Con ogni probabilità il Governo renzi nascerà già con una perdita secca di -3 miliardi, colpa della cosiddetta “clausola degli investimenti” che il governo Letta aveva messo in conto lo scorso autunno nel proprio bilancio triennale. La clausola, però, a novembre è stata bloccata perché l’Italia non è in linea con i piani di riduzione del debito. La scadenza in realtà è fissata per il 25 febbraio, ma nulla depone a favore dell’Italia. Saccomanni infatti aveva promesso all’Europa interventi che poi non sono arrivati come ad esempio le privatizzazioni, il rientro dei capitali all’estero e la spending review.Secondo il ministro dell’Economia però datale clausola europea non serve a nulla perchè:
”così come concepita è di fatto priva di utilità per l’Italia in quanto richiederebbe una manovra restrittiva di pari entità della flessibilità concessa, con effetti che sarebbero neutri o negativi sulla crescita nel breve periodo”.
Quindi lacrime, sudore e sangue per nulla? Forse sarebbe davvero ora di rivedere alcuni patti in Europa, ma per il moemnto Renzi ricomincia da -3!