La prima volta con Hollande così potrebbe essere ribattezzato il video diffuso più di un anno fa in cui la Gayet, durante la campagna elettorale del 2012, quando aveva dato il suo appassionato “endorsement” a Hollande. Ora il video pubblicato su YouTube torna d’attualità, naturalmente dopo esser stato rimontato e sottotitolato in maniera divertente!
I detenuti di San Vittore hanno ricevuto una doppia sorpresa oggi, giorno della Prima della Scala. Innanzitutto la visita in carcere di Anna Maria Cancellieri per la diretta tv della Traviata e poi la telefonata del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il Capo dello Stato ha presentato gli auguri di Natale e ha spiegato di essersi ”ispirato alla visita a San Vittore” per il messaggio alle Camere sulle carceri. Ad accogliere il ministro della Giustizia al suo arrivo al carcere, il provveditore Aldo Fabozzi e la direttrice dell’istituto Gloria Manzelli. Con lei, ad assistere alla Prima sul megaschermo, circa 80 detenuti e 30 dipendenti della struttura penitenziaria. “Sono molto contenta di essere qui, non ero mai stata a San Vittore”, ha detto Cancellieri che poi ha ribadito: “Il problema delle carceri mi sta a cuore ma è complesso e non si può risolvere in poco tempo. Io, come ministro del governo, continuerò a impegnarmi per garantire ai detenuti condizioni migliori, e soprattutto finalizzate al reinserimento nella società”. Anche Napolitano ha espresso lo stesso impegno a trovare una soluzione per le “condizioni disumane e degradanti” dei reclusi. Il governo, ha assicurato, sta lavorando con decisione: “Mi sono ispirato a voi per il mio messaggio alle Camere, ha concluso.
Scioperi del personale della struttura e salta la prima dell’Opera di Roma prevista per il 27 novembre. Annullata tutta la produzione dell’Ernani diretto da Riccardo Muti. La protesta è stata decisa oggi durante l’assemblea dei lavoratori del teatro, per protestare contro l’ipotesi di commissariamento, a renderlo noto sono stati i sindacati Cgil, Libersind e Fials.
Gli ultimi ad arrivare sull’isola siciliana sono stati 22 superstiti di un gruppo di migranti provenienti dalla Nigeria, Gambia, Benin e Senegal. Il gommone su cui viaggiavano si è rovesciato dopo tre giorni che aveva lasciato la costa libica. Nell’incidente sarebbero morte circa 31 persone, tra cui 9 donne. L’allarme era scattato venerdì pomeriggio con una telefonata ricevuta dalla Guardia Costiera di Palermo che ha allertato poi le Capitanerie a Roma che hanno localizzato il satellitare a 29 miglia dalle coste libiche. Dopo aver allertato anche le autorità di Tripoli, sono state dirottate sul luogo dell’incidente due navi mercantili battenti bandiera panamense. I profughi recuperati dalle due navi sono poi stati trasferiti i sulla nave Kornati, battente bandiera maltese, che li ha portati a Lampedusa. Ma oltre ai 22 superstiti ieri sono approdati nell’isola siciliana circa 450 migranti soccorsi nel giro di 24 ore. Il centro di prima accoglienza dell’isola è così nuovamente al collasso, con circa 1100 presenze a fronte di una capienza massima di 350 posti.
Mentre si parla di integrazione, bisogna anche adeguare le strutture per dare un accoglienza civile a queste persone che dopo un “viaggio della speranza” si trovano spesso di fronte a una realtà italiana tragica e in crisi che non riesce ad assorbire il numero dei migranti neppure nelle apposite strutture e che sicuramente non garantisce più futuro né ai cittadini italiani né agli stranieri. Chi ci guadagna con gli immigrati?
Elisabetta II ha fatto la sua prima prima apparizione in pubblico dopo i recenti problemi di salute. La regina d’Inghilterra, accompagnata dal principe Filippo e dalla nuora Kate, si è recata alla stazione metropolitana di Baker Street nel centro di Londra, dove ha partecipato al 150esimo anniversario della ‘Tube’ come è anche chiamata la metropolitana di Londra, la più antica del mondo.
Elisabetta II in un impeccabile mise avorio, cappotto con elegante cappellino coordinato, è apparsa in forma e di buon umore. La sovrana è stata ricoverata in ospedale il 3 marzo per 24 ore, a causa di una gastroenterite. Questo episodio ha costretto Buckingham Palace a cancellare o rinviare diversi impegni istituzionali, tra cui una visita ufficiale a Roma.
La fumata, avvenuta alle 19.43, è nera, come da copione è… nulla di fatto. Nessun Papa ancora. Anche se sicuramente da questo momento le maglie si stringono e la rosa dei candidati diventa senza dubbio avrà già perso alcuni papabili. In piazza San Pietro s’invoca il cardinale Scola e si osanna già un Papa italiano (ed ex ciellino). Da domani le fumate saranno 4 al giorno!
E’ stato presentato a Vienna il film “3096 giorni” che racconta la terribile vicenda della 25enne austriaca Natascha Kampusch, rapita da un maniaco quando aveva dieci anni (nel 1998) e tenuta segregata per oltre otto anni. Natascha è arrivata con un’ora e mezza di ritardo ed è stata l’ultima a percorrere il tappeto rosso del Cineplexx.
Il film è basato sull’autobriografia tradotta poi in sceneggiatura da Bernd Eichinger e Ruth Toma che ha finito il lavoro con la regista Sherry Hormann e il marito e cameraman, Mario Ballhaus. Non mancano le scene inquietanti come quella in cui la Kampusch chiede al suo carnefice, a letto: “Perché hai scelto me?”. “Ti avevo visto sorridere”, risponde il suo aguzzino nel film. Dopo 3096 giorni in prigionia, in una una cella di due metri per tre, lo scantinato nella casa di Prikopil alla periferia di Vienna, Natascha riuscì a liberarsi da sola nell’agosto del 2006. Poche ore dopo la sua liberazione, Prikopil si suicidò gettandosi sotto un treno. Dubbi su come andarono veramente le cose, e sulla possibile esistenza di un complice quando la piccola, il 2 marzo 1998, fu rapita mentre si stava recando a scuola, hanno accompagnato per anni le indagini, senza però svolte clamorose.
Sguardo indecifrabile, capelli mossi e abito nero lungo, con un motivo rosso come le scarpe, una sciarpa colorata, la Natascha ha sorriso alle macchine fotografiche della stampa di Germania, Francia, Svizzera, Croazia, Ungheria e Spagna, oltre naturalmente a quella austriaca. Spesso è stata sorpresa mentre faceva un espiro profondo. E alle domande dei giornalisti non ha voluto rispondere.
*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*