
Neppure in vacanza gli italiani (coloro che ci sono andati) possono stare tranquilli. Jürgen Stark, falco tedesco nel board Bce fino al 2011 prima delle sue dimissioni dal Consiglio per la sua contrarietà all’acquisto di bond da parte della Banca Centrale Europeo, pronostica un’apocalissi economica che si abbatterà sull’Italia, la Francia e la Spagna già dall’autunno.
Secondo l’ex capo economista dell’Eurotower, intervistato dal quotidiano economico tedesco Handelsblatt, “Draghi ha comprato tempo ai governi europei, che però non l’hanno sfruttato”.
“La consapevolezza della crisi in Italia non è diffusa”, mette in guardia Stark sottolineando che il nostro Paese “è incapace di riformarsi, il Portogallo è in crisi politica, e la Grecia non è in grado di pagare i suoi debiti. Il programma Omt non ha cambiato la realtà della crisi”.
Così c’è chi si sta preparando, secondo a Stark, a mettere sotto pressione i mercati e lo scudo antispread potrebbe essere non solo per Italia e Spagna (che secondo l’economista tedesco sono già spacciati), ma sarà fatta anche un’ “enorme pressione per utilizzare lo stesso strumento” anche in Francia.
La minaccia di Stark ricalca in parte quanto previsto qualche settimana fa da un report di Mediobanca securities – che aveva ipotizzato un possibile aggravarsi della crisi e una possibile richiesta da parte del nostro Paese degli aiuti europei. Nel rapporto si registrava allarmismo e pessimismo e si dettavano tempi strettissimi per non cadere nella morsa dello scudo antispread. Si calcolavano circa 6 mesi per attuare le riforme varate dal governo Monti, altrimenti sarebbe stato l’apocalisse.
E’ solo allarmismo o i timori che ormai sembrano avvolgere la penisola italiana trovano un riscontro nell’economia reale che sembra ben lontana da scenari di possibili riprese che da più parti le istituzioni hanno annunciato?
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