
Per il cardinale Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa e figura di primo piano della Chiesa latino-americana,in vista del Conclave i porporati provenienti da lontano hanno bisogno di sapere cosa e’ successo nella Chiesa nell’ultimo anno,a d esempio su Vatileaks.”Io penso che questo sarebbe necessario perché se siamo un Collegio, se siamo confratelli dobbiamo sapere cose su cui, per la lontananza e per il nostro lavoro particolare, non abbiamo abbastanza informazioni”.
Forse sulla dichiarazione di Maradiaga ha pesato anche la frase pronunciata due giorni fa da Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana:«Nel contesto di Vatileaks possono essere state autorizzate dalla magistratura vaticana inquirente alcune intercettazioni alcuni controlli, non una cosa di grandi dimensioni, due o tre utenze» Questa dichiarazione si era resa necessaria dopo le indiscrezioni pubblicate da Panorama secondo sui tutto risalirebbe al «settembre 2012, quando sono cominciate a circolare le prime lettere di minacce a Bertone e le prime fughe di documenti riservati. È stata messa in atto così la più massiccia e capillare opera di intercettazione mai realizzata fino ad oggi nei Sacri palazzi che, secondo alcuni, continua fino a oggi perché, formalmente, le indagini su Vatileaks non si sono concluse. Una colossale schedatura di abitudini, amicizie e frequentazioni consegnata in mano a pochissime persone che innervosisce e preoccupa molti prelati e rischia di pesare sul conclave».
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Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/03/ce-chi-vuole-sapere-vatileaks-imperversa-negli-animi-dei-cardinali/