Il fratello del pizzaiolo suicidatosi a Napoli “la camorra tutela più dello Stato”

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Frasi dure quelle pronunciate da Arcangelo De Falco fratello di Eddy, il pizzaiolo suicidatosi alcuni giorni fa davanti alla sua abitazione a Pomigliano d’Arco (Napoli), dopo aver ricevuto un verbale di 2000 euro dall’ispettorato al lavoro, per la irregolare presenza della moglie nell’esercizio commerciale a Casalnuovo:

«La camorra gli avrebbe dato piu tempo per pagare. Il mio Stato, quello a cui pago le tasse, gli ha dato 24 ore. Devo pensare che la camorra tutela più dello Stato»

«Il presidente dell’ispettorato non ha avuto rispetto per mio fratello neanche quando lo stavamo seppellendo – afferma – poteva attendere 24 ore prima di dire che Eddy era un evasore. Ha sostenuto, in una intervista, che il verbale non era per la presenza di mia cognata, e che quest’ultima percepiva 10 euro al giorno. Ma dove sono queste cose nel verbale – chiede mostrando il documento – qui c’è anche l’ultimatum che hanno dato ad Eddy, 24 ore».  Arcangelo De Falco annuncia che domani sarà aperto un conto corrente per chi volesse aiutare la cognata ed i suoi tre nipoti: «Domani sapremo il numero e lo comunicheremo – spiega – perchè c’è tanta gente che chiama per le condoglianze. Ma ora c’è bisogno di un aiuto concreto, i tre figli di Eddy, di 14 anni la prima, e di 5 i secondi, hanno bisogno di mangiare, di studiare, di pagare le bollette. Mia cognata non può rischiare che le levino i figli dopo aver perso il marito. Chiunque può ci aiuti, anche solo lasciando un messaggio di solidarietà, che sia però continuo, e non si lasci morire mio fratello una seconda volta abbandonando i suoi bambini».

Suicida a 17 anni, si butta sotto il treno nel Padovano

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Un 17enne di Este, ha aperto le braccia sui binari e ha atteso che il treno, un Freccia Bianca, lo investisse. Non si conoscono i motivi del gesto del giovane, am sembra che avesse già tentato di togliersi la vita in passato. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Este e la Polfer di Rovigo. Gravi disagi su tutta la linea da Bologna a Mestre essendo l’incidente avvenuto fra Monselice e Rovigo. Solo dopo le 17 il traffico lentamente è tornato alla normalità.

Duemila euro di multa: il commerciante si toglie la vita

commerciante-suicida-tuttacronacaIl 38enne Eduardo De Falco non ce l’ha fatta a reggere l’ennesima bastonata psicologica: titolare di una pizzeria a taglio a Casalnuovo, nel Napoletano, l’uomo era un gran lavoratore ma gli affari non andavano bene. Quando si è visto elevare una multa di duemila euro, non ha retto il colpo. Stando a quanto riferisce il fratello, il titolare del panificio-pizzeria “Speedy Pizza”, ancora con addosso gli abiti da lavoro, ha fatto rientro verso le 5 parcheggiando l’auto sotto la propria abitazione e qui ha collegato con un tubo di gomma lo scarico dell’auto all’abitacolo ed ha inalato il gas di scarico che lo ha ucciso. Chi lo aspettava a casa, la moglie ed i suoi tre figli, una ragazzina di 14 anni ed i fratelli gemelli di 5, non ha più potuto abbracciarlo. La sua piccola impresa rischiava la chiusura dopo la visita dell’Ispettorato del lavoro, avvenuta martedì scorso. La multa era fioccata perchè gli ispettori del lavoro avevano trovato, intenta ad aiutarlo, la moglie. Gli hanno così contestato il fatto che la donna non avesse un contratto di lavoro. Pagare la multa in pochi giorni, per lui, era impossibile. Alcuni amici hanno riferito: “Ma soldi non ce n’erano ed Eddy, come lo chiamavano, si era rivolto al fratello, cassaintegrato della Fiat di Pomigliano e componente della RSA, che non aveva disponibilità economica, ma gli aveva promesso che avrebbe trovato la soluzione. Un altro familiare, invece, si era offerto di pagare la multa al posto suo. Ma Eddy non ha retto”.

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Suicidio a Roma: un 21enne omosessuale si lancia da uno stabile

suicidio-tuttacronacaSi è gettato nel vuoto, lanciandosi dal settimo piano di uno stabile in via Casilina, nel quartiere di Tropignattara a Roma, un 21enne omosessuale. Al momento, dai carabinieri che indagano sul caso non viene esclusa nessuna ipotesi, neanche quella di un disagio legato alla sua omosessualità. Il giovane aveva iniziato una campagna per la legge contro l’omofobia su Facebook, dove si chiedeva anche perchè insultare un omosessuale non fosse ancora considerato un reato. Si tratta del quarto omosessuale che si toglie la vita nella Capitale, forse a causa della depressione, forse anche a causa delle pressioni della “società”. Ma i militari non sono certi, spiega il Corriere della Sera, che il giovane abbia deciso di compiere l’estremo gesto per via della sua omosessualità. Potrebbe anche trattarsi di una scelta fatta in seguito a una recente delusione d’amore che lo avrebbe portato verso la depressione, accentuata anche dai problemi con l’alcol. In casa, nel momento del suicidio, c’erano i genitori, il fratello gemello e la fidanzata di quest’ultimo. Tutti interrogati dai carabinieri.

Le ripetute prese in giro che spingono al suicidio: storia di una 12enne

ragazza-suicida-tuttacronacaHa spiccato il volo dalla finestra di casa sua, a Trezzano sul Naviglio, nel Milanese, una ragazzina di appena 12 anni che voleva togliersi la vita perchè, come lei stessa ha scritto in un biglietto per spiegare il suo gesto, “Non ce la faccio più”. Quello che non riusciva più a sopportare erano le offese che riceveva a scuola e da parte di alcuni amici. “Sei una cicciona” era una di queste offese, accompagnata da sfottò non solo per il suo apsetto fisico ma anche per il suo carattere introverso e i  suoi scarsi risultati a scuola. E tali prese in giro si sarebbero intensificate nelle ultime settimane tanto da gettarla in una crisi profonda dalla quale voleva uscire compiendo un gesto estremo. Questo, almeno, stando alle prime indiscrezioni e mentre gli investigatori si soffermano in particolare a quel riferimento alla corporatura robusta. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Corsico. La 12enne si è lanciata dal secondo piano del palazzo dove abita con i genitori attorno alle 15.30 ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale. Ora sarebbe fuori pericolo e si attendono i risultati di una tac per valutare eventuali lesioni.

23enne chiama il 113 e poi si spara.

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Un suicidio annunciato quello di un giovane di 23 anni di Verona che prima ha chiamato il 113 annunciando il suicidio e dichiarando la ferma volontà di donare gli organi. Immediato l’intervento delle pattuglie nel vano tentativo di fermare il giovane, ma all’arrivo, gli agenti non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Il ragazzo, ormai morto, impugnava ancora nella mano sinistra la pistola, una Glock, detenuta regolarmente.

Ventotene shock: una 19enne si suicida al compleanno

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Avrebbe compiuto 19 anni e invece ha scelto di togliersi la vita, una il giorno del suo ragazza di Ventotene che la notte scorsa si è lanciata nel vuoto da punta Pascone, precipitando per circa 70 metri prima di finire sugli scogli. L’ultimo a vederla è stato il fidanzato, al quale aveva scritto una lettera. Lui ha provato a fermarla ed è corso fino ai campi della sua famiglia, dove la ragazza ha deciso di gettarsi in mare. Purtroppo è arrivato quando ormai era troppo tardi. La giovane, stando ai primi accertamenti dei carabinieri, era delusa proprio dalla relazione con il fidanzato. Punta Pascone si trova dalla parte opposta rispetto al porto di Ventotene. L’isola è sconvolta per il gesto di una ragazza nota e stimata da tutti.

Donna si suicida nel bagno di un treno alla stazione termini di Roma

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Ancora non si conosce l’identità della donna che si è suicidata sparandosi alla testa con una pistola di piccolo calibro nel bagno di un treno regionale alla stazione Termini di Roma. Il convoglio, fermo sul binario quando è avvenuto il fatto, era diretto a Minturno, in provincia di Latina. Sul posto è intervenuta la polizia ferroviaria del dipartimento del Lazio.

Maresciallo si suicida a Napoli in caserma

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Un maresciallo dell’Arma dei Carabinieri si è tolto la vita a Napoli sparandosi un colpo con la pistola d’ordinanza. Secondo i primi riscontri, i motivi del tragico gesto sono legati alla vita personale del sottufficiale. L’uomo si è suicidato nella caserma di corso Vittorio Emanuele.

Roma in tilt per un aspirante suicida.

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Dopo la pioggia che ieri aveva mandato in tilt la capitale, oggi arriva l’aspirante suicida che blocca il traffico sulla circonvallazione Clodia. Un 45enne ha minacciato di lanciarsi nel vuoto dal balcone della sua abitazione e sono dovuti intervenire i vigili del fuoco e la polizia per cercare di desistere. Tutt’ora si sta lavorando per cercare di convincere l’uomo, ma il traffico è impazzito. Una coda senza fine che attanaglia tutta la circonvallazione, uno degli svincoli più importanti per la circolazione romana. Le motivazioni del gesto non sono ancora state chiarite.

Si suicida Fermo Santarossa, imprenditore di Pordenone, uomo con una dignità.

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Fermo Santarossa era un imprenditore che ci teneva alla sua azienda e ai suoi operai ed è per questo che si è suicidato. Quando si è reso conto che avrebbe dovuto licenziare almeno 100 operai tra cui anche quelli più “anziani” ha preferito togliersi lui la vita. Così stanotte verso le 4 di notte ha abbandonato la sua abitazione mentre la moglie dormiva e si è gettato nel lago del grande giardino che circonda la villa di via Oderzo a Prata di Pordenone. Nessun biglietto, nessun disturbo per nessuno. Un altro italiano che con dignità muore per non andare a mendicare. Un’altra vittima di uno Stato cieco e sordo al grido di dolore dei suoi cittadini che pensa unicamente agli “abbracci” tra ex-rivali e ad “accordi” di potere.

 

Si suicida un carabiniere in crisi economica!

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Un agente di polizia è in gravissime condizioni dopo essersi sparato colpi di arma da fuoco alla testa davanti alla caserma dei Carabinieri, a Triggiano, in provincia di Bari. Il poliziotto avrebbe compiuto il suo gesto per pesanti questioni economiche. I carabinieri lo hanno soccorso e condotto nell’ospedale più vicino, quello cittadino. Le condizioni dell’uomo sarebbero gravissime.

Investita una donna sulla Lecce-Bari… Suicidio?

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Una persona è morta dopo essere stata investita da un treno a sud di Bari. La circolazione sulla linea Adriatica da Lecce-Bari  è bloccata. L’investimento – per cause sulle quali sono in corso accertamenti della Polizia ferroviaria – è avvenuto tra Polignano e Mola di Bari, nel barese, ed è ha riguardato il treno Intercity Lecce-Bologna n.608.
A morire, probabilmente suicida, sarebbe stata una donna. I viaggiatori dell’Intercity 608 non possono essere trasbordati perchè il treno è fermo lungo la linea. Per Ferrovie dello Stato il traffico ferroviario subirà rallentamenti nelle prossime ore.

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