La Germania dopo le intercettazioni che probabilmente hanno interessato anche i cellulari della Merkel vuole vederci chiaro e per farlo ha bisogno di entrare all’interno del mondo delle spie e così il ministro degli Interni tedesco Hans-Peter Friedrich si è detto disponibile ad ascoltare la ‘talpa’ del Datagate, Edward Snowden: “Troveremo il modo se il signor Snowden è pronto a parlare con le autorità tedesche”, e poi ha aggiunto se vuole fornire informazioni “le accogliamo volentieri”.
Intanto proprio l’uomo che per molti anni ha militato tra le spie ha dichiarato in una lettera indirizzata al governo tedesco e consegnata ieri al deputato dei Verdi tedeschi Hans-Christian Stroebele che lo ha incontrato a Mosca: “Ho fiducia che con il sostegno della comunità internazionale, il governo degli Stati Uniti lascerà perdere il suo comportamento dannoso”. Poi Snowden ha ribadito ancora “dire la verità non è un crimine”.
Il primo ministro russo Dmitri Medvedev, in un’intervista concessa all’agenzia di stampa Reuters, ha dichiarato: “Non è piacevole essere spiati. Non importa chi sia il bersaglio. Ecco perché i leader si sentono offesi. Li capisco”, ha detto Medvedev aggiungendo che tale tipo di spionaggio non è certo inconsueto, ma “si suppone non venga fatto in questa maniera assolutamente cinica”.
Il primo ministro russo, lui stesso oggetto di intercettazioni telefoniche all’epoca in cui era presidente del paese che ora ha dato asilo a Edward Snowden, ritiene che la fiducia negli Usa sia minata e che ora sarà difficile riparare il danno per Washington: “E’ possibile calmare la situazione? Credo di sì. Ma francamente, nessuna garanzia basterà. Cosa si può dire in questa situazione? ‘Ci scusiamo. Non lo faremo più’ è una risposta adeguata? ‘Cercheremo di non intercettarvi? Nessuno gli crederà”.
Il segretario di Stato Usa, John Kerry, ammette: ”in certi casi gli Stati Uniti nella loro attività di intelligence sono andati troppo lontano. E dobbiamo assicurarci che questo non accada più in futuro”. Intanto secondo fonti dell’amministrazione il presidente, Barack Obama, ha bloccato le intercettazioni alle sedi del Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Mondiale. Intanto l’Nsa smentisce di aver tenuto sotto controllo il Vaticano, Google e Yahoo!