Lars Von Trier dirige… Melancholia
Pubblicato da tdy22 in aprile 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/30/lars-von-trier-dirige-melancholia/
Lars Von Trier dirige… Il grande capo
Uno sguardo a… Rødgrød med fløde
Poesie e racconti: i colori della fantasia
Two sides of God (dog)
Mexico and beyond
..a lifestyle blog filled with recipes, photography, poems, and DIY
NON SONO ACIDA, SONO DIVERSAMENTE IRONICA. E SPARGO INSINCERE LACRIME SU TUTTO QUELLO CHE NON TORNA PIU'
A fantastic photo site
Just another WordPress.com site
Saves the right places
Photographer
Niente che ti possa interessare.....
Legendary Wining and Dining World Tour.
Just another WordPress.com site
Serial killers and true crime
"Solo quando amiamo, siamo vivi"
*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*
ombraepolvere
/ maggio 1, 2013L’ho visto. Tutto. Dire angosciante non rende affatto l’idea. Storia non molto originale, ma naturalmente resa tale dall’atmosfera creata dal regista. Non lo rivedrei. Mi ha messo addosso un’ansia tremenda, fin dall’inizio quando non capisci, al solito, quello che sta succedendo, apprezzo il fatto che ti dia un minimo di speranza che tutto finirà per il meglio, quasi ci seri come la sorella della protagonista, t’immedesimi in lei che invece vede e prevede, come il padre che rifiuta perfino di fermarsi il giorno del suo quasi-matrimonio pur di non affrontare il discorso… finalmente realizzato il detto “vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo” perché lei fa ciò che molti di noi farebbero, s’infila in un letto depressa…chiamiamolo lieto fine quando l’inevitabile arriva.. in fondo i valori famigliari, i legami di sangue, sono l’ultima cosa che ognuno di noi vorrebbe avere accanto alla fine.
tuttacronaca
/ maggio 1, 2013Un’ottima lettura. Von Trier poi riesce ad essere sempre acuminato ed entrare fin nel centro degli animi, senza spaventarsi o svincolare prima. E’ il suo andare fino in fondo che rende così pregnanti i film, soprattutto in un’epoca in cui siamo abituati a basarci per lo più su quello che appare al primo sguardo.