Si torna a parlare in Argentina dei due gabbiani che il giorno della fumata bianca si posarono sul comignolo della Cappella Sistina. Appartengono, si scopre, alla specie ‘Larus argentatus’, che fa riferimento al suo colore. Una radice identica a quella da cui deriva il nome Argentina, paese di Papa Francesco. A evidenziare la suggestiva ‘premonizione’ e’ ora fra gli altri un’agenzia cattolica. Che, fra il serio e il faceto, si domanda: ‘E’ stato un caso, solo una coincidenza?”
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Anche i gabbiani erano argentini! Solo fatalità?
Pubblicato da tdy22 in marzo 16, 2013
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Gesuita e Francesco… Contraddizione in termini!
Il nuovo Papa ormai è fatto. L’Argentino Jorge Mario Bergoglio, proveniente dall’ordine dei Gesuiti, sceglie il nome Francesco I. Ma c’è più di una contraddizione in termini!
Íñigo López de Loyola, che fondò l’ordine, nacque, ultimo di tredici figli, attorno al 1491 da una nobile famiglia basca. A tredici anni venne inviato a Arévalo come paggio del primo tesoriere di Ferdinando II d’Aragona, Juan Velázquez de Cuéllar e nel 1517 si arruolò nelle truppe del viceré di Navarra, il duca di Nájera Antonio Manrique de Lara, prendendo parte alle guerre di Carlo V contro Francesco I.
Il Pontefice sceglie il nome di colui che fu combattuto dal fondatore del suo ordine!
Siamo nel 1523 quando Íñigo López de Loyola raggiunge Venezia e s’imbarca per Gerusalemme, dove visita i luoghi santi. Deve però abbandonare il progetto di stabilirsi in Palestina per il divieto di soggiorno impostogli dai frati francescani, nominati custodi della Terra Santa.
Quindi il Pontefice sceglie il nome di Francesco, colui che fondò l’ordine dei francescani che impedirono al fondatore dei gesuiti di soggiornare in Palestina!
Addirittura nel 1992, il Quart’Ordine dei Francescani accusò i gesuiti di Civiltà Cattolica di essere “eretici”, salvo poi gridare ad un malinteso, fatto che fece scemare rapidamente la guerra fra francescani e gesuiti, almeno pubblicamente, e permise a tutti di essere riportati all’interno della comunità cattolica.
Senza contare poi che i gesuiti sono chiamati l’aristocrazia nera della Chiesa che poco ha che vedere con la povertà dei francescani.
Riuscirà il nuovo Papa a tenere insieme tutte queste contraddizioni?
W IL PAPA!
Ya hay el nuevo Papa. El argentino Jorge Mario Bergoglio, de la orden de los jesuitas, eligió el nombre de Francisco I. Pero hay algo más que una contradicción en los términos!
Íñigo López de Loyola, fundador de la Orden de los jesuitas, nació, el más joven de trece hijos, en torno a 1491 por una noble familia vasca. A los trece años, fue enviado a Arévalo como paje de Juan Velázquez de Cuéllar, primer tesorero de Fernando II de Aragón, y en 1517 se alistó en las tropas del virrey de Navarra, el duque de Nájera Antonio Manrique de Lara, tomando parte en las guerras de Carlos V contra Francisco I.
¡El Papa elige el nombre del hombre que luchó el fundador de su orden!
Ya estamos en el año 1523 cuando Íñigo López de Loyola llega a Venecia y se embarca para Jerusalén, donde visita los lugares santos. Pero el tiene que abandonar sus planes de establecerse en Palestina debido a la orden de exclusión impuesta por los frailes franciscanos, que se dedicaron a la Custodia de Tierra Santa.
El Papa luego elige el nombre de San Francisco, que fundó la orden franciscana que impidió que el fundador de los jesuitas se quedara en Palestina!
Incluso en 1992, el Cuarto Orden de los franciscanos acusó a los jesuitas, de civilización católica, de ser “herejes”, sólo para en un rato gritar a un malentendido, hecho que hizo disminuir rápidamente la guerra entre los franciscanos y los jesuitas, al menos públicamente, y permitió que permitió que los dos grupos se registraron en la comunidad católica.
Por no hablar de que los jesuitas estan llamados a la aristocracia negra de la Iglesia que tiene poco que ver con la pobreza de los franciscanos.
¿El nuevo Papa tendrá éxito de mantener unidas todas estas contradicciones?
SUERTE A FRANCISCO I!
Pubblicato da tdy22 in marzo 13, 2013
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URBI ET ORBI! Prime parole di… FRANCESCO I – Il Papa Nero!
L’ANTIPAPA – FRANCESCO I
Fratelli e sorelle buonasera! I miei Fratelli cardinali lo hanno preso quasi alla fine del mondo. Grazie! E prima di tutto vorrei fare una preghiera per il nostro vescovo emerito. Perchè il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca. Preghiamo perchè ci sia una grande fratellanza… speriamo che questo percorso sia fruttuoso per questa bella città. La preghiera del popolo per la benedizione del proprio vescovo!
Pubblicato da tdy22 in marzo 13, 2013
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FRANCESCO I – Jorge Mario Bergoglio
Viva il papa, viva il papa, è il grido che proviene da Piazza San Pietro, dove i fedeli sembrano stare in più in uno stadio che nella piazza della più grande basilica di Roma.
Cresce in piazza S.Pietro l’attesa per l’habemus papam e cresce l’entusiasmo della folla presente. Dalla piazza si levano veri e propri cori, intonati da religiosi e laici, che scandiscono il saluto al nuovo Pontefice. Ma c’è anche chi, in questi momenti, si raccoglie in preghiera con il rosario in mano.
BERGOGLIO
Jorge Mario Bergoglio questa volta ce l’ha fatta! Già molto quotato durante le elezioni che videro Ratzinger salire al seggio pontificio, in quell’occasione aveva ottenuto il pieno appoggio dei conservatori e si era guadagnato, grazie alla sua esperienza nei Paesi del Terzo Mondo, quello dei moderati. La sua è l’immagine di un uomo semplice che ha scelto di vivere in un alloggio modesto rinunciando allo sfarzo ed alle comodità del palazzo arcivescovile. E’ un segnale positivo la sua rinuncia ai benefici come la limousine dotata di autista in favore dei mezzi pubblici, ma non va dimenticato che è anche un ortodosso, strettamente fedele alla visione di una Chiesa rigida che si oppone a matrimoni omosessuali, contraccezione e aborto. Certo l’età non è uno dei suoi punti di forza (76 anni contro i 78 di Benedetto XVI) ma è da notare come negli ultimi 8 anni sia riuscito ad annullare le accuse che gli valsero il seggio all’ultimo Conclave. All’epoca, dovette combattere contro l’attacco di un avvocato per i diritti umani argentino che lo accusava di aver partecipato al rapimento di due gesuiti nel Paese.
Arrivando a Roma, Bergoglio in un certo senso “torna a casa”, essendo figlio di immigrati torinesi. Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, quello che è arrivato al conclave nelle vesti di Arcivescovo di Buenos Aires, dopo un diploma come tecnico chimico, entra nel seminario di Villa Devoto per passare poi, nel ’58, al noviziato della Compagnia di Gesù, compie studi umanistici in Cile e nel 1963, di ritorno a Buenos Aires, consegue la laurea in filosofia presso la Facoltà di Filosofia del collegio massimo ‘San José’ di San Miguel. Ordinato sacerdote nel 1969 prosegue nella sua carriera di insegnante di letteratura e di psicologia fino ad arrivare a rivestire la carica di professore presso la Facoltà di Teologia, Consultore della Provincia e Rettore del collegio massimo. Il 31 luglio 1973 è eletto Provinciale dell’Argentina e, fra il 1980 e il 1986 è rettore del collegio massimo e delle Facoltà di Filosofia e Teologia della stessa Casa e parroco della parrocchia del Patriarca San José, nella Diocesi di San Miguel. Nominato il 20 maggio 1992 Vescovo titolare di Auca e Ausiliare di Buenos Aires da Giovanni Paolo II, il 27 giugno dello stesso anno riceve nella cattedrale di Buenos Aires l’ordinazione episcopale dalle mani del Cardinale Antonio Quarracino, del Nunzio Apostolico Monsignor Ubaldo Calabresi e del Vescovo di Mercedes-Luján, Monsignor Emilio Ogñénovich. Il 3 giugno 1997 è nominato Arcivescovo Coadiutore di Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 Arcivescovo di Buenos Aires per successione, alla morte del Cardinale Quarracino. Dal novembre 2005 al novembre 2011 è Presidente della Conferenza Episcopale Argentina. Dal B. Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001.
Pubblicato da tdy22 in marzo 13, 2013
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Fumata bianca… Ecco l’illusione ottica di San Pietro!
Falso allarme “FUMATA BIANCA”. Un gabbiano si è infatti posato sul comignolo sulla cappella Sistina dando l’illusione ottica ai tanti pellegrini assiepati in piazza che potesse trattarsi della tanto attesa fumata. In molti, dai lati della piazza e da sotto il colonnato, sono corsi avvicinandosi alle transenne che delimitano il sagrato e dove sono appostati fotografi e operatori. Qualcuno si è sbilanciato gridando “c’è del fumo bianco”, mentre altri si sono accorti dell’errore. Dopo qualche momento di entusiasmo, i fedeli sono tornati a trovare riparo dalla pioggia
Pubblicato da tdy22 in marzo 13, 2013
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E’ boom del francobollo per la sede vacante!
Sede vacante significa generalmente anche emissioni filateliche e numismatiche. In questa occasione sono state tirate duecentotrentamila serie di francobolli, centomila delle quali vendute sino ad oggi. Lo sottolinea all’Osservatore Romano Mauro Olivieri, capo ufficio dell’Ufficio filatelico e numismatico della Città del Vaticano. L’uscita delle monete è invece prevista per il 3 giugno. Si tratterà di monete 2 euro, 5 euro d’argento e 10 euro d’oro.
Pubblicato da tdy22 in marzo 13, 2013
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Dennis Rodman a San Pietro tifa nero!
E’ stato un personaggio in campo e fuori. E ha sempre destato curiosità per il suo look e i suoi atteggiamenti giudicati a volte estremi. ”Sarà africano, giusto?”. Spera nell’elezione di un Papa nero l’ex campione di basket Dennis Rodman. Il suo arrivo a sorpresa in piazza San Pietro è stato immortalato dai fotografi delle agenzie internazionali
Pubblicato da tdy22 in marzo 13, 2013
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Se il fumo è nero, Scola perde voti ed… escono gli outsider!
I fedeli non hanno dubbi: più fumate nere ci sono e più avanzano gli outsider. Se ieri il popolo di piazza San Pietro sperava nel miracolo e nella fumata bianca in tempi record, dopo il secondo esito negativo, cambia rotta. “Così Scola perde quota”, dice un ragazzo romano mentre lascia il sagrato. E ognuno spera nel ‘suo’ Papa. Un folto gruppo di persone, di Palermo, ‘tifa’ l’americano Sean O’Malley, il cappuccino che piace a chi vuole, spera e desidera una chiesa rinnovata. “A questo punto- dice sicuro Marco, 35 anni- o è O’Malley oppure finalmente un Papa nero’.
Pubblicato da tdy22 in marzo 13, 2013
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Le facce su piazza San Pietro… l’attesa!
Con circa un’ora d’anticipo rispetto al previsto, dal comignolo è uscito il fumo scuro. Dai due scrutini di questa mattina in Conclave non è uscito il nome del nuovo Papa. Altre due votazioni sono adesso in programma nel pomeriggio. Intanto su una piazza con il Cielo scuro come le fumate si accalcano le persone in attesa del nuovo Pontefice. Tra religione e curiosità, tra mistero e rito, è comunque uno spettacolo mediatico!
Pubblicato da tdy22 in marzo 13, 2013
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Le suore intonano i canti… ma la fumata è nera!
Intonano canti nell’attesa di vedere la prossima fumata per l’elezione del nuovo Pontefice. Un gruppo sorridente di suore confessa di aver ‘saltato’ le loro lezioni all’Università Lumsa di Roma per essere qui in piazza San Pietro e assistere di persona ad un momento che loro definiscono davvero speciale. “Per me è la prima volta che assisto alle fumate in San Pietro”, dice suor Marie Reine, dell’Ordine delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante. “Vengo dal Togo – continua – e sono a Roma da soli sei mesi. Sono davvero emozionata e sono sicura che il Papa che il Signore ci manderà sarà quello giusto”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 13, 2013
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Fumata nera… Nulla di fatto rimandata l’elezione del papa!
Ancora un nulla di fatto. I cardinali sono ancora indecisi su chi sarà il successore di Pietro. Ci sono varie correnti che nei giorni scorsi si sono confrontate e misurate anche con problemi materiali oltre che spirituali. Tra vatileaks al problema della pedofilia, dallo Ior al problema dell’omosessualità, tra progressismo e conservatorismo. Tutto rimandato al prossimo scrutinio che avverrà verso 12.30.
Pubblicato da tdy22 in marzo 13, 2013
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E venne il giorno in cui la Chiesa PATTEGGIO’!
L’arcidiocesi cattolica di Los Angeles ha accettato di pagare quasi 10 milioni di dollari (e poi è la Chiesa dei deboli e dei poveri?) per chiudere per vie extragiudiziarie 4 casi di abusi sessuali di un prete su minori. Si tratta del caso dell’ex sacerdote Michael Baker, di cui fu investito a suo tempo l’allora arcivescovo Roger Mahony, ora impegnato nel Conclave.
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
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BLACKOUT A SAN PIETRO! Si spegne la Cupola.
All’improvviso alle 21, è calato il buio. La Cupola di San Pietro è svanita nella notte e sono rimaste illuminate solo le cupolette laterali. La colpa però sarebbe di un problema tecnico che si è verificato in zona, un evento quindi completamente dissociato da quanto sta avvenendo al Conclave. Nessuna notizia ancora trapela, ma sicuramente questo conclave già nato anomalo a causa delle dimissioni di Benedetto XVI sta vivendo una vita di “eccezioni” e di fatti unici che verranno riportati negli annali della storia non solo della Chiesa, ma a livello mondiale.
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
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Nera! Nulla di fatto, come da copione!
La fumata, avvenuta alle 19.43, è nera, come da copione è… nulla di fatto. Nessun Papa ancora. Anche se sicuramente da questo momento le maglie si stringono e la rosa dei candidati diventa senza dubbio avrà già perso alcuni papabili. In piazza San Pietro s’invoca il cardinale Scola e si osanna già un Papa italiano (ed ex ciellino). Da domani le fumate saranno 4 al giorno!
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
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Le proteste inutili… Femen a San Pietro! Puro protagonismo.
Protesta di una esponente del gruppo Femen in piazza San Pietro in occasione dell’apertura del Conclave. La giovane donna a seno nudo, con scritte sul corpo, è stata portata via dalla polizia.
La protesta si è svolta in piazza Pio XII, proprio davanti all’ingresso di piazza San Pietro, poco dopo l’inizio del conclave. Due le donne di Femen che si sono messe a seno nudo con una scritta sul ventre: «Pope no more». Una ha iniziato ad urlare slogan camminando davanti alla transenna di divisione tra la strada e la piazza. Ambedue sono state fermate e coperte dagli agenti di polizia in servizio.
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
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EXTRA OMNES!
Una piazza San Pietro silente ha assistito alla chiusura del portone della Cappella Sistina. I pochi fedeli che sono in piazza, molti dei quali si sono riparati dalla pioggia sotto al colonnato, hanno assistito alla cerimonia del giuramento dei cardinali elettori guardando le immagini dei quattro maxischermi. Il tutto in religioso silenzio e senza fare nemmeno un applauso finale. Molti abbandonano la piazza per tornare successivamente a vedere la fumata.
Quel che sembra quasi assodato è il mancato ingresso nella rosa dei papabili del cardinale brasiliano Scherer. Troppe gaffes a iniziare dalla confusione fra V e VII Comandamento, per continuare con l’ostia caduta durante la comunione e per finire la difesa a spada tratta della Curia. La sua papabilità è quindi stata compromessa!
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
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A tavola coi cardinali: tra carbonara e sogliola, esce fuori una lobby
E’ una rivoluzione!
I cardinali statunitensi sono arrivati a roma e sono partiti all’attacco. Il primo a mettersi davanti alle telecamere è stato l’arcivescovo di Washington Donald Wuerl, a esprimersi liberamente, senza paura di mostrare il suo pensiero e le sue preferenze:
«Un Papa statunitense, proveniente dalla superpotenza americana, incontrerebbe molti ostacoli nel presentare un messaggio spirituale al resto del mondo».
Come mai si sentono tanto forti gli americani? Perchè dietro di loro vi è una lobby molto potente! I Cavalieri di Colombo che gestiscono un immenso patrimonio assicurativo negli Stati Uniti e che, nel 2011, per il diciannovesimo anno consecutivo, è stata insignita della tripla AAA dall’agenzia di rating Standard & Poor’s. Tra le mura vaticane poi hanno Carl Anderson, membro del board dello Ior e principale fautore del licenziamento di Ettore Gotti Tedeschi. Fu Anderson, che all’ epoca di Ronald Regan militava nel suo staff, a invitare il capo dei vescovi Timothy Dolan alla convention pre-elettorale dei Repubblicani lo scorso autunno, per ufficializzare come gran parte della chiesa cattolica americana fosse di orientamento anti-Obama.
Insomma gli americani hanno fatto squadra, arrivati al conclave con ipad e computer, hanno cercato in rete anche informazioni sugli altri vescovi, hanno indagato a fondo sull’aria che si respirava nella curia romana e hanno anche deciso di regalarsi un attimo di relax scegliendosi un ristorante a Borgo Pio. Qui, lontano dai riflettori, tra spaghetti alla carbonara e sogliole hanno stretto accordi e studiato strategie.
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
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Il ciellino Scola ha 50 voti… favoritissimo su tutti!
Il cardinale Angelo Scola sembra essere tra i favoriti. Secondo alcune indiscrezioni, l’arcivescovo di Milano gode di un forte sostegno tra gli europei e sembra che in questi ultimi giorni gli “ambasciatori”, come il cardinale di Bologna Carlo Caffarra, abbiano lavorato molto per far aumentare i consensi. Si parla addirittura di 45-50 possibili voti potenziali, stando alle riunioni informali. Ma al nome di Scola si aggiungeranno almeno altri papabili: il canadese Marc Ouellet, teologo «raztingeriano» come Scola, il cappuccino di Boston Sean O’Malley e Donald Wuerl, Washington e il brasiliano Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo.
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
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Cardinale shock!!
«Che cosa è la molestia? Una carezza sulla testa o a mezza schiena o a fondo schiena? È un pizzicotto che fa godere?». Sono queste le parole choc di un cardinale anonimo intervistato sulla La7.
Il prelato, che parteciperà al prossimo Conclave, considera la pedofilia come un fenomeno fisiologico: «Altrimenti mettiamoci dentro una campana di vetro e siamo tutelati». L’uomo conclude dicendo che in fondo chi cerca il contatto fisico sono gli stessi ragazzi: «D’altra parte, oggi la situazione di fragilità dei giovani porta anche i ragazzini a cercare l’affettività carnale. Un ragazzo sente il bisogno di una carezza o di un bacio perchè non li ha più in casa e quindi li cerca. E la persona che li dà può sbagliare».
QUANDO SI INIZIERA’ AD ALZARE LA CUPOLA DI SAN PIETRO?
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
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FUMATA ROSA A SAN PIETRO!
Un gruppo di femministe provenienti da diversi Paesi, fra cui Australia, Stati Uniti, e Gran Bretagna, si sono raccolte su un balcone che affaccia sulla basilica di San Pietro per chiedere che la Chiesa per il futuro prenda in considerazione l’ordinazione a cardinale delle donne. Le femministe hanno simbolicamente acceso dei fumogeni rosa.
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
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Roma-Parma in forse!
“Roma-Parma rischia uno slittamento. Tutto la calendarizzazione del finesettimana è sottoposta a un grande punto interrogativo. Ci potrebbe essere lo slittamento della partita per la probabile cerimonia di intronizzazione del nuovo Papa, qualora i cardinali avranno scelto per quel giorno il successore di Benedetto XVI”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
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Gesti di fedeli: Massimo prega in piazza San Pietro
Ha pregato per ore sotto la pioggia, inginocchiato in Piazza S.Pietro, durante la messa officiata nella basilica dai 115 cardinali. Massimo, un laico di 64 anni, è arrivato da Assisi, vestito come un sacco di iuta, con un bastone e a piedi nudi. I fedeli, commossi dal suo gesto, gli si sono avvicinati: una ragazza lo ha riparato dalla pioggia battenti per diversi minuti con un ombrello; ma c’è stato anche chi si è avvicinato in preghiera al suo fianco. “Spero che il prossimo papa sia un uomo vicino ai poveri – ha detto – Dio resiste ai superbi ma fa grazia agli umili. E’ per questo che prego proprio davanti ad una fogna, qui a Piazza S.Pietro. Auspico che il prossimo pontefice possa essere un francescano”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
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I primi indizi sull’elezione papale!
La Messa ‘pro eligendo’ si sta svolgendo secondo quanto previsto dal rito ecclesiastico, ma già si sono rivelate molti piccoli indizi che potrebbero far capire le preferenze dei cardinali. Ad esempio il ringraziamento di Sodano a Ratzinger, che viene letto dalla stampa specializzata come un invito a eleggere Angelo Scola. Per altri invece è stato solo un atto dovuto poichè in prima fila dei vescovi e arcivescovi nella Basilica di San Pietro c’è il Prefetto della casa pontificia, Monsignor Georg Gaenswein.
La messa, naturalmente celebrata in latino, ha poi visto recitare una prima lettura in inglese (secondo alcuni è sintomo che il Papa potrebbe essere americano, secondo altri l’ordine non ha una importanza sostanziale) a cui è seguito il salmo in italiano e poi una seconda lettura in spagnolo.
Sono previste preghiere in francese, swahili (lingua di molti Stati africani), portoghese, malayalam, lingua parlata in India, principalmente nel Kerala, e poi naturalmente in tedesco.
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
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Hacker al Conclave?
Quando la stufa posizionata nella Cappella Sistina emetterà fumo bianco, indice della scelta del nuovo Papa, migliaia di persone riceveranno messaggi di testo, email e notifiche dalle app sullo smartphone. Amici, parenti e testate di tutto il mondo saranno pronte a comunicare con i loro lettori e a svelare il nome del nuovo Pontefice. Per gli appassionati di tecnologia e telefonia mobile è stato lanciato anche un sito http://www.popealarm.com, non connesso al Vaticano, che promette ai suoi iscritti di “sapere cosa sta succedendo quando si vedrà del fumo” dal comignolo al centro di Roma.
Al di là di ogni possibile previsione sui nomi “papabili”, quella che comincia oggi è la prima vera e propria elezione di un Papa social, capace di monopolizzare l’interesse di cattolici e non: «Mi piace l’idea che i media contemporanei possano dare alle persone l’accesso al conclave in nuovi modi» – ha detto Matthew Bunson, editore dell’Almanacco Cattolico . Quello che, secondo Bunson, è un aspetto positivo dei media moderni, in realtà può rivelarsi un boomerang. In una società come la nostra, abituata a voler sapere tutto e subito, è plausibile che si svolga un evento come il Conclave senza che nulla possa trapelare all’esterno?
Come ha fatto sapere la Santa Sede, nella Cappella Sistina sono stati installati diversi sistemi per isolare il Conclave e renderlo una temporanea “zona d’ombra”. Alcuni dispositivi di disturbo eviteranno la possibile intercettazione di segnali dall’esterno, al fine di assicurare la massima riservatezza ai cardinali presenti nella struttura. Si tratta di una serie di apparecchiature chiamate Jammers che riescono a “disturbare” le frequenze ed il funzionamento delle reti GSM, impedendo di fatto le comunicazioni radio e telefoniche; tutto all’interno di quella che è conosciuta come la “gabbia di Faraday ”, già utilizzate per proteggere e isolare le strutture edili.
Questo vuol dire assoluto divieto di portare con sé smartphone, tablet e computer portatili e, per le eminenze attive su Twitter, l’impossibilità di postare qualsiasi commento dall’inizio alla fine delle votazioni.
Secondo l’italiana Decisyon, agenzia che analizza il contenuto dei social media, gli account Twitter e Facebook del Cardinale di New York Timothy Dolan, di quello di Manila Luis Tagle e dell’italiano Gianfranco Ravasi, raccolgono più dell’85% dell’utilizzo di piattaforme social da parte dei cardinali; un qualsiasi messaggio da parte loro durante il Conclave potrebbe destabilizzare l’equilibrio auspicato dal Vaticano.
Nonostante le enormi misure di sicurezza previste, il Collegio dei cardinali ha avuto un inizio traballante lo scorso 4 marzo. Come ha riferito USA Today, lunedì scorso agenti della Guardia Svizzera hanno fermato un falso cardinale e il suo entourage al seguito, mentre cercava di intrufolarsi tra coloro che avrebbero partecipato al Conclave. «Un uomo ha cercato di entrare tra il gruppo di cardinali cattolici in procinto di riunirsi – si legge sul sito – indossando un improvvisato vestito da vescovo, è arrivato in Vaticano posando con un vero cardinale, eccolo nella foto con il Cardinale Sergio Sebastiana. L’impostore è riuscito perfino a superare un livello di sicurezza prima vi essere fermato fuori dalla Cappella Sistina».
Un’agenzia di stampa italiana ha riferito che l’uomo è stato identificato come Ralph Napiersky, un tedesco che aveva detto di far parte di un inesistente istituto cattolico chiamato Corpus Dei, in un gioco di parole il vero gruppo Opus Dei. Il suo tentativo di infiltrazione avrebbe quindi spinto il Vaticano a intensificare le misure di sicurezza attorno alla zona del Conclave. Napiersky è stato fermato dalla sicurezza poco prima di entrare nella sala che ospita le riunioni, senza sapere le sue reali intenzioni. «La chiesa è molto gerarchica – ha sottolineato Robert Mickens, corrispondente del britannico The Tablet – ed è quindi molto imbarazzante per la sicurezza chiedere pass e distintivi di autenticità a tutti i cardinali». Padre Federico Lombardi, portavoce italiano del Vaticano dopo la vicenda ha tranquillizzato tutti: «Quello che posso dire è che tutti coloro che siedono nella congregazione sono cardinali veri».
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/12/hacker-al-conclave/
Canti, colpi di tosse e rosso. E’ iniziata l’elezione del PONTEFICE!
Alle 10.00 in punto nella basilica di San Pietro è iniziata la messa ‘’pro eligendo Pontifice’’ celebrata dal decano del Sacro Collegio, Angelo Sodano. Tra i canti sacri e qualche colpo di tosse sono sfilati i porporati. Alle 16.30 è previsto l’ingresso in Conclave dei 115 cardinali elettori che entreranno in processione nella cappella affrescata da Michelangelo: da quel momento in poi sono tagliati fuori dal mondo. Ci sarà quindi il giuramento per l’elezione del Papa, cui potrà far seguito la prima votazione. La prima fumata nera si presuppone avrà luogo intorno alle ore 20. I grandi favoriti: Scola, Scherer e Ouellet, ma c’è anche chi spera in un Papa americano, tra i papabili in questo caso Timothy Michael Dolan e Sean Patrick O’ Malley.
Se mercoledì dal comignolo uscirà una fumata bianca, è probabile che il nuovo Papa sia Scola. Un passato in Comunione e liberazione, marcata anche da una rottura con il fondatore don Giussani nei lontani anni Settanta, e un presente da arcivescovo di Milano, Scola è vicino a Joseph Ratzinger, con cui ha condiviso la linea teologica nella rivista ‘Communio’. Nato a Malgrate, una giovinezza a Milano, è stato ordinato sacerdote a Teramo. Rettore della Lateranense, vescovo a Grosseto, patriarca di Venezia, infine, per volontà di Benedetto XVI, successore di Tettamanzi e Martini a Milano, si è dimostrato buon manager e, tramite la fondazione ‘Oasis’, ha da ultimo ampliato le relazioni internazionali e la dimistichezza con l’inglese, tanto da volare a fine dell’anno scorso a Londra e programmare un viaggio a Washington cancellato dalle dimissioni impreviste di Benedetto XVI.
Con Scola ci sono diversi europei (il francese Vint-Trois, lo spagnolo Rouco Varela, l`olandese Eijk, il croato Bozanic), qualche italiano (Carlo Caffarra in particolare), e forse qualche voce mediorientale. Se al primo voto coagulasse un buon pacchetto di voti, si potrebbe innescare un effetto calamita abbastanza rapido da far presagire una pronta elezione. Il susseguirsi di fumate nere potrebbe, al contrario, indicare che il papabile italiano non ha raggiunto la fatidica quota di 77 voti necessari a divenire Pontefice. In questo caso avrebbero maggiori possibilità altre personalità a lui, per certi versi, assimilabili.
Forti, in particolare, i nomi del canadese Marc Ouellet (che non voterebbe Scola) e dell’ungherese Peter Erdo (presidente moderato del Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa), capaci, entrambi, di attrarre diversi voti curiali. Forte anche il nome del cardinale austriaco Christoph Schoenborn, allievo di Ratzinger, campione anti-pedofilia, emerso in passato per uno scontro sia con Tarcisio Bertone (con Scola, Ruini, Bagnasco e Meisner chiese a Benedetto XVI di mandarlo in pensione) che con Angelo Sodano (che aveva liquidato le critiche alla Chiesa sulla pedofilia come “chiacchiericcio”). Sebbene non sia scontato vedere un Papa austriaco dopo un Papa tedesco, Schoenborn, apparso in perfetta forma ad una messa celebrata domenica subito seguita da una conferenza stampa, potrebbe attrarre i voti delle anime più critiche del collegio cardinalizio con la Curia romana (America, Germania).
Scola, ad ogni modo, non sarà l’unico a partire con un buon pacchetto di voti. Ai nastri di partenza si presenza anche il brasiliano Pedro Odilo Scherer, arcivescovo di una città immensa come San Paolo, in passato stimato funzionario della congregazione vaticana dei Vescovi. Di origini tedesche, sarebbe il primo Papa sudamericano. Ha il sostegno del cardinale decano Angelo Sodano e di vari nunzi apostolici, ma il perimetro dei suoi voti è più ampio di quello curiale.
Sono gli americani il terzo attore con possibilità di entrare in partita. Giunti agguerriti a Roma, gli undici cardinali a stelle e strisce sono capitanati dall’arrembante arcivescovo di New York Timothy Michael Dolan. Dovrebbe essere lui il portabandiera al primo scrutinio di questa sera. Se su Dolan convergeranno solo undici voti, la partita degli statunitensi è chiusa. Se invece sin dal primo scrutinio gli americani raccogliessero più voti, potrebbero puntare a dar battaglia. Al posto di Dolan potrebbe subentrare Donald Wuerl di Washington o, più probabilmente, il cappuccino di Boston Sean O’Malley, notevole spiritualità, un buon passato da vescovo (a Boston ha ereditato la disastrosa piaga della pedofilia da Bernard Law), apprezzato da diverse anime del cattolicesimo associativo e stimato – con il suo fluente spagnolo e i suoi rapporti con gli ispanici – da diversi cardinali sudamericani. Se non fosse ancora tempo di un cardinale Usa, gli americani potrebbero comunque convogliare i propri voti su un sudamericano o un canadese.
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/12/canti-colpi-di-tosse-e-rosso-e-iniziata-lelezione-del-pontefice/
20 mila firme per una Chiesa “pulita”!
Savona – «Missione compiuta» dice Francesco Zanardi, della Rete L’Abuso, che questo pomeriggio ha consegnato al Palazzo Apostolico di Roma la petizione con le 20 mila firme «Via Calcagno dal conclave». Zanardi accusa il cardinale, ex vescovo di Savona di «aver coperto preti pedofili nella diocesi ligure».
«Questa mattina, tramite l’ambasciata, siamo riusciti a parlare con il Nunzio Apostolico il quale mi ha confermato la disponibilità a ricevermi. Mi sono intrattenuto circa 40 minuti con il funzionario con il quale ho avuto un colloquio cordiale. Posso dire riguardo alle firme che abbiamo raggiunto l’obiettivo preposto».
Pubblicato da tdy22 in marzo 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/11/20-mila-firme-per-una-chiesa-pulita/
Nessuna libertà di stampa in Vaticano!
Divieto di accredito. Il Vaticano ha negato al giornalista Gianluigi Nuzzi, autore del libro “Sua Santità” con i documenti riservati di Benedetto XVI al centro della vicenda Vatileaks, l’accredito stampa per seguire il Conclave. Lo riferisce lo stesso giornalista su Twitter commentando: “Scelta oscurantista, altro che trasparenza libertà di stampa”. Nuzzi, che aveva ricevuto dal maggiordomo Paolo Gabriele i documenti fotocopiati nella segreteria particolare del Papa, pubblicati poi in “Sua Santità”, ha avanzato la settimana scorsa una richiesta di accredito, tramite la prevista procedura online, per poter seguire il Conclave per la rete tv La7. Stamane, però, è arrivata la risposta negativa, della quale peraltro – a una telefonata fatta dalla segreteria del network televisivo – non sono stati precisati i motivi. Un documentario realizzato da Nuzzi, “La scelta del Papa”, andrà in onda in prima serata su La7 il prossimo 23 marzo.
Pubblicato da tdy22 in marzo 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/11/nessuna-liberta-di-stampa-in-vaticano/
Uno sguardo a… Risotto con gli Asparagi di Bassano del Grappa
Pubblicato da tdy22 in marzo 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/05/uno-sguardo-a-risotto-con-gli-asparagi-di-bassano-del-grappa/
San Pietro sulla scena di… Angeli e Demoni di Ron Howard
Pubblicato da tdy22 in marzo 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/05/san-pietro-sulla-scena-di-angeli-e-demoni-di-ron-howard/
San Pietro sulla scena di… Habemus Papam di Nanni Moretti
Pubblicato da tdy22 in marzo 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/05/san-pietro-sulla-scena-di-habemus-papam-di-nanni-moretti/
San Pietro sulla scena di… Il Tormento e l’Estasi di Carol Reed
Pubblicato da tdy22 in marzo 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/05/san-pietro-sulla-scena-di-il-tormento-e-lestasi-di-carol-reed/
Personalità di San Pietro… Papa Emerito Benedetto XVI
Pubblicato da tdy22 in marzo 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/05/personalita-di-san-pietro-papa-emerito-benedetto-xvi/
Uno sguardo a San Pietro… le tenebre!
Pubblicato da tdy22 in marzo 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/05/uno-sguardo-a-san-pietro-le-tenebre/
Uno sguardo a San Pietro… la luce!
Pubblicato da tdy22 in marzo 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/05/uno-sguardo-a-san-pietro-la-luce/
Uno sguardo a… SAN PIETRO, Stato Città Vaticano!
Pubblicato da tdy22 in marzo 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/05/uno-sguardo-a-san-pietro-stato-citta-vaticano/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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