L’Europa e la violenza sulle donne: i dati allarmanti

feminicidio-tuttacronacaSono stati coinvolti i 28 Paesi dell’Unione europea nel primo sondaggio sulla violenza domestica e quello che sorprende tutti è che, da quanto emerso, gli abusi di genere sono più diffusi nel civile nell’Europa del Nord. Ad aggiudicarsi il primo posto, infatti, è la Danimarca, dove il 52% di donne racconta di avere subìto violenza fisica o sessuale dall’età dei 15 anni, quindi la Finlandia (47%) e terza la Svezia (46%). Subito alle loro spalle si trovano Paesi Bassi (45%), Francia e Gran Bretagna (44%). Per quel che riguarda l’Italia, il nostro Paese si trova in diciottesima posizione, con il 27%. Le percentuali includono tutte le molestie che le donne subiscono, da compagni e uomini della famiglia ma anche da sconosciuti, colleghi di lavoro, capi. In media, una europea su tre riporta di essere stata vittima di questi abusi (33%), equivalente a 62 milioni di donne. La percentuale scende al 22% – una donna su cinque – se consideriamo unicamente la violenza domestica. A condurre l’indagine è stata l’Agenzia europea per i diritti fondamentali (Fra) e ha coinvolto 42mila donne (circa 1500 per ogni Paese) alle quali è stato chiesto in forma anonima di raccontare se nella loro vita abbiano mai avuto esperienza di stupri, molestie sessuali, violenze fisiche, stalking da parte degli uomini con i quali sono venute a contatto. Ma quello che è emerso è anche che solo una donna su dieci ammette di aver denunciato l’episodio alla polizia nel caso l’autore degli abusi sia stato un partner sentimentale (13%) o un altro uomo (14%). Eppure, rivelano i curatori del sondaggio, “ciò che emerge è un quadro di abuso diffuso che danneggia la vita di molte donne”: una europea su dieci (circa 20 milioni di donne) dice di avere subìto una qualche forma di violenza sessuale, e una su venti è stata stuprata. Viste le cifre impressionanti, Fra ritiene che i governi dovrebbero utilizzare questi numeri per creare politiche strutturali contro la violenza di genere: “Si tratta di una violazione della dignità umana e, nelle sue forme peggiori, vìola il diritto alla vita. E’ anche una espressione estrema della disuguaglianza dei sessi”. Il dossier tenta anche di rispondere ai negazionisti: “Le donne possono perpetrare violenze, e uomini e ragazzi possono essere vittime di violenza attuata da entrambi i sessi, ma i risultati di questa indagine mostrano che la violenza contro le donne è messa in atto specialmente dagli uomini”. Per quel che riguarda l’Italia, come analizza l’Huffington Post:

appartiene alla schiera dei Paesi europei che riportano meno violenze nei confronti delle donne, nonostante il 91% degli italiani sia cosciente che questo è un problema gravissimo e molto diffuso. Il 6% delle italiane ammette di avere subìto violenza domestica nei 12 mesi precedenti al sondaggio, mentre il 39% delle nostre connazionali dice di comprendere nella cerchia delle amicizie o famigliare un’amica che subisce un compagno violento. E la maggioranza, il 58%, con buona pace della legge contro il femminicidio è convinta che non esista alcuna misura legislativa per proteggere le vittime degli abusi di genere. Eppure il nostro Paese viene inserito tra i pochi Paesi europei ad avere una linea telefonica governativa per aiutare le donne in difficoltà (il 1522), e nella lista dei governi che sono riusciti a definire nel codice penale il maltrattamento nei confronti delle donne.

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L’ex moglie lo denuncia per stalking: lui dopo la condanna la picchia

violenza-sulle-donne-tuttacronacaUn 45enne di Carrara (Massa Carrara) due mesi fa aveva patteggiato la pena di un anno e 4 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia ed era già stato sottoposto ad analoga misura cautelare, poi cessata con la definizione del procedimento, poiché la pena era stata sospesa. La conclusione del procedimento, tuttavia, non ha avuto alcun effetto deterrente su di lui, tanto che ha ripreso a tormentare l’ex moglie e i figli con atteggiamenti velatamente minacciosi. Addirittura, è giunto a colpire la donna in strada con una gomitata, mentre lei si trovava in compagnia di un’amica. Spiega Blitz Quotidiano che gli episodi, denunciati al commissariato sono stati subito trasmessi al pm Alessandra Conforti che, in considerazione del grave quadro indiziario e delle esigenze cautelari, ha richiesto al giudice l’adozione della misura cautelare, eseguita dalla polizia. In particolare, l’uomo non potrà avvicinarsi a meno di 200 metri dall’ex coniuge e dai prossimi congiunti, oltre che ai luoghi che frequentano e se dovesse avvicinarsi sarà portato in carcere.

Il professore stalker: non può avvicinare la dottoranda

prof-stalker-tuttacronacaUn docente universitario di Catania si è visto notificare dalla polizia postale e delle comunicazioni un’ordinanza cautelare per stalking. Il 48enne è infatti ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti di una giovane dottoranda della sua stessa facoltà. All’uomo, come disposto dal provvedimento del Gip, è ora vietato avvicinarsi alla donna e comunicare con qualsiasi mezzo con lei. Stando a quanto ricostruito dall’accusa, il tutto ha avuto inizio circa 3 anni fa. All’epoca, l’indagato cominciò a molestare la vittima con numerose e continue e-mail in cui manifestava la sua passione, sempre respinta dall’interessata ma non solo: ai messaggi seguivano appostamenti e pedinamenti. Inutili i tentativi di dissuasione nei confronti del docente universitario da parte di suoi colleghi.

“What if”, la Barbie violentata!

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La vita perfetta di Barbie stravolta dall’artista Samantha Humphreys che con il videoprogetto “What if”, mostra le Barbie affette da diversi mali: dalla violenza domestica allo stalking, dall’anoressia all’alcool. Secondo l’artista “Il presupposto di base è trovare un modo per spiegare ai nostri figli le realtà difficili che potrebbero incontrare nella loro vita. Chiaramente non mi sognerei mai di esporre i bambini a queste bambole o utilizzare questo lavoro come materiale didattico, ma ho scelto questa icona di bellezza per mostrare che la vita, per alcuni, non è affatto perfetta come potrebbe sembrare”.

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Il 36enne che insegue l’ex con l’ambulanza della Croce Verde

insegue-ex-ambulanza-tuttacronacaE’ stato denunciato per violenza privata, minacce e molestie un 36enne che, dopo aver scoperto che la sua ex aveva trascorso la serata a Loreto, l’ha inseguita con l’ambulanza, usando il microfono collegato all’altoparlante per intimarle di fermarsi e tagliandole la strada. Ha inseguito la 28enne fino vicino casa, ad Ancona e a quel punto la donna ha chiamato il 113 che ha bloccato l’uomo. L’uomo aveva inviato all’ex, da cui si era separato da pochi mesi, una pioggia di messaggini, un comportamento che ormai teneva da diverso tempo, ma la giovane, non aveva voluto denunciarlo. Quindi, terminato un servizio di staffetta con l’ambulanza della Croce Verde, ha intercettato l’auto della giovane mentre stava rientrando alla base. Al momento, dalla Croce Verde non sono giunte denunce ma il magistrato dovrà ora valutare anche se il volontario sia perseguibile per interruzione di servizio di pubblica utilità, anche se, in effetti, la staffetta si era conclusa. Il 36enne ha precedenti di polizia per reati contro la persona.

Bonev vs Pascale: l’attrice indagata per diffamazione

michelle-bonev-francesca-pascale-tuttacronacaFrancesca Pascale, compagna di Silvio Berlusconi, aveva querelato l’attrice bulgara Michelle Bonev parlando di “una vera e propria azione persecutoria” nei suoi confronti, messa in atto attraverso la stampa e i social network. Oggi l’attrice, iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di diffamazione nei confronti della first lady di Forza Italia, è stata interrogata nel pomeriggio dal pm Eugenio Albamonte negli uffici della procura di Roma.

Garko tra i sabotaggi… Dall’auto allo stalking per avere il suo sperma!

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Alla soglia dei quarantanni Gabriel Garko, volto noto della tv italiana si confessa in un’intervista al “Corriere.it”. Soprattutto racconta le sue vicissitudini, non sempre divertenti, legati alla notorietà derivante dal suo lavoro: “Uno dei primi episodi risale a molto tempo fa. Mi sabotarono l’auto” così inizia il racconto di Garko che poi precisa “Io stavo guidando di sera, stavo andando vicino Napoli per lavoro – ha raccontato – A un certo punto andò in tilt l’impianto elettrico: si spensero tutte le luci e, siccome proprio in quel momento ero su una curva, non potendo più vedere assolutamente niente, andai fuori strada: per fortuna riportai solo qualche contusione, niente di grave. Lì per lì pensai a un guasto dell’auto, ma poi si scoprì che l’impianto era stato messo fuori uso ad arte“. Un altro episodio che l’attore racconta è invece legato alle lettere di minaccia “Non erano scritte al computer o a macchina ma proprio con le lettere ritagliate dei giornali… come si faceva un tempo! All’inizio non mi arrivavano a casa, ma nell’ufficio di produzione, quindi stavo piuttosto tranquillo, poi una sera è avvenuto il peggio”, e Garko insiste: ” Ero rientrato tardi, varco il cancello della mia abitazione e all’improvviso degli uomini armati di pale cominciano a battere sugli sportelli, sui vetri per tirarmi fuori. La prima botta era talmente forte che ho pensato a uno sparo di pistola… Sono rimasto intronato per un attimo, poi ho cominciato a fare avanti e indietro per trovare una via di fuga, ero disorientato, non sapevo più neanche io cosa stavo facendo. Sarà stata mezzanotte, mi diressi subito dai carabinieri di zona”, ma non sono solo gli uomini ad avere nel mirino Garko ma a volte sono state “le ammiratrici” ha pedinarlo e ad arrivare ad atteggiamenti di stalking: “Una donna mi perseguitava perché voleva un figlio da me e un’altra, una russa, mi ha pedinato fino a poco tempo fa e lo sa perché? Si è fissata che vuole il mio sperma!”

Stalking e diffamazione: la Pascale querela Michelle Bonev

francesca-pascale-tuttacronacaMichelle Bonev è stata querelata da Francesca Pascale. E’ Licia Polizio, legale della Pascale, a rendere noto che l’attuale compagna di Berlusconi ha accusato l’attrice bulgara di aver condotto una vera e propria azione persecutoria nei suoi confronti sia attraverso la stampa che tramite i social network. Tra le altre dichiarazioni che la Bonev aveva rilasciato alla stampa, anche quella di aver avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi per ottenere la produzione di una fiction e l’omosessualità di Franesca Pascale

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Ricercatrice universitaria ai domiciliari per stalking al figlio

stalking-tuttacronacaLei ha 48 anni ed è una ricercatrice universitaria di origine polacca che il gip del Tribunale dell’Aquila Marco Billi ha condannato ai domiciliari per stalking al figlio oggi 21enne. La decisione, si legge nell’ordinanza, giunge perchè la donna ha, “con condotte reiterate, pressoché quotidiane molestato il figlio con atteggiamenti opprimenti, impedendogli di frequentare le scuole, recandosi ivi a disturbare le lezioni, costringendolo a isolarsi ed a trascurare gli studi e poi ad abbandonare gli stessi più volte”. La donna, che si era separata dal marito dopo alcuni anni di matrimonio, avrebbe perseguitato a lungo, sia a scuola sia a casa, il figlio che ha più volte sporto denuncia: il giovane, affidato al padre, aveva infatti segnalato il comportamento della madre prima ai carabinieri di Rocca di Mezzo (L’Aquila), poi alla squadra Mobile del capoluogo. La donna, che aveva portato il ragazzo in Polonia senza il permesso del padre quando ancora era minorenne perdendo così l’affidamento, non aveva mai accettato l’idea che lui non la volesse vedere e attribuiva la colpa di ciò all’ex marito. Nel corso delle approfondite indagini svolte dalla Mobile, diretta da Maurilio Grasso, il 21enne ha accusato la madre di aver tentato di rapirlo nuovamente per portarlo in Polonia, cercando di “tenerlo sempre sotto il proprio dominio psicofisico”, procurandogli un perdurante stato di ansia”. Il difensore della donna, l’avvocato aquilano Dario Visconti, ha annunciato un’istanza di revoca dei domiciliari, sottolineando che il provvedimento è troppo severo: “Stiamo parlando di una mamma disperata che vuole vedere suo figlio. Il provvedimento restrittivo non le permette di operare come ricercatrice universitaria; quali ragioni ci sono? È una storia complessa e delicata e questa misura non aiuta”.

Matrimonio con la scorta!

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Vittima dello stalking dell’ex una donna pontederese, nel Pisano, è stata costretta a un matrimonio ‘blindato’ con tanto di scorta di una  decina di poliziotti in borghese fuori e dentro la chiesa. L’ex infatti l’aveva minacciata di gettarle l’acido in faccia così si sono rese necessarie misure di sicurezza eccezionali. Per fortuna alla fine lo spasimante respinto non si è visto e i fidanzati, emozionati e impauriti, sono riusciti a sposarsi. Nessuna traccia dell’ex minaccioso neppure all’uscita dalla chiesa e del tradizionale lancio del riso, pratica anche quella sorvegliatissima da parte degli agenti ‘di scorta’ in borghese.

Antonio e Daniela: tornati assieme dopo che lui l’ha picchiata e minacciata

antonio-danielabrancalion-tuttacronacaHanno raccontato al Gazzettino la loro storia, i rodigini Antonio Brancalion, pugile 40enne e la sua compagna Daniela, 49 anni. L’uomo era finito in carcere a seguito di una denuncia presentata alle forze dell’ordine proprio dalla compagna che, quando lui è uscito dal carcere, è voluta tornare con Antonio, anche se al momento vive ancora assieme all’anziana madre. Il noto pugile, che era stato accusato di stalking, violenza privata, minacce, percosse, danneggiamento e sequestro, ora racconta: “Mi sento un altro uomo. Quando sono uscito dal carcere è come se per me fosse iniziata una nuova vita. Sono quindi rinato. Su di me sono state dette e scritte tante cose, ma chi mi conosce veramente sa chi è Antonio. Dopo tutto il can can mediatico sono diventato ancora più popolare. A livello giuridico non voglio esprimermi, perchè tutto è in mano agli avvocati. Rovigo si è dimostrata una città bigotta, dove gran parte della gente vive solo per sparlare e farsi gli affari altrui. Personalmente quando torno a casa sono felice di vedere la mia compagna sorridere, anche se mi ha fatto tanto soffrire”. Spiega da parte sua Daniela: “Ho deciso di tornare assieme a lui perchè ho capito che non riuscivo a vivere senza Antonio. Abbiamo sbagliato entrambi e alla fine abbiamo pagato tutti e due le nostre colpe”.

Lo stalking colpisce Luisa Corna

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Luisa Corna, artista bresciana 48enne, è stata vittima di stalking. La Corna avrebbe ricevuto numerose mail anonime con toni offesivi e minacce tanto da essere indotta a denunciare presso le forze dell’ordine il comportamento di un maniaco anonimo. Inoltre l’artista si è detta allarmata quando ha capito che lo stalker conoscerebbe perfettamente i suoi spostamenti. La Corna non ha nascosto i sospetti quindi che possa trattarsi di una persona del suo ambiente di lavoro, qualcuno che possa con facilità reperire informazioni sul suo conto. LA Corna ha ricevuto sin dal 2012 insulti del tipo: “Povera provincialotta” o  “sei una vipera”, ma ultimante sembra che siano più frequenti e meglio dettagliate le mail che riceve.  La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per atti persecutori e stalking.

 

18enne perseguitata dall’ex e dalla madre!

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Cosa non si farebbe per il proprio figlio? E così una madre di 49 anni a Terni è stata arrestata con l’accusa di  aver perseguitato una diciottenne che aveva deciso di lasciare  suo figlio. Arrestato, con la stessa accusa anche il figlio di 22 anni che aveva cercato insistentemente di ristabilire un rapporto con la ragazza. Madre e figlio sono accusati di aver minacciato di morte la giovane, ma nonostante le pesanti accuse dopo la convalida dell’arresto entrambi sono tornati in libertà.

Lo stalker che colpisce tappezzando la via di volantini con frasi offensive

volantino stalking-ex-tuttacronacaA Santarcangelo, in provincia di Rimini, da qualche giorno i segnali stradali presenti su Via Trasversale Marecchia sono da qualche giorno tappezzati di volantini in cui sono pubblicizzate offerte di prestzioni sessuali. I carabinieri sono intervenuti venerdì alle 17 circa, su segnalazione della donna a cui erano rivolti i cartelli offensivi. Ai militari la vittima ha raccontato che è da tempo che un soggetto la perseguita, affiggendo sui cartelli della segnaletica stradale delle sue foto, stampate su fogli A4, con frasi relative a offerte di prestazioni sessuali sia a Santarcangelo che a Rimini. I Carabinieri stanno raccogliendo tutti gli elementi per avviare una mirata indagine per stalking. La prima ipotesi è che sia in azione l’ex fidanzato.

Picchia la moglie e lei fugge, in casa ritrovati coltelli e frecce

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Lui, un uomo italiano di Città di Castello, l’aveva già minacciata diverse volte e anche picchiata. Un paio di giorni fa, la moglie impaurita dai comportamenti del marito ubriaco, che la stava insultando ha deciso di fuggire di casa. I famigliari della vittima hanno dato l’allarme ai carabinieri che hanno poi rintracciato la donna, la quale, ha raccontato di essere stata vittima di violenze e di minacce già in passato. I militari dell’Arma sono andati a casa della coppia e qui hanno trovato l’uomo completamente ubriaco. In casa sono state rinvenute anche  un piccolo arsenale fatto di coltelli e frecce per la balestra che sono stati sequestrati. L’uomo, già in passato, era stato denunciato per maltrattamenti in famiglia e detenzione abusiva di armi. Due anni fa infatti con uno dei quei coltelli, avena minacciato una persona con cui aveva avuto una discussione. Per quel motivo era stato emesso un provvedimento che gli impediva di detenere qualsiasi tipo di arma, il particolare quelle da punta e taglio.

 

Stalker vive per una settimana a casa di J Lo

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Uno stalker, John Dubis, 49 anni, si è introdotto nella villa di Southampton di J. Lo – mentre la cantante era impegnata, in giro per il mondo, nella sua tournée – e ci è rimasto per più di una settimana.  La sua presenza era stata notata dai vicini di J Lo, che però hanno pensato potesse trattarsi di un membro del suo staff. Dubis è stato poi scoperto dai veri dipendenti di Jennifer Lopez e arrestato dalla polizia con le accuse di furto con scasso e stalking. Si presenterà il 28 agosto in tribunale e  potrà uscire di prigione versando una cauzione di 100mila dollari. La cantante ha preferito al momento non rilasciare alcuna dichiarazione sull’accaduto.

Sotto il letto della ex, armato di coltello da sub.

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Sono stati i carabinieri a trovarlo armato di coltello da sub, nascosto sotto il letto della ex. Il ragazzo, un 27enne veronese è stato arrestato per stalking, violazione di domicilio e porto abusivo di arma bianca in un appartamento tra Punta Marina e Marina di Ravenna, sul litorale ravennate. Dall’inizio dell’anno, dopo la fine della relazione, il giovane era tornato a farsi vivo in maniera sempre più insistente: l’obiettivo era quello di ottenere un’altra possibilità. Migliaia i messaggi inviati alla ex.

 

Le lettere di Vittorio Ciccolini, l’ex di Lucia Bellucci

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La volontà di uccidere Lucia sarebbe stata scritta da Ciccolini in alcune lettere.  «Le lettere – ha detto il magistrato – sono scritte con estrema lucidità». In un passaggio Ciccolini evoca «l’omicidio morale» che sarebbe stato commesso dalla giovane donna nei suoi confronti. Poi l’avvocato accenna ad un secondo omicidio, senza indicare di che cosa stia parlando. Parole che, se confermate, lasciano quindi pochi dubbi a quell’accusa di omicidio premeditato volontario.

 

Coppia scompare in Trentino: si cerca l’ex fidanzato.

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Lucia Bellucci, 31 anni, originaria di Pergola (Pesaro-Urbino), avrebbe cenato in compagnia di un ex fidanzato, Vittorio Ciccolini, 44 anni di Verona, avvocato, nel ristorante “Mezzo Soldo” a Spiazzo Rendena e poi sarebbe scomparsa. Gli uomini dell’arma cercano anche l’uomo, visto che anche di Ciccolini si sono perse le tracce. La coppia si è probabilmente allontanata a bordo di una Bmw serie 1 cabrio grigia.

Aggiornamento 12 agosto 2013, 15.40:

In seguito, in un garage di Verona è stato trovato il corpo di una donna che potrebbe essere la Bellucci. Ora si cerca l’ex compagno. E’ forse l’ennesimo femminicidio?

Aggiornamento 12 agosto 2013, 16,40:

Lucia Bellucci, il cui corpo è stato ritrovato nell’auto dell’ex fidanzato a Verona, nel garage della madre di Ciccolini, sarebbe stata uccisa con due coltellate. L’uomo avrebbe anche lasciato alcuni messaggi, di cui uno nello studio legale, con la parola «perdonatemi». Alla vista dei carabinieri che lo cercavano Vittorio Ciccolini si è messo a correre – da qui la prima versione, secondo la quale pareva stesse facendo jogging – ma è stato fermato. La vittima aveva fatto recentemente una denuncia per stalking.

Aggiornamento 12 agosto 2013, 21,12:

Emergono nuovi raccapriccianti particolari su questo femminicidio che ancora una volta ribadisce, che nonostante l’inasprimento delle pene, voluto dal Governo Letta, il problema è purtroppo molto lontano da una risoluzione. Ciccolini, dopo aver ucciso con due coltellate al cuore la sua ex, ha cercato di spostare il corpo nel bagagliaio, ma non essendoci riuscito, ha coperto il cadavere con un telo e poi ha guidato con il corpo della donna accanto fino a Verona.

Rino Lorenzi,  titolare del ristorante “Mezzo Soldo”, a Spiazzo Rendena, dove Lucia Bellucci ha cenato per l’ultima volta prima di essere uccisa, ricorda molto bene quella cena. “Erano entrambi molto eleganti, sono arrivati verso le 19 e la cosa che più mi ha colpito erano le premure che lui usava verso lei: l’ha consigliata sulla scelta dei piatti e una volta ha richiamato l’attenzione di un nostro cameriere per sollecitare un piatto di verdure che aveva ordinato la povera signora”. Una cena descritta come “normalissima” e l’uomo con l’atteggiamento “di uno che volesse corteggiare la povera ragazza o che cercasse di riconquistarla”. Lorenzi parla di una “discussione pacata per tutta la serata, come in una cena romantica”.

Ultimamente Lucia aveva cambiato casa e si era installata in un paese della val Rendena. Era infatti stata assunta dall’hotel Chalet del Brenta a Pinzolo, non lontano da Madonna di Campiglio. Avrebbe quindi dovuto prendere servizio come addetta al centro benessere.

“Sapevamo che Vittorio aveva sofferto per la fine di quel rapporto, ma nessuno poteva immaginare quello che poi è successo”. Anche i colleghi e gli amici del circolo tennistico di Verona sono sotto shock per la vicenda. Campione italiano di tennis a squadre per avvocati, andava spesso all’Associazione Tennis Verona, prestigioso circolo della “Verona bene”. “Però si vedeva che non era sereno. Quella storia finita lo tormentava. Era molto bravo, ma ultimamente giocava male perché non stava bene”, racconta un socio.

Shock anche per il sindaco  di Pergola, Francesco Baldelli: “Conoscevamo bene Lucia, una ragazza che qui era amata da tutti. E’ una tragedia che ha colpito al cuore la città”. Lucia Bellucci era figlia del medico di base di Pergola, Giuseppe.

Aggiornamento 13 agosto 2013, 13:05

Vittorio Ciccolini, noto avvocato veronese di 45 anni, ha raccontato ieri ai magistrati di aver convinto Lucia Bellucci, sua ex fidanzata, ad uscire a cena con lui, poi l’ha portata in una stradina di montagna che costeggia la via tra Pinzolo e Madonna di Campiglio e l’ha strangolata. Con la donna, aveva avuto una relazione e continuava ad avere un rapporto tormentato. L’uomo avrebbe manifestato in alcune lettere, datate 7 agosto, l’intenzione di ammazzare l’ex fidanzata. Giuseppe Amato, il pm che coordina l’inchiesta ha detto: “Le lettere sono scritte con estrema lucidità”. In un passaggio Ciccolini evoca “l’omicidio morale” che sarebbe stato commesso dalla giovane donna nei suoi confronti. Poi l’avvocato accenna ad un secondo omicidio, senza indicare di che cosa stia parlando. Secondo il Pm, potrebbe essere questo l’annuncio dell’intenzione di compiere il fatto di sangue. Nelle lettere – ha detto Amato – ci sarebbero poi delle minacce rivolte all’ex fidanzata. Che cosa sia scattato nella mente di un uomo “di successo”, almeno così viene descritto da amici e conoscenti, non è ancora chiaro. Ciccolini ai magistrati ha detto di aver ammazzato Lucia, certo, ma sono ancora molte le ombre su questo delitto. Una su tutte che cosa abbia fatto l’avvocato durante le 48 ore della fuga, dopo aver parcheggiato l’auto con dentro il corpo di Lucia nel garage di casa della madre: l’avvocato è provato e in stato confusionale. Intanto l’uomo è stato accusato di omicidio volontario premeditato. Decisive, per la premeditazione, le lettere ritrovate dagli inquirenti, che il 45enne aveva scritto a Lucia. Ancora top secret il contenuto. Sembra invece essere tramontata l’ipotesi di una denuncia di stalking nei confronti dell’avvocato: gli investigatori stanno cercando di capire se e quando Lucia l’avesse presentata, ma per ora non è stato trovato niente. Dopo l’interrogatorio Vittorio Ciccolini è stato portato in carcere a Trento. Ceccolini ha dichiarato di aver ucciso, strangolandola, Lucia in una stradina di montagna, eppure, sembrerebbe che ad insospettire gli inquirenti siano state alcune macchie di sangue ritrovate nella camera d’albergo della 31enne. Sarebbero state proprio quelle tracce a far scattare le ricerche della donna e a far pensare subito al peggio. Inoltre, a quale scopo le coltellate al cuore della vittima quando già era, secondo l’assassino, morta per strangolamento? Ovunque sia stata uccisa Lucia, resta il fatto che il suo corpo senza vita è stato trasportato da Ceccolini da Madonna di Campiglio fino a Verona, in via Verde da Salizzole, nella casa della madre dell’assassino. Centosessanta chilometri circa percorsi con al fianco una donna morta, e senza che nessuno si accorgesse di niente.

Arrestato per stalking scappa e stupra una donna.

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Stupra una donna introducendosi in un abitazione dopo esser fuggito dagli arresti domiciliari ai quali era stato costretto per stalking. I carabinieri hanno arrestato il 32enne, Gaetano Vescera, di Vieste autore del gesto con le accuse di violenza sessuale, violazione di domicilio ed evasione. Secondo quanto riportato da un quotidiano locale l’uomo avrebbe fatto irruzione  nell’abitazione della donna, che era a letto, e l’ha palpeggiata nelle parti intime, con l’aggravante – secondo quanto appurato dai Carabinieri – “di aver posto in essere la condotta delittuosa di notte, approfittando, tra l’altro, dello stato di torpore della donna, dovuto al sonno”.

Erano appena scaduti i domiciliari: “ora posso picchiarti quando e come voglio”

stalker-domiciliari-tuttacronacaNon è rimasto libero a lungo uno stalker 25enne al quale erano scaduti gli arresti domiciliari. Il fatto è avvenuto a La Spezia, con il giovane che si è recato a casa della ex dichiarandole “ora posso picchiarti quando e come voglio”. La 20enne, che veniva molestata dal giovane da oltre un anno, ha subito avvertito i carabinieri e sporgendo anche una nuova denuncia per la minaccia. Così, i militari su mandato del gip hanno nuovamente arrestato il ragazzo.

Non accetta che lei lo abbia lasciato… la minaccia con riti voodoo

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Non accettava di essere stato lasciato dalla sua compagna un 34enne di Città di Castello, in provincia di Perugia, e le ha provate tutte per farla tornare con lui. Dopo una fine turbolenta, ha iniziato a spedirle continui messaggio sui social network. Vedendo che non sortivano effetto, ha iniziato a minacciare la ragazza, una 27enne, di usare contro di lei riti voodoo fino a farle trovare, davanti la porta di casa, una bambolina di pezza trafitta da una serie di spilli. A quel punto l’ex fidanzata si è rivolta alla polizia del commissariato di Città di Castello e l’ha denunciato per stalking.

Simona Cristiano e l’aggressione con l’acido…

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Forse si conosce il nome del mandante del gravissimo episodio che ha visto vittima un giovane sfigurato con l’acido all’interno della metropolitana di Roma. Lei si chiama Simona Cristiano, 30 anni, ed è la ex del giovane. Un amore nato sul posto di lavoro, entrambi sono infermieri, ma poi la storia ha incontrato alcune difficoltà e la donna sembra nutrisse un sentimento di vendetta nei confronti del suo ex e che da anni stava operando un vero e proprio stalking ai danni del ragazzo. Sembra che la donna abbia quindi assoldato un suo conoscente, un uomo già arrestato per aver ucciso la moglie con cui non voleva più una relazione,  e abbia chiesto di sfigurare il suo ex amante. Ora l’esecutore materiale è irreperibile, ma i molti indizi sembrano non lasciar più dubbi sul mandante e sulle motivazioni del gesto.

 

Stalker insegue l’ex compagna… fino in caserma. Arrestato!

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Una donna aveva sporto denuncia contro il suo ex compagno per stalking e molestie e per questo era stata condotta in un luogo protetto a seguito dell’attuazione dei sistemi di tutela, mentre erano al vaglio dell’inquirente le misure cautelari da intraprendere nei confronti dell’uomo. Ma questo non ha fatto desistere lo stalker. Le telecamere dei Carabinieri di Lido di Camaiore, nel Livornese, hanno ripreso l’arrivo della donna, impaurita e trafelata, all’ingresso della caserma. L’ex convivente, un 53enne, l’aveva inseguita fino all’ingresso, in auto, dopo averla in precedenza speronata e costretta fermarsi frantumandole il finestrino con un’ascia che poi è rimasta all’interno della vettura. A quel punto la vittima è risucita a ripartire, destinazione la stazione dei Carabinieri raggiunta la quale ha lasciato il veivolo per rifugiarsi nell’edificio. A quel punto l’aggressore, sopraggiunto, ha cercato di recuperare l’arma dall’abitacolo ma i carabinieri sono intervenuti bloccandolo dopo che aveva tentato la fuga. La donna ora è in ospedale per i traumi riportati durante l’inseguimento mentre lui, in stato di arresto, verrà ricoverato in psichiatria.

Sfigurato un 32enne con l’acido muriatico, l’ennesima vittima di stalking.

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Un 32enne è stato aggredito e sfigurato con l’acido muriatico alla fermata di un treno. L’uomo era già da tempo vittima di stalking da parte della sua ex compagna che più volte aveva denunciato alla polizia. L’episodio è accaduto intorno alle 16 nel quartiere di Tor Pignattara, davanti alla fermata della linea del trenino Roma-Lido, a quell’ora piena di passeggeri in attesa. Il 32enne è stato trasportato prima al Vannini con dieci giorni di prognosi, poi all’ospedale Sant’Eugenio per ustioni al volto.

Quando riusciremo a superare la sindrome da abbandono? Quando smetteremo di considerare la ex o l’ex di nostra legittima proprietà? Quando la polizia garantirà più sicurezza per le vittime di stalking?

Stalking tra i fiori: 35enne arrestato a Sanremo

Perseguitava e minacciava la ex moglie: era convinto avesse il malocchio e voleva costringerla ad andare da un esorcista.

Sesso via webcam in cambio di ricariche telefoniche: in carcere 37enne

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