
Una barca era ormeggiata a circa 250 mt dal punto in cui è stato rinvenuto il corpo. Probabilmente le corde della barca sono servite per legare la ragazza e poi slegarla una volta lasciata sulla riva. Il proprietario dell’imbarcazione ha infatti trovato le cime dei rulli sciolte e il natante in battigia. Si cercano perciò collegamenti tra la barca e la morte della ragazza. Una delle ipotesi che si sono fatte è che la ragazza possa essere salita in barca insieme a qualcuno e poi caduta in mare e annegata. Quel qualcuno che era in barca probabilmente ha provato con le corde a riportarla sull’ibarcazione, ma per la ragazza non c’è stato nulla da fare. Così una volta a riva avrebbero abbandonato il corpo dove poi è stato ritrovato.
C’è poi il giallo sull’ora della morte che si presume sia avvenuta tra le 4 e 5 del mattino. Il fidanzato della ragazza sembra che a quell’ora fosse in compagnia di un amico. Quindi se l’autopsia stabilisce che invece la morte della ragazza sia avvenuta in un altro orario, Marco sarebbe nuovamente sotto i riflettori degli inquirenti.
L’ultimo mistero da chiarire è un passaggio in auto che sarebbe stato offerto da altri giovani della comitiva. D’altra parte per arrivare alla spiaggia di Vigna di Valle ci sono ben 7 chilometri. «Troppi – ipotizza qualcuno del luogo – per pensare che una ragazza come lei, sotto effetto dell’alcol, potesse percorrerli a piedi e sotto tutta quella pioggia».
I carabinieri escludono che la giovane sia stata trascinata da qualcuno come anche che sia scivolata da sola nel lago e poi trasportata a riva dalla corrente.
Si indaga pure sulla vita di Federica. Si è appreso che la ragazza aveva deciso di non proseguire gli studi dopo la terza media e lavorava con il padre in giro per i mercatini del paese.
Da tutti questi elementi e con i risultati dell’autopsia di domani si spera di trovare una risposta certa al giallo di Anguillara.
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