Italia in vendita? Cercasi acquirenti per l’isola di Santo Stefano

carcere-santostefano-tuttacronacaE’ appena stata venduta all’asta l’isola di Budelli e ora anche quella di Santo Stefano potrebbe trovare un nuovo proprietario: è infatti tornata in vendita sul sito di annunci immobiliari online Immobiliare.it. L’isola, un paradiso naturalistico che sorge di fronte a Ventotene, nel litorale laziale, rappresenta uno dei luoghi simbolo della storia italiana: vi si trova infatti un antico carcere borbonico dove furono rinchiusi, tra li altri, l’anarchico Gaetano Bresci e nel periodo fascista il futuro Capo dello Stato Sandro Pertini. Il carcere occupa circa 3 dei 28 etteri dell’isola, appartiene al Demianio e non è naturalmente in vendita. Il notaio napoletano proprietario di Santo Stefano che ora ha messo in vendita l’isola, che è inserita in una zona marina protetta, vuole restare anonimo.

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Addio a Tullio Maddaloni, storico tifoso del Napoli

tullio-maddaloni-tuttacronacaEra diventato un’icona dei tifosi azzurri negli anni ’90 Tullio Maddaloni, per aver dato voce alle proteste sportive contro la presidenza di Corrado Ferlaino e Giorgio Corbelli. Voce storica della Napoli calcistica, è venuto a mancare oggi, stroncato da una lunga malattia. Maddaloni ha animato i dibattiti di molti studi teelvisivi, in modo singolare e dando voce ad ogni pensiero e diventando così uno dei punti di riferimento per tutti i fan della squadra partenopea. Era anche diventato famoso per la sua frase storica con la quale profetizzò il fallimento del Napoli: “Questa città ha lasciato che fallisse il Banco di Napoli, come pretendete che salvi la sua squadra di calcio”.

Riesce a sfuggire alle forze dell’ordine, se ne vanta in Fb… e viene arrestato!

blitz-facebook-vantarsi-tuttacronacaIl 33enne tarantino Francesco Galileo, detto Chicco, era sfuggito alla cattura nell’ambito del blitz della Direzione distrettuale antimafia di Lecce volto a smantellare una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Dopo di che se n’è vantato in Facebook, scrivendo: “Non mi prenderete mai”. A quel punto è stato scoperto permettendo ai militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Taranto di arrestarlo. Con lui, salgono a 19 gli arresti su 20 destinatari del provvedimento restrittivo emesso dal gip del tribunale di Lecce. Stando all’accusa, Galileo aveva il ruolo di corriere dell’organizzazione che fa capo ad Antonio Ciccolella, ora in carcere, e alla moglie di questi, Piera De Padova, unica indagata che ha beneficiato dei domiciliari in quanto madre di un bimbo in tenera età.

Copiare all’esame di maturità… è permesso dalla legge!

maturità-copiare-tuttacronacaIl Consiglio di Stato sostiene che è possibile copiare agli esami di maturità. Non trattandosi di un concorso pubblico, infatti, e conoscendo gli esaminatori il candidato per un percorso, se lo si trova a copiare non si può prescindere dal contesto valutativo. E’ questa la sentenza shock che è arrivata a seguito di un ricordo di una studentessa campana. La giovane era stata sospesa dal suo istituto ed esclusa dalle prove di maturità perchè aveva utilizzato il telefonino per cercare le risposte alle domande d’esame. A quel punto si è rivolta  al Tar della Campania, che le aveva dato torto. Ora però il Consiglio di Stato le ha dato ragione: ha sempre preso bei voti, quindi poteva copiare. La copiatura, infatti, “è stata dettata da uno stato d’ansia probabilmente riconducibile anche a problemi di salute attestati nella nota conclusiva di un dirigente scolastico”, ma soprattutto perché “il superamento dell’esame costituisce di per sé attestazione delle competenze, conoscenze e capacità anche professionali acquisite dall’alunna e la norma che regola l’espulsione dei candidati dai pubblici concorsi per condotta fraudolenta, non può prescindere dal contesto valutativo dell’intera personalità e del percorso scolastico dello studente. Non potevano ignorarsi, nel caso di specie, il brillante curriculum scolastico della candidata, ammessa all’esame con un giudizio che ne evidenziava le notevoli capacità, il personale vivace interesse e il costante costruttivo impegno”. La ragazza eviterà così una bocciatura che sembrava inevitabile.

Duplice omicidio a Reggio Calabria: Gianrocco Foti confessa

gianrocco-foti-tuttacronacaE’ l’operaio metalmeccanico Gianrocco Foti di 38 anni, incensurato, sposato con una cittadina polacca e padre di un bambino, l’autore del duplice omicidio che ha spezzato la vita di Joan Lacatus, 28 anni, e della sua compagna  Jonela Hololea, di 35, i due romeni trovati nel bagliaio dell’Alfa Romeo abbandonata sul molo di San Gregorio, a Reggio Calabria. L’uomo, fermato dalla polizia, ha confessato. Foti, come riporta ReggioPress, ha raccontato di una relazione sentimentale con una giovane prostituta romena che, con vari stratagemmi, era riuscita a più riprese, nello spazio di sei mesi, a farsi consegnare una somma di denaro superiore a 25 mila euro salvo poi troncare il raporto. L’uomo, nel tentativo di recuperare la somma, si è rivolto a Lacatus, amico della donna. I due s’incontrano ma il tentativo non porta ad alcun risultato e l’operaio è pervaso dall’esasperazione. In un ennesimo incontro, a cui prende parte anche la Hololea, a sua volta intermediaria per la restituzione del denaro, i romeni usano il pretesto di prendere la somma da un’abitazione di San Gregorio, in realtà conducono Foti in un luogo dove si trovano altri tre connazionali. I cinque romeni, stando alla ricostruzione dell’operaio, lo aggrediscono. A quel punto lui apre il fuoco. Quando ieri pomeriggio i detective della Sezione omicidi raggiungono l’abitazione dell’uomo, lui li accoglie con calma glaciale, stando a quanto riferito da uno degli agenti. Chiede il motivo del controllo e consegna l’arma, detenuta legalmente, una Beretta calibro 9×21, compatibile con quella utilizzata per compiere il duplice omicidio. Dall’arma mancavano 5 proiettili, proprio il numero dei bossoli trovati sulla scena del crimine. Foti viene accompagnato in Questura e sottoposto a  interrogatorio durante il quale nega ogni responsabilità. Nel frattempo, gli specialisti del Gabinetto regionale di polizia scientifica constatano che la pistola è l’arma del delitto. Nelle prime ore di stamani, davanti all’evidenza dei fatti, Gianrocco Foti è crollato e ha confessato.

Spunta un nome per il possibile direttore sportivo dell’Inter targata Thohir

accardi_inter-tuttacronacaPotrebbe arrivare Beppe Accardi nell’Inter “indonesiana” di Erick Thohir. L’ex calciatore di Foggia, Palermo, Reggiana e Venezia, classe 1964, rivestirebbe il ruolo di direttore sportivo. A darne notizia Fabio Ravezzani su Telelombardia. L’attuale agente di calciatori, lasciato il calcio italiano giocò una stagione, quella 1995/96, in Indonesia, indossando la maglia del Pelita Jaya. In seguito Accardi ha sempre intrattenuto rapporti con il Paese di quello che diventerà il nuovo proprietario della squadra nerazzurra, come scrive calciomercato.com. L’agente FIFA è stato anche consulente di mercato del Royal Cercle Sportif Visé, club belga con proprietà indonesiana, oltre ad aver curato il trasferimento del terzino indonesiano Alfin Ismail Tuasalamony dal Visé al DC United, società della MLS nordamericana della quale proprio Thohir è co-proprietario.

Lorenzin contestata dai manifestanti pro-Stamina

stamina-lorenzin-tuttacronacaContestazione ieri notte ai danni del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, la cui auto è stata bloccata e lei costretta a scendere dai malati gravi che dal 23 luglio manifestano in piazza Montecitorio per la libertà di cura con il metodo Stamina. Uno di loro ha chiesto: “Si fermi a parlare con questi ragazzi, si stanno lasciando morire, dice di averci parlato ma non è vero. Non ha una coscienza?” Il ministro ha quindi avuto un colloquio con il ragazzo affetto da distrofia muscolare che è un po’ il simbolo della protesta, Sandro Biviano. A lui ha detto: “Io l’ho già incontrata, capisco la sua sofferenza personale e la sua malattia. Io sono la persona che ha fatto la legge per la sperimentazione del metodo Vannoni umanamente le pare che io non farei qualcosa per lei? Dobbiamo rispettare delle norme che non sono burocratiche, ma è quello che è stato valutato scientificamente”. Rapida la replica del giovane: “noi non abbiamo alternativa, non c’è una terapia”. Il ministro ha quindi sottolineato che la sua patologia “non potrebbe, neanche se funzionasse, essere curata con il metodo Stamina.” Ma la risposta dei manifestanti, in cerca tanto di una cura che di speranza e risposte da parte di una burocrazia che non dà risposte hanno ribadito: “Stiamo parlando di gente in fin di vita, ma che ci importa? Proviamo qualsiasi cosa, firmiamo tutte le carte che volete per assumerci la responsabilità”. Lorenzin ha poi sottolineato che “un trattamento, per essere cura compassionevole, deve aver passato almeno la fase uno della sperimentazione» e che «Brescia è aperta solo sulla base di una sentenza del tribunale, perchè era stata chiusa”.

La morte del 17enne nel Frusinate: Francesco Pede ha scelto il suicidio?

francesco-pede-tuttacronacaErano stata alcuni amici che lo stavano cercando nel cantiere della ex Tomassi a Sora a trovare ieri dopo le 17, il corpo senza vita di Francesco Pede, 17enne di Isola Liri, nel Frusinate. I ragazzi erano soliti ritrovarsi lì, in quel cantiere di un centro commerciale fermo da anni, quando decidevano di non andare a scuola. Stando alle prime informazioni, Francesco potrebbe essere morto a seguito di una caduta da circa 35 metri d’altezza, forse per sua stessa volontà. E’ solo un’ipotesi, ma la pista del suicidio resta quella più plausibile da seguire per gli investigatori dei carabinieri di Sora, comandati dal capitano Ciro Laudonia e coordinati dal sostituto procuratore di Cassino Francesco Cerullo. A seguito di un meticoloso e serrato lavoro da parte degli uomini del Nucleo Operativo di Sora e del Nucleo Investigativo provinciale, è stata reperita, come riporta TG24.info, “una serie di inequivocabili indizi che porterebbero a ritenere che il giovane abbia potuto compiere l’insano gesto. Tra questi anche alcuni scritti ritrovati sul luogo della tragedia e nascosti in un’intercapedine”. Nel frattempo, il corpo del giovane è giusto all’ospedale di Cassino dove domani si svolgerà l’autopsia.

Sospiro di sollievo per i tifosi del Napoli: non devono emigrare!

sanpaolo-napoli-tuttacronacaIl San Paolo resta “la casa” del Napoli. Nei giorni scorsi il presidente De Laurentiis aveva minacciato il sindaco De Magistris di trasferire la squadra a Caserta se non avesse avuto risposte, ma dall’incontro di ieri con il primo cittadino è uscito soddisfatto: “Abbiamo stilato una agenda di appuntamenti e di lavoro – ha detto De Laurentiis -. Partirà a breve un tavolo permanente sullo stadio con il Napoli da una parte ed il Comune dall’altra. Vogliamo valorizzare il San Paolo. Il San Paolo resterà la casa del Napoli. Mi auguro che alla fine l’impianto diventi di proprietà del club, ma l’aspetto importante è che lavoreremo nell’interesse della città”. Anche De Magistris conferma il buon esito della riunione: “Incontro proficuo. Abbiamo deciso la costituzione di una commissione bilaterale tra Comune e club, che affronti tutti i temi dello stadio”.

Quegli atenei italiani dove si “ammucchiano” gli studenti

atenei-sovraffollati-tuttacronacaE’ L’Espresso online che denuncia la situazione degli atenei italiani, prendendo ad esempio l’Università Statale di Milano e postando un paio di foto scattate durante la prima lezione di Diritto civile dell’anno, tra le più importanti per gli iscritti di Giurisprudenza. Ma come fare a seguirlo se, come racconta Mattia, un iscritto del quinto anno, “Eravamo forse 500, 600 persone, ammassate in un’aula che anche se è la più grande dell’Università non è sufficiente ad ospitarci tutti”. Lo studente prosegue: “Così è finita che in molti sono rimasti dietro le scale, sotto le finestre, in piedi, in corridoio, fuori dalle porte”.  La situazione “vergognosa” è stata denunciata su Facebook, con foto che non solo rendono l’idea “delle condizioni disastrose dell’Università pubblica italiana, ma rappresenta anche un grave problema di sicurezza”. Il problema è che i tagli stanno affliggendo tutta la nostra Penisola, con investimenti che, al contrario delle altre nazioni europee, calano: dal 2008, del 12%. Stefano Paleari, segretario generale della Conferenza dei rettori, solo a giugno ricordava: “Addirittura anche gli spagnoli investono più di noi: 157 euro a cittadino contro i nostri 109. Con questi numeri sarà presto impossibile per le Università garantire il supporto essenziale per il rilancio dell’economia e dello sviluppo. Ovvero ciò che sia il Ministro che Bankitalia si augurano per l’uscita dalla crisi”. Si risparmia dove si può in Italia, ma anche dove non si dovrebbe proprio. Su educazione, cultura, anche salute se si pensa che, come racconta uno studente del Politecnico di Bari, a luglio in concomitanza di un esame “Non c’era l’aria condizionata e una ragazza si è pure sentita male durante l’appello”. E dire che l’università dovrebbe essere il trampolino per il futuro… sempre se non si spezza prima del salto!
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Vip vs camorra: i comuni della Terra dei Fuochi non devono morire

vip-terradeifuochi-tuttacronacaLa Terra dei Fuochi non è sola è una pagina Facebook aperta da Selvaggia Lucarelli e che in pochi giorni ha già superato gli 89mila “mi piace”. Ed è proprio qui che i vip italiani “adottano” i comuni di questo territorio a cavallo tra le province di Napoli e di Caserta postano le foto con cui lanciano il loro appello. Marcianise, Aversa, Nola, Sant’Irpino, ma anche Arienzo, Cellole, San Prisco e tutti gli altri paesi non devono morire. Non possono essere messi in ginocchio da quei rifiuti tossici bruciati nelle campagne. Loro sono personaggi dello spettacolo più o meno noti, musicisti, attori, volti televisivi ma anche sportivi e giornalisti uniti per far sì che “questo territorio e la sua gente – si legge nelle info della pagina – non muoiano avvelenati e dimenticati da tutti.” Spiega Selvaggia all’HuffPost: “Un’iniziativa del genere può aiutare a incoraggiare la gente del posto a non avere paura di scendere in piazza. di protestare, di ribellarsi. Noi, nel nostro piccolo, ci abbiamo messo la faccia. E poi molti non sanno cos’è la terra dei fuochi, da oggi magari lo sapranno”. La pagina ci aiuta anche a capire che solo ora si sta facendo spazio la consapevolezza che l’emergenza che vive questa terra non è solo circoscritta a un’area ben definita, ma è ormai diventata nazionale. Come hanno recentemente ricordato anche Le Iene, in un loro servizio: perchè i prodotti di questa terra poi giungono in tutto il territorio nazionale: “la Terra dei Fuochi non è un’isola”, appunto, e tutti noi siamo destinati a venire a contatto, in un modo o nell’altro, con questa fetta di terreno che è stata utilizzata per un ventennio come pattumiera per i rifiuti tossici di mezza Italia. Senza dimenticare gli abitanti che si ammalano e muoiono, per quel cancro che, qualsiasi parte del corpo colpisca, ha un solo cognome: “camorra”. Per farsene un’idea basta scorrere la pagina Facebook di don Maurizio Patriciello, parroco proprio a Caivano che da anni si batte per portare alla ribalta nazionale l’agonia di quella gente. Ha pregato il Papa, ha parlato con Napolitano, scuotendo le coscienze dei politici locali.

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Tra accuse d’inutilità di Grillo e Ledner… spunta quella dei cittadini non ascoltati

gadlerner-beppegrillo-tuttacronacaGad Lerner attacca Grillo dal suo sito parlando di “plateale inutilità politica”. Scrive il giornalista:

Nell’attesa che esca di scena Silvio Berlusconi, ospite ingombrante ma non più determinante del governo di larghe intese, la giornata parlamentare di ieri ha evidenziato una plateale inutilità politica di Beppe Grillo. Può gridare sul blog, invadere un’oretta la sede della Rai, o anche rimettersi in giro a fare spettacoli (gratuiti o a pagamento). Ma è manifestamente fallito il progetto di costruzione di un movimento partecipato dal basso, davvero democratico: Grillo & Casaleggio lo hanno stoppato quando si sono resi conto di non essere in grado di controllarlo. Nè una massiccia presenza di deputati e senatori M5S ha finora prodotto alcun risultato significativo per la vita dei cittadini. Liberissimo Grillo di tenersi fuori da ogni scelta politica che implichi alleanze e/o compromessi. Liberissimo di lanciare sul blog una consultazione sulla legge elettorale ideale, con parecchi mesi di ritardo sulla tabella di marcia e dopo aver cambiato svariate posizioni in merito. Ma ho l’impressione che lui stesso, nel mentre confida di annoiarsi, stia venendo a noia.

I commenti non sono tardati ad arrivare, tra chi condivide il pensiero e chi a sua volta accusa il giornalista d’inutilità. E mentre gli italiani si schierano pro o contro uno o l’altro partito, tra i commenti ne appare uno che fa il punto della nostra situazione. Scrive un utente:

Di imbarazzante nella vita politica italiana c’è solo l’inutilità di ogni cittadino. Nessuno di noi ha avuto voce in capitolo nella scelta degli ultimi due governi, nessuno di noi incide nelle scelte che vanno a influenzare le nostre vite. Volgarmente, nessuno di noi conta un ca… Questo sì che è davvero imbarazzante, non Grillo che è solo una delle espressioni della nostra pateticità.

Dario Fo e la “pagliacciata gigantesca” del voto di fiducia

dariofo-fiducia-buffonata-tuttacronacaEra a Imola, al teatro Ebe Stignani, per presentare lo spettacolo “Sesso? Grazie, tanto per gradire”, Dario Fo, in occasione di una serata organizzata dall’associazione femminile Trame di Terra. E da qui ha commentato il voto alla fiducia al governo Letta avvenuto poche ore prima: “Quella a cui abbiamo assistito oggi al Senato è una pagliacciata gigantesca”. Il premio Nobel, prima che iniziasse la proiezione, non risparmia critiche sul dietrofront di Berlusconi: “Un condannato, riconosciuto colpevole dopo tre gradi di giudizio, invece di essere cacciato è ancora in Parlamento a pavoneggiarsi, a dettare le regole della politica italiana, obbligandoci a rimanere impotenti”. E prosegue: “Anche se sembra finito ha spiazzato nuovamente l’avversario, in ogni momento è in grado di dare le carte: dà l’asso a chi di dovere, e la matta a chi deve essere fregato”. Ma Fo è anche certo che la buffonata a casa Pdl non sia ancora terminata: “ci sarà la danza del ritorno da parte di quei personaggi che sembravano consapevoli nell’aver criticato l’imposizione del capo con le dimissioni dei ministri di qualche giorno fa. D’ora in avanti varranno lo zero virgola zero nulla”. E non risparmia nemmeno il Capo dello Stato: “Non concederà la grazia a Berlusconi. Di passi falsi questo presidente ne ha fatti tanti”. Non si salva neppure il Pd: “I democratici e B. stanno insieme da anni. Dopo l’unione di questo governo possono quindi sposarsi. Speriamo almeno che non facciano figli. Ma sapete qual è la cosa più bella? E’ che questo andazzo politico Franca l’aveva intuito più di 6 anni fa, quando divenne senatrice per l’Idv”. E il ricordo della compagna di una vita, dentro e fuori dal palco, porta il premio Nobel a parlare del passato, di “quando con Franca durante la sera o la notte ci mettevamo a parlare di quello che accadeva in Italia. Nel libro che uscirà nei prossimi giorni, In fuga dal Senato, emerge tutto lo sporco che c’è in questo paese: le morti sul lavoro, i delinquenti dentro le istituzioni, la mancanza di rispetto per i cittadini”. Il filo del ricordo si dipana e arriva fino all’episodio del 9 marzo ’73 a Milano in cui la Rame venne violentata e malmenata da un gruppo di estremisti di destra: “lo stupro venne deciso molto in alto, da alti ufficiali dell’arma”, ricorda Fo dal palco imolese, “si stabilirono mandanti ed esecutori ma ci fu la prescrizione”. Dario Fo, rientrando nel tema della serata e allo spettacolo scritto da Franca Rame e Jacopo Fo nel 1996, ha ricordato anche: “Qui a Imola ci negarono il palco negli anni settanta”, prosegue Fo, “è quindi doppiamente importante sul piano civile che si mostri quest’opera di Franca dove si parla finalmente di donne che gestiscono se stesse e la propria vita senza imposizioni da parte degli uomini”. Ma ancora mancava una chiosa sul M5S, il movimento di cui è supporter: “Ha fatto bene Grillo a denunciare in anticipo quello che sarebbe successo in Senato. L’accordo del Movimento con il Pd non sarebbe mai potuto avvenire, solo degli ingenui possono cadere in questa trappola. Io però ora mi sto dedicando a scrivere una commedia su quello che sta succedendo in questi mesi nella politica italiana, spero vi divertirete a vederla”.

Il mea culpa di Barzagli dopo il pareggio con il Galatasaray

barzagli-champions-tuttacronacaSecondo turno del girone di Champions League e secondo pareggio per i bianconeri che, dopo l’1-1 a Copenaghen non è riuscita a battere i turchi del Galatasaray di Roberto Mancini allo Juventus Stadium. Per gli uomini di Conte si sono rivelati fatali due errori in difesa: sbaglia Bonucci nel primo tempo e pasticciano in gruppo negli ultimi della ripresa quando, finalmente in vantaggio, si fanno sorprendere dagli avversari che guadagnano il pareggio. Andrea Barzagli, difensore bianconero, ai microfoni di Mediaset premium ha commentato il secondo episodio: “E’ abbastanza evidente che non riusciamo più a fare il nostro gioco. In questi anni però è cambiato il modo di giocare di tante squadre e noi stiamo un po’ cercando di cambiare il nostro approccio per tornare a essere la Juve arrembante del passato. In Europa poi tutto è più difficile perché si incontrano squadre forti e che tendono sempre a giocare il proprio calcio. Sul secondo gol mi prendo un po’ di responsabilità perché a tre minuti dalla fine dovevamo essere più attenti e coprire meglio. Io, da difensore esperto, avrei dovuto chiamare i miei compagni a difendere più bassi e compatti. E’ inaccettabile prendere un gol del genere in quattro contro quattro dopo aver appena segnato il gol del vantaggio“.

Fermato un italiano per il duplice omicidio di Reggio Calabria

fermo-reggio-calabria-tuttacronacaUn italiano è stato fermato dalla polizia di Reggio Calabria in relazione all’omicidio dei due romeni, un uomo e una donna, i cui cadaveri sono stati rinvenuti ieri mattina nel bagagliaio di un’Alfa Romeo 146 sul pontile in località San Gregorio, vicino al porto del capoluogo calabro. Le vittime, Joan Lacatus, di 28 anni, e Jonela Hololea, di 35, erano state uccise con alcuni colpi di pistola e i loro corpi abbandonati nell’auto di Lacatus, che gli assassini avevano tentato invano di fare sparire in mare. Dopo che la squadra mobile di Reggio Calabria, diretta da Gennaro Semeraro, ha identificato il presunto responsabile, gli agenti hanno sequestrato la pistola calibro 9 utilizzata per compiere il duplice omicidio e sulla quale verranno effettuati accertamenti scientifici e balistici. Al momento sia gli investigatori che gli inquirenti mantengono il riserbo sul movente del delitto, anche se ieri era trapelato che s’indagava negli ambienti della prostituzione.

Il crollo della chiesa a Venezia: “Gli angeli ci hanno protetto”

chiesa-crollo-venezia-tuttacronacaEleonora Vianello, dell’Istituto “Carlo Steeb” degli Alberoni, a Venezia, ne è certa: “Gli angeli custodi che abbiamo pregato stamattina ci hanno protetto”. Difficile per chi si trovava nella casa di riposo non ripercorrere con la mente la giornata, prima la messa, poi, appena tre ore più tardi, il crollo del soffitto della chiesa annessa alla struttura, da cui è uscito indenne solo l’altare. Ha raccontato ieri la donna: “Proprio stamattina (mercoledì) alle 10.30 in questa chiesa abbiamo celebrato la messa. Un’occasione programmata da tempo, per onorare la festa dei nonni. In chiesa c’erano una trentina di persone. Alcuni ospiti, io e le due animatrici e la messa è stata officiata da don Lucio. Naturalmente non si è verificato nulla che potesse far presagire un disastro simile. Se il crollo fosse avvenuto tre ore prima saremo morti tutti”. Invece la messa, della durata di circa un’ora, è stata celebrata regolarmente. La direttrice dell’istituto prosegue, raccontando quanto accaduto alle 14.20: “Abbiamo sentito un botto fortissimo, il crollo del tetto ha sollevato una colonna di fumo e così si sono attivati tutti gli allarmi dell’antincendio. A quel punto abbiamo capito che si era verificato un crollo al tetto della chiesa e abbiamo attivato tutte le procedure del caso”.

“Miracoli” di Google Street View: rivede la nonna morta

nonna_google-tuttacronacaDustin Moore ha “ritrovato” la nonna in Google Street View. Residente a Portland, Stati Uniti, stava osservando la foto di casa sua utilizzata per le sue mappe e ha notato una donna seduta sulla veranda dell’abitazione. Si trattava della nonna Alice, morta meno di un anno fa, intenta a leggere il giornale sulla panchina davanti all’uscio. In un forum del social network Reddit il ragazzo ha raccontato che quello che l’ha sorpreso è “che Google abbia scattato una delle ultime foto di mia nonna”. “Credo sia una foto fantastica perché mostra quanto fosse una persona tranquilla e spensierata.”

Giallo a Venezia: cadavere affiora in laguna

laguna_venezia-cadavere-tuttacronacaSi tinge di giallo la laguna Veneziana nei pressi di Sacca Sessola. Questa mattina, verso le 7, alcuni pescatori hanno infatti notato un corpo a pelo d’acqua e hanno lanciato l’allarme. I militari della stazione navale della guardia di finanza e i sommozzatori sono giunti sul posto per recuperare il cadavere. Impossibile procedere con barche più grandi a causa della bassa marea. Al momento non sono note le cause della morte. Come ricorda il Gazzettino poche settimane fa, nella stessa zona, nei pressi di San Clemente, era venuto a galla il cadavere di un cinese.

Trema ancora la Lunigiana: scossa di terremoto alle 9:38

terremoto-lunigiana-tuttacronacaUna nuova scossa di terremoto è stata registrata oggi alle 9:38 nel distretto sismico della Lunigiana, in Toscana. Secondo i rilevamenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Ingv, l’evento ha avuto una magnitudo 2.4 e si è verificato a una profondità di 9.7 km. L’epicentro è stato localizzato tra i comuni di Casola in Linigiana e Fivizzano (MS) e Giuncugnano e Minucciano (LU).

Bullismo a scuola: ragazzino accoltellato dal compagno

lite-bulli-tuttacronacaE’ stato denunciato un 15enne che, al culmine di una lite tra bulli, ha accoltellato un compagno di scuola nel cortile dell’istituto professionale “Casanova” di Napoli e che in seguito si è presentato al commissariato Decumani in compagnia della madre, cui è stato affidato, e di un altro parente. La vittima, un 13enne preso di mira dall’agressore e alcuni suoi amici, è rimasto ferito alla coscia destra ed è stato trasportato all’ospedale pediatrico Santobono. La prognosi per lui di sette giorni. Proprio il più giovane era riuscito a farsi accompagnare in classe da una sorta di amico bodyguard che poi ha fornito una versione dei fatti: aveva intenzione di organizzare un incontro risolutorio con la banda di bulli ma invece di un chiarimento è arrivato un coltello. Il padre della vittima, che compirà 14 anni a breve, ha rivolto pesanti accuse alla gestione della dell’istituto, in special modo per quel che riguarda la sicurezza, avendo lui segnalato più volte la situazione. L’aggressore, che risiede nei Quartieri Spagnoli di Napoli, è già noto alle forze dell’ordine. In passato era già stato accusato di furto con scasso, ma il Tribunale dei Minori aveva sospeso il processo e concesso la “messa alla prova”, provvedimento che si pone l’obiettivo di dare una seconda possibilità a giovani “difficili”.

“Non posso cambiare il mondo …

cambiare-tuttacronaca… ma posso cambiare il mondo in me”

-U2- (Rejoice, in October, 1981)

Porporati… oggi si vota!

#conclave - tuttacronaca

I cardinali elettori sono partiti in processione dalla Cappella Paolina, nella Prima Loggia del Palazzo Apostolico Vaticano, verso la Cappella Sistina per l’ingresso in Conclave. La processione, che passa per la Sala Regia, si svolge al canto delle Litanie dei Santi. L’ultima sarà santa Elisabetta d’Ungheria. Chiudono la fila i cardinali Bertone e Re.

Piazza San Pietro è gremita nonostante il freddo, il vento e la pioggia!

porporati-cardinali-ingresso-sistina-conclave-tuttacronaca

Entrando in una nuova settimana… il Top di quella appena finita!

giorni

Una settimana di sismi quella italiana, non solo letterali (lo Stivale è stato afflitto da diversi terremoti di lieve entità) ma soprattutto politici e scandalistici. Mentre si aspetta l’insediamento delle Camere e l’inizio del Conclave, con politici afflitti da ansia di prestazione parlamentare e cittadini eletti che si apprestano ad entrare là dove si decidono le sorti del nostro Paese, ecco un ripasso veloce di quello che è accaduto negli ultimi giorni e ci/vi ha coinvolti di più.

Il caso Sarah Scazzi. Dopo la requisitoria del PM che ha richiesto la condanna all’ergastolo per Sabina e Cosima e 9 anni di reclusione per zio Michele, ecco che altre domande sorgono. Sarah ha scritto nel suo cellulare un sms mai inviato che sembrava un presagio di quello che sarebbe successo (L’ultimo sms di Sarah, ma mai inviato!). La ragazza temeva per la sua vita? E questa paura era collegata a ciò che sapeva? A quanto pare voleva raccontare dei festini a cui Sabrina prendeva parte. Serate con amici che diventano mortali per chi vuole denunciarle? Sarah tra festini e strip, bugie o verità nascoste?

Passando da un’aula ad un’altra, a più di una in effetti, Berlusconi e la sua guerra dichiarata alle toghe è stato uno degli argomenti che più ha scaldato gli animi. Pro o contro, nessuno è rimasto indifferente. Dalla condanna per il caso Unipol all’uveite del Cav che gli è costata un ricovero ospedaliero al fatto che non ci sia stato nessun impedimento secondo la Corte e quindi il processo per il caso Ruby possa continuare dopo che era slittata l’udienza per Mediaset. Nel frattempo il Pdl ha organizzato una manifestazione per il 23 marzo contro le toghe e gli esponenti hanno proposto un’altra manifestazione già domani, ricevendo però un secco no da parte del Cavaliere.

Mentre Bersani prosegue la sua corsa al ruolo di Premier, ingaggiando una guerra mediatica con Grillo e non ascoltando i ripetuti appelli di Renzi, i vertici del Monte Paschi tremano. David Rossi, capo della comunicazione, si è suicidato lasciandosi dietro solo un biglietto con scritto “ho fatto una cavolata” e molti interrogativi. Le indagini nel frattempo si sono intensificate e nuove, scottanti realtà, sono venute alla luce.

Se il caso Tremonti ancora non è arrivato a ricevere quello che noi riteniamo essere il giusto grado d’indignazione (del resto è “il colpo di scena” più recente), il caso del tesoretto della Cisl, ben custodito da Bonanni, ha richiamato l’attenzione di molti: il sindacalismo è altra cosa!

Forse quello che maggiormente è passato sottovoce è il capitolo Vatileaks, messo un po’ in ombra dall’attesa che venisse decisa la data del Conclave. Presto avremo un nuovo Papa, un uomo in cui speriamo di poter riporre la nostra fiducia, non obbligatoriamente come guida spirituale, ma come persona in grado di essere al passo con i tempi e con gli stessi insegnamenti che la Chiesa predica: accettazione, tolleranza, amore, rispetto. Vogliamo una società giusta, equa, dove non ci sia il costante pensiero che qualcosa d’importante ci venga celato e, soprattutto, chiediamo ci sia coerenza.

Il rispetto per il prossimo e la sua libertà di essere se stesso è il primo passo.. Questo dovrebbero ricordarlo anche i politici quando si riuniranno: di certo non hanno dato buona prova di sé e ancora ci domandiamo: “Che sarà di noi?”

Con l’augurio che questa domanda possa trovare presto una risposta… ecco il video più visto questa settimana in Italia (e per chi ancora si domandasse cosa sia l’Harlem Shake… qui saranno fugati i vostri dubbi!)

E la prossima settimana? Saremo in prima linea, per continuare a tenervi aggiornati!

Aspettando quello che verrà… e con un ultimo saluto al Presidente Chavez

Good night, and good luck!

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Uno sguardo a… Stufato alla Guinness

La ricetta puoi trovarla QUI!

tuttacronaca- STUFATO+ALLA+GUINNESS+(3)

Kenneth Branagh sulla scena di… The Boat That Rocked di Richard Curtis

Kenneth Branaght sulla scena di… The Theory of Flight di Paul Greengrass

Kenneth Branagh sulla scena di… Hamlet di Kenneth Branagh

Gente di Belfast… Kenneth Branagh

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Uno sguardo a Belfast… Shankill Road

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Uno sguardo a Belfast… Falls Road

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Uno sguardo a… BELFAST, Irlanda!

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Auto in uno stagno… la vita strappata a 6 ragazzi americani!

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Sei ragazzi hanno perso la vita in un pauroso incidente stradale negli Usa a Warren, un piccolo centro dell’Ohio, dove un minivan è piombato in uno stagno. Secondo la ricostruzione degli agenti intervenuti sul posto, una Honda con otto giovani a bordo è uscita di strada finendo sott’acqua. Malgrado i tentativi di salvare i ragazzi, con l’intervento anche dei sub, per sei di loro, di età compresa tra i 14 e i 19 anni, non c’è stato nulla da fare.

Ski & Jazz e Ski & Gourmet… così le dolomiti danno l’addio all’inverno!

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Sciare sulle montagne più belle del mondo, ascoltare la musica più ritmata e assaggiare la cucina migliore. Succede per il Dolomiti Ski Jazz, dal 9 al 17 marzo in Val di Fiemme, e subito dopo alla Settimana Ski e Gourmet in Val D’Ega, dal 16 al 23 marzo.

Per la sedicesima edizione del festival musicale ad alta quota la formula è sempre quella dei concerti sulle piste (di giorno) e nei teatri della valle (di sera). Nove i rifugi dove ascoltare gratuitamente ritmi jazz, blues, punk e rock mentre si scia o durante una sosta tra una discesa e l’altra: tra questi c’è il Ciamp de le Strie di Bellamonte da cui si gode una delle viste migliori sulle vette alpine.

Gli artisti vengono da tutto il mondo e si esibiscono letteralmente con i piedi nella neve: statunitense è la band JuiceBox e il suo funky-rock, la cantante Eva Emingerova proviene invece dalla Repubblica Ceca e si esibirà in jazz song; e ancora, inglesi sono i London Project il cui batterista ha lavorato anche con Amy Whinehouse. Tra i gruppi italiani invece il quintetto Alma Swing, il quartetto di Roberto Gorgazzini, Lifetime, l’Inside Straight Quartet, e lo Squartet.

I concerti non si fermano neanche la sera, ma diventano a pagamento: da non perdere è la serata inaugurale al Palacongressi di Cavalese con Kenny Garrett, sassofonista statunitense espressione del jazz contemporaneo newyorkese. Per un momento musicale più informale, i locali della valle vi aspettano durante tutta la notte con jam session a ingresso gratuito. Durante una di queste, il 15 marzo a La Grenz di Moena, in occasione della presentazione dell’ultimo cd del bluesman Maurizio Bestetti ci sarà anche una cena degustazione con chef stellati.

E a proposito di eccellenza culinaria basta trasferirsi nella vicina Val d’Ega per partecipare alla Settimana Ski&Gourmet dal 16 al 23 marzo.  Nelle baite e nei rifugi dello Ski Center Latemar del comprensorio sciistico Obereggen, si assaggeranno specialità tirolesi degli chef altoatesini e, oltre al gusto, anche l’appagamento della vista sarà assicurato da stupendi panorami alpini.

Juve teme la squalifica… oggi troppi cori razzisti!

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Giaccherini mette a segno il gol dello scudetto che si avvicina, ma il finale di campionato della Juventus si arricchisce anche di un motivo in più di preoccupazione: lo Stadium, diffidato, rischia la squalifica a causa dei cori razzisti che anche oggi si sono registrati, all’indirizzo di Balotelli e del Napoli. Si era ancora sullo 0-0 quando dalla curva Scirea si sono levati cori contro l’attaccante milanista, quello più gettonato, del “se saltelli…” e l’altro, di spessore molto più razziale, riferito alla sua pelle e agli italiani di colore.

Ma non basta: l’idiozia tifosa ha invocato addirittura due vulcani, il Vesuvio, c’é da immaginarsi il perché, visto che il Napoli stava perdendo, e l’Etna, in campo c’era il Catania, chiamati a “lavare” l’onta del nemico sportivo. La Juventus tace, visibilmente imbarazzata: lo speaker non è intervenuto per chiedere l’immediata cessazione dei cori, anche perché sono durati complessivamente non più di un paio di minuti e poi sono subito cessati. Dopo le precedenti multe (e conseguente diffida) per analoghi episodi, dell’impianto juventino, adesso la recidiva mette seriamente a rischio la disputa in casa della prossima partita, quella con il Pescara, che potrebbe risultare determinante per la corsa scudetto.

Il twitter di Grillo che dichiara guerra al Pd e ai suoi!

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“Qualora ci fosse un voto di fiducia dei gruppi parlamentari del M5S a chi ha distrutto l’Italia, serenamente, mi ritirerò dalla politica. Per quanto mi riguarda non ci sarà alcun referendum interno per chiedere l’appoggio al pdmenoelle o a un governo pseudo tecnico”, così Beppe Grillo su Twitter. Chiusura totale a qualsiasi formazione guidata da Bersani.

Intanto la Lombardi, capogruppo del M5S alla Camera, durante un meeting con i neoeletti aveva affermato: “Non ci sono e non ci sono mai stati margini per alleanze con i partiti, non faremo la stampella di nessuno”.  Si esclude così l’ipotesi di appoggio ad altri governi che non siano un governo a Cinquestelle.

Duro anche Vito Crimi, capogruppo del M5S al Senato, che ha dichiarato: “Al presidente Napolitano chiederemo un governo del M5s”. Per quanto riguarda la successione al Quirinale, Crimi ha detto che si terrà un referendum on-line tra gli attivisti che sceglieranno tra una rosa di nomi.

La Svezia in lutto, muore la principessa Lilian. Aveva 97 anni.

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La principessa svedese Lilian è morta a 97 anni, 15 anni dopo suo marito Bertil, che riuscì a sposare solo dopo 30 anni, a causa dalle regole della monarchia.
Conobbe il principe nel 1943, ma le nozze erano impossibili, perché per farlo il principe avrebbe dovuto rinunciare alla successione. Alla morte del fratello di Bertil, re Gustav VI Adolf, nel 1973, Carl VI Gustaf fu incoronato. E tre anni più tardi fu lui a dare il permesso a Bertil di sposare Lilian.

Lazio-Fiorentina in un Olimpico quasi allagato, i viola folgorano la Lazio! 0-2

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‘Heysel 29/05/85. Hai avuto la forza di giocare davanti a 39 morti… il coraggio di festeggiare… Platini maiale da te nessuna morale!”

Con questo striscione, esposto in avvio di Lazio-Fiorentina, la Curva Nord dell’Olimpico, ‘zoccolo duro’ del tifo, ha attaccato il presidente della Uefa Michel Platini, che aveva risposto con un ”c’e’ chi pensa di togliere punti. Cosa preferisce?” al presidente della Lazio, Claudio Lotito, che si era lamentato per i 2 match a porte chiuse per razzismo.

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Subito i ritmi sembrano buoni, nonostante un campo che ha risentito della forte pioggia che questo pomeriggio si è riversata su Roma. E’ una tempesta però quella che travolge la Lazio al 19′ Ljajic tocca in mezzo, Borja Valero fa un velo meraviglioso per Jovetic che dal limite batte Marchetti. 0-1 dei viola, partita che si prefigura in salita per i biancocelesti. Appare però subito chiaro che la Lazio ha subito lo shock del gol, ora deve ritrovare gli equilibri in campo e trovare il gol del pareggio. Ci prova al 33′ Ederson con un bel tiro cross che però è  bloccato da Viviano. Ancora problemi di campo e al 38′ Gonzalez per Dias che da ottima posizione liscia il pallone. La Lazio si lancia all’attacco ora, ma sembra proprio che manchi la determinazione negli ultimi metri per cercare la rete. Al 43′ c’è una pazzesca progressione di Lulic che poi tocca a Ledesma che con il destro colpisce male e la difesa viola allontana. Era veramente un’azione da gol, ma purtroppo è mancata la conclusione. Sul finire del primo tempo si vede la ripresa dei biancocelesti che dopo lo shock della rete di Jovetic si sono ripresi e cercano la rimonta.

Si va al riposo con la Fiorentina in vantaggio sulla Lazio.

Nella ripresa per la Lazio entra  Kozak al posto di Ederson.

Al 49′ a tempo appena iniziato e sotto un diluvio universale c’è la punizione di Ljajic ad effetto che inganna Marchetti sul suo palo. 0-2!

Al 54′ una grande azione di Floccari che alla fine viene chiuso in angolo.

La Lazio sembra inerme. Subisce  il diluvio del cielo e la tempesta viola in campo. Non sembra essersi riorganizzata dopo il raddoppio.Dopo il gol la Lazio sembra di nuovo affogare all’Olimpico. Al 58′ Henanes viene sostituito da Onazi. Sicuramente i biancocelesti stanno soffrendo l’organizzazione viola e un campo messo a dura prova dai continui scrosci che stanno riversandosi sullo Stadio. E’ il 64′ quando arriva l’ammonizione per Dias entrato in fallo su Cuadrado. E’ il 69′ quando entra Mauri che va a sostituire il regista Ledesma che oggi non ha trovato proprio la chiave di gioco. In questo momento la partita è tranquillamente nelle mani della Fiorentina che controlla con agilità. Quando manca un quarto d’ora al termine della partita si sentono i fischi dei tifosi della Lazio. Una sconfitta in casa così netta contro la Fiorentina proprio non se l’aspettavano. All’81’ arriva il tiro di Radu respinto dalla difesa ospite senza problemi. Sembra proprio che la squadra di casa abbia deposto le armi. L’unica prova di forza viene da Onanzi che all’83’ scaglia un siluro che sfiora il palo e finisce sul fondo. Scatta il 90′ e vengono decretati 3 minuti di recupero. Al 91′ ci prova Onanzi ma il suo tiro risulta alto. La Lazio perde in casa travolta da una Fiorentina ben organizzata e fantasiosa.

Nel Prossimo turno la Lazio volerà a Torino per incontrare i granata, mentre la Fiorentina attenderà il Genoa.

Inter – Bologna… sulla scia delle grandi! 0-1

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Javier Zanetti vuole ripartire dopo la brutta figura arrivata in Europa League contro il Tottenham: “Dopo la scofitta bisogna reagire non abbiamo nemmeno il tempo di lamentarci. Con tutte le nostre forze dobbiamo fare una grande partita per restare in scia delle grandi”.

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Il Bologna appare da subito molto pericoloso, mette l’Inter in affanno.

Al 2′ Bologna vicino al gol con Sorensen che di testa mette alto da due passi. Un’altra azione pericolosa avviene all’11 quando Diamanti passa una bella palla a  Gilardino che al volo sfiora il palo. Si scivola a San Siro e il terreno viscido mette in difficoltà i giocatori. Al 24′,  complice anche il campo, la punizione tesa di Diamanti per Gilardino che arriva però in ritardo di un soffio e non può provare il tiro. Dal 28′ cala il ritmo di gioco. Al 33′ ci prova Gargano con un tiro smorzato che non impensierisce Curci.

Fino al 45′ è un susseguirsi di azioni spezzettate, nessun pericolo veramente rilevante per entrambe le squadre in campo.  Si va al riposo con il risultato di 0-0.

La ripresa inizia con una sostituzione per squadra. Nell”Inter entra Cassano al posto di Benassi, mente nel Bologna entra Naldo al posto di Sorensen.

Al 57′ arriva il gol con una grande palla filtrante di Perez per Gilardino che al volo di destro non lascia scampo a Carrizo. E’ 0-1!  Sicuramente il gol del Bologna è meritato, anche per quello che aveva fatto vedere in campo nel primo tempo. L’Inter dopo il gol sembra disorientata così al 65′ il tecnico fa entrare Cambiasso al posto di Schelotto. L’inter nell’ultima parte di gara appare molto sbilanciata, ma sembra proprio che manchi la chiarezza di idee per andare al gol. Al 72′ Cassano dalla sinsitra rientra e calcia,  ma Naldo si immola e devia in angolo. Il Bologna soffre, ma resiste all’assedio dell’Inter. Al 77′ nel Bologna entra Guarente per Perez, il tecnico cerca di rafforzare la difesae mantenere il vantaggio. Una bella occasione per i rossoblù c’è al 78′ quando battuto l’angolo Khrin stacca di testa,  ma Carrizo è pronto a mandare in angolo. E’ 84′ quando in rovesciata Ranocchia prova a insidiare la porta avversaria, ma il tiro finisce fuori. Al 90′ l’arbitro concede 4 minuti di recupero. Al 91′ un tiro cross di Garagano viene salvato quasi sulla linea da Garics. Al 93′ colpo di testa di Cambiasso e Curci con un miracolo riesce a deviare. Finisce così Inter-Bologna.

A sorpresa vince il Bologna. Giornata nera per le grandi in vetta, l’unica che si è salvata a tempo scaduto con un gol veramente fortunato, dopo una pessima partita, è stata la Juve. L’Inter non cambia la statistica e perde in casa.

Il Bologna ora dovrà scontrarsi con la capolista, mentre per l’Inter ci sarà Sampdoria.

Tramontana su Tremonti, ristruttura la casa gratis e viene indagato!

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Tremonti nei guai per una casa ristrutturata gratuitamente. L’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti è indagato a Roma, secondo quanto si apprende, per finanziamento illecito di parlamentare in relazione alla ristrutturazione gratuita dell’appartamento di via del Campo Marzio, a pochi passi dal Parlamento, affittato dal deputato Pdl Marco Milanese e abitato, fino all’estate del 2011, dall’allora titolare del dicastero dell’Economia.
La vicenda giudiziaria, al vaglio del pm Paolo Ielo e della quale parla anche il tg La7, ha preso spunto dagli accertamenti sugli appalti della Sogei, la società generale di informatica controllata dal ministero dell’Economia. Si tratta di uno dei filoni dell’inchiesta napoletana, finito nella capitale per competenza territoriale, sulla cosiddetta P4, partita dai controlli svolti sull’attività di Marco Milanese, ex consulente politico di Tremonti. L’ipotesi di lavoro del magistrato verte sull’eventualità che l’imprenditore Angelo Proietti, titolare della Edil Ars, abbia pagato di tasca propria, tra 2008 ed il 2009, i 250 mila euro di lavori eseguiti nell’immobile di 200 metri quadrati di via del Campo Marzio per entrare nelle grazie del ministro Tremonti e per consolidare il legame con Milanese il quale, in Sogei, aveva un peso specifico non indifferente in materia di nomine e di affidamento di appalti. Nell’inchiesta del pm Ielo sono indagati gli stessi Milanese e Proietti.

Trema il Gran Sasso e torna la paura a Teramo e L’Aquila

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Una serie di tre scosse di lieve entita’, compresa tra magnitudo 2 e 2.3, si sono registrate in circa trenta minuti tra le province dell’Aquila e di Teramo nel distretto sismico del Gran Sasso: a segnalarlo e’ il sito dell’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia. La successione delle scosse e’ la seguente: la prima alle 19,10 (magnitudo 2.3), la seconda alle 19,33 (magnitudo 2.1), la terza alle 19,41 (magnitudo 2). L’epicentro e’ localizzato tra Crognaleto, Fano Adriano e Pietracamela.

La scarpa parlante!

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L’idea è venuta a Adidas e a Google ed è una vera e propria scarpa ‘parlante’. Sulla calzatura ci sono dei sensori per spronare al movimento, quando ci si sente pigri
«Dai, dati una mossa, che sto mettendo le radici», questa una delle frasi urlate dalla calzatura.
Le scarpe sono dotate di giroscopio, accelerometro, sensore di movimento e altoparlante: sono state presentate da Google e Adidas al South by SouthWest, il festival di creatività tecnologica che si tiene ogni anno a Austin, in Texas.

Niente marcia… non siamo fascisti!

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L’assemblea dei parlamentari M5S ha bocciato la proposta della “passeggiata” di accompagnamento dei neoeletti da piazza del Popolo alle Camere venerdì 15, giorno dell’insediamento. Due terzi dei neoeletti presenti alla riunione di Roma hanno votato contro, dopo che molti hanno sottolineato il rischio di alimentare gli accostamenti del movimento al fascismo.

Facciamolo!

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Attori, musicisti, religiosi illuminati escrittori, imprenditori, etc.. hanno sottoscritto un documento per invitare i politici a fare un governo, ma soprattutto a iniziare un processo di rinnovamento. Ecco la lettera:

Mai, dal dopoguerra a oggi, il Parlamento italiano è stato così profondamente rinnovato dal voto popolare. Per la prima volta i giovani e le donne sono parte cospicua delle due Camere. Per la prima volta ci sono i numeri per dare corpo a un cambiamento sempre invocato, mai realizzato. Sarebbe grave e triste che questa occasione venisse tradita, soprattutto in presenza di una crisi economica e sociale gravissima.

Noi chiediamo, nel nome della volontà popolare sortita dal voto del 24-25 febbraio, che questa speranza di cambiamento non venga travolta da interessi di partito, calcoli di vertice, chiusure settarie, diffidenze, personalismi. Lo chiediamo gentilmente, ma ad alta voce, senza avere alcun titolo istituzionale o politico per farlo, ma nella coscienza di interpretare il pensiero e le aspettative di una maggioranza vera, reale di italiani. Questa maggioranza, fatta di cittadine e cittadini elettori che vogliono voltare pagina dopo vent’anni di scandali, di malapolitica, di sperperi, di prepotenze, di illegalità, di discredito dell’Italia nel mondo, chiede ai suoi rappresentanti eletti in Parlamento, ai loro leader e ai loro portavoce, di impegnarsi fino allo stremo per riuscire a dare una fisionomia politica, dunque un governo di alto profilo, alle speranze di cambiamento.

Michele Serra
Roberto Benigni
don Luigi Ciotti
Oscar Farinetti
don Andrea Gallo
Lorenzo Jovanotti
Carlo Petrini
Roberto Saviano
Salvatore Settis
Barbara Spinelli

Trucchi sicuri… animali salvaguardati!

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Nuove regole in arrivo per l’industria cosmetica. A partire dall’11 marzo scatterà il divieto assoluto di vendere o importare prodotti o ingredienti testati sugli animali. E dall’11 di luglio saranno obbligatorie  nuove etichette per garantire la sicurezza dei consumatori e saranno eretti nuovi paletti contro gli spot pubblicitari ingannevoli.
L’ha deciso l’Unione Europea con un Regolamento che vieta i test sugli animali ma ammette una deroga per alcuni esperimenti che scade, appunto, fra meno di due mesi. «Si tratta dei test di tossicità a uso ripetuto, riproduttiva e tossicocinetica che si effettuano nei casi di nuovi ingredienti la cui sicurezza nel lungo termine non è ancora nota.
La deroga era stata decisa perché non erano stati individuati metodi alternativi all’uso di animali dal Centro europeo per la convalida di metodi alternativi», ha  spiegato Stefano Dorato, Direttore relazioni scientifiche e normative Unipro, l’associazione italiana delle industrie cosmetiche.
Ma non basta perché a partire dall’11 luglio la presenza di nanomateriali, ingredienti di dimensioni inferiori a 100 nm usati in pigmenti, emulsioni e prodotti solari, dovrà essere chiaramente indicata nella lista degli ingredienti riportata sulle etichette con affianco la dicitura.

Monitorato il cuore d’oro di Berlusconi… mentre il malato ferma la piazza!

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Domani i parlamentari del Pdl saranno davanti al Palazzo di Giustizia per sfilare silenziosamente per testimoniare la loro solidarietà a Silvio Berlusconi. A confermarlo è l’ex ministro Mariastella Gelmini. Quanto all’ipotesi di una analoga manifestazione davanti al Csm «non è stata decisa, anche se non escludiamo niente».
«Ho ritenuto, pur ringraziando di cuore tutti i parlamentari per la loro dimostrazione di fiducia e di affetto, di chiedere di soprassedere a tale iniziativa per il rispetto che ho sempre portato alle istituzioni repubblicane. Nonostante tutto, continuo ancora a confidare che la verità sia più forte di ogni pregiudizio e di ogni strumentalizzazione politica anche da parte di chi deve pronunciare una sentenza in nome del Popolo italiano in un procedimento che mi vede in base alla realtà dei fatti come incontestabilmente innocente», lo afferma in una nota Silvio Berlusconi riguarda la manifestazione in programma domattina a Milano.

Intanto Silvio Berlusconi è “sotto stretto monitoraggio cardiovascolare da questa mattina”. A spiegarlo è stato Alberto Zangrillo, medico personale del leader del Pdl e primario del reparto di Anestesia dell’ospedale San Raffaele, dove lo stesso Berlusconi è ricoverato da due giorni per uveite. Zangrillo ha precisato che nelle ultime ore si è verificata “l’alterazione dell’equilibrio emodinamico, con picchi di ipertensione arteriosa”.

ALLERTA MALTEMPO: LAZIO E UMBRIA!

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Un flusso di correnti sul Mediterraneo porta tempo perturbato sull’Italia. Lo segnala la Protezione Civile che ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. Previste, dunque, dal pomeriggio di oggi, precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, su Umbria e Lazio. Dalle prime ore di domani, nuove precipitazioni, anche temporalesche, Sardegna, in estensione a Campania, Basilicata e Calabria.

E venne il giorno in cui l’M5S fece l’alleanza con il Pd?

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Alla riunione dei neoeletti parlamentari M5S sarebbe spuntata l’ipotesi di una consultazione tra gli attivisti sulla questione dell’alleanza o dell’appoggio ad un governo presieduto dal Pd. La proposta sarebbe stata fatta da una minoranza, in occasione della convention che si sta tenendo in un albergo romano per decidere alcuni aspetti organizzativi in vista dell’insediamento dei parlamentari.

Perdere le gambe a 28 anni e poter sorridere a 35! La storia di Giusy.

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Giusy ha 35 anni, è la nipote di Gianni e Donatella Versace, ha un sorriso luminoso e tanta autoironia e intelligenza: «Mi ritengo fortunata per le persone che ho accanto. Senza gli altri, da solo, non sei nessuno».

Giusy era 28enne quando, il 22 agosto 2005, sulla sulla Salerno Reggio Calabria, è vittima di un terribile incidente automobilistico. Un guard rail le trancia le gambe e gliele strappa dal ginocchio in giù.
Ma Giusy non si arrende: «Ho raccontata la mia storia nel libro “Con la testa e con il cuore si va ovunque”  che è un diario ed è stato terapeutico scriverlo. Sono trascorsi quasi otto anni da quel giorno. E da allora, ho imparato a camminare, a guardarmi allo specchio, a fare pulizia nell’armadio, a tornare al mare con le mie gambe nuove.
Ero con mio zio Santo la prima volta che è accaduto, e quando siamo entrati in acqua mio zio rabbrividiva, ma io che l’acqua fosse fredda non lo sentivo, fino a che non sono arrivata con le cosce nell’acqua.
Tutto è stato difficile, ma io sono andata oltre».

E Giusy è andata molto oltre. È diventata campionessa italiana dei 100 e 200 metri.
«Vado a correre tre volte a settimana. Adesso parteciperò ai campionati italiani. Dentro la sacca che usavo per giocare a tennis, quando avevo le gambe, adesso porto le gambe con cui vado a correre.
Queste protesi sono fondamentali per me, ma in Italia la Asl non ne copre le spese e con la mia onlus cerchiamo di aiutare i ragazzi che non possono permettersele. Per una protesi di queste ci vogliono 5-6mila euro».
E poi, Giusy si innamora. «Ma c’è un problema: abbiamo una sola gamba in due» racconta ironica.
Perché anche Antonio ha subito la perdita di un arto. Ma tra loro è comunque amore.
«Stiamo insieme da un anno: è molto bello, è uno sportivo ed è molto paziente. Ma la sua bellezza è soprattutto quella che ha dentro. È una persona veramente fantastica. Ora che siamo fidanzati mi sopporta ma soprattutto mi supporta. Sembra che mi mangio il mondo, ma spesso ho tanti dubbi. Ed è lui a darmi tutte le risposte di cui ho bisogno». Ma, quando Antonio appare a sorpresa sullo schermo, con la sua promessa d’amore, anche la sorridente e coraggiosa Giusy piange di felicità

Ecco la verità raccontata in diretta dalla mamma di Sarah!

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Concetta Scazzi in esclusiva a Domenica Live: «L’ergastolo per Cosima e Sabrina? È il minimo per loro che hanno ucciso una bambina».
All’indomani della richiesta di pena del pm, nel corso del processo Scazzi, la madre di Sarah, la piccola vittima di Avetrana, non ha dubbi in merito alle responsabili di quel delitto orrendo.
«Tutto ruota intorno a loro, dai testimoni agli indizi, tutto conferma che sono state loro. Abbiamo tutti gli accertamenti e il pm ha fatto un ottimo lavoro. Cosa possiamo chiedere di più? Mi chiedo solamente, queste persone in quale famiglia sono vissute? In una famiglia di criminali? Non hanno avuto un briciolo di pietà per Sarah».

Barbara D’Urso rivolge le sue domande ad una mamma attonita, chiusa nel suo dolore e quasi raggelata nella consapevolezza che chi ha ucciso sua figlia forse pagherà con il carcere a vita la propria colpa.
«Dopo la richiesta di pena del Pm, ho visto Cosima impassibile e non ho visto piangere Sabrina, anche se i giornalisti dicono che sia scoppiata a piangere».
E i 9 anni chiesti per Michele Misseri?
«Se la legge prevede questo, è bene che li faccia: sarà anche innocente per l’omicidio, ma ha pur sempre seppellito una bambina. La legge umana prevede questo. È inutile chiedere di più o di meno».
Ma Concetta non si è fermata all’evidenza o ai risultati delle indagini. Ha voluto rendersi conto da sola di cosa fosse successo quel giorno maledetto: «Sono stata dove Michele ha seppellito Sara. E sono ricordi che fanno molto male. Ma ho voluto rendermi conto, vedendo i luoghi e le distanze, che non ha potuto fare tutto da solo. Ho visto l’albero di fico. Ha fatto troppe manovre, l’ha vestita l’ha spogliata. Sarebbe trascorso troppo tempo. Non poteva essere da solo. Il pm dice che fosse lì con il nipote ed il fratello».
E le affermazioni di Michele Misseri?
«Michele si sta ingarbugliando da solo. Il pm ha tutti gli orari e non può dire una cosa che non è vera. Vuole girare la frittata. E se dice che si suiciderà, non ci credo affatto. Lo fa solo per impietosire gli altri».

E poi si parla dei famigerati festini!


Perché Sarah era un pericolo?
«Si parla di sms che svelavano festini e spogliarelli segreti a pagamento. Ma non sappiamo se dietro quegli sms c’era altro di più losco e nascosto. Da quegli sms di Sarah è emerso quello che di immorale facevano.
Sembra che le persone coinvolte abbiano una coperta troppo piccola per scaldarsi, si copre uno e scopre l’altro e vorrebbero coprirsi a vicenda. Ma è impossibile».
Sarah avrebbe raccontato qualcosa se non fosse morta?
Sarah conosceva quasi tutti i segreti di Sabrina: magari l’hanno portata a qualche festino e ha visto qualcosa che l’ha sconvolta. C’è gente che sa e se non parlano non possiamo sapere tutta la verità fino in fondo. Gli amici, Ivano, Alessio, Mariangela, forse sanno e non dicono nulla.
Sogno ancora Sarah. E la sogno viva, nei suoi gesti di sempre. Tra un mese, mi auguro che il presidente condanni coloro che meritano la pena».

Ultima domenica prima del conclave!

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Un Conclave breve. Se lo augura il cardinale O’Malley, che non vede l’ora di tornare negli States: “Io torno a Boston”, ha detto il porporato. Il cardinale Sean Patrick O’ Malley, arcivescovo di Boston, è uno dei possibili candidati ad essere eletti al soglio di Pietro. Ma lui schiva l’ipotesi di succedere a Benedetto XVI. E prima di chiudersi in conclave celebra la messa domenicale nella sua chiesa di titolarità a Santa Maria della Vittoria.

Messe nelle parrocchie romane per i cardinali in attesa del Conclave. L’ungherese Erdo ha sottolineato che “ora è il tempo opportuno per alzarci e levare il nostro capo”, per “trovare la strada verso la casa unica e vera”. Per il brasiliano Scherer, a cui è caduta l’ostia durante la messa, “senza una possibilità di riconciliazione sociale, tra i popoli e le culture del mondo non potremo avere un futuro di fraternità e di pace per l’umanità”. Padre Lombardi ricorda intanto che Ratzinger “è con tutti noi, silenziosamente ma più profondamente e consapevolmente di tutti, in preghiera”.

«Rallegriamoci perchè Dio è buono e misericordioso con tutti. Questo tempo di Quaresima è il tempo della chiamata al perdono, alla conversione. Senza una possibilità di riconciliazione sociale, tra i popoli e le culture del mondo non potremo avere un futuro di fraternità e di pace per l’umanità». È un forte messaggio di riconciliazione quello che il cardinale brasiliano Pedro Odilo Scherer lancia dalla chiesa di San Andrea al Quirinale celebrando quella che, stando a insistenti indiscrezioni, potrebbe persino essere la sua ultima messa pubblica da cardinale. Martedì si entrerà in conclave e il «papabile» di San Paolo, accerchiato al suo arrivo nella piccola chiesa barocca dei gesuiti da una ressa di giornalisti e cameraman che tenta di strappargli un commento, appare quasi consapevole, mentre celebra la funzione della quarta domenica di Quaresima, di quanto sia forte in questo momento la pressione mediatica su di lui e del rincorrersi delle voci che lo vorrebbero in corsa, in una sfida a due con l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, per il soglio di Pietro. È soprattutto la quantità di operatori della comunicazione giunti dal Brasile che prendono letteralmente d’assalto la chiesa antistante il Quirinale di cui Scherer è titolare, a dare la misura di come l’aspettativa nel Paese in cui a luglio si terrà la Giornata mondiale della Gioventù, primo viaggio internazionale del nuovo Papa, sia davvero alta. Scherer, tuttavia, non si scompone. Alle domande dei giornalisti sul sagrato replica indicando la bellezza della chiesa progettata dal Bernini, chiedendo preghiere per i porporati che da martedì dovranno discernere lo Spirito Santo in Sistina e si dice anche contento che tanta gente sia venuta per partecipare alla funzione. All’interno, la sua omelia, pronunciata in un italiano fluente è tutta incentrata sulla parabola del Figliol prodigo, sul perdono e la riconciliazione che, spiega, «non è solo chiedere perdono ma anche ridare quello che è stato perduto». «Tutti abbiamo da chiedere perdono – sottolinea -. Gesù non è venuto per i giusti ma per i peccatori». «Anche ai Farisei – ricorda – che facevano tutto secondo la legge, sentendosi così nel giusto, mancava invece qualcosa, mancava la misericordia, la comprensione. Questo è ciò che vuole Dio, la conversione del cuore». Al termine della messa, Scherer fa avvicinare all’altare una coppia di anziani romani, Carmine e Maria, per benedire la loro unione di cui festeggiano il settantesimo anniversario. «Che bello, ringraziamo il Signore», si rallegra il papabile di San Paolo, che aggiunge una battuta: «Settant’anni, io non ero nemmeno nato!». In effetti, Scherer, brasiliano di origini tedesche, con i suoi 63 anni e una vasta esperienza pastorale ha dalla sua molte delle caratteristiche attribuite all’identikit del nuovo Pontefice. Arcivescovo in una diocesi sudamericana tra le più grandi del mondo, la sua candidatura nasce però tutta in Curia, lanciata dal grande elettore Giovanni Battista Re che lo ha ‘cresciutò quando guidava la Congregazione dei vescovi dove il brasiliano era officiale. Da allora, Scherer, che è anche membro della commissione di vigilanza dello Ior, ha mantenuto molti legami con Roma. Chissà che non li stringa definitivamente.

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