Il corpo umano trasformato in opera d’arte… fiorita!

corpo-umano-tuttacronacaSi dice sempre che il corpo umano è una macchina meravigliosa e c’è chi ha deciso di farla “rifiorire”. Lei si chiama Camila Carlow ed è partita dalla premessa che c’è molta poesia negli organi umani. Con il suo progetto Eye Heart Spleen ha così deciso di ricrearli utilizzando le piante. La Carlow, originaria del Guatemala ma residente in Inghilterra, ha spiegato all’Huffington Post che ha voluto, con le sue opere, rendere omaggio al corpo e ai suoi organi, in grado di mantenerci in vita.

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Maxi coltivazione di marijuana a Roma, mascherata da mais!

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Due ettari di terreno coltivato a granturco, peccato che era solo apparenza, sotto ogni pianta di mais ce ne era una di marijuana che cresceva tranquilla e indisturbata. E’ stato però il forte odore che proveniva da un casale su via Lunano, zona Casilino, a insospettire gli uomini di una Volante in servizio per l’ordinario pattugliamento della zona. Quando sono entrati nel casale hanno scoperto una serie di fili dove erano appese le piante di marijuana per l’essicazione, a terra, invece, le cassette di legno accatastate in cui veniva conservata l’erba già pronta. Su ogni cassetta era indicata la diversa tipologia della medesima pianta, su alcune era apposta l’etichetta «Relax» e sulle altre il tipo indicato era «Big Devil». I poliziotti hanno trovato i 4 responsabili della piantagione intenti a stendere decine di altri fili all’interno di un secondo capannone, segno evidente che l’attività aveva dimensioni quasi industriali. I quattro uomini sono stati arrestati con l’accusa di produzione e traffico di sostanze stupefacenti, sono tutti originari della provincia di Vibo Valentia B.G. e L.P., di 23 anni, F.L., di anni 21, e B.D., 46enne unico senza precedenti di polizia. Da una prima stima effettuata sarebbero oltre 50.000 le piante di marijuana, per un peso di oltre 25 tonnellate scoperte e sequestrate.

Shock per frutta e verdura di Fukushima: l’orrore è servito in tavola

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Potrebbe sembrare che qualche scienziato folle si sia divertito a creare nuove specie di frutta e verdura invece sono solo quelle che un blogger ha fotografato due anni fa intorno all’area dell’incidente nucleare di Fukushima. Dai pomodori deformi alle pannocchie unite, fino ad arrivare al mandarino di due colori. Una vera atrocità che lascia percepire il pericolo delle radiazioni sull’agricoltura e sul terreno. Tuttavia c’è anche chi non crede che questa sia un’analisi corretta Timothy Mousseau, un professore di biologia presso l’Università della Carolina del Sud, ha i suoi dubbi. Pur non negando che alcune mutazioni sulle piane ci possano essere state, la correlazione tra le trasformazioni di frutta e verdura come quelle delle fotografie e l’effetto delle radiazioni è ancora tutta da dimostrare.  Intanto la centrale nucleare continua ad avere perdite, l’ultima è di appena qualche ora fa.

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L’arte con le radici! Vanno in scena sculture con piante e siepi

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L’arte è in continuo divenire e perché quindi non usare piante e siepi per riproporre sculture? Dalle radici alle foglie tutto diventa forma artistica in questi animali immaginari, negli strumenti musicali, nelle scene di vita ritratti da ammirare al Mosaiculture Internationales Montreal, in Canada.

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Jurassic Park delle piante! Dopo 400 anni tornano a vivere

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400 anni sono rimaste sotto un ghiacciaio artico prima di essere riportate in vita e fatte crescere in laboratorio. Le piante di cui stiamo parlando fanno parte delle briofite  (che non hanno radici, ma cellule allungate o filamenti di cellule, con cui si attaccano al suolo) e appartengono ai primi gruppi che si sono adattati alla terra. Il progetto è stato portato avanti da un gruppo di ricerca  dell’università canadese di Alberta e presentato su Pnas.  Fra di loro ci sono anche piante che appartengono alla grande famiglia delle epatiche, minuscole, arrivano a raggiungere solo pochi millimetri e al momento sono 9mila le specie conosciute. La scoperta è stata fatta nell’arcipelago canadese sull’isola Ellesmere, in seguito al ritiro del ghiacciaio Teardrop. Dopo attenti esami al radiocarbonio, le piante si sono mostrate “ibernate”: con steli e radice delle foglie ben conservate.

A questo punto i ricercatori hanno preparato undici colture e dalle piante sono spuntati rami laterali e nuovi steli verdi. Un vero Jurassic Park vegetale che al solo pensiero lascia senza fiato… oltre ad aver aperto la strada a una nuova realtà in cui le briofite, considerate piante deboli, si sono dimostrate resistenti tanto di arrivare ai giorni nostri direttamente dalla Piccola Era Glaciale (nel periodo compreso fra il 1550 e il 1850).

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Scoppia la moda green… il gioiello è una pianta!

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Ormai ecosostenibilità è una parola che ci accompagna in ogni nostra azione quotidiana… questo è quello che deve aver pensato Wearable planter, studio di arte e design di Atlanta che ha iniziato a progettare e realizzare piante come gioielli. Nel sito lo slogan è chiaro: “Crediamo che il mondo sarebbe un posto più felice se persone apprezzassero la natura un po’ di più e se portassero sempre con sé una pianta vicino al cuore”.

Collane, spille, orecchini, ma anche decorazioni realizzate mettendo piantine minuscole dentro dei vasetti… il tutto prodotto mediante stampanti 3D.

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Il doodle è per Anna Maria Sibylla Merian

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Google ricorda Anna Maria Sibylla Merian, naturalista e pittrice tedesca che grazie alla sua passione per le scienze naturali è stata una delle figure chiave nella scoperta delle meraviglie naturalistiche al di fuori dell’Europa.

Tra  il 1600 e il 1700,  la giovane Maria Sibylla Merian sin dall’infanzia, grazie agli insegnamenti del patrigno Jakob Marell, pittore di fiori di professione, conosce il disegno e la pittura già dall’età di tre anni.

Bruchi, bozzoli e farfalle, protagonisti assoluti del Doodle di oggi, sono al centro dell’opera dell’artista, vero e proprio punto di riferimento per i naturalisti dell’epoca e per quelli a venire. Illustrazioni raccolte in volumi come il Nuovo libro di fiori e La meravigliosa metamorfosi dei bruchi e il loro singolare nutrirsi di fiori e accompagnate da osservazioni sul ciclo vitale e gli stadi di sviluppo delle centinaia di specie studiate da Maria Sibylla Merian, che introdurrà all’argomento anche una delle sue figlie.

 

Giochiamo a… Drogati! A 22 mesi la madre dà un bong al figlio. VIDEO!

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Rischia grosso una donna statunitense di 24 anni, originaria di Washington D.C.,  che ha fatto fumare un bong pieno di cannabis al figlio di appena 22 mesi. La giovane, Rachelle Braaten L., è stata arrestata dopo che le forze dell’ordine hanno guardato il video shock registrato su un telefono cellulare. Nel filmato la madre avvicina al bambino il bong e gli chiede di respirare. Il piccolo tossisce e si allontana con una risata in sottofondo.
I poliziotti hanno fatto irruzione in casa la scorsa settimana e hanno trovato 40 piante di marijuana e una pistola.
Il bambino e il fratellino di cinque anni sono stati consegnati ai servizi sociali.

Sogni d’Acqua…

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L’amico della pelle: l’Olio di Neem!

olio di neem

Quest’olio, rinomato per le sue proprietà idratanti, vanta un’alta percentuale di aminoacidi essenziali che lo rendono adatto all’azione terapeutica contro malattie della pelle come gli eczemi, è inoltre capace di scacciare pidocchi e zecche sia dagli esseri umani che dagli animali. In soluzione spray agisce da repellente per mosche, zanzare e vermi della farina. Il fatto che controlla l’equilibrio dello iodio lo rende poi un ottimo alleato contro le macchie ostinate della pelle se nebulizzato sulla cute. Utilizzato per i prodotti cosmetici, quest’olio trova impiego anche nella medicina tradizionale per curare infezioni della pelle, eczemi, dermatiti, infezioni parassitarie così come patologie più gravi tipo malaria e tubercolosi ma anche dolori reumatici, oftalmia e stati febbrili. Attualmente sta prendendo inoltre piede come contraccettivo e viene sconsigliato l’uso di foglie e corteccia dell’Azadirachta indica, la pianta da cui viene estratto, sotto forma di the per le donne in stato di gravidanza perchè i nascituri potrebbero avere gravi conseguenze come danni epatici.

Il rimedio contro i mali stagionali: l’Enula!

enula

Questa pianta è ancora sottoposta a studio da parte dei ricercatori erboristici ma sembra abbia funzioni sia digestive che anticatarrali e viene utilizzata in caso di bronchiti e raffreddamenti, inoltre calma gli attacchi di tosse acuta. Disinfettante per l’intestino, è ottima per le vie biliari. Costituita al 40% da enulina, è in grado di contrastare il colesterolo ed i triglicerici presenti nel sangue ed è utilissima anche in presenza di ipertensione arteriosa. Infine, l’enula gode di spiccate virtù antibiotiche ed è indicata per vari tipi di herpes, leucorrea ed amenorrea. Con la radice di questa pianta si possono preparare sia un decotto che una tisana. Per il decotto si lasciano bollire 20 grammi di rizoma in 300 grammi d’acqua per 10 minuti e lo si assume 3 o 4 volte al giorno nella quantità di una tazzina di caffè. In alternativa si può usare imbevendone delle garze e poggiandole su eczemi e zone psorisiache. Per una tisana si lasciano in infusione per alcuni minuti 15 grammi di radice in 100 grammi d’acqua, anche questa bevanda è da assumere nella quantità di una tazzina di caffè dalle 3 alle 4 volte al giorno. E’ possibile procurarsi della polvere di Enula, miscelata con altre erbe officinali a seconda della patologia. Abbianata al Timo, ad esempio, cura la tosse insistente mentre con il Berberi è un disintossicante per la morfina. Considerato che gli studi ancora proseguono, è sconsigliata l’assunzione da parte di donne in gravidanza o in fase di allattamento.

Cardi … Sentinelle del lago!

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Sua Maestà… Il Cardo!

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Cardo … L’autunno sulle montagne!

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Cardo Viola … Ed “Ecce Bombo”!

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Il Cardo… Nel silenzio della neve!

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Cardo… Spine e gocce di rugiada!

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Cardo e Farfalla… Grande amore!

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Solo il Cardo è in Fiore…

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La vita sotto vetro!

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Fiori per San Valentino… che rosa regalerai?

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Le piante sul grande schermo! Harry Potter e la camera dei segreti

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Le piante del grande schermo! Green Card

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Le piante del grande schermo! I girasoli

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Le piante del grande schermo! La guerra dei fiori rossi

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Le piante del grande schermo! The day of the triffids.

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Per aspera ad astra… con lo Sweet Chestnut!

Il 31° fiore di Bach è d’aiuto quando si è assaliti dal pessimismo e ci si sente con le spalle al muro. La sua assunzione porta con sè la capacità di vivere il vuoto accettando l’aiuto degli altri. Ci si sente arricchiti dall’esperienza del dolore e si ricomincia a guardare alla vita con speranza, pronti ad affrontare i cambiamenti ed accogliere le novità in arrivo.

Primi sintomi dell’influenza? La primula viene in tuo soccorso!

La primula, indicata nella fase iniziale dell’influenza, agisce sulla raucedine, contro il catarro e per calmare gli attacchi di tosse. Per preparare un infuso, da bere 2 o 3 volte al giorno, mettere uno o due cucchiaini di radice  sminuzzata e di fiori in una tazza di acqua bollente, quindi lasciare in infusione per 10 minuti.

Escolzia: il fiore d’oltreoceano che rilassa e calma il dolore

L’escolzia è utile in caso di ansia, stress,  disturbi del sonno, disturbi psicosomatici, irritabilità, flessione dell’umore, dolori di natura psichica e nervosismo. Ha anche un’azione antispasmodica e analgesica, ottima quando si soffre di crampi notturni, sindromi dolorose, mal di testa, spasmi colici e biliari, tosse e distonia neurovegetativa. Per sfruttare le sue proprietà basta lasciare in infusione per 10 minuti un cucchiaio raso di sommità della pianta.

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