto le braccia sui binari e ha atteso che il treno, un Freccia Bianca, lo investisse. Non si conoscono i motivi del gesto del giovane, am sembra che avesse già tentato di togliersi la vita in passato. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Este e la Polfer di Rovigo. Gravi disagi su tutta la linea da Bologna a Mestre essendo l’incidente avvenuto fra Monselice e Rovigo. Solo dopo le 17 il traffico lentamente è tornato alla normalità.

Livorno-Verona: la partita destinata a essere ricordata per gli scontri?

livorno-scontri-tuttacronacaSi prospetta una domenica violenta quella livornese, dove arriverà la squadra del Verona, da sempre grande rivale del club locale. E i tifosi del Livorno hanno già diffuso un volantino che vuole essere una chiamata alle armi proprio in vista del match. I nemici veneti lo sono sia in campo che sugli spalti, con due tifoserie che si scontrano soprattutto dal punto di vista politico, d’estrema destra quelli gialloblù, estrema sinistra gli amaranto.

Il volantino firmato Curva Nord Livorno inizia con il dare l’appuntamento: “Inutile prenderci in giro domenica non sarà una partita come le altre: il risultato, la classifica, gli schemi, saranno di contorno a una giornata che va ben oltre lo sport. L’appuntamento è per le 9 sotto la curva nord dello stadio Picchi”. E prosegue: ”Non possiamo restare indifferenti di fronte agli insulti sulle centinaia di migranti morti a Lampedusa, sull’apologia del fascismo e migliaia di altri episodi di razzismo”. Infine, avvertono: ”Non possiamo in nessun modo permettere loro di girare indisturbati per Livorno, né tanto meno sfilare in maschera”. I sostenitori gialloblù attesi in Toscana sono almeno 800 e arriveranno scortati da un imponente servizio d’ordine per evitare che le due tifoserie entrino in contatto tra loro sia allo stadio, nei dintorni e durante il tragitto dei pullman veneti in entrata e uscita dalla città.

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Crolla il soffitto a scuola, feriti due bambini nel Veronese

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Due bambini delal scuola materna comunale a Lugagnano di Sona, in provincia di Verona sono rimasti lievemente feriti dopo il crollo del soffitto dell’aula. Per sicurezza i piccoli sono stati trasportati e ricoverati per controlli all’ospedale di Bussolengo, le loro condizioni non destano preoccupazioni. I vigili del Fuoco intervenuti sul posto hanno rimosso le macerie e hanno messo in sicurezza i locali prima di dichiarare la scuola inagibile e porla sotto sequestro.

 

Vuoi il lavoro? Fuma la Cannabis… ma è illegale!

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Una grande confusione in Francia per una ricerca medica che assumeva fumatori di spinello per studiare gli effetti della cannabis sul cervello. All’ospedale di Nancy, nel nord est del Paese è scoppiato il caos: «Oltre 300 persone si sono presentate per partecipare allo studio. Il centralino sembrava esplodere»ha raccontato il medico che guida lo studio… e queste 300 persone di fatto sono fuorilegge visto che in Francia è vietato l’uso di cannabis.

 

CLAMOROSO: stagione finita per il portiere del Napoli!

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Crack! E’ la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro di Rafael, portiere titolare del Napoli, protagonista ieri sera di uan splendida gara contro lo Swansea, ma la sua prestazione è stata interrotta proprio a causa dell’incidente che lo ha costretto alla sostituzione. Ora ci sarà l’intervento chirurgico e poi i tempi della riabilitazione, presumibilmente 4 mesi. Per lui quindi stagione finita. La conferma si è avuta oggi pomeriggio dopo un consulto con il professor Mariani a Villa Stuart, in cui si è reso noto che Rafael potrebbe essere operato già all’inizio della prossima settimana.

 

Napolitano non ci sta… Agli Esteri vuole la Bonino!

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Ci sarebbe secondo alcune indiscrezioni, riportate poi anche da SkyTg24, un “grosso intoppo” che potrebbe minare la nascita del Governo Renzi1. Napolitano sarebbe irremovibile e vorrebbe riconfermata la Bonino al ministero degli Esteri, soprattutto per seguire la questione marò che troppe volte è stata passata di mano. Matteo Renzi invece avrebbe già designato Federica Mogherini a quel ministero. QUesto secondo SkyTg24 sarebbe uno dei motivi per cui si sta tardando e il colloquio tra Napolitano e Renzi prosegue da oltre due ore.

 

Il Dalai Lama incontra Obama: ma la Cina non approva

dalai-lama-obama-tuttacronacaSi è svolto oggi, nella map room della Casa Bianca, il terzo incontro tra il presidente statunitense Barack Obama e il Dalai Lama. Il presidente Obama, ha reso noto via Twitter il Consiglio nazionale per la sicurezza della Casa Bianca, “si sta attualmente incontrando con Sua Santità il Dalai Lama, quale leader religioso e culturale rispettato internazionalmente”. Prima dell’incontro la Cina aveva chiesto che venisse cancellato mentre un comunicato apparso sul sito del ministero degli esteri cinese, il portavoce Hua Chunying ha definito l’incontro con il leader tibetano in esilio una “enorme interferenza” degli Stati Uniti negli affari interni della Cina. “Esortiamo gli Stati Uniti a prendere in seria considerazione le preoccupazioni della Cina e ad annullare immediatamente la riunione pianificata.”

Ecco il ministro che non giurerà con gli altri!

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Non ci sono i tempi tecnici per il rientro di Pier Carlo Padoan, da Sideny dove stava partecipando al G20. Chi è Padoan? Un tecnico, un professore, un uomo con una visione economica ben determinata. Il suo credo è nella patrimoniale, mentre sostiene da sempre che la ripresa si può avere solo con la diminuzione delle tasse sul lavoro. Padoan però non è un uomo nuovo essendo stato dal 1998 al 2001 consulente economico per i premier Massimo D’Alema e Giuliano Amato. Ma è anche un fervente sostenitore dell’aumento delle tasse come ha dichiarato in più di un’occasione: “Può essere pericoloso procedere con aggiustamenti fiscali di grande rilevanza solo attraverso tagli alla spesa, in alcuni casi occorrono anche aumenti delle imposte. Non si può fare tutto solo riducendo la spesa, si deve fare in qualche modo anche aumentando le imposte”. Non parlategli poi di uscire dall’Euro, perché vi risponderebbe che “costerebbe più che difenderlo” e che, se accadesse, l’Italia tornerebbe agli anni ’70 con un effetto recessivo e inflazionistico molto forte”.

Il Festival visto con gli occhi di Mengoni

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Staserà sarà proprio lui, Marco Mengoni, vincitore della passata edizione del Festival ad aprire la serata della musica d’autore. Ermetico ed enigmatico come sempre Mengoni non si è sbilanciato sul suo programma per questa sera e si è limitato a dire: “Sicuramente canterò”. Poi ha parlato della scenografia dell’Ariston che lo ha entusiasmato “Molti stili diversi, mi piace molto. Siamo nell’epoca dell’apparire, l’estetica fa parte del vivere, della televisione, dello show”. Il più bel ricordo di Sanremo? “Uscire dal palco arrabbiato con me stesso perché avevo sbagliato Ciao amore ciao di Luigi Tenco e scoprire che invece tutte le emozioni positive erano arrivate”. E questa sera ci sarà un nuovo omaggio a Tenco… una nuova emozione!

Dipendente dai social? Arriva il collare che ti riconnette con la realtà!

collare-antisocial-tuttacronacaLa Coca-Cola cavalca l’onda del rischio reale che corrono i social-dipendenti: “I social network sono fantastici, ma possono far perdere il contatto con la realtà”. Lo fa in modo ironico e provocatorio, lanciando il “Social Media Guard”: si tratta di un collare, simile a quello utilizzato dai cani, per smettere di fissare il display del telefonino e tornare a guardarsi attorno e, in particolar modo, a incrociare lo sguardo con chi ci sta vicino.

La vendetta è un piatto da far tremare… l’Eliseo

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Un sms al veleno fa tremare l’Eliseo: «Ti distruggerò come tu hai distrutto me» firmato l’ex premiere dame di Francia, Valerie Trierweiler. Almeno stando alle indiscrezioni questo sarebbe il messaggio ricevuto da Hollande alla vigilia del famoso comunicato stampa del 25 gennaio scorso che decretava la fine della loro relazione e confermato dal fratello maggiore di Valerie, William Massonneau, in un’intervista all’edizione spagnola di Vanity Fair. La reazione sarebbe stata provocata dallo stesso Hollande che chiedeva alla Trierweiler di firmare un comunicato comune, ma lei avrebbe risposto «Non se ne parla. Assumiti la responsabilità della situazione. Sei tu da solo che ti ci sei ficcato e sta a te uscirne. Non firmerò alcun comunicato» per poi chiosare con «Ti distruggerò come tu hai distrutto me». Si va quindi verso una saga, con tanto di libro in uscita nei prossimi mesi?

 

L’amore… a misura di pachiderma!

elefanti-amore-tuttacronacaArriva dallo zoo di San Diego questo dolcissimo video che mostra l’amore tra l’elefantessa di 42 anni Mary e Mila, un esemplare maschio proveniente da uno zoo della Nuova Zelanda. I due pachidermi si sono conosciuti qualche giorno, all’arrivo di Mila negli Stati Uniti, e subito tra loro è scoppiata la scintilla. Nel filmato si vede un incrocio di proboscidi che avviene attraverso le sbarre della gabbia. Mary non si è mai accoppiata: quando gli hanno “presentato” Mila, l’attrazione è stata immediata.

Il Trap non si ferma mai! Pronto a diventare il ct della Costa d’Avorio

trapattoni-costa-davorio-tuttacronacaGiovanni Trapattoni si prepara a una nuova avventura, che prenderà il via al termine dei Mondiali di Brasile 2014: il Trap diventerà infatti il commissario tecnico della Costa d’Avorio. E’ Gazzetta.it a rendere noto che l’accordo è stato raggiunto ieri e il contratto sarà quadriennale, quindi fino al mondiale 2018 di Russia. Nel frattempo il tecnico di Cusano Milanino collaborerà con la nazionale africana a un progetto legato ai giovani. L’attuale tecnico dei Leoni d’Africa è Sabri Lamouchi, ex centrocampista di Parma, Inter e Genoa, con la squadra dal 2012. La nazionale della Costa d’Avorio con Drogba punta di diamante parteciperà al Mondiale in Brasile in un girone con Colombia, Grecia e Giappone. Lo scopo del Trap sarà sarà quello di vincere la Coppa d’Africa e portare la Costa d’Avorio al Mondiale del 2018 in Russia. Sempre Gazzetta.it spiega che è possibile che il ct porti con sè Marco Tardelli, già suo vice con la nazionale irlandese.

E Silvio Berlusconi diventa… The Wolf of Arcore

sasha-grey-berlusconi-wolf-of-arcore-tuttacronacaScordatevi Leonardo Di Caprio e la sua interpretazione di Jordan Belfort, uno dei broker di maggior successo nella storia di Wall Street. La locandina dell’ultima fatica del regista Martin Scorsese, The Wolf of Wall Stretet, è stata infatti modificata e ora compare sulla pagina Facebook di Sasha Grey, una delle pornostar più popolari del pianeta. Nel fotomontaggio appare il leader di Forza Italia e la scritta: “Silvio Berlusconi, the wolf of Arcore”, con tanto di descrizione per il resto del mondo: “Arcore is where he’s from!”

L’Italia cambia verso? Ecco la lista dei ministri!

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Senza voce e quasi uscito da un incontro di boxe Matteo Renzi ha annunciato dopo tre ore di colloquio con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la sua lista dei ministri:

Con il portafoglio:

Al ministero dell’Interno confermato Angelino Alfano (Ncd)
Al ministero dell’Economia Pier Carlo Padoan (Ocse, Fmi) al posto di Fabrizio Saccomanni
Al ministero della Giustizia Andrea Orlando (Pd) al posto di Anna Maria Cancellieri
Al ministero della Difesa Roberta Pinotti (Pd) al posto di Mario Mauro (Ncd)
Al ministero degli Esteri Federica Mogherini (Pd) al posto di Emma Bonino (Radicali)
Al ministero del Welfare Giuliano Poletti (Legacoop) al posto di Enrico Giovannini
Al ministero dell’Istruzione Stefania Giannini (Scelta civica) al posto di Maria Chiara Carrozza (Pd)
Al ministero della Salute confermata Beatrice Lorenzin (Ncd)
Al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti confermato Maurizio Lupi (Ncd)
Al ministero dell’Agricoltura Maurizio Martina. Nunzia De Girolamo (Ncd) si era dimessa il 26 gennaio.
Al ministero dell’Ambiente Gianluca Galletti (Udc) al posto Andrea Orlando (Pd)
Al ministero dello Sviluppo Economico Federica Guidi (giovani Confindustria) al posto di Flavio Zanonato (Pd)
Al ministero della Cultura e del Turismo Dario Franceschini (Pd) al posto di Massimo Bray (Pd)

Senza portafoglio:

Riforme costituzionali e rapporti con il Parlamento: Maria Elena Boschi

Pari opportunità: Marianna Mania

Pubblica Amministrazione: Valeria Fedeli

Ministri senza portafoglio
Al ministero delle Riforme Costituzionali e rapporti col Parlamento Maria Elena Boschi (Pd) al posto di Gaetano Quagliarello (Ncd)
Al ministero della Pubblica Amministrazione Marianna Madia al posto di Gianpiero D’Alia (Udc)
Al ministero degli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta al posto di Graziano Delrio (Pd)

Ministeri accorpati o soppressi:
Ministero dell’Integrazione. C’era Cécile Kyenge (Pd)
Ministero della Coesione Territoriale. C’era Carlo Trigilia
Ministero dei Rapporti col Parlamento. C’era Dario Franceschini (Pd)
Ministero degli Affari Europei. C’era Enzo Moavero Milanesi
Ministero delle Pari Opportunità e Sport. (Josefa Idem si era dimessa)

Il giuramento avverrà domani alle 11.30 al Salone delle Feste.

Un posto lo ha trovato anche Romano Prodi, che scalzato Giuliano Amato,  diventa il nuovo presidente dell’International advisory board (Iab) di Unicredit. Si tratta dell’organo che si occupa di offrire opportunità di scambio in campo politico, economico e sociale, e di riflettere sulle prospettive in Europa e nei mercati internazionali.

Intanto c’è anche chi dà l’addio su Twitter come Massimo Bray:

Arriva anche la clausola anti voto anticipato. Il premier incaricato avrebbe garantito che l’ok all’Italicum e, quindi, la sua entrata in vigore, è legata alle riforme istituzionali e, in particolare, alla riforma del Senato. Al momento non si è giunti a definire nel dettaglio lo strumento, potrebbe essere utilizzato l’emendamento presentato da Giuseppe Lauricella (Pd), che prevede l’entrata in vigore della riforma elettorale dopo il superamento del bicameralismo perfetto.

L’Italia cambia verso? Troppe conferme, molti limiti  e un governo blindato da una leggeanti voto anticipato!

La zia che salva la vita al nipotino: respirazione bocca a bocca in autostrada

-Florida-neonato-rianimato-dalla-zia-in-autostrada-tuttacronacaIl piccolo Sebastian, neonato prematuro, si trovava in auto con la zia quando ha smesso di respirare. In quegli attimi terribili la donna ha avuto il sangue freddo di fermare l’auto mentre viaggiava lungo la Dolphin Expressway, autostrada della Florida, e praticare la respirazione bocca a bocca al piccolo. Le azioni della donna, immortalate da un fotografo, hanno salvato la vita del bimbo che, in seguito, è stato trasportato all’ospedale di Miami dai soccorsi arrivati nel frattempo. Ora il piccolo è ricoverato in condizioni stabili.

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Il portiere che “para” la tentata rapina a suon di schiaffi

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Cresciuto calcisticamente all’inter e ora diventato portiere per il Cittadella, Raffaele Di Gennaro, 20 anni, ha fatto parlare molto di sé nelle ultime ore e non solo per le prodezze in campo, ma anche come vittima di una tentata rapina. L’estremo difensore, intorno alle 19 si trovava nella sua abitazione, quando un ladro ha cercato di fare irruzione e il giocatore ha reagito con due ceffoni. “Ho avuto una grande paura”, è stata l’unica dichiarazione rilasciata a caldo al Mattino di Padova dal giocatore.

Littizzetto palpeggiata? Fazio s’infuria?

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Sembrerebbe che durante la diretta di ieri, almeno a quanto riporta il quotidiano Libero, Luciana Littizzetto sia rimasta vittima di una “mano morta” da parte di Frankie hi-nrg. Il “fattaccio”, sfuggito ai più, è stato notato da un attento Fabio Fazio che tra tra il serio e l’ironico ha minacciato il cantante con un secco: “Ti aspetto fuori”. La ‘vittima’ dell’accaduto, non si era accorta di niente e ha affermato di averlo appreso dietro le quinte dallo staff della kermesse canora. Pronta la replica Frankie hi-nrg che con un’aria fiera ha esclamato: “Non se ne è accorta perché ho il tocco delicato!”.

Lotito per i tifosi diventa… Peppa Pig!

lotito-peppa-pig-tuttacronacaLa Lazio di Reja ha subito una brutta sconfitta, ieri sera, in occasione dell’andata dei 16esimi di finale di Europa League, e i tifosi biancocelesti non mancano di trarne nuovo spunto per un attacco al patron del club. Quello che viene contestato a Lotito sono i mancati acquisti nella scorsa sessione di mercato. L’ultima trovata dei supporters laziali è stato uno striscione sarcatico: “Lotito Peppa Pig” accompagnato dai cori come “Liberiamo la Lazio da Lotito” o “C’è solo un presidente, noi Lotito non lo vogliamo… Te ne devi annà…”

“Renzi premier e segretario anomalia di partito”: l’attacco di Cuperlo

Cuperlo-attacco-tuttacronacaGianni Cuperlo, leader della minoranza del Pd e avversario di Renzi alle elezioni per la segreteria del partito, attacca il premier in pectore al Caffè di Sky Tg24 spiegando “Renzi premier e segretario anomalia di partito”. Cuperlo ha affermato: “Sul futuro del Pd dobbiamo aprire una riflessione molto seria. Non solo su chi lo guiderà ma anche su che cosa intendiamo per partito della sinistra nel Paese. Nel Pd in effetti ora viviamo una anomalia. Abbiamo fatto due mesi fa le primarie: ho insistito nel dire che si faceva un congresso per eleggere il segretario e non l’inquilino di Palazzo Chigi. Ora il nuovo segretario diventa Presidente del consiglio. Io credo che dovremo discutere di questo”.

Atleta italiano positivo all’antidoping a Sochi

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Ancora la comunicazione formale al Coni non è arrivata, ma uno dei quattro atleti italiani del bob a quattro presenti a Sochi sarebbe stato trovato positivo all’antidoping. Secondo le prime notizie l’atleta è risultato positivo ad uno stimolante che sembra essere dovuta all’acquisto di un integratore effettuato dall’atleta su internet.

Clamorosa multa a Napoli: sanzione al pedone che non attraversava sulle strisce!

multa-pedone-napoli-tuttacronacaSi trovava in centro a Napoli, alla fine di via Toledo, in direzione di piazza Trieste e Trento, il pedone che si è visto bloccare, identificare e multare dagli agenti della Municipale. La sua infrazione? Non aveva utilizzato le strisce pedonali per attraversare la strada. Il giovane era convinto di trovarsi su “Scherzi a parte” invece la motivazione della contravvenzione è stata puntualmente ribadita anche nel verbale redatto dall’agente.  Multato “perché, quale pedone, attraversava la suddetta piazza (Trieste e Trento, ndr) al di fuori dello spazio dell’attraversamento pedonale”. E poco importa che altre decine di pedoni stessero facendo le stesse cose o, soprattutto, non si vedessero strisce per l’attraversamento pedonale all’orizzonte. Il vigile non ha cambiato idea ma ha comunque annotato le rimostranze del multato trascrivendole nello spazio dedicato alle controdeduzioni: “Il trasgressore dichiara che nessuno attraversa sulle strisce…”.  Certo, ammirevole la solerzia delle forze dell’ordine ma… che dire di tutti gli altri pedoni e, soprattutto, di tutti gli scooter che, nella stessa zona, sciamano guidati da giovani centauri senza casco mentre i sensi di marcia sono solo un fastidioso optional; qui l’ambulantato abusivo resta la regola quotidiana. Però, forse, riverniciare le strisce pedonali aiuterebbe…

Il messaggio shock di Crespi e la condanna alla malasanità?

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Paura per Lorenzo Crespi, nome d’arte di Vincenzo Leopizzi, che ha lanciato l’allarme su Twitter “Ennesima infezione polmonare, non dormo e non mangio da tre giorni, nessuno mi aiuta”. L’attore, ha scritto a più riprese sul social, dove ha anche spiegato i motivi per i quali non vuole ricoverarsi , ma che i medici, secondo quanto affermato dallo stesso Crespi su Twitter, non lo andrebbero a visitarlo a casa. I cinguettii sono continui: “”Non oso neanche immaginare come stanno i miei polmoni oggi..visto che qui non sanno leggere una tac..fatelo voi..o chi di dovere (…) Mai avrei voluto farlo. Ma voglio ancora vivere, Tornare sul set anche per l’ultima volta”. Poi le accuse: “Nessun medico si fa ancora vivo a casa mia, sono tre giorni che urlo di venire, niente, non so neanche quanti farmaci devo prendere (..) Al pronto soccorso a Messina? Non hai idea di quello che dici.. Preferirei morire lentamente nel mio letto..sono bestie”.

https://twitter.com/lorenzocrespi2/status/436810821004709888

La trasferta in terra danese… che termina in manette per i tifosi viola

tifosi-viola-arresti-tuttacronacaDopo il tifoso arrestato e liberato ieri mattina dopo un processo e il pagamento di una sanzione pecuniaria, ecco un’altra notizia che parla di supporter viola finiti in manette. La polizia danese ha infatti arrestato tre tifosi italiani rimasti coinvolti in una rissa con gli steward al termine della partita, valida per i 16esimi di finale dell’Europa League, Esbjerg-Fiorentina. Due di loro, che dovranno pagare una multa, sono stati processati per direttissima e poi rilasciati. Il terzo, anche lui rilasciato, sarà processato a marzo. Il personale della Digos di Firenze, presente ad Esbjerg per il match, ha seguito la vicenda dei tre. Stando alle ricostruizioni, al termine dell’incontro, quando i giocatori della Fiorentina hanno gettato le maglie verso gli spalti, i supporter viola si sono sporti per raccoglierle facendo cadere un tabellone pubblicitario, invadendo il campo e innescando la reazione degli steward. Da qui la rissa.

Satana assomiglia a Obama e viene tagliato

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Quel Satana, interpretato dall’attore marocchino Mohamed Mehdi Ouazanni, quasi un sosia del presidente degli Usa – nella mini-serie sulla Bibbia andata in onda su History Channel – aveva sottratto popolarità anche a Gesù. Lo scandalo ci aveva messo poco a viaggiare sul web tanto che si è reso necessario tagliare tutte le scene con Satana. Il produttore Roma Downey nell’intervista rilasciata a Hollywood Reporter ha confermato di avere eliminato la parte sostenuta dall’attore marocchino:”Per il film Son of God ho voluto concentrare l’attenzione solo su Gesù, perciò, abbiamo eliminato la figura del diavolo che non ha più spazio nello schermo. Infatti dopo l’andata in onda della serie la cotroversia sulla comparsa di Satana somigliante al presidente Obama aveva messo in ombra il messaggio religioso. Tutti parlavano di Satana e non di Gesù”.

 

 

“Pompe funebri a Sanremo”: Selvaggia Lucarelli affonda il Festival

sanremo-selvaggia-tuttacronacaChe Selvaggia Lucarelli non le mandi a dire è cosa nota. In questi giorni, poi, con il Festival di Sanremo che catalizza l’attenzione, trova pane per i suoi denti. Se infatti in precedenza aveva preso le difese di Kasia Smutniak, attaccata da molti per aver reso nota la sua seconda gravidanza sul palco dell’Ariston, oggi su Libero si lascia andare alle critiche contro lo stesso Festival che continua a perdere consensi. E quindi spettatori:

Non ci si può mai rilassare un attimo in questo Paese. Uno si illude che sia in atto una rinascita, un ricambio, un nuovo corso. Perfino Berlusconi non fa in tempo a dire «Abbiamo un presidente del Consiglio che ha la metà dei miei anni, è un segnale positivo», che si apre il sipario dell’Ariston e ci ritroviamo davanti gente col doppio degli anni di Berlusconi. Io non so cosa sia preso a Fazio quest’anno, ma a un certo punto, guardando il Festival l’altra sera, ho pensato di assistere a una replica di Cocoon. Quando ho visto aprire lo show con un omaggio al maestro Manzi, già ho avvertito una leggera preoccupazione. D’accordo che la Rai ha una fiction in promozione, ma Santamaria che legge una lettera di Manzi, nella scala dell’allegria, viene subito dopo Saviano che legge Verlaine.

VEGLIA FUNEBRE E siccome Sanremo è Sanremo e non una veglia funebre, tutto sommato viene da dire: ridateci le aperture con la Clerici vestita da torta nuziale, ridateci Sanremo con la valletta che scende le scale sui tacchi troppo alti, ondeggiando come Pier Ferdinando Casini nell’ultimo decennio o con Bonolis che si porta dietro il suo circo Barnum. O con Baudo che maltratta le vallette anziché fingersi estasiato dalla soave bellezza di donne alla Casta, che inducono allo sbadiglio anche in reggicalze. Metti sul palco la Carrà, le Kessler, Franca Valeri, Cat Stevens, Tito Stagno, Ron, Baglioni e altri personaggi che erano in pubertà quando Garibaldi incontrò Anita, e poi succede quello che è successo: la prima sera il festival fa il 45% di ascolti raccattando spettatori tra ospizi e bocciofile, la seconda sera il festival perde l’11% degli ascoltatori. E li perde nel senso che tre milioni di spettatori sono purtroppo venuti a mancare per decessi naturali, mica perché hanno cambiato canale. (…) Perché non invitare Franca Valeri a Che tempo che fa raccontando con grazia e delicatezza il suo momento, anziché portarla a Sanremo e costringerla a una gag malinconica e imbarazzante? Perché due ore e quaranta di Carrà? E abbiate pazienza, lo so che parlar male della Carrà in questo Paese è reato e sulla Carrà, sulla Loren, sulla pizza, sul calcio e sui cani abbandonati non si può dire nulla perché poi ti ritrovi minacce di morte estese ai tuoi consanguinei per due anni di fila,ma a settantuno anni si può anche dire basta ai balletti e ai guantini di pelle e fossi in lei mi sarei pure rotta le balle di sentirmi dire «incrollabile» o «monumento» manco fossi il Colosseo. Fossi in lei, direi «Per ballare invitate una più giovane, io vengo a portare il mio humor, la mia personalità, il mio carisma », altrimenti l’effetto (…)

STRANE DONNE E anche qui veniamo al discorso Fazio, perché a vedere le donne di cui si circonda (Littizzetto a parte, che è l’uomo che Fazio non ha il coraggio di essere), viene da pensare che nelle sue scelte, ci sia una patologica continuità. Come Santoro, lui le donne accanto a sè le vuole bionde, angelicate, scarsamente parlanti e con funzione puramente contemplativa. Santoro ha le Granbassi, le Borromeo, le Innocenzi, Fazio ha le Blasi, le Lagerback, le Bar Refaeli, le Casta. Lui, le cose intelligenti, le fa dire ai Saviano, ai Gramellini, mica a una donna. Le donne, nei suoi programmi sono i suoi «Ohhhh come sei bella!» o i «Culo! » della Littizzetto. Perfino la struccata direttrice di teatro dall’aria radical che annuncia la canzone che passa il turno potrebbe essere una sua valletta ideale. Perfino le Cagnotto o la Dallapè (…) Come questo Sanremo, che ha il colore pallido emesto delle minestrine servite all’ospizio.

A Sochi c’è un lupo in hotel? Ma anche no! Svelato lo scherzo

kate+hansen-lupo-tuttacronacaIl video presumibilmente girato dalla slittinista americana Kate Hansen, che era rimbalzato ovunque in rete e mostra un lupo che si aggira in un albergo a Sochi… altro non è che uno scherzo ben congegnato dalla tv Usa Abs. A rivelare che il filmato postato dall’atleta su Twitter accompagnato dall’hashtag ‘SochiProblems and SochiFail’, sui problemi riscontrati dai giornalisti al loro arrivo a Sochi è stato lo stesso Jimmy Kimmel. Il presentatore ha dialogato in in diretta via Skype con Kate, svelando che si trattava di una messinscena, realizzata in uno studio di Los Angeles, dove gli interni dell’hotel dell’atleta erano stati ricostruiti grazie ad alcune foto inviategli dalla sua complice. Nel corso della trasmissione ha quindi mostrato  lo studio e anche il lupo impiegato nelle riprese, di nome Rugby.

Suicidio al Niguarda di Milano, l’ospedale si scusa

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Stupore, meraviglia e sconcerto per il suicidio di una donna romena, 30enne che si è levata la vita impiccandosi con un foulard annodato al corrimano d’una scala, nel padiglione numero 16 dell’ospedale Niguarda di Milano. La donna, in stato di depressione, era arrivata con un’ambulanza all’ospedale intorno alle 19,30 di ieri sera. Poi era scapppata dall’accettazione e si erano perse le tracce per tutta la notte. Solo questa mattina il corpo è stato rinvenuto nel padiglione 16.

In una nota la direzione dell’ospedale si è detta “costernata e affranta per l’accaduto perché dovremmo avere migliaia e migliaia di occhi per poter controllare sempre tutto e tutti”.

 

Non c’è tregua per Kiev: slitta la firma dell’accordo

battaglia-kiev-tuttacronacaNonostante al termine di una lunga notte di negoziati, questa mattina fosse stato annunciato che il governo ucraino, l’opposizione, la Russia e l’Ue avevano trovato un accordo, da formalizzarsi oggi alle 11 ora italiana, al momento non è stata posta ancora nessuna firma.

wsjNel frattempo, inoltre, non si è fermata la violenza nella capitale ucraina, con la polizia che riferisce che, ancora questa mattina, i manifestanti hanno sparato contro i poliziotti vicino al Parlamento a Kiev. Nel frattempo l’agenzia Interfax ha resono noto che il tenente generale Iuri Dumanski, uno dei vice comandanti generali delle forze armate ucraine, si è dimesso perchè contrario all’intervento dell’esercito contro i manifestanti antigovernativi ventilato dal governo. Ancora, Euromaidan, che rappresenta gli attivisti in piazza a Kiev, ha respinto un possibile accordo con il presidente Viktor Yanukovich secondo quanto negoziato da Ue e Russia, rifiutando il compromesso di un voto presidenziale anticipata a settembre 2014. Lo ha indicato su Twitter la stessa Euromaidan, che pretende le dimissioni immediate di Yanukovich. Bruxelles è ancora in attesa di un annuncio formale sull’accordo di Kiev fra governo e opposizione su un processo politico democratico che consenta di interrompere l’escalation della violenza. Nonostante le dichiarazioni del presidente Yanucovich, infatti, dai due ministri degli esteri europei ancora impegnati nella mediazione, il polacco Radoslaw Sikorski e il tedesco Franz-Walter Steinmeier, non sono ancura giunte conferme ufficiali dell’accordo. “L’alto rappresentante Catherine Ashton è in costante contatto con loro – ha riferito la portavoce Maja Kocijancic – e segue le discussioni in corso. Stiamo trattando con tutte le parti, il presidente e l’opposizione, il processo è in pieno svolgimento e non vogliamo speculare sul suo esito”, ha aggiunto, rinviando ogni reazione al momento in cui ci sarà effettivamente un accordo. Anche Papa Francesco è voluto intervenire sulla questione ucraina, Padre Lombardi ha letto infatti ai giornalisti una dichiarazione che, come lui stesso ha precisato: “E’ il pensiero del Papa e dei cardinali riuniti nel Concistoro”. Il portavoce del Papa ha detto: “In queste ore desta una speciale apprensione il drammatico evolversi della situazione in Ucraina, per la quale si auspica che cessi prontamente ogni azione violenta e si ristabiliscano la concordia e la pace”.

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La notte dei terremoti… trema il Cilento

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Sono state 3 le scosse che questa notte hanno fatto tremare il Cilento con epicentro a Sapri. Due scosse sono state di entità 2.4 magnitudo e l’ultima di 1.5. La scossa è stata avvertita anche a Ispani, Morigerati, San Giovanni a Piro, Marina e Vibonati. Tutte e tre le scosse si sono verificate in successione poco dopo la mezzanotte.

 

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