Ore di ansia: scompare a Roma studente americano, scatta l’allarme in città

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“Era in una delle aree della movida romana  –  spiega Spence Lockhart, un amico di famiglia  –  e si è trattenuto un po’ di più rispetto ai suoi compagni di corso. Gli altri sono andati a dormire ed è l’ultima volta che l’hanno visto. Siamo preoccupati: il suo cellulare non dà segni di vita e non ha usato la carta di credito da nessuna parte da quella notte. Non sappiamo cosa pensare”.

Così è scomparso, nella notte tra mercoledì e giovedì, John Durkin, ragazzo americano in vacanza-studio nella capitale. Durkin 21enne di Rye Beach, Stato del New Hampshire, è stato visto per l’ultima volta dai suoi amici al pub “Sloppy Sam’s” di Campo dè Fiori. Chi era con lui afferma che il ragazzo era felice e solo un po’ alticcio.

La prima reazione dei parenti è arrivata online: subito la madre, sconvolta dal dolore, ha aperto su Twitter un account per diffondere la notizia e ricevere informazioni sul figlio. Sul profilo @jdurkinmissing e su Facebook si moltiplicano i messaggi degli amici e la notizia sta facendo il giro degli Stati Uniti. “Basta una persona che l’abbia visto. L’area in cui si è perso è popolatissima a qualsiasi ora del giorno e della notte  –  spiega ancora l’amico di famiglia  –  e ci deve essere qualcuno che lo ha notato”.

Polizia e carabinieri, per ora, si dicono ancora fiduciosi. I controlli disposti lungo il Tevere non hanno dato alcun tipo di riscontro e per ora tutte le piste sono aperte.

AGGIORNAMENTO 19,50: E’ finita nel modo più tragica la scomparsa di John Durkin, il cadavere è stato riconosciutod ai genitori e si tratta del corpo rinvenuto due giorni fa dopo lo schianto con un treno. Ora la Procura cercherà di ricostruire l’incidente, probabilmente avvenuto a causa dello stato di alterazione dovuto all’alcol.

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Freddo e gelo alle Hawaii, l’anomalo inverno americano

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Il freddo e il gelo arriva anche alle Hawaii e la temperatura scende almeno di 10 gradi. La perturbazione è la stessa che imperversa sul Midwest e sulla costa orientale degli States, e turisti ed hawaiiani si sono dovuti di corsa attrezzare abbandonando i costumi da bagno e indossando maglioni e cappotti. Secondo le previsioni, il fronte di aria fredda persisterà anche durante il fine settimana, così come il gelo non accennerà a diminuire dall’altra parte della costa degli Stati Uniti, almeno fino agli inizi di febbraio.

“E’ un evento che si verifica una volta ogni dieci anni” – ha detto il metereologo Alex Sosnowski. Non scamperanno al freddo neanche il Texas o la Louisiana, dove ci potrebbero essere delle nevicate. A Houston, in Texas, non succedeva da almeno tre anni.

L’americano… che “sciacqua i panni” nell’Arno: cade e torna a riva

americano-caduto-arno-tuttacronacaDisavventura fiorentina per un turista americano che la scorsa notte, attorno all’1 e mezza, ha perso l’equilibrio mentre era seduto sulla spalletta del Ponte alle Granzie precipitando così nell’Arno. Il 33enne è stato trascinato per alcune decine di metri dalla corrente prima di riuscire a nuotare fino alla sponda del fiume nei pressi di Ponte Vecchio, all’altezza della Società Canottieri. Polizia municipale, carabinieri, polizia e vigili del fuoco sono intervenuti sul posto dopo essere sati avvisati da un passante. L’americano si sentiva bene e, soccorso dal personale del 118 e dalle forze dell’ordine, ha rifiutato le cure mediche.

E’ attentato? Mistero sul boeing 747 precipitato in Afghanistan.

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E’ mistero sul  boeing 747 americano precipitato in maniera inspiegabile in Afghanistan.

Il filmato choc, registrato attraverso una video camera posta su di un’automobile, mostra gli ultimi attimi del velivolo appena decollato dalla base di Bagram, che lentamente si schianta al suolo, finendo distrutto in una spaventosa palla di fuoco.

Subito le autorità statunitensi hanno denunciato il fatto, chiarendo che “non si tratta di un incidente”. Secondo alcune fonti, i talebani avrebbero rivendicato l’attentato, ma la Nato ha subito smentito questa informazione. Un portavoce della National Air Cargo della Florida ha fatto sapere che nessuno dei sette membri dell’equipaggio è riuscito a salvarsi.

Se il fumo è nero, Scola perde voti ed… escono gli outsider!

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I fedeli non hanno dubbi: più fumate nere ci sono e più avanzano gli outsider. Se ieri il popolo di piazza San Pietro sperava nel miracolo e nella fumata bianca in tempi record, dopo il secondo esito negativo, cambia rotta. “Così Scola perde quota”, dice un ragazzo romano mentre lascia il sagrato. E ognuno spera nel ‘suo’ Papa. Un folto gruppo di persone, di Palermo, ‘tifa’ l’americano Sean O’Malley, il cappuccino che piace a chi vuole, spera e desidera una chiesa rinnovata. “A questo punto- dice sicuro Marco, 35 anni- o è O’Malley oppure finalmente un Papa nero’.

17enne partorisce in volo a 11mila metri di quota!

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Paura e felicità in volo per una 17enne dell’Angola e l’equipaggio dell’aereo in cui viaggiava. La ragazza ha infatto dato alla luce il proprio bambino in volo mentre viaggiava dal Sudafrica verso New York. La giovane è entrata in travaglio 4 ore dopo il volo ed è riuscita a partorire a 11 mila metri di quota aiutata da tre passeggeri, due medici e un infermiere.
Il bambino sta bene, così come la mamma, ma appena atterrati sono stati portati in ospedale per dei controlli. Il bambino non avrà la cittadinanza americana perchè, secondo quanto previsto dalla legge degli Usa, è nato fuori dallo spazio aereo nazionale.
La foto dello straordinario evento è stata diffusa online, dopo che uno dei passeggeri del volo l’ha postata su Facebook.

LO SCANDALO DEGLI F35… NON HANNO VISIBILITA’ POSTERIORE!!!

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Per il cacciabombardiere F-35 potrebbe essere la mazzata definitiva. C’è un nuovo rapporto del Pentagono secondo cui il jet da combattimento che dovrebbe equipaggiare anche l’Aeronautica italiana non funziona, e stavolta la bocciatura americana è più pesante di quella di qualche settimana fa, perché riguarda difetti strutturali e non problemi ordinari, di quelli che normalmente si scoprono e si risolvono nella fase di sviluppo di qualunque macchina. La critica all’F-35 è così radicale che il nuovo caccia viene definito per diversi aspetti peggiore dei velivoli più vecchi di decenni, che è destinato a sostituire.

L’F-35 viene prodotto dall’americana Lockheed Martin ma, come ormai è d’uso, lo si fabbrica nell’ambito di un’ampia collaborazione internazionale, che coinvolge anche l’Italia nello stabilimento di Cameri, in provincia di Novara. Ne esistono varie versioni, in particolare a decollo corto o verticale, pensate soprattutto per le portaerei, e a decollo normale per l’impiego da basi terrestri. Finora, i rapporti critici del Dipartimento della Difesa americano avevano coinvolto solo le varianti del primo tipo, mentre l’ultimo dossier le mette sotto accusa tutte.

La questione che aveva fatto rumore qualche tempo fa era la vulnerabilità dell’F-35 ai fulmini. Si era obiettato che il difetto c’è ma si può risolvere. Il nuovo rapporto invece cita, fra nuovi problemi, alcuni impossibili da eliminare, e in particolare la visibilità posteriore che risulta pessima e sarebbe molto penalizzante in un combattimento aereo. E non si dica che il problema non esiste, perché il pilota del terzo millennio non vede con gli occhi ma con gli strumenti elettronici: sull’F-35, dice il rapporto, fanno cilecca anche quelli, perché il display nel casco di volo non fornisce un orizzonte artificiale analogo a quello reale, a volte l’immagine è troppo scura o scompare, e il radar in alcuni voli di collaudo si è mostrato incapace di avvistare e inquadrare bersagli, o addirittura si è spento.

La tragica considerazione finale di questo rapporto del Pentagono è che in un futuro duello aereo l’F-35 verrebbe abbattuto dai vecchi caccia americani F-15, f-16 e F-18, che volano da 30 o 40 anni, dal pan-europeo Typhoon e dal Sukhoi 30 russo e dal J-10 cinese.

Ma non finisce qui perchè è stato riscontrato anche il problema della manutenzione che risulta troppo laborioso e limita l’efficienza operativa. Inoltre l’affidabilità tecnica generale lascia a desiderare e il dispositivo di carica delle batterie tende a non funzionare quando fa freddo, e, tanto per gradire, viene confermata la vulnerabilità dell’aereo ai fulmini.

E l’Italia ha investito 16 miliari di euro per la sola acquisizione, quindi a questa somma poi dovranno essere aggiunti i costi di gestione e manutenzione, più gli eventuali (che eventuali poi non sembrano data l’analisi del Pentagono) costi in caso di problemi tecnici e guasti.

ERA UNA SPESA INDISPENSABILE IN TEMPO DI CRISI ECONOMICA? CHI CI HA MANGIATO? CHI CI DOVRA’ MANGIARE? CHI CI DOVRA’ MORIRE SU QUESTI APPARECCHI CHE NON SONO SICURI E NEPPURE EFFICIENTI? POI PIANGEREMO I MORTI CHE SI POTEVANO EVITARE?

Dopo il crollo di napoli si abbattono ora gli avvisi di garanzia!

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Le imprese coinvolte nella costruzione della linea 6 della metro, i collaudatori, i responsabili del progetto per deviare un corso d’acqua sotterraneo, il proprietario dell’appartamento sul cui terrazzo c’era una piscina, l’amministratore del condominio, i responsabili dei sottoservizi saranno interrogati nell’inchiesta sul crollo di Chiaia e riceveranno un avviso di garanzia per disastro colposo. Il pm intende vagliare ogni possibile responsabilità: da qui la rosa ampia di indagati.

L’ACQUA HA FATTO CROLLARE IL PALAZZO A NAPOLI!

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È una probabile infiltrazione d’acqua la causa del crollo del palazzo alla Riviera di Chiaia a Napoli. È quanto fa sapere il tenente Alfredo Marraffino della polizia municipale, responsabile dell’Unità operativa di Chiaia. Sono 10 al momento le famiglie sgomberate a scopo precauzionale. Dopo aver parlato di gas o dei lavori della metro ora l’ipotesi più agghiacciante è quella che si sia trattato di un’infiltrazione di acqua.

Si sarebbe determinato una infiltrazione proveniente da una falda acquifera naturale, presente in zona. È questa l’ipotesi al momento più accreditata, formulata anche dai vigili del fuoco. L’acqua avrebbe creato un vuoto sotto l’ala del palazzo provocandone il cedimento. In sostanza si sarebbe creato un torrente sotterraneo di acqua e fango confluito in uno ampio scavo a circa 25 metri dal sottosuolo realizzato nel cantiere della metropolitana di piazza della Repubblica. Poco prima del crollo c’è stato un intervento per tamponare una falla apertasi in una galleria, tuttora parzialmente allagata, e posta a 30 metri di profondità nel sottosuolo, poco distante dalla verticale del palazzo. Sono un centinaio le persone sgomberate ed è interessato, oltre a palazzo Guevara, anche quello adiacente. Un grosso squarcio nel sottosuolo ai piedi del palazzo in parte crollato: è la voragine che si presenta agli occhi di soccorritori e curiosi dopo che sono state rimosse in gran parte le macerie. Intanto giungono ulteriori conferme sul fatto che l’allarme è stato dato dopo che i tecnici al lavoro nel cantiere della metropolitana hanno verificato il cattivo funzionamento di una cabina elettrica, con conseguenze di sospensione della corrente elettrica, causa di una perdita d’acqua nel sottosuolo.

Tutta la zona della Riviera di Chiaia, a Napoli, interessata dal crollo parziale di un edificio è senza acqua. Le scuole limitrofe sono state evacuate e il traffico interrotto. La zona interessata dal crollo è stata transennata, una folla di curiosi assiste alle operazioni di scavo a distanza di una cinquantina di metri.

Testimonianze:

«Se sono vivo è per un miracolo». Vincenzo Senese lavora come meccanico proprio dove è crollato al suolo un’intera ala del palazzo della Riviera di Chiaia a Napoli. «Se non sono sotto le macerie – racconta – è solo perchè sono stato chiamato da un cliente che aveva la macchina parcheggiata 50 metri più in là. Da lì ho assistito al crollo. Prima è venuta giù la parte di sopra e poi si è sbriciolato tutto il resto. Ho sentito un boato, come se fosse una bomba, e le urla disperate della gente».

«Ero nel palazzo quando il palazzo è crollato». Diego Fernandes è un commercialista che lavora al secondo piano dell’edificio crollato a Napoli. «Il Palazzo ha cominciato a tremare e siamo usciti utilizzando le scale – dice – perchè non erano crollate».
Fernandes racconta che i suoi colleghi si erano preoccupati per forti rumori che avevano sentito già dalle 8 della mattina. «I miei colleghi hanno pensato a un terremoto – afferma – È andata via l’elettricità, abbiamo sentito una forte puzza di gas e solo perchè non c’era corrente non si sono verificate esplosioni».

Una delle inquiline dell’ala collassata, Carla Travierso, è salva per miracolo. Si trovava in bagno, sotto la doccia, mentre il salone cedeva. Ha trentasette anni, ora è in ospedale sotto choc.

 

 

 

IL BOSS, LA PISCINA E IL CROLLO, BENVENUTI A NAPOLI!

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Una bella piscina con piante curate che rimane intatta anche dopo il crollo e scoppia la polemica. Quella piscina  è un simbolo,  quasi uno status per i parvenu e i camorristi che tra gli anni ’80 e ’90 presero casa proprio nei quartieri bene tra Mergellina e Chiaia.
E proprio all’ultimo piano del civico 72 di via Riviera di Chiaia, all’angolo con via Arco Mirelli avrebbe abitato Giuseppe Ceglia detto “Peppe a viola”, noto boss morto negli anni novanta. Negli anni della speculazione edilizia e della compravendita delle case negli storici palazzi a fare man bassa commercianti e gente di malaffare che avevano i contanti liquidi. La delle case fu a scapito della gente perbene e che furono letteralmente cacciati dal quartiere. E oggi viene da chiedersi se quella piscina è il retaggio di un tempo in cui prevalevano abusi edilizi. E’ presto per dirlo. Di certo Peppe Ceglia detto “Peppe a Viola” ha fatto parte di quel tempo e dello storico Palazzo Guevara di Bovino. Incredibile, ma è così. Tra gli anni ottanta e novanta Mergellina come la Torretta è stata terra dei clan, che monopolizzarono in silenzio gli affari illeciti a Chiaia, partendo dal piccolo rione della Torretta.
Dell’esistenza e dell’operatività del gruppo, nato dal matrimonio tra Adele Frizziero e Giovanni Alfano, padrino del Vomero hanno raccontato diversi collaboratori di giustizia. La loro fama è nota sin dagli anni Ottanta quando la mappa criminale indica le organizzazioni ostili alla Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo. Una guerra che non conobbe confini e che fece molte vittime. L’episodio legato a Peppe a Viola risale al 1991 quando una notte Antonio Caiazzo e Gennaro Formigli collocarono nell’auto una bomba. Il pomeriggio successivo Giovanni Alfano, a bordo di un’auto attivò il telecomando che fece esplodere l’autovettura alla Torretta. Peppe `a viola saltò in aria con tutta la macchina ma rimase solo ferito. Giuseppe Ceglia scampò a quell’attentato ma successivamente rimase ucciso, crivellato di colpi di pistola. Erano gli anni novanta: la camorra aveva compiuto il salto di qualità. E dal contrabbando si era passati alla droga senza esclusioni di colpi .

E’ andata bene?

pompieri- crolla palazzo- napoli- chiaia- tuttacronaca

In un primo momento si era parlato di vittime e di dispersi data l’ampiezza del crollo che aveva coinvolto l’edificio di Chiaia a Napoli. Ora sembra che i Vigili del Fuoco dopo aver rimosso manualmente le macerie alla ricerca di superstiti o vittime affermanoc eh probabilmente la tragedia è stata scampata. Un miracolo insomma! Resta lo sconcerto epr quanto accaduto anche perchè nei giorni apssati vi erano stati scricchiolii sospetti e ‘da due mesi quel palazzo era monitorato per presunte infiltrazioni”.

 

Crollo edificio di Napoli… VIDEO e PRIME IPOTESI!

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Tra le urla di spavento di una decina di persone che sono fuggite dal palazzo, che ospita prevalentemente uffici, e dei numerosi passanti, sul posto sono arrivati immediatamente Polizia e quattro squadre di Vigili del Fuoco, i quali, assieme a tantissimi residenti della zona, stanno scavando anche con le mani e senza sosta tra le macerie alla ricerca di eventuali persone coinvolte dal crollo e dunque ferite. Le Forze dell’Ordine raccomandano cautela alle tantissime persone che cercano di dare una mano al lavoro dei vigili e agli stessi numerosi giornalisti arrivati sul posto poichè si temono altri crolli: una parte delle macerie è finita anche su un autobus di linea che per fortuna non trasportava passeggeri. Le autorità competenti esprimono cautela anche in merito alle cause che avrebbero determinato il crollo, mentre si accavallano le ipotesi tra i cittadini partenopei: c’è chi teme si sia trattati dell’inevitabile conseguenza degli scavi della vicina metropolitana, chi invece a questa causa accosta la ZTL del cosiddetto Lungomare Liberato affermando che il peso del traffico agglomeratosi in un unico arco di tempo avrebbe gravato sul vuoto sottostante. C’è chi afferma tra i testimoni, presenti sul posto pochi istanti prima del crollo, di aver sentito puzza di gas. Si tratta solo delle ipotesi dei partenopei in attesa di notizie ufficiali. Nel frattempo, dalla zona si cerca di allontanare madri con bambini e curiosi il più possibile perchè si temono altri crolli. Sono arrivate le unità cinofile della Protezione civile regionale per supportare il lavoro dei Vigili del Fuoco ed effettuare ricerche approfondite nell’area interessata dal crollo. Tra le prime testimonianze raccolte, in molti hanno sentito il palazzo tremare prima del crollo che ha interessato la parte angolare del palazzo, sul tetto della quale è risultata esserci una piscina, rimasta intatta dopo il crollo della parte sottostante.

COLLASSA UN PALAZZO A NAPOLI… VITTIME TRA LE MACERIE!

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Dramma in pieno centro a Napoli. È crollata l’ala di un edificio, al civico 80, tra arco Mirelli e piazza della Repubblica, a due passi dal consolato americano. Molti detriti sono finiti sulle auto in sosta. Probabilmente ci sono delle vittime. Si tratta dello stabile dell’ex consolato francese. Nello stabile si trovano molti uffici. Sul posto sono accorsi squadre di vigili del fuoco e forze dell’ordine.

Un sogno in disfacimento simbolo della crisi americana!

dirty dancing

“Dirty Dancing”, il film cult del 1987 che tutti conoscono, era ambientato in una località di vacanza dello Stato di New York, le Catskill Mountains, nel 1963. Un luogo simbolo delle vacanze a stelle e strisce che, negli ultimi tempi, ha conosciuto un completo declino: ecco le immagini dell’ultima struttura rimasta, il Catskill Resort, ormai in rovina.

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San Valentino è in vendita! Appuntamenti romantici a pagamento.

WhatsYourPrice Picture

Nessun appuntamento romantico per San Valentino? Gli americani hanno trovato un rimedio online anche a questo: si chiama whatsyourprice.com ed è un sito in cui è possibile fare offerte per avere un appuntamento o ‘date’, proprio come per un’asta.

Può sembrare un’iniziativa priva di romanticismo e sentimenti. Ed è forse proprio per questo che sono i newyorkesi i maggiori utenti del sito, i residenti di una città in cui il lavoro non lascia molto tempo di avere una vita amorosa vera e dove si preferiscono spesso gli incontri casuali.

Secondo dati forniti dal sito, 28mila newyorkesi hanno pagato una donna per fissare un appuntamento per il giorno di San Valentino. Tanti altri lo faranno nelle prossime ore. Al secondo posto tra le città statunitensi Los Angeles, seguita da Miami.

Ma voi che ne pensate?

LA KISS PLANT! La più hot nel giorno di San Valentino per single e coppie!

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La pianta dei baci. Ebbene sì, esiste ed è famosa proprio per la forma incredibile dei suoi fiori: un paio di sensuali, golose, labbra turgide

“Mick Jagger’s lips”, con un diretto riferimento al mitico frontman dei Rolling Stones, oppure “The Hot Kiss Plant”: così la chiamano in tutto il mondo. A voi non sembratotalmente a tema con una festa dedicata all’amore? Al punto che mi domando, in realtà, perché oggi garden e fiorai non ne siano stracolmi. Ma diamo tempo al tempo, succederà presto! Nell’attesa che il mercato se ne impossessi e ce la proponga ad ogni angolo, bisogna procurarsela con un po’ più di fatica: in effetti trattasi di pianta tropicale che cresce in paesi caldi ed esotici, all’ombra delle vigorose fronde degli alberi che, protettive, la sovrastano nelle radure umide del Costa Rica, della Colombia o dell’Ecuador.

Però per cercarla, vi serve conoscere il suo “vero” nome, quello botanico. E come sempre questo dettaglio vi dirà qualcosa sulla bella vegetale in questione… Psychotria elata. Eh sì, la sua denominazione scientifica vi racconta che la specie in questione annovera tra le sue qualità, guardacaso, una forte azione sul cervello umano, tanto che la cugina più potente, Psychotria viridis, è utilizzata dagli sciamani per creare pozioni che li mettono in grado di parlare con gli dei.

ANCHE A SANREMO IL FLASH MOB CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

sanremo - san valentino

Lo rivela la Littizzetto “Stasera con 200 donne all’Ariston faremo un flash mob contro la violenza sulle donne”.

terza serata della kermesse musicale più nota del Belpaese, le celebrazioni di San Valentino sono affidate alla Litizzetto, la quale ballerà, canterà e proporrà un monologo sull’amore che si concluderà con un flash mob contro la violenza e il femminicidio. Fra gli ospiti della serata ci saranno Albano, Antony, Antony leader del gruppo Antony and the Johnsons, che delizierà la platea italica con la sua straordinaria bravura ed intensità, Roberto Baggio e Laura Chiatti; forfait invece per Raffaella Carrà, impegnata nella preparazione del suo programma the voice.

 

San Valentino in acqua!

Quando si dice che San Valentino sia la festa degli innamorati, è proprio vero: senza distinzione di razza. Non soltanto gli esseri umani si vogliono bene, guardate cosa accade infatti in questo acquario nella prefettura di Fukuoka. Due foche che si scambiano baci e abbracci, da far invidia anche agli esseri umani. Questi due esemplari si chiamano Koharu (maschio, di 4 anni) e Sakurako (femmina, di 7 anni), vivono all’interno della loro piscina e il loro amore viene mostrato a tutti i visitatori. Applausi a scena aperta per ogni bacio che si scambiano…

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Inoltre, in occasione di San Valentino, è stata data la possibilità a tutti quanti di lanciare del mangime a forma di cuore, agli animali presenti nell’acquario. Nemmeno a dirlo, già da questa mattina sono stati tantissimi i visitatori che si sono precipitati verso la struttura, in attesa che le porte si aprissero. Naturalmente, le effusioni che si scambiano la coppia di foche non sono un’occasione speciale per questa festa, in quanto i due animali amoreggiano durante tutto il corso dell’anno. Sicuramente Koharu e Sakurako si stanno vivendo una bella storia d’amore, ma non sarebbe stata ancor più bella se vissuta lontano da occhi indiscreti?

QUANDO SI DICE SAN VALENTINO E’ UN BUSINESS ANIMALE!

Google tra San Valentino e ruote panoramiche celebra l’amore “diverso”!

Doodle_SanValentino

Nel giorno di San Valentino, Google fa gli auguri agli internauti con un doodle animato e rende omaggio anche George Ferris, l’inventore della ruota panoramica. L’ingegnere americano è nato proprio il 14 febbraio, 154 anni fa. Basta cliccare sul cuore rosso al centro del doodle di Google, per assistere al racconto animato della storia d’amore tra due animali di specie diverse. Intorno al fumetto girano due ruote panoramiche. Clicca qui per giocare! 

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