
Il Pdl in fermento, dopo una notte che sicuramente non ha portato consiglio, ma ha solo aumentato rabbia e livore per la decisione della Cassazione di fissare la sentenza del Processo Mediaset al 30 luglio.
Intanto piovono le dichiarazioni degli esponenti del Pdl:
”Nessuno comprende fino in fondo il legame morale e umano che lega il popolo di centrodestra, il Popolo della Liberta’ e il Presidente Silvio Berlusconi. Nessuno si illuda percio’ che il nostro futuro si possa separare da quello di Silvio Berlusconi”, afferma Sandro Bondi, Coordinatore del Pdl.
E tra le ipotesi al vaglio c’è lo stop dei lavori parlamentari per 3 giorni. E su questo punto la Pitonessa affila le sue “spire”: “Se dovesse arrivare un no sulla richiesta di moratoria dei lavori parlamentari capiremo che non c’è un governo di coalizione”. Così ha affermato la Santanché, questa mattina ai microfoni di “24 Mattino” su Radio 24, anticipando l’annuncio dei capigruppo alla Camera e al Senato del Pdl di chiedere una sospensione dei lavori dell’aula e delle commissioni. “Far cadere un governo – ha aggiunto la parlamentare del Pdl – non è un’azione politica, è una conseguenza di un’azione politica”.
Ieri il Cavaliere era stato molto chiaro su questo punto: “Tenetevi pronti a tutto – ha tuonato ai suoi ieri – questo punto io non garantisco più nulla. Non posso rimanere fermo aspettando che mi crocifiggano”.
”Se andasse avanti un tentativo di espulsione dalla vita politica di Berlusconi non potremo restare indifferenti: abbiamo il diritto di denunciare davanti al Paese la violazione dei diritti”, ha rincarato il senatore del Pdl Maurizio Gasparri.
Il Pdl non intende partecipare al vertice di maggioranza in calendario per domani. Lo ha ribadito Renato Brunetta pochi minuti fa mentre Letta, in riunione con Dario Franceschini a Palazzo Chigi, fa sapere che l’Italia ha bisogno di riforme, quasi a richiamare il senso di responsabilità dei partiti tanto ribadito più volte dal Presidente Napolitano.
La Cassazione alza la voce e afferma che ha l’obbligo “di determinare l’udienza di trattazione di ogni ricorso prima della maturazione” della “prescrizione di alcuno dei reati oggetto del procedimento, a pena di responsabilità anche di natura disciplinare, e la Corte ha sempre adempiuto a tale dovere”, dice la Suprema Corte in una nota sulla vicenda Mediaset.
L’M5S: “Siamo al ridicolo. E’ assurdo che il Parlamento venga preso in ostaggio e i lavori d’aula vengano interrotti solo perché un gruppo mette in piedi un’assemblea permanente sui suoi problemi interni e per parlare di giustizia”. Lo denuncia Riccardo Nuti, capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera, in relazione alla richiesta di sospensione per 3 giorni dei lavori a Montecitorio.
Il Pd: “Il Parlamento non può assolutamente sospendere i suoi lavori”. Lo ha detto il presidente dei senatori Pd, Luigi Zanda, commentando la richiesta del Pdl di sospendere i lavori delle Camere per protesta contro la decisione della Cassazione. “Se un gruppo ha bisogno di qualche ora di tempo per confrontarsi bene, altrimenti no”, ha precisato.
Dopo tanti annunci di guerra, è lo stesso Renato Brunetta con una seconda dichiarazione a “rettificare” la rotta: “Non vogliamo né Aventini né stop dei lavori. Avanziamo solo una richiesta di sospensione dei lavori parlamentari per oggi e domani per consentire al nostro partito di tenere una assemblea permanente e la direzione nazionale. Penso che sia un atto dovuto da parte del Parlamento in segno di rispetto per il nostro dibattito, le nostre scelte, le nostre discussioni”.
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