Il boss di 16 anni, tunisino spietato con i connazionali

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Boss a 16 anni. Esperto nella fuga, coperta dalla rete di connivenze, in grado di prendere a bottigliate i suoi connazionali e a ridurli in obbedienza. Due tunisini molto più grandi del “piccolo grande” boss e con alle spalle una fedina penale tutt’altro che immacolata, ma il 16enne ha saputo metterli alle sue dipendenze e conquistare lo spaccio in una delle zone più appetibili della città di Perugia.

Attraverso intercettazioni telefoniche, appostamenti e sequestri ai clienti, gli investigatori hanno ricostruito un «impressionante volume d’affari» che si estrinseca in decine di dosi di eroina e cocaina ogni giorno cedute ai clienti in fila, tanto perugini che di fuori città. Un appartamento in via Jacopone da Todi condiviso con gli altri due connazionali ridotti, con violenza e scaltrezza, a subalterni e anche tanti affari in proprio.

Perchè quando si rende conto che i poliziotti gli stanno addosso, il sedicenne decine di cambiare aria per far calmare le acque e si rifugia dalle parti di Mugnano nascondendosi in un casolare messo a disposizione dal cliente-schiavo della droga di turno. Lì lo hanno arrestato i poliziotti.

Arrestato l’aggressore del soldato francese

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Il ministro dell’Interno, Manuel Valls, ha annunciato, tramite comunicato, l’arresto del presunto aggressore del soldato francese. Si tratta di un giovane di 22 anni, arrestato questa mattina nella banlieue di La Verrière, che, secondo alcune fonti, sarebbe un elemento vicino all'”islam radicale”. Cédric Cordiez, ferito sabato scorso alla Defense, alle porte di Parigi, mentre era in servizio di pattuglia, è uscito ieri dall’ospedale. Valls, nel suo comunicato, ha espresso anche “gratitudine ai poliziotti della brigata criminale. L’inchiesta, condotta sotto la guida della procura antiterrorismo, dovrà stabilire i percorsi, l’ambiente e le motivazioni di questo giovane”.

Poliziotto francese antiterrorismo è stato sgozzato a Parigi.

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Un militare francese di pattuglia all’arco della Defense a Parigi e’ stato pugnalato alla gola da un uomo che si e’ poi dato alla fuga. Lo riferisce il sito web di Le Parisien. Il soldato, che e’ stato soccorso e non si trova in condizioni gravi, faceva parte della struttura di prevenzione del terrorismo ‘Vigipirate’. L’aggressione sarebbe avvenuta davanti al Virgin store nel quartiere d’affari della Defense.

Dura la ripresa… Draghi è scettico

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La Bce terrà sotto stretta osservazione gli sviluppi dell’economia dell’Eurozona e «siamo pronti ad agire». Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, rispondendo alla domanda se l’istituto abbia ulteriori strumenti o abbia invece esaurito il proprio arsenale. Il consiglio della Bce ha avuto una «lunga» discussione sui tassi d’interesse prima di decidere di lasciarli invariati. E la decisione è stata presa per «consenso», ha detto Draghi. «L’inflazione scesa ancora» e la previsione di ripresa nel secondo semestre «è soggetta a rischi al ribasso».

Piazza Affari gira in negativo dopo le parole del presidente della Bce, Mario Draghi, che vede una ripresa a rischio nel secondo semestre. Il listino milanese, che in mattinata guadagnava oltre un punto percentuale, è arrivato a perdere lo 0,33 per cento. Contrastati i bancari con Mps che perde il 2,6% mentre volano la Bpm e Mediobanca entrambe +3,6 per cento.
Frenano anche le Borse europee.

Cipro riaprono le banche… lesi i diritti di tutti i cittadini!

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Dopo quasi due settimane di chiusura, domani le banche di Cipro riaprono i battenti al pubblico nel tentativo di tornare lentamente alla normalità dopo un blocco cominciato lo scorso 16 marzo. Gli sportelli degli istituti di credito – secondo quanto annunciato in serata dalla Banca Centrale – torneranno ad essere operativi da mezzogiorno fino alle 18. I risparmiatori dovranno però fare i conti con rigide misure restrittive per il movimento dei propri soldi, prese apposta per evitare una fuga di capitali all’estero dopo il pesante prelievo forzoso (si parla del 40%) che verrà applicato su tutti i depositi oltre i 100.000 euro custoditi nella Bank of Cyprus, nella Laiki Bank e nella Hellenic Bank, rispettivamente il primo, il secondo e il terzo istituto di credito dell’isola. Il prelievo è stato imposto a Cipro dall’Eurogruppo nell’ambito dell’accordo raggiunto a Bruxelles nella notte tra sabato e domenica per il piano di salvataggio del sistema bancario cipriota. Le misure di controllo sui capitali nelle banche dureranno una settimana e includeranno anche limiti per l’uso delle carte di credito all’estero (5.000 euro al mese) e il trasferimento all’estero di contanti (3.000 euro), inoltre si potrà prelevare in contanti un massimo di 300 euro al giorno sia con carta di credito che con assegni. Chi deve recarsi all’estero non potrà portare con sè più di 1.000 euro in contanti e, in caso si abbiano titoli di Stato in scadenza, l’intestatario potrà prelevare solo il 10% dell’importo complessivo.

Perchè i cittadini di Cipro non si appellano alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo? Ledere il patrimonio di un cittadini con queste pesanti sanzioni significa mettere in ginocchio le prossime generazioni, significa umiliarlo e torturarlo psicologicamente, significa ledere i diritti fondamentali di ogni uomo. E’ una vergogna per il genere umano quello che è stato fatto ai ciprioti

Nella notte Anastasiades strappa l’accordo alla troika!

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Dopo le parole dure di ieri sera del Presidente cipriota Anastasiades che aveva senza timore accusato la troika di non voler trovare un accordo e aveva denunciato l’ostruzionismo dichiarando: “Volete costringermi alle dimissioni? Vi propongo una cosa e la rigettate, ve ne propongo un’altra e la rigettate, che volete che faccia? Se volete le mie dimissioni, ditelo”,  durante la notte l’Eurogruppo ha dato l’ok al piano di salvataggio di Cipro. Cosa prevede l’accordo?

La Laiki Bank sarà chiusa attraverso un processo controllato e i suoi asset finiranno in una ‘good bank’ e in una ‘bad bank’. Per i depositi sotto i 100mila euro scatterà la garanzia europea, quindi saranno salvi. Inoltre, non ci sarà alcuna tassa o prelievo sui depositi, ma un’altra forma di ‘bail-in’: si congelano cioé i depositi sopra i 100mila euro, che verranno poi convertiti probabilmente con obbligazioni dello Stato.

“L’accordo raggiunto mette fine alle incertezze su Cipro e sulla zona euro”, ha detto il presidente dell’eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, spiegando che “l’intesa evita la tassa e ristruttura profondamente il settore bancario di Cipro”. “Il programma contiene un approccio deciso per affrontare gli squilibri del settore finanziario. Ci sarà un’appropriata riduzione, con il settore bancario che raggiungerà la media europea nel 2018. Inoltre, Cipro s’impegna ad un programma di consolidamento dei conti, riforme e privatizzazioni”, ha detto Dijsselbloem. Le misure previste dall’accordo si limiteranno solo alle due banche maggiormente problematiche, cioé Laiki e Bank of Cyprus. La Laiki sarà risolta subito, in una bad bank e in una good bank, e quindi scomparirà. Gli asset buoni finiranno nella Bank of Cyprus, così come la liquidità d’emergenza della Bce (Ela), che deve essere restituita. Tutte le altre non saranno toccate. I depositi sotto i 100mila euro della Laiki saranno garantiti, quelli sopra i 100mila subiranno delle perdite che saranno decise durante il processo di liquidazione. Anche la Bank of Cyprus subirà delle perdite, ma non sarà l’Eurogruppo a stabilirlo, bensì lo farà nelle prossime settimane la troika, assieme alle autorità cipriote.

Il direttore del Fmi Christine Lagarde raccomanderà al Fmi di partecipare al piano di salvataggio di Cipro: lo ha detto Lagarde al termine dell’eurogruppo, spiegando come l’intesa raggiunta sia “buona”, perché “protegge i depositi sotto i 100mila euro, limita le misure alle due banche maggiormente problematiche e divide il peso tra Ue e Cipro in modo equo”.

L’accordo per il salvataggio di Cipro mette di buonumore le Borse europee e in rialzo appaiono anche i futures americani. In evidenza Vodafone (+2,3%) dopo le indiscrezioni su contatti per la cessione della sua quota nella joint venture con Verizon Communications per 135 miliardi di dollari. Bene Londra (+0,64%), Parigi (+1,4%), Francoforte (+1,07%) e Madrid (+1%). Milano (+0,6%) decelera ma si mantiene in linea con gli altri listini.

Ultimo tentativo per salvare Cipro… ma basterà?

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Il presidente cipriota Nikos Anastasiades si gioca l’ultima carta in una serie di incontri per salvare l’isola. A Bruxelles colloqui con il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, con il presidente della Commissione Jose Manuel Barroso – che hanno annullato la loro presenza al vertice Ue-Giappone di domani a Tokyo nella speranza di arrivare ad un’intesa – con il direttore dell’Fmi Christine Lagarde e con il governatore della Bce Mario Draghi, in pratica i massimi esponenti della troika, Ue, Bce e Fmi.

Si lavora su un piano di salvataggio che prevede fondamentalmente un prelievo forzoso del 20% sui depositi bancari di oltre 100mila euro custoditi nella Banca di Cipro e del 4% su quelli per lo stesso ammontare in altre banche. Le misure devono essere varate entro lunedì: termine oltre il quale la Bce non garantirà più liquidità al Paese.

La posta si alza e Cipro fa marcia indietro. Cade accordo con la Troika?

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L’annunciato accordo fra il governo di Cipro e la troika (Ue, Bce e Fmi) per il salvataggio dell’isola sarebbe a rischio. Lo ha riferito l’agenzia ufficiale cipriota Cna, come riportano le tv locali. Le difficoltà sarebbero cominciate a causa delle sempre più alte richieste avanzate dalla rappresentante del Fmi.

Mosca rifiuta il prestito a Cipro e la Germania esulta!

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Michalis Sarris, ministro delle finanze cipriota, ha lasciato oggi Mosca, dove ha negoziato per due giorni un aiuto russo senza che finora sia stato annunciato alcun accordo. Sarris ha chiesto una estensione di 5 anni di un prestito russo di 2,5 miliardi di euro, con una riduzione del tasso di interesse, e proposto investimenti nel settore bancario ed energetico in cambio di un sostegno finanziario per risolvere la crisi dell’isola.

Mosca non è interessata alle proposte di Cipro, ha detto il ministro delle finanze russo Anton Siluanov annunciando che il negoziato è finito. Una decisione temuta e che ora potrebbe spingere Cipro nel baratro della bancarotta.

La questione di Cipro non può essere risolta solo dai contribuenti dell’Eurozona, i creditori delle banche di Cipro devono condividere il peso del salvataggio. Lo ha detto il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, in un’intervista al quotidiano greco Ta Nea. Il ministro delle finanze tedesco ha aggiunto che l’eurozona è pronta ad aiutare Cipro, ma l’isola deve impegnarsi a risolvere il problema alla radice. Aiuti sì, ma con strangolamento dei cittadini. La Germania nella crisi finanziaria sta creando il suo “impero” sulla pelle di coloro che, oltre ad aver avuto politici corrotti e collusi che hanno sperperato il denaro pubblico, ora si trovano a dover fare i conti con l’egemonia dell’Eu sempre più targata dalla politica della Merkel a tutela dei tedeschi anche sui cadaveri dei greci, ciprioti, spagnoli e forse italiani!

Tafferugli a Cipro… dopo l’annuncio della fusione delle banche sale la tensione!

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Sale la tensione a Cipro: davanti alla sede del Parlamento di Nicosia si registrano tafferugli tra manifestanti e polizia. I media locali riferiscono che a protestare sono soprattutto dipendenti della Laiki Bank (Banca Popolare). I disordini sono sorti dopo le voci circolate sulla possibile chiusura dell’istituto di credito in seguito ad una fusione con la maggiore Bank of Cyprus. La Banca Centrale del Paese ha però smentito categoricamente la chiusura.

Ue preoccupata per Cipro!

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Finalmente qualcuno ha messo lo stop all’egemonia tedesca e alla “casta” internazionale dell’alta finanza! Cipro ha alzato la testa e ha detto “NO!” Un grido che dovrebbe risuonare in Europa, dovrebbe frenare la “dittatura” a cui ci siamo sottoposti abbassando la testa e prendendo come esempio dalla Germania, un Paese che non ha risentito della crisi, solo perchè ha potuto fare la politica che voleva. Attraverso le sue manovre finanziarie si è imposto con violenza gettando la Grecia nella povertà assoluta e la Spagna nel dramma della disoccupazione. Poi ha tentato con l’Italia e ora era la volta di Cipro… Ma c’è chi ha detto BASTA! Adesso a chi toccherà?

Quello che è certo ormai è che Cipro non avrà bisogno di fare ricorso al prelievo forzoso su depositi bancari presenti sull’isola. Lo ha riferito poco fa la Tv Sigma citando una fonte vicina al governo. I leader dei partiti ciprioti, poi, hanno deciso all’unanimità di creare un «fondo di solidarietà », che dovrebbe impegnare i beni dello Stato come base per un prestito d’emergenza. Lo ha detto il numero due del partito democratico al governo, Averof Neophytou.

«La situazione a Cipro è molto seria ed è della massima urgenza che le autorità facciano chiarezza e presentino la loro proposta»: questa la posizione della Commissione Ue secondo quanto riporta un portavoce. «La Commissione Ue ha sempre detto fin dal principio che Cipro pone un rischio sistemico per tutta la zona euro».

La Germania blocca gli aiuti a Cipro!

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Il governo tedesco ha messo in guardia Cipro da ulteriori ritardi e da una possibile bocciatura dell’approvazione delle condizioni utili a ottenere il pacchetto di salvataggio. “Finché il Parlamento non avrà deciso, non ci sarà alcun programma di aiuto”, hanno riferito fonti governative, riprese dall’agenzia di stampa tedesca Dpa. “Senza un programma di aiuto, la liquidità per aiutare le banche cipriote è in pericolo”.

Il governo non ha la maggioranza… affonda Cipro, aiuti dalla Raf ai britannici!

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Il governo non ha la maggioranza, il ministro delle Finanze si dimette, l’euro crolla e le borse arrancano. Nel giorno del voto del Parlamento cipriota sui prelievi forzosi dai conti correnti, la situazione sui mercati è a dir poco rovente. Le Borse europee sono scivolate nel finale di seduta sui timori che Cipro non trovi un accordo. Maglia nera è Madrid (-2,36%), seguita da Milano (-1,5%) e Parigi (-1,39%) e Francoforte (-1,03%). Contiene al mezzo punto invece le perdite Londra. L’euro è invece scivolato ai minimi da novembre fino a 1,2856 dollari per il probabile stallo sul salvataggio di Cipro.
Il ministro delle Finanze cipriota Michalis Sarris potrebbe presentare le proprie dimissioni al proprio rientro, previsto in giornata, da Mosca dove si è recato stamani per discutere con i responsabili russi della situazione creatasi sull’isola in seguito alla richiesta dell’Ue di applicare un prelievo forzoso straordinario sui depositi bancari.
Il presidente cipriota Nicos Anastasiades non ha i numeri per ottenere in Parlamento il sì al prelievo forzoso sui depositi bancari proposto dall’Ue. Mentre le banche restano chiuse per evitare una corsa ai depositi (la riapertura si avrà solo giorvedì mattina) in mattinata sono previste manifestazioni fuori dal Parlamento, mentre l’attenzione è sul dibattito politico.
Il presidente cipriota Nicos Anastasiades – ‘garantè dell’accordo con i partner internazionali – potrebbe non riuscire a raccogliere la maggioranza dei voti sul pacchetto di interventi, visto che la coalizione che lo sostiene può contare solo su 28 dei 56 seggi dell’assemblea di Nicosia, mentre l’opposizione socialista e comunista ha già annunciato un voto contrario.
Una eventuale bocciatura avrebbe conseguenza imprevedibili sulla stabilità finanziaria dell’isola, con pesanti ricadute sull’Eurozona e sulla moneta unica, come hanno dimostrato le tensioni di ieri sui mercati internazionali. Anastasiades ha ammonito i deputati che un voto contrario sull’accordo porterebbe al crollo del settore finanziario dell’isola con un rischio concreto di bancarotta.
Un aereo militare britannico (Raf) è in volo verso Cipro con a bordo un milione di euro destinati ai militari britannici e alle loro famiglie sull’isola. Lo riferisce il ministero della difesa britannico. Il ministero della Difesa britannico ha inoltre fatto sapere di non escludere che altri simili voli possano partire verso Cipro. Ha poi reso noto di aver contattato i militari per chiedere se preferiscano che i loro salario per il mese di marzo e per quelli futuri venga accreditato in conti bancari nel Regno Unito.

Cipro, la tassa e la paura dei mercati finanziari!

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E’ partita la corsa alle modifiche per la contestatissima tassa sui depositi bancari che Bruxelles ha imposto a Cipro come parte integrante di un pacchetto di misure che porterà a un prestito da 10 miliardi all’isola del Mediterraneo. Nella serata di ieri l’Eurogruppo ha raccolto le indicazioni provienti dagli analisti, dal mondo della politica e dagli addetti ai lavori e ha richiesto ufficialmente che fossero esentati dal prelievo forzoso i depositi sotto i 100mila euro (che secondo l’impianto originario sarebbero colpiti al 6,75%, mentre sopra quella soglia la tassa era prevista al 9,9%). In cambio, anche se con la forte opposizione della Russia, si potrebbe arrivare ad aliquote superiori al 15% per i grandi patrimoni.

Questa indicazione sarebbe sostenuta anche fuori dall’enclave dei ministri delle Finanze dell’Eurozona, cioè da Fmi, Unione Europea e Banca Centrale Europea. Tanto che da più parti ci si domanda chi abbia allora fatto pressione per la struttura originaria, dopo lo scaricabarile di ieri e la secca smentita tedesca all’ipotesi che quell’impianto fosse stato disegnato proprio su pressione di Berlino. Mentre monta la rabbia e la protesta dei cittadini ciprioti, e le banche restano chiuse per cercare di tamponare la corsa al ritiro dai conti corrente, il Parlamento è chiamato nel pomeriggio a votare la misura – una volta che ne saranno definiti i contenuti. A testimonianza di quanto la questione si sia allargata dal piccolo Paese da poco più di un milione di abitanti, si registra anche l’intervento ufficiale di Washington, che ha chiesto una soluzione “equa e responsabile” alla vicenda.

La tassa sarà progressiva per Cipro…

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L’Eurogruppo ha concesso a Cipro più flessibilità sull’applicazione della tassa sui depositi bancari. “Le autorità cipriote – si legge in una nota al termine della riunione dei ministri delle Finanze dell’ eurozona – introdurranno una maggiore progressività nella tassa una tantum rispetto a quanto deciso il 16 marzo, fermo restando il tetto degli introiti stabilito”. Nicosia è stata invitata a “salvaguardare” i depositi sotto i 100mila euro.

L’Europa che vuole uccidere i deboli!

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Non c’è altro che la volontà di scannarsi in Europa. Non esiste cooperazione e muta assistenza… certo non è un’opera di beneficenza, ma non dovrebbe neppure essere un esercito pronto a bombardare finanziariamente i Paesi più a rischio dell’Eurozona. Aiuti, ma a scapito dei cittadini… tanto gli uomini di potere, i maggiori responsabili del disastro economico, si salvano sempre!  E così si va al voto per Cipro, per “inabissare” un isola che con il solo turismo potrebbe portare all’Europa molte risorse… ma a nessuno interessa lo sviluppo e la crescita, quello che bisogna salvaguardare è il benessere dei pochi eletti, cittadini tedeschi in prima linea, che hanno usufruito dei soldi di tutta Europa per riunirsi dopo il crollo del muro di Berlino e far coincidere due economie opposte e che ora lesinano gli aiuti agli altri. MA SONO TEDESCHI… CHE VOGLIAMO FARE? IL NAZISMO NON A CASO ERA NATO IN GERMANIA!

Giulio Sapelli, docente all’Università di Milano e membro dell’International Board dell’Ocse per il non profit, ha dichiarato: “La decisione presa dai ministri delle Finanze dell’Eurozona smentisce un principio cardine del Trattato di Maastricht come la libera circolazione dei capitali: si tratta di una scelta pazzesca, con conseguenze gravissime”.

GUAI SU GUAI PER CIPRO… ORA ANCHE DALLA RUSSIA!

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La tassa sui depositi bancari ciprioti imposta dalla Ue e dal Fmi in cambio di un piano di salvataggio da 10 miliardi di euro potrebbe incidere negativamente sulla decisione della Russia di estendere, alleggerendone le condizioni, il credito di 2,5 miliardi di euro concesso a Cipro nel 2011. E’ il monito del ministero delle finanze russo Anton Siluanov, che ha criticato oggi l’iniziativa presa dall’Euro Gruppo ”senza consultare la Russia”, che detiene anche la presidenza di turno del G20.

“AFFARI TUOI” sono affari truccati, procura di Roma indaga su trasmissione tv

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SCANDALO E VERGOGNA PER UNA DELLE TRASMISSIONI RAI (TV PUBBLICA) PIU’ AMATE DAGLI ITALIANI!!! AFFARI TUOI E’ TRUCCATO.

Affari tuoi programma “pacco”. A stabilirlo è stata la Procura di Roma che ha appoggiato la tesi di Striscia la Notizia secondo la quale il programma sarebbe pilotato.
La denuncia della trasmissione concorrente aveva messo in evidenza diversi brogli, pensati probabilmente per cercare di aumentare l’audience.
Secondo i magistrati il gioco dei pacchi è stato “irregolare” e “assolutamente scorretto”. Almeno per un certo periodo di tempo, “i concorrenti più accorti sono stati messi in grado di individuare i premi più sostanziosi”.

Terremoto finanziario… Cipro alimenta la paura, giù Milano!

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La crisi dell’Eurozona torna la prima voce di preoccupazione sui mercati mondiali e i sintomi sono quelli già visti: mercati azionari sotto pressione, euro in calo e spread che si allarga. La decisione presa nella notte tra venerdì e sabato all’Eurogruppo di allestire un prestito da 10 miliardi per Cipro ha gettato nel panico gli investitori. Non tanto per le dimensioni dell’intervento coordinato, quanto per l’inedita scelta di applicare una tassa una tantum sui depositi bancari quale parte fondamentale del pacchetto: del 6,75% e del 9,9% rispettivamente per le giacenze inferiori e superiori a 100mila euro, per un contributo totale previsto a 5,8 miliardi. A Piazza Affari il Ftse Mib – il principale indice della Borsa Italiana – si muove in calo del 2,3%. Come sempre accade in queste situazioni, a farne maggiormente le spese sono i titoli dei gruppi bancari

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