La dieta di Silvio, a Garda con Francesca e Toti

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Silvio Berlusconi ha deciso di tornare in forma smagliante e prepararsi alla campagna elettorale delle Europee… se il governo resta in piedi e non si arrivi a un Election Day! L’idea a quanto si apprende dovrebbe esser stata dello stesso Giovanni Toti che avrebbe spinto il Cavaliere e la fidanzata sul lago di Garda, in un centro benessere. Almeno nel corso della settimana, dunque, non è in vista nessuna novità per quel che riguarda gli assetti di Forza Italia. In tal modo sembra che si vogliano anche mettere a tacere quelle polemiche che si erano aperte, dopo che Toti sembrava essere destinato a diventare il numero 2 di Forza Italia… ora si scriverà un altro capitolo proprio dal centro benessere?

 

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Dormi poco? A tuo rischio e pericolo! Ecco gli effetti collaterali

SleepDeprivation_Italian-tuttacronaca-dormire-poco2 ore in meno di sonno per notte. Sono quelle che abbiamo perso, in media, negli ultimi 30 anni. Con gravi rischi per la salute. Se fino a una trentina di anni fa, infatti, gli adolescenti dormivano 9 ore e mezza per notte rispetto alle 7 e tre quarti di oggi mentre per gli adulti negli ultimi 10 anni si è passati dalle 7 ore e mezza alle 6 e mezza, questa diminuzione di riposo rischiamo di pagarla sulla nostra pelle. L’infografica proposta dall’HuffPost spiega che dopo una sola notte in cui si dorme poco aumenta un senso di fame che fa prediligere “porzioni maggiori di cibo, alimenti a maggior contenuto calorico e con più carboidrati ed in generale ad optare durante la spesa per scelte meno salutari.” Ma dormire 6 ore o meno triplica anche il rischio di incidenti collegati alla mancanza di concentrazione, secondo la National Sleep Foundation’s Drowsydriving.org. Inoltre, una sola notte di sonno carente può influire sulla capacità di coordinazione del guidatore secondo una ricerca della Manchester Metropolitan University. La mancanza di sonno rende in generale più goffi, al volante come in altre situazioni, secondo Prevention. E ne risente anche l’apsetto fisico, come rilevato da un piccolo studio pubblicato l’anno scorso da SLEEP: chi aveva dormito poco veniva giudicato meno attraente e apparentemente più triste.E’ stato invece uno studio del Medical Institutet di Stoccolma, in Svezia, a rivelare che i soggetti stanchi vengono approcciati con più diffidenza. Se poi dormire poco diventa un’abitudine, ecco che l’invecchiamento della pelle lo testimonierà. Non solo, dormire fa bene anche al sistema immunitario, come valuta uno studio della Carnegie Mellon University che spiega che dormire meno di sette ore triplica il rischio di ammalarsi d’influenza. E ancora il giornale SLEEP ha effettuato uno studio su 15 soggetti con il quale si è notato che una sola notte di sonno carente si può collegare all’evidenza di perdite del tessuto cerebrale, come prova la misurazione dei livelli nel sangue di due molecole che solitamente aumentano in caso di danno cerebrale. L’Huffington Post ricorda ancora uno studio del 2007 di alcuni ricercatori della University of California, Berkeley e Harvard Medical School che ha utilizzato la Magnetic Resonance Imaging per mostrare che in caso di carenza di sonno i centri emotivi del cervello aumentano la reattività del 60%. “E’ come se, un minor sonno facesse tornare il cervello ad uno stadio primitivo in cui non è in grado di mettere òe esperienze emotive nel giusto contesto e produrre risposte sensate e controllate”, spiega Matthew Walker, direttore del UC Berkeley’s Sleep and Neuroimaging Laboratory. Infine, a farne la spesa sono anche la concentrazione e la memoria.

E tutto questo se si dorme poco per un’unica notte. La situazione peggiora quanto diventa un’abitudine. Durante una conferenza SLEEP del 2012 si è presentata una ricerca che suggerisce che dormire meno di 6 ore a notte può aumentare il rischio d’infarto per le persone di mezza età ed età avanzata. “Queste persone quando dormivano meno di 6 ore vedevano un aumento del 400% del rischio di sperimentare i sintomi dell’infarto rispetto ai loro coetanei che dormivano dalle 7 alle 8 ore”, ha spiegato ad Huffpost la ricercatrice Megan Ruiter, della University of Alabama at Birmingham. La mancanza cronica di sonno, poi, porta a un maggior rischio di obesità nel tempo. Uno studio del 2012 di Penn State, ad esempio rivela che dormire meno di 6 ore a notte provocava una variazione nella presenza degli ormoni dell’appetito grelina e leptina. Un altro studio del 2012 pubblicato sull’ American Journal of Human Biology suggerisce che un sonno insufficiente modifica la regolarità dell’appetito e può portare a mangiare di più. Infine un altro studio ha scoperto che i partecipanti sottoposti a 5 notti di sonno carenti acquisiscono fino a quasi un chilo in più, forse a causa degli snack notturni. Uno studio sul cancro condotto su 1240 partecipanti che si erano sottoposti alla colonscopia ha rivelato anche che chi aveva dormito meno di 6 ore a notte rilevava un 50% in più di possibilità di riscontrare un adenoma colorettale che nel tempo può divenire maligno. Un altro studio del 2012 ha trovato un nesso fra la mancanza di sonno e un tipo di cancro al seno aggressivo. L’HuffPost spiega ancora che alcune ricerche hanno poi suggerito una correlazione fra l’apnea notturna ed un maggior rischio di malattie cancerogene oltre a parlare di un maggior rischio di diabete di tipo 2. Ma il Centers for Disease Control and Prevention in uno stesso studio del 2012 ha rivelato anche un nesso fra carenza di sonno e sbalzi ormonali legati all’obesità ha anche rivelato un collegamento con una minore sensibilità all’insulina, aumentando il rischio di diabete.E la carenza di sonno nuove anche al cuore: è stata infatti associata all’alta pressione sanguigna, all’arteriosclerosi (o all’artrite causata dal colesterolo), agli arresti cardiaci e agli infarti, secondo Harvard Health Publications . Secondo uno studio del 2011 della Warwick Medical School ha trovato un nesso fra il poco sonno, i rischi d’infarti, disturbi cardiovascolari ed ictus. “Se dormi meno di 6 ore per notte ed hai disturbi del sonno hai il 48% di chances in più di soffrire o morire di una malattia cardiaca ed il 15% di morire per un ictus”, ha detto Francesco Cappuccio in una dichiarazione circa i risultati pubblicati sull’ European Heart Journal. Ma dormire poco incide anche sull’attività sessuale e saltare ore di sonno può anche avere come conseguenza quella di un peggioramento della fertilità. Uno studio del 2013 pubblicato sull’ American Journal of Epidemiology ed eseguito su 953 giovani danesi ha riscontrato un nesso fra la mancanza di sonno ed una diminuzione del 29% della concentrazione di spermatozoi. Infine, uno studio di SLEEP eseguito su 1.741 uomini e donne nel corso di 10-14 anni ha rivelato che chi dorme meno di 6 ore a notte era decisamente più esposto al rischio di mortalità, anche quando si tiene conto di fattori come il diabete e l’ipertensione.

Ira e malumore… possono essere curati con un’aspirina?

aspirina-tuttacronacaE’ uno studio della Chicago University, pubblicato sulla rivista Jama Psychiatry, a suggerire l’ipotesi che rabbia e malumore siano curabili con un’aspirina. L’ipotesi dalla quale i ricercatori sono partiti è che chi ha spesso momenti di forte rabbia soffra di una risposta infiammatoria eccessiva da parte dell’organismo, che porta alla produzione di un gran numero di citochine, sostanze che fanno lavorare di più il sistema immunitario. Le citochine, tuttavia, possono rimanere nel sangue anche dopo il momento di rabbia e malumore, cronicizzando così la situazione. Come spiega il Messaggero gli studiosi, muovendo da questi assunti verificati in altri studi, hanno esaminato 70 persone affette dal cosiddetto disturbo esplosivo intermittente, una condizione per la quale si fatica a resistere agli impulsi aggressivi e si hanno spesso momenti di irascibilità. La loro scoperta è stata che queste persone avevano livelli molto più alti di citochine nel sangue rispetto a coloro che invece non soffrivano di esplosioni di rabbia. Quello che hanno evidenziato gli scienziati è che è stata osservata una correlazione diretta tra processi infiamamtori e aggressività. Per questo l’aspirina, uno dei più noti antinfiammatori, è stata ritenuta in grado non tanto di rendere più calmi, ma di frenare i momenti di forte ira.

L’operazione al menisco è spesso inutile se non dannosa: lo dice uno studio

operazione-menisco-tuttacronacaE’ uno studio finlandese pubblicato dal New England Journal of Medicine a sostenere che l’operazione al menisco è spesso inutile e risulta meno efficace di una banale fisioterapia. Inoltre, funziona fino ai 40 anni e soprattutto per i traumi sportivi, altrimenti può essere perfino dannosa. Spiega il Corriere della Sera:

Infatti, secondo uno studio finlandese, che ha coinvolto cinque ospedali e 146 pazienti di età compresa fra 35 e 65 anni con lesioni del menisco (il menisco è un cuscinetto, fatto da due mezze-lune di cartilagine, che sta fra il femore della coscia e la tibia della gamba e ha il compito di permettere il buon funzionamento dell’articolazione, ndr ), appena pubblicato sull’ultimo numero della rivista americana, l’operazione praticata in artroscopia (microscopiche sonde vengono infilate nell’articolazione e rimuovono le parti di menisco lesionate) è inutile, non è migliore di una «falsa» chirurgia (nello studio alcuni pazienti sono stati «fintamente» operati, ma senza l’asportazione della parte di menisco lesionato) ed è meno efficace di una fisioterapia.

Lo studio conferma una tendenza che anche l’ortopedia italiana ha sposato da qualche tempo. E suggerisce che l’intervento andrebbe riservato a una piccola categoria di pazienti, in particolare ai più giovani (di età inferiore ai 40-50 anni) con danni al menisco da traumi sportivi. Per tutti gli altri (che rappresentano l’80 per cento degli attuali candidati alla chirurgia) è indispensabile stabilire se i dolori al ginocchio siano da attribuire a problemi di degenerazione del menisco o piuttosto ad altre condizioni come un’artrosi. Perché la chirurgia può anche avere effetti negativi: la perdita del «cuscinetto» di cartilagine potrebbe addirittura accelerare la degenerazione artrosica dell’articolazione.

L’intervista-sfogo di Oscar Farinetti: 8 euro all’ora non son pochi

oscar-farinetti-tuttacronacaE’ stato il Fatto Quotidiano a sottoporre il patron di Eataly, Oscar Farinetti, a una lunga intervista nel quale difende il salario da 8 l’euro l’ora dei suoi dipendenti, per poi passare ad attaccare l’Articolo 18 e a spiegare perchè chi lavora per lui viene perquisito a fine turno. Il problema alla base sono spese e tasse “pazzesche” e uno Stato che non aiuta. Questa l’intervista:

Eataly e Italia, secondo Natale detto Oscar Farinetti: “Io guardo il bello, voi il brutto. Io fatico e costruisco, voi denunciate e distruggete. Questa è la differenza”. Otto euro lordi per un’ora di lavoro, ci colpiva. Se mi vuole giudicare, la finiamo qua. Se mi vuole far passare per un idiota, la querelo. Mi lasci parlare. Ci ha dipinto come banditi e sfruttatori. Otto euro sono giusti o no? Giusti! Non mi sembrano pochi, il costo aziendale è pazzesco! Quanto vi pagano per un articolo? Ma sono infuriato perché a Eataly non si guadagna meno di 1.000 euro per 40 ore settimanali e le domeniche.

I ragazzi dicevano: “I festivi non ti fanno svoltare il mese”. Noi non chiudiamo mai, siamo accoglienti per la clientela e i dipendenti. I nostri ragazzi possono mangiare gratis. Ci costa un milione di euro e diamo pure la quindicesima. Siamo rivoluzionari: esportiamo il marchio italiano nel mondo, dove ci rispettano e dove non ci trattano così.

La stampa italiana vi è ostile? Ci hanno celebrato, correttamente. Ma voi sbagliate i calcoli. Qualcuno può avere uno stipendio di 800 euro o 500 se fa poche ore, tre o quattro al giorno, però a pieno regime nessuno va sotto i mille netti, circa.

E i contratti mensili? Entro due anni assumiamo tutti. Abbiamo dato un’occupazione a 3000 persone. Io non voglio creare un’azienda, fallire e mettere la gente in cassa integrazione. Non ci prendiamo dividendi, investiamo i nostri soldi e lo Stato non ci dà nulla. E voi, che buttate fango, ci fate passare per banditi. Un giorno, disse: “Grazie a Eataly, i ragazzi possono mettere su famiglia”. Possono, con mille euro? No, certo che no. Devono fare dei sacrifici. Se una coppia incassa duemila, però, ce la può fare.

Se lo Stato ci toglie un po’ di tasse e rende sexy assumere, allora possiamo anche aumentare gli stipendi. Quando staccano l’ul – timo turno di mezzanotte, le commesse vengono perquisite. Perché? Ha centrato un punto, devo ammettere. Cioè? Mi ha fatto riflettere per un’intera giornata. Lo facciamo a Roma perché gli spogliatoi sono vicini ai magazzini. Anche a Bari accade. Sì. Il problema è il senso civico: manca. E pure l’esempio, la politica che esempio mostra?

Controllare le borsette è da barbari, ma rubare non è più barbaro? Non mi dica il contrario. Perché lo fate? Non possiamo correre questi rischi, sappiamo che sono Il “ministro” di Eataly. Li abbiamo beccati, ma non voglio rendere pubbliche queste cose. Perché succede? Hanno un reddito basso. E chi ha un reddito basso e non ha coscienza civica è spinto a rubare. I giapponesi e gli americani non rubano. Ma io ci rifletto, davvero. Vuole rimediare? Sì, potremmo fare dei controlli a campione e poi arrivare a zero.

Non siamo criminali, non siamo come dite voi. La carne, conosce il settore? No. Mi spieghi. La carne la prendiamo direttamente dal contadino, e lo paghiamo bene, tanto. Le mozzarelle, come si chiama? Cosa? Un produttore di Caserta fa ottime mozzarelle. Ha pure fatto i nomi dei camorristi che lo minacciavano. La sua mozzarella è più buona, due volte. Facciamo i corsi per i ragazzi e gli anziani: gratis! Questo è servizio pubblico. Le sapete queste cose? Gli imprenditori italiani scappano, noi il denaro lo facciamo girare. E lo Stato non fa nulla.

Matteo Renzi vuole rivedere l’articolo 18, d’accordo? Certo, ci mancherebbe. Ma toccare un argomento così delicato, per come funziona l’Italia, ti costringe a parlare e parlare per sei mesi. Una roba che stanca: inutile. La questione è il lavoro garantito. Si chiamano tutele. Non mi comprende. Voglio dire che il lavoro garantito per chi non ha voglia di lavorare è un delitto perché i ragazzi che vogliono, e non possono, restano a casa. Il sindacato Cgil e l’articolo 18 sono un ostacolo? Sono un impedimento, di sicuro. E non voglio criticare la Cgil, o la Cisl o la Uil. Ma voglio dire chiaro, e mi ascolti, che le corporazioni hanno protetto i loro interessi e basta. Compresi Confindustria, artigiani, commercianti, associazioni varie. Gli italiani non si fidano più.

E tocca ai forconi? Io non ci andrei in piazza, non mi faccia questa domanda cretina. Però li capisco. La gente si organizza da sola. Ha notato che non ci sono più bandiere di partito o di sindacati? Farinetti è di sinistra? Un compagno, da sempre. Figlio di un partigiano. Renzi vuole rinunciare al finanziamento pubblico ai partiti, Eataly è pronta a sostenere il Pd? Sì, per quel che possiamo perché noi dobbiamo investire. Ma il vecchio modello va rivisto. Il Pd deve essere un club. Sarebbe? Non servono i militanti che danno 10 o 20 euro ogni anno. Ci vogliono poche centinaia di migliaia di iscritti che pagano 100 o 200 o anche 300 euro e in cambio ricevono dei servizi. Tipo? Ci vuole un organo di partito.

L’Unità ormai vende meno della Gazzetta di Alba. La puoi trasformare in settimanale o mensile e inviarla agli abbonati, che poi sono gli iscritti. Come valuta Enrico Letta? Bene, fa quel che può. Letta, Renzi, l’intellettuale Cuperlo e lo smart Civati possono guidare il paese. Renzi a Palazzo Chigi? Accadrà. Ha le qualità e l’onestà. Ma deve agire con questo gruppo. Una precisazione: io non sono l’eminenza grigia di Matteo. A volte non ci sentiamo per un mese. La prima riforma di Farinetti? L’Italia non ha tempo. Deve ridurre la spesa, eliminare studi e ricerche inutili, anche l’esercito, e incentivare il lavoro. Io dico che lo Stato, l’informazione, la magistratura, la tassazione e pure Equitalia non agevolano gli imprenditori. Grazie, arrivederci. Aspetti. Lo scriva, mi raccomando. Cosa? Non fate un titolo del ca**o a questa intervista.

Questione… di cuore: impiantato per la prima volta il pace-maker senza fili

pacemaker-tuttacronacaIntervento innovativo, ieri, presso la Cardiologia universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino: è stato impiantato, per la prima volta, un pace-maker di ultimissima generazione senza fili, dal nome Nanostim. Si tratta di una vera e propria svolta e rivoluzione nel campo. Come spiega Repubblica, il dispositivo viene impiantato senza il classico intervento chirurgico invasivo ed evita il rischio di infezioni. Sempre il quotidiano spiega:
Il pacemaker è un dispositivo utilizzato dall’inizio degli anni ’60 per curare quei pazienti affetti da arresto cardiaco secondario a malattia del sistema elettrico del cuore (blocco atrio-ventricolare). L’impianto del pacemaker prevedeva essenzialmente due componenti: un generatore di impulsi inserito tramite un intervento chirurgico sotto la pelle del torace ed un elettrocatetere che, inserito attraverso delle vene, collegava questo generatore al cuore. I limiti di questo sistema che ha permesso in questi ultimi cinquant’anni di salvare milioni di vite umane sono la durata del catetere e la possibilità di infezioni che, partendo dalla cute dove viene impiantato il generatore, possono diffondersi fino al cuore. Negli anni le dimensioni dei pacemaker si sono progressivamente ridotte passando dai 100 grammi dei primi dispositivi ai 20-30 grammi di quelli attuali, ma più recentemente lo sviluppo delle nanotecnologie ha permesso di segnare l’inizio di una nuova era nella terapia dell’elettrostimolazione del cuore.
Di recente è infatti stato realizzato un pacemaker chiamato Nanostim talmente piccolo da poter essere posizionato direttamente all’interno del cuore senza la necessità di fili di connessione con l’apparecchio esterno. Il dispositivo viene introdotto direttamente nel cuore passando con un catetere “guida” attraverso una vena della gamba, il catetere “guida” viene successivamente rimosso senza richiedere nessuna incisione chirurgica della cute né successive cicatrici. L’impianto di questo pacemaker viene oggi proposto in primo luogo per quei pazienti ad elevato rischio di infezione o con problemi di accesso vascolare. Tale tecnologia è stata messa a disposizione di quattro centri di elettrofisiologia di eccellenza italiani, tra cui la Città della Salute e della Scienza di Torino che venerdì 20 dicembre ha effettuato con successo il primo impianto presso la Cardiologia Universitaria.

La paziente sottoposta a questo intervento innovativo è una donna di 83 anni affetta da una degenerazione del tessuto elettrico del cuore determinante un battito molto rallentato. Le numerose comorbilità della paziente però avrebbero comportato un elevato rischio infettivo in caso di impianto di pacemaker per via tradizionale. “Questo pacemaker miniaturizzato rappresenta una significativa innovazione tecnologica nel campo della cardiologia, consentendo di evitare le principali complicanze legate all’impianto dei pacemaker, ovvero il danneggiamento e l’infezione degli elettrocateteri. Oltre a queste significative novità strutturali il pacemaker Nanostim, nonostante le sue piccole dimensioni, vanta una durata della batteria fino a 8 anni e mezzo; trascorso tale tempo il pacemaker può essere “recuperato” con un apposito catetere e sostituito” afferma professor Gaita.

Se solo per un secondo… Spensieratezza per battere il cancro

cancro-parrucchiere-tuttacronacaLa Mimi Foundation, associazione francese che si batte contro il cancro, ha preso spunto da una frase pronunciata due anni fa da una donna a cui era stato diagnosticato il cancro per realizzare un progetto davvero unico. “Sapete cosa mi manca di più? Essere spensierata”. Proprio da questa affermazione l’associazione ha avuto l’idea di regalare qualche momento di felicità e così ha riunito venti malati in un salone di bellezza di Bruxelles dove ciascuno ha ricevuto, tenendo gli occhi chiusi, le cure di hair stylist e professionisti del make up. A lavoro ultimato tutti i pazienti, infine, sono stati posizionati davanti a uno specchio a due vie. Dall’altra parte c’era il fotografo Vincent Dixon, reclutato dall’agenzia Leo Burnett. Il professionista doveva cogliere la loro espressione nel momento stesso in cui avessero aperto gli occhi. Il risultato di questo lavoro è il libro fotografico “If only for a second”, online sul sito della fondazione Mimi.

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140 corpi nudi in time-lapse: la pubblicità che consiglia di fare esercizio fisico

corpi-nudi-tuttacronacaE’ stata un’azienda che produce strumenti digitali per monitorare la propria salute e il proprio esercizio fisico a commissionare all’agenzia londinese Man+Hatchet il compito di creare una pubblicità apposita. E il risultato, giunto dopo tre giorni di lavoro a Tallin, in Estonia, è a dir poco entusiasmante.

I pubblicitari hanno infatti fatto ricorso a 140 corpi nudi, 70 uomini e 70 donne, per creare un time lapse che racconta una breve storia nella quale il protagonista, l’unico a indossare dei  boxer rossi, a fare un’appropriata attività fisica. Il video è stato prodotto mettendo insieme circa 2000 scatti effettuati con una fotocamera posta a 17 metri di altezza.

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Restare in forma? Costa 370 euro all’anno

spesa-cibo-tuttacronacaUna metanalisi dell’Harvard School of Public Health, che è stata pubblicata sul British Medical Journal, ha stabilito che una dieta più sana ed equilibrata viene a costare, al giorno, 1.50 dollari in più che non nutrendosi di cibo spazzzatura e simili. In un anno, quindi, una persona che sceglie di mangiare prodotti meno calorici e amici della linea spenderebbe, in più, 550 dollari, pari a 370 euro. La scoperta si basa sull’esame più completo realizzato ad oggi su questo argomento e ha visto confrontare i prezzi dei cibi più sani in commercio e i modelli di dieta abbinati, con ‘gemelli’ meno attenti a calorie e a grassi. Mayuree Rao, autore della ricerca, afferma: “Spesso si dice che i cibi sani sono più costosi e questo fattore limita fortemente lo sviluppo di migliori abitudini alimentari ma, finora, le prove scientifiche di questo ‘problemà, soprattutto per chi ha un reddito basso, non sono state valutate in maniera sistematica”.  I ricercatori hanno condotto la metanalisi di 27 studi effettuati in 10 paesi ad alto reddito, durante i quali hanno valutato le differenze di prezzo per porzione e quelli su un menù base di 2.000 calorie (la quantità media giornaliera raccomandata per gli adulti dal Dipartimento dell’agricoltura americano). Hanno scoperto così che i modelli di diete ‘amiche della linea’, ovvero quelle ricche di frutta, verdura, pesce e noci, costano molto di più dei menù non salutari (quelli che abbondano di prodotti lavorati, carne e cereali raffinati). In media, un giorno intero di dieta più sana costa circa 1,50 dollari in più.

Per combattere gelosie e tradimenti… tante coccole e tenerezza: lo dice la scienza!

amore-eterno-tuttacronacaFar diminuire le infedeltà maschili? E’ possibile, almeno stando alla scienza. Per sconfiggere la paura del tradimento, infatti, basta “somministrare” l’ormone della tenerezza di coppia, l’ormone della fedeltà maschile, l’ossitocina. Si può farlo in modo naturale, grazie a frequenti carezze e coccole. Ma non guasterebbe se ci fossero congegni facili come spray nasali per dosarlo a lui su richiesta di lei. Basta poco, per scacciare quel demone che getta nella paura. E’ quanto rilevato da una ricerca dell’università di Bonn e rilanciato nel web e su carta a livello mondiale dalla National academy of sciences americana basta poco a spegnere il desiderio di lui verso le altre. La tenerezza e l’intimità, infatti, spegne nell’uomo la tentazione di cercarle altrove. L’università di Bonn si è “facilitata” le cose affidando a quaranta maschi eterosessuali dosi di spray nasale cariche dell’ormone ossitocina. E quanto è stato segnalato è che l’ossitocina spinge imaschi, se accoppiati, alla fedeltà e al desiderio verso la partner e all’indifferenza verso “l’altra”, l’eterna rivale.

Sottolinea Repubblica:

Forse, se la ricerca fosse stata condotta secoli addietro, la Storia dell’umanità si sarebbe risparmiata le conseguenze di grandi infedeltà. Sissi d’Austria, la splendida e amata imperatrice del regno dell’aquila bicipite, se non fosse stata sistematicamente tradita da Francesco Giuseppe non avrebbe amato, a quanto si dice, l’affascinante conte Andrassy, leader del Risorgimento ungherese. O Lady Diana, se Camilla non avesse messo il suo zampino nel difficile Royal Wedding di allora, non sarebbe precipitata nella disperazione e nella tragica morte. E che dire della bellissima, aristocratica Jacqueline Kennedy o di Veronica Lario? L’ossitocina può diventare la panacea della fedeltà, insistono i ricercatori di Bonn. Val la pena di ascoltarli, ne va della felicità quotidiana di molti di noi. Se i maschi hanno una dose superiore alla media di ossitocina nel loro cervello cresce in loro la voglia di tenerezza.

La buona notizia per gli amanti della frutta secca: salutare e amica della linea

frutta-secca-tuttacronacaContinuano ad arrivare buone notizie per i golosi sul fronte dell’alimentazione. Se prima gli esperti hanno scoperto che la cioccolata non fa ingrassare e che le noci oltre ad essere alleate della salute non incidono sull’aumento di peso, ora vengono riconosciute le stesse qualità anche agli altri frutti secchi. Secondo le ultime scoperte scientifiche, infatti, la frutta secca milgiora la qualità della dieta, aumenta il quantitativo di sostanze nutritive e protettive, come vitamine, fibre e minerali, e non incide sull’aumento di peso. Uno studio pubblicato sull’European Journal of Clinical Nutrition spiega, ad esempio, che mangiare le mandorle, specie in orari distanti da quelli dei pasti, provoca una diminuzione dell’appetito senza portare in dote un aumento di peso. L’Huffington post spiega che la ricerca ha preso in esame gli effetti che le mandorle hanno provocato su circa 140 persone adulte a rischio di diabete. Ad una parte del campione è stata data disposizione di non mangiare, per circa un mese, frutta secca di qualsiasi tipo, mentre il resto del gruppo di studio è stato invitate a consumare, giornalmente, 43 grammi di mandorle. Ebbene l’aggiunta alla dieta abituale per 4 settimane di mandorle per 250 calorie al giorno non incide sull’aumento di peso. L’American Pistachio Growers, l’associazione che rappresenta membri tra i coltivatori di pistacchio americano e conduce studi scientifici sulle proprietà nutrizionali dell’oro verde della California, ha promosso diverse ricerche. Per esempio, lo studio Predimed che ha analizzato come una manciata di frutta a guscio al giorno (15g di noci, 7,5g di nocciole, e 7,5g di mandorle) riduca del 28 per cento l’incidenza di malattie cardiovascolari (infarto miocardico, ictus e morte cardiovascolare). Non solo, la dottoressa Monica Bullò starebbe portando avanti ricerche sulle proprietà benefiche del pistacchio nel progetto “Epiderm”. Da questo frutto ci verrebbe infatti un prezioso aiuto naturale nel contrastare il diabete di tipo 2.

Più magri e più sani con le noci: la nuova ricerca

noci-tuttacronacaUna nuova ricerca, pubblicata sulla rivista New England Journal of Medicine, ha rilevato come “mangiare noci fa vivere di più”. Stando ai risultati, infatti, mangiare quotidianamente una manciata di questi frutti aiuta ad avere il 20% in meno di probabilità di morire per cancro. Non solo, un loro consumo regolare aiuta ad essere più snelli. “Il beneficio più evidente – ha spiegato Charles Fuchs, scienziato del Dana-Faber Cancer Institute, fra gli autori della ricerca – è la riduzione del 29% del rischio di morte per malattie cardiache. Inoltre, abbiamo anche riscontrato una riduzione dell’11% del rischio di morire per cancro”. Gli scienziati non sono riusciti a determinare quale specifico tipo di noce era più salutare, anche se la riduzione della mortalità era simile sia per le noccioline che per le noci come nocciole, mandorle, noci del Brasile, noci macadamia, noci pecan, anacardi, pistacchi e pinoli.

Hugh Jackman shock: la rivelazione dell’attore

hugh_jackman-tuttacronacaE’ lo stesso attore, via Instagram, a dare la notizia inaspettata: è stato sottoposto a un trattamento per cancro alla pelle. Accanto a una sua foto dove appare con un vistoso cerotto sul naso, l’attore che ha sfiorato l’Oscar per il ruolo di Jean Valjean nel musical Les Miserables, ha lanciato un appello ai followers raccomandando loro di farsi controllare segni sospetti sulla pelle e di usare crema solare. “Deb mi ha imposto di farmi controllare il segno sul naso”, scrive sul suo conto Twitter riferendosi alla moglie Deborra-Lee Furness. E aggiunge: “E aveva davvero ragione! Avevo un carcinoma basocellulare non siate incoscienti come me”. L’attore che ha prestato i suoi tratti al Wolverine di X.Men, non ha precisato quando ha avuto la diagnosi, quando ha ricevuto il trattamento, né in quale fase di trattamento si trova.  

Borse “da paura”: ricettacolo di e-coli e tracce di escrementi

borse-batteri-tuttacronacaImmancabile borsa. Accessori di moda, indispensabili, oggetti del desiderio. Che siano pochette, secchielli, capienti o in formato mignon, le borse sono compagne immancabili di ogni donna che dentro vi conserva una parte del suo mondo. Ignorando però il rischio in cui incappano ogni volta che v’infilano la mano. Un gruppo di ricercatori britannici ha infatti scoperto, prelevando dei tamponi dall’interno di borse, custodie di portatili e borsoni da palestra, che al loro interno si nascondono nemici tanto microscopici quanto pericolosi. Come e-coli mortali, batteri velenosi e tracce di escrementi. Tra gli intrusi anche lo streptococco fecale, che può causare la meningite, e pseudomonas, un’infezione ospedaliera comune. La causa va da ricercarsi nella scarsa igiene, con una donna su tre che ammette di non aver mai pulito la borsa. Mentre in molti la utilizzano per trasportare le scarpe o la biancheria intima sporca. Ma nella borsa poi ci s’infilano anche gomme da masticare: il rischio di incappare in effetti indesiderati per la salute diventa allora reale. Ha dichiarato Claire Powley, ricercatrice da Mentos: “I nostri risultati sono scioccanti. Già a maggio i ricercatori della Initial Washroom Hygiene avevano eseguito l’analisi batteriologica di un certo numero di borsette constatando che sono spesso contaminate da un discreto numero di batteri dei più diversi tipi. E’ dunque consigliato lavarsi le mani ogniqualvolta le si infilano dentro per prendere qualcosa. Ma c’è di più: a essere contaminati, altrettanto spesso, sono i prodotti di bellezza in esse contenuti come, per esempio, le creme per il viso o le mani, i rossetti. L’esame dei tamponi ha permesso di scoprire che tutte le borse in misura minore o maggiore erano contaminate, tuttavia il 20 per cento delle borse presentava livelli di contaminazione batterica piuttosto elevati. Oltre a questo, secondo la CBS, ad essere maggiormente contaminate erano le zone in cui vi erano riposti il telefono cellulare, e quelle dei cosmetici con crema viso e mani al primo posto per contaminazione, seguite da rossetto e mascara.

Napolitano alle Fosse Ardeatine!

tuttacronaca- fosse- ardeatine - napolitano- 24 marzo-2013

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è recato alle Fosse Ardeatine per ricordare il massacro compiuto il 24 marzo 1944 a Roma dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia in seguito all’attentato di via Rasella, il giorno prima, ad opera di partigiani italiani che uccisero 32 soldati tedeschi.

Nel 69° anniversario della ricorrenza il Presidente della Repubblica si è appellato all’unità del Paese e al benessere dei cittadini. Napolitano ha richiamato anche il dovere di dare continuità alle istituzioni. Poi si è fermato con i ragazzi delle scuole nel cortile delle Fosse Ardeatine.

Salute e bellezza… in un unico bacello!

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Tra le principali fonti alimentari naturali di vitamina B1, fondamentale per migliorare l’attività cardiovascolare e per garantire un buon funzionamento del sistema nervoso, i piselli sono ottimi sia consumati da soli che come contorno a carne e pesce. In realtà non è solo il loro sapore, ma anche i loro componenti contribuiscono a renderli “appetibili”.  Legume ricco di fibre, oltre a combattere la stitichezza, il pisello agisce positivamente anche sul colesterolo e sono indicati alle donne in menopausa per la bassa percentuale di fitoestrogeni. Poveri di amido, possono essere consumati anche da chi soffre di colite e da chi non può mangiare altri legumi come fagioli e ceci. Rappresentano inoltre un ottimo rimedio naturale per la gotta, un’infiammazione delle articolazioni che provoca dolori forti, rossori e gonfiori e, spremuti crudi, il loro succo contrasta l’eccesso di uricemia nel sangue. Ma questo legume non è solo un toccasana per l’organismo: l’alta percentuale di vitamine A e C presente lo rende ideale per curare la pelle secca, opaca ed arida. Per donare morbidezza e luminosità alla pelle si può utilizzare una semplice maschera in casa: si schiacciano dei piselli, i più teneri possibile, fino a creare una poltiglia omogenea che va spalmata sul viso e lasciata agire per 20 minuti prima di rimuovere con acqua tiepida. Durante la preparazione del composto, si può aggiungere un’altra sostanza che nutre profondamente la pelle, tipo il burro di karitè o l’olio di oliva. Il succo dei piselli freschi, inoltre, può essere utile per minimizzare piccole lesioni sulla pelle del viso e del corpo, come piccole cicatrici lasciate dall’acne o da interventi chirurgici. Questo perchè si tratta di una sostanza altamente curativa che esercita una buona azione cicatrizzante, soprattutto grazie alla presenza della vitamina K, indispensabile per la guarigione delle ferite ma anche per rafforzare le ossa. Si consiglia quindi di applicare, sulla pelle pulita e leggermente umida, il succo estratto da una generosa quantità di questi legumi.

Una pietra, tre colori, tante qualità: l’Aragonite!

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Di diversi colori, questo cristallo di carbonato di calcio agisce sul corpo per alleviare i tremori nervosi, nelle qualità bianca e azzurra, ed è utile per rafforzare la muscolatura, le ossa, in particolar modo le vertebre, ed il sistema immunitario oltre che per stimolare l’intero sistema digerente, contrastare la caduta dei capelli e risolvere i problemi all’epidermide se di colore arancio. Sul piano psichico, l’aragonite favorisce la flessibilità e la tolleranza, chiarisce i processi mentali e facilita il dialogo tra razionalità ed intuizione, facendo scorgere nuove prospettive da cui analizzare le situazioni più complesse. Inoltre, con i suoi poteri riequilibranti, favorisce l’autodisciplina ed il senso di praticità. A questa capacità se ne sommano altre, connesse alla colorazione. Le qualità bianca e azzurra calmano l’iperattività mentale, causa di stress e sovraffaticamento, mitigano il nervosismo e l’agitazione ed hanno un effetto rilassante. Di colore arancio, questa pietra è in grado di aumentare la concentrazione ed ha un effetto ricostituente sulla sfera emotiva. L’aragonite, in grado di portare equilibrio nelle emozioni turbolente e di canalizzare le energie in maniera costruttiva, è considerata una pietra adatta ai giovani, ma ad ogni età si può approfittare della sua capacità dissipare l’ira e l’ostilità e di incoraggiare la pazienza, la generosità e la sensibilità.

Non solo camomilla… le tisane rilassanti!

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La camomilla è la “regina delle erbe officinali”, riconosciuta per le sue proprietà rilassanti, ma ciò non toglie che un mix con altre erbe possa aumentare la sensazione di benessere. Se l’abbianmento con il tiglio, ad esempio, amplifica quest’effetto, l’ansia negli stati nervosi, tuttavia, si placa anche con erbe come il biancospino, la menta e la melissa. Non avendo tutte le erbe le medesime proprietà, è consigliabile scegliere una miscela “ad hoc”. Valeriana, passiflora e lavanda, ad esempio, agiscono rapidamente e donano all’organismo un senso di pace e distensione. In particolar modo, placano la tachicardia generata dagli stati d’ansia visto che agiscono direttamente sul sistema nervoso. In caso di forme di nervosismo che provocano disturbi all’apparato digerente, sono invece indicati melissa o fico. In presenza di insonnia e nervosismo notturno, valeriana o fiori d’arancio sono le opzioni migliori. Qualunque sia l’opzione, per preparare una tisana basteranno 5 grammi per erba erba da lasciare in infusione per qualche minuto in 100 grammi d’acqua, dolcificandola con del miele che, specialmente se grezzo, ha effetti emollienti.

L’altrenativa al sorseggiare una tisana, è aumentare la quantità di erbe (da 5 grammi a 15) con cui si prepara e versarla nell’acqua del bagno dove si resterà immersi per 15 minuti. .

Minerali e vitamine: il benessere arriva dall’Estratto Secco di Carciofo!

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Molto apprezzato in cucina per la molteplicità di cotture a cui si presta e per il basso contenuto calorico, l’estratto del carciofo gode anche di effetti benefici sull’organismo, in particolare sul fegato, ed è quindi utilizzato in ambito farmacologico e facilmente reperibile sotto forma di capsule in erboristeria o in farmacie omeopatiche. Costituito principalmente da acqua, carboidrati e fibre, il carciofo contiene diversi minerali quali potassio, calcio, sodio e fosforo, oltre a vantare un buon contenuto vitaminico (B1, essenziale per il metabolismo in quanto prende parte al processo di trasformazione di zuccheri in energia, B3, importante nel funzionamento dell’apparato gastrointestinale, C, che svolge diverse funzioni legate al sistema immunitario ed al rafforzamento di vasi sanguigni, ossa e muscoli perché coinvolta nella sintesi del collagene). Nonostante questi valori, gli effetti terapeutici dell’estratto del carciofo sono tuttavia dovuti in particolar modo alla presenza di metaboliti secondari come la cinarina e i flavonoidi. Tra gli effetti benefici dell’estratto secco di carciofo sono riscontrabili  quelli epatoprotettivi ed antiossidanti. Nel primo caso, la cinarina stimola la secrezione della bile e non solo protegge le funzioni epatiche ma agisce anche per combattere i disturbi del fegato. Rispetto all’effetto antiossidante, invece, l’estratto di carciofo si rivela un ottimo alleato per combattere i radicali liberi e proteggere il corpo grazie all’elevata concentrazione di flavonoidi. L’estratto secco di carciofo è inoltre un potente diuretico e, di conseguenza, depurativo, benefico anche per la cura di particolari tipi di dermatidi e di reumatismi. Gode inoltre di effetti ipoglicemici, agendo positivamente sull’equilibrio tra insulina e glucagone. Questa sostanza, sotto forma di pillole, è uilizzata anche per curare omeopaticamente la sindrome dell’intestino irritabile e la dispepsia. Infine, non va scordata la sua capacità di eliminare il colesterolo in eccesso. Da assumersi seguendo le indicazioni del medico o del farmacista, questi rimedi vanno evitati in caso di calcoli, in particolar modo se delle vie biliari.

Ossigena il corpo… e la mente: l’Apofillite!

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Questa pietra, che può essere trascparente, bianca, verde, gialla, rosa, violetta e, ma solo raramente, marrone, purifica e carica di positività ogni ambiente e, in forma piramidale, è indicata per creare o rinforzare le griglie di cristalli. L’Apofillite, sia trasparente che traslucida, è formata da cristalli che si dispongono in prismi rettangolari sormontati da piramidi a quattro facce ruotate di 45° rispetto alle facce del prisma sottostante producendo facce piramidali dalla forma a diamante. Questa particolare conformazione la rende adatta alle meditazioni caratterizzate da un viaggio all’interno della pietra. Così come durante queste pratiche si possono ispezionare nuovi regni, l’Apofillite è d’aiuto per esplorare le aree della nostra vita che più ci spaventano e riuscendo a capire noi stessi quali decisioni prendere in ogni ambito. Questa pietra, considerata sia di rinnovamento che di giovinezza per la sua capacità di donare tranquillità e di purificare l’organismo, agisce in particolar modo sull’apparato respiratorio, curando affezioni come asma ed enfisema, stimola la rigenerazione della pelle e dele mucose, allevia le manifestazioni allergiche ed energizza il colon e la vescica. Sul piano psichico, l’Apofillite favorisce calma, tranquillità e sincerità ed aiuta a presentarsi per quello che si è, rimuovendo maschere, pudori e sensi di colpa. Stimolando le facoltà intellettuali, allevia le paure ed il senso di oppressione oltre ad aiutare a superare le insicurezze.

Dalla natura un aiuto anche per gli animali domestici: il Piretro!

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Questa pianta è particolarmente apprezzata per il suo essere un ottimo repellente per mosche, zanzare ed insetti in genere, coltivarla in giardino o terrazzo, dona quindi la possibilità di trascorrere serate all’aria aperta in estate, senza essere infestiditi da questi animali. Una volta essiccati, sono degli efficaci anti tarme mentre. Il piretro è inoltre utile per combattere i vermi intestinali negli animali ma anche nell’uomo. Per la proprietà repellente, il piretro è un utile insetticida che può essere utilizzato in ogni periodo dell’anno ed è consigliato per la sua bassissima tossicità. Pur avendo la capacità di eliminare all’istante tutti gli insetti, questo prodotto non entra nella linfa, motivo per il quale è indicato irrorare la pianta da trattare in ogni suo punto. L’insetticida al pireto è inoltre adatto per i nostri animali domestici: li difende da attacchi di zecche e insetti senza effetti nocivi, neanche per i bambini che potrebbero entrare in contatto con l’amico a quattro zampe nè per eventuali altri animali domestici.

Rinfrescante e… sano! Lo Sciroppo di Menta!

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Utilizzato principalmente come bevanda rinfrescante, mescolato con acqua o latte, non va dimenticato che questo sciroppo ha un’azione benefica per lo stomaco, le mucose in genere e il sistema nervoso centrale. Le proprietà benefiche della menta sono universamente riconosciute e sono dovute alla presenza del mentolo che agisce positivamente sull’apparato digerente calmando i disturbi gastro intestinali ed ha un buon effetto sul sistema nervoso centrale e può quindi venire impiegato, seppur con moderazione, come analgesico. La menta gode inoltre di proprietà sedative e si è dimostrata molto efficace contro il mal d’auto ed il mal di mare. Da non sottovalutare poi le proprietà rinfrescanti per l’alito ed i benefici per le mucose. Il suo olio essenziale è inoltre un ottimo germicida, in grado di prevenire infezioni e utilizzato per curare il virus dell’herpex simplex, oltre ad essere efficace contro le punture d’insetto nonchè le scottature.

Per preparare lo sciroppo è sufficente pulire 300 grammi di foglie di menta che vanno poi poste in una terrina e su cui si verserà un litro d’acqua bollente ed il succo di un limone. Dopo aver lasciato il tutto a riposare per 4 ore, il composto va filtrato con un colino e messo sul fuoco, si aggiunge 1 kg di zucchero e si porta ad ebollizione avendo cura di mescolare per evitare che il composto si attacchi ed eliminando la schiuma che si crea in superficie. Dopo 20 minuti di bollitura, il composto va nuovamente filtrato e riposto in bottiglie di vetro che poi verranno tappate con della garza. Una volta che si è raffreddato, i contenitori vanno chiusi ermeticamente e conservati in luogo fresco.

Stimola la creatività con l’Antimonite!

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Collegata al primo chakra, questa pietra di colore grigio era conosciuta presso gli antichi come farmaco per gli organi sessuali, il collo e gli occhi. In particolar modo, per correggere i disturbi della vista, veniva polverizzata ed usata come ombretto. Considerata, grazie ai suoi riflessi, simbolo del sole, l’antimonite aiuta a regolarizzare le digestione e ad alleviare i problemi di stomaco, in particolar modo i bruciori e le nausee ma può essere utilizzata anche per curare disturbi della pelle quali secchezza, perdita di tono, eruzioni, eczemi e prurito. Sul piano psichico, stimola la creatività ed il senso estetico aiutando inoltre ad armonizzare gli interessi personali con gli ideali più elevati, permettendo di trovare un senso alla vita. dispensatrice di gioia, questo solfuro aiuta a controllare le emozioni, a liberarsi dalle abitudini negative ed a superare i comportamenti compensativi. Grazie a lei, è più facile seguire la propria voce interiore e pensare in modo razionale e oggettivo superando così anche i pensieri limitanti.

Contro obesità e sovrappeso: la Cassia Nomame!

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Questa pianta, nella sua composizione chimica, è stata studiata presso la facoltà di scienze farmaceutiche della Okayama University. Queste ricerche hanno reso nota la presenza di luteolina, di una serie di polifenoli e di dimeri flavanici: tutte queste componenti sono inibitori della lipasi pancreatica: questo significa che la pianta è in grado di diminuire l’assorbimento dei grassi fino al 30%, tenendo sotto controllo l’apporto totale delle calorie assunte dall’organismo e riducendo il livello di colesterolo e trigliceridi presenti nel sangue. Queste proprietà la rendono adatta ad essere usata nel trattamento contro l’obesità considerato che offre una soluzione naturale ai problemi di circolazione dei grassi, e inoltre non interferisce con l’assorbimento delle vitamine. Da non sottovalutare neanche la sua azione come termogenico, ossia “brucia-grassi” e come diuretico. La cassia nomame aiuta anche a sconfiggere i gonfiori, grazie alla sua capacità di sconfiggere la ritenzione idrica, e viene quindi utilizzata nella lotta contro la cellulite e per ottenere una “pancia piatta”. Il suo estratto aiuta inoltre a rigenerare la pelle ed è un alleato contro le smagliature. La cassia è reperibile sotto forma di estratto secco e di compresse farmaceutiche ma gli esperti consigliano l’assunzione dell’estratto in polvere.

Dalle piante, il rimedio per restare in forma: lo Sciroppo di Sambuco!

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Dalla lavorazione del sambuco, pianta tipica delle zone di montagna, si ottengono decotti, tisane e preparati cosmetici, ricchi di flavonoidi, glicosidi, vitamine A B C e tannini. Ma è soprattutto lo sciroppo omonimo, grazie ai suoi principi attivi, a trovare svariati utilizzi e applicazioni. Questa preparazione ha proprietà sudorifere,che lo rendono indicato in caso di febbre e raffreddore, aiuta ad alleviare le nevralgie e i problemi provocati dalla sinusite, gode di proprietà lassative ed è un ottimo coadiuvante per la dieta. Esplica inoltre la funzione depurativa e drenante: data la presenza di flavonoidi, lo sciroppo di sambuco svolge un’azione mirata sul sistema circolatorio e linfatico, favorendone l’attivazione, in particolare aiuta le gambe che soffrono di vene varicose e pesantezza cronica. Ricco di fibre, estremamente utili per svolgere un’azione dimagrante, è possibile assumerlo come regolatore dell’apparato intestinale, indicato per smaltire le scorie in eccesso all’interno dell’organismo e migliorare il metabolismo dei grassi. Con il suo sapore gradevole e ricco di principi attivi e vitamine, è perfetto durante le diete dimagranti e ipocaloriche come bevanda per spezzare la fame o per contrastare la fame nervosa: è sufficiente diluirne un cucchiaio in un bicchiere di acqua fresca. Lo si può assumere anche unito a dello yogurt o a del latte, preferibilmente lontano dai pasti. Ottima bevanda rinfrescante contro la calura estiva, questo sciroppo è utilizzato anche per la cura dell’artrite e dei reumatismi e, in generale, migliora lo stato di salute delle ossa e delle articolazioni.Gode inoltre di proprietà emollienti e lenitive e può essere usato per contrastare stati di infiammazione localizzata, in particolare quando la pelle è irritata. In caso d’infiammazioni maggiori e più serie, è consigliato invece l’utilizzo della polvere estratta dalla corteccia di sambuco. Infine, in ambito estetico, questo preparato viene impiegato per la preparazione di creme schiarenti e tonici per la pelle.

Tra le varie tecniche per la preparazione dello sciroppo, la più utilizzata è la marinatura, per la quale è prevista l’immersione di quindici fiori, dopo averli puliti, in un contenitore con due litri d’acqua dove vengono lasciati macerare per tre ore assieme a due limoni talgiati a metà. Trascorso il tempo, si tolgono le parti solide e si aggiungono tre chilogrammi di zucchero e sessanta grammi di acido citrico e si mescola fino a completo scioglimento. Il tutto va lasciato quindi riposare per ventiquattr’ore di filtrarlo.  E’ possibile preparare uno sciroppo anche utilizzando le bacche, da raccogliere solo una volta che hanno completato la maturazione, che vanno schiacciate e poi successivamente setacciate e filtrate, processo che permette di ottenere un prodotto finale più denso e concentrato. Una volta ottenuta la polpa dalle bacche, si versa il composto in una pentola e vi si aggiunge dello zucchero, in quantità proporzionale ai propri gusti, e si lascia cuocere il tutto a fuoco lento per circa mezzo’ora. lo si lasciq quindi raffreddare prima di procedere all’imbottigliamento. Il succo va conservato in recipienti di vetro, scuri e chiusi ermeticamente e, una volta aperto il recipiente, va conservato in freigorifero o in luogo fresco.

Due quarzi in uno: l’Ametrino!

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Questa pietra, rara e insolita, prende il nome dalla potente combinazione dei due quarzi che la compongono e di cui riassume le proprietà: il quarzo ametista ed il quarzo citrino. Questa sua dualità rende l’ametrino una pietra potente e stimolante per la creatività, la guarigione e l’orientamento psichico. Inoltre, grazie alla sua duplice natura, esso è molto efficace per rimuovere i blocchi energetici dei sette chakra, rendendolo indicato per  raggiungere un sano equilibrio psicofisico. Questo cristallo, che ottimizza l’ossigenazione del corpo, aiuta a purificare l’organismo, eliminando le tossine dal sangue mentre, contemporaneamente, svolge un’azione energizzante. Stimolante del sistema immunitario, si rivela utile in situazioni di stanchezza cronica e bassa immunità oltre che per il trattamento di tutti i problemi fisici associati allo stress, per il mal di testa, i disturbi digestivi e le malattie della pelle. A livello psichico, l’ametrino ha un effetto sul benessere generale e sulla salute mentale delle persone che soffrono di depressione, sbalzi d’umore e ansia oltre a possedere un effetto calmante che agisce sul tono dell’umore e aumenta le sensazioni di tranquillità. Questa pietra non solo aiuta ad espandere la percezione, ispirando l’azione, ma è anche un ottimo supporto che stimola la volontà di affrontare un problema, di concentrarsi su di esso e di proporre una soluzione nuova ed inaspettata.

Alleato della linea, amico della pelle: il Carrubo!

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Il carrubo, albero da frutto appartenente alla famiglia delle leguminose tipico della macchia mediterranea, ci dona una frutto dal sapore dolce, chiamato carrube o vajane, che può essere consumato sia fresco che essiccato. Parte importante dell’alimentazione quotidiana dei popoli dell’antichità e usato negli anni 80 come sostituto del cacao, il carrube è un’ottima fonte di vitamine del gruppo B e di vitamine C, E, K e J oltre che di sali minerali come potassio, sodio, calcio e ferro, tra gli altri. Questo frutto viene utilizzato anche a livello cosmetico grazie al suo potere emolliente, idratante e detergente. Una semplice maschera, preparata con mezzo vasetto di yogurt ed un cucchiaio di farina di carrube (eventualmente con l’aggiunta di qualche goccia di olio di mandorle dolci per aumentarne il potere idratante), lasciata in posa per 20 minuti aiuta a ridurre la rugosità dell’epidermide mantenedola elastica. Aggiungendo della farina all’acqua del bagno, invece, oltre ad avere un effetto idratante si potranno sfruttare le proprietà rinfrescanti di questo ingrediente che ha il potere di lenire le infiammazioni. Il carrube gode anche di proprietà curative legate all’apparato digerente, in particolare i frutti, se freschi, godono di proprietà lassative mentre, una volta secchi, hanno proprietà astringenti e di disinfezione del tratto intestinale, grazie alla loro capacità di assorbire le tossine che causano le infezioni. Un metodo per sfruttare queste proprietà è quello di preparare una tisana con 50 grammi di farina di carrube in un litro di acqua da bere più volte durante la giornata. Questo prodotto, indicato anche per i bambini, si rivela inoltre ottimo contro colite, gastroenteriti, colon irritabile e infezioni varie che possono colpire il tratto intestinale. Il carrube è altresì un ottimo coadiuvante nelle diete perché, grazie al suo sapore dolce, aiuta a tenere alto il morale ed inoltre, vista la sua legnosità, deve essere masticato a lungo e favorisce così un senso di sazietà senza un eccesso calorico, ma anzi con un apporto nutritivo di rilievo vista la presenza di fibra, vitamine e sali minerali. Inoltre, non contenendo glutine, è indicato ai celiaci. Pur essendo il frutto di questa pianta la parte più comunemente impiegata, non va scordato che con le foglie è possibile preparare un decotto utile per liberare bronchi e polmoni in modo del tutto naturale.

Il mondo magico di Elena Dudina!

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Il mondo della metamorfosi… Elena Dudina  prende le immagini e le porta nei suoi mondi incantati. Il bosco, i fiori, le suggestioni della notte trasformano le belle fanciulle del mondo reale in misteriose creature  immerse nella magia e nei riti di un universo sconosciuto agli umani…

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L’elisir di lunga vita: lo Sciroppo di Noni!

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Per millenni pianta sacra degli stregoni e dei guaritori indigeni, i “Kahuna”, il Noni è ricco, in ogni sua parte, di proprietà medicinali di grande valore. La maggior parte di esse risiede nei suoi frutti e tra queste si riscontrano il calcio, il magnesio, l’acido linoleico e la pectina nonchè alte percentuali di vitamina A e C, aminoacidi e selenio. Si deve infine al biochimico Heinicke la scoperta della presenza di Xeronina, un principio attivo indispensabile al buon funzionamento del corpo umano. Per questi motivi, lo sciroppo che vi si estrae è da tempo considerato elisir di lunga vita. Pur essendo ancora in fase sperimentale i suoi effetti benefici, è fortemente avvalorata l’ipotesi che svolga una ragguardevole azione terapeutica nei pazienti affetti da ipertensione, mialgie e dolori articolari. Questo sciroppo  è anche impiegato al fine di lenire i fastidi derivanti da raffreddori, influenze, gastriti nonchè per aiutare a curare la depressione. Stimolante delle cellule del sistema immunitario, in particolare agisce sul timo, ghiandola che produce ormoni e che svolge un ruolo fondamentale nelle fasi del processo di invecchiamento. Tra le sue proprietà, va sottolineata quella antiossidante mentre non dev’essere sottovalutata sua capacità di agire sulle endorfine, le sostanze chimiche che aumentano la sensazione di benessere e migliorano l’umore. Infine, l’estratto di Noni ostacola lo sviluppo di affezioni micotiche. Per il trattamento con questo sciroppo, che non presenta controindicazioni, è consigliabile l’assunzione tre volte al giorno, preferibilmente a stomaco vuoto, ed evitare il fumo e le bevande eccitanti.

La pietra del coraggio: l’Eliotropio!

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Questa pietra, usata dai soldati romani per la sua capacità di infondere coraggio e ritenuta sacra per i cristiani che nelle macchie rosse che la punteggiano riconoscevano il sangue di Gesù caduto nell’erba al momento della crocifissione, agisce favorevolmente sul sangue rimuovendone le tossine, assicura una pronta guarigione, aiuta a risolvere problemi correlati a polmoni, occhi e cuore oltre a combattere i raffreddori, l’influenza, bronchite catarrosa, tosse, il mal di gola e le tonsille oltre ad essere un depurativo-disintossicante che rinforza il sistema immunitario e il sistema linfatico, la milza e il fegato. Sul piano psichico, riporta a vivere il momento presente e favorisce l’affermarsi di un’indole combattiva e tenace. L’Eliotropio aiuta a perseguire fino in fondo i propri scopi, stimola e promuove il coraggio, la risolutezza e la volontà accrescendo il senso di sicurezza in se stessi ed eliminando i sensi di colpa. Equilibratrice di energie, attenua l’irritabilità, l’aggressività e l’impazienza ed aiuta a superare gli stadi d’esaurimento oltre a  stimolare l’attività onirica.

Per favorire la digestione: la Pimpinella (o anice verde)!

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Ricchissima di resine, utilizzata fin dall’antico Egitto per le sue virtù terapeutiche, questa pianta gode di una buona presenza di elementi come grassi, proteine e carboidrati. Al giorno d’oggi, la pimpinella è principalmente utilizzata in caso di tosse insistente e per le sue proprietà mucolitiche ma non va scordato che cura anche le patologie del tubo digerente, in particolar modo quelle provocate da stress e nervosismo, grazie all’azione calmante e digestiva. I semi, con il loro sapore aromatico che li rende adatti ad insaporire le pietanze, sono anche ottimi per preparare degli infusi adatti a calmare il sistema nervoso. La pimpinella è indicata, grazie alla sua capacità di stimolare l’appetito, per persone debilitate da malattie o che soffrono patologie più gravi, come l’anoressia. E’ possibile quindi preparare una tisana lasciando in infusione 3 grammi di parte aerea in 100 grammi d’acqua calda. Questa bevanda va assunta prima di ogni pasto principale. Un estratto di questa pianta si rivelerà invece un otttimo spasmodico o espettorante nelle malattie mucolitiche. In questo caso, si pongono a macerare per 8 ore 5 grammi di pianta in 100 grammi di acqua fredda. Trascorso il tempo, si filtra il tutto e si fa bollire metà dell’acqua ricavata che poi andrà aggiunta all’altra metà tenuta da parte. I semi sono invece consigliati per la preparazione di un liquore che, bevuto dopo i pasti, aiuta a far digerire, lenisce i gonfiori allo stomaco e tonifica le gengive. Lo si prepara con 40 grammi di semi di pimpinella, 2 grammi di coriandolo, una scorza di cannella , un paio di chiodi di garofano, la scorza di un’arancia, un bastoncino di vainiglia, 400 grammi di alcool a 90 gradi, 400 grammi di zucchero, 400 grammi di acqua. Dopo aver lasciato macerare le erbe nell’alcool per 20 giorni in un barattolo di vetro, da agitare due volte al giorno, lasciato in un luogo buio e lontano da fonti di calore. Trascorsi i 20 giorni, si fa sciogliere lo zucchero nell’acqua calda e, una volta raffreddato, lo si aggiunge al macerato prima di imbottigliare il liquore.

Il benessere che viene da una pianta grassa: lo Sciroppo d’Agave!

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Dalla linfa dell’agave blu, pianta che cresce in Messico, si estrae uno sciroppo largamente usato in cucina per il suo potere dolcificante, più alto del 25% rispetto a quello dello zucchero bianco raffinato e con un indice glichemico molto basso, quindi indicato a chi soffre di diabete o comunque di glicemia alta. Composto principalmente da inulina, un polisaccaride usato per l’estrazione del fruttosio, questo sciroppo è un prezioso alleato per una sana alimentazione e comunque durante regimi dietetici volti al dimagrimento o al mantenimento. L’agave viene utilizzata anche a livello erboristico, sotto forma di polvere da cui si traggono tisane e tinture. Sotto questa forma viene principalmente impiegata, sia per uso interno che esterno, per le sue proprietà digestive, toniche, purgative e diuretiche. L’agave gode anche di proprietà depurative per il fegato e curative per l’otorrea (infiammazione delle orecchie), per la blefarite (infiammazione delle palpebre) e per le piaghe e le ulcere della pelle.

La preparazione del succo si esegue a partire dal frutto di piante che abbiano almeno 10 anni. Esso viene tagliato in parti e cotto per 3 ore in appositi forni alla temperatura di circa 50°-70°. Si scola il nettare amaro che si è raccolto prima di riporre nuovamente i pezzi del frutto in forno. A cottura terminata, ossia dopo circa 40-72 ore, i pezzi vengono estratti e fatti raffreddare mentre si raccoglie il nettare residuo. Passati sotto l’acqua e schiacciati per estrarne polpa e succo. Quest’ultimo viene unito al nettare prodotto dal frutto durante la cottura e si frullano i pezzi o si continua a schiacciare finchè non esce ancora. Ottenuta la purea, questa viene inserita in un colino a maglie strette per raccogliere fino all’ultima goccia prima di imbottigliarlo. Il nettare viene quindi scaldato per creare una idrolisi termica che trasforma i carboidrati in zuccheri prima di assumere la forma di uno sciroppo che ha una consistenza leggermente più fluida del miele.

Per neutralizzare le energie negative: Quarzo Ialino (o Cristallo di Rocca)!

cristallo di rocca

Questo quarzo, che prende il nome dalle sue caratteristiche di limpidezza e trasparenza (dal greco Hyàlinos: incolore), trova applicazione in caso di stati febbrili, disturbi renali, dolori dentali e in presenza di ritenzione idrica. Stimolando le ghiandole e la circolazione sanguigna, rivitalizza le zone insensibili, fredde e rigide, oltre a riequilibrare le funzioni del cervello e rafforzare le terminazioni nervose. Il cristallo di rocca è inoltre efficace nello sconfiggere stress e tensioni e favorisce l’eliminazione delle tossine. A livello psichico viene solitamente impiegato nelle pratiche meditative grazie alla sua capacità di purificare gli ambienti e di neutralizzare le energie negative. Rende sinceri e imparziali, rafforza la capacità di comprendere gli altri e, allo stesso tempo, di affermare la propria natura più profonda. Amplifica e illumina il pensiero, stimolando l’individuo a conoscere se stesso e dona armonia, gioia e serenità. Simbolo di bellezza, purezza, innocenza, fede e verità, è stato considerato, in tutte le culture, una pietra di auto-guarigione, dotata di poteri magici e terapeutici e vi si ricorreva per allontanare tanto i demoni che le malattie e per infondere energia, forza e coraggio.

Antinfiammatoria e drenante: la Pilosella!

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Fin dall’antichità questa pianta è stata utilizzata come antinfiammatorio, diuretico e drenante e soprattutto come integratore in una dieta eccessivamente proteica. Capace di depurare il corpo in breve tempo, è molto apprezzata anche per la sua capacità di contrastare la cellulite e l’accumulo di liquidi grazie alla presenza di flavonoidi che la rendono altamente diuretica. In campo estetico viene riconosciuta anche la sua capacità di smuovere il grasso adiposo solitamente difficile da sciogliere. Non vanno però sottovalutate le sue proprietà antibiotiche, particolarmente consigliate per la cura della febbre di Malta. Per combattere la ritenzione idrica è sufficiente lasciare in infusione per 10 minuti 10 grammi di fiori freschi in una tazza di acqua bollente, assumerlo al mattino a digiuno e prima dei pasti principali. In caso di infiammazioni gengivali o che coinvolgono la  trachea è consigliabile invece lasciare in infusione 2 cucchiai da caffè di pilosella essiccata per 10 minuti in 300 grammi d’acqua calda e assumere la tisana, non zuccherata, due volte al giorno. Questa preparazione è ottima anche per gargarismi e sciacqui.

Un sorso di benessere: il Succo di Aloe!

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L’aloe, secondo studi moderni, vanta la presenza di ben 160 elementi che attivano e rinforzano le nostre naturali difese immunitarie: tra questi, il principale è l’acemannano, uno zucchero, che, dopo l’assorbimento da parte dell’intestino, viene depositato sulle membrane cellulari che diventano più forti rispetto all’aggressione di virus e batteri. La presenza di antiossidanti la rendono invece un alleato per l’eliminazione dei radicali liberi mentre gli amminoacidi, essenziali e non, indispensabili alla sintesi proteica, le permettono di garantire la salute delle ossa, il rinforzo dei tessuti muscolari e una migliore circolazione dell’ossigeno nell’organismo. I sali minerali e gli oligoelementi di cui è ricca, infine, favoriscono la protezione di ossa e denti e la regolarizzazione della pressione sanguigna.

Preparare un succo che assicuri la salute dell’organismo è semplice: 150 grammi di foglie di aloe vera, pulita, e tagliata a pezzi, va frullata assieme a 2 cucchiai di alcolico distillato (ad esempio rhum o grappa), da aggiungere poco alla volta e non lasciando surriscaldare il composto. Si aggiungono quindi 250 grammi di miele biologico prima di frullare nuovamente evitando la formazione di grumi. Lo sciroppo va versato all’interno di barattoli di vetro, preferibilmente scuro, da avvolgere con carta stagnola in modo da ricoprirli completamente. Si conserva al fresco e va consumato entro 15 giorni una volta che la bottiglia viene aperta.

La pietra della femminilità: l’Adularia, o Pietra di Luna!

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La pietra di luna è indicata per stimolare la circolazione linfatica e la disintossicazione del corpo, rigenerare i tessuti e gli organi, riequilibrare il sistema nervoso, intensificare l’attività della ghiandola pineale, equilibrare il ciclo ormonale e le disfunsioni tiroidee oltre a favorire la fertilità ed alleviare i disturbi tipici della menopausa. Questa pietra inoltre favorisce la guarigione delle patologie legate a stomaco, milza, pancreas, ghiandola pituitaria e dei sistemi linfatico ed ormonale. Normalizzatore di ipersensibilità e iperattività, sul piano psichico l’adularia favorisce la trasformazione e la fuoriuscita delle emozioni, che insegna a gestire, oltre ad avere un effetto calmante che aiuta ad essere meno aggressivi o polemici. Definita come la pietra della femminilità per eccellenza, esalta il lato femminile, la dolcezza e la comprensione oltre a risvegliare l’amore, il romanticismo, la pazienza e la disponibilità. Inoltre l’adularia non solo aumenta l’intuito ma favorisce anche la profonda riflessione interiore che permette di far luce su ciò che si desidera nella propria vita ed aiuta ad attirare ciò di cui si ha bisogno, a liberare la creatività bloccata ed a portare a compimento i progetti.

Contro le malattie da raffreddamento, la Piantaggine!

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Fin dall’antichità questa pianta è stata sfruttata per le sue proprietà rinfrescante, diuretica e depurativa e astringenti intestinali oltre che per la sua capacità di lenire le punture di zanzare. Assumibile anche da bambini e anziani, il suo consume per uso interno è consigliabile per i disturbi legati alle malattie da raffreddamento. Questa pianta si trova in commercio sotto semi per coltivarla in casa o per preparare decotti ma anche sotto forma di estratto o crema lenitiva utile in presenza di bruciori e dolori provocati dalle punture di insetti. Inoltre si possono trovare pillole, sciroppi ed estratti adatti a fluidificare la tosse. Con le foglie fresche è possibile preparare un infuso utile per i disturbi legati al tratto intestinale, per la tosse stizzosa e per le affezioni catarrali: si lasciano riposare 3 grammi di foglie in 100 di acqua calda fino a che il preparato non è tiepido. Dolcificato, se ne consiglia l’assunzione tre volte al giorno. Per sfruttare gli effetti depurativi è indicato un decotto, da assumere prima di andare a dormire, facendo bollire 5 grammi di foglie in 100 grammi d’acqua per qualche minuto. Con questa preparazione si possono effettuare anche dei cataplsmi adatti a curare ulcere delle gambe e piccole ferite.

Prenditi cura della pelle con l’Olio Essenziale di Ylang Ylang!

olio essenziale ylang ylang - tuttacronaca

Ottenuto, tramite distillazione, dalla “Cananga odorata”, qust’olio essenziale gode di proprietà calmanti e rilassanti sul sistema nervoso grazie al suo profumo. Esso è in grado di stimolare i ricettori olfattivi del cervello producendo un effetto positivo e uno stato di benessere generale e offrendo conforto nei casi di lieve depressione e ansia. Idratante e nutritiva, questa sostanza rappresenta un ottimo anti età per l’epidermide che ne sfrutta anche le proprietà toniche, astringenti ed equilibranti. L’Ylang Ylang, oltre a ridurre i pori dilatati, agisce sulla produzione eccessiva di sebo regolarizzandola, rigenera e nutre tessuti e capelli e svolge un’azione cicatrizzante e purificante. Se nebulizzato o diffuso nell’ambiente, grazie al suo aroma speziato ed intenso, quest’olio manifesta le sue proprietà ipotensive, aiuta a regolarizzare la pressione arteriosa ed è indicato per soggetti ansiosi che soffrono di tachicardia. Sono anche note le sue proprietà afrodisiachi, in particolare quelle legate alla sfera sessuale maschile. Blando disinfettante, nell’acqua calda del bagno favorisce il rilassamento e la concentrazione mentre, mescolato con l’olio di calendula e massaggiato sul corpo, riattiva il sistema linfatico e drena i liquidi in eccesso.

L’olio essenziale di Ylang Ylang dev’essere sfruttato in dosi minime e, per uso interno, va somministrato raramente in caso di ipertensione in una quantità non superiore ad una goccia per volta preferibilmente diluito in acqua o con del miele. Sulla pelle dev’essere rigorosamente utilizzato diluito in creme, unguenti o in oli vegetali

Ritrova l’equilibrio ed il sorriso con lo Zircone!

Zircone - tuttacronaca

Questa pietra è stata conosciuta fin dall’antichità per le sue qualità terapeutiche, in particolare, si riteneva fosse in grado di curare la follia e di scacciare gli incubi e gli spiriti malvagi. Attualmente è riconocsciuta la sua capacità di stimolare la funzionalità del fegato e di svolgere un’azione antidolorifica ed antispastica, motivo per cui si rivela utile in caso di crampi e dolori mestruali. Terapeutico universale, lo zircone aiuta in presenza di problemi intestinali ed equilibra le ghiandole pineale e pituitaria oltre a riequilibrare l’energia. A livello mentale, porta alla stima di sè, placa gli stati emotivi e rinforza la mente. Dona inoltre ragionevolezza, scaccia la testardaggine e assicura energia, vitalità e fiducia. Utile in caso di depressione, è un prezioso alleato per affrontare il dolore delle perdite e superare la tristezza e la paura ad esse associate.

L’aiuto per chi è a dieta: il Glucomannano!

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Il glucomannano è la fibra vegetale ricavata dalle radici dell’ “Amorphophallus Konjak”. Pur essendo particolarmente sfruttato nell’Asia Orientale in cucina per arricchire i piatti tipici della tradizione locale e realizzare delle particolari tagliatelle e ragù vegetali, da noi è noto per le sue caratteristiche che lo rendono indicato per chi è a dieta e desidera un dimagrimento sicuro senza patire la fame. La sua azione è infatti quella di ridurre l’appetito grazie alla sua capacità di gonfiarsi aumentando il suo volume nello stomaco e stimolando così la percezione di sazietà. Inoltre inibisce la metabolizzazione dei grassi e, costituito quasi interamente da zuccheri che l’organismo non assimila, permette di mantenere costanti i livelli di glicemia ed è quindi adatto anche per persone affette da diabete. Se è un alleato nel controllo del peso, non va comunque sottovalutata la sua capacità di prevenire il tumore del colon: esso infatti intrappola ed elimina le sostanze tossiche, e potenzialmente cancerogene, ingerite con il cibo. Ci sono inoltre degli studi che hanno dimostrato la capacità del glocomannano di regolarizzare le funzioni intestinali. Reperibile in farmacie ed erboristerie sotto forma di compresse o polvere da diluire in acqua, questa fibra trova anche largo impiego nell’industria alimentare e dolciaria, usato come addensante o emulsionante.

Un rimedio universale: l’Olio Essenziale di Timo

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Antibatterico, antimicotico e antisettico, quest’olio può essere definito come un rimedio universale per i malanni più o meno blandi. Lo si può utilizzare per combattere diversi tipi di infezioni, da quelle che riguardano i bronchi e la gola a quelle che riguardano intestino e vie urinarie.Se estratto dal Timo Bianco gode anche di un notevole potere antisettico e si rivela un ottimo antiparassitario in grado di contrastare efficacemente funghi, micosi ed eczemi. L’olio essenziale di timo è anche un valido antidolorifico in grado di alleviare dolori come i crampi muscolari, l’infiammazione del nervo sciatico e i reumatismi. Vi si può far ricorso quando è necessario ripristinare le difese immunitarie, senza scordar le sue proprietà anticatarrali ed espettoranti che lo rendono un valido alleato nei casi di muchi e tosse grassa. Altre proprietà di quest’olio sono quelle diuretiche, stimolanti ed ipertensive. Quest’olio si presta anche a finalità cosmetiche per le sue proprietà astringenti, cicatrizzanti, toniche e antisettiche: è un toccasana per le pelli affette da acne, brufoli e dermatiti. In generale, esso purifica l’epidermide, la asciuga e lenisce i rossori. Non è da sottovalutare neppure il suo effetto benefico a livello cerebrale: ottimo ricostituente, manifesta i suoi effetti su memoria e concentrazione, oltre ad aiutare coloro che soffrono d’insonnia a dormire più serenamente e a liberarsi dalle angosce.

La posologia di quest’olio è correlata alla patologia per il quale lo si assume. In caso di di tosse, mal di gola e febbre, o in presenza di difficoltà di digestione se ne diluiscono due o tre gocce in un cucchiaino di miele e lo si assumere una volta al giorno fino alla risoluzione del problema. Se l’affezione interessa le vie respiratorie è consigliabile diffondere l’essenza nella stanza in cui si dimora. In caso di problemi legati alla cute sono invece indicati degli impacchi due volte al giorno ottenuti mescolando in una bacinella d’acqua cinque o sei gocce di olio essenziale di Timo Bianco. Per ritrovare energia dopo una goirnata particolarmente intensa, un bagno rivitalizzante è invece il rimedio più efficace: cinque o sei gocce nella vasca colma d’acqua calda saranno sufficenti per eliminare la stanchezza e ne beneficerà anche la pelle, che ne emergerà liscia e luminosa.

Una pietra che dona serenità: la Tormalina Azzurra!

tormalina azzurra - tuttacronaca

In generale, la tormalina cura e rinforza i sistemi corporei, bilancia il sistema endocrino, favorisce il sonno, rinforza e vitalizza sia corpo che mente, allontana la paura e le condizioni negative, oltre a portare concentrazione e ispirazione, esaltare sensitività e comprensione e ad aiutare a risolvere situazioni apparentemente senza via d’uscita. A questi doni, la tormalina azzurra somma le sue proprietà specifiche. Innanzitutto, questa pietra favorisce la respirazione: appoggiata sul 5° chakra, infatti, è di beneficio per i polmoni oltre che per laringe, trachea ed esofago. Inoltre, aiuta a prevenire le malattie linfatiche e combatte l’anemia. Se il suo colore è un indaco chiaro, stimola una cosciente e serena visione della realtà, aiuta a rilassarsi e favorisce un sonno riposante, oltre a donare pensieri positivi.

Da digestivo ad antipiretico: tutti i pregi della Genzianella!

genzianella - tuttacronaca

Questa pianta, utilizzata fin dall’antichità come rimedio curativo, vanta proprietà digestive, antianemiche, vermifughe, antipiretiche e antifermentative. Coadiuvente del funzionamento epatico, aiuta a risolvere patologie legate al fegato e, grazie alla sua capacità di stimolare la produzione di globuli bianchi, è in grado di accrescere le difese immunitarie dell’organismo. E’ utile anche in caso di febbre, visto che ha la capacità di far diminuire la temperatura corporea. Oltre a ripristinare il giusto equilibrio della flora batterica, godendo di una discreta quantità di acido tannico, questa pianta gode di effetti astringenti benefici per l’intestino. Inoltre la genziocaulina, principio che le conferisce il sapore amaro, ha effetti vermifughi, antipiretici e digestivi. Per godere degli effetti benefici della genzianella, oltre ad utilizzare le tinture, è possibile preparare una tisana con la parte interna dei fiori: ne bastano tre grammi lasciati in infusione per circa 20 minuti in una tazza d’acqua bollante. E’ preferibile assumerla prima dei pasti principali. Questa tisana è un toccasana per l’organismo in quanto lo stabilizza rinforzandolo, aiuta in caso di anemia, è consigliata ai pazienti convalescenti ed è un ottimo rimedio contro l’inappetenza. La sua assunzione è da evitare in caso di gravidanza o allattamento e in presenza di gastriti o ulcere.

Pronto soccorso naturale: l’Olio Essenziale di Geranio!

olio essenziale di geranio - tuttacronaca

Sotto forma di olio essenziale questa pianta, che siamo abituati a sfruttare per uso decorativo, è un raccomandabile rimedio di pronto soccorso indicato come antisettico, antispasmodico, analgesico, per il benessere della pelle e contro la stanchezza inoltre, vaporizzato nell’ambiente, è in grado di stimolare l’intuito e l’immaginazione. Usato fin dal passato grazie alle sue proprietà cicatrizzanti ed astringenti, aiuta il tessuto a compattarsi ed è quindi consigliato per pelli colpite da acne, foruncoli, couperose, eritemi solari e in caso di pelle grassa. Antisettico, è anche indicato per coadiuvare la guarigione in caso di tagli, piaghe e scottature. Imbevendone una garza sterile aiuta invece il trattamento di psoriasi, dermatiti ed eczemi. Diluito nell’olio di mandorle dolci o in una crema neutra e massaggiato sul basso ventre, l’olio essenziale di geranio è efficace per alleviare i dolori mestruali ed i disagi della menopausa. Da non sottovalutare il suo uso come antinfiammatorio, particolarmente indicato per effettuare dei gargarismi con cui sconfiggere le affezioni del cavo orale come faringiti, gengiviti e mal di gola. Per concludere, sembra questo rimedio non presenti alcuna controindicazione anche se è sempre consigliato chiedere consiglio all’erborista di fiducia.

Scaccia l’ansia ed i suoi effetti con la Tormalina Rosa!

tormalina rosa - tuttacronaca

Ogni varietà di Tormalina è utile per curare e rinforzare i sistemi corporei, per bilanciare il sistema endocrino e per favorire il sonno, così come per allontanare la paura, ritrovare la concentrazione e l’ispirazione,  esaltare la comprensione e risolvere situazioni in cui ci si sente intrappolati. Oltre a queste caratteristiche comuni, ci sono diverse proprietà a seconda del colore. Nel caso della Tormalina Rosa, siamo in presenza di una pietra che protegge e stimola il cuore, la vitalità e l’energia psicofisica in genere. Portare con sè un piccolo esemplare aiuta inoltre a liberarsi da vecchi schemi, scoprire nuove vie, imbattersi in nuovi incontri e rapporti interumani ed a provare amore verso il prossimo, mentre il cuore riceve pace e gioia. La Tormalina Rosa aiuta inoltre a bilanciare i due emisferi del cervello non solo alleviando così lo stress ma anche coadiuvando il superamento di disturbi come la dislessia o una mancanza di coordinazione occhio-mano. Vista la sua capacità di scacciare l’ansia, questa pietra è anche ottima per alleviare i sintomi fisici da essa provocati.

Il digestivo che cura anche i mali stagionali: il Genepì!

genepì - tuttacronaca

Noto per il liquore che se ne ricava, il ginepì è soprattutto utilizzata per le sue proprietà, che risiedono sia nelle sommità dei fiori che nelle radici. I rimedi che questa pianta assicura sono principalmente legati ai suoi principi amari, ad esempio il cineolo, che favoriscono la digestione. Altre proprietà sono cicatrizzanti, espettoranti, stimolanti, balsamiche, anti-spasmodiche e toniche. In particolar modo, gli estratti sono efficaci nella cura di diverse patologie dell’apparato respiratorio come bronchite ed asma, favoriscono la sudorazione e l’abbassamento della febbre, leniscono le ferite e alleviano spasmi intestinali e tosse. Per sfruttare le capacità di questa pianta, senza ricorrere al liquore, basta lasciare in infusione per alcuni minuti 6 grammi di sommità fiorite in una tazza d’acqua, da consumare una volta al giorno, dopo mangiato.

Armonizzante, afrodisiaco ed antisettico: l’Olio Essenziale di Sandalo!

olio essenziale di sandalo - tuttacronaca

Quest’olio, estratto dal Santalum Album, agisce sia internamente che esteriormente al corpo e viene usato per curare i mali dell’anima e dello spirito, si tratta infatti di una sostanza armonizzante, afrodisiaca ed antisettica. Il Sandalo è utile per coloro che soffrono di problematiche legate a stress ed ansia e combatte l’insonnia grazie alla sua capacità di calmare, rilassare e favorire la concentrazione. Per quel che riguarda le proprietà curative, quest’olio gode di proprietà antispasmodiche, cicatrizzanti ed antisettiche. Ottimo antinfiammatorio, aiuta a lenire le infiammazioni del cavo orale, dell’orecchio esterno e dei genitali. Valido diuretico, aiuta a ripulire il corpo dalle sostanze dannose accumulate ed elimina i liquidi in eccesso. L’olio essenziale di sandalo può essere sfruttato anche a livello cosmetico, grazie alla sua proprietà astringente che lo rende utile in caso di pori della pelle dilatai, soprattutto sul viso, ma anche in caso di pelle grassa o di cuoio capelluto che tende a produrre del sebo in eccesso. Questa sostanza può essere utilizzata in modi differenti, a seconda della necessità: in caso di infiammazione del cavo orale lo si può ingerire mescolandone qualche goccia a del latte caldo, per problemi legati all’epidermine è invece sufficiente unirlo a della normale crema mentre l’azione calmante la si ottiene versandone un po’ in un porta essenze.

Il talismano per il benessere che scaccia la depressione: lo Zaffiro!

zaffiro - tuttacronaca

Questa pietra è usata come un talismano per la salute in generale. Tra le sue capacità troviamo infatti quella di rafforzare cuore e reni, attivare la ghiandola pituitaria, migliorare la vista, agire positivamente su fegato e arterie, stimolare l’ipofisi e l’equilibrio del sistema neuro-endocrino-immunitario. Lo zaffiro aiuta a prevenire i reumatismi e la sciatica, attenua il nervosismo ed è utile in caso di epilessia ed isteria otre che per il trattamento delle malattie della pelle, dell’asma, delle bronchiti e dei dolori nevralgici. Ancora, aumenta il livelli di potassio, magnesio e calcio nel corpo. Efficaca antidepressivo, sul piano psichico stimola le attività psichiche, aiuta a far chiarezza nei propri pensieri e coadiuva l’introspezione. Tra i suoi doni troviamo l’espressione creativa, la lealtà, l’amore, l’armonia interiore e la felicità. Rafforza la volontà, questa pietra spinge alla realizzazione degli obiettivi che ci si propone. Per quanto riguarda i rapporti di coppia, favorisce la fedeltà e concilia i sentimenti tra innamorati. Può inoltre essere usato per bandire l’invidia e favorire le relazioni sociali.

Un antibiotico naturale: il Gelso!

gelso - tuttacronaca

Quest’albero rappresenta una delle migliori fonti di principi attivi presenti in natura, tanto che la fitoterapia ne sfrutta sia le foglie che le radici, la corteccia ed i frutti. Per quanto riguarda il gelso bianco, una delle sue proprietà principali è la capacità diuretica e lassativa dei suoi frutti mentre il gelso nero è anche un valido decongestionante, rinfrescante, tonico e lenitivo con proprietà depurative e, limitatamente alle foglie, antobiotiche. Questa specie è inoltre un’ottima fonte di tannini, utili in caso di lievi gastriti, e di acido folico, un antianemico, nonchè di carotenoidi e antocianine, ottimi rimedi per la protezione del sistema circolatorio. L’utilizzo delle diverse parti di questa pianta sono particolarmente indicati per le persone affette da diabete di tipo A e B, in quanto la sua proprietà ipoglicemizzante ha la capacità di abbassare il livello di zuccheri nel sangue in caso di iperglicemia e di ridurlo pochissimo in caso di glicemia nella norma. Per sfruttare le proprietà antibiotiche e diuretiche del gelso nero è sufficiente lasciare in infusione alcune foglie fresche in una tazza d’acqua bollente per alcuni minuti e assumere la bevanda prima dei pasti. Contro l’ipertensione basta invece far macerare alcune foglie fresche in un litro d’acqua bollente da bere lungo l’arco della giornata. Per sfruttare le proprietà depurative vanno invece lasciate bollire per circa tre minuti. Infine, con la corteccia è possibile preparare un decotto valido per stimolare l’appetito: si porta ad ebollizione mezzo litro d’acqua a cui si sono aggiunti dai 20 ai 30 grammi di corteccia, una volta raffreddato, va dolcificato con del miele.

Immetti positività nella tua vita con l’Olio Essenziale di Cannella!

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Fin dall’antichità sono state riconosciute a questa spezia svariate proprietà benefiche, tanto da non essere sfuttata in cucina quanto nella medicina. Nella tradizione cinese era considerata un “rimedio quasi miracoloso”: adatta a migliorare il tono e l’elasticità dell’epidermide, riconosciuta per le sue proprietà afrodisiache, alleata della digestione. Potente battericida in grado di prevenire le infezioni e di bloccare i processi di cecomposizione naturale, la cannella veniva anche mescolata, nell’antico Egitto, in combinazione con altri oli per mummificare le salme dei faraoni mentre nella Bibbia viene citata come un albero sacro, per questo stesso motivo veniva bruciatariconosciuto tale anche nell’antica Roma, essa veniva bruciata durante i funerali, oltre ad essere usata come condimento per i più svariati piatti. In epoche più recenti, oltre a riconoscere la sua azione antisettica, ha iniziato ad essere impiegata come stimolante e digestivo naturale grazie alla sua capacità di ripristinare il naturale equilibrio della flora batterica favorendo una regolare digestione. L’olio da essa estratto viene anche utilizzato come antibatterico naturale, adatto a combatte e previene l’insorgere di infezioni intestinali, purificando il tratto gastrointestinale e debellando i parassiti che possono dimorarvi. Il suo uso è anche consigliato in caso di influenza o forte raffreddore. Miscelato all’olio di mandorle dolci, e massaggiato sull’addome, consente una rapida eliminazione di gas intestinali, aiuta la digestione e previene efficacemente il gonfiore intestinale. A livello psicologico, quest’olio agisce sul sistema nervoso centrale, aumenta la frequenza del battito cardiaco, dona entusiasmo e contranta depressione, astenia e ansia. In genere se ne utilizzano pochissime gocce, in caso di dosaggio eccessivo può provocare convulsioni (se ingerito o inalato) o provocare un arrossamento dell’epidermide trattata. E’ sconsigliato il suo uso sui bambini e in caso di gestazione o allattamento.

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