“Nella profondità dell’inverno, …

inverno-tuttacronaca… ho imparato alla fine che dentro di me c’è un’estate invincibile”

-Albert Camus-

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Il maltempo in Italia uccide un uomo nelle Marche

normal_maltempo-tuttacronacaIl maltempo in Italia miete vittime. Mentre nel comune di Furlo, in provincia di Pesaro Urbino, 40 persone sono state fatte evacuare dopo esser rimaste completamente isolate a causa dell’esondazione del fiume Candigliano, una persona è morta a Monte Cerignone, in provincia di Pesaro Urbino: secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, l’auto su cui viaggiava è caduta in una grossa pozza d’acqua formatasi a causa del maltempo che ha interessato la zona.

Fiamme nel Municipio di Biella: un uomo appicca il fuoco

municipio-biella-tuttacronacaHa svuotato una tanica di benzina e, dopo aver appiccato il fuoco all’interno del Municipio di Biella, ha chiamato la polizia. All’arrivo degli agenti, l’uomo li stava attendendo. Si tratta di un 40enne che da tempo è in cura al Centro di igiene mentale per crisi depressive. All’interno dell’edificio si trovavano anche il sindaco Dino Gentile e il capo di Gabinetto Martino Preden che si trovavano negli uffici mentre l’uomo, poi fermato dalla polizia, ha scelto l’androne per il suo gesto.

Le ripetute prese in giro che spingono al suicidio: storia di una 12enne

ragazza-suicida-tuttacronacaHa spiccato il volo dalla finestra di casa sua, a Trezzano sul Naviglio, nel Milanese, una ragazzina di appena 12 anni che voleva togliersi la vita perchè, come lei stessa ha scritto in un biglietto per spiegare il suo gesto, “Non ce la faccio più”. Quello che non riusciva più a sopportare erano le offese che riceveva a scuola e da parte di alcuni amici. “Sei una cicciona” era una di queste offese, accompagnata da sfottò non solo per il suo apsetto fisico ma anche per il suo carattere introverso e i  suoi scarsi risultati a scuola. E tali prese in giro si sarebbero intensificate nelle ultime settimane tanto da gettarla in una crisi profonda dalla quale voleva uscire compiendo un gesto estremo. Questo, almeno, stando alle prime indiscrezioni e mentre gli investigatori si soffermano in particolare a quel riferimento alla corporatura robusta. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Corsico. La 12enne si è lanciata dal secondo piano del palazzo dove abita con i genitori attorno alle 15.30 ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale. Ora sarebbe fuori pericolo e si attendono i risultati di una tac per valutare eventuali lesioni.

Al governo pensano alle mozzarelle di bufala, al circo e alle bande

circo-tuttacronacaSono oltre tremila gli emendamenti alla legge di stabilità, che dovrebbe riequilibrare i bilancio dello Stato e portare a uno sviluppo dell’economia. E tra cuneo fiscale e tasse sulla casa, ecco che spuntano proposte che sbalordiscono e che mirano a rivitalizzare iniziative spesso a carattere localistico. Tra queste infatti troviamo anche circhi, mozzarelle di bufala, bande musicali e perfino musei da realizzare nelle aree di parcheggio autostradali. Per qule che riguarda il cuneo, è la Lega che chiede che vengano estese le detrazioni al 19% ai corsi di musica per ragazzi tra 5 e 18 anni, organizzati in strutture riconosciute dalla pubblica amministrazione o da associazioni bandistiche. Sono invece alcuni senatori del Pdl a proporrela deducibilità delle spese per convegni e congressi, spese di soggiorno incluse. A schierarsi con la mozzarella di bufala campana è invece un nutrito gruppo del Pd capitanato dalla senatrice salernitana Angelica Saggese, con un emendamento che punta ad obbligare, a partire dal prossimo primo giugno, tutti i produttori ad utilizzare linee di produzione dedicate esclusivamente al formaggio Dop, senza commistione con “altri preparati alimentari realizzati con il latte”. Ancora, la Lega Nord nella figura del senatore Raffaele Volpi chiede lo stanziamento di 15 milioni di euro per il parco tecnologico ‘Learning and doing-planet’ presso il polo fieristico di Brescia e di altri 10 milioni di euro per un non meglio specificato museo virtuale dei siti storici, artistici, culturali da realizzare ex novo nell’area di parcheggio Brebemi-Chiari, sull’autostrada Milano-Brescia. E se la senatrice del Pdl Anna Maria Bernini chiede lo “sbarrieramento” delle barriere architettoniche per i disabili, c’è chi ritiene che la legge di stabilità sia anche la sede adatta per regolamentare l’accesso alle “attività di spettacolo viaggiante”, ovvero ai circhi, per destinare il 10% del canone Rai alle tv locali, per consentire sconti particolari da parte dei negozi di giocattoli, per concedere fondi da 500 mila euro l’anno al Club nazionale di soccorso alpino e speleologico del Cai.

“Peggio di un film horror”, così il marito della donna uccisa a Bari

Caterina Susca-tuttacronaca

“Non avrei mai immaginato di vedere questo spettacolo. Peggio di un film horror. Hanno ucciso una donna, ma hanno ucciso anche un uomo. Posso capire un incidente, ma una cosa del genere… Non esiste una morte più balorda di questa. Che abbiamo fatto per meritare tutto il disastro che c’è? Una cosa assurda”, così il marito della vittima, Basilio De Sario in uno sfogo con gli amici e i parenti.

La vittima è Caterina Susca, di 60 anni, potrebbe  essere stata aggredita da qualcuno mentre rientrava a casa: la porta d’ingresso della villetta è stata infatti trovata socchiusa con le chiavi ancora infilate dall’esterno nella serratura. L’allarme è stato dato attorno alle 13.30. La donna è stata trovata sul pavimento dell’ingresso con il volto rivolto verso l’alto, la testa in una busta di plastica e i pantaloni semi abbassati. Gli investigatori stanno esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona.A quanto si è appreso, gli investigatori avrebbero a disposizione delle immagini dell’aggressore mentre fuggiva dalla casa dopo l’omicidio.Intanto, secondo alcune indiscrezioni, la polizia avrebbe portato in questura un uomo per interrogarlo.

Aggressore o aggredito? Il caso di presunto razzismo nel Bolognese

musicista-picchiato-tuttacronacaQualche giorno fa era circolata la notizia di un’aggressione a sfondo razzista avvenuta a Pieve di Cento, nel Bolognese, ai danni di Sourakhata Dioubate, musicista nato in Guinea e residente in Italia da 13 anni. Quella che era stata resa nota era la versione della presunta vittima ma ora ha preso parola anche il presunto aggressore, un 87enne al quale, inizialmente, era stata “abbassata l’età”: si era infatti parlato di un “anziano di almeno 70 anni”. Le due versioni sono diametralmente opposte e ora spetterà alla giustizia portare alla luce la verità alla base della vicenda. Se nella versione fino ad ora nota Dioubate aveva riportato una frattura alla mano a causa delle percosse ricevute dal suo aggressore, ora il figlio dell’anziano, Gianfranco Minardi, si è faccio prestavoce del padre raccontando come si sono svolti i fatti dal punto di vista dell’italiano. Come riporta mlon13.com, che ha contattato il figlio di Ottorino Minardi:

Il Minardi ci conferma che, da parte del padre, non vi è stata alcun tipo di aggressione, ne’ fisica ne’ tanto meno verbale e a sfondo razziale. Aggiungendo altri particolari che, se confermati da testimoni e magistratura, metterebbero totalmente in discussione la denuncia del musicista. «Erano circa le 10:30-11 del mattino, mio padre veniva dalla via del centro anziani, era appena stato in farmacia e, arrivando all’incrocio con via Gramsci, non si è fermato subito allo stop, è andato un po’ avanti. Il musicista (Dioubate, ndr) arrivava da via Gramsci in bicicletta, ma la Punto di mio padre non ha nemmeno toccato  il ciclista. Il quale è sceso dalla bici (non è caduto) lanciando la bicicletta stessa verso la macchina di mio padre, iniziando a prenderla a pugni e ad inveire contro di lui ». Continua il Minardi: «Ha iniziato a dare pugni sul cofano della macchina e a insultare mio padre, con frasi del tipo “Ecco, il solito italiano di merda”. Mentre mio padre, terrorizzato anche perchè pensava che il ciclista fosse alterato, ha cercato di dissuaderlo dal suo intento rabbioso, dicendogli “Lasciami andare, fammi andare a casa. Fatti in là, spostati, vai a casa anche te, dai”». Poi la precisazione sul legnetto “spranga”: «Solo dopo, vedendo che il musicista non si placava e non si spostava dalla strada, mio padre ha tirato fuori dalla macchina un bastoncino di legno lungo circa 30 cm, che in pratica è il piede di una sedia che lui usa artigianalmente quando va a pescare, e che lo aiuta ad alzarsi dal seggiolino quando va via. Quel legnetto, che non è ne’ una spranga ne’ un bastone di metallo come ha detto il musicista, mio padre lo ha impugnato soltanto per difendersi e per intimargli di spostarsi dalla strada per lasciarlo andare a casa. Ma non l’ha assolutamente usato contro l’uomo, l’ha solo agitato verso di lui. Non l’ha picchiato, e neppure toccato» E dal bar arriva un signore per sedare la rissa. «A quel punto dal bar, dopo aver detto più volte al musicista di fermarsi, un avventore è andato da mio padre e lo ha convinto a metter giù il bastone, placandolo e sedando la possibile rissa».E alla fine Ottorino torna in macchina e va a casa. «A quel punto mio padre, ancora impaurito e col solo pensiero di tornare a casa, ha fatto marcia indietro e se ne è andato. Senza cercare di investirlo come ha detto il musicista, e senza colpirlo»

Gianfranco Minardi ribadisce che il padre ha 88 anni (non 70 come erroneamente dichiarato nel primo articolo del Carlino), che è invalido civile e prende un sacco di medicine tutti i giorni, e che quindi non sarebbe in grado di picchiare nessuno, tanto meno un uomo così grosso come il Dioubate. Anche quando gli chiediamo se Ottorino sia mai stato razzista in vita sua, la risposta è ancor più netta: «Mai, e neanche in famiglia c’è mai stato alcun razzista». Poi ci fa riferimento ad una perizia che avrebbe effettuato alla vettura, dove sono evidenti le ammaccature sul cofano provocate – secondo il racconto del padre – dai pugni inferti dal musicista di colore, e di alcuni testimoni del bar, che potrebbero certamente confermare questa versione. E riguardo al perchè e al motivo che avrebbe spinto il Dioubate a dichiarare il falso, Minardi non sa darsi una spiegazione: «Non lo so, magari voleva farsi pubblicità, anche la conferenza stampa è stata un po’ spettacolarizzata». La chiacchierata si conclude con un Minardi affranto, di chi è certo di aver subito una grave ingiustizia: «Stavamo anche pensando di far denuncia a chi ci ha diffamato, ma non so, vedremo».

Le parole di Gianfranco Minardi trovano parziale riscontro dal gestore del bar “Caffè del Borgo”, che ci conferma che uno dei suoi clienti è intervenuto per far sì che il tutto non degenerasse, dicendo al musicista di fermarsi e andando verso Ottorino Minardi per invitarlo a rimettere in macchina il legnetto. Che, come dichiarato da un altro testimone oculare, sarebbe solamente stato impugnato, ma non utilizzato contro il Dioubate.

Come si nota, due verità contrapposte ed entrambe, in assenza della verità, possono essere aperte ad interpretazioni. Ora la palla passa alla giustizia e alla magistratura cui spetterà il compito di capire chi sia a vittima e chi l’aggressore.

Per un Allegri salvo, c’è un Delio Rossi che dice addio alla panchina!

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Un vertice lungo 5 ore e poi la decisione di esonerare l’allenatore. Così Delio Rossi dice addio alla panchina della Samp. Al vertice presente il presidente Garrone,  l’amministratore delegato Sagramola, il direttore sportivo Osti e il componente del Cda Remondini. Decisivo il post Sampdoria-Sassuolo di due domeniche fa, quando lo stesso Rossi aveva dichiarato che sarebbe stato davvero difficile far cambiare rotta alla squadra.

Il club tuttavia non ha ancora deciso il nome del suo successore, anzi si è riservato 24/36 ore per la scelta definitiva. Alla ripresa degli allenamenti, martedì pomeriggio, la squadra sarà quindi affidata al mister degli Allievi Nazionali, Francesco Pedone. I nomi in lizza comunque restano due, Mihajlovic e Zeman, con il primo, attuale ct della Serbia, in pole position. Il problema è che l’ex sampdoriano non è ancora riuscito ad ottenere il via libera dalla federazione del suo Paese, e non è soltanto questione degli impegni imminenti: venerdì a Dubai c’è la sfida con la Russia, il 19 una sgambata con una selezione di giornalisti serbi.

“Sto aspettando un segnale dalla mia federazione, visto che il contratto scade a fine anno. Vedremo cosa succede. Sampdoria e Lazio? Non è corretto parlarne”, ha detto Mihajlovic in conferenza stampa dai Balcani. All’allenatore è arrivata la proposta di rinnovo,

già rifiutata, e questo potrebbe anche portare ad un irrigidimento della Serbia, che da un punto di vista contrattuale è legittimata a non liberare il coach fino al termine del mandato.

Se le cose con Mihajlovic dovessero andare troppo per le lunghe, il nome di Zeman resta sempre attuale. Il boemo ha ancora un anno di contratto con la Roma, ma qui non dovrebbero esserci problemi. Soltanto nel caso in cui le due candidature cadessero per problemi “logistici”, entrerebbero in gioco i nomi di Corini e Reja.

Shock in Italia, il tumore colpisce quasi 1 persona su 2, 50 anni fa 1 su 20

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«Cinquanta anni fa si ammalava di tumore una persona su 20, oggi quasi una su 2» ma, nonostante questa forte crescita, rivelata da Il Mattino, l’obiettivo era e resta quello della mortalità zero.

Al primo posto secondo l’oncologo Umberto Veronesi, c’è la prevenzione e poi naturalmente la ricerca.

«Siamo progredendo, parliamo della ricerca e di un’Italia che studia, lavora e si migliora. Parliamo di un’Italia che anche politicamente deve farsi più matura per far sue queste direttrici di impegno condiviso», ha detto il Presidente Napolitano che ha partecipato come ogni anno alla giornata dell’Airc in Quirinale.

E a parlare a nome dell’Italia che crede nella meritocrazia c’è stata una giovane ricercatrice, la biofisica del Cnr di Napoli Anna Chiara De Luca, che ha lasciato l’Italia per lavorare in Scozia e ed poi tornata. «Ma tornare in Italia – ha spiegato – deve essere un’ambizione non un sacrificio» In Italia la sopravvivenza dopo 5 anni dalla diagnosi di tumore ha raggiunto il 53%, con una riduzione della mortalità in tutte le aree del Paese. Questa percentuale di sopravvivenza pone l’Italia al terzo posto in Europa, nonostante una popolazione in costante invecchiamento.

Un esempio: in Italia nel 1990 morivano 40 donne ogni 100 mila colpite dal tumore alla mammella; oggi sono 20, la metà, ha riferito il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. In totale sono 1,3 milioni gli italiani guariti dal tumore, dunque non più «il male incurabile» ma sempre più una malattia cronica. «I livelli di risposta della popolazione verso l’attività di prevenzione sono più che incoraggianti: in un anno sono state circa 1,5 milioni le donne tra i 50 e i 69 anni sottoposte a screening. I programmi di screening riducono di oltre il 45% la mortalità. Dobbiamo insegnare ai bambini e ai loro genitori che la prevenzione è un dovere e non una scelta, fa parte dei doveri civici che ognuno di noi assume nei confronti di se stesso e della società», ha aggiunto il ministro. Un appello ai buoni stili di vita condiviso con Veronesi che divide la lotta ai tumori in due grandi aree: controllare e abbattere le sostanze che nell’ambiente possono produrre tumori ed eliminare i comportamenti pericolosi.

«Serve – ha concluso l’oncologo – convincere la popolazione a partecipare a questo programma». «Ma troppe rimangono le differenze per l’accesso agli screening e in qualche caso alle cure», ha sottolineato il ministro che ha ricordato le liste d’attesa e l’appropriatezza delle prestazioni come obiettivi del Patto della salute. Il finanziamento della ricerca oncologica attraverso la ricerca corrente è valsa, dal 2008 al 2012, circa 50 milioni di euro anno; nello stesso quadriennio altri 8 milioni di euro l’anno sono stati destinati ai soli IRCCS oncologici mentre 16 milioni sono andati a tutti gli altri partecipanti (Regioni, aziende ospedaliere) ai quali il conto capitale ha destinato nell’ultimo biennio altri 6 milioni di euro anno. «L’investimento complessivo – ha quindi aggiunto – è intorno ai 55 milioni per anno per i soli IRCCS oncologici. Non sono certo le cifre che si mobilitano in paesi come gli Stati Uniti, per questo dobbiamo pensare a modi nuovi di attrarre investimenti nella ricerca che deve diventare una nostra priorità: ci aiuta infatti ad aumentare il benessere dell’Italia sia dal punto di vista della salute, sia da quello delle economie ad essa collegate».

 

Arrestati il fratello e il cugino di Tevez, rissa in disco!

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Serata con brutta sorpresa finale per il fratello e il cugino di Tevez che sono stati arrestati dopo una rissa fuori da un night club. Lo scrive ‘La Nacion’ riportando i particolari dei fatti che hanno, purtroppo, visto protagonista anche una ragazza colpita alla testa. Il fatto è avvenuto a José C. Paz: fonti del commisariato di Los Polvorines hanno confermato i nomi degli arrestati: Diego Tevez, 25 fratello dell’Apache, e il cugino Adrian. Al ‘Tornado’, nome della discoteca, si stava esibendo un cantante quando qualcosa ha scatenato la rissa. Sul fatto stanno indagando gli inquirenti.

Quella scritta su un tovagliolo che commuove anche i cuori di pietra

napkin-tuttacronacaUn uomo solo, un avventore con una Coca davanti a sè. Un cliente come se ne vedono molti, ma che quando si allontana, resta indelebile. E’ la storia di Mike a restare impressa e a commuovere. Una volta che lui è uscito da un ristorante britannico, infatti, i camerieri che vi lavorano hanno trovato sul tavolo un tovagliolino sul quale l’uomo aveva ringraziato tutto lo staff del locale per i sorrisi che erano stati in grado di regalare alla moglie. Sul biglietto che lui stesso ha vergato, ha infatti spiegato: “Questo era il ristorante preferito da mia moglie, avremmo voluto venire qui per ogni anniversario. Ho pensato di portare avanti la tradizione anche se lei è morta”.

Massimiliano Allegri salvo… per oggi!

Massimiliano-Allegri-tuttacronacaResta in bilico la panchina di Allegri, ma per il momento resiste. Almeno per oggi, visto che non si può escludere un esonero del tecnico livornese prima del ritorno a Milanello della squadra, previsto per mercoledì. Lo stesso ct, secondo alcuni amici, oggi avrebbe atteso il termine del vertice ad Arcore per scoprire che ne sarebbe stato del suo futuro, visto che alle sue spalle persiste l’ombra di Filippo Inzaghi, il primo candidato a subentrare alla guida della compagine rossonera. La sosta di campionato può risultare benefica come no: due settimane di tempo, possono dare ad Allegri il tempo per riprendere in mano il Milan, ritrovando fra l’altro giocatori importanti (Balotelli). Ma al contempo, sarebbe proprio la sosta il momento per dare spazio alla novità, SuperPippo, appunto. E questa volta la sorte del tecnico è tutta nelle mani di Berlsuconi e famiglia, visto che neanche Galliani potrà fargli da scudo. Nel frattempo, va segnalato che i nuovi uffici del Milan, nella nuovissima area del Portello, stanno per aprire i battenti. Qui si è recata Barbara Berlusconi, mentre la sede storica di via Turati sta per essere abbandonata. L’unica nota di rilievo a seguito dell’incontro, è che Inzaghi non sarebbe l’unica possibilità per sostituire Allegri: anche Devis Mangia, ex allenatore della Nazionale Under-21, potrebbe essere un’opzione. La tensione, in casa rossonera, comunque resta alta e domani potrebbe rivelarsi una giornata decisiva.

Il nuovo carburante? L’auto andrà a urina?

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Quale sarà il nuovo carburante del futuro? Forse l’urina! Per andare le auto, le barche, ma anche solo per accendere un computer o gli elettrodomestici il carburante 2.0 potrebbe davvero essere l’urina. L’innovazione arriva dalla Sardegna anche se è stata già sperimentata in varie parti del mondo, ma ora sembra davvero che il nuovo “carburante” sia perfezionato e  l’imprenditore di Gonnosfanadiga, Franco Lisci sia pronto a portare sul mercato la sua idea rivoluzionaria già presentata ad Alghero in occasione  di un convegno-mostra di Legambiente sulle innovazioni verdi.

“AAA cercasi killer che uccida il giudice che mi ha fatto arrestare”

vendetta-tuttacronacaAd agosto, un sessantenne di Santiago de Compostela era stato arrestato a seguito del tentativo di uccidere la moglie. L’uomo non era riuscito nel suo intento perchè gli si era inceppato il fucile. Arrestato su volere di un giudice donna, è uscito dal carcere con l’obbligo di non avvicinarsi alla moglie. Non avendolo rispettato, era tornato in carcere. Scarcerato dopo qualche giorno, però, l’aspirante omicida ha deciso di pubblicare un annuncio sui giornali locali per cercare un killer che, su compenso di 6mila euro, avrebbe dovuto assassinare il giudice reo di averlo fatto arrestare. Il compito della persona “assunta” era definito come “lavoro speciale”. All’annuncio hanno risposto 600 persone che solo in seguito hanno scoperto la vera natura dell’incarico. Il 60enne aveva attuato una serie di precauzioni per non essere identificato dall’aspirante killer, ma le indicazioni fornite alla polizia dai contattati hanno consentito agli agenti di individuarlo.

Crolla un muro e muore un uomo

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Un uomo è morto travolto da un muro portante dell’abitazione in cui viveva. Il fatto è accaduto a Montecchio Precalcino in provincia di Vicenza. Secondo quanto si è appreso, la vittima sarebbe un extracomunitario che pare stesse facendo dei lavori nella casa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Dueville e i vigili del fuoco.

La bici che dice addio al cestino: si ripone tutto nella ruota

bicicletta-nuovomodello-tuttacronacaE’ originale e non passa inosservato il progetto per un corso dedicato al design della bicicletta realizzato dal centro di ricerca universitario statunitense Georgia Tech. Quello che non può non catturare l’attenzione è che il cestino è stato sostituito da un vano in plastica leggera ricavato all’interno di una ruota senza raggi. In questo spazio è possibile inserire qualsiasi tipo di borsa o oggetto, fino a undici chili di peso, che resterà totalmente immobile durante il viaggio

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Shock a New York: musicista uccide i membri del suo ex-gruppo

theyellowdogs-tuttacronacaRaefe Ahkbar, ex componente de The Yellow Dogs e fondatore del gruppo, era stato cacciato con l’accusa di aver rubato soldi e strumenti musicali. Il ragazzo, in cerca di vendetta, poco dopo la mezzanotte, ha aperto il fuoco a Brooklyn, nella zona di East Willamsburg, uccidendo tre componenti della band prima di rivolgere l’arma contro se stessa. Il gesto è stato la sua vendetta per essere stato cacciato dal gruppo di origine iraniana che, partito da Teheran, alla volta di New York in cerca di successo. La polizia è giunta sul posto dopo aver ricevuto una chiamata dal quarto membro della band che è stato ferito ad un braccio. Gli agenti hanno trovato i tre cadaveri all’interno di un condominio su Maujer Street, mentre il sospetto killer si è sparato sul tetto del palazzo. Soroush Farazmand, 27enne chitarrista, è stato ucciso con un colpo di pistola e trovato con il volto a terra nell’appartamento in cui viveva con i suoi compagni. Morti anche il batterista 35enne Arash Farazmand e Ali Eskandarian, il cantante del gruppo, che si trovavano in due stanze diverse.  Non sono ancora stati divulgati dalla polizia informazioni più certe sull’accaduto.

Cessato allarme: il GOCE si è disintegrato con l’atmosfera

goce-tuttacronacaPer due giorni ci ha tenuti con il fiato sospeso ma ora è certo lo “scampato pericolo”: il satellite europeo GOCE si è disintegrato nell’impatto con l’atmosfera, senza provocare danni. Era stata l’impossibilità di prevedere esattamente data e luogo dell’impatto che aveva generato il timore che i frammenti prodotti potessero cadere su zone popolate nonostante, agli occhi degli esperti, questa potesse essere un’eventualità molto remota. Il satellite da una tonnellata è rientrato nell’atmosfera intorno alle 1,00 del mattino, orario attorno al quale aveva smesso di dare segnali. Nonostante le condizioni estreme, gli  strumenti del satellite hanno continuato a funzionare fino all’ultima orbita, registrata dalla stazione di Terra che si trova in Antartide quando Goce si trovava ad una quota inferiore a 120 chilometri. Si trovava quindi molto vicino alla zona critica chiamata Linea di Karman, situata a quota di 100 chilometri, considerata il confine tra l’atmosfera terrestre e lo spazio esterno.

Il tifone nelle Filippine: di 12 italiani non si hanno notizie

tifone-filippine-tuttacronacaMassimo Roscigno, ambasciatore italiano a Manila, ha spiegato che sono una dozzina gli italiani presenti nelle Filippine dei quali non si hanno più notizie dopo il passaggio del terribile tifone Haiyan, che con il suo passaggio ha seminato morte e devastazione. “Le persone che ci sono state segnalate o di cui ci sono state richieste notizie e che non siamo ancora riusciti a contattare sono poche unità, forse una dozzina”. E ha aggiunto: “Speriamo che si tratti solo di un problema di comunicazione”.

Interrogati dalla Nia i quattro fucilieri che si trovavano sull’Enrica Lexie

marò-tuttacronacaSono stati sottoposti ad interrogatorio con la polizia indiana quattro fucilieri Renato Voglino, Massimo Andronico, Antonio Fontana e Alessandro Conte, che il 14 febbraio 2012 si trovavano sulla petroliera “Enrica Lexie” assieme ai due marò sotto processo in India con l’accusa di aver sparato e ucciso due pescatori del Kerala. Al termine della videoconferenza, avvenuta nell’ambasciata di New Delhi a Roma, l’invitoa del governo italiano Staffan De Mistura ha detto all’Ansa: “Adesso la posizione di Latorre e Girone è stata ancor più chiarita”. Al termine delle deposizioni, i quattro si sono trattenuti con De Mistura e Carlo Sica, l’avvocato dello Stato che segue i legali indiani di Latorre e Girone. De Mistura ha spiegato che si è tratto di “una escussione dei quattro fucilieri di Marina che noi volevamo che avvenisse perché sono testimoni della difesa e perché questo è l’ultimo tassello prima di chiudere le indagini suppletive. Indagini che volevamo che avvenissero affinché fossimo nelle condizioni di difendere al massimo i due fucilieri di Marina Latorre e Girone. Noi ci sentiamo sicuri di saper come andare avanti, perché la loro posizione è chiara ed è stata ancor più chiarita oggi”. La Nia, National Investigation Agency indiana, ha voluto ascoltare i fucilieri in seguito alle perizie balistiche che hanno rivelato che i proiettili ritrovati nei corpi dei due pescatori sono compatibili con le armi di altri due sottufficiali, non con i fucili Beretta in dotazione a Girone e Latorre. E’ stato il giudice speciale individuato dalla Corte suprema indiana a incaricare l’agenzia di ricostruire la vicenda, dopo che la stessa Corte suprema aveva ritenuto non valido il procedimento giudiziario avviato a suo tempo dalla polizia e dai giudici del Kerala. I fuciliari interrogati si sono detti “assolutamente sereni e determinati” quando hanno riferito la loro versione dei fatti. Una fonte informata ha detto All’Asca che le indagini suppletive dovrebbero chiudersi “in tempi ragionevoli”, essendo quello di stamani “uno degli ultimi passaggi” prima che gli inquirenti indiani presentino i capi di accusa nei confronti di Latorre e Girone. Avrà poi inizio il processo, per il quale “da entrambe le parti c’è la volontà di una chiusura rapida”.

Dramma a Firenze: muore scivolando dal bus e sbattendo la testa

Piazza_di_San_Marco_tuttacronacaE’ morta nei giorni successivi al drammatico incidente che l’ha vista protagonista una turista peruviana di 50 anni in visita a Firenze. La donna, lo scorso venerdì, ha battuto violentemente la testa scivolando mentre scendeva la scaletta di un autobus, in piazza San Marco. La turista è stata trasportata in ospedale, mentre il bus sul quale viaggiava ha proseguito il suo viaggio, giungendo a Milano. In seguito alla morte della donna, però, il pm fiorentino Concetta Gintoli ha ordinato alla questura di Milano di svolgere accertamenti sul mezzo: è risultato in regola, con anche la tappezzeria antiscivolo delle scalette a norma. Pur non essendoci ipotesi di reato, il pm ha comunque disposto comunque l’autopsia.

Viaggio nel rituale Vodou

vodou-tuttacronacaE’ il fotografo americano Anthony Karen a presentare il suo reportage su un rituale Vodou, realizzato dopo aver conquistato la fiducia dei partecipanti recandosi spesso ad assistere ai riti e comprendendone la loro vera natura. Solo in seguito li ha fotografati. Lui stesso spiega: “Il Vodou haitiano (è giusto chiamarlo in questo modo e non voodoo termine coniato a Hollywood nel 1920) viene spesso frainteso, esistono molti preconcetti su questi rituali, un sensazionalismo che li rende ‘folcloristici’ per noi occidentali e che impedisce di vederne il reale significato”. E continua: “Il vodou ha avuto un declino subito dopo il terremoto che ha stravolto Haiti, in quanto molti attribuivano a questi riti alcuni disastri naturali occorsi negli ultimi anni. Ma recentemente i rituali hanno ripreso e gli haitiani chiedono sempre più spesso aiuto agli antenati per ottenere la forza di risollevarsi dalla sofferenza e dalla povertà”. Le immagini proposte dal fotografo ritraggono i vari passaggi del rituale, incluso il sacrificio di animali. “Il fatto di bere il sangue degli animali è un modo di rendere loro omaggio per la vita che hanno donato”. “In realtà il sacrificio esiste presso molte popolazioni: ad esempio sono stato invitato dalla tribù Lakota in South Dakota e ho assistito al rituale del Bufalo dove i presenti bevono il sangue dell’animale. Perché si crede dia forza. Il sacrificio di animali proviene da antiche tradizioni ma è solo una parte del rituale. Esiste ovviamente un lato oscuro del Vodou ma non è sempre parte del rito. In quel caso, se viene richiesto dai Vodouisti viene coinvolto il Bokor, una specie di stregone”.

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Italiano ucciso ad Acapulco: stava cenando al ristorante

omicidio-acapulco-tuttacronacaAlmeno 9 spari. Tanti sono stati i colpi scaricati addosso al 60enne Moreno Gallo mentre si trovava a cena in un locale chiamato Forza Italia. L’italiano, che viveva da oltre un anno in Messico, è stato ucciso da un uomo vestito di nero che è entrato nel ristorante e, senza alcun preavviso, ha aperto il fuoco. Gli altri clienti del ristorante sono fuggiti in preda al panico, ma nessun è rimasto ferito nel corso della sparatoria. L’accaduto, avvenuto intorno alle 21.20 locali, le 4.20 in Italia, è stato reso noto dalla procura locale. 

Il ginecologo che fotografava le parti intime delle pazienti

ginecologo-vagine-tuttacronacaUn ginecologo di Schifferstadt, in Germania, è stato condannato a tre anni e mezzo di carcere per aver fotografato e filmato di nascosto le vagine di 1.484 pazienti, creando un archivio in cui le catalogava per nazionalità di provenienza. E’ stato il tribunale di Frankenthal a riconoscere il medico responsabile di abusi sessuali e di violazione della sfera intima delle donne che erano in cura da lui. L’abitudine dell’uomo è stata scoperta da due sue assistenti,  insospettite tanto dal rumore frequente di apertura e chiusura di un cassettino posto sotto la sedia ginecologica quanto dalla posizione dello schienale sempre reclinato in posizione orizzontale. Tale posizione faceva sì che le pazienti non si accorgessero di quanto accadeva, celato alla loro vista. Le due assistenti hanno denunciato la perversione del loro datore di lavoro dopo aver scoperto una macchina fotografica digitale e parecchie foto intime. A quel punto, mentre erano in svolgimento le indagini, è venuto alla luce un archivio gigantesco con 36.146 foto intime e 62 video, immagini scattate e riprese tra maggio 2008 ed agosto 2011. Le foto venivano quindi classificate tramite i codici “thai”, “rus” e “tuerk”, per indicare la nazionalità thailandese, russa e turca delle pazienti. Durante il processo il ginecologo, che ha ammesso le sue responsabilità, ha cercato giustificazione nel fatto di aver subito abusi sessuali da bambino e spiegando che nel suo studio medico il suo “lato oscuro” aveva preso il sopravvento. Nonostante abbia dichiarato: “Mi vergogno per quello che ho fatto”, i giudici hanno respinto la richiesta della difesa di una condanna a due anni con la condizionale. Il medico sconterà così tre anni e mezzo in carcere, sei mesi in meno rispetto la richiesta della pubblica accusa.

Bimbi di 5 anni rinchiusi in gabbia a lottare: la denuncia di un fotografo

bimbi-lotta-tuttacronacaE’ stato un fotografo statunitense a decidere di denunciare quello che avviene in molte città americane, dove bimbi anche di 5 anni vengono spinti in una gabbia per lottare tra loro, spronati alla violenza e spesso incoraggiati dagli stessi genitori, che ricavano soldi dagli incontri. E’ stato il Daily Mail a spiegare che i bambini addestrati a restare in una gabbia per lottare, anche se piangono vengono esortati a tornare sul ring e a vincere in condizioni che possono essere definite senza dubbio barbare. Stando agli insegnanti di tale disciplina, le MMA (arti marziali miste) sono una lotta corretta, tanto che ogni bimbo a fine gara deve stringere la mano all’avversario, ma non prendono in considerazione il fatto che questi bambini vengono picchiati per la gioia dei loro genitori, ricavandone infortuni, commozioni cerebrali e rotture di ossa.

Baby squillo: quant’è diffuso il fenomeno? Parlano i giovani

baby-squillo-tuttacronacaSono stati 3mila i ragazzi delle medie e delle superiori che hanno partecipato a un sondaggio realizzato dal portale Skuola.net che ha portato alla luce quanto sia diffuso il fenomeno delle baby squillo. Tra i giovani, il 15% ha denunciato casi di prostituzione nel loro istituto e, di questi, circa il 30% ha avuto rapporti sessuali con loro. Tra ques’ultimi, il 25% vorrebbe avere altri rapporti. Gli intervistati, quindi, ritengono che i media non stiano ingigantendo il fenomeno: per circa 1 studente su 4, le studentesse che si prostituiscono a scuola sono davvero così tante come dicono tv, giornali e web. Tra gli oltre 500 studenti che hanno dichiarato la presenza di baby-squillo nella propria scuola, il 60% afferma che non si tratta di casi isolati: più di una studentessa chiede soldi, ricariche e capi di abbigliamento in cambio del proprio corpo. Tra i 3mila giovani contattati, il 46% ritiene o che non esista nel suo istituto oppure di non esserne lui a conoscenza,  mentre il 40% circa del campione afferma con certezza che nella propria scuola queste cose non accadono. Ma là dove si è a conoscenza della presenza del fenomeno, un 10% non disdegnerebbe un rapporto sessuale con una baby squillo.

Allo Juventus Stadium oltre ai gol… sono piovuti i rubinetti!

juve-napoli-scontri-tuttacronacaGara tanto importante in classifica quanto tesa tra i tifosi quella di ieri sera tra Juve e Napoli. Con una curva bianconera già condannata con la condizionale e che rischia una squalifica, i supporters hanno accolto i rivali di tifo a suon di “Benvenuti in Italia” e “Vesuvio, lavali col fuoco” salvo poi fare dell’ironia con uno striscione azzurro a forma di Vesuvio e con fumogeno che usciva dalla bocca del vulcano, che recitava “e ora ridiamoci sopra…Vesuvio, lavaCI col fuoco”. Come riporta il Corriere dello Sport, in seguito, dalla curva bianconera è stato lanciato il coro: “Tu sei napoletano, io no“, replicato subito dal settore partenopeo con un “Liverpool, Liverpool” che ha spinto i responsabili della Juventus Stadium ha chiedere di evitare fumogeni e cori a sfondo razzista: i presenti non l’anno presa bene, hanno fischiato l’annuncio e risposto con “Noi facciamo il c…o che vogliamo“. Ma il momento caldo è giunto dopo i 90 minuti di gioco e con il triplo fischio a sancire la vittoria juventina: alcuni tifosi partenopei tra i circa 2mila presenti hanno iniziato a lanciare oggetti contro i dirimpettai. Alcuni teppisti hanno inoltre devastato i bagni iniziando a lanciare anche pezzi di rubinetti. Il bilancio è stato di quattro tifosi della Vecchia Signora ricoverati in ospedale per contusioni.

Matrimoni in tempo di crisi: fiori finti e cibo congelato

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Un matrimonio da sogno? No, forse è un incubo! Fiori finti e cibo congelato questa l’ultima frontiera dei matrimoni in tempo di crisi. 200 invitati e un buffet che costa poco più di 4 euro a persona. Torta di quattro piani fatta in casa e vestito da sposa riciclato. Da bere lo portano gli invitati. Così Lisa Davidson è riuscita a sposarsi con meno di 1000 euro e offrire quella che, all’apparenza poteva sembrare una cerimonia da favola! Ma forse sarebbe meglio attestarsi su un numero più limitato di invitati ed eliminare i cibi congelati e i fiori finti…

La penisola in ostaggio del maltempo

maltempo-italia-tuttacronacaIl maltempo imperversa da ieri sulla nostra Penisola e ormai è innegabile: l’inverno è arrivato, tanto che anche nel Lazio sono caduti i primi fiocchi di neve. Diversi centimetri di coltre bianca si sono accumulati a Campo Staffi, località sciistica nel comune di Filettino (Frosinone), al confine con l’Abruzzo, dove ora gli operatori sciistici guardano con ottimismo alla stagione che sta iniziando. La neve è caduta anche a Campocatino, nel comune di Guarcino, dove si è formato un discreto strato bianco nella conca a 1.900 metri di altezza e ne è prevista anche per oggi. Per quel che riguarda la Sardegna, l’isola è stata lambita da venti  a oltre 90 kmh, piogge e temporali. Il maltempo ha imposto il fermo delle navi nei porti e provocato disagi e ritardi negli aeroporti e per oggi, come allerta la Protezione Civile, “si prevede il livello di moderata criticità per rischio idrogeologico localizzato sulle seguenti zone di allerta: Campidano, Flumendosa-Flumineddu e Gallura”. A Cagliari sono caduti alcuni rami di palma spezzati dal vento. Disagi anche in Friuli Venezia Giulia dove sono caduti degli alberi e sono state interrotte numerose linee elettriche in numerose zone delle province di Udine e di Pordenone a causa del forte vento. Il vento di tramontana ha superato i 100 chilometri orari. mentre a Trieste la bora ha cominciato a soffiare dalla notte e, secondo quanto rilevato dall’Osmer, ha raggiunto la velocità di 103 chilometri orari. Forti venti anche in Liguria, dove i vigili del fuoco sono al lavoro su tutto il territorio regionale per rimuovere o mettere in sicurezza alberi caduti, cavi della corrente, tegole e insegne pericolanti, finestre e infissi rotti. Nell’imperiese i danni maggiori si sono registrati a Vessalico, Dolcedo, Sanremo, Ospedaletti e Ventimiglia. In provincia di Savona la pioggia ha provocato anche allagamenti di scantinati. Ad Albenga i vigili del fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza un ponteggio in via Tiziano che stava rischiando di crollare a causa del vento e per una baracca scoperchiata in via Vadino. A Genova le chiamate sul centralino dei vigili del fuoco sono state decine e decine. In piazza dell’Annunziata il vento ha danneggiato la caldaia di un condominio provocando una tempoaraea perdita di gas.

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Il Papa della gente con il naso da clown!

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Naso rosso e sorriso divertito così Papa Francesco, definito da Today –  che riporta la notizia – “il Papa della Gente”, Bergoglio avrebbe indossato il naso finto per congratularsi con un coppia di sposini che si traveste da clown  per allietare i bambini per beneficenza.

Nuda e incappucciata: misterioso omicidio a Bari

donna-morta-bari-tuttacronacaSi è tinta di mistero la periferia di Bari, nel quartiere Torre a Mare dove, all’interno del complesso residenziale Uliveto, è stato rinvenuto il corpo di una donna seminuda, incappucciata e strangolata. Stando alle prime informazioni, la donna aveva i pantaloni abbassati mentre la testa era avolta in una busta di plastica e il cranio fracassato. Sul posto è intervenuta la polizia che sta indagando sull’accaduto.

Da paradiso a inferno… l’Amazzonia è morta?

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Anni fa ci si preoccupava per l’ecosistema dell’Amazzonia e di un territorio che pian piano si stava modificando e inesorabilmente, a causa degli interventi sbagliati dell’uomo, stava vivendo un momento drammatico. Oggi quel paradiso assomiglia molto a un inferno e sembra che quella morte annunciata ormai si in atto e sarà difficile poter tornare indietro. Proprio nei giorni in cui si tiene a Varsavia  la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, vengono divulgate le immagini aeree egli effetti devastanti della deforestazione sulla foresta pluviale amazzonica. Dopo mesi di lavoro, i fotoreporter Reuters, Nacho Doce e Ricardo Morais, hanno documentato quello che rimane del più grande polmone terrestre. Le foto mostrano intere aree divorate dagli incendi controllati (appiccati per fare spazio a coltivazioni, miniere e altri progetti), responsabili di elevate emissioni di anidride carbonica. L’agenzia spaziale brasiliana ha diffuso dei dati secondo i quali nell’ultimo anno è stato distrutto più di un terzo della foresta, spazzando via un ‘area pari a due volte la città di Los Angeles. Se queste cifre si  dovessero dimostrare esatte, verrano confermati i timori e gli avvertimenti di scienziati e ambientalisti sui rischi che corre l’intero ecosistema.

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Tensioni a Parigi! Hollande contestato sugli Champs Elysees

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Hollande e le tensioni in Francia. Sembra che di giorno in giorno, cresca il malcontento tra i cittadini europei alle prese con governi che alzano le tasse per far fronte alle richieste di un’Europa sempre più esigente, che mira solo all’austerity senza gettare uno sguardo a quelle che potrebbero essere le peculiarità dei singoli paesi che compongono lo scacchiere europeo. Risorse individuabili nel turismo, in servizi di alta qualità e non nella competitività di produzioni su larga scala dove il mercato è già saturo da tempo. Così oggi alla commemorazione dell’armistizio del 1918 e dei caduti della Prima guerra mondiale all’Arco di Trionfo, a Parigi, Hollande, è stato aspramente criticato e tra manifestanti e polizia si è arrivato allo scontro con almeno il fermo di 70 persone. Tra fischi e insulti, Hollande ha portato a termine la commemorazione prima di recarsi ad Oyonnax, al confine con la Svizzera, dove è atteso nel pomeriggio, per un omaggio ai caduti, dopo una colazione all’Eliseo con i familiari di sette militari caduti in Mali.

Il supertifone: ansia per gli italiani nelle Filippine e per la salute dei bimbi

tifone-haiyan-tuttacronacaA lanciare l’allarme per la presenza di alcuni italiani nelle Filippine, dei quali al momento non si hanno notizie, è l’ambasciatore italiano Massimo Roscigno: “Ci sono dei cittadini italiani di cui non si riescono ad avere notizie e che risultano impossibili da contattare”.  ​All’Adnkronos ha spiegato: “Di alcuni sappiamo esserci probabile presenza in quelle zone ma ancora non abbiamo avuto modo di contattarli, perchè i collegamenti sono interrotti, ed è difficile raggiungerli”. Ma non sono solo i silenzi dei nostri concittadini a destare preoccupazione, nelle Filippine devastate dal tifone Haiyan si cerca di portare aiuti anche ai 4 milioni i bambini colpiti dalla tragedia. Al riguardo, l’Unicef sta accelerando l’invio di aiuti d’emergenza. “Vista la drammatica situazione, abbiamo deciso di aprire una campagna di raccolta fondi a favore dei bambini”, annuncia il presidente dell’Unicef Italia Giacomo Guerrera, che rivolge “un appello a tutti: è possibile donare tramite il sito unicef.it e i consueti canali”. Gli aiuti sono già stati mobilitati e il Rappresentante Unicef per leFilippine Tomoo Hozumi ha spiegato: “Stiamo facendo più in fretta possibile per procurarci aiuti essenziali per i bambini che stanno sopportando il peso di questa crisi. Raggiungere le zone più colpite è molto difficile; l’accesso è limitato a causa dei danni provocati dal tifone alle infrastrutture e alle comunicazioni, ma stiamo lavorando giorno e notte per trovare modi per rendere disponibili più rapidamente gli aiuti per i bambini, non appena le condizioni lo consentiranno”. Non solo cibo, l’Unicef si sta preoccupando anche di fornire kit sanitari e le spedizioni partite dalla Unicef Supply Division di Copenaghen stanno arrivando anche compresse per la depurazione dell’acqua, sapone, kit medici, teloni. I bambini che sono sfuggiti alla terribile violenza di Haiyan hanno bisogno di assistenza urgente. “L’Unicef sta facendo tutto il possibile per raggiungere questi bambini, il più rapidamente possibile con aiuti essenziali, per proteggere la loro salute, la loro sicurezza e il loro benessere nei difficili giorni a venire” ha ricordato il Rappresentante Unicef per le Filippine Hozumi. Nel frattempo, il governo delle Filippine ha lanciato un appello alla calma nelle zone devastate dalla furia del tifone Haiyan dove ieri si stanno registrando saccheggi ed assalti agli aiuti. “Il governo nazionale prenderà temporaneamente il controllo su quelli locali e nominerà persone agli incarichi rimasti vacanti”,  ha detto il presidente Benigno Aquino. Haiyan, nella sua corsa, ha intanto raggiunto anche il sud della Cina, dove almeno quattro persone sono morte e decine sono date per disperse e sul Vietnam. L’ agenzia Nuova Cina riferisce che le scuole sono rimaste chiuse per precauzione nelle città di Beihai, Qinzhou e Fangcgenggang, mentre le precipitazioni continuano. In totale circa mezzo milione di cinesi hanno subito la furia del tifone che ora si è ridotto di intensità ed è stato «declassato» a tempesta tropicale.

Lo Stato deve risarcire i parenti delle vittime, lo dice una direttiva europea

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Anche se si tratta di un femminicidio e il killer non può risarcire la famiglia della vittima, sarà lo stato italiano a dover risarcire. 80mila euro ora saranno versate ad Anna Maria Giannone, madre della giovane di 22 anni, Jennifer Zacconi,  uccisa al nono mese di gravidanza dal compagno Lucio Niero e sepolta in una buca a Olmo di Martellago, nel Veneziano. Palazzo Chigi è stato condannato al risarcimento dal giudice di Roma in base alla direttiva europea che prevede che, se il colpevole di reati intenzionali violenti, non è in grado di di risarcire il danno questo dovere spetta allo Stato. Nieri, infatti, condannato a 30 anni di carcere e a 80mila euro di risarcimento alla madre di Jessica e 85mila euro ad altri suoi familiari, non può liquidare la somma. Da qui la richiesta del tribunale civile di Roma. Il risarcimento, però, spetta solo alla madre, non al nonno.

 

Moana Pozzi, il mistero s’infittisce: le foto strappate

moana-pozzi-tuttacronacaContinua a infittirsi di particolari il mistero sulla morte di Moana Pozzi e ieri, a Domenica Live, Debora Attanasio, segretaria storica dell’agenzia diva Futura, ha aggiunto un nuovo tassello, si tratta di quattro foto, strappate, sul retro di ognuna delle quali compaiono delle scritte, vergate dalla mano della stessa Pozzi: “disintegrare”, “non mi piace”, “tagliare all’altezza del braccio”. Spiega la segretaria: “Moana è morta nel settembre del 1994 e io ho lavorato lì dentro fino al 2001. Quelle foto le ricordo bene perché erano venute davvero male, ed erano intere fino a quando sono rimasta lì. In dieci anni non ho mai visto in giro queste copie strappate, saltate fuori solo ora che Riccardo è morto ed Eva Henger, sua moglie, sta riordinando l’archivio personale. E se Moana fosse ancora viva e le avesse strappate di recente, senza che Riccardo abbia fatto in tempo a disfarsene, colto dal peggioramento della malattia?”. Assieme all’ex segretaria, in studio anche Eva Henger e il giornalista Marco Gregoretti, indagatore dei misteri di Moana. Sempre nel corso della trasmissione è stato anche commentato un filmato in cui Schicchi veniva intervistato pochi minuti dopo l’annuncio della morte di Moana, dove appariva troppo tranquillo. “Non avevo mai visto questa intervista, in quei giorni il dolore ci aveva travolti e non si guardava molta tv. Schicchi andava in coma diabetico per ogni dispiacere che gli capitava: vederlo così compassato quando la sua artista più famosa e grande amica era appena morta è davvero bizzarro”.

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La ripresa che non ci sarà e la crisi del commercio!

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«Il 2014 non sarà certo l’anno di una ripresa sostanziale», il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio,  nel suo intervento nella giornata di mobilitazione nazionale per la legalità, ha parlato di abusivismo, contraffazione e della crisi che per le imprese continua a farsi sentire ancora molto forte. «Non sarà l’anno della ripresa — ha aggiunto Sangalli — anche per gli effetti di una legge di stabilità, che se non verrà corretta in parlamento, lascerà di fatto irrisolti i problemi strutturali della nostra economia, e soprattutto non avvierà quella stagione di riforme che auspichiamo da tempo». Poi l’intervento di Sangalli si è occupato di legalità: «Sette esercizi su 100 sono abusivi — ha spiegato — nei mercati ambulanti del Mezzogiorno si arriva a un abusivo su tre. Siamo in una situazione di allarme rosso e chiediamo, dunque, tolleranza zero contro ogni forma di illegalità».

Come spiega il Corriere della Sera:

Confcommercio ha realizzato infatti un’indagine su dati Istat e Censis che ha analizzato i riflessi economici dei mercati irregolari. Si tratta di «stime per difetto», ha fatto sapere l’associazione secondo cui a causa dell’illegalità rischiano di sparire 43.000 negozi regolari all’anno, insieme a 79.000 lavoratori. Lo studio, presentato dal direttore Ufficio Studi Confcommercio, Mariano Bella, evidenzia inoltre che il fatturato sottratto al commercio al dettaglio legale nel 2013 dovrebbe attestarsi a 8,8 miliardi di euro, pari al 4,9% del fatturato regolare. Il dato dell’illegalità nel commercio, ha spiegato Bella, «è molto superiore al Sud e nelle Isole rispetto al resto del paese». Riguardo al settore turistico, bar e ristoranti, nel 2013, il fatturato abusivo nel 2013 dovrebbe attestarsi a circa 5,2 miliardi, il 10% del volume d’affari del settore ( con rischio sopravvivenza per 27.000 imprese e 106.000 occupati regolari).

«Tanti imprenditori — ha aggiunto Sangalli — abituati da sempre a rimboccarsi le maniche hanno, lasciatemelo dire, incredibilmente ancora fiducia. Non chiedono allo Stato di lavorare per loro ma si meritano, e noi lo chiediamo a gran voce, una vita decisamente più facile, meno onerosa e più sicura nell’esercizio delle loro attività».

La risposta del ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, a Roma per l’inaugurazione dell’anno di studi 2013/2014 della Scuola di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza non si è fatta attendere: «Dopo una grave e prolungata crisi l’attività economica dell’Italia si sta stabilizzando e il paese si sta avviando ad una graduale ripresa. Nel 2014 — ha aggiunto — la dinamica del prodotto è stimata pari all’1,1%. A partire dal 2015 la crescita del Pil si porterebbe sui livelli vicini al 2%». Per quanto riguarda la legge di Stabilità il ministro è stato chiaro. «Non abbiamo a disposizione soluzioni semplici per reperire ulteriori risorse e concedere sgravi fiscali più ampi — ha detto —. Ora spetta al parlamento approvare la legge apportando quei miglioramenti considerati necessari nel rispetto dei saldi. L’elevato numero emendamenti non ci spaventa».

Il turista armato di katana a Napoli: gli serve per difendersi dai ladri di Rolex

katana-napoli-tuttacronacaE’ un noto ingengere di Freiburg, in Germania, ed ha scelto Napoli per trascorrere una vacanza. Difficile confonderlo con i tanti turisti che si recano nel capoluogo campano: l’uomo, infatti, invece di essere “armato” di macchina fotografica, girava con una katana, lunga un metro e ben affilata. Sono stati i carabinieri a fermarlo al santuario di Pompei e a denunciarlo per per possesso illegale di arma bianca, intervenendo prima che, questo il timore, potesse mettere a rischio l’incolumità dei turisti e dei pellegrini presenti sul sagrato. Ma l’uomo ha spiegato ai militari che la spada giapponese non era uno strumento d’offesa quanto di difesa: gli serviva contro gli scippatori di Rolex. “Poiché sono in vacanza a Napoli, dove pernotto – ha detto – ho pensato di difendermi con la katana dagli scippatori di Rolex”.

Alla resa dei conti c’è l’accordo Pd- Pdl sulle pensioni

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L’accordo è stato trovato e l’indicizzazione al 100%, quindi adeguare totalmente al costo della vita le pensioni fino a 3 mila euro lordi al mese sarebbe possibile, anzi auspicabile e fortemente voluto sia dal Pd che dal Pdl. Ma il blocco automatico lasciato sulle pensioni che superano quella soglia non potrebbe essere oggetto di ricorso?  Il Corriere della Sera spiega l’accordo raggiunto:

L’intesa Pd Pdl, a questo punto con l’ok di Letta, prevede la rivalutazione completa per tutti gli assegni al di sotto dei 3 mila euro. Il punto, come sempre, è dove trovare le risorse. Ed è qui che la questione si complica. Il Pd propone di togliere qualcosa ai pensionati più ricchi, abbassando l’asticella già fissata per il nuovo contributo di solidarietà, la tassa aggiuntiva che torna con una nuova veste giuridica dopo la bocciatura da parte della Corte costituzionale. Scatterebbe non più sopra 150 mila euro, come nel testo uscito da Palazzo Chigi, ma sopra 90 mila. Il Pdl, invece, vorrebbe prendere i soldi da altri voci e infatti conferma le sue proposte sulla rottamazione delle cartelle esattoriali e sull’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie. E il presidente del consiglio? «Intervenire sulle pensioni d’oro è un fatto utile che va fatto, ma simbolico che porterà poco in cassa», dice sempre su Rai uno.

Vale la pena di ricordare che le pensioni Inps superiori ai 90 mila euro lordi sono in tutta Italia appena 35 mila. Anche se è vero che la piramide del nostro sistema è clamorosamente sbilanciata, come confermano una serie di dati Istat, forse non a caso rilanciati proprio ieri, alla vigilia della discussione in Senato. Il 5% degli assegni più ricchi costa allo Stato quasi quanto il 44% di quelli più poveri. Con altri numeri: per le 861 mila persone che hanno un assegno superiore ai 3 mila euro lordi al mese la spesa complessiva è di 45 miliardi di euro l’anno. Per i 7,3 milioni di pensionati che si fermano invece al di sotto dei mille euro al mese, sempre lordi, l’esborso totale è di poco superiore: 51 miliardi di euro.

Inoltre sembra che ci sia anche la volontà, di esentare dall’Irpef i redditi inferiori ai 12 mila euro attraverso due emendamenti però di tenore diverso:  uno proveniente dalle file del Pdl (prima firmataria Anna Cinzia Bonfrisco), l’altro da quelle del Pd (primo firmatario Giancarlo Sangalli).

E’ entrata in funzione l’ovovia sul ponte di Calatrava: terminata la lunga attesa

ovovia-calatrava-tuttacronacaE’ stato inaugurato già nel 2008 il ponte della Costituzione, ideato da Santiago Calatrava e che molto ha fatto discutere. Oggi, a distanza di cinque anni, è finalmente entrata in funzione l’ovovia, la cui messa in uso è stata a lungo attesa e per la quale si è speso 1.8 milioni di euro, il doppio di quanto previsto inizialmente. Negli ultimi mesi erano state compiute le varie verifiche e la sua apertura è avvenuta in sordina. L’ovovia, che resterà in funzione tutti i giorni dalla 8 alle 22, è riservata alle persone con disabilità, alle donne in gravidanza, agli anziani con problemi di deambulazione e al trasporto di passeggini con bimbi piccoli. Per utilizzarla è necessario utilizzare i  videocitofoni posti ai due lati del ponte, a piazzale Roma e nell’area stazione ferroviaria, collegati alla sala operativa che gestisce anche il People Mover, il trenino che collega piazzale Roma alla Marittima e Tronchetto.

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L’intervista alla baby-squillo! Ieri a Domenica Live…

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Ieri a Domenica Live è stata intervistata una baby squillo. Una ragazza che tre anni fa era entrata in un brutto giro e che racconta quali sarebbero gli interessi e le perversioni dei clienti che richiedono una minore:  “Solitamente i clienti vogliono le minorenni perché hanno la loro innocenza, la loro freschezza e le possono usare come un oggetto. A me, molti dei clienti, di età compresa tra i 18 e i 70 anni, anche padri di famiglia che non vanno d’accordo con la moglie o che lo fanno solo per un divertimento, mi chiedevano addirittura delle perversioni, di fare i bisogni nella loro bocca, oppure addosso a loro…”.

A volte ritornano: lo scandalo del calcioscommesse

calcioscommesse-tuttacronacaLa procura di Cremona torna a puntare il dito sui campi da calcio e si ricomincia a parlare di calcioscommesse. Due anni non sono bastati a ripristinare la legalità sui rettangoli di gioco e ora ci sono nuovi indagati, “con dirigenti e tecnici” di prima fascia in contatto con criminali che in cambio di risultati esatti sulle gare “pretendono somme dell’ordine delle centinaia di migliaia di euro a partita”.  E’ stata la stessa procura che aveva scoperto lo scandalo a notificare una nuova proroga di indagini  a 41 persone, tra calciatori e dirigenti. Omissati, al momento, i nomi. Il pm Fabio Saponara, che affianca il procuratore Roberto Di Martino nell’indagine, scrive: “Le investigazioni sono molto complesse perché hanno per oggetto molti fatti tra loro collegati: si indaga sulla manipolazione di circa 110 partite e gli indagati sono più di 150”. Ma non si guarda solo all’Italia, sono infatti partite anche una serie di rogatorie all’estero, non solo per capire i movimenti dell’associazione criminale che partendo da Singapore e da Tan Set Eng, passando per i Balcani con il gruppo degli Zingari di Hrystian Ilyevki, è arrivata in Italia per truccare i campionati. Quello a cui si mira è intercettare i movimenti di denaro. Torna in auge anche il nome di Stefano Mauri, contro il capitano della Lazio sarebbero “emersi ulteriori indizi, rispetto all’originaria richiesta di misura, costituiti da ulteriori collegamenti con indagati di grande spessore, recentemente iscritti”. “In particolare – continua il pm Saponara – molto recentemente è stata depositata una corposa informativa, con la quale sono stati denunciati numerosi nuovi indagati ed è stata evidenziata la manipolazione di altre partite, alcune delle quali riferibili all’ultimo campionato. Quindi l’attività di manipolazione è ancora in corso”. “Sono stati identificati – continua la procura – alcuni personaggi che tenevano i contatti tra il sodalizio e dirigente delle squadre si serie A. E sono in corso di accertamento i legami di questo soggetto in riferimento alla manipolazione delle partite, con accertamenti fondamentali sui tabulati”. Per il 10 dicembre, inoltre, è in calendario l’incidente probatorio durante il quale verranno aperti circa 200 apparecchi informatici sequestrati in più di due anno di inchiesta a tutti gli indagati. Quattro periti che avranno altrettanti mesi di tempo per tirare fuori tutto il materiale importante per l’indagine, compresi i messaggi e le mail cancellate.

L’associazione della Kyenge. Secondo Libero, gli ambulatori sono fantasma

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E’ il quotidiano Libero a puntare il dito contro il ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge e in base alle testimonianze raccolte dal quotidiano, ci sarebbero almeno dei chiarimenti che il ministro potrebbe dare riguardo all’associazione di volontariato Dawa, a Lubumbashi, paese natale della Kyenge. Libero scrive:

[…] C’è un consigliere, Zeffirino Irali, che in questi mesi ha raccolto numerose resoconti e ha realizzato un dossier sulle attività di Dawa. Un piccolo libro nero di cose non fatte o fatte male.
All’interno diverse testimonianze dirette di volontari e collaboratori della Kyenge. Libero ha incontrato con Irali diverse di queste persone e ha ascoltato le loro storie. C’è la funzionaria della Provincia sposata con un cittadino congolose, c’è la pensionata, c’è il professore universitario. Ma soprattutto c’è l’infermiera che ha lavorato nello stesso ambulatorio di Kyenge per molti anni. Tutta gente che, cedendo ai cliché, potremmo definire impegnati e di sinistra. E tutti, per usare un eufemismo, sono rimasti molto delusi dall’attività dell’associazione.

Ma chi c’è dietro a questa onlus? È praticamente un’organizzazione a conduzione famigliare: il presidente di Dawa è Franca Capotosto, amica personale di Kyenge, il «responsabile relazione esteri e comunicazione» è il marito di Kyenge, Domenico Grispino; la «responsabile arte e e cultura» è sua cognata, la preside di scuola media Maria Teresa Grispino; il revisore dei conti è l’altro cognato, il farmacista Gianni Mazzini. Su Facebook la pagina dell’associazione ha un unico amministratore: il ministro Kyenge. Sul sito Internet si legge: «Dawa (magia, medicina, star bene in lingua swahili) è un’associazione non profit nata nel 2002» e che «concentra maggiormente i suoi sforzi nella Repubblica Democratica del Congo», Paese natio della Kyenge. In particolare a Lubumbashi, la seconda città del Paese, e nel villaggio dove il ministro è nato. A leggere Internet, l’iniziativa più concreta risale al 2006: «Cene di beneficenza per il trasporto di un container e di un’autoambulanza». In effetti il carico prende il volo nel 2007 e i giornali locali strillano entusiasti: «Una delegazione di 12 reggiani guidati da due primari dell’arcispedale Santa Maria Nuova e composta da medici, farmacisti, biologi, infermieri, un geometra e un ingegnere sta partendo alla volta della Repubblica democratica del Congo». La squadra dovrebbe inaugurare una nuova struttura sanitaria: «L’ingegner Domenico Grispino (marito di Kyenge ndr) è il responsabile del pro- getto per la costruzione di un ospedale all’interno del parco Kundelungu» scrive il giornale. E Kyenge sul quotidiano «ricorda di destinare il 5 per mille all’associazione che possiede». Di seguito, per i lettori, il codice fiscale. Sin qui tutto regolare. Peccato che in Congo le cose cambino e almeno metà dei partecipanti alla missione torni in Italia inorridita. Gli altri, a onor del vero, sono quasi tutti parenti della Kyenge. Con i nostri testimoni approfondiamo il racconto di quel viaggio. A partire dall’acquisto dei biglietti aerei.

Sul punto le versioni raccolte da Libero combaciano. «Avevamo trovato tariffe inferiori ai mille euro, ma Kyenge ci disse che ci avrebbe pensato lei» dichiara Manuela, professione infermiera. I volontari sono certi di risparmiare e invece il prezzo lievita sino a 1.200-1.400 euro a cranio. I malcapitati non capiscono, ma si adeguano. Nel frattempo, grazie alle cene di finanziamento, vengono riempiti due container di materiale, compresa un’ambulanza. Il trasporto viene organizzato da una zia di Manuela. Il percorso previsto è Sassuolo-Bruxelles- Kinshasa. In Belgio vive una delle tante sorelle di Kyenge. E qui avviene il primo disguido, visto che uno dei due cassoni d’acciaio non riesce a partire. Le cose peggiorano in Africa. «Avevo chiesto sei mesi di aspettativa per questa esperienza. Avrei dovuto occuparmi di seguire l’apertura di un poliambulatorio» avverte l’infermiera. «Ho rifatto i bagagli appena ho capito la situazione. Là non c’era proprio nessuna struttura da avviare». A Lubumbashi, all’interno di una delle proprietà dei Kyenge, i volontari trovano solo un «Centre maternité Kyenge»: «Un vero disastro. Non c’era un generatore elettrico, non esisteva il pavimento, i lettini erano praticamente inservibili. In più venivano usati due soli strumenti per quindici donne per volta e la luce era quella delle candele. Condizioni estreme in cui era impossibile operare».

Bruno, docente universitario di origini straniere ed ex collega di Kyenge, rincara: «Ho portato con me dall’Italia due ostetriche, ma quando sono entrate per poco non vomitano, non sono riuscite a continuare perché la situazione era atroce. Non ho mai visto una cosa simile in vita mia e ho girato abbastanza». In quei giorni vengono organizzate due cene di finanziamento. La prima si svolge al villaggio Kyenge, quello dove è capotribù il padre del ministro, Kikoko, un omone vestito con scettro e pelle di leopardo, mise che ha sfoggiato, tra lo stupore generale, pure a Modena in occasione di una visita specialistica. Esborso per la serata 60 dollari a testa. Una cifra così alta che alcuni volontari danno forfait. «L’altra cena è stata organizzata dal Rotary locale e costò ai partecipanti addirittura 100 dollari» assicura Mariangela, funzionaria della Provincia.

Ma l’episodio che lascia esterrefatti diversi partecipanti è un altro. Uno dei volontari, Antoine, cittadino congolese trapiantato in Italia, in quei giorni si fa raggiungere da alcuni parenti residenti a Kinshasa. A spese loro. La madre viene visitata da Kyenge. Poi si avvicina al figlio: «Mi servono dieci dollari». Come dieci dollari? Domanda il giovane, cercando spiegazioni. I testimoni sostengono che Kyenge, senza batter ciglio, avrebbe replicato: «Certo. Devono imparare a pagare, se no pretendono tutto gratis». I presenti in linea di principio avrebbero potuto pure essere d’accordo, ma ancora oggi si domandano dove siano finiti quei soldi, avendo loro partecipato all’impresa a titolo completamente gratuito. Anche perché dell’ospedale nessuno di loro ha più avuto notizie. Neppure dal sito Dawa. «Non mi risulta che sia stato realizzato. Il nostro sforzo socio-sanitario non è andato a buon fine nonostante il padre della Kyenge avesse molte conoscenze» ammette Bruno. La cui delusione è doppia. Infatti in quella sfortunata trasferta aveva il compito di realizzare un gemellaggio con l’ateneo congolese per scambi universitari. «Per questo incontrai con Kyenge le autorità della provincia di Lubumbashi, il presidente della facoltà di medicina, firmai una convenzione. Cécile mi disse che si sarebbe occupata personalmente di tenere i contatti con la controparte congolese. Dopo sei anni sto ancora aspettando, nonostante i contratti firmati, l’inizio di quello scambio. Anche in questo caso, è andata buca». Non alla signora Kyenge che, grazie a quella sua attività non profit, si è fatta un nome ed è diventata ministro della Repubblica italiana.

Chiaramente queste sono solo testimonianze che andranno verificate e approfondite, sia  per confermare che invece  tutti gli obiettivi sono stati raggiunti, sia – nel caso in cui ci fossero ancora cose non andate a buon fine o in itinere – per  collaborare a dare loro un nuovo impulso. Ma, se le testimonianze venissero confermate, come mai in questa bella iniziativa di solidarietà ci sarebbero stati così tanti rallentamenti e così tanti impedimenti che non avrebbero permesso una gestione capace di portare conforto e sollievo a un popolo che da sempre lotta contro la povertà e i mali che ne derivano?

New York si dà all’azzardo

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New York scommette sul gioco d’azzardo e cerca di far cassa con i casino. D’altra parte il Colorado sta finanziando la costruzione di scuole attraverso la tassa sulla marijuana, quindi la Grande Mela ha scelto di puntare su sette nuovi casino.

La scommessa dei newyorkesi sui nuovi casino’ e’ una vittoria per il governatore Andrew Cuomo, che ha spinto l’approvazione dell’emendamento alla costituzione per casino’ stile Las Vegas non-indiani per finanziare programmi sociali. La misura e’ stata approvata con il 57% dei voti a favore e il 43% dei voti contrari. ”Da quando ho assunto l’incarico, la mia amministrazione si e’ concentrata sul rilancio dell’economia dello stato e il voto” sui casino’ ”apre la strada alla creazione di nuovi posti di lavoro e a un aumento del turismo” afferma Cuomo.

E l’agenzia di rating Moody’s è d’accordo: i casino avranno un effetto positivo sull’economia dello stato, potenzialmente migliorandone il rating. Fra gli altri referendum c’è anche l’addio allo stadio Astrodome di Houston, gioiello tecnologico quando ha aperto nel 1965 e che ora verra’ probabilmente demolito, con gli elettori che hanno bocciato la sua trasformazione, tramite l’emissione di bond, in un grande spazio convention.

Ore contate per Allegri? Intanto Crudeli se la prende con tutti!

milan-tuttacronacaNon aveva nulla da dire, ieri, Tiziano Crudeli, durante un match, Chievo-Milan, la cui unica azione si è risolta con un “palo di Robinhooooo!” In compenso, attaccato su più fronti in studio, ha risposto con la solita enfasi a tutti coloro che gli si rivolgevano. Ma se per il telecronista non è il migliore dei momenti, Massimiliano Allegri se la passa anche peggio e le prossime ore potrebbero essere decisive per lui. Ad avere l’ultima parola, come sempre in queste occasioni, sarà il presidente e Berlusconi ha paura che il tecnico non sia più in possesso della freddezza necessaria per portare la squadra fuori dalla crisi. Quello che dovrà analizzare, non solo con Galliani ma anche, probabilmente, durante il tradizionale pranzo del lunedì con i suoi figli, sono i vantaggi e gli svantaggi di un cambio. Il destino del livornese sarà eventualmente legato ai risultati da qui fino alla sosta natalizia, in caso di risultati ancora insufficienti per lui non ci sarà più via di uscita. Con una giornata di sosta in campionato dovuta agli impegni della Nazionale, c’è tempo per riflettere ma sembra che ci sia solo un nome da prendere in considerazione, quello di Filippo Inzaghi, che riscuote successo con la primavera e che, anche se da giocatore, conosce la pressione della vigilia degli incontri importanti. Come quello che attende i rossoneri il 26 novembre, quando incontreranno il Celtic.

Bulli al centro commerciale a Roma, pietre contro le auto

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Prima gli insulti, poi i sassi. Sei ragazzi, tutti minorenni, sono stati denunciati per   attentato alla sicurezza dei trasporti e quattro di essi anche per aver fornito false generalità a pubblico ufficiale. Una gang di baby bulli che ieri è stata fermata dalle forze dell’ordine al centro commerciale La Romanina, di Roma. Un primo intervento era stato tentato dalla guardia giurata del complesso che aveva redarguito i ragazzi, ma poi le offese e il disturbo ai clienti era continuato e così la guardia aveva chiamato il 113. Gli agenti erano arrivati e avevano identificato i 6 componenti della baby gang e poi li avevano ammoniti verbalmente.  Più tardi, attraverso il sistema di videosorveglianza a circuito chiuso i ragazzi erano stati notati su una delle rampe d’accesso mentre lanciavano sassi sulle auto in sosta nel parcheggio  del centro commerciale o in transito nella vicina strada di scorrimento veloce. Immediatamente i poliziotti sono tornati sul posto e qui, dopo aver visionato il filmato, hanno fermato i giovanissimi e li hanno accompagnati in ufficio. Dovendo affidare i giovani ai genitori, in quanto minorenni, gli agenti hanno nuovamente chiesto loro le esatte generalità e a quel punto è emerso che alcuni di loro avevano precedentemente dato nomi falsi.

Mistero in Germania, bimbi morti nella vasca da bagno

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Avevano 4 e 6 anni i bimbi trovati morti in una vasca da bagno di un  appartamento nella città di Kassel. I due piccoli si trovavano nella casa del padre, un uomo di 47 anni, che sostiene di aver trovato i figli morti al suo rientro a casa, ogni tentativo di rianimarli sarebbe stato vano. la versione non ha convinto gli inquirenti.

Nel fango con tutte le ruote: Wisdom e la sua Porsche

porche-fango-tuttacronacaSe la cava meglio sull’erba del campo il difensore del Liverpool e dell’Under-21 inglese Andre Wisdom. Se il calciatore può fare affidamento suoi suoi piedi, infatti, sembra non valga lo stesso per le quattro ruote. Come dimostrano le foto della sua Porsche Panamera Turbo da 500 cavalli immersa nel fango. Wisdom, infatti, ha pensato bene di usare l’auto per attraversare un guado, senza pensare che non si tratta di un fuoristrada…

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Prestazione sessuale in cambio di sconto sull’affitto, l’altra faccia della Germania?

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Vuoi lo sconto? L’ultima frontiera tedesca, almeno a quanto affermano alcune studentesse, sarebbe dare in cambio una prestazione sessuale. La 18 enne Nelly stava cercando una stanza a Berlino: “Ho trovato un’offerta su internet, secondo la quale uno studente cercava un coinquilino. Quando sono andata per vedere al stanza mi ha aperto la porta un 50 enne dicendomi che c’era posto sì, ma solo nella sua camera da letto”. Questo non è l’unico caso, come mostra il video di Taff. L’affitto da 300 euro al mese cala magicamente fino ad arrivare a 50 euro se le studentesse sono in intimità con il proprietario. E’ questa l’altra faccia della Germania?

 

L’arcobaleno nel cielo di Roma

arcobaleno-roma-tuttacronacaLa Capitale nella morsa del maltempo, con pioggia, forti raffiche di vento e temperature in calo. E’ stato così per tutto il week-end ma il maltempo ha anche fatto un dono speciale a chi si trovava a Roma: domenica è infatti apparso in cielo un arcobaleno che ha catturato gli sguardi dei cittadini.

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