Ha 40 anni ed è di origini svizzere la donna che ha sgozzato il figlio di 10 mesi gravemente malato e poi ha tentato il suicidio. Il bimbo era stato sottratto alla tutela medica e per questo il pare del bambino l’aveva denunciata. La donna si era rifugiata in Spagna e proprio all’ospedale di Torrevieja, ad Alicante, la donna dopo l’infanticidio ha tentato di levarsi la vita. Ora la 40enne si trova ricoverata in gravi condizioni. Nei confronti della donna le autorità elvetiche e la polizia spagnola avevano spiccato un ordine di cattura il 24 dicembre scorso, per aver sottratto il suo bebè, gravemente ammalato, alla tutela medica nel suo paese d’origine ed essere fuggita in Spagna. La polizia iberica aveva sollecitato negli ultimi giorni la collaborazione dei cittadini nelle ricerche della donna, mentre quella cantonale di Zurigo aveva fissato una ricompensa di 2.500 euro a chiunque fornisse informazioni per localizzare la madre con il bambino. Sulla base di questa informazione, una donna ha avvisato ieri la polizia spagnola sostenendo di averla vista a Torrevieja, dove successivamente la guardia civile l’ha localizzata. Portata ieri sera sotto custodia in ospedale con il bimbo e piantonata dagli agenti, la madre – secondo prime ricostruzioni – avrebbe chiesto di recarsi in bagno per lavare il bambino. Qui avrebbe estratto un coltello dalla borsa e sgozzato il piccolo, per poi ferirsi a sua volta con l’arma. Attualmente si trova ricoverata in gravi condizioni nello stesso ospedale. Sull’accaduto la magistratura ha imposto il segreto istruttorio.