“Milan piazza pulita, a gennaio che rivoluzione sul mercato: a rischio Matri, Saponara e Niang”. Questo il titolo a tutta pagina del Corriere dello Sport di domenica 13 ottobre.
Secondo il quotidiano sportivo, dopo gli acquisti di Rami e Honda, Matri & C. sono tutti sotto esame. Oggi amichevole a Caen: l’ex juventino, Niang e Saponara devono lanciare segnali forti. Qualcuno di loro partirà, ma sono solo voci e indiscrezioni o davvero si cercherà di rivoluzionare la squadre e tornare in vetta alla classifica?
Dopo il successo in casa all’esordio in Champions il Milan vola ad Amsterdam dove Allegri ritrova Balotelli e Montolivo. I rossoneri schierano un 4-3-1-2 con Abbiati; Abate, Zapata, Mexes, Constant; De Jong, Poli, Muntari; Montolivo; Balotelli, Robinho. L’Ajax di De Boer risponde con un 4-3-3 mandando in campo Cillessen; Van Rhijn, Moisander, Blind, Denswil; De Jong, Poulsen, Duarte; De Sa, Sigthórsson, Fischer.
Ritmi molto blandi in avvio di partita con l’Ajax che fa possesso di palla e si fa pericoloso al 9′ con un cross dalla destra che obbliga Abbiati a uscire con i pugni. Con i rossoneri ancora rinchiusi nella loro metà campo, al 18′ ci riprovano gli olandesi con un destro di Fischer dal limite: palla di poco a lato. Al 21′ mezzo pasticcio di Cillessen: il portiere per poco non serve involontariamente Montolivo. Ajax ancora pericoloso al 28′ dopo un disimpegno sbagliato da Zapata: salva Abbiati bloccando il pallone in uscita alta. Altri tre minuti e finalmente si vede il Milan: cross basso di Constant fermato da Cillessen in uscita bassa. Al 35′ punizione da posizione defilata per l’Ajax: l’estremo difensore rossonero devia in angolo. Al 42′ primo cartellino giallo del match: ammonito Constant per un fallo su De Jong. Dopo un minuto di recupero le squadre tornano agli spogliatoi: non si è visto nulla in questi primi 45′, con un Milan semplicemente assente.
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Al 2′ della ripresa Balotelli viene fischiato per fallo in attacco: in realtà l’attaccante rossonero l’aveva subito e non commesso. Al 4′ si fa pericoloso il Milan con un cross basso di Constant dalla sinistra e tiro di prima intenzione di Montolivo: ottimo Cillessen che non si fa sorprendere. Al 16′ ancora Ajax all’attacco con Sigthórsson che prova un colpo di testa: troppo centrale e Abbiati non ha problemi a parare. Al 17′ gran tiro di Balotelli, ammonito due minuti prima per un fallo sciocco a centrocampo, Cillessen devia sulla traversa con una parata fantastica. Al 22′ ancora pericoloso in area SuperMario, ma Blind riesce a chiudere in scivolata. Al 30′ buona opportunità per gli uomini di Allegri, ma Poli sbaglia il tocco in profondità. Ancora avanti i rossonori al 33′ con cross di Abate per Montolivo che però viene anticipato di poco. Allegri, a 10′ dalla fine, decide di mandare in campo Matri: esce Robinho. Al 39′ secondo cambio: fuori Poli e dentro Emanuelson. Ci prova ancora Balo al 40′: Cillessen respinge. Al 43′ va in gol l’Ajax: annullato all’Ajax per un fallo di mano di Schone! Respira di sollievo il Milan ma non dura molto: olandesi in vantaggio al 45′ grazie a Denswil sugli sviluppi di un calcio d’angolo! 1-0!
Al 1′ di recupero fallo di Van der Horn su Balotelli in area di rigore. SuperMario non sbaglia dal dischetto: 1-1!
Si sono giocate tutto negli ultimi minuti le due squadre: il Milan si salva grazie a un fallo in area che Balo non sbaglia!
Vola ad Amsterdam oggi il Milan e finalmente Massimiliano Allegri recupera i suoi giocatori in vista del secondo turno del girone eliminatorio della competizione continentale. Contro l’Ajax, i rossoneri potranno contare su Balotelli, fermo per tre giornate in campionato, Montolivo ed El Shaarawy. L’ex viola ha buone possibilità di partire da titolare, al posto di Poli che comunque in queste settimane si è rivelato un jolly particolarmente utile. Il Faraone, al contrario, potrebbe partire dalla panchina ma è possibile un suo ingresso da titolare nel match contro la Juventus a Torino. E’ la prima volta, in questa stagione, che il tecnico ha quindi la possibilità di scegliere la rosa da schierare: l’infermeria va infatti pian piano svuotandosi. A breve torneranno a disposizione anche De Sciglio e Silvestre, reduci entrambi da un intervento al menisco. Bisogna dunque attendere per vedere chi schiererà Allegri: in attacco Balotelli è un sicuro titolare, con Matri e Robinho a contendersi l’altra maglia, anche se il brasiliano sembra in vantaggio. Alle spalle delle punte Birsa, che nelle ultime prove ha convinto. Battuto il Celtic, i rossoneri mirano alla migliore formazione possibile: fare risultato significherebbe infatti fare un bel passo verso la qualificazione agli ottavi di Champions League.
Non sarebbe una partita del Milan se non ci fosse la telecronaca dell’immancabile Tiziano Crudeli con i suoi siparietti. Ieri, mentre le speranze rossonere stavano scemando scandite dall’orologio dell’arbitro e il timore che il Celtic riuscisse a infrangere la difesa milanista, è stato Zapata (aiutato da una deviazione di Izaguirre) a portare la squadra di Allegri in vantaggio. Crudeli non si è contenuto e ha dato libero spazio alla sua fantasiosa esultanza: la frase del giorno è diventata così un “Viva Zapata!” di… rivoluzionaria memoria. In seguito, il raddoppio di Muntari ha chiuso definitivamente una partita sofferta. Al termine del match Allegri, consapevole delle difficoltà che sta incontrando la sua squadra, ha dimostrato di avere già la testa proiettata sulla prossima gara di campionato: all’appuntamento lo attende il Napoli di Benitez: “Era importante vincere anche se abbiamo sofferto un po’ all’inizio del secondo tempo. Poi ci siamo riorganizzati e ne siamo usciti. È una bella vittoria per un gruppo di ragazzi che è stato più forte delle avversità. I ragazzi come sempre hanno messo in campo cuore e volontà. Abbiamo vinto e sopratutto non abbiamo subito gol. Sarei felice se tutte le partite andassero a finire così, ma bisogna comunque migliorare in certe situazioni e sopratutto nell’uscita col pallone da dietro. Bisogna poi migliorare nella lettura della partita e delle situazioni. Sono contento del gruppo che ho a disposizione, siamo partiti bene in Champions, mentre in campionato siamo un po’ in ritardo, ma ci riprenderemo. Penso che sia importante avere cambi all’altezza e oggi chi è entrato ha dato il suo contributo. Questa vittoria ci dà fiducia per la prossima gara di campionato contro il Napoli, che è una squadra molto forte, guidata da un ottimo tecnico come Benitez. Inoltre recupereremo un paio di pedine importanti. Sarà il primo scontro diretto e vogliamo giocarcela al meglio”.
In questo esordio nei gironi di Champions il Milan, in piena emergenza infortuni e indisponibilità, contro Celtic scende in campo con Abbiati; Costant, Mexes, Zapata, Emanuelson; Nocerino, De Jong, Muntari; Birsa; Matri, Balotelli. Nel mirino di analisti e tifosi ci sarà Birsa che viene da prove non esaltanti con la maglia rossonera e che questa sera avrà la possibilità di esprimere le sue potenzialità giocando alle spalle di Matri e Balotelli. Il celtic risponderà con Forster; Izaguirre, Ambrose, Toshney, Matthews; Mulgrew, Lustig, Brown, Commons; Samaras, Stokes.
Nei primi minuti di gioco ad essere aggressivi sono gli scozzesi che partono subito su un ottimo ritmo, ma già al 4′ Balotelli ci prova su assist di Birsa, ma il portiere è pronto e para.
Un minuto più tardi ci prova Zaccardo, il portiere è sempre attento e para. Due minuti più tardi ci prova Birsa. Ma viene chiuso in uscita bassa da Forster. E’ il 14′ quando Lustig effettua una entrata dura su Balotelli; l’arbitro grazia il nazionale svedese che invece avrebbe meritato il cartellino giallo. Errore in difesa per il Milan tre minuti più tardi, il retropassaggio di Zapata per Abbiati che tocca il pallone con le mani e concede una punizione a due in area per il Celtic. Sugli sviluppi della conclusione c’è una deviata in angolo che salva il Milan. Non si lascia attendere la risposta del Milan con il colpo di testa pericoloso di Matri e la palla deviata in calcio d’angolo da Forster. Tanti errori in fase di impostazione in questi primi 30′ di gioco. Al 31′ gran tiro di Nocerino, la palla va di poco alta. Il Celtic negli ultimi minuti del primo tempo diventa pericolosissimo con Stokes. Al 45′ grande parata di Forster su un tiro di Balotelli deviato da un difensore scozzese.
Un primo tempo che iniziato con tanta aggressività da parte del Celtic, ha poi ceduto a qualche errore di troppo in fase di impostazioni, poche le occasioni e a volte sfruttate male da entrambe le parti come la punizione in area concessa al Celtic per un brutto errore della difesa rossonera. Da parte del Milan ci sono stati i due tiri di Balotelli, parati splendidamente da Forster, uno a pochi minuti dall’inizio della gara e l’altro sul finale, che hanno aperto e chiuso il primo tempo.
Il secondo tempo si apre con il Celtic all’attacco e il Milan nei primi minuti della ripresa subisce. Al 50′ Samaras mette paura ad Abbiati, bella conclusione, ma la palla sfila oltre il palo. Quattro minuti più tardi reagisce il Milan, Calcio d’angolo e sul cross bello stacco di Zapata, ma il colombiano non trova un buon impatto. Dopo un pesante intervento su Samaras da parte di De Jong, graziato dall’arbitro che non estrae il giallo, e una conclusione deviata con la quale il Celtic guadagna un angolo che non sa sfruttare, arrivano altri pericoli per la porta rossonera. Constant si fa bruciare nell’uno contro uno da Stokes, cross per Samaras che non trova l’impatto con il pallone, Mulgrew prova la rovesciata senza successo. Immediata la risposta del Milan che per poco non trova la rete con Muntari. Buona iniziativa di Commons, al 63′, esce male Abbiati, Samaras calcia praticamente a porta vuota ma trova un uomo sulla traiettoria. Ennesimo errore della difesa rossonera.
Prolungata azione d’attacco rossonera, al 69′, due conclusioni, di Matri e di Zaccardo in profonda proiezione offensiva, nulla di fatto. Poi riprende il controllo del gioco il Celtic e all’80’, colpisce la traversa di Abbiati con Stokes. Un minuto dopo va in gol il Milan con Zapata: tiro del colombiano da fuori area, destinato a spegnersi sul fondo, ma Izaguirre la devia nella propria porta.
Tre minuti più tardi il raddoppio su punizione di Balotelli, Forster para, ma il rossonero è pronto al tap-in.
Non è stata una partita strepitosa da parte del Milan, ma come spesso avviene nel calcio, colpita la traversa dal Celtic, è arrivato il gol dei rossoneri. Poi la punizione di Balotelli ha archiviato una gara che aveva spesso visto gli scozzesi padroni del campo.
Incita i suoi, Galliani, in vista della sfida con il Celtin per il primo impegno stagionale per il Milan in Champions League. E azzarda anche paragoni importanti, come quello con Shevchenko e Inzaghi, due che del club rossonero hanno fatto la storia. “Spero che Matri e Balotelli insieme facciano meglio”. L’ad rossonero glissa però con una frecciata le polemiche arbitrali: “Torino e Fiorentina si lamentano? Oggi parlo solo delle squadre che giocano in Champions”. Ci tiene però a rispondere a Pato: “Ricordo solo che per i primi tre anni con Milanlab non ha avuto nessuno problema fisico”. Per quel che riguarda la sfida europea: “L’atmosfera della Champions è unica, c’è una magia particolare. Mi ricordo la finale della Juve nel 2003 nessuna partita di campionato può regalarci quelle emozioni”. L’ad, all’ingresso da Giannino per il pranzo, dà anche la ricetta per superare il momento di emergenza della sua squadra: “Momento negativo? Non dobbiamo piangerci addosso: la negatività porta negatività. Attaccarmi agli infortuni non mi piace”. A poche ore dal match, l’atmosfera è serena: “Kakà era triste ma si sta riprendendo: non è infelice. Balotelli va bene perché è sereno. Sarà l’esordio di Birsa in Champions? MI sono sentito con Preziosi e visto che non ce li fa nessuno ci siamo fatti i complimenti a vicenda per lo scambio. Antonini ha fatto un gran gol nel derby e Birsa ha la possibilità di esordire in Champions”.
Mancano meno di 24 ore a Juve Lazio, ma Conte ha ancora un boccone amaro da digerire e lo confessa: “Quella di Matri è una rinuncia dolorosa. La sua uscita non era prevista, così come quella di Giaccherini. Perdiamo due elementi importanti: il nostro miglior attaccante degli ultimi due anni e un emergente giocatore della Nazionale. Sono convinto che Matri andrà davvero a rinforzare il Milan. La Juve si è indebolita. Chi dice che il divario fra noi e le avversarie è aumentato mi lascia perplesso. Accetto questa situazione, anche se non l’ho avallata: semmai ho subìto alcune decisioni”.
Oltre la delusione c’è anche la rabbia e il contradditorio con la società in particolare con Marotta che nei giorni scorsi aveva detto che spendere non porta sempre al successo e che la Juve è una squadra che può giocare alla pari con il Real Madrid. “Mi piacerebbe per una volta agire dall’altra parte, e potere spendere 100 milioni per un giocatore – ha detto Conte -. Quelle di Marotta sono state parole di circostanza, è inutile prenderci in giro: loro hanno un carrarmato, noi un’automobile”.
Potevano mancare i siparietti d’esultanza di Tiziano Crudeli durante la sfida tra Milan e PSV Eindhoven? Il commentatore, ieri in diretta tv su 7 Gold, ha dato il meglio di sè in occasione delle tre reti inflitte dai rossoneri agli Olandesi, con il ritornello “Boa boa boa teng teng teng” in occasione della doppietta del Faraone e un “Balo l’ha messa!” quando è arrivata la rete del raddoppio siglata da SuperMario. Un video davvero da non perdere!
Alessandro Matri sostituisce il bianco(nero) con il rosso(nero). Come spiega Gianluca Di Marzio, e com’era stato anticipato nei giorni scorsi, ora che il Milan ha superato a pieni voti i play off di Champios League battendo per tre reti a zero gli olandesi del PSV, Galliani può sferrare un nuovo colpo sul mercato e l’obiettivo è proprio il giocatore bianconero. Del resto con la Juventus non c’è alcun problema e “i contatti sono continui”. L’accordo sarà per 11 milioni più uno di bonus, o al massimo 10 più 2 anche se la prima soluzione è la più probabile e tutte le parti sono già d’accordo. Se non bastasse, i rapporti tra Allegri e il giocatore sono ottimi fin dai tempi del Cagliari. Per quel che riguarda il club juventino, avrebbe già in mente di chiudere e lasciarlo partire tra oggi e domani, dando così l’ufficialità.
I rossoneri hanno bisogno di rinforzare in maniera importante l’attacco e Adriano Galliani ha già ben chiaro un nome: si tratta dell’attaccante bianconero Alessandro Matri, per il quale la Juventus sta cercando una collocazione. Indubbiamente un regalo che Allegri apprezzerebbe molto l’arrivo del giocatore, ma prima c’è lo scoglio Psv da superare. L’incontro di ritorno del preliminare di Champions League, che si svolgerà domani sera a San Siro, è infatti fondamentale per il Milan per far entrare soldi in cassa con i quali pensare ai prossimi acquisti. Matri ha una valutazione di circa 12 mln di euro e la Juventus non potrà scendere sotto i 10, indispensabile quindi, per far arrivare il pupillo di Allegri, ottenere i soldi per il trofeo.
La Juve vuole Camilo Zuniga e non è disposta a indietreggiare anche se la strada sembra essere accidentata. Il centrocampista del Napoli infatti sarebbe diventato forse un perno centrale per la squadra partenopea che ha visto fallire la trattativa con il Porto per l’acquisizione di Jackson Martinez. Ora il Napoli non ha un attaccante da affiancare a Gonzalo Higuain, ma non ha neppure uno che possa sostituirlo in caso di assenza. Ecco quindi che forse la Juve nel contatto di oggi con il Napoli potrebbe giocare la carta che riaprirebbe un possibile passaggio di Zuniga in maglia bianconera. L’asso nella manica dei torinesi potrebbe essere Mirko Vucinic, l’attaccante montenegrino che è in uscita con Matri o Quagliarella. Sicuramente Vucinic non è l’ideale in quanto non è una prima punta, anche se in passato è stato costretto a ricoprire questo ruolo sia nella Roma che nella Juve, ma sarebbe comunque una valida alternativa se Higuain fosse indisponibile.
I bianconeri valutano Mirko Vucinic almeno 18 milioni di euro e dunque chiede Camilo Zuniga più 12 milioni di euro. Ci sono circa 4 milioni di differenza tra domanda e offerta, ma ci sono anche buoni margini per trattare giocando anche la carta Matri che sicuramente non può giocare con Higuain, ma può sostituirlo quando sarà assente.
Strada accidentata, ma la Juve prova fino alla fine ad aggiudicarsi Zuniga, vediamo se durante la settimana si riuscirà a chiudere l’accordo.
Il dramma per la Juve si è consumato al Dodger Stadium dove i bianconeri hanno fatto il primo passo falso perdendo contro i i Los Angeles Galaxy per 3 a 1 in una partita che non li ha mai visti davvero protagonisti. I detentori del titolo americano surclassano la squadra di Conte soprattutto sul piano atletico, correndo e coprendo su tutti i palloni. Un pressing asfissiante che non fa quasi mai ragionare il centrocampo dei campioni d’Italia in evidente difficoltà… problema legato proprio alla preparazione (che per la nuova Juve è iniziata da poco) che quindi non dovrebbe rappresentare un ostacolo tra qualche settimana quando il campionato riprenderà. Errori anche difensivi, forse di distrazione, forse di rodaggio di una squadra che deve trovare nuovi equilibri. A sbagliare in difesa sono stati Vidal e Pirlo che hanno regalato agli avversari palle davvero importanti. Seconda sconfitta consecutiva per la squadra di Conte dopo quello scivolone ai rigori contro l’Everton. E’ anche vero che l’allenatore aveva deciso di far riposare la coppia di neoacquisti Tevez e Llorente, al loro posto Conte schiera Matri e Quagliarella proprio per cercare di studiare schemi diversi per la prossima stagione. In porta è tornato anche Buffon, ma nulla ha potuto contro quelle tre reti che ora fanno riflettere nonostante le giustificazioni di una preparazione che è ancora molto indietro.
Si avvicina la sfida più attesa per i tifosi juventini, che in ottomila hanno invaso Monaco di Baviera per la partita di questa sera contro il Bayern alla Allianz Arena. Conte affronta l’andata dei quarti di finale di Champions League con la confermatissima coppia Matri-Quagliarella, che ha già steso pochi giorni fa l’Inter a San Siro e proverà a fare lo stesso con i tedeschi. Heynckes punta invece su Mandzukic al centro dell’attacco, appoggiato da Mueller, Kroos e Ribery.
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