Silenzio stampa, Conte non parla e la Juve è muta e concentrata!

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A poche ore dalla nuova giornata di Campionato la Juventus e il suo allenatore Antonio Conte restano in silenzio. E’ stato infatti comunicato che per oggi non è stata fissata nessuna conferenza stampa come, invece, sempre avviene alla vigilia della gara.  La decisione non è di oggi, era già stata annunciata subito dopo la vittoria di domenica contro il Genoa, ma tutti pensavano a un ripensamento di Conte che invece sarà impegnato nel pomeriggio con i bianconeri che si alleneranno a Vinovo. Perchè questa decisione? Si taglia corto e si afferma “Troppo vicine le due gare”, quasi a far intendere che ogni istante è prezioso per la preparazione. Contro i siciliani Conte si affiderà a un turn over e probabilmente a centrocampo rientrerà Marchisio, che permetterà così di riposare a uno tra Pogba e Vidal. Possibili avvicendamenti anche sugli esterni e in difesa, con Ogbonna che potrebbe sostituire uno dei tre centrali titolari domenica scorsa.

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Vidal… i tifosi e l’ironia sulla “zappata” contro il Real Madrid

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C’era un rigore per la Juve, ma non è stato concesso, in compenso però il web spagnolo si prende gioco di Vidal e della sua “zappata” nel corso di Real Madrid-Juventus, partita terminata sul punteggio di 2-1. Chissà se gli juventini risponderanno agli spagnoli con altrettanta ironia?

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Vidal in bianconero fino al 2018!

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Fra poco sarà dato l’annuncio ufficiale ma ormai l’accordo è stato trovato e le firme sono state già messe in calce: Arturo Vidal e la Juve insieme fino al 2018. Fernando Felicevich, agente del centrocampista cileno, avrebbe concluso la trattativa, prima dell’incontro con Galatasaray,  con un ritocco all’ingaggio che sarebbe stato ora portato a 4.5 milioni più i bonus. Vidal è bianconero e vengono seppellite così le speranze del Real Madrid dopo che erano già state rispedite, in estate, le richieste del club spagnolo. Ora nelle file juventine c’è da pensare a Paul Pogba, e il club bianconero sta già pensando a un adeguamento del suo ingaggio visto che ormai Pogba non è più una promessa ma un vero e proprio campione. La trattativa quindi con il suo agente Mino Raiola continua.

Termina in pareggio la sfida ai vertici: Inter-Juve 1-1

inter-juve-tuttacronacaE’ gremito lo stadio San Siro in occasione dell’incontro Inter-Juve. Sono i bianconeri i più attivi nei primi minuti ma la prima occasione di gol arriva per i padroni di casa, con Nagatomo che tenta una girata al volo: Buffon respinge sulla linea.  Dopo due minuti arriva il primo cartellino giallo: Campagnaro ha fatto fallo su Tevez. Subito dopo, tra le fila avversarie, ammonito Lichtsteiner per una trattenuta. Al 18′ c’è una situazione dubbia in area interista, con Vidal che si lascia cadere dopo essere stato pressato da Taider. Nel secondo quarto d’ora di questo primo tempo la situazione è bloccata. Nagatomo tenta il lancio ma senza risultati, lo stesso dicasi per Pirlo che guadagna una punizione che si trasforma in corner ma senza esito. Al 32′ ci prova la Juve a passare in vantaggio con Pogba, ma Handanovic devia il suo interno sinistro. L’ultima azione è per l’Inter, con Taider che calcia dal lato sinistro dell’area di rigore: Buffon salva in angolo. Senza emozioni, nè minuti di recupero, termina sullo 0-0 il primo tempo.

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Alla ripresa sostituzione tra le fila bianconere: Lichtsteiner cede il posto a Isla. E’ l’Inter che parte subito all’attacco ma senza esito mentre la Juve risponde con un tiro di Pirlo che schizza verso il cielo. Al 13′ arriva un’occasione per gli uomini di Conte: Tevez ruba palla a centrocampo, avanza e serve Vidal che da posizione defilata in area di rigore spara fuori. In rapida successione, ammonizione per Vidal e Ranocchia: falli su Cambiasso e Pogba. Al 21′ Guarin tenta il tiro, ma la palla finisce fuori. Al 23′ primo cambio per i nerazzurri: esce Taider ed entra Icardi. Poco dopo cambio anche per i bianconeri: Vucinic lascia il posto a Quagliarella. Al 28′ la situazione si sblocca: Inter in vantaggio. Alvarez serve Icardi che si intrufola tra due juventini, entra in area di rigore e batte Buffon: 1-0!

I nerazzurri non fanno in tempo a godersi il vantaggio: un minuto dopo Vidal si libera per il tiro in area di rigore dopo un assist di Asamoah dalla destra e batte Handanovic: 1-1!

Al 35′ nuova sostituzione per i padroni di casa: esce Alvarez ed entra Kovacic. Dopo 7 minuti è Pirlo a cedere il posto a Padoin. A due minuti dal termine del tempo regolamentare, la Juve sfiora il raddoppio: Vidal colpisce di testa, Handanovic respinge sui piedi di Isla che da due passi spara altissimo! Occasione perduta: dopo due minuti di recupero, l’incontro termina sull’1-1.

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Allo Stadium la Juve dà spettacolo: 4-1 contro la Lazio

juve-lazio-tuttacronacaSono determinate entrambe a vincere, Juve e Lazio, che giocano allo Juventus Stadium a soli 13 giorni dalla partita per la Supercoppa. Ora si guarda però anche al risultato della Lazio, che battendo il Chievo si è portata a quota sei punti. Sono i bianconeri i primi a pressare e a cercare di avanzare nella metà campo avversario, passando in vantaggio al 14′ quando Pogba lancia in profondità per Vidal: stop di sinistro e gol di esterno destro. Marchetti tenta l’uscita, inutilmente. Dopo una buona giocata di Tevez al 24′, tre minuti dopo è di nuovo Vidal a trovare lo specchio avversario: lancio di 60 metri di Bonucci a incrociare. Il numero 23 ha tutto il tempo di stoppare il pallone col destro e di calciare col sinistro mentre la difesa della Lazio resta immobile. Ma passa solo un minuto prima che arrivi la reazione dei biancocelesti: Buffon respinge un tiro di Hernanes raccolto da Klose che riesce ad accorciare le distanze riaprendo la partita.

Restano invariate le formazioni alla ripresa quando dopo solo 4 minuti di gioco, Bonucci lancia lungo e trova Vucinic: il montenegrino supera facilmente in corsa Novaretti, nettamente in ritardo, e infila l’incolpevole Marchetti. E’ il gol del 3-1. La Juventus sembra aver trovato nuovo slancio dopo quest’azione. Al 18′ la Lazio resta in 10 per l’espulsione (per doppio giallo) di Hernanes che ha fatto un  ingenuo fallo di mano in area di rigore bianconera.

Anche Tevez trova il gol dopo diversi tentativi di centrare lo specchio della porta: al 35′ velo di Vucinic, stop del numero 10, dribbling e destro che infila Marchetti. Dopo due minuti di recupero arriva il triplo fischio: la Juve agguanta la sua seconda vittoria in questo inizio di campionato e raggiunge il Napoli a 6 punti.

Il nuovo sogno di Marotta… si chiama Geoffrey Kondogbia

kondogbia-juventus-tuttacronacaE’ entrato nel radar di Beppe Marotta il centrocampista Geoffrey Kondogbia, talento del Siviglia classe 1993 e neo campione del Mondo Under 20 con la Francia, dove ha giocato accanto all’amico Paul Pogba. Una sfida che il club bianconero lancia al Real Madrid, che da tempo gioca di pressing sul calciatore. Ma gli spagnoli hanno allentato la presa, sia perchè distratti dalla trattativa dei record per Bale sia perchè 30 milioni sono stati spesi per la clausola rescissoria per Illaramendi, arrivato dalla Real Sociedad. Il Siviglia per Kondogbia chiede 20 milioni e a inizio luglio ha rifiutato i 12 milioni offerti dal club di Florentino Perez. E’ in questo scenario che sta cercando di farsi spazio la Juve, con una proposta di 1,5 milioni per il prestito con “obbligo” di riscatto in caso di qualificazione in Champions a una cifra da stabilire col club andaluso.

Juve e Milan finiscono ko contro Everton e Manchester

ko-juve-milan-tuttacronacaHa perso ai calci di rigore contro l’Everton la Juve, al suo esordio nella tournèe americana. Dopo i 90 regolamentari, le due squadre eano in parità per 1 rete a 1, firmate da Mirallas al 61′ per gli inglesi (incursione solitaria e conclusione di sinistro sul primo palo) e Asamoah all’80’ (gran botta di sinistro da fuori). Fatali dal dischetto un tiro fuori di Pirlo e un penality di Peluso che si fa parare. I ragazzi di Conte non hanno ancora assorbito i carichi di lavoro della preparazione ma note positive si hanno avute da Vidal e Ogbonna. Bene anche Storari che è riuscito a parare un rigore, anche se non è stato sufficiente. La squadra comunque non è per nulla allarmata dal risultato anzi, ha avuto anche modo di godersi i rigori soprattutto quando un fan si è precipitato in campo per tentare il tiro: alla panchina bianconera non è rimasto che divertirsi per l’inaspettato show.

Cinque sono le reti che il Manchester City ha infilato al Milan nel primo tempo della partita del torneo Audi Cup. Allegri è comunque sereno: “Con così tante assenze, questi incidenti possono capitare. Ma evitiamo inutili allarmismi. Nella prima mezz’ora abbiamo fatto male: molti dei ragazzi non avevano mai giocato in uno stadio così, forse è subentrato un po’ di timore. Ma poi c’è stata la reazione e sono contento. Bisogna arrivare pronti per la Champions”. Riguardo ha come ha giocato la squadra: “Non abbiamo fatto un contrasto, li abbiamo lasciati giocare troppo. Bisogna fare meglio sotto l’aspetto caratteriale. Certo, non è facile venire qui e giocare contro una delle quadre più forti d’Europa. Senza nazionali e con gli infortunati rimasti a Milanello si poteva rischiare in questo senso. Ma poi c’è stata una reazione e siamo tornati vivi”. Non sono mancate le occasioni per rientrare in partita: “Già alla fine del primo tempo potevamo essere 5-4, ma anche in avvio di ripresa abbiamo avuto tre palle limpide per segnare-. Alla fine è stato un buon test, non potevamo pensare di dominare il City: De Jong sta crescendo, come Muntari. Anche El Shaarawy e Petagna hanno fatto bene”. Ma il ct ha in mente le partite che contano: “E’ fondamentale farci trovare pronti per il primi impegno ufficiale in Champions. La tournée in America ci farà ritrovare giocatori importanti come Balotelli e Montolivo. Di fronte a partite come quelle di stasera non bisogna allarmarsi, né ci si deve entusiasmare quando si vince a Valencia. Abbiamo intrapreso un percorso e va portato avanti con serenità. Abbiamo bisogno di lavorare tutti insieme”.

Antonio Conte, il compleanno e le dichiarazioni su Mazzarri e Guardiola

conte-juventus-tuttacronacaFesteggia il suo 44° compleanno Antonio Conte parlando con Tuttosport, La Stampa e la Gazzetta dello Sport e facendo un bilancio del momento presente nonchè guardando al futuro. Riguardo al suo contratto, l’allenatore bianconero spiega che “Non ne voglio uno nuovo. Io qui mi sento a casa e finché avrò entusiasmo, passione e stimoli andrò avanti con la Juve”. E riguardo la prossima stagione, occhi puntati sui nuovi arrivi Tevez e Llorente: “Carlos è straordinario, Una grande professionista, una persone splendida e disponibile. Fernando è un atleta modello e ha la mentalità giusta”. Ma con l’inizio del campionato alle porte, non si può non fare i conti con le altre squadre, soprattutto con i club che si sono rinforzati: “Stanno cambiando i valori. Sarà un campionato molto aperto. Inter e Milan per tradizione devono provare a vincere. Il Napoli ha speso 75-80 milioni e si è rinforzato con Benitez. La Fiorentina ha legittime ambizioni di primato e la Lazio ha ampliato l’organico ed è forte”. Ma Conte si concede anche alcune feroci stoccate, a partire dall’Inter e Mazzarri “che mette le mani avanti per coprire i fallimenti”. Mentre alle parole di Guardiola, che aveva definito la Vecchia Signora ricca, replica: “E’ rimasto ai tempi del Brescia. In effetti è andato in un club con pochi soldi. Meglio guardare in casa propria”.

Marotta e la mancata tutela da parte della Lega… De Laurentiis soddisfatto

calendario-juve-tuttacronacaE’ stato sorteggiato ieri il calendario del massimo campionato di calcio italiano e già ci sono le prime rimostranze. Il malumore del club bianconero trapela dalle parole di Marotta: la Juventus non si ritiene tutelata. Non solo per l’inizio decisamente in salita (si parte fuoricasa con la Sampdoria mentre al turno successivo ospiterà la Lazio), ma soprattutto per quel che riguarda ai match a cavallo degli impegni in Champions League. A Sky Sport l’amministratore delegato ha dichiarato: “E’ il peggior calendario degli ultimi anni. Ci sono molte partite di Coppa vicine a impegni importanti di campionato, come scontri diretti o partite tradizionalmente insidiose. La Lega dovrebbe tutelare maggiormente chi rappresenta l’Italia in Europa, magari inserendo dei vincoli nel computer. Mi rendo conto che è difficile, in alcuni casi forse impossibile, ma ne trarrebbe vantaggio tutto il movimento”. Chi è soddisfatto è invece il patron del Napoli De Laurentiis: “Il calendario va benissimo. E’ stato stilato con intelligenza per non avere problemi in Champions League”. Insomma, pareri diamentralmente opposti, del resto in casa Juve non possono non aver in mente, fra le altre concomitanze, soprattutto la serie di partite nella settimana di fine settembre-inizio ottobre, quando la Juventus dovrà affrontare il derby col Torino domenica 29, poi sarà impegnata in Champions un paio di giorni dopo e quindi la domenica successiva è chiamata al big-match contro il Milan.

Già integrati i nuovi acquisti della Juve: si punta alla Supercoppa

juve-america-tuttacronacaE’ in ritiro a Stanford la squadra di Antonio Conte, pronta per entrare nel vivo della tournèe americana con amichevoli di lusso. Ma, dalle parole di Chiellini si capisce che gli obbiettivi sono altri e che queste non sono che partite adatte per compattare la squadra. ”Le prossime partite serviranno a ritrovare la condizione e a oliare quei meccanismi che, dopo un mese di stop, è normale aver perso. E poi le gare internazionali fanno aumentare la consapevolezza, anche se le condizioni fisiche non potranno essere ancora brillanti. Vogliamo la Supercoppa”. Primo obiettivo quindi la coppa che i bianconeri si contenderanno con il Napoli il 18 agosto.

E parlando del ritiro americano spiega ancora il difensore: ”Ci sono delle strutture incredibili specie considerando che si tratta di un’università. Inoltre il clima è ideale per lavorare sodo. Lo faremo e, del resto, dopo le vacanze avevamo voglia di unirci al gruppo e ricominciare”. Del resto tutti desiderano vedere la nuova squadra al completo, ma sembra non ci siano problemi di sorta in spogliatoio, con un gruppo già armonizzato: ”Ogbonna è nuovo nella Juventus, ma ci eravamo già conosciuti sia in Nazionale che a Torino, quindi non avrà certo problemi di adattamento. Lo stesso vale per Llorente e Tevez, che già parlano la lingua, sono allineati con quanto chiede loro il mister e hanno tanto entusiasmo e volontà, ingredienti fondamentali per la nuova stagione”.

Lunedì giorno chiave per la Juve: si sblocca la trattativa per Zuniga

zuniga-juve-tuttacronacaPrevisto per lunedì, a Milano, il consiglio di Lega unito al sorteggio dei calendari di A. Per l’occasione, i dirigenti bianconeri potrebbero incontrare quelli del Napoli e sbloccare la trattativa per Camilo Zuniga: sembra infatti ormai convinto De Laurentiis alla cessione dell’esterno, avendo anche individuato in Alessandro Matri la possibile alternativa a Jackson Martinez. Cambiano dunque le indicazioni, visto che in un primo momento sia il patron che Benitez avevano dichiarato che il giocatore sarebbe rimasto nella città partenopea. Zuniga ha un contratto in scadenza e avrebbe già scelto Torino come sua prossima destinazione. Il passaggio potrebbe essere facilitato da Matri, che costa meno ed è più raggiungibile rispetto a Martinez, anche a livello di costi. “L’innesto potrebbe essere Martinez o potrebbero essere molti altri, lo deciderà Benitez”, ha scritto su Twitter De Laurentiis. Se l’attaccante dovesse partire, al suo posto la Juve potrebbe avere sia Zuniga che una cifra che si aggirerebbe tra i 5 e i 6 mln di euro, in caso contrario si ritroverebbe a pagare il giocatore 6 milioni. Del resto ci sono da considerare anche altre offerte: dell’Everton per Matri e per del Norwich per Quagliarella. Senza dimenticare che finchè Isla resta in bianconero la necesssità di un esterno non è tra le priorità.  

Juve-Milan pronte al confronto: le probabili formazioni

tim-cup-tuttacronacaS’inizia a giocare sul serio, a un mese dall’inizio del campionato. Al Mapei Stadium di Reggio Emilia si gioca, a partire dalle 20.45, il Trofeo Tim. Si comincia con Juve-Milan: sfida di 45′, con la perdente che affronterà subito il Sassuolo. E’ la notte in cui si testano i nuovi acquisti anche se è lunga la lista degli assenti. Per quel che riguarda i rossoneri Allegri, tra i giocatori impegnati in estate in Nazionale e quelli acciaccati, deve fare a meno di Abate, De Sciglio, Montolivo, Balotelli, El Shaarawy, Muntari, Pazzini, Saponara e Vergara. I due incontri saranno comunque per vedere all’opera il nuovo acquisto Poli, i giovani Petagna e Cristante, il recuperato De Jong ma anche Boateng, Robinho e Niang. In campo quindi il 4-3-1-2: davanti ad Abbiati la coppia centrale formata da Mexes e Zapata con Costant e Bonera terzini. In mezzo al campo ci saranno Poli, De Jong e Nocerino, mentre Boateng è favorito su Saponara per partire da trequartista. In attacco giocheranno Robinho e Niang.Sullla panchina bianconera mancano invece i reduci da Confederations e Mondiale Under 20: Buffon, Caceres, Bonucci, Barzagli, Chiellini, Pirlo, Marchisio, Giovinco e Pogba. La Juventus dovrebbe quindi giocare con il suo classico 3-5-2 con una difesa inedita con Storari dietro a Ogbonna, Motta e Peluso, mentre a centrocampo in fascia potrebbe esserci Lichstainer da una parte e De Ceglie dall’altra. In mezzo al campo Fausto Rossi sarà aiutato da Vidal e Asamoah, provato ancora una volta come interno. Attacco formato dai nuovi Tevez e Llorente.

Allegri positivo: la Juve favorita, ma il campionato sarà duro

Massimiliano-Allegri-tuttacronacaIl Milan non ha ancora messo a segno un colpo ad effetto in questo calciomercato, ma Allegri non mostra segni di nervosismo: “Noi l’abbiamo messo a segno a gennaio con Balotelli. E’ meglio che sia arrivato Balotelli, nella vita vanno colti i momenti, non c’è nessun rimpianto Sono due giocatori importanti a livello mondiale, Tevez ha 29 anni, Balotelli ne ha 23: c’è questa grossa differenza. Mario in 4 mesi al Milan ha segnato molti gol, e creato molti pericoli sulle palle da fermo. Ha solo 23 anni, qui è protagonista e con le sue qualità fisiche e tecniche può solo migliorare. Sono arrivati tre ragazzi giovani, conferma la linea della societàSaponara, Poli che è nel giro della Nazionale e Vergara, che arriverà il 24 insieme agli altri Nazionali. Siamo in 25, qualche giocatore è in attesa di sistemazione. La società non vuole una rosa di 30 elementi, se qualcuno partirà verrà sostituito degnamente, altrimenti proseguiremo così”. Ma ovviamente non dimentica l’obiettivo a cui si punta ora, Honda: “E’ un buon giocatore ma è ancora del CSKA, non mi piace parlare di calciatori di altre squadre. E’ dotato di buona tecnica, può fare il trequartista ma anche giocare sull’esterno”. Allegri manda poi un messaggio a El Shaarawy. “E’ un ragazzo giovane, questo periodo lo avrà fatto riflettere e gli avrà dato stimoli nuovi. Avrà capito che in una grande squadra, nel calcio di oggi, non basta un ottimo girone di andata. La società ha parlato con il ragazzo, che è sempre stato un punto fermo per il Milan e per me”. Il pensiero va anche alla rivale di sempre, la Juventus, che arriva al Trofeo Tim fresca dei nuovi acquisti già integrati in squadra: “La Juve è ancora la netta favorita” ma “Il campionato sarà ancora più difficile perché ci sono altre sei squadre in lotta per i posti in Champions ed Europa League. In questo momento è difficile dire quanto è lontana la Juve, il Milan è già più avanti rispetto all’anno scorso, quando abbiamo cambiato praticamente tutti i giocatori”.

Tevez e Llorente continuano a far sognare… ma domani c’è il Milan!

llorente-tevez-milan-tuttacronacaUltimo giorno di ritiro a Chatillon per la squadra di Antonio Conte e ancora una volta Tevez e Llorente fanno sognare nel corso di una partita a campo ridottissimo: doppietta dello spagnolo e gol più bello dell’argentino, che ha controllato in mezzo al traffico, messo a sedere con una finta difensore, e spiazzato il portiere con un preciso rasoterra. Ma ora s’inizia a far sul serio e domani si scende in campo contro il Milan per la prima partita del trofeo Tim. La probabile formazione, così come l’ha schierata Conte oggi, dovrebbe essere un 3-5-2 composto da Storari, Lichtsteiner, Ogbonna, Peluso, Isla, Padoin, Vidal, Asamoah, De Ceglie, Llorente e Tevez. Calcio d’inizio contro i rossoneri alle 20.45, dopo di che ci sarà la sfida contro il Sassuolo. L’appuntamento è allo stadio “Città del Tricolore” di Reggio Emilia. Mercoledì si troveranno invece a Vinovo i nazionali, alle prese con i test fisici di inizio stagione. Pogba, impegnato fino a dieci giorni fa ai mondiali Under 20 (vinti, da miglior giocatore), raggiungerà invece i bianconeri negli Stati Uniti, il 31 luglio.

La buona stagione… si vede dal ritiro! Tevez-Llorente show!

llorente-tevez-chatillon-tuttacronacaDi primo mattino erano già 3.500 i tifosi bianconeri assiepati oggi nella località della Valle d’Aosta sede del ritiro juventino. A Chatillon i biglietti per gli allenamenti di oggi e domani sono già andati esauriti: ultima possibilità per vedere la nuova Juve prima del rientro della squadra a Torino. E nè Tevez nè Llorente mancano di far sognare i loro nuovi tifosi. Nella partitella di questa mattina la squadra dei due ha vinto 4-3: una rete dell’Apache e gli altri tre gol firmati dal basco che ha dimostrato di entrare sempre più in sintonia con le idee tattiche di Conte.

Beppe Marotta e il punto sulla situazione-mercato in casa bianconera

marotta-calciomercato-tuttacronacaIl d.g. Marotta parla dal ritiro di chatillon e fa chiarezza sul mercato bianconero ora che i nomi che più si fanno, in entrata e in uscita, sono quelli di Isla, Vucinic e Zuniga. La situazione è calda e si guarda soprattutto all’attacco dove la rosa va necessariamente sfoltita. A restare sulla panchina del club, almeno finchè non arriva un sì dal Napoli per la cessione di Zuniga, è Mauricio Isla:”Al momento non ci sono i pressupposti per aprire una trattativa con gli azzurri. Conte però ha bloccato la partenza di Isla che non è più sul mercato per ragioni tecniche. La trattativa c’era, ma si è bloccata”. E si parla di una data da destinarsi. Per quel che riguarda l’esubero in attacco: “Rimarranno in cinque, uno sarà ceduto”. E di certo le pretendenti non mancano, dal Norwich per Quagliarella al Liverpool per Matri, ma anche Vucinic non è al sicuro e lo stesso Marotta ha parlato di un cartellino di 15 mln: “Valutiamo le offerte per tutti, ma tutto dipende dall’accettazione dei giocatori a nuove destinazioni come è accaduto con Giaccherini. Vucinic è come tutti gli altri, quindi valuteremo eventuali proposte, ma a oggi non ci sono le condizioni perché Mirko possa essere ceduto”.

Tevez mira alla Champions: “Vengo a scrivere altre pagine della storia della Juve”

tevez-juventus-tuttacronacaCantano “Carlitos Tevez uno di noi” i tifosi presenti a Chatillon e il nuovo numero 10 ricambia l’affetto e già si sente perfettamente integrato, tanto da essere pronto a vincere con i suoi nuovi colori: “Conoscevo tutta la grande storia, le grandi vittorie, per quello quando Conte e la dirigenza sono venuti a parlare con me non ho avuto dubbi. Vengo a scrivere altre pagine della storia della Juve. Tutta la gente chiede la Champions e faremo tutto il possibile per coronare questo sogno che abbiamo tutti”. Dell’esordio con quella maglietta bianconera ha poi raccontato: “Una sensazione molto bella. Indossare la maglia numero 10 della Juve, che ha tanta storia, mi fa sentire un privilegiato. La pressione è tanta e mi sto prepararando per dare soddisfazione alla gente”. Parole di simpatia anche per SuperMario, che lo voleva accanto a sè in campo: “Balotelli mi ha chiamato.E’ un mio amico, sa che gli voglio bene, e mi ha chiesto di andare al Milan. Ma io gliel’ho detto, il Milan non mi ha mai chiamato! Lui l’ha capito e infatti mi ha detto: ‘Guarda, sicuramente staranno parlando…’. Leggeva la stampa italiana e dei contatti, ma gli ho spiegato che io con il Milan non avevo parlato. Balotelli è un gran bravo ragazzo, diventa un po’ un personaggio quando vede le telecamere ma in fondo è un simpaticone”.

La Juventus punta a Radja Nainggolan?

nainggolan-juventus-tuttacronacaRoma e Inter hanno tentato per settimane a comprare Nainggolan, ma senza esito. Ora all’orizzonte del futuro del giocatore sembra apparsa la società bianconera che cerca anche una sistemazione per il portiere Nicola Leali. Considerato che Agazzi, probabilmente, lascerà il Cagliari, la Juventus potrebbe girarlo in comproprietà ai sardi nell’ottica di un possibile assalto a Radja Nainggolan.

Marotta fissa il prezzo per Vucinic: il montenegrino è sul mercato

mirko-vucinic-juventus-tuttacronacaIl numero 9 della Juventus, Mirko Vucinic, si vede soffiare il posto da titolare dai due nuovi acquisti bianconeri, come s’intuisce dalle parole di Antonio Conte: “Difficile immaginare una Juventus con Vucinic, Tevez e Llorente contemporaneamente in campo”. Stando a una simile dichiarazione, è impossibile immaginare, per i mesi a venire, un 4-3-3, o un 3-3-4 con Vucinic. Il montenegrino potrebbe dunque entrare nella lista dei “cedibili” e Marotta ha già fissato il prezzo: per lui si chiedono 15 milioni. Del resto Vucinic gradirebbe potersi giocare le sue chance, partendo da una posizione superiore nelle gerarchie.

Tevez alla prima prova con la Juventus: è subito gol!

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Inaugura la stagione, dopo il ritiro a Chatillon, con un’amichevole contro la Rappresentativa Valdostana al Saint-Vincent la nuova Juventus di Antonio Conte. E le premesse sono delle migliori, con Tevez che non si scorda di presentare il suo biglietto da visita: in rete già nel primo tempo!

E’ solo il 2′ quando Vidal rompe il ghiaccio con la nuova stagione, tentando il tiro in porta. Subito dopo anche Llorente si presenta, obbligando il portiere della rappresentativa al miracolo. La Juve, nei primi 15 minuti si dimostra già una squadra compatta, con “i nuovi” inseriti e combattivi. Tevez, che ha già tentato più volte il tiro, al 28′ mostra anche le sue capacità tecniche con una rovesciata che incanta il pubblico presente. Bisogna attendere il 33′ per la prima rete della stagione: la firma Motta. Sul fischio finale, quando la stanchezza dell’impegno del ritiro si fa sentire, Tevez non delude le aspettative: rete per lui. Nella ripresa Conte cambia completamente formazione, lasciando in campo solo Motta, con lui dentro Padoin, Buchel, Vucinic, Matri, Quagliarella, Peluso, Penna, Magnusson e Sakor e Rubinho. Al 50′ arriva la terza rete bianconera: la sigla Matri. Al 63′ anche Motta saluta il campo e cede il posto a Isla, praticamente già dell’Inter: la decisione viene fischiata. Dopo qualche incursione della rappresentativa, al 71′ Vucinic realizza un rigore praticamente perfetto: 4-0! Dopo solo tre minuti, la replica: 5-0! All’88’ è il turno di Mattiello di aggiudicarsi una rete mentre al 90′ Matri mette a segno la sua personale doppietta. La Juve, campione d’Italia in carica, fa capire che non si scherza.

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Rodaggio bianconero: Llorente e Tevez scendono in campo al Saint-Vincent

tevez-juve-tuttacronacaAntonio Conte e la sua nuova formazione al banco di prova: si prepara l’amichevole con il Saint-Vincent. Si tratta della prima gara semi-ufficiale per la nuova coppia d’attacco bianconero: Llorente e Tevez. Alla ricerca dell’intesa perfetta in vista della ripresa della stagione sia in Italia che in Europa, si confronteranno con il 3-5-2 di Conte. Questa la probabile formazione: Storari in porta, difesa composta da Motta, Ogbonna (anche lui al debutto con la maglia juventina) e Peluso. Centrocampo con Lichtsteiner a destra, Padoin, Rossi e Vidal centrali, Asamoah a sinistra con l’attacco dei sogni.
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Marotta & Co: nella lista dei desideri bianconeri c’è Adryan Oliveira Tavares

Adryan-Oliveira-Tavares-tuttacronaca Bisogna far cassa in casa bianconera: servono almeno 15 milioni di eruro per realizzare un nuovo desiderio. Tanto il Flamengo valuta il suo talento 18enne Adryan Oliveira Tavares, che la Juventus continua a seguire con interesse. A renderlo noto La Gazzetta dello Sport, che ha spiegato come Serginho, ex difensore brasiliano del Milan e oggi osservatore rossonero per il Sud America, il giovane sarebbe un degno erede del trequartista juventino e nazionale Pirlo.

La Juventus non molla la presa su Jovetic: sfida con il City

jovetic-juve-tuttacronacaSe i viola hanno chiuso la pratica Ilicic con il Palermo, ancora non si è trovata una destinazione finale per Stefan Jovetic, che sembra essere sempre più vicino al Manchester City, che ha fatto un’offerta di quasi 35 milioni. Ma stando alla redazione di Tuttomercatoweb.com, da fonti direttamente dall’AtaHotel Executive di Milano, sembra che la Juventus non abbia ancora perso le speranze di portare a casa l’attaccante montenegrino, con la dirigenza che continua nel suo pressing attraverso il procuratore del giocatore Fali Ramadani.

Conte e i grandi progetti su Ogbonna: un futuro tra i migliori difensori europei

ogbonna-conte-tuttacronacaNon solo le parole di Marotta riguardo alle prossime mosse bianconere, oggi. L’allenatore juventino Antonio Conte, nella prima conferenza della stagione, ha toccato vari temi parlando anche degli importanti acquisti effettuati dal club, come Tevez, Llorrente e Ogbonna. Proprio riguardo a quest’ultimo, ex centrale granata, il tecnico ha dichiarato: “Ogbonna è un giovane talento che ha la possibilità, lavorando duramente, di diventare uno dei migliori difensori non solo in Italia ma in Europa e in generale”.

La calda estate del calciomercato bianconero: Marotta blinda Vidal

calciomercato-juventus-tuttacronacaMarotta parla dal ritiro di Chatillon per far luce sull’attuale situazione del calciomercato bianconero: si lavora per tenere Vidal e non si cede su Isla. “Siamo in contatto con gli agenti di Arturo, di sicuro non sarà un problema trovare un accordo per il rinnovo” ha annunciato il dg juventino che ha poi spiegato come il giocatore sia una risorsa a cui il club non ha intenzione di rinunciare, respingendo così anche le offerte arrivate dal Real Madrid: “Il centrocampista cileno è fortissimo ed è un punto di riferimento della Juventus che verrà. E’ chiaro che vogliamo puntare su di lui perché rappresenta un valore aggiunto”. Riguardo a Isla, pressato dall’Inter, l’accordo non si trova sul prezzo: “Non c’è alcuna novità, nessuna trattativa, non c’è congruità economica tra domanda e offerta”. Per quel che riguarda il capitolo Diamanti, per il giocatore della nazionale non si aprono spiragli in casa bianconera: “Non avvieremo alcuna trattativa con il Bologna, non siamo intenzionati ad andare sul giocatore”. Il direttore generale ha parlato anche dell’allenatore e dell’ultimo arrivato, Tevez: “Il leader di questo gruppo è senza dubbio Antonio Conte, ha grande carisma e riesce a trasmettere la sua grinta a tutto il gruppo. Tevez? Siamo felici di averlo qui, rappresenta il presente e il futuro della Juventus”. Marotta ha anche messo un punto finale sul discorso della cessione di Giaccherini: “E’ stata decisiva la sua volontà, noi l’abbiamo solo assecondata”

Il punto e a capo per lo scudetto. Juventus – Palermo 1-0

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Partita per la consacrazione dello scudetto alla Juventus che inizia con la prima palla battuta dal Palermo. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni allo Juventus Stadium, spalti e fiato sospeso per una partita che potrebbe diventare  la festa di un intero campionato. Al 2′ di gioco sono già i bianconeri all’attacco, Pirlo in profondità per Lichtsteiner, cross basso e Nelson chiude in corner. Al 6′ si fanno vedere i siciliani, Miccoli imbecca Ilicic, ma lo sloveno non supera il muro difensivo juventino. Sei minuti più tardi Vidal ci prova dal vertice sinistro dell’area, il suo tiro a giro termina sul fondo. Al 16′ è corta la respinta della difesa, Vidal raccoglie e conclude, ma ancora sul fondo. Una Juve all’attacco ma che sente dell’alta tensione e sbaglia ancora troppo in conclusione. Al 23′ si fa vedere Pirlo che supera in dribbling Kurtic, poi da oltre 20 metri non inquadra la porta. La Juve concede pochissimo, molto sicuro Barzagli nella chiusura di testa su Barreto. Una Juve che sta attendendo il momento giusto per penetrare nella difesa siciliana. E’ quasi la mezzora quandoVucinic si libera in area di Donati, poi spara su Sorrentino che si rifugia in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo battuto da Pirlo, ancora Vucinic che di testa manda a lato. Al 33′ il gioco si ferma, Donati resta a terra nell’area della Juve. Dopo gli interventi dei sanitari sembra in grado di proseguire la partita. Sugli sviluppi dell’angolo battuto da Miccoli, al 39′, Buffon allontana con i pugni. Sul finire del primo tempo Nelson ruba un bel pallone a centrocampo, Barzagli lo atterra. E’ il primo giallo del match. L’ultima azione arriva allo scadere con Pirlo dalla bandierina, Asamoah di testa manda sul fondo.

Finisce così il primo tempo in cui la Juve ha avuto un buon possesso palla, ma non ha saputo concretizzare ciò che ha costruito per un intero tempo di gioco.

All’inizio della ripresa non ci sono cambi da segnalare per nessuna delle formazioni.

Ci prova subito Pogba ma viene fermato da un fallo, in mezzo a tre avversari. Il leit motiv della partita non cambia, i bianconeri attaccano, il Palermo si difendeno e sperano nella buona stella. Nei primi minuti si riscontra immediatamente che la lucidità manca sia da una parte e che dall’altra. AL 6′ va quasi il rete il Palermo: Miccoli colpisce il palo, Buffon era battuto. Al 9′ sul corner di Pirlo, Sorrentino smanaccia proprio sui piedi di Vidal, che poi non riesce a concludere e commette anche fallo su Von Bergen. Conte fa uscire Lichtsteiner e al suo posto entra Padoin. Finalmente si sblocca il risultato al 14′ Donati spinge Vucinic in area, per Romeo è rigore. Resta qualche dubbio sulla decisione arbitrale. Vidal non lascia scampo, Sorrentino a destra, palla a sinistra! E’ 1-0 per la Juve ed è il gol scudetto! Subito dopo però scatta il giallo per Vidal, per aver esagerato nell’esultanza ed essere uscito dal campo di gioco per abbracciare Pepe. Due minuti più tardi è quasi raddoppio per la Juve. Cross di Vidal, colpo di testa di Chiellini, fuori di un soffio. Il Palermo è in difficoltà e non accenna a una reazione.  Al 21′ lancio lungo per Vucinic, tiro al volo del montenegrino, Sorrentino respinge. Due minuti più tardi batti e ribatti in area del Palermo, prima Marchisio, poi Pogba perdono l’attimo, alla fin Vidal sfiora la doppietta personale, è bravo Sorrentino. E’ il 28′ quando iniziano i cori e sventolii di bandiere, la festa scudetto è ormai vicinissima. Palermo vicino al pareggio al 33′, prima il tiro respinto di Barreto, poi Hernandez sfiora il diagonale vincente.Poi la doppia sostituzione, una per parte. Per la Juve entra Quagliarella ed esce Vucinic, per il Parlermo entra Faurlin ed esce  Arevalo Rios.  Al 36′ Quagliarella appena entrato colpisce la traversa. Due minuti dopo viene espulso Pogba, Juve costretta a giocare in 10.  La gara scivola via senza nessuna sorpresa.

Sicuramente non la partita migliore della Juventus, ma una partita utile per il conseguimento dello scudetto. Peccato per quella traversa di Quagliarella al 36′ e per l’espulsione di Pogba al 38′, ma ora è tempo della grande festa torinese.

Prossima tappa per la Juventus sarà l’Atalanta, per il Palermo, l’Udinese.

Torino-Juventus: il derby inizia tra gli scontri! 0-2

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Derby della Mole n. 152 a Torino mentre la Juve tiene gli occhi fissi sullo scudetto.  I granata si giocheranno il tutto per tutto, per far rinviare la festa agli odiati rivali ed anche per prendersi la rivincita dopo il 3-0 dell’andata. La squadra di Ventura, però, non agguanta una vittoria dalla 29 giornata, quando terminò sull’1-0 contro la Lazio e si confronta con la squadra bianconera che, uscita dalla Champions, non vede lora di metter le mani sul secondo scudetto consecutivo.

La tensione si è percepita già prima dell’inizio della partita, quando quattro tifosi bianconeri sono stati fermati dalle forze dell’ordine nei pressi dello stadio Olimpico di Torino. I momenti più caldi si sono manifestati quando un gruppo di tifosi granata ha cercato di venire a contatto con decine di ultras bianconeri che stavano sfilando in un corteo autorizzato. Le forze dell’ordine sono intervenute e hanno tenuto a distanza di sicurezza le due tifoserie. Alcuni juventini hanno poi esploso petardi e bombe carta mentre stavano entrando allo stadio.

La squadra di Ventura ha dato il meglio di sè fin dai primi minuti aiutando a rendere la partita vivace fin dall’inizio. Ritmi alti ed un bel gioco fino al 12′ quando Vucinic sbaglia un gol fatto. Pogba offre un’ottima possibilità al montenegrino che controlla ma non riesce a concludere come vorrebbe di destro a tu per tu con Gillet. Sei minuti dopo altra splendida occasione per la coppia: cross nel mezzo di Pogba per Vucinic, il nro 9 viene contrastato, palla a Pogba che però viene ribattuto da Glik. Al 25′ è il turno dei granata, ma Bianchi, di testa, lancia sopra la travarsa. Al 43′ ancora una ghiotta occasione per il Torino: potentissimo destro di Santana che Bffon smanaccia in corner.

Il primo tempo termina sullo 0-0, con una partita senza reti ma ben giocata. La Juve più presente in campo anche se il Toro, quando gioca, sa farsi pericoloso.

Nella ripresa si continua a giocare sotto la pioggia che rende difficoltosi i rinvii. E’ sempre la Juve a giocare mentre il Toro sembra in costante attesa. A centrocampo dove si distingue Pogba, capace di intercettare qualsiasi pallone mentre gli avversari riescono a fermarlo solo con i falli. Al 17′ Asamoah e Vidal tentano di costruire un’azione pericolosa, ma hanno i difensori del Torino praticamente incollati addosso e non riescono a creare spazi, del resto ci sono 8 giocatori granata in difesa. Al 22′ Pogba prova un tiro pericoloso, ma non inquadra bene la porta e la rete di Gillet resta ancora inviolata e due minuti dopo è il turno di Vucinic ma viene servito troppo lungo. Nell’ultimo quarto d’ora il gioco inizia a farsi lento. Al 34′ Cross al centro di Vidal, ma Bonucci viene anticipato da Gazzi e scatta il contropiede del Torino con Cerci che salta due uomini in velocità ma viene bloccato da Buffon. Pogba spreca un’occasione d’oro al 39′ ma è Vidal, due minuti dopo, a sbloccare la partita con un bel destro da fuori area che infila alle spalle di Gillet: 0-1. Passano solo altri cinque minuti, al primo di supplementari arriva il raddoppio: destro di Marchisio al volo dopo un passaggio di testa di Vidal che aveva ricevuto a sua volta la palla da Pirlo su punizione.

I granata non sono riusciti a impedire i festeggiamenti: i bianconeri possono già annusare il profumo dello scudetto!

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Calma piatta… Juventus Milan 1-0. Risultato finale.

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Alla ripresa i rossoneri entrano in cambio con  Muntari al posto di Ambrosini. Il primo tiro in porta è di Marchisio, pallone bloccato facilmente da Amelia. Parte all’attacco la Juve che nel primo tempo ha fatto vedere pochissime azioni. Immediata la reazione del Milan che si butta pericolosamente in avanti nell’area avversaria, ma la Juve controlla adeguatamente e Buffon blocca un pallone vagante.  Siamo al 50′ quando Boateng prova il tiro, ma la palla è altissima.  Un minuto più tardi ci prova  Mexes che avanza palla al piede fino all’area avversaria, ma il suo tiro è preda facile di Buffon.

Al 54′  contatto spalla a spalla Vucinic – Zapata in area rossonera, tutto regolare per l’arbitro.

Contatto- spalla -a- spalla- Vucinic - Zapata

Al 57′ è l’arbitro a far sbloccare il risultato concedendo un calcio di rigore alla Juve dopo che Amelia ha travolto Asamoah. L’arbitro sancisce il portiere milanista anche con l’ammonizione.

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Tutto è nato da una disattenzione di Abati che costa carissima al milan. Davvero un errore incredibile dei rossoneri.

Al 58′ il rigore viene realizzato da Vidal. E’ 1-0 per la Juve.

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Subito dopo il rigore c’è molto nervosismo in campo tra Mexes e Chiellini che si strattonano. Tre minuti dopo viene ammonito Zapata. Era già diffidato quindi salterà Milan-Catania.

Al 68′ è ancora Juve in attacco. Bel passaggio di Pogba per Vucinic che però si fa respingere il tiro dalla difesa rossonera. Due minuti  dopo arriva il tiro di Bonucci sugli sviluppi di un corner, pallone bloccato da Amelia. Entra Bojan per i rossoneri, fuori Robinho. Si tenta di uscire dal tatticismo e di entrare nella partita. Cartellino giallo anche per Mexes, dopo il fallo su Vucinic.

Al 75′ Muntari prova il tiro da fuori, ma per Buffon nessun problema.

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Quando mancano nove minuti alla fine, per i bianconeri, entra Padoin ed esce Lichtsteiner. All’85 un bolide di Montolivo, ma la palla è centrale ed è facile preda di Buffon. All’89’ altra sostituzione per la Juve: esce Vucinic ed entra Quagliarella. L’arbitro concede due minuti di recupero. Al 92′ esce Asamoah ed entra Peluso per la Juventus. Finisce così Juventus-Milan.

Un clima surreale, dove non è praticamente accaduto nulla riconducibile a un’azione veramente pericolosa. Le due squadre in campo sono apparse “anestetizzate”. L’unico gol è arrivato su un rigore per una disattenzione dei milanisti. Il Milan aveva bisogno di una vittoria per distanziare la Fiorentina in classifica che ora è a -1 dai rossoneri. Un nulla di fatto inspiegabile. L’unica cosa che resta di questa partita è la “calma piatta”.

Nella prossima giornata ci sarà il derby Torino-Juve, mentre il Milan si prepara ad accogliere il Catania.

La grande sfida dell’Olimpico Lazio-Juve 0-2 Risultato finale!

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Vedi il primo tempo.

Dopo l’intervallo le due squadre tornano sul terreno di gioco con Petkovic che manda in campo Kozak ed Ederson al posto di Hernanes e Mauri. Prova a partire la Lazio che pressa, ma Klose appare subito poco incisivo, poi la Juve recupera la palla e la gestisce con tranquillità. Anche il nuovo entrato Ederson prova a farsi notare con un destro dalla distanza, ma il suo tiro è troppo alto.  Un minuto più tardi, con un guizzo, Klose riesce a penetrare nella difesa bianconera, ma Peluso salva in calcio d’angolo, poi Buffon deve salvare su un tiro da lontano di Ciani. La Lazio è entrata determinata, ma ancora troppo poco lucida nelle conclusioni. E’ 51′ quando Bonucci salva di testa una fiammata di Candreva  che voleva servire Kozak, poi Barzagli anticipa Klose su un nuovo cross di Candreva. Quattro minuti più tardi calcio di punizione per la Juventus, ci prova Pirlo infastidito dai laser, Marchisio si avventa sulla palla respinta da Marchetti che però si salva e se la prende con i suoi difensori. Al 60′ Occasione sprecata da Kozak dopo un gran lavoro di Candreva sulla fascia. Kozak di testa ha colpito la palla mandandola a terra a poca distanza dai suoi piedi anziché dietro le spalle di Buffon.  In questo secondo tempo la Lazio è più pericolosa. Tre minuti più tardi Lazio pericolosa con Ederson, che si procura un calcio d’angolo, ma la Juve riesce a riprendere il pallone. Poi c’è la controffensiva della Juventus prima con Pogba e poi Marchisio cercano di sorprendere Marchetti, ma la difesa della Lazio riesce a sventare i loro attacchi. Al 66′ Padoin entra al posto di Lichtsteiner nella Juve, mente Petkovic è costretto a sostituire Ledesma, che si è fatto male, con un giocatore della primavera, Luca Crecco, classe ‘95, per lui debutto in Serie A. Calcio di punizione a metà campo per la Juventus, al 68′, per fallo su Asamoah, poi la palla arriva in qualche modo a Vucinic che però non mette in difficoltà Marchetti. A 20 minuti dalla fine del tempo regolamentare c’è il tiro i Onazi che però finisce fuori senza essere deviato. Pochi minuti dopo grande occasione di Vucinic che calcia male un cross di Vidal e non si accorge che Pogba era lì tutto solo. Al 75′ Barzagli chiude su un’azione di Klose che era partita con Peluso a terra, qualche protesta juventina per questo comportamento dei laziali. Giannoccaro poi spiega che non ha fermato l’azione perché secondo lui non c’era fallo. Al 78′ Peluso va di nuovo giù dopo un fallo di Kozak, punizione per la Juve a metà campo, dove in questa fase della partita la palla si sta fermando parecchio. La Lazio non riesce più a pressare come nei primi minuti del secondo tempo. Tre minuti più tardi Peluso va di nuovo giù dopo un fallo di Kozak, punizione per la Juve a metà campo, dove in questa fase della partita la palla si sta fermando parecchio. La Lazio non riesce più a pressare come nei primi minuti del secondo tempo. E’ 82′ quando la Lazio si getta in avanti per una punizione battuta da Candreva, ma Ciani è in fuorigioco e comunque i difensori juventini erano già sul pallone. A quattro minuti dalla fine del tempo regolamentare Conte fa entrare Quagliarella al posto di Vucinic. Il montenegrino esce tra gli applausi. Poi l’altro cambio per la Juve, entra Giaccherini per Marchisio che si becca un forte abbraccio da Conte. Ormai la partita ha dato tutto quello che poteva esprimere si attende solo il fischio finale.

La Lazio ha pressato all’inizio del primo tempo ma poi la Juve a chiuso ogni varco e ogni iniziativa dei biancocelesti è sembrata vana. Una squadra che è stata in affanno per gran parte della gara e non ha mai impensierito veramente la porta di Buffon, purtroppo le assenze si sono fatte sentire e i giocatori in campo si sono trovati di fronte a una grande squadra scesa a roma per sigillare gli 11 punti di vantaggio dal Napoli.

La grande sfida dell’Olimpico Lazio-Juve 0-2 Primo Tempo!

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Una gara che davvero sulla carta ha tutti i requisiti per essere una grande sfida. 

Parte subito alla grande la Lazio con un calcio d’angolo della Lazio per un errore di Peluso. ma Vidal non ha problemi a recuperare il pallone. Al 3′ è Hernanes che prova a sorprendere Buffon, ma il portiere bianconero fa suo il pallone. La Lazio c’è e vuole ben figurare davanti ai suoi tifosi, ma il calcio è beffardo e l’errore di un giocatore lo paga tutta la squadra. Al 6′ fallo di Cana su Vucinic dopo un uno-due tra Marchisio e l’arbitro non ha dubbi e concede il rigore. Dal dischetto nessun problema per Vidal che realizza con tranquillità. E’ 0-1 per la Juve. 

Ancora bianconeri pericolosi con Lichtsteiner, al 10′, ma il suo cross non viene adeguatamente sfruttato dai compagni. Dopo queste fiammate in area biancoceleste il gioco si blocca a centro campo. Al 13′ viene ammonito Vidal per fallo un fallo su Ciani. Per lui è il decimo cartellino giallo della stagione. Ci prova Onanzi due minuti più tardi ad essere pericoloso, ma fermato da Peluso. Sul calcio d’angolo per la Lazio, Vidal spazza via. Pochi minuti più tardi l’occasione è per Marchisio ben servito da Lichtsteiner, il pallone viene parato dal corpo di Ciani. La Lazio tenta, subito, un contropiede che non va a buon fine:  Mauri prova a servire Klose, ma la difesa juventina arriva per prima sul pallone. Intanto il quarto uomo ha dato una pettorina a Petkovic, “colpevole” di essere vestito di nero come la Juve…  Al 20′ fa il miracolo Marchetti su Vucinic che aveva ben raccolto il cross partito su punizione dai piedi di Andrea Pirlo. A pochi minuti di distanza ancora un calcio di punizione battuto da Pirlo quasi dalla stessa posizione del precedente, ma Asamoah è molto meno pericoloso di Vucinic e si annulla da solo colpendo male il pallone senza impensierire minimamente Marchetti. E’ proprio Vucinic a dover salvare la propria porta improvvisandosi difensore su un calcio d’angolo della Lazio. I biancocelesti ottengono un altro corner, ma Cana pasticcia maldestramente e non sfrutta una palla pericolosissima. Cana decisamente in una giornata poco favorevole, prima è ha condannato la Lazio allo svantaggio e ora ha mancato il pareggio. Al 26′  la difesa improvvisata della Lazio si trova in grandissima difficoltà su un attacco di Vidal e il gol è inevitabile. Veramente una partita a tutto campo per Vidal dalla difesa all’attacco.  Il bianconero è andato a segno dopo aver sfruttato una rifinitura di Vucinic deviata da Cana.

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Al 31′ punizione per la Lazio a metà campo per fallo su Stankevicius, ma la palla torna presto tra i piedi juventini. Un minuto più tardi un brutto episodio  Mauri fa un fallo su Vidal che zoppica per un po’, ci poteva stare anche il giallo.  Passano due minuti e Klose vicinissimo a Buffon si prende una mezza spallata da Barzagli, ma il tedesco non sarebbe riuscito ad arrivare al pallone. Cambio di campo e l’occasione è ancora per Marchisio, la palla viene leggermente deviata da un difensore della Lazio ed è calcio d’angolo per la Juve. Sul cross Pogba viene anticipato da Cana, mentre Ciani resta a terra. Si continua a giocare con la Lazio momentaneamente in 10 per l’uscita di Ciani. A 5′ minuti dallo scadere del tempo regolamentare viene ammonito Peluso per fallo su Mauri. Punizione per la Lazio, molto lontano dalla porta. Candreva inquadra bene, la palla viene leggermente deviata dalla barriera e Buffon si salva. Arrivano anche i dati del possesso palla e sono leggermente a favore della Juve con 51% per i bianconeri. L’arbitro allo schedere del tempo decreta due minuti di recupero. Bella azione di Pogba, sul finale del primo tempo, quando arriva in allungo su un cross di Lichtsteiner, ma con la punta del piede non riesce a dare al pallone la giusta direzione per entrare in rete. Questa è l’ultima occasione poi tutti decidono di rimanere a centrocampo e attendere il fischio finale. 

Bell’inizio per la Lazio che ha provato nei primi minuti a rendersi pericolosa, poi la Juve ha imposto il suo gioco e la difesa, improvvisata, della Lazio non ha retto l’urto. Sicuramente il migliore è stato lo juventino Vidal, il peggiore il biancoceleste Cana.   

  

 

 

 

JUVE – CELTIC : non c’è storia! E’ 2-0

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La qualificazioneper il Celtic era difficile, per non dire impossibile. Tuttavia gli uomini di Lennon per 20 minuti ci hanno provato e ci hanno creduto. Sono diventati pericolosi con il tiro di Ledley che sfiora l’incrocio dei pali, al 21°, ma poi si sono scoperti troppo in difesa e la Juve non li perdona

Al 24°  Juventus in vantaggio, grazie a un gol di Matri! Quagliarella viene servito da Barzagli in area di rigore: Fosters respinge il tiro dell’attaccante napoletano, ma sulla ribattuta c’è Matri che deposita facilmente in rete, 1-0 per i bianconeri!

Il Celtic non ha più nulla da perdere e si butta in avanti e al 28′ Buffon è costretto a un salvataggio in extremis con una gran parata! Il tiro di Commons viene deviato pericolosamente, ma il portiere juventino riesce a toccare il pallone per evitare che finisca in rete.

Al 35° c’è la grande occasione per il Celtic. Poderosa progressione di Samaras che brucia Bonucci: l’attaccante degli scozzesi calcia un tiro cross in diagonale, non ci arriva per un soffio Hooper.

Si conclude con il Celtic all’attacco il primo tempo.

Nella ripresa la Juve sfiora il raddoppio al 49°.  Combinazione Matri – Quagliarella con quest’ultimo che cerca di piazzare il pallone. Respinge Forster. Sulla continuazione dell’azione Peluso crossa in mezzo, pallone in angolo.

Bisogna aspettare il 66° quando il passaggio illuminante di Pirlo  pesca Vidal in area di rigore: il cileno trova Quagliarella davanti la porta, gol facilissimo del napoletano, 2-0 per i bianconeri!

Dopo il raddoppio il Celtic è stremato sia psicologicamente che fisicamente e la partita perde di significato.

 

 

Il Celtic deve tentare il tutto per tutto a Torino

tuttacronaca - Soccer - UEFA Champions League - Round of Sixteen - Celtic v Juventus - Celtic Park

Un gara che se sulla carta potrebbe apparire scontata, in realtà non lo è affatto nonostante il 3-0 dell’andata con il quale i bianconeri hanno espugnato lo stadio di Glasgow.  Conte, questa sera, darà spazio ai calciatori meno utilizzati in questa stagione e terrà alta la tensione: “Dovremo tenere le antenne dritte perchè la qualificazione non è affatto scontata e si conquista in 180 minuti.
Sarà una prova di maturità per tutti, me compreso: non ci è mai successo di avere in tasca un risultato così pesante e di avere messo una seria ipoteca al passaggio di turno, ma il calcio è pieno di sorprese se non lo affronti con la giusta tensione. Dovremo stare molto attenti alle palle inattive
“.

Queste le probbaili formazioni di stasera:

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Marrone; Isla, Pogba, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Quagliarella, Matri. A disposizione: Storari, Peluso, Lichtsteiner, Vidal, Giaccherini, Giovinco, Anelka. All.: Conte.

Celtic Glasgow (4-4-2): Forster; Matthews, Ambrose, Wilson, Izaguirre; Ledley, Wanyama, Mulgrew, Forrest; Hooper, Samaras. A disposizione: Zaluska, Brown, Lustig, Watt, Commons, Miku, Lassad. All.: Lennon.

La Juve cala il poker

 

Poker d’assi per la Juventus. Dopo il pareggio dell’andata, il Nordsjaelland si piega alla Vecchia Signora allo Juventus Stadium di Torino. Inarrestabili bianconeri che si assicurano i punti in palio grazie a quattro reti siglate da Marchisio, Vidal, Giovinco e Quagliarella. I danesi nulla hanno potuto contro Buffon.

Juventus 1 – Inter 3

 

Dopo un primo tempo chiusosi a favore dei bianconeri grazie ad una rete di Vidal, i nerazzurri son passati in vantaggio nella ripresa con una doppietta di Milito. Al 44° ha poi infierito nuovamente Palacio. A nulla sono serviti alla squadra di casa i tre minuti di recupero assegnati dall’arbitro Tagliavento. Nonostante la vittoria dell’Inter, la Juventus resta la sola capolista, con un punto di vantaggio sui nerazzurri.

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