Erano circa le 00.18 ora italiana quando la terra ha tremato nel distretto sismico delle Alpi Apuane. Come riporta la Rete Sismica Nazionale dell’INGV, il sisma di magnitudo 3,6 e di profondità 6,5 km ha interessato i comuni di: Casola in Lunigiana (Ms), Giuncugnano (Lu), Minucciano (Lu). Non si registrano danni a cose o persone.
Voleva uccidersi l’80enne che si è fatto esplodere due petardi in bocca a Guasticce, in provincia di Livorno. L’uomo, però, non è in pericolo di vita, avrebbe subito solo ferite piuttosto gravi alla bocca e ai denti. Sono ignote le cause che hanno spinto l’uomo a compiere il gesto.
Allarme avaria in un allevamento di Ostellato, nel Ferrarese, dove circa 128 mila galline dovranno essere abbattute. Secondo le analisi svolte dal Centro nazionale di referenza di Padova nell’allevamento è presente un ceppo di aviaria ad alta virulenza del tipo H7. L’azienda è già stata isolata, appena vi è stato il primo sospetto di malattia, ora attraverso la Ausl di Ferrara e i Servizi Veterinari della regione verranno predisposte le operazioni per l’abbattimento.
Si trovava con la famiglia al Deep Creek Conservation Park, a sud di Adelaide, il piccolo Simon Kruger. Il bambino, di soli 7 anni, si è allontanato dagli altri durante un pic nic e si è perso nella boscaglia. Si è trovato così lontano da casa per quasi 24 ore, da solo e al freddo senza essere attrezzato per dormire all’aperto in una zona in cui la temperatura scende bruscamente la notte. Inutili le ricerche della squadra di soccorso che non è riuscita a rintracciarlo durante il giorno e Simon si è ritrovato a tracorrere la notte con un canguro, che lo ha protetto e riscaldato permettendogli di sopravvivere. E’ stato solo durante la notte che il bambino ha sentito la gente chiamare il suo nome ed è stato tratto in salvo con un elicottero. “Sto bene, ho dormito sotto un albero e c’erano canguri”, ha raccontato a 7 News. “Penso che Dio ha mandato un canguro per tenerlo caldo,” ha detto il padre.
Sono stati vani i soccorsi per un bimbo di circa 10 anni che a Quistello, nel Mantovano, è stato colpito da un palo di cemento. Sul posto sono accorsi i mezzi del 118 di Mantova e l’elisoccorso di Verona ed il piccolo è stato portato d’urgenza all’ospedale di Pieve di Coriano (Mantova) dove i medici del pronto soccorso hanno tentato di rianimarlo: le sue condizioni erano già gravissime all’arrivo. Quello che ancora non è chiaro è cosa abbia portato all’incidente con il palo di cemento. Potrebbe essere stato l’esito tragico di un gioco. Nei prossimi giorni sarà l’autopsia a decretare con più precisione le cause della morte.
Papa Francesco sta veramente rivoluzionando la Chiesa? Per il momento almeno nelle messe che celebra la mattina presto nella residenza di Santa Marta, una piccola rivoluzione c’è stata. Il pontefice infatti ha usato anche le ostie che gli ha regalato una carcerata rinchiusa in Argentina, alla quale il pontefice ha scritto per ringraziarla del dono e assicurargli che la tiene presente nelle sue preghiere. Ma nel messaggio c’è anche questa frase:mi dà sicurezza sapere che prega per me.
Alcune nomadi, nel Santuario della Madonna a Pesaro, si sono lavate con l’acqua benedetta prima di tornare a chiedere l’elemosina. Forza Nuova ha così commentato l’episodio: “Un gesto ignobile in spregio alla religione cattolica e al sentimento dei fedeli, nonché in odio alla cultura e alla tradizione italiana”. Sul posto, su richiesta del priore, è anche intervenuta la polizia, ma quando gli agenti sono arrivati delle donne non c’era più traccia.
Pirlo quindi in panchina, perché Prandelli gli ha preferito Verratti.
Prima di dare inizio alla gara viene “simbolicamente” piantato l’ulivo regalato ieri dagli azzurri al Papa. I capitani, Buffon e Mascherano, partecipano alla “cerimonia”. E’ poi l’Argentina a battere il calcio d’inizio e subito si concretizza una punizione a favore dei biancocelesti. Batte Garay tentando di provare il colpo di potenza, ma la palla volo lontanissimo dalla porta. Riparte quindi l’Italia con Giaccherini, ma l’azione s’interrompe per un fallo si Campagnaro. Manovra ancora l’Italia e dopo un tocco in verticale per Verratti, la palla finisce sul fondo. Al 5′ Bello spunto di Higuain che mette al centro, De Rossi riesce a fermare il cross, poi dribbla un avversario e fa subito ripartire l’azione. Passaggio in verticale lungo per Osvaldo, ma è stato bravo il centrocampista giallorosso. Al 7′ ancora Giaccherini sulla sinistra, dribbling e cross per Osvaldo, ma anche in questo caso il suggerimento non è preciso. Al 10′ ancora Italia in affanno e De Rossi efficace nel ruolo di difensore centrale, il suo rinvio non è pulitissimo, ma evita guai peggiori.
Al 12′ c’è la prima grande occasione della partita ed è per l’Argentina. Palacio va via in area di rigore, dal fondo il cross per Di Maria che arriva in corsa ma non riesce a stoppare e concludere con precisione venendo anticipato dai difensori a rischio, pericolo per l’Italia. Ma la palla resta fuori dalla rete. Al 14′ l’Argentina viene fermata in fuorigioco, ma l’Italia non riesce ad uscire dalla propria metà campo. Un minuto più tardi ci prova Osvaldo che ruba palla sulla trequarti e appoggia per Giaccherini che prova a calciare dal limite, tiro respinto. Dopo le fiammate dei primi minuti di gioco il ritmo si abbassa dopo il primo quarto d’ora. Al 17′ punizione per l’Italia per un fallo su Verratti, Stark lo sanziona con un calcio di punizione. Candreva calcia, ma la palla va alta.
Al 19′ arriva il gol per l’Argentina firmato HIGUAIN. Errore di De Rossi in impostazione, Di Maria riceva, suggerisce per l’attaccante del Napoli che si accentra e con il destro mette in rete dai 16 metri!
L’Italia prova una reazione, ma sin qui l’Argentina è stata nettamente superiore e alla prima occasione ha saputo mettere in rete la palla del vantaggio meritatissimo.
Ci prova al 24′ Candreva che si porta sulla destra, ma la palla finisce in angolo dopo il tackle di Palacio. Poco spettacolo in campo, soprattutto dopo il gol dell’Argentina. Gli azzurri di Prandelli sembrano sottotono nella prima parte della gara. Dopo cinque minuti in cui l’Argentina amministra e l’Italia è in affanno, finalmente arriva una buona manovra con Montolivo, Candreva e Maggio che dialogano fra loro e portano il napoletano sul fondo per il cross, ma ne viene fuori una traiettoria innocua per Andujar che blocca.
Al 33′ brutto contrasto tra Basanta e Maggio, il napoletano resta a terra qualche secondo lamentando un colpo al costato, ma si rialza con le sue gambe. Una buona occasione potrebbe esserci al 35′ quando l’Italia conquista un corner, Chiellini arriva a colpire di testa, ma la palla è alta. Negli ultimi minuti del primo tempo, l’Italia riprende fiducia in se stessa e ruba due volte palla, riesce, anche ad impostare una buona manovra offensiva, alla fine Verratti allarga per Candreva che con un cross profondo cercava Osvaldo sul secondo palo. L’attaccante della Roma non arriva di un soffio. Poi la grande ccasione per l’Italia al 39′, Candreva con un cross trova Marchisio sotto porta che colpisce con il destro in scivolata, sicuramente non la scelta migliore, anche se di più era difficile chiedere al giocatore italiano, in ritardo su pallone. Scontro sotto aerea azzurra al 41′ e Chiellini rischia il calcio di rigore, contatto con Higuain sulla progressione dell’argentino, alla fine cadono entrambi e l’attaccante del Napoli protesta chiedendo inutilmente la massima punizione.
Al 44′ Calcio di punizione per l’Italia. Lo batte Candreva, l’Argentina ha un attimo di difficoltà, ma il laziale prova un dribbling di troppo. Contropiede dei sudamericani che volano e sfiorano il gol con Palacio che non arriva per una frazione di secondo in scivolata sull’assist di Di Maria. Dal possibile pareggio al rischio concreto di subire il 2-0, tutto in una manciata di secondi. Finale da brivido all’Olimpico.
Finisce il primo tempo, sicuramente una bella prova degli argentini, molto meno quella dell’Italia anche se sul finale gli azzurri stavano trovando il ritmo giusto.
Fotogallery del Primo Tempo:
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Il secondo tempo riprende con tre cambi per l’Italia: fuori Candreva, Montolivo, Marchisio dentro Insigne, Florenzi e Aquilani. Cambio anche nelle file argentine: Entra Ever Banega, giocatore del Valencia, fuori Lamela.
Dopo il fischio d’inizio è Giaccherini ancora una volta fermato sulla trequarti, che però non molla e riconquista palla a sua volta. Al 3′ Florenzi guadagna un calcio d’angolo, lo batte Insigne, senza successo. Andujar esce bene.
Al 4′ contropiede veloce dei sudamericani, Higuain appoggia per l’accorrente BANEGA, stop a tiro dai 16 metri. Buffon non può nulla, 2-0 per gli “ospiti”. Il gol di Banega è una doccia fredda per gli azzurri che si ritrovano sotto di due gol e con poche energie per trovare la rimonta.
Prova a cambiare la squadra Prandelli, fuori Giaccherini per Diamanti, ma entra anche Marchetti per Buffon che si accomoda in panchina. Al 10′ Argentina scatenata, ancora un contropiede condotto dalla coppia Higuain – Palacio, poi De Rossi riesce a mettere fuori. Al 11′ sulla conclusione di Palacio deviata da Marchetti l’attaccante del Napoli con il piatto trova ancora l’intervento del portiere. Si rischia il 3-0. HIguain sbaglia un gol fatto. L’Italia sembra tramortita.
Al 15′ Cambio nell’Argentina, il passato e il futuro del Napoli: dentro Lavezzi, esce Higuain. Dopo il primo quarto d’ora della partita gli azzurri abbozzano un possesso palla che per ora si rivela sterile. Non arrivano conclusioni, in realtà non ne sono mai arrivate, nello specchio della porta difesa da Andujar. Tre calci d’angolo consecutivi ottenuti dall’Italia, Diamanti non li batte benissimo e non arrivano vere occasioni da gol. Scocca il 22′ e arriva la traversa di Diamanti. Il fantasista del Bologna guadagna una punizione e la calcia alla grande, la palla deviata leggermente da Andujar batte sul legno. Sullo sviluppo dell’azione Aquilani mette in rete, ma era in fuorigioco. Al 26′ per l’Argentina c’è spazio anche per Coloccini, che entra al posto di Garay. Altro cambio anche per l’Italia dove esce Maggio ed entra Cerci. Torna così la difesa a tre per gli azzurri. Al 27′ Biglia fa un fallo su Aquilani, Stark fischia, ma Campagnaro (atteggiamento ingiustificato) protesta fino a farsi ammonire. Sul calcio di punizione la difesa argentina libera male, Osvaldo potrebbe calciare con il sinistro da posizione defilata, non trova la porta. Al 30′ altro cambio per l’Argentina fuori Mascherano, dentro Maxi Rodriguez. 31′ INSIGNE va in gol! L’attaccante azzurro di prima intenzione mette la palla all’incrocio dei pali battendo Andujar, rete episodica frutto di un grande colpo di Lorenzo. 1-2 gli azzurri accorciano le distanze.
Al 34′ Palacio manda in angolo, Insigne batte per Chiellini che non trova un buon impatto con il pallone ma guadagna il corner dalla parte opposta. 35′ fa un miracolo Marchetti che nell’uno contro uno con Di Maria riesce a bloccare un pallone destinato a entrare in rete. Subito dopo quest’azione esce proprio Di Maria ed entra l’interista Ricky Alvarez. Al 40′ Antonelli con un tunnel su Campagnaro entra in area e guadagna un corner. Nella di fatto sullo sviluppo del calcio d’angolo, ma bravo il genoano. Al 45′ Altro miracolo di Marchetti in controtempo sulla botta di destro di Maxi Rodriguez il portiere della Lazio dice di no alla rete del 1-3!
Una partita giocata sottotono nel complesso dagli azzurri, con solo dei buoni spunti individuali, tra cui le splendide parate di Marchetti. L’Argentina invece ha saputo mostrare un bel gioco. Una vittoria meritata quella degli argentini che rispecchia ciò che si è visto in campo.
Un cittadino di 24 anni, con problemi psichici, eludendo i controlli a cui era sottoposto giornalmente, si è recato alla stazione Termini di Roma e qui, senza alcun apparente motivo in pochi istanti ha colpito ripetutamente un turista 70enne di origine marocchina che era in attesa nei pressi delle biglietterie. L’anziano soccorso dal 118 e sottoposto a intervento chirurgico è morto per gravi lesioni riportate alla testa. Il ragazzo è stato arrestato. Ma le forze dell’ordine presenti in tutte le stazioni del mondo dove erano? Gli altri viaggiatori non sono intervenuti in soccorso del turista marocchino?
Il produttore cinematografico e regista Luciano Martino è morto nella notte in Kenya. Martino avrebbe compiuto 80 anni a dicembre. Il suo nome era legato ai B movie che riscossero un certo successo tra gli anni ’60 e ’80. Una filmografia vasta che attraversava più generi dal peplum ai polizieschi per poi approdare alla commedia sexy: ‘Giovannona coscialunga disonorata con onore’, ‘Quel gran pezzo dell’Ubalda’, ”Insegnante’ e ‘Cornetti alla crema’.
Un 38enne di Cepagatti, Pescara, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. L’uomo ha tentato di introdursi in casa della ex convivente: a bordo della sua auto ha prima sfondato il garage, danneggiando alcuni veicoli parcheggiati al suo interno, e poi si è lanciato contro la porta dell’abitazione. Il 38enne, che non ha rispettato la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, è stato trasferito nel carcere di San Donato.
C’è allerta per una possibile infezione da Escherichia Coli in Puglia, dopo che si sono registrati diversi casi. In particolare si sarebbero rivolti alle strutture ospedaliere 8 bambini e un adulto a cui è stato poi diagnosticatola presenza del batterio. Così il Ministero ha deciso di diramare una nota, mentre le Autorità regionali stando rafforzando le attività di sorveglianza epidemiologica locale sulle infezioni gastroenteriche e l’ISS ha inviato un’allerta a tutti i reparti italiani di nefrologia pediatrica al fine di individuare eventuali casi, in altre Regioni,potenzialmente collegati all’episodio pugliese.
“Come è noto – sottolinea il ministero – la maggior parte dei casi esordisce con diarrea, spesso caratterizzata da presenza di sangue nelle feci, vomito e dolore addominale”.
Una partita orfana di due grandi protagonisti quella che si giocherà tra un’ora all’Olimpico e che sembra aver perso un po’ d’interesse. Certo avviene la sera prima di ferragosto, con molti italiani intenti a pensare al pranzo di domani, ma soprattutto lo show sembra essersi consumato nell’udienza dal Papa. Il resto è una pratica da archiviare e forse un bel pareggio farebbe contenti tutti, anche lo stesso Pontefice.
Un terremoto di magnitudo (Ml) 2.1 è avvenuto alle ore 19:09:21 italiane di oggi. La rete sismica Nazionale dell’INGV ha localizzato l’epicentro nel distretto sismico dei Monti_Ernici-Simbruini. Il sisma è avvenuto a una profondità di 10,1 km e ha interessato i comuni di: Vallepietra (Rm), Filettino (Fr), Castellafiume (Aq) e Cappadocia (Aq). Non si segnalano danni a cose o persone.
Altre vittime in montagna dove un alpinista altoatesino è morto, colpito da una scarica di sassi staccatasi dalla vetta, mentre compiva un’escursione a quota 3.250 sui monti della Valle Aurina ai confini con l’Austria. La disgrazia è avvenuta nel pomeriggio sul Monte Lovello. L’alpinista stava scalando insieme ad altri due compagni quando, a causa di avverse condizioni meteo, dalla vetta sono caduti alcuni sassi che hanno centrato l’uomo che si è accasciato a terra, esanime ma ancora in vita. I soccorsi non sono riusciti ad arrivare, in particolare l’elicottero della protezione civile non è riuscito ad atterrare per le proibitive condizioni del tempo e per una forte nebbia che avvolgeva l’intera zona. Gli uomini del soccorso alpino sono sbarcati dal velivolo in un rifugio e poi hanno raggiunto il posto dell’incidente a piedi. L’altoatesino è però deceduto poco dopo il loro arrivo. A causa della forte nebbia non è stato possibile trasferire a valle la salma, che è stata composta in quota e che sarà traslata a valle domani.
Altro incidente si è invece registrato sulle Alpi Marittime dove un escursionista di 31 anni, Michele Brenta, è stato trovato morto dalle squadre del Soccorso Alpino della Valle Gesso. L’uomo era partito ieri da Valdieri (Cuneo) per un’escursione solitaria. A dare l’allarme era stata la sua fidanzata, che non lo aveva visto rientrare.
Infine è stata ritrovata la coppia di escursionisti francesi dispersi dopo essere partiti ieri mattina per un’escursione lungo il sentiero attrezzato Amalio Da Pra, a Domegge di Cadore, nel bellunese. Ieri sera intorno alle 20 il gestore del rifugio Baion, sul versante sud delle Marmarole nel comune di Domegge di Cadore, ha segnalato il mancato rientro della coppia. I due, un uomo e una donna cinquantenni, erano partiti in mattinata per un’escursione lungo il sentiero attrezzato Amalio Da Pra ed erano attesi di nuovo per cena e pernottamento. I due, passata mezzanotte, sono stati ritrovati al bivacco Fanton, nel terriorio di Auronzo. La coppia, che non ha saputo spiegare il giro fatto, aveva completamente sbagliato sentiero, scavalcando il confine. Sono quindi stati avvisati i gestori del rifugio Baion che i due stavano bene e avrebbero passato la notte in bivacco e fatti rientrare i soccorritori ancora in ricerca.
Sono 23 in totale gli incendi nel Lazio che oggi stanno devastando ettari di vegetazione. 11 nella provincia di Roma 7 intorno a Latina, 3 nel Frusinate e uno vicino a Viterbo. E poi quello più esteso a Tarquinia che sta richiedendo un ingente impiego di mezzi e di uomini. Per domare le fiamme sono intervenuti un elicottero della Protezione civile regionale e un aeromobile del Corpo forestale dello Stato. Accorse anche tre squadre dei Vigili del fuoco e cinque della locale Protezione civile.
Il re delle classifiche di Ferragosto è Jovanotti che sull’onda del suo tour e con il suo Backup 1987-2012 il Best, nei negozi da 37 settimane, si aggiudica la vetta della classifica. Superato anche Max pezzali che fino a una settimana fa era al primo posto con Max 20 e Moreno scende al terzo posto. Si riconferma invece singolo più scaricato Wake Me Up di Avicii, mentre nei dvd la star è sempre Mina con InDVDbile.
Problemi tecnici sembrerebbe, fatto sta che il sito del New York Times è irraggiungibile dalla tarda mattinata e continua ad essere fuori uso. Su Twitter è apparsa la scritta che si sta cercando di porre rimedio in tempi rapidi al problema, ma al momento se cercate di andare su www.nytimes.com riceverete come risposta una classica pagina d’errore. Anche il sito del gruppo e le caselle di posta elettronica non funzionano.
Aggiornamento ore 19:27
Se, formalmente, il portavoce della testata ha dichiarato che si sta cercando di capire il motivo, sena fornire ulteriori dettagli, la Fox ipotizza un attacco di hacker cinesi.
L’Egitto è in bilico e un punto focale del governo, come il vicepresidente El Baradei si dimette e di fatto rompe una maglia all’interno di un governo che si delegittima. Intanto nel Paese sembra essere iniziata la guerra civile. I sostenitori di Morsi hanno attaccato una stazione di polizia al Cairo, uccidendo a colpi d’arma da fuoco almeno quattro agenti: è quanto afferma la tv di stato egiziana. Il governo egiziano ha dichiarato lo stato di emergenza per almeno un mese a partire da oggi pomeriggio. Lo rende noto la televisione di Stato citando un comunicato della presidenza egiziana. La leadership egiziana ha quindi dato mandato all’esercito di prendere tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza nel Paese. Gli Stati Uniti si oppongono in modo fermo alla dichiarazione dello stato d’emergenza stabilita dai militari in Egitto. Lo rende noto la Casa Bianca. Assalti anche nel resto del Paese, secondo alcune fonti sarebbe in corso un attacco alla Biblioteca d’Alessandria.
La Cina non vuole più vedere queste immagini, la Cina non vuole più la violenza sui minori, soprattutto sui neonati incolpevoli. E’ il Daily Mail a proporre l’ennesima immagine raccapricciante, di un bambino/a abbandonato in un fiume della Cina, nella zona a sud est del Paese. Sono scandalizzati gli utenti cinesi per la fotografia del bambino morto annegato, lasciato “galleggiare” per giorni. Probabilmente la morte è legata alla politica del figlio unico, in vigore in Cina dal 1979 e che obbliga ogni famiglia ad avere un solo bambino. E se questo nasce femmina, spesso viene abbandonata al proprio destino perché non può dare una mano nei campi, oppure i problemi sono legati ad altre esigenze, ma nessuno ha più voglia di tollerare questi atti criminali. Ora si sta cercando di risalire all’identità del neonato e dei suoi genitori.
Non ci sono più alternative dopo il discorso di Giorgio Napolitano che ieri ha voluto prima ribadire la necessità della tenuta di governo e poi quell’apertura al leader del Pdl al quale ribadiva di non aver mai ricevuto la richiesta di Grazia e che se mai fosse arrivata avrebbe valutato.
Piero Longo, avvocato del Cavaliere, in un’intervista a Radio Capital, si dice convinto che: “la grazia verrà prima o poi formalmente richiesta. L’ agibilità politica è poi altra cosa ma se venisse chiesta e data la grazia ci potrebbero essere novità perché questa può riguardare parzialmente la pena”. Il fatto che poi possa essere estesa anche alle pene accessorie, continua Longo, “dipende dalla decisione del Presidente della Repubblica, bisognerà vedere che tipo di provvedimento di clemenza verrebbe eventualmente concesso”. In ogni caso Berlusconi non uscirà di scena: “Farsi da parte significa non essere più un punto di riferimento e io non credo che questo possa accadere”. Parole poi smentite dallo stesso Longo: “Smentisco categoricamente di aver dichiarato che l’ex premier prima o poi chiederà la grazia. In una breve conversazione con Radio Capital mi sono limitato a precisare le fonti normative per il beneficio che il Presidente della Repubblica può concedere a sua assoluta discrezionalità”.
Ma Berlusconi, professatosi sempre innocente, perché dovrebbe chiedere una Grazia piuttosto che subire il “martirio” di una condanna che lo renderebbe quasi un “santo” agli occhi degli elettori?
Ora però sembra riaffacciarsi invece l’ipotesi di chiedere la Grazia. Un balletto di conferme, smentite, passi avanti, passi indietro, che formano una coreografia sempre più complessa in una tensione politica che se non rischia di esplodere rischia quanto meno di implodere su se stessa, priva ormai di ogni legame con la base, con quegli elettori che soprattutto nel centrosinistra hanno ormai smesso di ascoltare i loro rappresentanti e sono solo preoccupati per il lavoro, le tasse, la casa e l’anno che verrà… Ma il governo ora ha come prerogativa quella di andare avanti anche se ormai più che un governo di larghe intese è diventato una Chimera che lancia annunci e prevede riprese, mentre la disoccupazione dilaga e il Pil scende.
L’Egitto a un passo dalla guerra civile e scatta il coprifuoco, misura straordinaria adottata dal Consiglio dei Ministri, in tutto il Paese a partire dalle 19.00 di oggi alle 6.00 del mattino di domani 15 agosto. Il comunicato è stato dato attraverso la tv Stato e il sito di Al-Ahram. Nel frattempo arriva anche una nuova stima delle vittime, al momento sembrerebbero essere 120 persone.
Il problema verrebbe dalle fognature e in questa estate 2013 il fenomeno è peggiorato rispetto all’anno precedente come rilevato da Goletta Verde. Le regioni con maggiori problemi sono Lazio, Puglia, Calabria e Campania. Ma il mare sporco a cosa è dovuto? Alla maldepurazione come accertato da 130 campioni risultati inquinati dalla presenza di scarichi fognari non depurati. Stando a questi dati l’inquinamento riguarderebbe 1 punto ogni 57 km contro i 62km dell’anno precedente. Alcuni esempi sono:
In Liguria risultano “fortemente inquinati”, secondo definizione di Legambiente: Bordighera, Imperia, Ceriale e anche Rapallo. Inquinato anche il mare a La Spezia.
In Toscana hanno la bandierina rossa il mare di Marina di Ronchi, vicino Massa. Le altre località sono invece entro i limiti.
Male il Lazio: fortemente inquinati Montalto di Castro, il mare dalle parti di Cerveteri, peggio ancora se ci si avvicina a Roma: bandierina rossa a Castelfusano, a Ostia, ad Anzio, a Nettuno.
In Campania male Castel Volturno, Pozzuoli, Napoli.
Quattro scosse di terremoto in Val di Comino in meno di quattro ore. Per tre eventi l’epicentro è stato localizzato nel sottosuolo delle montagne di San Donato, l’altro più a nord al confine con l’Abruzzo.
Il primo sisma è stato registrato alle 10.53 di magnitudo 1.5 a una profondità di 18,6 chilometri. Il secondo evento è avvenuto nello stesso minuto: ancora intensità pari a 1.5 della scala Richter con profondità di 18,7 chilometri. Alle 14.13 un’altra scossa: magnitudo 1.4 a una profondità di 16,4 chilometri. Un minuto dopo evento di 1.3 della scala Richter, con epicentro più a nord, tra Opi e San Donato, con profondità di 13,5 chilometri. Nei giorni scorsi nella stessa zona erano state registrate altre scosse di terremoto, alcune di magnitudo intorno a 2.
Tragico incidente all’aeroporto di Birmingham, in Alabama, dove un aereo cargo della Ups si è schiantato durante l’atterraggio, subito prima dell’alba. L’aereo, un Airbus 330 che era partito da Louisville, in Kentucky, si è spezzato in più parti e secondo le prime ricostruzioni si sarebbe trattato di un problema di carburante. A bordo del velivolo si trovavano pilota e co-pilota, entrambi morti, mentre il sindaco della città ha fatto sapere che nessuno a terra è rimasto ferito. Stando a quanto riferito da due testimoni che vivono nelle vicinanze dell’aeroporto, l’aereo faceva uno strano rumore, “sembrava come se avesse finito il carburante. Poi, pochi minuti, l’esplosione”. L’aereo, sempre secondo i testimoni, era già in fiamme nei secondi precedenti allo schianto.
Sicuramente era necessario un messaggio forte per levare la cattiva abitudine ai neo o futuri guidatori d’inviare sms mentre si guida, ma forse il documentario da 35 minuti di Werner Herzog dal titolo “From one second to the next” è una vera campagna shock di sensibilizzazione . Il documentario, che sarà presentato nelle scuole americane parte da una domanda facilissima: quanto ci vuole per inviare un sms quando si è al volante? Un secondo, ma può essere quello fatale. Chandler stava scrivendo “ti amo” alla sua compagna quando ha investito un carretto di amish ferendo le persone che erano sopra. Xavier è solo un bambino ed è stato investito da un’auto: chi guidava stava mandando un sms, volante in una mano, telefonino nell’altra. Xavier è piccolo, eppure passerà la vita sulla sedia a rotelle, proprio per quel secondo di distrazione dell’autista che l’ha investito. Testimonianze che mirano a puntare il dito contro la disattenzione in auto anche quella di pochi secondi!
Hyperloop per ora è solo un progetto ma presto potrebbe essere una realtà e collegare Los Angeles a San Francisco in 35 minuti al costo di un biglietto di soli 20 dollari- Secondo il miliardario americano-sudafricano Elon Musk, patron delle auto elettriche di Tesla Motors e della società privata aerospaziale SpAceX Hyperloop può essere la rivoluzione del trasporto merci e passeggeri. Basterebbe un tubo poggiato su piloni, dentro il quale corrono, su un cuscino d’aria, capsule che viaggiano alla velocità del suono. La sensazione a bordo è simile a quella in volo. Il costo di realizzazione, secondo Musk, si aggirerebbe intorno ai 6 miliardi di dollari, ben inferiore ai 100 della linea ad alta velocità approvata dalle autorità locali.
Perchè in Italia invece di fare la Tav non si pensano a vie alternative come ad esempio questa, che se fosse davvero realizzabile costerebbe assai meno della Tav (che si stima intorno ai 25 miliardi come riportato in un articolo di Yahoo! Finanza – mer 17 apr 2013) e avrebbe un impatto ambientale ben minore della rete ad alta velocità?
L’Alto Polesine è stato investito questa mattina, poco prima delle 8, da una tromba d’aria che ha colpito pesantemente la zona di Giacciano con Baruchella, San Bellino e Fratta, in provincia di Rovigo. Piante cadute dai davanzali, alberi sradicati, tetti divelti, comignoli abbattuti e la regione Transpolesana, a Giacciano, è rimasta bloccata da alcuni grossi rami. A Villamarzana chiuso lo svincolo di accesso all’autostrada A13 per l’allagamento del sottopasso. A San Bellino si è abbattuta anche una violenta grandinata. A Baruchella sono rimaste ferite madre e figlia investite dai vetri nell’esplosione delle finestre della loro abitazione e dalle tegole volate dalla casa vicina. Ferita anche una donna a Villa d’Adige di Badia Polesine.
Ma l’Alto Polesine non è stata l’unica zona a dover far i conti con l’ondata del maltempo, anche chi sperava in una serena giornata in spiaggia a Rimini si è visto costretto a raccogliere le sue cose all’arrivo di una tempesta di vento.
Un vero e proprio bagno di sangue in Egitto e nella convulsa evoluzione degli eventi è rimasto ucciso anche Mick Deane, un cameraman di Skynews. Lo ha riferito l’emittente precisando che il resto della troupe è incolume. Secondo la Fratellanza ci sarebbero state almeno 600 vittime, secondo le fonti ospedaliere si parla di 40 cadaveri.
Ma chi sono i Fratelli Musulmani che sono stati uccisi?
“Dio è il nostro obiettivo. Il Profeta è il nostro capo. Il Corano è la nostra legge. Il jihad è la nostra via. Morire nella via di Dio è la nostra suprema speranza”.
Sono l’ala più estremista, fedele all’ex Presidente Morsi, nata per volontà di un insegnante egiziano operante a Ismailia, sulle rive del Canale di Suez che voleva arginare il fenomeno dell’occidentalizzazione della società islamica.
E’ notizia degli ultimi minuti che sarebbe morta anche la figlia e il genero del numero due dei Fratelli musulmani, Khairat al-Shater. La notizia è stata riportata dall’emittente televisiva al Arabiya. Si aspettano conferme.
“Sono profondamente addolorata per quanto sta avvenendo in Egitto e per la perdita di vite umane”.Così il ministro degli Esteri Bonino.”Avevo espresso l’auspicio che i sit in si svuotassero grazie al raggiungimento di un accordo tra le parti e non con l’intervento della polizia che non aiuta la ricerca di una soluzione alla crisi”.”Mi rivolgo a tutte le forze in campo -ha aggiunto- affinché facciano tutto quanto in loro potere per fermare immediatamente la violenza ed evitare un bagno di sangue”.
Sono dovuti passare quasi 15 giorni, ma poi il caso è scoppiato. Il concerto della cantante Dionna Dal Monte, avvenuto il 1 agosto scorso ha creato un vero e proprio caso. La cantante infatti, in occasione della Fiera di San Lazzaro (quella descritta da Guccini), è salita sul palco e si è esibita al Summer Rockin 2013, un evento collaterale della kermesse che si tiene proprio nel parco dedicato alla Resistenza. Dionna dal Monte è nota per le sue performance di ultra destra e già la polemica era scoppiata a Senigallia qualche giorno fa quando uno spettatore si era lamentato della scelta dell’organizzazione:
«La cantante faceva impunemente sfoggio di diversi simboli nazisti tatuati sul corpo: il simbolo delle SS sul viso e una sgargiante svastica sul seno sinistro. Non soddisfatta, Dionna Dal Monte ha concluso l’esibizione salutando il pubblico con un braccio teso in stile hitleriano; agghiacciante. Dopo un paio di domande nel backstage ho saputo che la ragazza si è presentata al festival scortata dal cantante di un gruppo nazi-rock di Bologna, ‘I legittima offesa’. Viene da chiedersi se gli organizzatori del festival fossero a conoscenza delle simpatie neo naziste della cantante; in caso contrario, con che criterio scelgono gli artisti da invitare? In un momento in cui si cerca di combattere con tutti i mezzi il razzismo negli stadi e di promulgare leggi contro omofobia e violenza sulle donne, questi plateali richiami agli eventi più bui del ventesimo secolo lasciano di stucco. Veramente un pessimo spettacolo».
Il marito ha spiegato: «Mia moglie ha un tatuaggio con una svastica che rispecchia la sua ideologia politica, ma lei è statunitense e in America non c’è tutta questa contrapposizione intorno alla politica». Il problema infatti non si porrebbe se salisse su un palco qualsiasi americano, ma essendosi esibita nel Parco della Resistenza a Bologna in occasione della Fiera di San Lazzaro l’imbarazzo è d’obbligo. Gli americani farebbero cantare un cantante russo il 4 Luglio? Forse dopo il Datagate e il raffreddamento dei rapporti Usa-Russia è difficile che un cantante russo si possa anche esibire al Festival delle Fragole Vashon Island nello stato di Washington (e forse è meglio così dato che la musica è sempre di ottimo livello nei Festival americani)!
Il sindaco di San Lazzaro, Marco Macciantelli, informato dell’accaduto, ha diffuso una nota soltanto questa mattina. «È un fatto gravissimo, che non intendo far passare sotto silenzio, né come una svista, né come una distrazione. Su queste cose non si scherza». Quello che è accaduto, continua la nota «è un’offesa per la comunità e l’amministrazione di San Lazzaro. Sono portato a ritenere che quanti hanno coinvolto la persona in questione non ne conoscessero le caratteristiche. In ogni caso non deve più accadere. Non risultano al momento che siano stati effettuati pagamenti, verificheremo le cose con estremo rigore, anche da questo punto di vista».
Altro fango sull’Italia e soprattutto sulla Sicilia? Il deputato regionale del Pd Fabrizio Ferrandelli ha scoperto a Copenaghen il ristorante Mama Rosa dove abbinano la Sicilia con Cosa Nostra sfruttando i soliti stereotipi mafiosi.
Da qualche giorno – spiega Ferrandelli – ero a Copenhagen con mia moglie e la piccola Bruna. Un po’ di relax con la mia famiglia, per poi tornare sabato a Palermo. Ieri sera un veloce boccone che però è andato di traverso. Sapete perché? Perché mentre anche in Danimarca arrivano gli echi di una sorta di gara, di sfida in salsa siciliana a chi è più antimafioso dell’altro, come se alla fine in palio ci fosse una medaglia, una patente, un documento valido per l’espatrio, in Europa la Sicilia è ancora stampata, immaginata, non nelle brochure turistiche ma nei menù di locali vergognosi che propongono ai turisti pizze mafiose. Insomma, da noi l’antimafia litiga e all’estero la Sicilia è sempre e solo mafia- Ieri sera io e mia moglie Claudia ci siamo trovati davanti all’ennesima vergogna: la ‘pizza mafioso’ di Copenhagen e tanto per rimanere in tema la ‘pizza Al Capone’. Specialità del ristorante Mama Rosa di Copenhagen.
Questa la foto del menu del ristorante che indica la “prelibatezza” fra le sue portate:
Come riportato da BlogSicilia:
Risale a pochi mesi fa il caso del ristorante viennese Don Panino, che ironizzava sul proprio menu su vittime di mafia come il magistrato Giovanni Falcone e il giornalista Peppino Impastato.
“Per uno strano scherzo del destino, – continua Ferrandelli – avevo già preparato un dossier da presentare la prossima settimana in Commissione regionale Antimafia dove racconto con numeri e foto il modo distorto con il quale in tanti posti del mondo si rappresenta l’immagine della nostra Sicilia e del nostro Paese all’estero. Perché quello di Don Panino non è un caso isolato”.
Il dossier è stato predisposto dal deputato Pd grazie alle segnalazioni dell’associazione “MafiaContro” e del suo portavoce Renato Campisi che, all’iniziativa in ricordo dell’assassinio del giudice Costa, hanno consegnato a Ferrandelli una documentazione dettagliata e una lettera rivolta al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nella quale si segnalano tanti ristoranti, e non solo all’estero, con insegne che inneggiano le gesta mafiose (Pizza Connection, Il Padrino, Don Vito Corleone, etc.).
“Ieri sera in Danimarca – ribadisce Ferrandelli – l’ennesima vergogna che allegherò al fascicolo. Sono veramente sdegnato e dobbiamo sdegnarci tutti per i tanti che hanno combattuto e combattono la mafia. Il rispetto della memoria di chi ha sacrificato la vita in nome della legalità e della libertà e il rispetto di chi, in silenzio, pratica quotidianamente la legalità e si batte contro ogni forma di criminalità devono prevalere sempre su dibattiti sterili e sulle contrapposizioni che servono solo a dividere un fronte che dovrebbe stare unito per il bene della Sicilia e dei siciliani”.
Ennesimo caso di sessismo? Sembra proprio che in Russia per far rispettare i limiti di velocità alle autovetture che spesso li infrangano si sia scelto un metodo molto “originale”: due spogliarelliste si sono appostate indossando solo biancheria intima,cartelli stradali con i limiti in mano e stivaloni ai piedi. Forse il limite di velocità sarà rispettato ma è stato superato il limite del trash e del cattivo gusto.
Giuseppe Albertini, 47 anni, è morto soffocato mentre cenava con i famigliari nella sua casa a Pertica Bassa, in provincia di Brescia, dopo che un boccone di cibo gli è andato di traverso, finendo in trachea e ostruendo irrimediabilmente le vie respiratorie. Così una normale cena in famiglia si è trasformata in tragedia. Inutili i tentativi disperati della moglie e dei due figli della coppia. Quando è arrivato il 118 per l’uomo non c’era più nulla da fare.
L’Europa veleggia fuori dalla recessione secondo la stima flash di Eurostat nel secondo trimestre 2013 il Pil cresce dello 0,3% sia in Eurozona che nella Ue-27. Un valore superiore alle previsioni e soprattutto il primo dato positivo dopo sei trimestri di cali consecutivi. Sicuramente non è l’uscita dai guai perché basta confrontare lo stesso trimestre del 2012 e scoprire che il Pil è a -1,1 in Eurozona e di -0,7 nella Ue, però il dato non è pessimo. E l’Italia? In Italia le cose non vanno, altro trimestre nero a -0,2%. Peggio di noi Cipro a -1,4%. Meglio di noi anche la Spagna con -0,1%. Volano gli Usa a +1,4% e bene in Giappone a +0,6% (anche se c’è stata una frenata rispetto al trimestre scorso in cui l’indice si attestava su +0,9%). Crescita anche per la Germania, la Repubblica Ceca e la Finlandia con un favorevole +0,7%.
La ripresa italiana dove sta? Sicuramente nella mente dei politici che continuano a esultare in un clima di instabilità politica che sicuramente non aiuta il nostro Paese. Troppa attenzione ai problemi del Cavaliere e tutto rimandato all’autunno. La spending review sulle auto e sugli aerei di stato è arrivata tardi, quando ormai gran parte delle spese dell’anno in corso sono già state effettuate, quindi se risparmio ci sarà sarà sugli esercizi futuri. Tutto rimandato, il futuro è rosa, ma il Pil dell’Italia fa il gambero rosso ?
Alessandro Matri dovrà riflettere in questo Ferragosto, visto che si trova tra la sua voltontà di giocare le proprie carte alla Juventus e l’impossibilità di convincere Conte e Marotta a dargli una nuova chance: ibianconeri hanno infatti trovato l’accordo con il Napoli. Il club partenopeo darebbe 12 milioni alla Juve e 3 per cinque anni al giocatore che si è preso qualche giorno per riflettere. Sembra però che la soluzione azzurra sia la meno complicata e quindi il sì potrebbe essere vicino. Ma la questione non è solo tecnica, c’è anche il lato economico, che riguarda anche gli evenutali bonus. Lo scoglio è sempre lo stesso quando ci si trova a che fare con De Laurentiis: i diritti d’immagine. La risposta, comunque, potrebbe arrivare dopo la Supercoppa italiana.
Lance Brieschke, tatuatore di Austin, in Texas, ha deciso di ricoprire il suo corpo di 200 macchie tatuandosi ogni centimetro del suo corpo, genitali compresi. L’uomo è diventato così “Larry Leopard”, l’uomo leopardo. La sua famiglia non ha gradito e lo ha disconosciuto, alcuni locali della città non lo fanno entrare. Lui non si fa troppi problemi ed è appena diventato padre.
Sono ancora i Fratelli musulmani a denunciare il massacro, che secondo loro, sta compiendo la polizia egiziana, che questa mattina avrebbe massacrato almeno 200 persone (e ferendone 8000) sparando sulla folla dei manifestanti Pro-Morsi. Dall’altra parte il ministero dell’Interno ha annunciato che due membri delle forze di sicurezza sono stati uccisi durante lo sgombero delle piazze pro-Morsi, aggiungendo che sono stati i manifestanti ad aprire il fuoco contro la polizia. Per il ministero della Salute egiziano, poi, per il momento non si conterebbe alcuna vittima, ma solo 26 feriti, nello schieramento pro-Morsi durante il rastrellamento da parte della polizia. Il clima è infuocato e minuto dopo minuto la situazione al Cairo è in evoluzione.
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La notizia dei morti durante lo sgombero dei presidi pro-Morsi da parte della polizia in Egitto è «estremamente preoccupante» per la Ue. «Ribadiamo che la violenza non condurrà ad alcuna soluzione e facciamo appello alle autorità egiziane a procedere col massimo autocontrollo» ha detto il portavoce di Catherine Ashton.
L’Ambasciata d’Italia a Il Cairo invita i connazionali in Egitto a “tenersi lontani dagli assembramenti”. “Siamo sempre raggiungibili allo 0227943194/5”, si legge su Twitter.
Sicuramente il caso di Giovanni Pagotto, fondatore e presidente di Arredo Plast Spa, holding di Ormelle, maggior fornitore di prodotti in plastica per l’Ikea, è un caso strano, ma che ci deve far riflettere. E’ strano che in questa azienda la crisi non si sente, l’impresa cresce e lui assume, ma la maggior parte sono stranieri.
«Uno che viene al colloquio di lavoro accompagnato dalla mamma, l’altro che, al telefono, ti risponde che è interessato ma non prima di tre mesi perché sta studiando per la patente. Ma si può?». Queste le prime parole di Giovanni Pagotto che poi aggiunge: Pochi giorni fa avevamo contattato un neolaureato in ingegneria aerospaziale, ci ha detto che sarebbe venuto se lo avessimo mandato all’estero. Gli ho risposto che volevo rifletterci due giorni ma quando l’ho richiamato per annunciargli che lo avrei inviato alla nostra sede canadese aveva già trovato un altro posto in Germania. Questi in Italia proprio non ci vogliono stare».
Eppure ci sono ingegneri che da lei hanno fatto carriera. La fabbrica di Motta che lavora solo per Ikea è diretta da uno di questi. «Si, però quando il ragazzo è arrivato lo abbiamo messo a “tirare bulloni”, mica in ufficio. Ha fatto strada un po’ alla volta ».
E gli altri? Gli ambienti qui sono puliti, la paga è quella del contratto e i superminimi non mancano. Cosa c’è che non va? «C’è che gli italiani non hanno fame. A 16 anni andavo in bicicletta da Ormelle a Conegliano per lavorare alla Zanussi, a 27 ero responsabile di mille operai. Prova a dirgli a questi qua che una volta al mese devono lavorare il sabato o la domenica. Capisco che fare i turni è un sacrificio ma le macchine qui non possono fermarsi».
Gli stranieri sono più disponibili, insomma? «Mi tocca dire di si. Qui dentro ce n’è da ogni parte del mondo, uomini e donne».
Comunque sia, il suo gruppo cresce sempre da anni. Uno stabilimento dopo l’altro, lei ha messo su un impero. Ikea pesa solo per un quinto o poco più del suo business ma è un’ottima credenziale. Segno che non è vero che in Italia non si possa fare industria. «Nel 2000 ho venduto la Glass Idromassaggio di Oderzo ad un gruppo americano. Mi hanno dato una cifra notevole e l’ho investita tutta in questi capannoni. Il fatto è che dieci anni più tardi gli stessi capannoni li avrei messi all’estero».
Perché? «Devo fare l’elenco? Burocrazia, tasse, costo del lavoro e dell’energia. Ecco perché per rimanere competitivo, e per certi prodotti lo siamo più dei cinesi, le mie macchine estremamente automatizzate non devono fermarsi mai. A tre giorni da un ordine Ikea vuole i prodotti in ogni suo negozio d’Europa».
A parte Ikea, i vostri clienti chi sono? «Le vendite sono per l’85% all’estero. Negli Usa la nostra controllata canadese rifornisce Walmart, la più grande catena di vendita al dettaglio del mondo. Ma i nostri articoli in plastica si trovano un po’ dappertutto nella grande distribuzione».
I conti come sono, fatturato a parte? «L’Ebitda è vicino al 14,5%, quando c’è in giro qualcosa di interessante da rilevare cerchiamo di farlo, e finora sempre con mezzi nostri».
E qualcuno che vi chieda di diventare socio c’è? «Più di qualcuno, ma i fondi d’investimento ragionano in un modo che mi piace poco. Fino a poche settimane fa stavamo dialogando con uno americano, poi le trattative si sono fermate. All’inizio volevano una quota di minoranza, poi hanno cominciato a parlare di 51% e abbiamo chiuso il discorso ».
Contare su liquidità propria non può continuare all’infinito se volete allargarvi. Mai pensato alla borsa?«Si, ma non è ancora il momento. Adesso il valore del titolo non rispecchia mai quello reale. Ci vorranno almeno due o tre anni prima che una quotazione torni ad essere una scelta interessante».
L’America non rinuncia al suo “Sogno” nemmeno in tempo di crisi, anzi sembra che tutti i nuovi idoli debbano, ora più che mai incarnare quell’immagine di vincenti, “bravi ragazzi molto esuberanti”, uno dei tanti che però ce l’ha fatta. E’ il caso di Justin Bieber e Selena Gomez, belli e patinati, icone per quel pubblico, per lo più femminile, che si esalta a sognare canzoni romantiche e melodiche. Poi c’è invece l’altra medaglia che invece viene dall’Inghilterra, non quella dei One Direction che si situano sulla stessa linea di Bieber e Gomez, ma quella delle voci ‘arrabbiate’ che gridano il disagio delle periferie. Dai Clash di Joe Strummer fino ai Libertines di Carl Barât e Pete Doherty, che con le loro canzoni combattono per far emergere le problematiche sociali e non raccontano di realtà edulcorate. Ma oggi più che mai il rock britannico si affida a Archy Marhsall, in arte King Krule cantautore e produttore che per il suo diciannovesimo compleanno – il prossimo 24 agosto – si regala la pubblicazione del primo album, 6 Feet beneath the moon (Sei piedi sotto la luna).
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Ma chi è King Krule?
Figlio di un art director della BBC, nipote di un musicista ska (lo zio era uno dei Top Cats). A otto anni Archy già scrive canzoni. A 11 riceve in regalo dal padre un registratore a otto piste. Poi, adolescente, si concede ad alcune band del suo quartiere, nel sud-est londinese. Infine prende coraggio e inizia a esibirsi da solista, con moniker fantasiosi: DJ JD Sports, Edgar the Beatmaker, e a sedici anni si autobattezza Zoo Kid. È l’alias che lo sbatte per la prima volta sulle pagine dei magazine. Archy ha una bella voce baritonale, profonda, scura, cavernosa, l’esatto contrario di quanto ti aspetteresti dal suo aspetto fragile e sagaligno. Canta la delusione, il disorientamento sociale, la frustrazione e la rabbia della sua generazione con la personalità dell’autore di carattere.
Viaggio all’inferno per andare nel lato oscuro della musica giovanile!
Un’uscita in bicicletta con la famiglia si è risolta in tragedia a Galzignano Terme, in provincia di Padova. Ieri sera, poco dopo le 22, su viale delle Terme una Ford Focus ha travolto un’intera famiglia e provocato la morte di Nicoletta Lissandrin, 47 anni, moglie dell’assessore al bilancio del Comune di Galzignano Stefano Miola. Anche il marito è rimasto ferito nell’incidente in cui sono stati coinvolti anche i due figli della coppia e la fidanzata del primogenito. Stando a una prima ricostruzione, la coppia si trovava in bicicletta con i tre ragazzi quando la vettura blu li ha travolti sopraggiungendo alle loro spalle lungo un tratto rettilineo. La donna è morta sul colpo, dopo essere stata colpita in pieno, mentre Miola ha riportato ferite alla testa, oltre che in più parti del corpo, ed è stato ricoverato. I ragazzi, illesi, sono sotto choc, così come pure l’investitore. Molte le persone accorse sul luogo dell’incidente, a iniziare dal sindaco e dall’ex sindaco, a cui si sono aggiunti parenti, amici e il parroco. Sul ciglio, in mezzo all’erba, le ruote di una bicletta nera. Le altre sono finite nel fosso. E per decine di metri sono rimasti i segni dell’impatto che ha trasformato in tragedia una gita di 5 ciclisti.
Ridley Scott, è impegnato in Spagna nelle riprese del suo prossimo film “Exodus” che narrerà la vita di Mosè. Servono 1800 figuranti “denutrite” per fare gli schiavi, solo che in Spagna c’è chi la fame la fa davvero e va avanti solo con piccoli prestiti tra famigliari e conoscenti. Così il Corriere della Sera di oggi 14 agosto racconta che, per quegli 80 euro al giorno, c’erano 10 mila persone in fila ad Ameria in Andalusia e nel paesino accanto si sono presentati in 5 mila. Crisi economica spagnola e grande produzione americana. Crisi vissuta sulla propria pelle e schiavitù raccontata in una pellicola, strani destini che s’incontrano e generano un caso come quello di Pedro B. H.:
“Pedro B. H., 9 anni, da grande vorrebbe fare il calciatore oppure, quando capita che la sua squadra prenda troppi gol, l’astronauta. Non ha mai pensato di diventare attore. Oggi però si presenterà ad un provino per far parte del prossimo film di Ridley Scott. Salterà il doposcuola estivo organizzato per i bambini in difficoltà come lui dal Comune di Almería, nel Sud della Spagna. Per una volta sono mamma e papà ad insistere. Anche loro giovedì scorso sono stati in coda sperando d’entrare nell’esercito delle comparse necessarie al colossal «Exodus» sulla vita di Mosè. È andata bene a papà, male alla mamma…”
“…Il miraggio per la famiglia di Pedro sono gli 80 euro al giorno promessi dalla produzione. I genitori sono disoccupati, il sussidio si è esaurito. Ora si tira avanti a prestiti familiari. In compenso però il piccolo incarna alla perfezione la richiesta del regista di ‘Blade Runner’ e ‘Il Gladiatore’ per rappresentare gli schiavi dell’antico Egitto: ‘Si cercano figuranti di carnagione scura e corporatura asciutta, magra, spigolosa’. Come scriveva ieri su El Mundo Eva Diaz Pérez, si cerca il ‘profilo fisico della miseria…”
“…Il provino di oggi è riservato ai bambini sotto i 12 anni. Ridley Scott ha dovuto cambiare indirizzo. Le code degli adulti aspiranti schiavi sono state surreali: magri e grassi, giovani e vecchi, biondi e bruni. Si sono rifiutati di lasciare il posto anche quando i traduttori sono passati lungo la coda per confermare che le pance da birra non si addicevano ai mesti costruttori di piramidi. Pochissimi hanno desistito. Troppa la fame per gli 80 euro al giorno promessi in autunno. Nella provincia di Almería la disoccupazione giovanile ronza attorno al 60%, per gli altri non scende sotto la metà. Così oggi i produttori hanno fissato il casting dei minorenni nel palazzetto dello sport. È lì che Pedro giocherà la sua carte da bimbo schiavo…”
La disoccupazione come conseguenza della crisi, in Spagna sta colpendo i bambini:
“Pedro è tra i 100mila scolari andalusi che hanno la mensa gratis a scuola. Il 50% di tutti quelli che restano a mangiare nella pausa pranzo. Serve a ridurre il tasso di malnutrizione minorile.Nella ricca Catalogna una famiglia su dieci ha cancellato dalla lista della spesa carne o pesce perché non può permetterselo. La conseguenza sono 50mila bambini che soffrono di una “severa malnutrizione”.
“Terzo Mondo? Sì, non fosse per lo Stato e la rete di resistenza familiare. Nel 2010, ultimo dato diffuso, gli spagnoli assistiti in qualche modo dallo Stato erano uno su sei, il 20% in più rispetto a tre anni prima. In compenso i fondi del welfare, invece di crescere, sono precipitati. Tra 2010 e 2012 meno 65%. ‘Trecentomila famiglie in tutta la Spagna – si legge nell’ultimo rapporto Caritas – avrebbero bisogno di aiuto sociale, ma non ricevono nulla a causa della riduzione dei finanziamenti’.
La ‘schiavitù’ filmica darà da mangiare alla disoccupazione reale spagnola?
La Farnesina ancora non ha confermato il presunto omicidio di Padre Paolo Dall’Oglio, sparito in Siria a fine luglio, ma Lama Atassi, segretario generale del Fronte Nazionale Siriano, in un’intervista a Tgcom24 ha dichiarato che “Dietro l’omicidio di Padre Dall’Oglio c’è Assad, lui ha infiltrato i gruppi estremisti in Siria per delegittimare la rivoluzione”. Era stato lo stesso Atassi a dare la notizia della presunta morte del gesuita lo scorso lunedì: “Informiamo, con profondo dolore, che abbiamo ricevuto oggi da una fonte affidabile, la notizia che Padre Paolo Dall’Oglio è morto. Che Dio abbia misericordia della sua anima”. Riferendo che “La notizia ci è stata riferita da un alto funzionario, che vuole rimanere anonimo, dell’Esercito siriano libero (Free Syrian Army), siamo più che certi che l’informazione sia fondata”. Secondo Atassi “Gli assassini di Padre Dall’Oglio non hanno ancora voluto consegnare il corpo. Si tratta di un piccolo gruppo di estremisti islamici, legati ad Al Qaeda. Non ho altri particolari sulla sua morte”. Alla domanda “Quali prove avete della sua morte?” spiega quindi che “Prove materiali alla mano non ce ne sono, ma ci fidiamo di questa fonte, data la sua importanza e posizione. La mancanza di qualsiasi contatto di Padre Dall’Oglio di fatto è già una prova. Altrimenti ci sarebbero stati tentativi di contatti da parte dei rapitori”. E circa la ricorstuzione di quello che sarebbe successo al gesuita: “Non so se si potrà mai avere una vera e propria ricostruzione dei fatti. E’ difficile in questo tipo di situazioni. Non posso dare una data precisa della morte, so però che Dall’Oglio è caduto nelle mani di persone che non lo hanno mai trattato come un amico, ma come un vero e proprio nemico. E’ stato processato e condannato da un tribunale islamico, composto da individui che non hanno nessuna nozione di giustizia”. E sul perchè non ci sia stata nessuna rivendicazione ufficiale: “Difficile che lo facciano, ritengo infatti che rivendicare l’uccisione di Padre Dall’Oglio potrebbe mettere a disagio le forze coinvolte. Potrebbe esserci infatti una reazione negativa, dato che era una persona amata in Siria. La gente potrebbe cominciare a mettere in forse l’operato di questi gruppi”. Ma Atassi spiega anche le motivazioni che avrebbero condotto al presunto omicidio: “Una delle ipotesi è che questi estremisti possano essere stati infiltrati dal regime, per creare una sorta di strategia della tensione. Nel corso del conflitto Assad ha favorito prima il passaggio di questi gruppi dalla Siria all’Iraq, dove ci sono campi di addestramento, e poi il rientro in Siria. Assad in particolare utilizzerebbe questi gruppi per dimostrare alla comunità internazionale che quella in corso in Siria non è una rivoluzione, ma azioni terroristiche di gruppi estremisti”. Ci sarebbero anche responsabilità politiche dell’Occidente dietro la morte di Dall’Oglio quindi? “In parte sì. Le grandi potenze hanno scelto l’opposizione a cui fare riferimento. Un’opposizione che non si è dimostrata all’altezza delle aspettative del popolo siriano: non è sufficientemente strutturata, ma in compenso è corrotta tanto quanto il regime di Assad. E’ un’opposizione che si è rivelata non costruttiva, che non ha lavorato per il popolo. In compenso, come i dittatori del Terzo Mondo, viaggia su jet privati, abita in palazzi e ville di lusso e vive nel privilegio. Nel frattempo la popolazione non riceve aiuti umanitari: quello che arriva infatti finisce nelle tasche dei membri corrotti dell’opposizione. Negli ultimi due anni la rivoluzione e i suoi ideali sono stati messi all’asta. Tutto questo ha creato un disorientamento, dovuto a un vuoto ideologico: ed è questa sfiducia creatasi a causa dell’opposizione che ha aperto le porte agli ideali estremisti”.
Ennesima violenza contro le donne, ennesima lite che poteva sfociare in tragedia, ma fortunatamente si è conclusa con una prognosi di 8 giorni per la donna, vittima della violenza dell’ex marito. Lui, pensionato 62enne, originario della provincia di Lecce e residente a Toano (RE), separato dalla moglie da circa un mese, ha perso la testa durante una lite in strada a Casalgrande, nel Reggiano. Poi improvvisamente è arrivata la coltellata alla gamba della ex moglie con un coltello serramanico. L’uomo è stato condotto in caserma e la donna medicata.
E’ sfida a suon di Pop tra Katy Perry e Lady Gaga nelle Radio e nelle classifiche dei singoli digitali. Era prevedibile, Roar e Applause sono da poco disponibili e già si sono conquistati le vette delle classifiche. A poche ore dal loro rilascio, il singolo della Perry sembra resistere alla numero uno di iTunes America e di molti altri paesi, ma in meno di 24 ore Lady Gaga si è già arrampicata alla numero 2 e non è detto che presto non scalzi la Perry dal trono. Stesso discorso per le radio statunitensi, che al momento hanno abbracciato meglio “Roar” con 89 adds ufficiali nelle stazioni, su le 64 ottenute da Gaga, ma si tratta solo di dati provvisori: Roar è uscita prima di Applause e il vantaggio potrebbe derivare solo da questo. Per conoscere il responso, bisognerà quindi attendere la settimana prossima, con le classifiche ufficiali dei singoli.
Tragedia al porto di Mumbai dove un sommergibile della Marina militare indiana, l’Ins Sindhurakshak, della classe Kilo, di fabbricazione russa, è stato coinvolto in un’esplosione provocando la morte di almeno 18 marinai intrappolati a bordo. Subito dopo lo scoppio parte dell’equipaggio è riuscito a mettersi in salvo, pur riportando ferite di varia entità. L’esplosione è avvenuta poco dopo la mezzanotte locale in una zona di massima sicurezza del porto. Anche se si pensa che l’esplosione sia stata provocata da un cortocircuito, le autorità non escludono l’ipotesi di un attacco e la Marina indiana ha aperto un’inchiesta sulle cause dell’incidente, che ha provocato l’affondamento del battello: alcuni testimoni hanno riferito che il sottomarino è adagiato sul fondo del porto, con solo una parte visibile in superficie. “A causa del danno, non ancora noto, provocato dall’esplosione”, ha riferito un portavoce della marina, è rimasta in superficie solo una parte del sottomarino, messo al servizio della Marina indiana nel 1997. Il sottomarino è tornato dalla Russia a maggio, dopo che sono stati effettuati dei lavori di manutenzione e aggiornamento per 80 milioni di dollari.
E’ terminata in tragedia la corsa ciclistica amatoriala “Trofeo Razza Piave – Memorial Luigi Zanchetta” che si teneva a Rustignè di Oderzo, in provincia di Treviso. Un corridore, il 66enne Giovanni Biasetto, tipografo in pensione residente a Cavrie di San Biagio di Callalta, è rimasto coinvolto nella caduta che ha coinvolto un gruppo di partecipanti ed è morto poco dopo all’ospedale di Oderzo. Il cicilista amatoriale stava pedalando con i compagni di squadra del Bertoldo Team di Massanzago quando, nel corso del secondo giro della competizione, è caduto a terra ed ha sbattuto la testa sull’asfalto. Coinvolti nella caduta altri cinque ciclisti, rimasti illesi. Soccorso subito, le condizioni del 66enne apparivano già gravi. L’uomo è deceduto poco dopo, quando già era stato condotto all’ospedale opitergino. Ora resta da capire la causa della tragedia: non è chiaro infatti se la caduta sia avvenuta in seguito ad un malore o sia stata un incidente di gara. Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso. Biasetto lascia la moglie e le tre figlie.
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