Che la Roma fosse attiva nel calciomercto non è una sorpresa, ma che fosse già riuscita a mettere a segno un colpo come quello del trequartista argentino del Boca Juniors, Leandro Paredes stupisce comunque. Il giocatore, essendo extracomunitario non potrà approdare nel team prima di giugno, ma già dalla prossima settimana sarà a Roma, intanto si cerca una squadra dove parcheggiarlo nel girone di ritorno. La Roma è comunque alla ricerca di un centrocampista di qualità come il cagliaritano Radja Nainggolan o il parmense Parolo per il quale il club emiliano non intende fare sconti al ds giallorosso Sabatini: 2,5 milioni più Caprari è l’offerta romanista, ma questa proposta forse non basterà e allora ci sarà bisogno di un rilancio più sostanzioso.
Sabatini discute anche col Genoa del passaggio di Marquinho in Liguria: in settimana il tecnico dei Gasperini si è sentito al telefono col brasiliano per convincerlo, si tratta per il trasferimento a titolo definitivo.
Brindisi dopo il successo con la Fiorentina al Macro, il museo di arte contemporanea di Testaccio che questa sera ha ospitato la Roma. Presenti tutti i giocatori: Francesco Totti, Daniele De Rossi, Federico Balzaretti, Bogdan Lobont, Morgan De Sanctis, Lukasz Skorupski, Leandro Castan, Maicon, Mehdi Benatia, Nicolas Burdisso, Tim Jedvaj, Vasilis Torosidis, Kevin Strootman, Rodrigo Taddei, Miralem Pjanic, Marquinho, Dodò, Michael Bradley, Alessandro Florenzi, Mattia Destro, Gervinho Marco Borriello. La dirigenza è stata rappresentata dal dg Mauro Baldissoni, dall’ad Italo Zanzi, dal ds Walter Sabatini e dal presidente James Pallotta. Rudi Garcia in total black, ha brindato con James Pallotta. Domenica 5 gennaio alle 20.45 la squadra infatti sarà impegnata a Torino contro la Juventus.
Emanuele Giaccherini parte per approdare al Sunderland e Conte, che non ha per nulla gradito la cessione, ha bisogno di trovare qualcuno con cui sostituirlo. Per colmare le lacune della rosa, il club bianconero inizia già a muoversi e l’obiettivo principale è il giallorosso Marquinho, al quale Garcia non lascia molto spazio. Per il giocatore, già ad agosto era stata intavolata la trattativa, poi non portata a termine per mancanza di tempo.
L’ennesima provocazione? L’ennesima mercificazione del corpo femminile? L’ennesima foto che Laura Cremaschi ha postato sul web per cercare di attirare l’attenzione dopo che la Roma è riuscita ad aggiudicarsi la vetta della classifica. Così, per festeggiare il momento, la Cremaschi si annoda una sciarpa intorno ai glutei e l’effetto voluto è presto realizzato. Forse sarebbe il caso di festeggiare con un messaggio meno esplicito… ormai il fondo schiena della Cremaschi lo si conosce senza bisogno di sottolinearlo ogni volta.
Ombra sulla festa della Roma dopo la vittoria nel derby. Spunta in rete il gestaccio di De Rossi al 94′, rivolto alla curva laziale, subito dopo l’annullamento del gol appena siglato da Klose. Il giallorosso, a una giornata di distanza dal fattaccio, parla ai microfoni di TeleRadioStereo e ci tiene a presentare le sue scuse: “Per me non è mai normale l’avvicinamento al derby. Io mi rendo conto di viverla in maniera particolare – ha spiegato De Rossi – e a 30 anni ho solo un pizzico di lucidità in più in campo”.
Una domenica assolata, una capitale militarizzata e un Olimpico preso d’assalto da 50mila spettatori. Rispetto all’ultimo derby, quello che si è giocato il 26 maggio scorso, la squadra giallorossa ha cambiato molto l’assetto. Di quella formazione oggi giocheranno solo quattro giocatori, molto meno rimaneggiata invece la squadra biancoceleste con 8 giocatori in campi rispetto all’ultima sfida contro la Lupa. A godersi lo scontro anche il presidente americano della Roma, Pallotta, che come twitta la società è presente sugli spalti.
A sorpresa nella formazione giallorossa gioca Gervinho al posto di Ljacic. Nell’attesa, le telecamere entrano nello spogliatoio della Roma:
e poi in quelli della Lazio:
Negli spalti c’è anche da sottolineare la presenza di Prandelli, forse alla ricerca di giocatori da inserire… forse anche un occhio particolare a Francesco Totti, che fresco di un nuovo contratto, ritrovata la forma atletica e godendo della fiducia di Garcia, potrebbe davvero essere inserito, nonostante i suoi 37 anni, nella nazionale per il mondiale del Brasile.
Ma in curva invece si dà il via alla coreografia della Roma. I tifosi, vista anche la vetta della classifica che i giallorossi dopo tre giornate sono riusciti a raggiungere, hanno voluto ringraziare i propri giocatori con striscioni e colori degni da finale di campionato.
Prima però di dare il calcio d’inizio, l’arbitro, Gianluca Rocchi, che ha già diretto altre volte il derby capitolino, insieme ai giocatori delle due squadre ha fatto rispettare un minuto di silenzio per la morte del pilota di motonautica Zantelli.
L’inizio della gara non è dei migliori per i giallorossi che faticano a uscire e sono succubi, nei primi minuti, di una Lazio molto aggressiva. Molti gli errori da parte di entrambe le squadre nei primi minuti di gioco. Sia la Roma che la Lazio faticano a trovare i giusti equilibri in campo. Lanci lunghi, palloni persi e cross sbagliati. Al 13′ viene fischiato anche un fallo di mano a Totti e arriva, forse involontariamente, un colpo da Hernanes. Subito dopo è proprio il capitano giallorosso a entusiasmare gli spalti con un gran colpo di tacco peccato che i suoi compagni perdono la palla e regalano la rimessa dal fondo alla Lazio.
Dopo i primi 20′ minuti giocati su ritmi elevati da parte della Lazio, arriva il calo dei biancocelesti.
Intanto in rete continuano gli sfottò tra romanisti e laziali, se ne era accorta anche ieri Selvaggia Lucarelli che aveva postato:
Davvero finita l’estate, sono tornati i post dei tifosi
Una buona occasione per Lazio arriva al 25′ per fallo di De Rossi su Candreva che fa scaturire una punizione da buona posizione, ma sugli sviluppi è lo stesso Candreva a battere sulla barriera e l’occasione si trasforma presto in delusione per i tifosi laziali e in un sospiro di sollievo per i romanisti.
La Roma tenta una risposta, ma la squadra è visibilmente sotto pressione, più che da parte degli avversari sembra che a tagliare le gambe dei giallorossi siano le pressioni psicologiche e le aspettative che la dirigenza, l’allenatore e i tifosi si attendono. Quelle conferme che davvero possono oggi aprire la strada a un campionato fatto di risultati e speranze.
Così tra la tensione del gioco ci scappa anche il fallo di Strootman su Klose, e di nuovo la Lazio può usufruire di una punizione. Peccato che Gonzalez che riceve la palla e decide di tirare da fuori area, ma non inquadra bene la porta. Ancora nessun serio pericolo per la Roma.
Al 30′ la vera occasione gol della partita capita a Gervinho. L’ivoriano schiaccia di testa su un cross perfetto di Totti generato da calcio di punizione, ma sbaglia nonostante fosse in perfetta posizione. Forse tentare in questo caso il tiro non si è rivelata la scelta migliore, nei pressi vi erano diversi compagni che avrebbero potuto agevolmente infilare la palla in rete. Alla Roma però questa occasione serve per ritrovare la grinta e il coraggio per presentarsi sotto la porta avversaria.
Al 35′ arriva l’ammonizione per De Rossi, cinque minuti dopo anche Florenzi prende il cartellino giallo. La tensione nella squadra romanista è altissima e sembra che questo primo tempo sia davvero solo sofferenza per i giallorossi, incapaci di arginare ansia e preoccupazione.
Il primo tempo finisce quindi sullo 0 a 0. Ora la Roma avrà l’intervallo per cercare di riordinare le idee e la Lazio può archiviare i primi 45′ in cui ha fatto prevalere il suo gioco, non si è risparmiata ed è sempre stata attenta in difesa. Le occasioni sicuramente potevano essere di più da parte di entrambe le squadre, ma è pur sempre un derby, con i giallorossi in fuga per la vetta della classifica. Ora sarà Garcia che dovrà cercare di riportare le teste dei giocatori sul terreno dell’Olimpico e strapparle agli incubi di cui sono stati vittima nella prima parte di gara. Dall’altra parte il compito di Petkovic non è meno difficile: dovrà spronare i biancocelesti a giocare 45′ alla ricerca di una vittoria con una Roma che sicuramente cambierà volto nella ripresa.
Riprende la ripresa allo stadio Olimpico, ma ancora è la paura che domina in campo.
Al 46′ un brutto fallo su Totti costa l’ammonizione a Lulic. Sul calcio di punizione battuto dal capitano giallorosso, il colpo di testa di Pjanic non è certo pericoloso ed è facile preda per Marchetti. Il derby non decolla e Garcia sostituisce Florenzi con Ljajic. Subito si cambia passo e il derby cambia volto. Si fa insistente il pressing della Roma sotto la porta dei biancocelesti e al 56′ sul corner per la Roma battuto da Totti, la palla arriva a Pjanic che ottiene un altro calcio d’angolo. Due minuti dopo continua la serie dei calci d’angolo per la Roma, sintomo che la squadra sta ritrovando lo slancio che l’aveva caratterizzata nelle ultime gare. E questa volta è Hernanes che salva la porta mettendo in angolo un pericoloso tiro di Maicon. Sullo sviluppo, Cana si è aiuta un po’ troppo con le mani per fermare De Rossi, ma l’arbitro non vede nulla. La Roma alza il ritmo e per la Lazio iniziano i problemi.
E arriva immancabilmente, al 62′, il gol di BALZARETTI. E’ 1 a 0 per la Roma!
Un azione da vedere e rivedere. Sull’azione precedente al gol infatti aveva già tentato lo stesso Balzaretti su un cross di Totti da calcio d’angolo la rete, ma poi sulla ribattuta Ljacic non aveva insaccato per un pelo. Ne è scaturito un altro calcio d’angolo battuto da Totti e questa volta Balzaretti al volo di sinistro ha segnato.
Al 67′ c’è la ricerca del raddoppio con Ljajic che tira in porta con un destro a incrociare, ma nessun pericolo in questo caso per Marchetti. La Lazio perde la testa, il tecnico corre ai ripari e sostituisce Cavanda con Floccari. ma la Roma ormai ha cambiato passo e spaventa i biancocelesti, così che Cana è costretto al fallo su Gervinho in accelerazione e viene ammonito.
Al 72′ premono ancora i giallorossi con De Rossi che ci prova di testa su calcio di punizione battuto da Totti per il fallo su Gervinho. Marchetti è bravo a salvare la situazione. Grande azione di Gervinho in contropiede, al ’76, peccato che poi sbaglia clamorosamente la conclusione. Intanto nello stadio i cori dei romanisti sono alti ormai al cielo. Ancora cambi per Petkovic che tenta il tutto per tutto. Costretto prima a mandare in campo Dias per Ciani e poi sceglie Hernanes al posto di Ederson.
La timida reazione della Lazio è al 79′ quando Klose prova a girare per Floccari in area giallorossa, ma De Sanctis arriva sul pallone. Ormai per la Roma sembra tutto facile, deve solo far passare il tempo e stare attenta alla propria rete. All’81’ c’è anche l’espulsione per Dias, che era appena entrato. Rocchi ha interpretato come interruzione di una chiara azione da gol il fallo commesso su Totti. Tra le polemiche e le proteste il finale del derby. Sul calcio di punizione scaturito dal fallo da esplusione, Ljajic tira benissimo, ma Marchetti c’è e salva in corner. Buona azione di Maicon, ottimo in questa gara, che al 87′, serve in area Gervinho che non se la sente di tirare e passa a De Rossi, alla fine i giallorossi trovano solo un calcio d’angolo. Affanno su affanno per la Lazio che colleziona falli su falli stavolta è ancora Cana su Maicon, con un abbraccioche di affettuoso non ha nulla a essere ripreso dall’arbitro. Al 90′ entra Borriello per Totti che riceve l’ovazione del pubblico. E al 92′ in pieno recupero ancora un miracolo di Marchetti su Borriello di testa.
Rigore per la Roma, ben oltre il tempo regolamentare, per un fallo di Ledesma su Ljajic. E’ lo stesso LJAJIC che mette in rete la realizzazione del penalty.
Sul finale, al 94′, di rabbia Klose insacca, ma il gol è annullato per evidente fuorigioco.
Il fischio finale arriva per salvare i biancocelesti dal terzo gol!
Un secondo tempo, in cui la Roma si è lasciata alle spalle l’ansia e la paura. Sicuramente nello spogliatoio Garcia ha trovato le giuste parole per far entrare una squadra che neppure lontanamente era riconoscibile da quella che aveva giocato i primi 45′. Così i giallorossi hanno costruito azione dopo azione contro una Lazio che ha fatto più che dignitosamente la sua partita, peccato che non abbia trovato la rete. Per i tifosi romanisti oggi è il giorno per sognare e sperare davvero che questo campionato li veda protagonisti come non avviene da qualche anno.
Lo sport, di solito più seguito da un pubblico maschile che femminile, ha spesso mercificato il corpo femminile. Basta pensare alla ragazza che saliva sul ring al termine di ogni round, o delle donne che spesso indossano la maglia della nazionale per sponsorizzarne la vendita, le cheerleaders del Napoli che intrattengono i tifosi e chi più ne ha ne metta. C’è poi chi posta in rete anche il pronostico del derby disegnandoselo su un gluteo. Forse, tra le tante foto che girano per la rete, l’immagine è anche ingenua, ma la domanda comunque sorge: perché incrementare e piegarsi al cattivo gusto dilagante in rete, invece di provare a uscire dal coro? L’immagine di per sé potrebbe anche essere ironica, ma data in pasto al pubblico del web sicuramente assumerà i tratti di quella “speculazione” mediatica a cui siamo abituati da troppi anni. Perché dunque Laura Cremaschi, la regina del #momentopronostico sui social network si è esposta ancora una volta a questa provocazione? Lei lo ha spiegato così “E’ un anno esatto che mi diverto a fare pronostici. Speriamo di festeggiare alla grande”.
Noi forse per festeggiare dobbiamo attendere che il pubblico sappia ritrovare l’ironia e non si lasci andare alla volgarità più banale!
A poche ore dal 139esimo derby della Capitale c’è il toto formazioni per Roma e Lazio, mentre a Roma la tensione aumenta, i cori nelle strade aumentano e le forze dell’ordine sono impegnate a evitare gli scontri. Ecco le formazioni più probabili che oggi scenderanno in campo:
Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi,Totti, Ljajic
Ultime ore concitate di calciomercato e in casa bianconera Marotta tenta di realizzare il suo piano: regalare a Conte Nainggolan e Gilardino. Il centrocampista belga del Cagliari è a Milano, scortato dal suo agente. Ai microfoni di Sky Sport ha però tagliato corto: “Io alla Juve? Sono qui, aspetto, vediamo che succede”. Ma il ds rossoblù Salerno a TuttoJuve.com nega: “Per Radja sono solo voci. Non c’è nulla in corso. Resta con noi”. Fatto sta che dopo la partita con il Milan il giocatore è rimasto in città. Si tratterebbe di un’operazione difficile quindi, ma non impossibile. E in caso non andasse a buon fine, per riempire la casella liberata da Giaccherini, c’è sempre il brasiliano della Roma Marquinho. Su di lui, però, sembrerebbe essere in vantaggio l’Inter. Ma in casa bianconera potrebbe approdare anche Gilardino, attaccante in forza al Genoa che, in caso, arriverebbe in prestito. Ma solo in caso di partenza a titolo definitivo di Quagliarella: su di lui Roma, Lazio e West Bromwich. L’arrivo di Gilardino è appoggiato da Conte, che vorrebbe inserire un centravanti d’area in un reparto avanzato dove ci sono principalmente seconde punte: il Gila sostituirebbe a livello tecnico l’attaccante lombardo più che quello campano.
E’ La Gazzetta Sportiva a dar la notizia che Marquinho sarà alla Juve la settimana prossima, anche se il club bianconero dovesse riuscire a far arrivare a Torino Zuniga. Stando a quanto ipotizza il giornale, potrebbero essere due le strade per vedere il giocatore con la maglia dei campioni d’Italia: uno scambio che porterebbe Matri alla Roma oppure un prestito secco. “Questa seconda opzione si concretizzerebbe se Antonio Conte avesse prima della fine del mercato anche l’esterno sudamericano del Napoli.” Possibilità però che sembra perdere consistenza in queste ore, visto che si parla di un possibile rinnovo di Zuniga con i partenopei. In attesa di conoscere le decisioni del club di De Laurentiis, vediamo come s’inserirebbero i giocatori nella scacchiera di Conte. Marquinhoandrebbe a prendere il posto lasciato libero da Giaccherini, ora al Sunderland. Zuniga, invece, coprirebbe il delicato ruolo di esterno per dare fiato ai titolari. Ma prima di fare i conti con gli arrivi, bisognerà fare i conti con le cessioni, come ha sottolineato anche ieri Marotta: “Qualche attaccante può partire”. Viene naturale pensare che i saluti possano essere per Alessandro Matri e Fabio Quagliarella, sempre più vicino alla Premier League, con la maglia del West Ham.
La Roma pronta a partire per gli Usa, ma nella lista dei convocati ci sono due assenze pesanti: Marco Borriello e Mattia Destro.
I motivi sono diversi, ma le assenze hanno richiamato immediatamente l’attenzione. Borriello è sempre più vicino a far ritorno al Genoa nell’ambito dello scambio con Gilardino che il ds giallorosso Sabatini sta perfezionando con Preziosi proprio durante questo caldo weekend di fine luglio. Mentre Mattia Destro dovrà continuare il protocollo riabilitativo personalizzato che dovrà aiutarlo a superare i problemi al ginocchio.
Quindi i due giocatori non saranno presenti nelle tre partite amichevoli che la Roma giocherà tra Stati Uniti e Canada. Convocati invece:
Roma in ritiro, tante polemiche e un giallo. Sono servite molte camionette della polizia per placare gli animi dei “tifosi” romanisti che hanno contestato con striscioni la dirigenza e i giocatori: “26-5-13, noi non dimentichiamo, avete infangato la Roma”. Quel derby perso contro la Lazio non è proprio andato giù ai romanisti che tra cori e urla hanno accerchiato l’auto di Pjanic, ma non hanno risparmiato neppure Marquinho e Castan. Tra gli applausi invece è entrato Francesco Totti, il neoacquisto Benatia e Rudi Garcia.
Ma si arriva al giallo: Osvaldo dov’è? il giocatore sembra infatti che non si sia presentato al raduno. A far luce sull’assenza del giocatore è la fidanzata l’attrice argentina Jimena Baron, che tramite il suo profilo twitter ha rivelato di trovarsi a Chicago, dove Osvaldo nei giorni scorsi ha giocato una partita di beneficenza per la fondazione “Messi&Friends”.
Tutto questo denota l’ennesimo screzio fra giocatore e società ed è stato lo stesso staff per bocca del d.s. Walter Sabatini a confermare che Osvaldo è “assente giustificato” poiché era in corso una trattativa di mercato per cedere il giocatore che poi non si è concretizzata. Insomma alla Roma si attende solo un’offerta per cederlo.
Il Napoli parte forte e ottiene subito un calcio d’angolo. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, Dzemaili mette al centro, la difesa della Roma allontana. A quattro minuti dall’inizio della partita ci prova Rolando con un lancio lungo a cercare Pandev, anticipato da Burdisso. Nell’azione il macedone finisce a terra nel contatto con l’avversario, ed è costretto a lasciare il terreno di gioco al suo posto entra El Koddouri. Al 16′ Napoli vicino al gol: gran palla di Hamsik per l’uruguayano che fa fuori Burdisso, poi dal limite dell’area calcia sopra la traversa. Quattro minuti più tardi ci prova con un gran lancio Hamsik per El Kaddouri che controlla bene in area, ma tergiversa e viene fermato da Castan. Alla mezz’ora scambio Lamela-Destro, ma il passaggio di ritorno dell’argentino per l’attacante è troppo lungo e finisce direttamente sul fondo. Al 42′ gran numero in area di Cavani: supera nello stretto tre avversari poi cade, protestando per un presunto contatto da dietro. La risposta arriva alla chiusura del primo tempo quando Destro colpisce il palo al 47′. Non passa neppure un minuto e Roma vicina al gol: destro a giro di Marquinho respinto da Rosati, arriva Destro che calcia di prima ma colpisce il palo, la sfera arriva ancora dalle parti di Destro che tenta il pallonettto con Rosati battuto, ma sulla linea Cannavaro spazza.
Zero a zero all’Olimpico al termine dei primi 45 minuti. Bella partita, buon ritmo, ma poche occasioni da gol. Nel finale Roma vicina al gol con un palo di destro e una conclusione dello stesso Destro respinta sulla linea da Cannavaro.
Subito in rete la Roma nella ripresa. Pallone al centro per Lamela che controlla di testa, poi vede Marquinho arrivare in corsa e gli lascia la sfera, gran destro di prima del brasiliano che batte Rosati: 1-0. Cross basso di Torosidis, al 9′, che attraversa tutta l’area piccola senza che nessuno riesca a intervenire. Al 13′ Lamela in area per Destro, che con un dribbling stretto mette a sedere Rolando e di sinistro batte Rosati; il portiere del Napoli devia il pallone con la mano, ma la sfera gli finisce sulla gamba e carambola in rete. Al 21′ problema alla caviglia sinistra per Torosidis, al suo posto entra Piris. Primo cartellino giallo della partita, al 33′, è Destro a prenderlo per una sorta di gomitata ai danni di Behrami. Destro di Cavani su punizione, al 38′, pallone sulla barriera. Al 39′ punizione di Dzemaili scodellata al centro, Lobont esce e respinge con i pugni, il pallone finisce sul volto di Calaiò e schizza dalle parti di Cavani, che da due passi realizza. Al 46′ sinistro di Lamela, Rosati respinge. AL 47′ Lamela va via a Zuniga in area, poi prova il tunnel su Rosati, che non si fa sorprendere. Al 48′ gran destro di Florenzi, Rosati respinge. Al 49′ destro di Cavani sopra la traversa.
Gara piacevole all’Olimpico dove la Roma è riuscita a finire il campionato con una vittoria e a dimostrare che la squadra anche senza capitan Totti è in grado di vincere con avversari pericolosi e determinati come i partenopei che chiudono al secondo posto questa stagione, secondi solo alla Juve. Bel gol di Cavani, sarà l’ultimo in azzurro? Poi un finale scoppiettante con la Roma davanti e l’ultima azione del Napoli. Finisce qui il campionato per Roma e Napoli.
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