A New York va di moda l’insetto

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Grilli fritti che fanno da farcitura a un hamburger servito da ‘Antojeria la Popular’, il ristorante che sorge a Soho, a New York ed è Grass-Whopper mania. “È assurdo”, esclama il proprietario del ristorante. “Ci sono persone che vengono da tutta la città per provarlo”. Da quando è stato introdotto infatti, si è passati da circa 20 panini venduti al giorno fino ad oltre un centinaio. “Sono sorpreso, vengono esclusivamente per provare il Grass-Whopper, non abbiamo mai lavorato tanto come in questo periodo”.

Ma la scalata non si vuole fermare. “Per il 2014 siamo pronti ad introdurre insieme ai grilli anche altri insetti: ragni, formiche, millepiedi… gli insetti devono diventare il nostro piatto principale”.

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Illusioni della P.A.: i 40 miliardi alle imprese non arriveranno in tempi brevi

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Per chi credeva che il calvario fosse finito, la doccia fredda è arrivata come una mannaia.

Ieri, 30 aprile, giorno entro il  quale circa 22 mila enti pubblici, di cui 10 mila importanti, dovevano registrarsi nella piattaforma telematica allestita presso la Ragioneria dello Stato dalla Consip, si è verificato invece uno stallo. La registrazione non è avvenuta ed è scattata la denuncia di Rete Imprese Italia – la superconfederazione imprenditoriale che riunisce commercianti e artigiani – “Il decreto legge sui pagamenti dei debiti scaduti della Pubblica Amministrazione, mostra fin da subito la debolezza di un impianto normativo basato su farraginosi adempimenti burocratici, fallendo nel suo primo obiettivo. Sul portale online del ministero dell’Economia, ad oggi, la maggior parte delle amministrazioni non ha ancora avviato la registrazione”.

 Ma se Rete Imprese Italia tuona, c’è anche la Ragioneria che minimizza e fa sapere che solo una piccola percentuale degli enti tenuti a iscriversi avrebbe mancato all’appuntamento informatico, che avverrà comunque nei prossimi giorni.

 Ma se anche questo adempimento verrà rispettato da tutte le amministrazioni nei prossimi giorni sarà solo il primo passo di una lunga e farraginosa procedura burocratica: tra il primo giugno e il 15 settembre, sempre attraverso la piattaforma elettronica, le amministrazioni che si sono registrate presentino l’elenco completo dei loro debiti “certi, liquidi ed esigibili” maturati fino al 31 dicembre 2012, con la specifica dei dati dei vari creditori. Solo all’indomani di questa “confessione”, si procederà alla liquidazione dei crediti fino a impiegare i 40 miliardi di euro che verranno raccolti dal governo emettendo nuovi titoli di Stato. Quaranta miliardi sugli oltre 90 stimati, forse 120 secondo molti, e addirittura 150 secondo altri.

Sembra quindi che le imprese abbiano tutto il tempo di collassare definitivamente in attesa di quei soldi… e poi parliamo di ripresa e di occupazione che non si riesce a trovare una procedura snella nell’adempimento dei debiti della P.A. con le imprese?

Secondo Monti dobbiamo ringraziare Passera e Grilli…

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«La quota di debiti della Pa non ceduta alle banche era già 61 miliardi di euro, salito a 74 a fine 2010 e a 80 miliardi a fine 2011». Lo ha detto il premier Mario Monti, durante la conferenza stampa a palazzo Chigi al termine del Cdm. Ho visto un’«improvvisa voglia di tutti di pagare molto di più alle imprese, compresi coloro che le hanno soffocate in passato», conclude Mario Monti.
«Siccome può essere l’ultima volta che ho a fianco» i ministri Grilli e Passera lasciatemi dire che entrambi fatto un enorme lavoro e quando «la polvere si sarà posata» e il lavoro del governo sarà valutato oggettivamente «è sopratutto a loro due che dovrete dire grazie». Così Mario Monti, in conferenza stampa.

Allora grazie di aver pagato una parte esigua dei debiti che hanno già fatto chiudere aziende, seguiti a volte da suicidi degli imprenditori e che arrivano dopo rinvii e promesse sempre disattese e dopo aver appena appreso che il debito dello stato non è a 91 miliardi ma bensì a 130. Grazie!

Adesso per giorni avremo i titoli sulla grande svolta dell’Italia e dell’ossigeno alle imprese, ma non si penserà a chi, pur avendone diritto, non potrà usufruire di quell’ossigeno. Però grazie di aver iniziato a pagare quello che gli imprenditori attendono da anni… ciò che è dovuto, lavoro che è stato fatto e non è stato retribuito dallo Stato… Debito accumulato verso privati che poi sono stati strangolati dalle tasse a cui è stata negata anche la compensazione… per questo ringraziamo… Grazie a nome di tutti coloro che non ce l’hanno fatto e non ci sono più. GRAZIE!

A rate… ma finalmente la P.A. comincia a pagare i debiti!

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Il provvedimento per pagare i debiti della P.A. serve a “immettere liquidità nel sistema economico e a far ripartire più rapidamente la domanda interna già da metà dell’anno in corso”. Così il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, in audizione in Parlamento. “L’obiettivo di saldo strutturale dovrebbe essere comunque raggiunto” nonostante il pagamento degli arretrati, ha aggiunto. “Il limite del 3% di Pil è comunque invalicabile”.

Il pagamento dei debiti della P.a., ha spiegato Grilli, non è “un’operazione senza costi: nel 2013 ci sarà un aumento di 400 milioni” a valere sul debito e quindi un aumento degli interessi da pagare. Anche se di recente grazie ad un attenuarsi dei tassi si sono risparmiati 5,4 mld. Sarebbe “pericoloso – ha poi aggiunto – introdurre il principio che le banche non vengono pagate. Se si introduce questo principio, la possibilità per le imprese di ricevere credito sparisce”.  Ma il Ministro evita di dire che nell’ultimo anno, quando le banche sono state pagate alle aziende non sono comunque stati erogati i prestiti, di fatto è molto dubbio che si possa sperare per il futuro prossimo  nel credito per le piccole e medie imprese da parte degli Istituti bancari.

“The Apocalypse” MPS: anche Draghi travolto nel vortice

La stampa tedesca non risparmia Mario Draghi. La Germania infatti da mesi è impegnata a un “atto di forza” con il presidente della Bce sulla questione della vigilanza bancaria. Figuriamoci se si perdevano l’occasione di demolire Draghi sulla questione MPS!

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Il Monte della vergogna!

Bisogna indagare, bisogna far chiarezza e bisogna attribuire le responsabilità.

QUANDO IN ITALIA SI PARLA COSI’ POI NON ACCADE PIU’ NULLA PER ANNI!
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La banda del 5%

‘Nel corso delle indagini e’ stato accertato che la Lutifin Services era stata utilizzata quale veicolo per effettuare pagamenti riservati nei confronti di alti dirigenti del Monte dei Paschi di Siena”. Così la Guardia di Finanza. In particolare Gianluca Baldassari e Matteo Pontone, responsabili dell’area finanza di Mps e della filiale di Londra, erano conosciuti come ”la banda del cinque per cento” perche’ su ogni operazione prendevano tale percentuale.

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“IL MIO TESSSSORO!” Mps: ecco il punto della situazione.

Bersani rimanda la decisione al governo e a Bankitalia… COME E’ DEMOCRATICO!

Pierluigi Bersani: “e’ da valutare se lo Stato, transitoriamente, e senza rimetterci naturalmente possa svolgere un ruolo nella crisi di Mps. Pero’ sento valutazioni diverse, e questo tema lo lascio a Bankitalia”. Ai cronisti che gli chiedevano se Mps sia da ‘statalizzare’, Bersani ha risposto: ”statalizzare credo sia una parola non fondata, ma le valutazioni so cosa fare le lascio al governo e alla Banca d’Italia”.

Sono parole da futuro leader di un paese? Scodinzola sotto il tavolo alla parola MPS?

Alfano intanto apre alla possibilità di una commissione d’inchiesta ”Noi siamo pronti a fare una Commissione d’inchiesta, non per firmare un progetto altrui, ma se lo riterremo la faremo, perche’ ci sono gli estremi di una tale gravita’ da immaginare una scelta di questo genere”.

Grillo urla contro il Pd e chiede le dimissioni di Bersani “Mps fa impallidire non solo Parmalat, ma anche il fallimento del Banco Ambrosiano, dietro a questo colossale saccheggio, come avvenne allora, ci può essere di tutto. Craxi, in confronto, rubava le caramelle ai bambini”

Grilli corre ai ripari per paura dell’Europa e del mercato: ”Uno dei punti forza dell’Italia e’ la riconosciuta solidita’ del sistema bancario. Le nostre banche hanno mostrato capacita’ uniche. Non sono necessari salvataggi. Non bisogna insinuare dubbi sulla solidita’ del sistema, non risponde a realta’. Neppure le vicende Mps modificano il quadro.” e aggiunge che ci sono ancora ”preoccupazioni sul nostro paese. Sebbene siano diminuite sono ancora presenti in campo internazionale”. INVECE GLI ITALIANI SONO TUTTI FELICI E CONTENTI?

Ma è ancora Grilli a consolarci: “sazioni per i manager di MPS”. E se ci sono sanzioni allora stiamo tranquilli… ma i politici? Diamo come sanzione di mandarli a governare l’Italia? BERSANI LO CONDANNIAMO ALLA LEADERSHIP?

Ma prima di diventare Primo Ministro Bersani minaccia ancora, stavolta tocca a Grillo “Chi dice cose fuori dal segno ne risponde. Aggiungo che vorrei capire da che pulpito democratico Grillo parla di dimissioni, io ce l’avrei un partito che potrebbe chiedermele. A Grillo chi puo’ chiederle? Ecco, allora lezioni non ne dia per favore che da quel lato non ne prendo, da autocrati da strapazzo non ne prendo”. E BENVENUTA DITTATURA!

Poi naturalmente il Buon Bersani vuole la commissione d’inchiesta ma non sulla gestione della MPS sui derivati!!! ”Non ho nessun problema, ci vorrebbe una verifica parlamentare sui derivati, su questi meccanismi finanziari.Perche’c’e’il caso Mps e in piu’ generale l’andamento della finanza. Bisogna vedere come vengono tali meccanismi che vanno messi sotto controlli. Lo diciamo da un pezzo”.

Oggi si è svolta una riunione tra pm e investigatori per far chiarezza su alcuni punti della vicenda MPS. Intanto si aspetta l’esito delle rogatorie inviate all’estero.

Mussari si blinda in casa e i vicini lo difendono. ”Sembra tutta colpa sua, ma non e’ cosi”’. NON E’ SICURAMENTE SOLO COLPA SUA, MA NON SI PUO’ DIFENDERLO. Ma come ragioniamo da qualche tempo noi italiani? Difendiamo i ladri ?
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Grilli parla al Parlamento Ue: non ci saranno nuove manovre!

Il Ministro spiega che non serve appesantire l’economia quando si ha un bilancio in pareggio in termini strutturali. Per Grilli l’Italia sta cambiando molto, in modo irreversibile, e questo è merito dell’azione incisiva del governo: l’augurio è che le istituzioni responsabili sappiano continuare sullo stesso percorso.

Braccio di ferro tra Grilli e Confindustria, ripresa nel 2013

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