Cita McDonald’s per un milione e mezzo di dollari… per un tovagliolo!

mcdonalds-risarcimento-tuttacronacaE’ il tabloid americano Tmz a riportare una vicenda che risale al 29 gennaio. Webster Lucas si era recato in un McDonald’s di Pacoima, in California, dove ha ordinato un panino. Quando gliel’hanno portato, però, l’uomo si sarebbe sentito respingere la richiesta di un tovagliolo “anche per motivi di odio  razziale”. E’ quanto sostiene lui, che è nero, mentre il manager del fast food che lo avrebbe offeso è un cittadino americano di origini messicane. Lucas sostiene che, avvicinatosi al banco per chiedere un tovagliolo er il suo panino Quarter Pounder Deluxe è stato respinto bruscamente da uno degli addetti del locale. A quel punto se n’è lamentato via email con il general manager McDonald’s, Leticia Barrera, dicendo di non essere in grado di lavorare a causa dell’”angoscia” scaturita dall’episodio. L’azienda si è scusata e ha detto di volersi impegnare è perché simili episodi non si ripetano ma l’uomo ha citato in giudizio l’azienda per un milione e mezzo di dollari per quanto avvenuto.

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Eroina nell’Happy Meal, l’ultima frontiera dello spaccio!

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Ce ne vuole davvero molta di “creatività” per spacciare droga all’interno delle confezioni di Happy Meal, cioè quei pasti che McDonald’s destina ai bambini. Peccato che Shantia Dennis, 26 anni, dipendente della nota catena di fast food di Pittsburg, in Pennsylvania, abbia deciso di usare questa “creatività” per compiere un reato. Bastava avvicinarsi al mac drive e chiedere  ‘i’d like to buy a toy’ cioè “vorrei comprare un giocattolo” per avere uan confezione di Happy Meal arricchito con l’eroina. La donna, 26 anni, è stata incastrata da agenti in incognito i quali hanno trovato confezioni di Happy Meal con all’interno una decina di bustine di eroina della grandezza di un francobollo. Altre cinquanta erano in possesso della dipendente. Ora si attende una dichiarazione ufficiale da parte dell’azienda che probabilmente si dichiarerà estranea e attribuirà la colpa alla dipendente la quale ha usato i “pasti felici” per lo spaccio di eroina.

Carne di agnello pompata con… acqua putrida di stagno. Dove? In Cina!

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Cosa non si fa per il guadagno. Il mondo forse è paese, ma la Cina è sempre più vicina, quanto a sofisticazioni alimentari. Sette persone sono state fermate nella provincia meridionale del Guangdong per aver iniettato acqua sporca di stagno nella carne di agnello, allo scopo di aumentarne il peso e quindi il prezzo. Ad annunciarlo è la TV di stato China Central Television, riferisce Reuters.
In quello che è solo l’ultima in una lunga serie di frodi alimentari, le sette persone fermate sono sospettate di aver fatto le loro iniezioni di acqua sporca al centinaio di agnelli che macellavano ogni giorno, carne destinata ai mercati, ma anche ai ristoranti di grandi città, tra cui Guangzhou – vale a dire l’antica Canton — e Foshan.
A quanto pare, i sette, che si erano muniti anche di timbri sanitari falsi,  immettevano fino a 6 chili di acqua in ciascuna carcassa prima di commercializzarle.
In Cina, quasi il 40 percento della popolazione considera la sicurezza alimentare un grosso problema. Non hanno proprio tutti i torti: la lista delle frodi è piuttosto lunga, e va da prodotti chimici letali trovati nei latticini, alla carne di volpe trovata negli snack che dovevano invece contenere carne d’asino, all’olio di risulta utilizzato per cucinare. Nè sono indenni i grandi marchi internazionali del settore: McDonald’s, Wal-Mart, Carrefour, Yum Brands (che controlla KFC), sono tutte state trovate – a loro insaputa o meno – con le mani nel sacco.

McDonald’s prima sconsiglia di mangiare fast food… poi oscura il sito!

mcdonalds-xmas-tuttacronacaSul sito McResource line, dedicato agli impiegati della nota catena di fast food, Mcdonald’s avvisava: “Non mangiate fast food, fa male“. Tra le altre cose, si leggeva: “Il fast food è veloce, poco costoso e un ‘alternativa veloce alla cucina casalinga (…) ma l’eccesso di calorie, i grassi saturi, lo zucchero e il sale contenuti in questi prodotti possono portare all’obesità”. I vertici dell’azienda, da oggi, hanno oscurato il sito. Le critiche erano iniziate subito dopo la diffusione della notizia da parte della Cnbc: “Le informazioni e il contenuto del sito sono state travisate e portate fuori contesto. Hanno generato giudizi e commenti inappropriati”. Per questo lo shutdown di McResource line, dove ora appare solo scritta: “Torneremo presto!” Alla McDonald’s l’intento era di sottolineare come i menù proposti negli ultimi anni presentano anche scelte più sane, quali insalate, pollo grigliato e succhi di frutta. Ma quello che si leggeva, lasciava più che altro passare il messaggio che “meglio compiere altre scelte”.

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McDonald’s “sconsiglia” ai dipendenti hamburger e patatine

mcdonalds-tuttacronacaMcResource line è un sito web dedicato ai dipendenti della catena McDonald’s e proprio qui si legge quello che è noto ma che risulta curioso se a parlarne è proprio la catena di fast food più famosa al mondo. Vi si trovano, infatti, vari articoli che definiscono “non salutare” il consumo di cheesburger e fritti di vario genere: “Il fast food è veloce – si legge online – poco costoso e un ‘alternativa veloce alla cucina casalinga (…) ma l’eccesso di calorie, i grassi saturi, lo zucchero e il sale contenuti in questi prodotti possono portare all’obesità”. Come se non bastasse, anche delle immagini accompagnano il testo: un classico McMenu targato come “scelta non salutare” a confronto con “una più sana”  baguette con ingredienti più genuini, insalata e un bicchiere d’acqua. Inoltre, si trova la raccomandazione di limitare il consumo di questi prodotti per chi soffre di pressione alta, diabete e malattie cardiache. L’azienda ha replicato che il sito ospita contenuti di terze parti e si dichiara d’accordo con quanto riportato, sottolineando che i menu proposti negli ultimi anni comprendono scelte più salubri come insalate, pollo grigliato e veri succhi di frutta

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L’incredibile storia del ragazzo “allucinato”: vaga per due anni!

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Il protagonista di questa storia che ha dell’incredibile è un inglese di origini italiane.  Fabio Ballcereti, studente 21enne è stato ritrovato che vagava nella campagna inglese in preda all’efftto di funghi allucinogeni. Secondo una ricostruzione il giovane avrebbe preso parte al festival di Glastonbury nel luglio del 2011, poi come lo stesso Ballcereti spiega sul sito Wonderground, si era separato dai suoi amici dopo aver mangiato quasi cinquanta grammi di funghi hawaiani. Per circa 2 anni il giovane è vissuto

vagando per la campagna del Somerset, sopravvivendo con bacche, frutta, noci, McDonalds e Starbucks. La polizia dice che è “sano, ma lui potrebbe stare meglio con un taglio di capelli e barba.”

Ballcereti ha spiegato il suo calvario: “L’ultima cosa che ricordo è che stavo mangiando un fungo, con uova e salsiccia in un panino. Dopo sembrava come che mi fossi recato in qualche altra dimensione, ho pensato di essere morto o rapito dagli alieni”.

“Poi mi sono svegliato a Stonehenge coperto di neve, ero molto confuso, paranoico e disorientato. La campagna inglese è così vasta, si può letteralmente andare per ore senza vedere uno Starbucks! Poi un giorno ho iniziato a ricordare le cose, ero una persona, il mio nome è Fabio, mi piace la musica, tutto è venuto verso di me. Ho trovato il poliziotto più vicino e ora eccomi qui”.

Quando McDonald’s… ti salva la vita!

anoressica_tuttacronacaJo Thompson, che oggi ha 21 anni, ha raccontato la sua storia di ex anoressica al Daily Mail. Ammalatasi all’età di 11 anni, quando soffriva di attacchi di panico e crisi nervose che hanno portato come conseguenza il disturbo alimentare, per sei anni è entrata e uscita dagli ospedali, nutrendosi solo di acqua e piselli. Poi, a 17 anni, la decisione: avrebbe sconfitto la malattia. Jo trovò lavoro da McDonald’s e qui s’innamorò del suo capo. “Zoheb mi ha aiutato a curare il mio disturbo, mi ha seguito e aiutato e pranzavamo quasi sempre insieme”, racconta.  Ora vive con suo marito e hanno due bambini, nonostante molti medici le avessero detto che sarebbe rimasta sterile a causa della malattia.

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Terrorizzata dalla frutta e dalla verdura, mangia solo cibo spazzatura

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«Il pensiero di mangiare verdura mi a stare male», queste le parole di Faye Campbell, 21 anni. La ragazza inglese non è un caso isolato, sono infatti sempre più le persone in Gran Bretagna e negli Usa ad avere un vero e proprio blocco psicologico con i prodotti naturali e si rifugiano nel cibo spazzatura. La sua dieta è composta da pane tostato con burro per colazione e hamburger con patatine fritte o pizza alternati tra pranzo e cena. Sono proprio le patate, rigorosamente fritte, ad essere l’unica verdura che la ragazza riesce a mangiare. Faye ha però la fortuna di non ingrassare, almeno fino ad oggi è riuscita a mantenere la sua forma, ma non tutti sono fortunati come lei. Nonostante non ingrassi è comunque un’alimentazione troppo ricca di grassi che a lungo andare può provocare altri problemi: primo tra tutti il colesterolo. La ragazza non riesce nemmeno a sentire l’odore delle verdure al punto da arrivare a non consumare i pasti con la famiglia perché se in tavola ci sono forme vegetali si sente male. La sua è diventata una vera e propria fobia che arriva a volte anche ad influenzare i suoi rapporti sociali: «Una volta un ragazzo mi portò a cena in un bel ristorante, ma siamo dovuti andare a mangiare al McDonalds perché non riuscivo nemmeno ad ordinare una delle pietanze sul menu».

Egiziano tenta di stuprare ragazza nel McDonald’s

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Un egiziano ha cercato di stuprare una ragazza in pieno giorno dentro un McDonald’s, questa mattina alle 11, a via Ostiense, nei pressi dell’Università di Roma 3. La vittima ha iniziato a gridare per richiamare l’attenzione dei clienti e del personale. Immediatamente sono state allertate le forze dell’ordine che hanno sottratto l’uomo dal linciaggio.

L’alternativa alle patatine fritte, così McDonald’s tenta la strada salutistica

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McDonald’s sentiva la pressione sul collo e ha cercato un’alternativa. Sotto accusa da sempre ci sono le patatine fritte amate e odiate da sostenitori e denigratori del cibo spazzatura. McDonald’s propone oggi i menù con la possibilità di sostituire la confezione di patatine con insalate, frutta e verdura…

Ma non parliamo di svolta salutistica. Basti pensare alle salse dentro il panino per capire che forse è solo un limitare i danni e non un prevenire il colesterolo. Inoltre i Mc Menu così detti “dietetici” saranno inizialmente disponibili solo nel 20% dei fast food McDonald’s di tutto il mondo.

L’annuncio è stato fatto dal Ceo di McDonald’s Don Thompson alla Clinton Global Initiative, la fondazione filantropica globale dell’ex presidente Bill Clinton, lui stesso un fan delle patatine fritte dopo che una serie di problemi di cuore lo costringessero a mettersi a dieta.

 

Cena a lume di candela al Mac: la foto diventa virale e scatta la polemica

cena-romantica-mcdonalds-tuttacronacaUna cena diversa al solito fast food. E’ quanto accaduto in un Mc Donald’s di Kingston, vicino a Londra, dove Cameron Ford e Adam Welland hanno imbandito una tavola con tanto di candele e calici per il vino per una cena a basa di hamburger e patatine. Con loro, l’amico William Peachey, che ha provveduto a scattare le foto che poi sono state postate in Twitter. Da qui a diventare virali il passo è stato breve. Poco dopo i due ragazzi, in camicia e cravatta, sono stati presi di mira dalle polemiche a causa della presunta omosessualità, che Cameron ha provveduto a negare:

cena-mac-tuttacronacaA lui ha fatto eco Willam: “Sono solo due amici che hanno cenato insieme”. I due quindicenni hanno spiegato: “Abbiamo pensato che questo posto avesse bisogno di un tocco di classe”. Inoltre al MailOnline hanno raccontato: “Eravamo annoiati dal venerdì sera quindi abbiamo pensato di organizzare una cena elegante al Mc Donald’s”. All’interno del locale non sono certo mancati sguardi stupiti e risate sia da parte dello staff che da parte degli altri clienti. “Il manager è scoppiato a ridere”, hanno detto i ragazzi.

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#occupymcdonalds: Primo giorno di scuola a base di fast food

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Scoppia la polemica dopo la sorpresa. Valentina, è una mamma che questa mattina ha accompagnato uno dei bimbi alla scuola materna Cittadino del Mondo, in via San Pantaleo Campano, a Roma. E qui la donna si è trovata di fronte al banchetto con hamburger e Coca cola a marchio McDonald’s, oltre a buoni sconto sui menù Happy Meal.

Laura Bogliolo su il Messaggero raccoglie il disappunto che viaggia su Twitter di Valentina, mamma di uno dei bimbi della materna accolto da pasti McDonald’s proprio il suo primo giorno di scuola:

“Ciò che ha imparato mio figlio nel primo giorno di inserimento alla materna! Grazie Ignazio Marino, ne avevamo bisogno. Sono rimasta sconvolta, i prodotti McDonald’s erano stati allestiti all’interno del corridoio della scuola, sono stati distribuiti anche buoni per acquistare Happy Meal. Mio figlio frequenta una scuola comunale, mi aspettavo insegnamenti sull’alimentazione e non uno spot pubblicitario dentro l’istituto. Siamo impazziti?”.

La polemica viaggia veloce su McDonald’s a colpi di hashtag #occupymcdonalds e arriva anche al sindaco Marino, che risponde:

“Ci mobiliteremo con l’assessorato alla Scuola, ovviamente non è un’iniziativa del Comune”.

Anche McDonald’s ha replicato, con il responsabile comunicazione Tommaso Valle che ha dichiarato:

“Abbiamo servito tè freddo e distribuito palloncini a titolo gratuito. Si è trattato di una cortesia, non di un’operazione di marketing: siamo stati contattati da un’insegnante della scuola, esprimiamo rammarico per aver suscitato perplessità in alcuni genitori”.

Questo accade proprio nel giorno in cui il ministro De Girolamo presenta la norma inserita all’interno del Decreto Scuola per favorire il consumo di frutta e verdura tra gli scolari.

Perché non va dato cibo di McDonald’s ai bambini ( e forse neppure agli adulti)?

Basta guardare i componenti del Panino di McDonald’s per rendersi conto di cosa si sta mangiando:

Farina arricchita (farina di grano sbiancata, farina di frumento maltata, niacina, ferro ridotto, tiamina mononitrato, riboflavina, acido folico, enzimi), acqua, sciroppo di alto fruttosio (HFCS), zucchero, lievito, olio di soia e/o olio di soia parzialmente idrogenato, contiene il 2% o meno di: sale, solfato di calcio, carbonato di calcio, glutine di grano, solfato di ammonio, cloruro di ammonio, agenti ammorbidenti per la pasta (lattato steaorile di sodio, estere diacetiltartarico di mono- e digliceridi degli acidi grassi, acido ascorbico, azodicarbonamide, mono- e digliceridi, monocalcio fosfato, enzimi, gomma di guar, perossido di calcio, farina di soia), propionato di calcio e propionato di sodio (conservanti), lecitina di soia.

E le patatine?

patate, olio di colza, olio di soia idrogenato, olio di cartamo, aroma naturale, destrosio, sodio pirofosfato acido (per  mantenere il colore), acido citrico, dimetilpolisilossano (antischiuma), olio di mais, Thbq, dimetilpolisiloxano, sale silicoalluminato, destrosio, ioduro di potassio.

Secondo True Activist – comunità di giornalismo partecipativo – alcuni di questi ingredienti sono pericolosi per la nostra salute: “Si va da quelli geneticamente modificati (come gli olii), agli antischiuma, passando per i coloranti artificiali”.

E chi pensa che ultimamente i cibi serviti nei fast food siano migliorati sbaglia: ci sono ancora troppe calorie e zuccheri, come ha rilevato una ricerca di Katherine Bauer, del dipartimento di salute pubblica alla Temple University di Philadelphia, sulle grandi catene di cibo pronto.

Inoltre si è pubblicizzato un marchio che ha sua volta ha più volte puntato sull’idea che le materie prime utilizzate siano italiane e di buona qualità, invece come riporta il Fatto Alimentare:

La carne degli hamburger è italiana, ma si tratta di quarti anteriori di vacche a fine carriera di età compresa tra 4 e 6 anni. Gli animali sono macellati dall’Inalca di Cremonini a Piacenza, e si tratta di lotti non presenti in macelleria e nei supermercati. La carne di vacca non si vende perché risulta troppo dura e legnosa, e si può solo usare macinata negli hamburger industriali e nei ripieni. Il prezzo nei mercati all’ingrosso è ridicolo, per questo McDonald’s può proporre listini molto convenienti… Nella scala delle preferenze dei clienti troviamo il pollo fritto impanato dei Chicken McNuggets, che arriva direttamente dalla società francese Cargill e da altre due società straniere. Anche le famose patatine fritte sono dell’ austriaca Frisch & Frost. Poi c’è il merluzzo dei Filet-O-Fisch, importato dalla danese Espersen, i gamberetti dalla Thailandia… (22 maggio 2012)

La Grecia in crisi premia la cucina locale e fa chiudere Big Mac

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La Grecia in crisi premia la cucina locale e farne le spese sono i McDonald’s  che dagli 11 iniziali presenti nel paese ora ne restano solo due ad Atene, dopo la chiusura del Mac di Salonicco.

I tradizionali souvlaki – i saporiti bocconcini di carne di pollo o di maiale alla griglia infilzati su uno spiedino che sono una pietra miliare nella cucina ellenica – hanno infatti ormai sonoramente battuto il fast-food arrivato nel Paese da oltre 30 anni e destinato, in apparenza, a sbaragliare i rivali sul mercato. Un tuffo nella tradizione e sembra proprio che i greci di junk food non ne vogliano più sapere.

 

Il fast food allo scanner e i grassi che spaventano

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Come mai i panini delle foto sono così invitanti e invece quelli sul vassoio lo sono molto meno? McDonald’s Canada ha addirittura pubblicato un filmato per svelare i trucchi che rendono “appetitosi” i panini e le tecniche fotografiche che permettono di “amplificare” l’immagine dello junk food.

Per metterli completamente “a nudo”, invece, il fotografo americano Jon Feinstein ha pensato di passare tutto ciò che è “fast food” – dalle patatine fritte ai panini passando per i nuggets di pollo – allo scanner. “Mi sono accorto che la scansione racconta questi alimenti meglio di qualsiasi fotografia” dice Feinstein a proposito del suo progetto .

E per completare l’opera il fotografo ha affiancato a ogni cibo i grassi che questo contiene, evitando di specificare il nome del prodotto. “Non intendo condannare ciò che si mangia nei fast food – ci tiene a precisare – Le mie immagini piuttosto intendono documentare il rapporto di odio e amore che gli americani hanno con questo genere di cibo, che può essere seducente e al tempo stesso ripugnante”.

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Niente hamburgers né patatine fritte in sciopero i lavoratori dei fast food

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Paghe troppo basse che non consentono di poter permettersi una famiglia o, a volte, neppure di andare a lavoro in metropolitana, questo spinge i lavoratori delle grandi catene di junk food a iniziare lo sciopero privando i loro abituali consumatori di hamburger e patatine fritte.

”Molti di loro vivono in povertà, non si possono permettere di mantenere una famiglia, o nemmeno di prendere la metropolitana per andare al lavoro”, ha detto Jonathan Westin, direttore della organizzazione “Fast Food Forward”, che ha gia’ raccolto 120.000 firme nell’ambito di una petizione lanciata online per l’aumento delle paghe minime e che ad aprile scorso organizzò il primo sciopero a New York e Chicago. In primavera i lavoratori di Mc Donald’s e di altre catene di fast food, come Taco Bell, insieme ai commessi dei negozi di abbigliamento intimo di “Victoria Secret” avevano incrociato le braccia chiedendo l’aumento.

Il problema dei lavoratori delle grandi catene di fast food è molto sentito in questo periodo in Usa, dopo che lo stesso presidente Barack Obama, aveva richiamato l’attenzione sui salari bassi e aveva lanciato la battaglia. I lavoratori che stanno mettendo in atto gli scioperi in molte grandi città come New York, Chicago, St. Louis, Detroit, Milwaukee, Kansas City, rivendicano un salario minimo a 15 dollari l’ora e il diritto di creare sindacati di settore, senza il rischio di venire licenziati.

Si sposano da McDonald’s con un anello di cipolla al dito

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La proposta di matrimonio era avvenuta all’interno di uno dei locali della famosa catena di fast food, così che Steven e Emily Asher hanno deciso che anche il loro matrimonio dovesse essere celebrato all’interno del locale. Così la coppia inglese ha deciso di affittare un McDonald’s di Bristol per suggellare il loro amore con un anello di cipolla fritto al dito. In totale i due sposi hanno speso 150 sterline per il banchetto di nozze dei 33 invitati. Sembra che tutti abbiano trovato l’idea divertente e originale e nessuno si è lamentato per il pasto. Per l’occasione il locale ha preparato un menù a base di pollo fritto e frullati… solo alla fine c’è stato un piccolo strappo alle rigide regole dettate da McDonald’s, che vietano di servire alcolici all’interno dei fast food della catena americana, ed è stata stappata una bottiglia celebrativa di champagne per festeggiare la nuova unione.

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Mc Donald’s vs Israele e gli israeliani contro il fast food

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Mc Donald’s non aprirà uno dei suoi fast food ad Ariel visto che si tratta di un insediamento ebraico in Cisgiordania, oltre la Linea Verde stabilita nel 1967. Da questo diniego è scattato il boicottaggio degli israeliani verso la catena, anche in quelli dove si mangia kasher. D’altra parte il no c’era d’aspettarselo visto che Omri Padan, proprietario di McDonald’s Israele, è tra i fondatori del gruppo pacifista israeliano ‘Peace Now’, da sempre contrario alla costruzione delle colonie nei Territori Occupati.

 

Hamburger, questo sconosciuto: la Generazione Y abbandona il Mac?

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Verso la crisi del Mac? Sembra proprio che i Millennials, o Generazione Y, ossia i nati tra il 1980 e il 2000, preferiscano cucinare e conoscere i prodotti che consumano, motivo per il quale la più famosa catena di fast food  è uscita dalla top ten delle preferenze in fatto di cibo. E’ quello che emerge da una ricerca di Slow Food (dati NPD Group), che mostra come il Mac stia perdendo attrattiva per il range di consumatori statunitensi tra i 18 e i 32 anni, ossia tra i 59 e gli 80 milioni di persone. Per opera di questi “delusi”, la catena, negli ultimi quattro anni, ha registrato un calo del 16% dei pasti consumati fuori da questa fascia di clienti. Il fatto è che la Generazione Y preferisce passare un po’ di tempo in cucina, cosa che permette loro di conoscere i cibi che mangiano e se escono optano per consumare dei pasti elaborati. Un sondaggio condotto da Mtv, su un campione di ragazzi tra i 12 e i 34 anni, provenienti da 15 Paesi diversi, ha fatto emergere che i valori sono più classici rispetto a quelli dei predecessori, tanto da manifestare, come più grande desiderio, “Un buon lavoro, vivere bene e che i miei siano fieri di me”. E se alla fine degli anni ’90 il rifiuto era dettato da una spinta anti-consumistica, ora la disaffezione è dovuta ai criteri qualitativi dei prodotti da fast-food. “Mi piace conoscere la storia dei posti dove mangio. Penso che sia fondamentale nutrire sia lo stomaco che lo spirito”, ha spiegato la 26enne americana Vera Chang. Don Thompson, amministratore delegato di McDonald’s, il rischio per il gigante del cibo a portare via è che hamburger e patatine fritte non siano più di moda e che catene come Subway, che prepara panini espressi su richiesta del cliente, abbiano la meglio sul mercato della ristorazione veloce. A cosa stiamo andando incontro, quindi? Un economista della Columbia University, Jeffrey Sachs, pensa che quando i Millennials entreranno in politica, riusciranno a cambiare la società ricostruendola non sul consumismo ma sull’umanesimo responsabile. Le multinazionali sono avvisate: sarà necessaria una maggiore attenzione ai prodotti, per non perdere ulteriori “affezionati”.

Hannah, la bambina che sfidò McDonald’s

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Una volta era “I bambini guardano”, ora, almeno in America, si può affermare che “I bambini insegnano”. Il futuro degli Stati Uniti, viste le premesse, sembra essere roseo. Basti l’esempio di Asean Johnson, un bambino di nove anni di Chicago che aveva chiesto al suo sindaco di non chiudere la sua scuola: detto, fatto. Adesso è il turno di un’altra bambina, della stessa età e della stessa città, di redarguire gli adulti. Hannah Robertson ieri ha avuto il coraggio di fare quello che pochi adulti arrischierebbero: salire sul palco all’assemblea degli azionisti di McDonald’s e prendere la parola. La bambina si è infatti rivolta all’amministratore delegato intimando: “Smettetela di prendere in giro i bambini proponendogli di mangiare cibo a tutte le ore”. La piccola è la dimostrazione che buon sangue non mente, è infatti figlia della blogger Kia Robertson, famosa per le sue spiegazioni su come scegliere alimenti salutari per i figli, presente in quanto inviata all’assemblea, assieme ad altre persone, dalla Corporate Accountability International, una non-profit che si occupa di alimentazione, salute e controllo dei comportamenti delle multinazionali. Certo, McDonald’s ha provato a “giustificare” il proprio operato, “Vendiamo moltissima frutta e verdura e cercheremo di venderne ancora di più”. Ammettendo poi, con Hannah, che è stata “coraggiosa”. Del resto la Corporate Accountability International da anni fa pressione al colosso americano sostenendo che sia una delle principali cause dell’obesità tra i bambini e gli adolescenti, ma ancora non riesce ad influenzare la mentalità dei vertici.

Dopo 14 anni il panino di McDonald’s è intatto.

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Comprato nel 1999 e dimenticato nell’incarto originale per due anni un panino di McDonald’s non si è deteriorato. Così il suo possessore David Whipple ha continuato a conservarlo per cercare di capiere se negli anni potesse subite delle modifiche. Oggi nel 2013 il panino a distanza di 14 anni è intatto, salvo il cetriolo che si è liquefatto e scomparso. Dello strano caso si è occupata anche la trasmissione televisiva americana “The Doctors”. Di cosa sono fatti i panini di McDonald’s e soprattutto quanti conservanti contengono se dopo 14 anni non si deteriorano? Speriamo che i panini che compriamo non abbiano la stesa età!

Hamburger a 90 centesimi, McDonald’s va contro la crisi!

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L’hamburger di McDonald’s scende a 90 centesimi, scendendo sotto la soglia di 1 Euro su cui si era assestato dal 2004, senza cambiarne ricetta e qualità. Per McDonald’s, si legge in una nota, «anche questo vuole essere un modo per ascoltare i suoi clienti e i loro bisogni». In un momento difficile come quello che l’Italia sta attraversando, l’azienda «ha deciso di dare un segnale molto concreto di vicinanza ai consumatori».
Nonostante l’andamento dell’inflazione e l’aumento dei costi delle materie prime «rendano necessario un adeguamento dei prezzi», McDonald’s desidera «continuare a prestare attenzione a quel segmento di clientela che si rivolge ai suoi ristoranti cercando il miglior rapporto qualità/prezzo».

Arrestata la madre del piccolo buttato nel McDonald’s di Roma!

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In manette Grancea Andreia, la 20enne romena che alla vigilia di capodanno, dopo aver partorito, gettò il figlio appena nato all’interno di un water del McDonald’s di piazza Luigi Sturzo, a Roma.

La ragazza aveva partorito nel bagno e ha gettato il piccolo nel water per poi fuggire. A dare l’allarme erano state due ragazze che, entrate nella toilette del fast food, avevano visto un braccino uscire dal gabinetto.

La giovane romena – ripresa anche dalle telecamere interne del fast food – è stata individuata grazie alle indagini svolte dalla squadra mobile di Roma che non hanno mai smesso di cercarla. Una volta identificata, gli investigatori hanno comunicato il suo indirizzo alla polizia romena. Nei confronti della ragazza, accusata di tentato infanticidio, era stato emesso un mandato di cattura europeo.

Le ricerche condotte dalla squadra mobile hanno avuto esito positivo quando è stato comunicato alla polizia romena il luogo in cui Andreia si era rifugiata: un piccolo villaggio in Romania. Nei prossimi giorni la 20enne verrà estradata in Italia.

Il piccolo Emanuele – questo il nome che è stato dato al bambino – era stato ricoverato in ospedale in buone condizioni. Numerose, ad oggi, le richieste di adozione pervenute.

Uno sconto pericoloso!

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Si chiamava “Potatoes Party” ed era un’iniziativa dei McDonalds giapponesi per incuriosire e divertire il pubblico. L’offerta era troppo appetitosa per farsela sfuggire… chi non ordinerebbe 23 porzioni extra di patatine fritte pari a 13mila kilocalorie per avere uno sconto? Così un gruppo di ragazzi coreani in visita in Giappone ha voluto tentare l’impresa che naturalmente è stata fotografata e diffusa sul web. E’ scattata immediata l’indignazione dei dietologi, dei promotori di cibo fresco e sano (organic food) e dei genitori dei ragazzi. I primi però che si erano accorti del danno erano stati proprio i dipendenti del fast food che avevano chiesto ai ragazzi di fermarsi… le porzioni erano veramente troppo esagerate! Dopo le critiche e le condanne, ora lo sconto è stato abolito… quindi nessun altra impresa potrà essere tentata, neppure dai mangioni di professione!

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Bebè nel water, la madre è una prostituta tornata in Romania!

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Rapinato McDonald’s a Milano a corso Buenos Aires

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Neonato nel water, i medici dicono che sta “benino”… Nonostante la perfida madre!

Ma si può chiamare madre una donna che butta un bambino nel water, quando esistono centri in cui si può lasciare il bambino nel pieno anonimato?

Era arrivato in ipotermia, è stato riscaldato ora si aspettano altre analisi per vedere se ha subito un’asfissia con conseguenti danni. I medici hanno anche deciso di chiamarlo Emanuele.

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Butta il bambino nel bagno del McDonald’s!

Roma. Una donna bruna, probabilmente dell’Est Europeo, ha partorito in un McDonald’s all’Eur e poi ha buttato il figlio nel water. A trovarlo due ragazze che hanno preso il piccolo in braccio e hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Ora si cerca la madre.

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Albero con il buco!

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Ciambelle di renna o una renna per ciambella?

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Natale veloce… Albero da fast food!

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*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*

lazylauramaisey

The Adventures of Danda and Yaya

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