Gianni Amelio è alla Berlinale con il film “Felice chi è diverso” e a Repubblica parla dell’omosessualità sua e di tanti “uomini che sono stati giovani quando gli omosessuali non esistevano, se non in una vita clandestina temuta, perseguitata, irrisa”. Il regista denuncia: “Alla mia età sarebbe un po’ tardivo, forse ridicolo. Altri dovrebbero essere i coming out davvero importanti, di chi froda il fisco per esempio, di chi usa la politica per arricchirsi”. E aggiunge: “Credo che chi ha una vita visibile abbia il dovere della sincerità: e allora sì, lo dico per tutti gli omosessuali, felici o no, io sono omosessuale”. Ma la società non è poi cambiata tanto e oggi come ieri fatica ad accettare l’omosessualità. “L’omofobia è ancora imperante, capita ancora che ragazzi si uccidano perché froci o ritenuti tali”, racconta ancora Amelio nell’intervista, “Scherniti, isolati, picchiati. Insomma la battaglia non è vinta”. Ma la sua ultima pellicola vuole lanciare un messaggio positivo, come spiega Natalia Aspesi: “E’ un film molto bello, che comunica felicità carnale e la bellezza di una giovinezza difficile e nascosta, e la serenità raggiunta negli anni nell’accettazione di sé e del proprio posto nel mondo”. Il regista aveva 15 anni quando un suo professore gli disse, “un omosessuale o guarisce o si suicida”. Oppure diventa vecchio e felice come i tanti protagonisti del film.
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“Sono gay ma il coming out dovrebbero farlo i ladri”. Parla Amelio
Pubblicato da tdy22 in gennaio 28, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/28/sono-gay-ma-il-coming-out-dovrebbero-farlo-i-ladri-parla-amelio/
L’ultimo saluto a Vincenzo Cerami: oggi i funerali a Roma
Si sono svolti alla Chiesa degli Artisti i funerali di Vincenzo Cerami, lo scrittore e sceneggiatore che ci ha detto addio mercoledì dopo una lunga malattia. Alla cerimonia, sobria e intensa, hanno preso parte, tra gli altri, Roberto Benigni con Nicoletta Braschi, Ettore Scola, Nicola Piovani, Marco Bellocchio, Raffaele La Capria, il sindaco di Roma Ignazio Marino, Walter Veltroni, Antonio Albanese, Laura Morante, il ministro dei Beni culturali Massimo Bray.
Durante la funzione Mariano Rigillo ha letto un brano dal Vangelo, Silvia Siravo ha recitato la preghiera degli artisti, mentre Norma Martelli, moglie di Piovani e interprete di molti spettacoli di Cerami, ha letto alla fine alcuni suoi versi concludendo: “Grazie poeta da tutti gli attori per tutte le parole con le quali ci hai fatto giocare”. Erano circa 200 le persone che, all’esterno, hanno riservato un ultimo applauso all’autore che tanto da dato alla nostra arte. Il feretro è tumulato al cimitero Flaminio.
Pubblicato da tdy22 in luglio 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/19/lultimo-saluto-a-vincenzo-cerami-oggi-i-funerali-a-roma/
Il mondo del cinema e della cultura piange: è morto Vincenzo Cerami
Lutto nel mondo del cinema italiano: è morto lo scrittore, sceneggiatore e drammaturgo italiano Vincenzo Cerami. Era stato candidato all’Oscar nel 1999 per “La Vita è bella” con Roberto Benigni. Cerami era malato da tempo. Nato a Roma il 2 novembre 1940, figlio di genitori siciliani, alla scuola media era stato allievo di Pier Paolo Pasolini, un incontro che ha sempre ritenuto determinante per le sue scelte successive. Nel 1976 ha fatto il suo debutto nel mondo letterario con il romanzo Un borghese piccolo piccolo,satira delle frustrazioni piccolo-borghesi da cui verrà tratta anche una fortunata trasposizione cinematografica. In seguito, tra le altre opere, ha scritto Addio Lenin (1981), il romanzo fantastico La lepre (1988) e il racconto musicale realizzato con Nicola Piovani Il signor Novecento (1994). Nel 1996 pubblica Consigli a un giovane scrittore (1996), divertita escursione nel mondo della scrittura mentre in Fattacci (1997)racconta e analizza quattro delitti saliti alla ribalta della cronaca italiana. Cerami ha scritto anche racconti, raccolti in La sindrome di Tourette. La sua ultima opera è stata Vite bugiarde, uscita nel 2007.
Ma Cerami non si è dedicato solo alla letteratura: ha scritto per il cinema, collaborando con registi quali Bellocchio, Amelio e Benigni. Come commediografo lo ricordiamo quale autore di L’amore delle tre melarance; L’enclave des Papes, 1984; Sua maestà, 1986 e Ring, 2000. In gioventù Cerami si era dedicato anche all’attività sportiva in qualità di rugbista, salvo poi interrompere la carriera nel Frascati a causa di un incidente di gioco. Fino al 2009 ha inoltre ricoperto l’incarico di Ministro dei Beni Culturali del governo ombra del PD al Governo Berlusconi IV. Nello stesso anno, nel mese di giugno, ha ricevuto l’incarico di assessore alla cultura al Comune di Spoleto. La posizione era condizionata all’elezione a sindaco di Daniele Benedetti, elezione poi effettivamente avvenuta. La sua decennale esperienza, che ha prodotto pagine e sceneggiature che s’imprimono nella storia culturale del nostro Paese, l’ha poi condivisa con gli studenti della scuola di cinema di Cinecittà ACT MULTIMEDIA, dove ha lavorato come docente.
Pubblicato da tdy22 in luglio 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/17/il-mondo-del-cinema-e-della-cultura-piange-e-morto-vincenzo-cerami/
Antonio Albanese in fila alla mensa dei poveri!
I senzatetto della mensa dei poveri gestita dai frati cappuccini di corso Concordia a Milano venerdì scorso si sono trovati in coda con un personaggio d’eccezione: Antonio Albanese. L’attore comico, infatti, ha usato la coda della mensa come set di ‘Intrepido’, il film di Gianni Amelio di cui è protagonista.
In questo caso, tuttavia, la parola ‘set’ è impropria: nelle foto che Tv Sorrisi e Canzoni pubblica in esclusiva nel numero in edicola, martedì 16 aprile non si vedono cineprese, riflettori né addetti alla produzione. Per preservare il realismo della scena, infatti, Amelio e Albanese hanno scelto di girare la scena ‘in incognito’, riprendendola con telecamere disposte lontano dall’azione.
Albanese, senza un ciak vero e proprio, ha ripetuto la scena diverse volte dettandosi i tempi da solo: si è messo in coda, si è guardato intorno per poi allontanarsi come vinto da un moto d’orgoglio. Le riprese di ‘L’intrepido’ dureranno otto settimane, la produzione è firmata da Palomar con Rai Cinema.
Pubblicato da tdy22 in aprile 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/15/antonio-albanese-in-fila-alla-mensa-dei-poveri/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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