Era il 6 novembre quando l’italo-americano Bill De Blasio veniva eletto sindaco della città di New York e poco dopo la mezzanotte americana il 109° Primo Cittadino della Grande Mela ha fatto il giuramento ufficiale. La cornice dell’evento è stata lo stesso luogo in cui, un anno fa, aveva lanciato la sfida per il dopo-Bloomberg: davanti alla sua casa di Brooklyn. Il democratico, attorniato dalla famiglia, ha affermato: “Dico a tutti, questo è l’inizio di una strada che faremo insieme. Ha inoltre promesso di lanciare una nuova era per New York, dopo 20 anni di governo di sindaci repubblicani o indipendenti. Lo scopo del sindaco, che nel pomeriggio ripete il giuramento per la cerimonia ufficiale davanti alla City Hall, con 5mila invitati, è quello di ridurre il divario tra ricchi e poveri. Tra i presenti anche i politici che lo hanno supportato nel suo percorso: oltre al governatore Mario Cuomo, l’ex presidente Bill Clinton, nelle cui mani de Blasio giurerà, e anche Hillary, di cui fu il direttore della campagna elettorale nel 2000, quando ottenne il seggio al Senato. De Blasio giurerà su una Bibbia sostenuta da Clinton e appartenuta a Franklin D. Roosevelt.
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Il giuramento di Bill De Blasio, il nuovo sindaco di New York
Pubblicato da tdy22 in gennaio 1, 2014
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A De Blasio Napoli dedica una pizza… quasi perfetta!
Una pizza speciale realizzata dalle sapienti mani del maestro pizzaiolo Gino Sorbillo in onore di Bill De Blasio. Così Napoli ha festeggiato il nuovo sindaco di New York, “Un sindaco democratico e soprattutto espressione della nostra terra proprio come la pizza così apprezzata dagli americani”, come l’ha definito il pizzaiolo. Tutto bene quindi, con una pizza che i presenti muniti di telefonino non hanno mancato d’immortalare. Peccato solo per quella “s” che è sfuggita nella scritta! Molti sono stati i commenti dei clienti della pizzeria al vedere la prelibatezza appena sfornata, alcuni si sono complimentati con il neoeletto, altri hanno fatto dell’ironia. Ma il migliore, riportato da Il Mattino è stato quello di un anziano signore che, forse volendo augurare alla città partenopea miglior futuro, ha così sintetizzato il momento di gemellaggio tra le due città “Viva De Blasio sindaco di Napolì”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 6, 2013
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Quando il cuore italiano… batte a stelle e strisce! L’elezione di Bill De Blasio
Festa grande a New York per l’incoronazione a sindaco dell’italoamericano Bill De Blasio che, presentato dalla moglie, ha subito preso la parola: “Grazie per quello che avete fatto, grazie a tutti. Ma il nostro vero lavoro inizia adesso: anni e anni di diseguaglianze non si possono cancellare facilmente. Problemi accumulati in decenni non possono essere risolti in un secondo. Ma noi ci impegneremo al massimo e manterremo le promesse che abbiamo fatto”. Il neo Primo Cittadino ha poi ribadito la sua idea: “Gli elettori hanno scelto una via progressista e su questo non si torna più indietro. Da oggi torniamo a camminare come una città unita, solidale. Supereremo gli ostacoli, non smetterò mai di lottare per questo posto che amo”. In inglese e in spagnolo ricorda anche i suoi cavalli di battaglia durante la campagna: “E’ ora che la migliore polizia del mondo ritrovi l’armonia con la propria comunità”. E ancora: “La nostra città non deve lasciare nessuno indietro”. Ma non dimentica chi fa parte della sua vita, oltre alla moglie, i figli: “Sono fiero di loro, ogni giorno mi danno motivo di esserlo. E poi sono così cool”. E la famiglia sono anche le origini: “Saluto i miei parenti e i miei amici che sono dall’altra parte dell’oceano: grazie a tutti”. E l’ultima frase è in italiano.
Ma se a New York si è festeggiato, l’Italia non è stata da meno, pensando a quel suo “nipote” che ha realizzato il sogno Americano. A Sant’Agata dei Goti, in provincia di Benevento, il paese da cui sono partiti i nonni di De Blasio, la scorsa notte si è atteso in piazza lo sfoglio. Tra magliette con la scirtta “Bill for Mayor”, bandiere a stelle e strisce e bottiglie di Falanghina anche il sindaco Carmine Valentino ha tifato e gioito per il gigante buono.
Pubblicato da tdy22 in novembre 6, 2013
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Il gigante italoamericano alla guida della Grande Mela: Bill De Blasio
La realizzazione del sogno americano ha un volto e un nome. Lui è Bill De Blasio, classe ’61, nato a Manhattan e cresciuto in Massachusetts. E, da oggi, è il nuovo sindaco di New York, il terzo, dopo Fiorello La Guardia e Rudolph Giuliano, italoamericano. Le sue origini sono infatti da ricercare a Sant’Agata de Goti, in provincia di Benevento. I suoi antenati hanno lasciato l’Italia agli inizi degli anni Venti e sono stati in grado di costruire un futuro che ora appare quanto mai luminoso grazie a Bill, il paladino della classe media e operaia. Democratico, laureato alla New York University, ha frequentato un master in Affari internazionali alla Columbia per poi muovere i primi passi nel servizio pubblico nello staff del primo sindaco afroamericano di New York, David Dinkins. Nel 2000 segue la campagna per l’elezione in Senato di Hillary Clinton, e l’anno dopo viene eletto al Consiglio comunale. Nel 2010 diventa difensore civico della Grande Mela. Obiettivo di De Blasio è di abbattere le distanze, che si sono allargate nell’era Bloomberg, tra la New York dei ricchi e quella dei poveri. De Blasio vive a Park Slope, Brooklyn, con la famiglia: la moglie afroamericana Chirlane McGray, militante di cui sono noti i trascorsi omosessuali, e i due figli, Chiara e Dante, iscritti a una scuola pubblica, una novità negli Usa per un candidato sindaco. Proprio questa famiglia, mista e anticonvenzionale, è il punto di forza del nuovo Primo Cittadino. Che la mattina delle votazioni, uscito dal seggio, ha rivolto un pensiero all’Italia: “Questa mattina ho ricordato mio nonno Giovanni e mia nonna Anna. Per me questo è il sogno americano. Due nonni d’Italia immigrati e oggi ho la possibilità di essere sindaco di New York”. Alla Park Slope Branch Public Library di Brooklyn, dove ha votato, è arrivato a piedi da casa, con tutta la sua famiglia. “Mi sento come durante un esame”, scherza Bill mentre vota. Con i giornalisti italiani scherza nella lingua che fu dei suoi nonni, dicendosi orgoglioso delle sue origini. “E’ un gran momento, molto emozionante, sono molto contento specialmente perché sono qui con la mia famiglia, con Chiara, con Dante”. Due figli dai nomi italianissimi. C’è anche la moglie Chirlane McCray. “Questa donna – racconta De Blasio – ha scelto con me i nomi dei nostri figli. Ed è una cosa importante. A questo punto anche lei è mezza italiana”, scherza, sottolineando come Chirlane sia “grande amante di tutte le cose italiane”. Ha avuto molto da festeggiare e lo attenderanno sfide dure come sindaco di New York, ma De Blasio ha anche assicurato che presto sarà nel Belpaese. “Ne sono sicuro. Per me è molto importante andare nei luoghi dei miei nonni. A Sant’Agata di Goti. E a Grassano, in provincia di Matera. E sarà molto bello andarci da sindaco della Grande Mela. E da simbolo di un vero e proprio riscatto atteso da generazioni”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 6, 2013
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Terremoto alla Borsa di Milano: chiude a -2,46%
Se nei giorni scorsi la Borsa sembrava non aver risentito dell’incertezza politica italiana e del clima di tensione, ora invece la tendenza è cambiata e la Borsa di Milano è annegata in questo lunedì d’agosto. L’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita del 2,46% a 17.243 punti. Male anche l’All Share, in calo del 2,29% a 18.290 punti, e lo Star che archivia la seduta a -0,74% a 14.209 punti.
Il ritorno di una leggera tensione sui titoli di Stato dei Paesi dell’Europa meridionale che la scorsa estate subirono l’attacco della speculazione appesantisce soprattutto Milano, che è la peggiore del continente, con gli altri listini comunque negativi. Un vero e proprio terremoto sui titoli delle materie prime e soprattutto delle banche. A fine giornata, Unicredit e Ubi hanno perso rispettivamente il 5,2% e il 5,1%. Male anche Bper (-4,8%), Bpm (-4,6%), Banco popolare (-4,5%), Intesa (-4,1%) e Mediobanca (-3,9%). Ha tenuto Mps (-0,09%), confermando come il netto recupero della scorsa settimana non fosse solo legato allo spread.
Chiude in rialzo a 238 punti base dai 230 di venerdì lo spread tra il Btp e il Bund tedesco. Il tasso sul decennale del Tesoro sale al 4,27%.
Pubblicato da tdy22 in agosto 19, 2013
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Tempi duri per Grillo: ora il M5S guarda alla TV?
Beppe Grillo e il MoVimento 5 Stelle si pongono delle domande e, dopo aver accusato i media per il pessimo risultato elettorale, “E’ colpa della stampa, ne siamo stati vittime” ha detto De Vito, ora sembrano inizare a pensare che blog e Rete non siano più sufficienti. In cerca di possibili colpevoli, però, il leader ha fatto marcia indietro: “Non diamo la colpa ai giornalisti o ai talk show, per favore – scrive sul suo blog oggi – Possono aver inciso, ma non più di tanto. Il 50% o poco meno non ha votato”. Dopo le tante proteste, allora arriva il monito a riflettere mentre sempre più persone spingono perché Grillo vada a parlare in tv, e nelle tv italiane, non solo in quelle straniere come ha fatto finora. Vada in Rai, su Mediaset, su Sky, per parlare a tutti, anche a chi Internet non ce l’ha. Un cambio di rotta dunque? Potrebbe essere una scelta vincente o, piuttosto, rivelarsi l’ennesimo boomerang dopo il tema della trasparenza e la diatriba su scontrini e finanziamenti? Perchè ora c’è anche un video che fa non poco discutere su youtube: un messaggio elettorale che il Semplice Portavoce ha indirizzato ai sostenitori ciociari del MoVimento, in particolare a quelli Ferentino, Torrice e Atina, tre piccoli comuni in provincia di Frosinone. In questo video Grillo fa sfoggio di tutte le sue doti di comico, visto che tutti quelli che sono accanto a lui si piegano in due dalle risate. Il Messaggero ha provato a descriverlo:
Grillo esordisce: «Cari elettori di Ferentino, Atina e…». Esita un attimo. Le persone che sono dietro la telecamera già ridono a crepapelle, una voce di donna ironizza «e… soreta». Risate. Invece è Torrice il terzo Comune dove corrono i 5Stelle. Imbarazzo. Si va avanti. «Siete in provincia di Frosinone – risate – città che ho sempre nel cuore – risate – quando i miei figli mi dicono dove vai, voglio andare a Frosinone». Valanga di risate. «Sentite gente che ride ma è una cosa seria», dice il comico.
Termina poi, tra il paternalistico ed il civilizzatore, spiegando che bisogna partire dai piccoli centri, per poi espandersi. Apprezzato l’omaggio? No! il primo commento, infatti, di un utente ciociaro che, offeso, commenta: “Il paese si chiama Ferentino…tanto per la cronaca…grazie per aver deriso la Ciociaria, dimostrate come sempre che la vostra pochezza rasenta il ridicolo. E non venite a parlare di sarcasmo…ma come pretendete di essere presi sul serio?”.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 28, 2013
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Alemanno e la sua “svolta” a sinistra!
In politica davvero non si capisce più nulla… l’ondata di rinnovamento c’è nella testa di quasi tutti i politici italiani, ora bisogna capire se è “cambiamento pratico” o “follia demenziale”!
Alemanno svolta a sinistra e apre a Bersani “Dal mio punto di vista, può uscire fuori anche un governo politico, perché abbiamo visto con il governo tecnico che non basta mettere insieme i tecnici per uscire fuori da una situazione, e può essere anche un Governo Bersani. Purché abbia estrema chiarezza sul tema della legge elettorale e su come affrontare la crisi economica”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 20, 2013
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Tagli agli stipendi… iniziano Boldrini e Grasso con il 30%
La prima conferenza dei capigruppo della XVII legislatura si avvia all’insegna del rigore. I neo presidenti delle Camere, Laura Boldrini e Pietro Grasso, hanno annunciato una riduzione del 30% al proprio stipendio e hanno dato impulso alla pianificazione di tagli ai costi del Palazzo. Una linea evidentemente concordata dai due presidenti in un incontro avuto nel pomeriggio a Palazzo Madama, come si legge in una nota congiunta.
Pubblicato da tdy22 in marzo 19, 2013
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Jessica al parlamento… famolo strano sto governo!
La neo deputata 5 Stelle Gessica Rostellato, che potremmo rinominare “Jessica al parlamento”, è da giorni sotto attacco mediatico e ha chiesto scusa su Facebook a tutte le persone che l’avevano criticata sul social network per aver rifiutato di stringere la mano a Rosy Bindi. «Chiedo scusa a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalla mia dichiarazione. Io non intendevo essere maleducata. Purtroppo non riesco ad essere falsa e se una persona fa finta di avere piacere di conoscerti e ti fa sorrisi falsi, scusate ma non ce la faccio…. so che il mio ruolo mi chiederà di farlo, probabilmente mi dovrò abituare! Scusate ancora».
Ieri la neo-deputata Grillina aveva scritto su Fb: «Ieri sera un gruppo di noi si stava dirigendo verso l’uscita dell’aula, ci ferma la Bindi e ci dice: «Ma presentiamoci, così cominciamo a conoscerci!!!». Io ho tirato dritto e me ne sono andata ma ti pare che ti do la mano e ti dico pure «piacere»??? No guarda, forse non hai capito: NON È UN PIACERE!!!».
Il post stamani aveva 694 «mi piace», ma la maggioranza dei 1.727 commenti erano fortemente critici. Insomma “Jessica” dagli internauti era stata tacciata di arroganza e di maleducazione.
Ma la Jessica del parlamento non è la prima volta che incappa in un “incidente” mediatico. In un altro post risponde alle Iene “… Per quanto riguarda la BCE – qui si entra nel vivo delle stoccate dalla Rete – in quel momento mi sfuggiva il significato della sigla (penso possa capitare a chiunque…) infatti poi mi sono chiesta tutto il giorno come ho fatto a non riuscire a rispondere subito, ma ero di fretta, in ritardo per una riunione e avevo la testa da tutt’altra parte e in quel momento ho avuto un vuoto totale… Mi scuso con tutti quelli che non si sono sentiti rappresentati”. Più che altro con quelli che si sono sentiti rappresentati da qualcuno che ignora la Banca Centrale Europea… ma una Bce può sfuggire a tutti, tranquilla Jessica… lo famo strano sto governo?
Pubblicato da tdy22 in marzo 18, 2013
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Berlusconi terrorizzato come il “cattivo” giunto alla scena finale!
Chissà se voi ci credete, ma alcune malattie non vengono a caso. L’uveite di Berlusconi probabilmente è una di queste. Una malattia per non vedere davanti a lui il baratro che pian piano si sta delineando e al quale risponde con un urlo di guerra disperato:
“Se la sinistra si sceglierà anche il presidente della Repubblica daremo battaglia in parlamento e nelle piazze”.Queste le parole del Cavaliere alla prima riunione con i suoi parlamentari. Parole da campagna elettorale, ma di quelle già perse in partenza. Una riunione programmata per scappare al Tribunale di Milano e poter chiedere un legittimo impedimento per eleggere Renato Brunetta capogruppo alla Camera e Schifani in Senato. Ma quale sono le nuove regole che detta Berlusconi? La prima è sempre quella più nota e va avanti da anni ” All’interno della magistratura – scandisce il Cavaliere – c’è una parte che ha formato una specie di associazione a delinquere che usa il potere giudiziario a fini politici: è una magistratocrazia”. Il copione è quello di un film già visto o di un disco degli anni passati, di quella musica commerciale, che passata la stagione estiva, cade nel dimenticatoio per sempre. Ma qualcosa cambia e la riunione diventa comizio: “Vogliono distruggermi dal punto di vista giudiziario, politico, economico” grida un Berlusconi terrorizzato. Sembra quasi un “cattivo” dei fumetti giunto alla scena finale.
La grande paura del Cavaliere è che ciò che qualche giorno fa appariva scontato ora non lo è più. Perché ormai è chiaro che Bersani otterrà l’incarico da Napolitano, e che tenterà di fare un governo giocando a sparigliare con altri nomi alla Grasso e alla Boldrini, capaci di sedurre le truppe grilline, e di incassare un appoggio da tutto il partito del “non voto”, dai montiani alla Lega che sta mandando segnali in questa direzione. Ed è anche chiaro che se nell’impresa non ci riuscirà il segretario del Pd, allora proprio Bersani potrebbe indicare per palazzo Chigi un candidato per raggiungere lo stesso obiettivo. Che appare molto meno velleitario di qualche giorno fa. Ecco la grande paura del Caimano: “Alla fine i grillini daranno il loro sostegno a un governo Bersani per farmi fuori da ogni gioco”. Paura rafforzata anche dagli ami programmatici che il segretario del Pd sta mostrando ai parlamentari Cinque Stelle, come la legge sul conflitto di interessi: “Non mi riguarda”, dice ai suoi il Cavaliere. Che però è consapevole di quanto sia attraente la “mossa” di Bersani.
Insomma, qualcosa si sta muovendo. Negli ultimi giorni i fedelissimi del Capo hanno messo sotto osservazione le truppe grilline: monitorati i curriculum, preparate una serie di schede personali sui singoli parlamentari, accese le antenne sul territorio per prendere informazioni sui nuovi eletti. Il risultato è da allarme rosso: “Molti di loro – dicono nella war room di palazzo Grazioli – sono di sinistra o comunque sensibili alle sirene della sinistra”.
C’è di più. Berlusconi, forse memore dei suoi metodi ai tempi dell’operazione “Responsabili” – la famosa compravendita di parlamentari – e forse usati anche prima – ai tempi di De Gregorio – secondo la tesi della procura di Napoli, si dice certo che Bersani abbia chiesto al suo stato maggiore di “adottare” i grillini: “Li stanno contattando uno a uno – dice un fedelissimo – promettendo seggi sicuri in cambio della fiducia al governo Bersani”. Alla lunga potrebbero cedere alle lusinghe perché la miscela di “odio” verso il Caimano e promessa di un seggio sicuro che consenta una vita comoda e pure la libertà rispetto alla Casaleggio associati è una bella tentazione anche per i duri e puri.
Soprattutto questo consente di realizzare la Piazzale Loreto perfetta. Con le procure che abbattono il Cavaliere a colpi di condanne – Ruby, Mediaset, Napoli, dove il gip domani si pronuncerà sul giudizio immediato – e di interdizione dai pubblici uffici. Con l’ex premier che diventa ineleggibile, e la cui candidatura decade a fine anno. E con un nuovo capo dello Stato – che è anche capo del Csm – “nemico” e garante dell’operazione. Ecco, c’è un unico modo per resistere a questo scenario da incubo.Conquistare le urne, urlando al golpe, andare in piazza in nome della grande persecuzione, indicare Bersani come un bugiardo che ha detto che “se avesse vinto col 51 si sarebbe comportato come uno che ha preso il 49 per cento” e invece si sta comportando “come uno che ha il 100 per cento, anche se ha preso meno del trenta”.
Non è un caso che in questo clima il Cavaliere ha pure rispolverato la denuncia di “brogli”, senza i quali “il centrodestra avrebbe vinto di 800mila voti”. E ha iniziato a studiare i primi report sugli umori del paese e sulla forza di Grillo: “Ho pensato molto – ha spiegato ai suoi – al successo di Grillo. Ha portato avanti un sogno rivoluzionario. Noi adesso dobbiamo inventarci qualcosa senza abiurare, da persone responsabili quali siamo, alle cose concrete. Dobbiamo presentarci come un sogno”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 18, 2013
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BALDASSARRI SOGNAVA LONDRA! Tutto pronto per scappare.
Gianluca Baldassarri voleva fare il consulente finanziario a Londra. Lo ha confermato l’ex responsabile area finanza di Mps nell’interrogatorio davanti al gip di Siena Ugo Bellini. La sua fuga all’estero, per il giudice, era quindi preparata nei dettagli. Le indagini, si legge nella nuova ordinanza di custodia in carcere, cercano di capire la relazione tra le operazioni fatte da Mps, ”anche grazie a Baldassarri”, e ”l’imponente passivo” per ora ”solo parzialmente evidenziato in bilancio”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 18, 2013
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Amore al parlamento… quando il gossip è politico!
La politica non è solo litigi e compromessi, in Parlamento c’è posto anche per l’amore e la dolcezza. Fa scuola Sandro Bondi, ex ministro della cultura ed ora senatore Pdl, che è stato sorpreso in aula mentre stringe teneramente la mano alla fidanzata, anche lei senatrice, Manuela Repetti durante la prima seduta del Senato per l’elezione del presidente.
Pubblicato da tdy22 in marzo 18, 2013
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TRAPPOLA “GRASSO”: M5S in difficoltà… o inciucio?
«È stata una trappola, in cui il Movimento 5 Stelle non dovrebbe cadere. Comunque, il problema non è Grasso. In gioco non c’è Grasso, ma il rispetto delle regole del M5S. Non si può disattendere un contratto. Chi lo ha firmato deve mantenere la parola per una questione di coerenza e di rispetto verso gli elettori».
«La scelta tra Schifani e Grasso era una scelta impossibile. Si trattava di decidere tra la peste bubbonica e un forte raffreddore… La coppia senatoriale è stata decisa a tavolino dal Pdl e Pdmenoelle. I due gemelli dell’inciucio sapevano perfettamente che Schifani non sarebbe stato eletto… I capricci di Monti che per ripicca aveva minacciato di votare Schifani erano una pistola scarica. I giochi – dice – erano già fatti per mettere in difficoltà il MoVimento 5 Stelle».
Pubblicato da tdy22 in marzo 18, 2013
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Come nasce la dittatura? Paternalismo e il populismo… Boldrini a piedi!
E dopo il Papa, arriva la Boldrini. La neoeletta allo scanno più alto della Camera dei deputati è stata fotografata a piedi per le vie della capitale, in un giorno in cui la città è già stata provata dalla maratona, che ha paralizzato alcuni quartieri, e dall’Angelus del Papa. Così anche la Boldrini contribuisce a creare caos a Roma. Per gli ingenui, quelli che ancora credono nel miracolo di un cambiamento questo gesto è apparso una ventata di aria pulita. Ci sarebbe da chiedersi perchè non seguiamo quindi il consiglio di queste persone e ci mettiamo ad applaudire il gesto della Boldrini? Perchè purtroppo, l’onestà e la verità qualcuno la deve anche raccontare, con il rischio di diventare impopolare!
La passeggiata della presidente della Camera per recarsi al Quirinale ed essere ricevuta da Giorgio Napolitano ha in sè un vero e proprio messaggio promozionale. Uno spot pubblicitario che arriva, giusto in tempo, per far dimenticare le lotte intestine all’interno del Parlamento e come si sia giunti a eleggere la Boldrini. Un atto di presa di posizione di un partito, il Pd, uscito “vincitore e vinto” dalle urne che non riuscendo a dialogare con gli altri partiti decide di forza, con un autorità quasi dittatoriale, di imporre le proprie persone. E se alla Camera il partito ha i numeri per “uscirne pulito” al Senato l’elezione di Grasso è frutto di un “inciucio”, di una compra-vendita di grillini. E la Boldrini è il simbolo di un partito che ormai ha perso la sua vocazione operaia e umile e si pone con aristocratica superiorità nei confronti degli altri partiti eletti sempre dai cittadini italiani. Si impone come un dittatore con gesti populisti e non a caso la Boldrini va a piedi e stringe le mani. Il popolo l’applaude e lei, come una sovrana o meglio come una novella first lady della dittatura, fa un gesto con la mano… per un attimo considera quel popolo osannante e concede dall’alto della sua compassionevole bontà un saluto.
BENVENUTI IN ITALIA!
Pubblicato da tdy22 in marzo 17, 2013
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IL MOMENTO DIFFICILE E’ PASSATO! Così Napolitano, nel giorno dell’Unità Italia
“Italia ha superato momenti difficili e drammatici grazie a un grande sforzo per superare le divisioni”. Lo ha detto in un videomessaggio il capo dello Stato, Giorgio Napolitano. “Ora ritroviamo insieme orgoglio, fiducia e unità necessaria”, ha aggiunto. “Non dobbiamo perdere lo spirito costruttivo e il senso di responsabilità”. “Quel che non va nello Stato, nelle istituzioni e nella politica va modificato e riformato”, ha poi concluso.
Pubblicato da tdy22 in marzo 17, 2013
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Lo scandalo dei prezzi al bar di Montecitorio!
Alla buvette di Montecitorio “i prezzi che ho visto mi sembrano ancora un po’ troppo bassi”. Giulia Sarti, neo eletta con il M5S esce dalla Camera quando è oramai finita la conta delle schede e, dopo aver passato la mattinata in Aula è affamata e perplessa. “Sono emozionata per questa giornata, ma sono anche colpita dalla lentezza dei lavori. Si perde una quantità di tempo inutile mentre il Paese deve essere governato”, afferma la parlamentare.
Pubblicato da tdy22 in marzo 17, 2013
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L’anima nera di Mps, Baldassarri, è uomo libero!
Continuano gli interrogatori sulla questione Mps. Il gip del tribunale di Siena si è riservato la decisione sulla richiesta dei pm titolari dell’inchiesta sul Monte dei Paschi sulla misura di custodia cautelare in carcere per Gianluca Baldassarri. “Per ora è un uomo libero”, ha detto il suo legale Filippo Dinacci uscendo dal palazzo di giustizia.
“Ha risposto a tutte le domande” ha poi aggiunto Dinacci mentre con Baldassarri usciva dal tribunale. “Non voleva scappare prima nè vuole scappare adesso – ha proseguito – altrimenti non si sarebbe presentato qui oggi, subito dopo aver lasciato il carcere di Sollicciano”. L’avvocato Dinacci ha poi confermato che l’istanza di scarcerazione è stata accettata dal gip per «vizio di forma» in quanto era scaduto il termine di cinque giorni previsto per l’interrogatorio.
Pubblicato da tdy22 in marzo 16, 2013
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Grasso eletto, i grillini tradiscono, Beppe chiede dimissioni!
“Se qualcuno si fosse sottratto a questo obbligo”, del voto segreto e a maggioranza “ha mentito agli elettori, spero ne tragga le dovute conseguenze”. Beppe Grillo sul suo blog invita alle dimissioni quei senatori del M5s che in aula al senato, a suo dire, non hanno rispettato il “codice di comportamento degli eletti”.
Beppe Grillo è infuriato e lo scrive sul suo blog. Oggi l’M5S ha tradito gli elettori, lo spirito del moviemnto e i suoi fondatori. Alla prima prova, i grillini sono bocciati!
Pubblicato da tdy22 in marzo 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/16/grasso-eletto-i-grillini-tradiscono-beppe-chiede-dimissioni/
Al Senato the winner is… GRASSO!
Al ballotaggio per la Presidenza del Senato si sono presentati Schifani e Grasso. GRASSO ce l’ha fatta per una manciata di voti.
Si è sollevata una questione sulle schede bianche, per il numero relativo dei votanti. Il presidente del Senato ha quindi ribatito che la votazione è valida e non può essere annullata per tali schede. Si richiama la seduta del 16 aprile del 1994 in cui le schede bianche non hanno inficiato il risultato finale. Quindi la maggioranza, secondo il regolamento del Senato, non è toccata da coloro che hanno scelto di protestare non apponendo preferenze su nessuno dei due candidati. Non è stata accolta quindi la contestazione del leghista Calderoli che aveva chiesto nuove votazioni.
Prima di votare c’era stata la dichiarazione di Vito Crimi (M5S) ”Non faremo da stampella a nessuno. Il Movimento 5 Stelle ritiene di non modificare le proprie intenzioni di voto”.
Mentre Scelta Civica, tramite Andrea Olivero aveva dichiarato la sua volontà a lasciare la scheda in bianco motivando con queste parole la sua decisione ”La situazione che il Paese sta vivendo richiede che anche sugli assetti istituzionali di vertice ci sia convergenza e coesione nazionale per una coraggiosa azione riformatrice”.
Alla votazione ha partecipato anche Silvio Berlusconi accolto tra insulti e fischi.
Pubblicato da tdy22 in marzo 16, 2013
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Ballottaggio Schifani e Grasso al Senato… Lavori in corso!
Alla camera il Pd è riuscito a dare un presidente, al Senato il voto per Grasso si è disperso. E’ questa la sintesi della situazione politica italiana. Si è toccato con mano lo stallo istituzionale che il risultato delle urne a portato al Parlamento. Se c’è una coalizione di sinistra forte alla Camera, come era già stato largamente denunciato, manca la possibilità di governare nell’altro ramod el Parlamento, ove senza un accordo non vi è possibilità alcuna di far passare una legge.
Pubblicato da tdy22 in marzo 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/16/ballottaggio-schifani-e-grasso-al-senato-lavori-in-corso/
LA CAMERA AL VOTO… PROMUOVE LA BOLDRINI!
Prima votazione di sabato mattina. Finita la devastazione delle schede bianche si sono alternati i nomi di Figo e Boldrini. Ma è Boldrini in netto vantaggio e scoppia l’applauso quando ancora è in corso lo spoglio. Al Senato la battaglia per Grasso sarà più dura!
Pubblicato da tdy22 in marzo 16, 2013
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Il 20 partono le consultazioni al Colle!
In un clima da apocalisse politica, con la Spagna che riduce sempre più il margine di divario tra i suoi titoli di Stato e quelli italiani, tra le mille e non più mille proposte di Bersani, che non ha smacchiato il giaguaro ma anzi ha provveduto a rafforzare l’idea di una politica di compromessi, di inciuci e di promesse. Insomma di una casta che si divide la torta e i cittadini devono solo finanziare i partiti… poi il lavoro ci penseremo, la sanità è meglio se t’impicchi e per la scuola facciamo le iscrizioni online per essere moderni… ma un vero programma scolastico nuovo non c’è.
In questa atmosfera surreale ecco che Napolitano inizia le consultazioni per la formazione del nuovo governo. La data è fissata per mercoledi’ 20 marzo.
Pubblicato da tdy22 in marzo 16, 2013
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RENZI RIPARTE DAL JOB ACT!
“Sarà una legislatura breve. Ma spero possa almeno fare una riforma elettorale perché i cittadini scelgano il prossimo Sindaco d’Italia. E se ci saranno le condizioni, mi candiderò. Sto preparando un Job Act: un piano per il lavoro. Sarà innovativo. Noi ci siamo divisi tra la Cgil e Ichino e abbiamo dimenticato cose molto concrete: 20 mila cantieri fermi, lo 0,7 per cento del Pil, bloccati dal patto di stabilità, lo ricorda il presidente dell’Anci Graziano Del Rio. Investimenti sull’innovazione digitale, sull’agroalimentare, progetti per gli investitori stranieri. Al Job Act stanno lavorando imprenditori, docenti, manager, neo-parlamentari: un volume corposo, lo presenteremo tra aprile e maggio.” Così il Sindaco di Firenze in un’intervista all’Espresso.
Pubblicato da tdy22 in marzo 16, 2013
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Fate il vostro gioco… la roulette del Pd, ora Grasso e Boldrini
E’ stallo in Parlamento: venerdì 5 fumate nere per le elezioni dei presidenti delle camere. Vota praticamente solo M5s, che debutta tra cravatte no-Tav e apriscatole, sedendo in alto alla Camera. Stamattina nuovo round. Berlusconi chiama fuori il Pdl: colpa di un Pd irresponsabile, accusa. Resta confermata per questa mattina la riunione di deputati e senatori di Scelta Civica, ma sulle presidenze di Camera e Senato, dopo il vertice notturno con Mario Monti seguito all’incontro del premier con Giorgio Napolitano al Quirinale, l’indicazione è quella di votare scheda bianca. Tramontate le ipotesi circolate ieri di una presidenza del senato per lo stesso Monti o di un’intesa con il Pd per un montiano a Montecitorio (erano circolati i nomi di Dellai e Balduzzi). E saltata la trattativa con i montiani il Pd punterebbe su due candidature nuove alla Camera e al Senato e i due saranno Laura Boldrini, di Sel, a Montecitorio, e Piero Grasso al Senato.
Pubblicato da tdy22 in marzo 16, 2013
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BERSANI VOLTAGABBANA! ADESSO L’IPOTESI E’ LEGA NORD.
Caduta e sofferenza di un dittatore. Bersani non ce la fa a tenere il passo con i grillini e, stralunato, inizia ad avere la nebbia padana nel cervello. Vede verde in un attacco di bile per l’accordo mancato con il M5S e cerca la soluzione dell’ultimo momento… Prova la mossa del raccattapalle e si lancia alla raccolta di voti. Ma dove pescare? Dopo aver cercato di far saltare i grillini dal loro movimento al Pd, dopo aver provato lui stesso il brivido del baratro accennando all’abolizione del rimborso elettorale (l’uomo nero che disturba i sogni d’oro di Pier Luigi) e dopo aver perfino creato la compagnia del “fringuello” per andare a contrattare con quel pericolo a cinque stelle dalle punte acuminate… il segretario del Pd ha trovato la soluzione.
UDITE UDITE (o rustici attenti, non fiatate) L’EDITTO E’ STATO EMANATO! SUA SIGNORIA PIER LUIGI BERSANI DA BETTOLA, USANDO L’ORDINARIA CLEMENZA, CONCEDE UN NUOVO ACCORDO CON IL QUALE RISTABILIRA’ NUOVAMENTE LA TRANQUILLITA’. IL NOSTRO SOVRANO, PRODIGO E GENEROSO, OFFRE LA PRESIDENZA DEL SENATO A MARIO MONTI E UNA LEALE ALLEANZA AI LONGOBARDI, CHE VENGANO PURE I LEGHISTI, CON I LORO VOTI, A IMPOLPARE QUESTO PARLAMENTO, ORMAI DIVENUTO UN MATTATOIO. SI SPALANCHINO LE PORTE PER IL SOLE DELLE ALPI (Ragasssi ma metter una foglia di maria sembrava brutto?) E CHE SEGGANO SU QUESTI SCANNI GLI EREDI DI ALBERTO DA GIUSSANO… O SI FA L’INCIUCIO O ABBIAM LA PIAGA D’EGITTO! (i grilli hanno già invaso il parlamento)
Che poi è logico i Maroni si trovano sui Monti! Ma l’uveite non la recuperiamo? Qualche bel grappolo ci servirebbe per innaffiare bene l’inciucio finale… ed ecco quindi che rispunta un’idea “nuovissima” il GOVERNISSIMO, da celebrare con il Va Pensiero sull’ali dorate (del finanziamento pubblico)!
Pubblicato da tdy22 in marzo 15, 2013
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Esce dalla sua stanza bunker… il Cav di nuovo in libertà!
Come annunciato dal suo medico personale, Alberto Zangrillo, Silvio Berlusconi ha lasciato l’ospedale San Raffaele di Milano. ”Sono un po’ stanco, mi hanno dato due giorni ad Arcore e ne sono contento” ha detto. Il governo ”non solo si farà, ma si deve fare”.
Parla, respira e ragiona… anche questa volta il Cavaliere sconfigge il “male ingiusto”!
Pubblicato da tdy22 in marzo 15, 2013
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2° turno per Camera e Senato: l’ onda bianca continua!
Neppure al secondo turno si è riusciti ad avere una convergenza. Nonostante l’appello di Vendola, di votare per il candidato del M5S. Si registra una situazione di paralisi all’interno dei due rami del parlamento.
Camera convocata alle 10,30, prima seduta del Senato alle 11. Inizia così la legislatura numero XVII che come di consueto affronta in via preliminare il nodo delle presidenze delle sue assemblee parlamentari. I presidenti dovrebbero essere eletti domani e non oggi perché il Pd ha deciso di tenere aperto il dialogo con il M5S.
Il grillini hanno intanto deciso di votare i propri candidati per gli scranni più alti di camera e senato: Roberto Fico e Luis Alberto Orellana.
Per la presidenza del Senato è più difficile fare previsioni rispetto a quella della Camera. Il leghista Roberto Calderoli ha proposto uno “scambio”: se la presidenza di Montecitorio andasse a un esponente del Pdl, il carroccio voterebbe la candidatura di Anna Finocchiaro, capogruppo uscente del Pd, al senato.
Il Pdl non ha finora avanzato proprie proposte (le indiscrezioni dicono che i parlamentari di questo partito voterebbero oggi scheda bianca). Il Pd sarebbe intenzionato a sostenere la candidatura di un esponente di scelta civica. Crescono di conseguenza le chance di Linda Lanzillotta, ex Pd ed ex Api, ex ministro per gli affari regionali.
Pubblicato da tdy22 in marzo 15, 2013
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Eletta e dimessa!
45 anni, impiegata di Cesano Maderno, Monza e Brianza, la donna era salita all’attenzione degli attivisti lombardi del Movimento quando alle Parlamentarie di dicembre era balzata in testa come capolista al Senato nella circoscrizione Lombardia. E si era involontariamente trovata al centro di una polemica che si inquadra nella più generale «rivalità» tra gli attivisti di Milano e quelli della brianza.
Tutto inizia a dicembre 2012. Nella circoscrizione Lombardia 1 alle primarie interne del Movimento appena concluse hanno stravinto a sorpresa i candidati «monzesi». Al Senato i primi tre posti sono occupati tutti da loro: Giovanna Mangili, con 231 voti, Monica Casaletto, con 199 e Bruno Marton, di Desio, con 199 voti. Incredibilmente gli attivisti milanesi si vedono a secco di propri rappresentanti in una delle circoscrizioni più importanti d’Italia.
Iniziano a fare alcuni calcoli. E diversi puntano il dito proprio contro Giovanna Mangili, definita una «candidata per caso». Molti fanno notare come non abbia esperienze passate di attivismo, e come si sia avvicinata al Movimento soltanto negli ultimi tempi (si è iscritta al Meetup nell’ottobre 2012) all’indomani dei successi del Movimento alle amministrative di Parma e alle Regionali siciliane. Altri sottolineano maliziosamente il suo matrimonio con Walter Mio, attivista M5S come lei, eletto pochi mesi prima consigliere comunale a Cesano.
Com’è possibile, si chiedono, che un attivista appena iscritta al Meetup abbia preso più voti di molti altri che da anni lavorano sul territorio? Normale dinamica territoriale, risponde un attivista monzese. Monza e Brianza sono sempre state un’isola felice. Il numero dei candidati era molto esiguo rispetto agli attivisti, naturale che i voti si siano dispersi di meno. Una vera e propria cordata, rispondono invece i milanesi. Pensano che gli attivisti di Monza abbiano deciso di fare «gioco di squadra» e abbiano dirottato in massa i propri voti (3 a testa) solo su pochi candidati scelti. Una procedura normale negli altri partiti. Un’eresia all’interno del Movimento in cui uno vale ognuno e le cordate sono bandite.
Annusato il pericolo, lo stesso Grillo ha messo in guardia gli attivisti con un post in cui minacciava di diffidare chiunque avesse tentato di pilotare il voto con «congreghe partitiche su base locale create per favorire uno o più candidati a scapito di tutti gli altri». Secondo alcuni attivisti, non tutto è andato come previsto. «Alcuni gruppi hanno adottato strategie di concentrazione dei voti. Queste sono cose veramente gravi», constata amaramente qualche giorno dopo Vito Crimi, attuale portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle e scalzato dal posto di capolista al Senato della Lombardia dalla Mangili.
Le accuse hanno spinto la Mangili a rispondere con le dimissioni: «Con questo gesto», ha scritto il marito Walter Mio, «vogliamo ridare dignita’ personale ad una persona che ha sopportato in silenzio attacchi per non danneggiare un MoVimento che ha sempre sostenuto e che sempre sosterrà».
Pubblicato da tdy22 in marzo 15, 2013
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Vendola al Pd: covergiamo sul grillino!
“L’auspicio è che si possa determinare una scelta in favore di un candidato del Movimento cinque stelle”: lo dice il leader di Sel Nichi Vendola, nel corso di una conferenza stampa, in merito all’elezione del presidente della Camera e sottolineando di auspicare un “atto unilaterale del centrosinistra che decidesse questo”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 15, 2013
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De Gregorio ai domiciliari!
E’ agli arresti domiciliari l’ex senatore del Pdl Sergio De Gregorio: l’ordinanza notificatagli a casa a Roma dalla Gdf e’ relativa all’inchiesta sui finanziamenti al giornale L’Avanti, che lo vede accusato di associazione per delinquere, truffa ai danni dello Stato, riciclaggio ed estorsione. De Gregorio e’ invece accusato di corruzione nell’inchiesta sulla presunta compravendita di senatori: per questo capo d’accusa la procura ha chiesto, per lui e per Berlusconi, il giudizio immediato.
Pubblicato da tdy22 in marzo 15, 2013
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PD-Monti e… in forse il Pdl? Ecco i compagni della parrocchietta?
Pier Luigi Bersani ha provato a tenere aperto fino all’ultimo il tentativo di un coinvolgimento del Movimento 5 Stelle nella partita delle presidenze di Camera e Senato. Uno schema traballante già da giorni e che con il passare delle ore, dicono fonti parlamentari del Pd, si conferma sempre più irrealizzabile. «Lo schema originario di Bersani è ormai acquisito che è fallito», sostiene più di un parlamentare democratico.
E ora? Il nuovo schema possibile è quello di un’intesa con la coalizione montiana. Un’opzione su cui, in particolare, l’area franceschiniana premeva da giorni. Dario Franceschini già alla Direzione del Pd aveva sollecitato l’avvio di un dialogo con i montiani.
Con il tramonto dello schema Pd-M5S, la carta Monti torna alla ribalta. I contatti sono in corso e non si esclude anche un contatto diretto tra Bersani e il Professore che, dicono fonti sia alla Camera che al Senato, sarebbe fortemente interessato alla presidenza di palazzo Madama. Un’intesa di questo tipo ‘salverebbe’ l’ispirazione della corresponsabilità istituzionale perseguita da Bersani: Monti al Senato e Franceschini alla Camera.
Ma c’è un problema che al momento non è stato superato: Monti, anche nei contatti avuti questa mattina, continua a chiedere che venga tenuto dentro anche il Pdl. Un coinvolgimento che per il Pd non è possibile accettare. «Mai e poi mai con il Pdl -dicono fonti dem- piuttosto facciamo saltare tutto». Se dovesse fallire anche l’intesa con i montiani, dicono le stesse fonti, allora vorrebbe dire che «facciamo da soli». Con il rischio che magari sullo scranno più alto del Senato vada un pidiellino.
Pubblicato da tdy22 in marzo 15, 2013
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Mario Monti al Senato?
Circola con insistenza in diversi ambienti parlamentari, nel Pdl, nel Pd e persino in Scelta Civica, l’ipotesi di una candidatura di Mario Monti a presidente del Senato. Uno scenario su cui fonti vicine al premier non vogliono rilasciare dichiarazioni, ma che nel palazzo trova, al momento, diverse conferme.
Pubblicato da tdy22 in marzo 15, 2013
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Dalla politica al carcere: la caduta di Cosentino!
L’ex sottosegretario all’Economia del Pdl, Nicola Cosentino, è entrato nel carcere di Secondigliano, Napoli, in esecuzione dei provvedimenti di arresto emessi a suo carico nel 2009 e nel 2011 per i reati di concorso esterno in associazione camorristica, reimpiego di capitali illeciti e corruzione. L’ex coordinatore del Pdl in Campania si è consegnato spontaneamente alla casa circondariale napoletana accompagnato dal suo difensore di fiducia, Stefano Montone. I pm della Dda di Napoli, Antonello Ardituro e Alessandro Milita, hanno delegato per l’esecuzione del provvedimento di arresto alla Dia e ai carabinieri di Caserta.
Pubblicato da tdy22 in marzo 15, 2013
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CAMERA e SENATO: ELEZIONE PRESIDENTE ASSEMBLEA- fumata nera!
E’ iniziata sotto la presidenza provvisoria di Antonio Leone (il più anziano degli ex vicepresidenti rieletti) la prima seduta della XVII Legislatura. All’ordine del giorno – tra l’altro – l’elezione del presidente dell’Assemblea.
L’elezione si è svolta dando il seguente risultato: 618/618
Bianca: 4156
Roberto Fico:108
Marantelli6
Nulle:24
Al senato, neppure le forze politiche sono riuscite a darsi un presidente.
Alla prima chiama per l’elezione del presidente di Palazzo Madama. Un risultato atteso visto che le forze politiche ancora sono lontane dal trovare un accordo. Un risultato che verrà anche dalla Camera dove attualmente e’ in corso lo spoglio dei voti.
Ore 14.45 nuova votazione.
Pubblicato da tdy22 in marzo 15, 2013
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LUIS ALBERTO ORELLAN al Senato, il Pd fa dietro front!
Per il Senato la scelta è caduta su LUIS ALBERTO ORELLAN, originario di Caracas ma eletto a Pavia.
Nato in Venezuela nel 1961, si trasferisce in Italia a 13 anni con la famiglia e compie studi scientifici, in particolare nel campo dell’informatica. Dopo la laurea in Scienze dell’Informazione, trova lavoro in Italtel, dove lavora ancor oggi. Ha esperienze di cooperazione in Africa e Sudamerica. E’ entrato nel MoVimento 5 Stelle nel 2009, candidandosi alle comunali della sua città, Pavia. Si è impegnato nella promozione dei referendum del 2011 su acqua e nucleare. Descrive il suo impegno politico come quello di “un novello Cincinnato”: fare politica non può essere un lavoro per la vita, ma una parentesi in cui i cittadini aiutano a governare il Paese.
Intanto è stato rinviato l’incontro tra la delegazione del Pd e quella del M5S in programma domani mattina.
Pubblicato da tdy22 in marzo 15, 2013
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M5S propone Fico e il Pd boccia… sempre più lontana un’ipotesi di governo!
«Abbiamo appena scelto il nostro cittadino da proporre come Presidente della Camera: Roberto Fico attivista since 2005». Con un post su Facebook è stato annunciato il nome del candidato alla presidenza della Camera. A pubblicarlo la neo deputata Tiziana Ciprini sul suo profilo personale.
Roberto Fico è napoletano, laureato con 110 e lode in Scienze della Comunicazione e con un master in “Knowledge managment” al Politecnico di Milano. Ha lavorato come redattore in una casa editrice, come direttore della ristorazione in un albergo e ha anche gestito l’ufficio degli studenti stranieri all’Università di Helsinki presso la Facoltà di Scienze Sociali. Ha seguito Beppe Grillo sin dall’estate del 2005 e ha fatto nascere dei gruppi locali di confronto sul sito “Meetup” in cui raccogliere idee da concretizzare al di là della rete.
Fumata nera in Parlamento, almeno da parte del Pd. “Finora la nostra proposta di corresponsabilità non è stata raccolta dalle altre forze. Propongo dunque di votare domani sia alla Camera sia al Senato scheda bianca per continuare a lavorare ad un accordo”. È la proposta avanzata da Pier Luigi Bersani, all’assemblea dei senatori Pd.
“Che qualcuno dica siamo già fuori dall’euro e che lo vada dire ad un giornale tedesco non è il massimo delle trovate. Vuol dire che noi andiamo nel Mediterraneo con della carte straccia in tasca e con un disastro di proporzioni cosmiche per questo paese”. Lo dice Pier Luigi Bersani, in una intervista a Youdem,riferendosi a Beppe Grillo.
Secondo Bersani piuttosto che ipotizzare un’uscita dall’Euro è necessario “andare in Europa a dire con forza, avete visto anche dalle elezioni italiane che così non va e che l’Europa ok, ma non così. Questa, secondo il segretario del Pd “è la strada che tutti dovremmo prendere”.
COSI’ PARLO’ IL DITTATORE BERSANI… MA UNA GRAMMATICA COMPRENSIBILE QUANDO LA POTREMO AVERE IN POLITICA… MORO ERA INTRADUCIBILE PER LA COMPLESSITA’ DI LINGUAGGIO, BERSANI LO E’ PER L’ILLOGICITA’!
Pubblicato da tdy22 in marzo 14, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/14/m5s-propone-fico-e-il-pd-boccia-sempre-piu-lontana-unipotesi-di-governo/
M5S fa scoprire al Pd la politica senza rimborsi… tutto ai terremotati!
«È possibile, ed è stato dimostrato, fare politica senza intermediazione dei partiti, senza bisogno di soldi pubblici e garantendo la massima trasparenza sulle fonti di finanziamento. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito»: lo afferma Beppe Grillo sul suo blog.
Il leader di M5S afferma che le spese saranno tutte documentate e rese pubbliche. Inoltre quanto resta dei 568.832 euro raccolti tra i cittadini sarà destinato al conto corrente per i terremotati dell’Emilia. «Le attività necessarie per le campagna elettorale del M5S, come l’allestimento dei palchi, sono state realizzate – scrive Grillo – grazie al volontariato dei cittadini attivi. Tutte le altre spese connesse e correlate sono state sostenute grazie a circa 15.000 persone che hanno donato in media poco meno di 40 euro a testa per un totale di 568.832 euro ad oggi. Tutte le voci di spesa saranno pubblicate, entro i termini di legge, nei prossimi giorni non appena sarà finita la meticolosa attività di rendicontazione».
«Non tutti i soldi che sono arrivati sono stati effettivamente spesi. Come anticipato la parte restante sarà destinata al conto corrente per i terremotati dell’Emilia. Il M5S vive grazie alla partecipazione attiva di milioni di cittadini. È possibile, ed è stato dimostrato, fare politica senza intermediazione dei partiti, senza bisogno di soldi pubblici e garantendo la massima trasparenza sulle fonti di finanziamento. Grazie – conclude – a tutti coloro che hanno contribuito».
Pubblicato da tdy22 in marzo 14, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/14/m5s-fa-scoprire-al-pd-la-politica-senza-rimborsi-tutto-ai-terremotati/
il Pd pronto a dare Presidenza della Camera al M5S e apertura su riborsi
Pierluigi Bersani, insieme al suo Stato Maggiore, sarebbero pronti a dare il via libera per votare un esponente del Movimento 5 Stelle alla Presidenza di Montecitorio.
E uno dei segnali di apertura al M5S da parte del Pd, sarebbe il passo indietro fatto da Dario Franceschini, il più quotato tra i democratici alla poltrona di Presidente della Camera, il quale si è detto non disponibile ad assumere quel ruolo, nemmeno nel caso in cui i grillini rinunciassero alla posizione. Il No di Franceschini sembrerebbe derivare dal fatto che, il politico avrebbe ricoperto il ruolo di Presidente nel caso in cui si fosse messo in piedi un progetto complessivo per un’intera legislatura, ma dato che l’incertezza regna sovrana e la durata della legislatura difficilmente sarà quella naturale, ecco spiegato il passo indietro di Franceschini.
Davide Zoggia, Responsabile Enti Locali del Pd, nonché uomo che tiene i contatti con le altre forze politiche al Senato, ha detto: “Siccome noi abbiamo sempre detto che siamo per il cambiamento e visto che loro hanno un risultato numerico equivalente a quello del Pd, non sarebbe logico, a fronte di una disponibilità da parte dei 5Stelle, non votare un loro candidato…Detto questo, vedremo”.
Alla presidenza del Senato, invece, dovrebbe essere votato un candidato Pd e il nome più gettonato è quello di Angela Finocchiaro.
Ma la vera vittoria di Beppe Grillo è sul rimborso elettorale ai partiti.
Addio al sistema attuale di finanziamento pubblico dei partiti, sì a un nuovo sistema basato sulla raccolta fondi, in particolare sulle piccole donazioni. A dirlo è il tesoriere del Pd, uomo di Bersani, Antonio Misiani. Forse è una delle aperture più importanti fatte a Grillo e al Movimento 5 Stelle negli ultimi giorni, visto che la restituzione dei rimborsi elettorali e una nuova disciplina dei soldi pubblici alla politica sono i prerequisiti che pongono a una possibile collaborazione con il Partito democratico. E la soluzione individuata da Misiani – c’è da scommetterci – è destinata a piacere molto al comico genovese: il Movimento infatti si finanzia proprio sulla base di piccoli versamenti online fatti da militanti e simpatizzanti.
“Sono disponibile ad avviare un’operazione di crowdfunding al posto del finanziamento ai partiti – dice Misiani -. Trovo molto interessante la proposta avanzata da Pellegrino Capaldo che è il concetto dell’incentivazione di un finanziamento basato su piccole donazioni fortemente agevolate dal punto di vista fiscale. E’ una sfida che noi siamo pronti a raccogliere sia sul tema del finanziamento sia sul tema della democrazia dei partiti, perché oggi noi diamo grande attenzione ai finanziamenti dei partiti ma c’è anche il problema della democrazia interna dei partiti perché o questo paese abbandona il dominio di partiti personali o liberisti o la nostra democrazia non fa grandi passi in avanti”.
Che questo sia un ulteriore amo lanciato dai Democratici a Grillo, lo si capisce andando a a guardare come il Movimento si finanzia online. Dal suo blog il comico chiede ai suoi di donare tramite carta di credito o bonifico per sostenere le spese di campagna elettorale, di promozione e legali di M5S. Finora sono arrivati 568mila euro da parte di 14.650 persone. Stiamo parlando quindi di piccoli versamenti, per una media di 38 euro l’uno. Proprio quelle microdonazioni da agevolare fiscalmente di cui parla Misiani.
Pubblicato da tdy22 in marzo 14, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/14/il-pd-pronto-a-dare-presidenza-della-camera-al-m5s-e-apertura-su-riborsi/
Prima il Papa… per il governo c’è tempo, ma Renzi è pronto!
Cambiare partito? «No. Sono rimasto nel Pd e con Bersani non solo perchè sono leale alla Ditta, ma anche perchè penso che per l’Italia sia utile avere due grandi partiti», lo dice il sindaco di Firenze.
Tra dieci giorni ci sarà un governo Bersani? Un governo del presidente? O torneremo a votare?, «Credo – dice Matteo Renzi- che sarà una legislatura breve, mi auguro che almeno si riesca a scrivere una buona legge elettorale. Il mio modello è il sindaco d’Italia».
«Solo da noi – spiega – il vincitore è oggetto di interpretazione: se alla Sistina si votasse con il Porcellum sarebbero eletti in quattro. E ora a venti giorni dal voto stiamo per infilarci nel rito nobile delle consultazioni. Ci mettono meno a fare il papa che il presidente della Camera!».
ADESSO… E’ BASTA BERSANI!
Pubblicato da tdy22 in marzo 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/13/prima-il-papa-per-il-governo-ce-tempo-ma-renzi-e-pronto/
Agli Usa piacciono i grillini e il Pd tuona all’incidente diplomatico!
L’ambasciatore americano “apre” ai grillini, e il Pd polemizza. L’ambasciatore statunitense a Roma David Thorne, parlando agli studenti del Liceo Visconti della Capitale, ha infatti usato parole di elogio per l’impegno dei giovani del Movimento 5 Stelle. «Voi giovani siete il futuro dell’Italia. Voi potete prendere in mano il vostro Paese e agire, come il Movimento 5 Stelle, per le riforme e il cambiamento», ha detto Thorne. «Tocca a voi ora agire per vostro Paese – ha aggiunto rivolgendosi in italiano agli studenti del Visconti per la giornata dell’orientamento professionale -, un Paese importantissimo nel mondo».
«So che ci sono problemi e sfide in questo momento, problemi con la meritocrazia, ma voi potete prendere in mano il vostro Paese e agire, come il Movimento 5 Stelle, per le riforme e il cambiamento. Spero che molti di voi – ha concluso l’ambasciatore americano – daranno un contributo positivo in questo senso per il vostro Paese».
Parole che non sono piaciute al parlamentare del Pd Michele Anzaldi, che in una nota ha espresso il suo dissenso verso l’intervento di Thorne, definito un’ingerenza. «Se confermate le dichiarazioni dell’ambasciatore americano David Thorne di sostanziale appoggio al Movimento 5 Stelle configurerebbero una gravissima ingerenza nelle vicende italiane», ha detto Anzaldi, le cui dichiarazioni sono state anche riprese dallo stesso blog di Grillo.
«Mi auguro che il ministro degli esteri Terzi di Santagata chieda immediatamente spiegazioni all’ambasciata americana e chieda al Dipartimento di Stato una correzione e una smentita rispetto a queste dichiarazioni, rese peraltro in una scuola, di fronte ai ragazzi. Proprio perchè amici e ammiratori della grande democrazia americana, non è davvero accettabile una simile entrata a gamba tesa, in un momento tanto delicato della nostra vita politica e istituzionale», ha concluso il parlamentare democratico.
«Dichiarazioni fuori luogo, rese con deprecabile leggerezza», le parole della neo senatrice del Pd Rosa Maria Di Giorgi, già assessore all’istruzione della giunta Renzi al Comune di Firenze. «Se confermate, le parole di Thorne si configurano come un vero e proprio incidente diplomatico, su cui è necessario un immediato intervento da parte delle autorità competenti statunitensi e italiane – ha aggiunto Di Giorgi -. Spero che dal Dipartimento di Stato Usa arrivi subito una presa di distanza dalle dichiarazioni attribuite all’ambasciatore».
«Le mie parole hanno suscitato interesse. L’uso dei new media è positivo per il sistema politico italiano», ha poi commentato su Twitter l’ambasciatore americano David Thorne, che rimanda con un link al video del suo intervento di stamani al Liceo Visconti di Roma.
Pubblicato da tdy22 in marzo 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/13/agli-usa-piacciono-i-grillini-e-il-pd-tuona-allincidente-diplomatico/
Rinviato il Rubygate… forse il 25/3… di un qualche anno!
I giudici del tribunale di Milano,davanti ai quali si celebra il processo Ruby, dopo aver ricevuto il certificato medico del San Raffaele, hanno constatato che ”permangono sbalzi pressori” e che Silvio Berlusconi deve rimanere in ospedale, e pertanto hanno rinviato il processo a lunedi’ prossimo 18 marzo. Inoltre hanno fissato udienza per il 20, il 21 e 25 marzo.
Pubblicato da tdy22 in marzo 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/13/rinviato-il-rubygate-forse-il-253-di-un-qualche-anno/
L’attacco al Colle di Grillo… quasi una presa della Bastille?
“Povero Paese dove un presidente della Repubblica invece di andare in prima serata in televisione a condannare un atto eversivo di portata enorme come la triste sfilata di parlamentari negli uffici giudiziari, riceve Alfano (ex ministro della Giustizia…) al Quirinale il giorno dopo”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog in un post dal titolo ‘Povero paese’. “Povero Paese – aggiunge – dove deputati e i senatori della Repubblica si umiliano in gruppo per il loro padrone e occupano un tribunale della Repubblica senza che nessuno intervenga, senza il minimo pudore. Come faranno a guardarsi in faccia? Il MPS, il più grande scandalo economico della Repubblica, è scomparso dall’informazione. Povero Paese in ostaggio degli interessi di tanti, di troppi, ma non del popolo italiano. Ora siamo a una svolta. Gli italiani lo hanno capito”. Lo afferma Beppe Grillo sul suo blog criticando quanto sta avvenendo, e in particolare una discussione centrata solo sulle alleanze invece che sui problemi dell’Italia.
Sicuramente con la morte di David Rossi, lo scandalo Mps è stato sotterrato! Sicuramente la magistratura deve andare in fondo su un sistema politico corrotto e colluso con le associazioni criminali… ma certo anche la speculazione mediatica, vuole la sua parte. L’Italia va a rotoli e nessuno si decide a cambiare la formula Bersani… si insiste con il solito vecchio modello basato su inciuci e cambi di rotta politica… ma il clima è cambiato! Gli 8 famigerati punti, in cui è detto tutto, ma non si è spiegato nulla restano lì come un vecchio testo di scuola da imparare a memoria per poi dimenticare appena dopo l’interrogazione. Intanto le imprese chiudono, gli imprenditori si suicidano, i giovani e meno giovani finiscono con l’accantonare, non un sogno, ma la propria esistenza. COSA STIAMO ATTENDENDO PER CAMBIARE ROTTA? I GIOCATTOLI SI SONO ROTTI, MA NOI VOGLIAMO SEGUITARE A GIOCARE?
Pubblicato da tdy22 in marzo 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/13/lattacco-al-colle-di-grillo-quasi-una-presa-della-bastille/
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