Una volta era “I bambini guardano”, ora, almeno in America, si può affermare che “I bambini insegnano”. Il futuro degli Stati Uniti, viste le premesse, sembra essere roseo. Basti l’esempio di Asean Johnson, un bambino di nove anni di Chicago che aveva chiesto al suo sindaco di non chiudere la sua scuola: detto, fatto. Adesso è il turno di un’altra bambina, della stessa età e della stessa città, di redarguire gli adulti. Hannah Robertson ieri ha avuto il coraggio di fare quello che pochi adulti arrischierebbero: salire sul palco all’assemblea degli azionisti di McDonald’s e prendere la parola. La bambina si è infatti rivolta all’amministratore delegato intimando: “Smettetela di prendere in giro i bambini proponendogli di mangiare cibo a tutte le ore”. La piccola è la dimostrazione che buon sangue non mente, è infatti figlia della blogger Kia Robertson, famosa per le sue spiegazioni su come scegliere alimenti salutari per i figli, presente in quanto inviata all’assemblea, assieme ad altre persone, dalla Corporate Accountability International, una non-profit che si occupa di alimentazione, salute e controllo dei comportamenti delle multinazionali. Certo, McDonald’s ha provato a “giustificare” il proprio operato, “Vendiamo moltissima frutta e verdura e cercheremo di venderne ancora di più”. Ammettendo poi, con Hannah, che è stata “coraggiosa”. Del resto la Corporate Accountability International da anni fa pressione al colosso americano sostenendo che sia una delle principali cause dell’obesità tra i bambini e gli adolescenti, ma ancora non riesce ad influenzare la mentalità dei vertici.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/25/hannah-la-bambina-che-sfido-mcdonalds/