Scelto il film d’apertura di Cannes 2014: Grace of Monaco

grace-of-monaco-tuttacronacaE’ stato scelto il film d’apertura per il Festival di Cannes che inizierà il prossimo 14 maggio. Si tratta di Grace of Monaco, la pellicola del francese Olivier Dahan, che si è già misurato con la biografia di Edith Piaf in La vie en Rose, valso un Oscar a Marion Cotillard, e con Nicole Kidman nei panni della principessa-attrice. Della pellicola si è molto discusso in passato, a causa delle critiche dei figli di Grace Kelly e la scelta della Weinstein Company di posticipare l’uscita per, versione ufficiale, permettere al regista un montaggio più occurato o, come dicevano i rumors di Hollywood, perché nella campagna degli Oscar lo studio puntava su  altre valide contendenti rispetto alla Kidman, tutte sotto contratto con la compagnia, come la Judi Dench di Philomena o la coppia Meryl Streep e Julia Roberts, protagoniste di August: Osage County. Il film è ambientato nel 1962 e mostra la doppia vita di Grace: da una parte, come principessa, deve affrontare una crisi con la Francia in materia di tasse, come attrice riceve la proposta di Alfred Hitchcock di tornare a girare un film. Dahan, dopo la presa di posizione della famiglia Ranieri, aveva dichiarato:
“Non sono né giornalista né storico e non ho fatto un film biografico, genere che odio. Il mio è il ritratto di una donna moderna che tenta di conciliare la famiglia, il marito e la carriera ma che finisce per rinunciare al cinema e inventarsi un altro ruolo e nel farlo soffre. Capisco il punto di vista dei figli, d’altronde è la loro madre e io non avevo nessuna intenzione di provocare. Tutto ciò che posso dire è che questo è il cinema”. Per quel che riguarda la Kidman, parlando di Grace come del ruolo più importante della sua carriera: “Ho letto moltissime biografie e mi sono resa conto che spesso dicevano cose contrastanti. Questo mi ha liberata e mi ha permesso di farla mia. Ho voluto raccontare le sue paure e la sua vulnerabilità. La mia intenzione non è stato imitarla ma cercare di restituire la sua personalità, le difficile scelte che ha preso e che, secondo me, sono da ricercare nel rapporto con suo padre”. Per ammirare la pellicola in sala, in Italia si dovrà attendere i giorni successivi la première a Cannes.

Shia LeBeouf si ritira a vita privata!

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«In seguito ai recenti attacchi alla mia integrità artistica, ho deciso di ritirarmi dalla vita pubblica». Queste sono state le parole con cui la star Shia LaBeouf attraverso Twitter ha annunciato ils uo addio alle scene. Ma a cosa è dovuta questa sua sorprendente decisione? Bisogna tornare a metà dicembre quando il fumettista Daniel Clowes accusa LaBeouf di aver copiato una sua opera, Justin M. Damiano, e di averla inserita truffaldinamente in un corto intitolato Howard Cantour.com, presentato a Cannes. Di fronte alla richiesta di spiegazioni di Clowes, LaBeouf ha prima chiesto scusa, salvo poi ritrattare e prendersi gioco del fumettista via Twitter, commentando «non vedo l’ora di copiarti di nuovo». Ma da questo momento è iniziata la spirale “polemica” di LaBeouf che è riuscito anche a inimicarsi il rapper Gucci Mane, prendendosi gioco di una sua confessione riguardo all’abuso di sostanze. Poi è stato il turno di Lena Dunham, autrice di Girls, che l’ha criticato dandogli del “sociopatico” per i suoi comportamenti nei confronti di Clowes. Infine, il tweet odierno, seguito da altri due, che riportiamo per completezza qui sotto:

https://twitter.com/thecampaignbook/status/421577992734015488

La due volte Palma d’Oro Jane Campion presidente di giuria a Cannes

jane-campion-cannes-tuttacronacaE’ stata l’unica donna ad ottenere la Palma d’Oro, grazie al suo splendido Lezioni di piano, la regista neozelandese Jane Campion, che quest’anno tornerà a Cannes nelle vesti di presidente di giuria. La 67esima edizione del festiva si terrà dal 14 al 25 maggio. “È un grande onore per me essere scelta quale presidente della giuria – ha detto la cineasta di 59 anni chiamata a succedere a Steven Spielberg – e per dire la verità, sono anche un po’ impaziente”. La regista è stata l’unica ad avere ottenuto due volte la Palma d’oro: la prima nel 1986, per il suo cortometraggio Peel, seguita nel 1993 da quella per Lezioni di piano, film con il quale ha vinto anche  l’Oscar per la miglior sceneggiatura mentre l’attrice Holly Hunter ottenne il premio per la migliore interpretazione alla Croisette e l’Oscar come migliore attrice. “Grande cineasta e infaticabile pioniera – secondo gli organizzatori – Jane Campion è anche la prima regista pura a presiedere la giuria del festival”. Prima di lei ci sono state attrici come Isabelle Huppert nel 2009 o Isabelle Adjani nel 1997, anche se la musa di Ingmar Bergman, la norvegese Liv Ullmann, presidente nel 2001, ha anche realizzato diversi film. La regista ha affermato che Cannes “è un luogo mitico e sorprendente dove gli attori si rivelano, i film trovano i loro produttori e cominciano carriere. Io lo so: a me è successo.”

Quanto è attendibile lo chef di Cannes? Dati contrastanti!

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quanto è attendibile lo chef di Cannes? Il supertestimone, Pasquale, che vive e lavora a Cannes afferma di aver contattato ai tempi dell’avvistamento le forze dell’ordine e la trasmissione Chi l’ha visto ma di essere stato ignorato. La conduttrice Federica Sciarelli ha quindi fatto ascoltare in diretta la sua chiamata, datata 1 ottobre, in cui segnalava di aver avvistato la donna il 27 settembre, in compagnia di un altro uomo. Una dichiarazione in contrasto però con quanto detto in questi giorni dal cuoco nelle trasmissioni televisivi di cui è stato ospite, dove il giorno dell’avvistamento è diventato invece il 17 maggio, una data ribadita anche in una telefonata recente con la redazione. Una discrepanza che mette fortemente in dubbio l’attendibilità dell’uomo che, alla redattrice che lo ammonisce sui danni che un eventuale testimonianza superficiale può portare alle indagini, ha risposto di aver voluto portare “un messaggio di speranza”.

Pasquale Davi e Roberta Ragusa, scoppia il duello in tv!

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Lo chef italiano, pasquale Davi che lavora a Cannes, continua ad affermare che il 17 maggio 2012 ha visto e parlato con Roberta Ragusa. L’uomo ha anche avuto un colloquio informale con i carabinieri nel quale ha affermato:  ”Mi trovavo in Italia, più precisamente nei pressi di Parma, per un breve periodo di vacanza – ha detto all’Ansa – e ne ho approfittato per avvertire i carabinieri di Pisa e venirli a trovare per confermare quanto avevo già detto tempo fa ai loro colleghi di Ventimiglia”.

Dopo l’incontro con gli inquirenti, l’uomo ha raccontato: ”Era Roberta Ragusa la donna che ho visto fuori dal ristorante dove lavoro. Ne sono sicuro”. Il cuoco ha poi confermato che a quell’incontro ha assistito anche un suo collega, un cameriere italofrancese, Nicola Bendinelli, anche lui già sentito dai carabinieri che indagano sulla scomparsa della donna. ”Purtroppo non ho fatto in tempo a fotografarla, né a fissare altre immagini di quell’incontro – ha proseguito Davi – ma il parcheggio verso il quale la donna, in compagnia dell’uomo brizzolato con la quale l’ho vista, si è diretta è sorvegliato da una serie di telecamere a circuito chiuso. Non so se le registrazioni sono ancora disponibili, né se potranno essere utili alle indagini”.

Davi, infine, ha spiegato come mai non fu ascoltato subito dagli investigatori pisani, ma oltre un anno dopo. ”Io ho contattato subito i carabinieri di Pisa – ha concluso Davi – ma evidentemente in quel periodo ricevevano tantissime segnalazioni di presunti avvistamenti. Ma non ho nulla da dire su come sono state condotte le indagini. Io, invece, nelle scorse settimane sono stato ascoltato dai carabinieri di Ventimiglia su delega della procura di Pisa e poi con gli avvocati di Antonio Logli per le loro indagini difensive”.

Ma la lite è scoppiata oggi a Pomeriggio Cinque tra Davi e Gozi, il testimone che invece ha dato una versione dei fatti ben diversa: quella notte, secondo il secondo testimone, Logli sarebbe stato in auto con donna (probabilmente la Ragusa) e ci sarebbe stata una lite molto animata.

Durante la trasmissione Mediaset, lo chef ha ribadito la sua tesi: ”La donna che ho visto e con la quale ho parlato, era Roberta Ragusa”. Ma Gozi, in collegamento da Gello, il paese da dove è scomparsa la donna la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, ha prima scosso la testa e poi ha chiesto al cuoco: ”Come fa a essere sicuro di un riconoscimento fatto su una foto vecchia”. Poi in trasmissione è intervenuta, anche lei in collegamento telefonico come Davi, anche Maria Ragusa, la cugina di Roberta, che ha criticato ”alcuni commenti personali fatti in questi giorni da Davi”.

“Lo ringrazio per la segnalazione fatta – ha spiegato la cugina – ma credo che non siano opportune le sue valutazioni sullo stato di eventuale tristezza di Roberta o del marito Antonio Logli”. Il ping-pong e’ andato avanti a lungo finche’ Maria Ragusa non ha affermato, prima di chiudere il collegamento, che ”nessuno può permettersi di infangare Roberta”, riferendosi al fatto che potesse essere andata via insieme a un uomo. ”Non ho offeso nessuno – ha replicato Davi – e non ho detto che quell’uomo era il suo amante. Ma sono sicuro che era lei, perché quando gliel’ho chiesto lei non ha negato ma ha semplicemente sorriso cercando di cambiare discorso. Io non infango nessuno e voglio precisare che non voglio difendere nessuno: la mia testimonianza non e’ fatta per difendere Logli, che io non conosco, ne’ conoscevo prima. Ho solo parlato con il suo avvocato al quale ho detto le stese cose che avevo detto agli inquirenti”.

E nuovamente Gozi ha litigato con Davi dicendogli ”che lui non sa nulla di Roberta: la sua vita privata e’ stata scandagliata a fondo dagli inquirenti”. E ha poi concluso, prima di togliersi il microfono e abbandonare la puntata: ”Lo dico perché lo so per certo perché ho visto io i verbali fatti dai carabinieri”. A quel punto anche Davi ha chiuso la conversazione telefonica.

Addio a Georges Descrières, il volto di Lupin

george-descrieres-tuttacronacaE’ mancato sabato 19 ottobre, all’età di 83 anni, l’attore francese Georges Descrières, noto al grande pubblico per aver prestato il volto ad Arsenio Lupin nella serie tv. Malato da tempo Descrières, il cui vero cognome era Bergé, ha vinto due primi premi al Conservatorio e si è diplomato in arte drammatica, intraprendendo poi una promettente carriera di attore teatrale alla Comedie Francaise. E’ stato anche chiamato a Hollywood, anche se quasi mai nelle vesti del grande protagonista, al fianco di personaggi del calibro di Audrey Hepburn e Brigitte Bardot, ma il suo nome è indissolubilmente legato a quello del ladro gentiluomo. E lui stesso raccontava: “All’epoca in cui la serie era trasmessa in tv ricevevo lettere di uomini e donne che mi chiedevano di intervenire, di fare qualcosa perché venisse loro pagata la pensione. Come se davvero fossi il ladro-giustiziere Lupin”. Tra le altre opere interpretata, a teatro recitò ne Le nozze di Figaro nel ruolo del conte d’Almaviva, fu protagonista del Cyrano oltre che di tanti classici greci. Al cinema, esordì con Il Rosso e il Nero, diretto da Claude Autant-Lara, poi fu ancora Athos ne I tre moschettieri di Bernard Borderie. Dopo l’epopea di Lupin, si ritirò nel sud della Francia, andando a creare e dirigere il Conservatorio del teatro di Grasse.

MUKHTAR ABLYAZOV ARRESTATO IN FRANCIA!

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The end? Mukhtar Ablyazov è stato arrestato a Cannes, in Francia. A comunicare la notizia è stato il suo avvocato, il quale ha precisato che a fermare il dissidente kazako sono state le forze speciali d’Oltralpe. Tutti si ricorderanno il caso scoppiato in Italia in occasione dell’espulsione dall’Italia della moglie Alma Shalabayeva e della figlia minorenne del dissidente. 

La Francia intanto smentisce la notizia dell’arresto e alla parola “arrestato” risponde che non sono al corrente del fermo di Ablyazov. Fonti locali hanno aggiunto a chi chiedeva conferma dell’arresto: “Ci sembrerebbe strano perché tutto passa da noi”. Ma la Russia ne chiede l’estradizione.  Da caso a giallo kazako?

Aggiornamento 31 luglio 2013, 21,50: Arriva la conferma il dissidente kazako, Mukhtiar Abliazov, è stato arrestato nel pomeriggio a Mouans-Sartoux, vicino Grasse. Lo conferma al Financial Times la polizia giudiziaria di Marsiglia. Sono state le autorità ucraine a chiederne l’arresto. L’oligarca potrebbe essere trasferito a Parigi. Anche la Russia ha richiesto l’estradizione del dissidente, che aveva ottenuto asilo dalla Gran Bretagna nel 2011. Un appello a evitare che Mukhtar Ablyazov sia estradato in modo “illegale” come è successo a Roma alla moglie Alma Shalabayeva e alla figlia Alua. A lanciarlo via Facebook è il figlio del dissidente kazako. “Cari amici – scrive Madiyar Ablyazov sul social network – mio padre è stato arrestato. Vi sarò grato per sempre se condividerete questo articolo per evitare un’estradizione rapida e illegale come è già successo in Italia per mia madre e mia sorella”.

Furto in Costa Azzurra: rubati a Cannes 40 mln di gioielli

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Era il 17 maggio scorso quando “Arsenio Lupin” mise a segno un colpo da 1 mln di euro proprio a Cannes rubando i gioielli destinati alle star. Oggi, a distanza di pochi mesi un nuovo colpo, sempre a Cannes e stavolta il valore della rapina a mano armata messa a segno al  Carlton hotel  è di circa 40 milioni di euro. Il ladro, secondo le prime indiscrezioni, si sarebbe impossessato di una custodia con i preziosi che erano esposti ad una mostra allestita nell’albergo.

I like di Facebook non sono d’aiuto: la campagna shock di Crisis Relief

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L’agenzia Publicis di Singapore ha realizzato una campagna shock “contro” i like di Facebook che si è aggiudicata un Leone d’Oro al Festival Internazionale della Creatività a Cannes. Partendo dal presupposto che “Mettere Like non significa aiutare”, la campagna di Crisis Relief  Singapore ha trattato il tema delle emergenze umanitarie derivanti da guerre, terremoti e inondazioni così come appaiono oggi via social network: ossia delle immagini che ricevono, da parte degli utenti, numerosi “Mi piace” ma nessun aiuto concreto. Si è partiti così da foto autentiche, alle quali sono stati aggiunti digitalmente un grande numero di pollici alzati a simboleggiare i Like, per poi lanciare un appello: “Diventa volontario. Cambia una vita”.

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Muore il playboy simbolo della dolce vita: Gigi Rizzi

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Aveva 69 anni Gigi Rizzi, conosciuto ( e invidiato) soprattutto come colui che ebbe una relazione con Brigitte Bardot. Era un habitué in Costa Azzurra, a Cannes e a Saint Tropez. La sua compagnia di amici era conosciuta come “les italiens” e lui divenne ben presto il simbolo della dolce vita. La sua prima apparizione fu nel 1969 “La donna invisibile” di Paolo Spinola. La sua carriera cinematografica fu breve, ma gli fu subito attribuito il ruolo di playboy. Recitò anche in “La morte risale a ieri sera” (1970) di Duccio Tessari, “Roma bene” (1971) di Carlo Lizzani, “Ettore lo fusto” (1972) di Enzo G. Castellari, fino a “L’occhio nel labirinto” (1972) di Mario Caiano. Nel 2004 aveva partecipato al reality “La Fattoria”. Rizzi si è spento nella sua casa di Sori, nella riviera di Levante.

Michael Douglas, il cancro e il sesso orale: è giallo!

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E’ stato colpito tre anni fa da un cancro alla gola l’attore Michael Douglas che, in un’intervista a The Guardian, lo ha dichiarato causato non tanto dagli abusi di alcool e fumo, quanto da una malattia sessualmente trasmissibile: “Senza voler entrare troppo nei dettagli, questo tipo di cancro è causato dall’Hpv (papilloma virus umano), che di fatto è causato dal cunnilingus”. E mentre il giornalista rimaneva interdetto ha specificato: “Sì, è una malattia sessualmente trasmissibile a causare il cancro e se ce l’hai, il cunnilinguo è anche la cura migliore”. Dopo cicli di chiemioterapia e radioterapia, ora la malattia sembra essere stata debellata: “Devo sottopormi a regolari controlli, ora ogni sei mesi – ha precisato – ma da oltre due anni è tutto normale. E questo tipo di cancro, nel 95% dei casi non ritorna”. Douglas quindi ora sta meglio, tanto da esser intervenuto a Cannes per presentare l’ultimo film che ha interpretato, Behind the Candelabra, diretto da Steven Soderbergh, che racconta la tormentata relazione tra Liberace (Douglas), cantante e pianista americano di successo scomparso nel 1987, e il suo giovane tuttofare Scott Thorson (Damon), che finirà col fare causa all’artista per 113 milioni di dollari.

Sembra che il mondo intero abbia drizzato le orecchie alla notiza della causa della malattia dell’attore, che sembrerebbe confermata da alcune ricerche condotte dalla Facoltà di Odontoiatria dell’Università di Malmö (Svezia) e altre pubblicate dal New England Journal of Medicine. I risultati ottenuti suggeriscono infatti una correlazione tra sesso orale e cancro alla gola. Ma oggi la vicenda si è arricchita di un ulteriore passaggio: il portavoce dell’attore ha smentito seccamente, spiegando che l’attore parlava della malattia in generale e non faceva riferimento al suo singolo caso. “Michael non ha detto che la causa del suo cancro era il cunnilingus”, ha precisato Allen Burry, “ha certamente parlato del sesso orale, e il sesso orale è una delle possibili cause di alcuni cancri orali, come i medici nell’articolo hanno evidenziato. Ma non ha affatto dichiarato che era la causa specifica del suo cancro”. Il quotidiano inglese, tuttavia, ha confermato la sua versione diffondendo anche online l’audio dell’intervista all’attore dove lo si può sentire affermare: “Senza andare troppo nello specifico, questo particolare cancro è causato dall’Hpv che deriva dal cunnilingus”. Burry sostiene che “l’attore non ha detto nel corso dell’intervista che quel particolare cancro era causato dal cunnilingus”, ha affermato un portavoce di Guardian News & Media. “Abbiamo postato l’audio e la trascrizione per dimostrare che, invece, l’ha detto”.

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Giù il sipario su Cannes tra gli applausi a La vie d’Adéle

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La Palma d’oro della 66esima edizione del festival di Cannes se l’è aggiudicata il film di Abdellatif Kechiche sulla storia d’amore di due ragazze. La vie d’Adéle ha messo in luce anche due ottime giovani attrici: “La giuria ha preso atto dell’eccellenza di tre artisti, Adèle Exarchopoulos, Léa Seydoux e Abdellatif Kechiche” ha detto Steven Spielberg, presidente della giuria, per motivare la decisione. Kechiche, che ha ricevuto il premio dalle mani di Uma Thurman, ha poi voluto ricordare “un uomo che mi ha sostenuto per trovare la mia strada, che io amo e che mi manca: Claude Berri. Vorrei dedicare questo premio e questo film alla bella gioventù di Francia che ho incontrato nel corso delle riprese del mio film e che mi ha insegnato molto sulla speranza di libertà e di vivere insieme in armonia”. L’opera è stata accolta a Cannes con grande curiosità per via di una lunga sequenza d’amore saffico ed ha subito incotratro l’approvazione della critica. Il racconto di formazione che punta sulla spontaneità dei sentimenti e sulle emozioni di una storia d’amore senza nascondere nulla e senza trascurare i dettagli degli incontri sessuali fra le due protagoniste affronta un tema molto dibattuto in questo periodo in Francia, dove anche oggi ha avuto luogo una manifestazione per contestare la legge sulle nozze e le adozioni gay.

E’ stato invece il 76 Bruce Dern a ricevere il premio per il migliore attore, grazie alla sua interpretazione nel film di Alexander Payne Nebraska, mentre quello per la migliore interpretazione femminile se l’è aggiudicato  Berenice Bejo per Le passè di Asgar Farhadi. Il Prix du Scénario per la migliore sceneggiatura è andato all’autore e regista Jia Zhangke per A touch of sin, quello della Giuria a Tale padre tale figlio del giapponese Kore-Eda Hirokazu. Il Gran Premio del festival ai fratelli Joel e Ethan Coen per Inside Llewyn Davis. Il miglior regista è Amat Escalante per Heli.

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L’Italia, che non ha ricevuto premi nella sezione principale nonostante Sorrentino e il suo La grande bellezza, si è però distinta nelle sezioni collaterali. In primo piano Salvo, storia di mafia, miracolo e amore diretta da Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, che si è aggiudicato il prestigioso Gran premio della Semaine della Critique e il premio Film Rivelazione della Semaine. Menzione Speciale della Giuria Ecumenica per l’esordio alla regia di Valeria Golino, che sulla Croisette ha presentato il suo Miele. Menzione speciale ricevuta nella cerimonia finale, inoltre, dal giovane Adriano Valerio, per il cortometraggio 37 4s.

Termina così la 66esima edizione del prestigioso Festival che non poche emozioni ha riservato, e non solo sul grande schermo. Glamour, stelle e grande cinema, ma anche la ventata di anni Venti portata all’inaugurazione dal Grande Gatsby, un maxi furto di gioielli talmente ben orchestrato da sembrare un film e perfino una sparatoria, fortunatamente a salve, durante un talk-show: ma è la Croisette, tutto fa spettacolo!

A Cannes, durante il Festival, si spara!

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Alcune detonazioni udite nei pressi del palco allestito sulla spiaggia di Martinez, a Cannes, dall’emittente televisiva francese Canal+, hanno interrotto la diretta del festival e costretto ad evacuare la zona. Secondo quanto riferisce Le Figaro,  a sparare sarebbe stato un uomo, già arrestato, che avrebbe utilizzato una pistola da giudice di gara. La trasmissione “Grand Journal”, che in quel momento stava andando in onda, ha subito un’interruzione di alcuni minuti mentre alcune persone, presso al palco, si sono date alla fuga.d i colpi erano a salve. Stando ad un testimone, fotografo dell’agenzia Afp, si tratterebbe di due spari dopo i quali l’uomo è stato fermato dalla polizia che, dopo averlo cinturato, avrebbero gridato “granata”. Dopo una simile affermazione, il panico.

La croisette si trasforma in set? Furto di gioielli al Festival di Cannes!

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Non è un film ma la stessa realtà che supera ogni finzione: a Cannes c’è stato un furto dal profumo di colossal hollywoodiano: rubati gioielli per un milione di dollari nella notte tra giovedì e venerdì. La polizia di Nizza ha reso noto che il colpo è avvenuto all’hotel che ospita il delegato della maison Chopard nella cui stanza si sarebbero introdotti i ladri per sottrarre la valigetta che conteneva i bijoux che avrebbero indossato le dive al momento della sfilata sul red carpet. Il furto lascia meravigliati considerato anche i livelli di sicurezza presenti in questi giorni, un colpo che non può lasciare indifferente neanche un regista come Steven Soderbergh, anche’egli presente a Cannes con il suo ultimo film, già autore della fortunata serie di Danny Ocean.

I riflettori si accendono su Cannes: Il Grande Gatsby ad aprire lo show

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La 66esima edizione del Festival di Cannes, la cui madrina è Audrey Tautou, apre con il film Il Grande Gatsy, ultima opera del regista Baz Luhrmann. E subito la Gatsby-mania ha invaso la croisette. Un mega party, accompagnato dalla musica Jazz e ispirato agli Anni Venti ha dato il via alla manifestazione in vista dell’arrivo delle grandi star sul red carpet. Leonardo di Caprio è quindi approdato in una città che, momentaneamente e solo per una notte, si trasformerà in una piccola Long Island e caratterizzata da champagne a fiumi, abiti da sera e fuochi d’artificio spettacolari. Ma gli occhi non saranno solo per il protagonista, con lui anche Tobey Maguire, Carey Mulligan e Isla Fisher.

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Le immagini degli interpreti del film coprono interamente la facciata del Carlton, locandine e fotografie di Di Caprio & C. riempiono le vetrine, abiti in stile anni Venti spuntano in tutti i negozi, musiche jazz echeggiano ovunque, nonostante le stroncature ricevute dai critici americani, dov’è uscito in sala lo scorso 10 maggio. L’opera in 3D, quarta versione cinematografica del capolavoro di Fitzgerald, resta comunque uno degli eventi più attesi, con 2300 invitati questa sera al Grand Auditorium del Palais e, in seguito, 150 a banchettare all’Agorà, regno per una notte della chef superstellata Anne Sophie Pic. Fascino hollywoodiano per sfuggire alla crisi dunque, con grandi nomi ad attrarre pubblico: Steven Spielberg alla guida di una giuria che include, tra gli altri, Nicole Kidman, Christoph Waltz e Daniel Auteuil, Julienne Moore e Inès de la Fressange nel ruolo di ambasciatrici dell’Oréal, Hugh Laurie, le dive bollywoodiane Ashwaraya Ray e Freida Pinto. Alberghi pieni e numero degli accreditati in aumento: la magia del cinema non smette di far sognare.

Sorrentino conquista Cannes, “La grande bellezza” sarà in concorso

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Cannes, che quest’anno si svolgerà dal 15 al 26 maggio, attende Sorrentino e “La grande bellezza”. E’ la quinta partecipazione per il regista napoletano. Per l’Italia parteciperà, nella sezione “Un certain regard”, anche l’opera prima di Valeria Golino “Miele”.

“Ringrazio il Festival per l’invito e l’attenzione con cui segue il mio lavoro sin dagli esordi – ha detto Paolo Sorrentino dopo aver ricevuto la notizia – essere selezionati tra migliaia di film è già un grande riconoscimento, andarci per la quinta volta di seguito è una responsabilità e un onore che condivido con tutta la troupe. Uomini e donne appassionati che mi hanno consentito di trasformare in un film quella che per me era una fantasia”.

Steven Spielberg, presidente a Cannes!

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Steven Spielberg sara’ il Presidente di Giuria al 66° Festival di Cannes. Il regista americano, habitué della Croisette, succedera’ a Nanni Moretti nell’edizione 2013 del prestigioso festival di cinema che si terra’ dal 15 al 26 maggio. “La mia ammirazione per il modo granitico con cui il Festival di Cannes difende il cinema internazionale e’ totale -ha dichiarato Spielberg in un comunicato ufficiale riportato da ‘Le Figaro’-. Dal momento che Cannes e’ il piu’ prestigioso di tutti i festival, questo gli permette di perseverare nell’affermazione del cinema come un’arte che trascende le culture e le generazioni”. Steven Spielberg, 66 anni, ha presentato numerosi film in passato a Cannes, essenzialmente fuori concorso. L’unico riconoscimento è stato nel 1974, quando ottenne il ‘Prix du scénario’, il riconoscimento che Cannes assegna per la miglior sceneggiatura, per la pellicola ‘Sugarland Express’.

LA Campion a Cannes per Cinefondation, assegnerà Palma D’oro ai corti!

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Vinterberg da dogma a “caccia alle streghe”

Il co-fondatore del movimento dogma95, premiato a Cannes per “Il Sospetto” ha dichiarato che il film è una vera e propria caccia alle streghe in chiave moderna. Preparate le scope!

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