Il Sunderland è calato a picco: ultimo posto in classifica, 11 incontri e solo due successi da fine marzo a oggi, 14 giocatori acquistati, epurati che lo accusavano per il suo pessimo carattere e i bookmaker che puntavano a far saltare la panchina. Ieri l’allenamento decisivo quando i giocatori, esasperati dalle critiche hanno reagito. Una ribellione contro il ct che non si era mai vista, almeno in squadre professionistiche che lavorano ad alti livelli. Mai visto in Gran Bretagna dove spesso si preferisce usare vie più diplomatiche. Invece l’intera squadra si è “ammutinata” e il proprietario Ellis Short, ha dato preso la palla al balzo per ringraziare Di Canio del suo operato. Sulla decisione è pesato anche quel comportamento di Di Canio che messo sotto pressione aveva reagito contro i tifosi dal campo dopo una pesante sconfitta ed era stato sommerso di fischi. Poi davanti alle telecamere alla domanda se si sarebbe dimesso aveva replicato con un secco “mai”e aveva spiegato che si riteneva sempre “il miglior allenatore del mondo”.
Frase che oggi “Star” e “Daily Express” gli rinfacciano con malcelata perfidia, mentre il “Daily Mail”sostiene che sarebbe stato lo stesso allenatore a dire ai rivoltosi di chiedere il suo licenziamento se proprio non lo reggevano più. E la sfida è stata evidentemente raccolta e vinta, coi giocatori (Lee Cattermole in testa, puntualizza il “Telegraph” che sono andati da chi di dovere a spifferare l’ultima discussione, sancendo di fatto la fine del “Crazy World” di Di Canio.