
Il danno per gli scout è di quelli che fanno male: gli impiegati della Disney, nel solo 2010, hanno raccolto 4,8 milioni dollari con 548.000 ore di volontariato. Canta vittoria Deena Fidas, direttore del settore uguaglianza della Human Right Campaign. “La decisione della Disney – osserva – è molto importante per il mondo dei ragazzi. Il fatto che si sia dissociata agli scout amplifica il messaggio che intende mandare alle giovani generazioni”.
In un recente rapporto, la Human Right Campaign fa sapere che la maggior parte delle prime 500 aziende americane, nella classifica di Fortune, di recente ha adottato politiche di protezione e tutela dei propri impiegati sulla base del loro orientamento sessuale.
Ma gli Scout non hanno perso solo i finanziamenti della Disney. La stessa decisione è stata presa anche da colossi economici come la Lockheed Martin, la Caterpillar, la Major League Soccer che è la lega del calcio americano, la Intel e l’Ups. E altre aziende stanno decidendo in tal senso, tra cui giganti come Alcoa e AT&T. Difficile non pensare a quanto detto da Obama durante il discorso di insediamento per la rielezione: “Il nostro viaggio non sarà finito fino a che i nostri fratelli e sorelle gay non saranno trattati come tutti gli altri per legge”. Il presidente aggiunse quindi: “Se siamo davvero creati uguali allora anche l’amore che noi promettiamo ad un’altra persona deve essere uguale”.