Un morto e un ferito grave: slavina a Campo Imperatore

campo_imperatore-tuttacronacaDue fratelli sono stati travolti da una slavina caduta a Campo Imperatore, in Abruzzo. Stando alle prime informazioni, uno dei due ha perso la vita mentre i soccorritori sono riusciti ad estrarre vivo il fratello, che però ora vesserebbe in gravissime condizioni. Sul posto stanno operando il soccorso alpino, il 118, i vigili del fuoco e la polizia. Si cercano eventuali altri dispersi.

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Crolla un pavimento a Lecce, un morto e un disperso

crollo-pavimento-tuttacronacaUn’abitazione fatiscente utilizzata da due clochard, un uomo e una donna, come riparo. Una pavimentazione che improvvisamente cede. I due occupanti di una casa a Lecce sarebbero così precipitati in una cisterna. La coppia in un primo momento risultava dispersa ma gli ultimi aggiornamenti parlano di un corpo riaffiorato dall’acqua della cisterna.

Frana in un campeggio: nove morti tra cui alcuni bimbi

frana-el-rodeo-tuttacronacaDue bimbi, di 4 e 6 anni, un adolescente e una anziana sono tra le nove vittime di un terribile temporale in Argentina, nella cittadina di El Rodeo, nella provincia di Catamaraca. Alcune delle vittime si trovavano in campeggio, volevano assistere ad un concerto, annullato per il maltempo, mentre altri corpi sono stati trovati in zone circostanti. La forte pioggia ha provocato lo straripamento del fiume Ambatquel che a sua volta ha provocato una frana con pietre anche grandi come auto. In questi giorni, nella località argentina, si sta svolgendo il Festival de la Flor, durante il quale doveva esibirsi Abel Pintos: l’artista è stato impossibilitato a lasciare la zona a causa dei danni provocati dal temporale. Le forze dell’ordine stanno ancora cercando otto dispersi nella cittadina argentina mentre il giornale El Clarin parla di oltre 200 persone evacuate.

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Erano in campeggio, volevano assistere ad un concerto, annullato per il maltempo, quel temporale violentissimo che ha travolto le loro tende e provocato la morte di nove persone tra cui alcuni bambini. A farlo sapere sono state le forze dell’ordine che stanno ancora cercando i dispersi nella cittadina argentina di El Rodeo, nella provincia di Catamaraca. Il giornale El Clarin parla di almeno 200 dispersi. La tragedia è avvenuta ieri, ma i soccorritori sono ancora al lavoro.  – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/aregntina-frana-campeggio-morti-bambini-29cefd17-e973-4963-af31-f1a4e13aa6f5.html#sthash.KqsVma1D.dpuf
Erano in campeggio, volevano assistere ad un concerto, annullato per il maltempo, quel temporale violentissimo che ha travolto le loro tende e provocato la morte di nove persone tra cui alcuni bambini. A farlo sapere sono state le forze dell’ordine che stanno ancora cercando i dispersi nella cittadina argentina di El Rodeo, nella provincia di Catamaraca. Il giornale El Clarin parla di almeno 200 dispersi. La tragedia è avvenuta ieri, ma i soccorritori sono ancora al lavoro.  – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/aregntina-frana-campeggio-morti-bambini-29cefd17-e973-4963-af31-f1a4e13aa6f5.html#sthash.KqsVma1D.dpuf
Erano in campeggio, volevano assistere ad un concerto, annullato per il maltempo, quel temporale violentissimo che ha travolto le loro tende e provocato la morte di nove persone tra cui alcuni bambini. A farlo sapere sono state le forze dell’ordine che stanno ancora cercando i dispersi nella cittadina argentina di El Rodeo, nella provincia di Catamaraca. Il giornale El Clarin parla di almeno 200 dispersi. La tragedia è avvenuta ieri, ma i soccorritori sono ancora al lavoro.  – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/aregntina-frana-campeggio-morti-bambini-29cefd17-e973-4963-af31-f1a4e13aa6f5.html#sthash.KqsVma1D.dpuf

Crolla un palazzo in costruzione in Brasile: dispersi

brasile-crollo-tuttacronacaIn Brasile, a San Paolo, è crollato un edificio ancora in costruzione di cinque piani. I vigili del fuoco, impegnati sul posto, hanno riferito che potrebbero esserci diversi dispersi: tra le persone intrappolate tra le macerie, in particolare, operai edili impegnati nel cantiere. Sul luogo sono già stati portati dei cani da ricerca, nella speranza che sia possibile individuare eventuali sopravvissuti. In base alle prime informazioni fornite dalla polizia militare, almeno 15 persone erano abitualmente al lavoro nel cantiere, delle quali due abitavano dentro l’immobile. Tuttavia non è ancora possibile stabilire se si trovavano al suo interno al momento della frana, avvenuta attorno alle 22:20 di lunedì ora italiana. Il Comune di San Paolo sta verificando se l’opera possedeva regolare licenza e anche la Protezione civile ha inviato suoi specialisti nella zona.

Il tifone Wipha sferza il Giappone: almeno 14 morti e 50 dispersi

tifone-wipha-tuttacronacaSecondo il bollettino provvisorio che è stato trasmesso dalla tv pubblica Nhk, sono almeno 14 le vittime del tifone Wipha, abbattutosi sulla costa orientale del Giappone. Inoltre, almeno una cinquantina di persone risulterebbero disperse. Wipha, il 26° tifone della stagione, è risultato essere il più potente degli ultimi 10 anni e si è presentato con venti fino a 160 chilometri orari e piogge torrenziali che hanno scoperchiato case e fatto straripare molti fiumi.

Il maltempo miete vittime: sale a tre il numero dei morti

morti-nubifragio-tuttacronacaIl maltempo si è abbattuto sull’Italia centromeridionale e la sua furia ha provocato la morte di tre persone, mentre due risultano ancora disperse. Oltre ad aver perso la vita la 30enne Rossella Pignalosa, scomparsa mentre si trovava in auto lunedì sera, in provincia di Latina questa mattina un bracciante agricolo di nazionalità indiana è stato folgorato da un fulmine. L’uomo si trovava nelle serre di un’azienda agricola di Borgo Santa Maria quando il fulmine si è abbattuto sulla campagna, attorno alle 10. In mattinata è stato rinvenuto anche il cadavere di un disperso, un 32enne di Montescagliano, in provincia di Matera. La vittima del nubrifagio si trovava a Ginosa Marina, in provincia di Taranto, dove lavorava. Sono state invece interrotte le ricerche, che riprenderanno domani mattina, di una coppia di coniugi anche loro dispersi nella zona di Ginosa. Trentenni, sono i guardiani di un cappannone e s’ipotizza si trovassero a bordo della loro vettura quando l’acqua li ha travolti: i soccorritori hanno trovato l’auto, ma non c’erano corpi all’interno. Nel frattempo il sindaco di Ginosa, Vito De Palma, ha disposto con ordinanza la chiusura delle scuole di Ginosa e Marina di Ginosa e di tutte le strutture che offrono servizi socio-educativi e riabilitativi a minori e disabili, a seguito dei danni dovuti al maltempo. A Marina di Ginosa, inoltre, è stato disposto lo sgombero delle abitazioni di Contrada Marinella: una precauzione presa a causa dell’eccessivo innalzamento del livello del Fiume Bradano. E mentre la Prefettura di Taranto ha attivato l’unità di crisi per coordinare gli interventi sul versante occidentale della provincia, nella zona di Ginosa sono interrotte le principali arterie viarie e vengono segnalati danni ad abitazioni e a strutture pubbliche. E’ crollato il muro di contenimento che cinge il palazzetto dello sport e ha ceduto una porzione di sede stradale facendo ribaltare un camion e sradicando un albero e un palo della pubblica illuminazione. I residenti della zona hanno detto di aver avvertito un boato prima del crollo.

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Nubifragi al Sud: perde la vita una 30enne, disperse 4 persone

nubifragio-tuttacronacaIl maltempo che imperversa sull’Italia ha provocato non pochi disagi al Sud e in Puglia la situazione è drammatica, con una donna che ha perso la vita. La 30enne Roberta Pignarosa era scomparsa nel Tarantino ieri sera: mentre rietrava a casa a bordo della sua Fiat 600, la donna è stata sorpresa dalla violenta pioggia che ha sferzato il territorio di Ginosa. In questa zona il nubifragio ha imperversato per tutta la notte e ha provocato allagamenti oltre a interrompere i collegamenti e causare il crollo di un ponte. Il corpo della donna è stato rinvenuto questa mattina, attorno alle 8, nei pressi di un ponte che attraversa un torrente, non lontano dalla sua abitazione. Molti sono stati gli interventi dei Vigili del Fuoco, dei volontari e del personale della Protezione civile anche in provincia di Matera, in particolare nel Metapontino dove si lavora per liberare le strade dal fango e abitazioni e garage dall’acqua. Nell’area di Ginosa Marina si è verificata l’esondazione del fiume Bardano e al momento sono quattro le persone che risultano disperse, come si apprende dalle forze di polizia mobilitate nella borgata del comune del versante occidentale del Tarantino: attualmente il punto di maggiore crisi è proprio Ginosa. Bloccate per diverse ore nella nottata le strade che da Laterza portano a Santeramo in Colle e Altamura in provincia di Bari, e a Castellaneta in provincia di Taranto, rese impraticabili della massa d’acqua che si era accumulata. Un ponticello è crollato anche sulla strada che va da Ginosa a Montescaglioso, in provincia di Matera. Difficile la situazione nel Salento: voragini nel manto stradale, arterie allagate, sottopassi bloccati, cantine traboccanti, tombini divelti, auto nel fango e decine di persone costrette in casa. Traffico bloccato a Lecce, soprattutto nei pressi del sottopasso di viale Leopardi, i cui dispositivi di sicurezza non hanno funzionato. Sulla via per Monteroni, il nuovo manto stradale è sprofondato sotto il camion dei rifiuti, mentre un’enorme voragine, transennata per 30 metri, si è aperta tra Ugento e Acquarica del Capo. Alberi abbattuti e sottopassi inagibili tra Copertino, Leverano, abitazioni allagate a Cavallino e nella zona Baia Verde di Gallipoli, a Melissano inagibile la stazione delle Ferrovie Sud-Est. Problemi anche all’ospedale Vito Fazzi, dove l’acqua ha allagato l’ingresso del Pronto soccorso, un’ambulanza è rimasta impantanata. A Brindisi l’emergenza ha riguardato l’esondazione del canale Patri, col conseguente innalzamento del livello dell’acqua. Molti voli in partenza e in arrivo da Brindisi sono stati dirottati all’aeroporto di Bari, molte arterie cittadine, impraticabili, sono state chiuse al traffico. All’ospedale Perrino le piogge hanno provocato l’allagamento del reparto Grandi ustionati.

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Maltempo in Italia: straripa il fiume Amaseno, nel Frusinate

fiume-amaseno-maltempo-tuttacronacaProsegue l’ondata di maltempo che ha portato l’autunno sulla nostra penisola e nel Frusinate si teme per il fiume Amaseno che, in piena, è già straripato in alcuni punti, per fortuna senza causare danni. Il corso d’acqua, a causa della pioggia caduta la notte scorsa, in diverse zone ha già raggiunto il massimo livello e una squadra dei vigili del fuoco è impegnata nel monitoraggio del tratto più a rischio esondazione. Come si apprende dai pompieri del comando provinciale di Frosinone, attualmente la situazione è sotto controllo.

Nubifragio in Toscana: due dispersi e persone evacuate

grosseto-dispersi-tuttacronacaLe forti piogge che si sono abbattute ieri sulla Toscana hanno provocato l’esondazione del torrente Fratello, vicino a Massa Marittima, in località Cicalino, al seguito della quale risultano dispersi un padre e un figlio. Secondo le prime informazioni dei Vigili del fuoco, il genitore avrebbe fatto in tempo a far scendere, salvandola, la moglie dalla vettura prima di essere travolto insieme al figlio dalle acque. Le ricerche dei due dispersi, probabilmente stranieri, sono impegnati i vigili del fuoco di Grosseto ed i sommozzatori dei pompieri giunti da Livorno, oltre che squadre di Firenze e Pisa. L’auto sarebbe stata trascinata per oltre 200 metri nelle acque del torrente Fratello. La donna, ricoverata, è sotto shock. A causa delle forti piogge, nel Grossetano, a Braccagni, si è provveduto a far evacuare, per precauzione, 23 persone dalle loro case dopo gli allagamenti. Nella zona operano i vigili del fuoco con mezzi anfibi e che hanno tratto in salvo anche tre persone che abitavano in case roulotte nella zona di Follonica. Per gli allagamenti è stata chiusa la strada che collega la località di Braccagni a quella di Sticciano. Si segnala una frana causata dalle abbondanti piogge a Cana, una frazione di Roccalbegna. Sono a rischio esondazione il torrente Sovata e il fiume Bruna.

Aggiornamento 6 ottobre 2013, 16:47.

Continuano le ricerche del padre e figlio che risultano ancora dispersi dopo le violenti piogge che questa notte hanno inondato il Grossetano ed emergono anche nuovi particolari.I dispersi sarebbero turisti svizzeri: Markus Link, 45 anni e il figlio di 6 anni.

La famiglia era arrivata il 5 ottobre in Maremma per una vacanza all’insegna dello sport all’aria aperta e del relax nelle città d’arte toscane. Ma subito la vacanza diventa tragedia. La moglie Elisabeth Schneider è salva, uscita dall’auto poco prima che la bomba d’acqua travolgesse il figlio e il marito senza che lei potesse far nulla per aiutarli.

Come racconta  il trainer della comitiva Ugo Rey: “Già da qualche anno avevano l’abitudine di venire qui a fare una settimana di sport all’aria aperta. Ieri sera sono andati a mangiare al ristorante dell’agriturismo dove siamo ospitati, stamani era prevista per i due coniugi la prima seduta di allenamento su un itinerario di 10 chilometri da fare in jogging, poi avrebbero fatto ginnastica all’aria aperta”.

Poco fa è stata anche ritrovata l’auto su cui viaggiavano padre e figlio travolti dall’acqua e dai detriti. La vettura al moemnto del ritrovamento è risultata vuota, a circa 150 metri dal punto in cui è stata inghiottita dal torrente. L’auto inoltre sarebbe rimasta incastrata sotto l’arcata di un piccolo ponte.

5 morti e oltre 500 dispersi: emergenza alluvione in Colorado

alluvione-colorado-tuttacronacaLe autorità del Colorado hanno riferito che sono oltre 500 le persone che risultano disperse mentre sono cinque quelle che hanno perso la vita a causa delle inondazioni dovute alle forti piogge che hanno colpito lo Stato americano. Le stesse autorità hanno comunque fatto presente che tra i dispersi risultano anche persone che non sono ancora riuscite a contattare i familiari.

La Cnn online ha riferito che le piogge previste per la giornata odierna potrebbero provocare ulteriori inondazioni, prosegue quindi lo stato di allerta. La paura è di un ulteriore innalzamento dei fiumi a causa dei 10 cm di pioggia previsti per oggi. Nel frattempo è iniziata la conta dei danni e il presidente Barack Obama ha già firmato il documento per lo stato di emergenza, stanziando ulteriori fondi per aiutare il Colorado.

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Il marito di una dispersa della Concordia e l’immersione al Giglio

marito-dispersa-concordia-tuttacronacaE’ trascorso più di un anno da quando la Costa Concordia naufragò davanti all’Isola del Giglio e due persone risultano ancora disperse. Tra loro, Maria Grazia Trecarichi. Oggi il marito, Elio Vincenzi, è andato a immergersi nel sito de Le Scole, là dove impattò l’imbarcazione. L’uomo, che ha deposto un bouquet di fiori ai piedi dello scoglio, ha spiegato:  “Ho promesso a mia moglie di venire a trovarla qualche volta. E di questa stagione è preferibile rispetto alla prima immersione. L’acqua era così limpida che si vedeva la targa affissa sullo scoglio anche senza immergersi”.

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Dalle nozze al funerale, festa di matrimonio finisce in tragedia

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Una festa di matrimonio che si trasforma in tragedia con 27 persone morte e oltre 41 disperse a causa di un alluvione nel sud dello Yemen. Al momento della tragedia le vittime, in maggioranza donne e bambini, viaggiavano su tre veicoli, attraverso il Wadi Nakhla, una valle tra le province di Taiz e Ibb, e stavano accompagnando la sposa alla sua nuova casa. I media di stato riferiscono che otto persone sono state salvate, tra queste la sposa.

 

Cade un aereo su una casa: pilota e due bambini dispersi. Tragedia in Usa

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Due bambini di 1 e 13 anni sono scomparsi dopo che un aereo a  turboelica si è schiantato, questa mattina (in Italia durante il pomeriggio), sulla loro casa a East Haven, comune di oltre 28 mila abitanti situato nella Contea di New Haven nel Connecticut. Il sindaco della città Joseph Maturo Jr ha dichiarato  «E’ una devastazione totale nel retro della casa». Sopravvissuta invece la madre che si trovava anch’essa all’interno dell’abitazione al momento dello schianto. Secondo la Federal Aviation Administration, il velivolo Rockwell International Turbo Commander 690B è precipitato mentre era in procinto di raggiungere l’aeroporto Tweed New Haven alle 11.25 di mattina. Le fiamme hanno incendiato anche una casa nelle vicinanze.

 

Ritrovati nella foresta dopo 40 anni: stavano fuggendo dalla guerra del Vietnam

-vietnam-ritrovati-tuttacronacaIl quotidiano Thanh Nien racconta la storia di Ho Van Thanh e Ho Van Lang, un padre e un figlio vietnamiti, che hanno vissuto per quarant’anni nella giungla, in fuga dalla guerra del Vietnam. I due sono stati ritrovati ieri nel centro del Paese: risultavano dispersi dal 1973. In questo lasso di tempo hanno condotto una vita da eremiti cibandosi di caccia e vegetazione, abitando in una capanna di legno e bambù. Il loro rifugio è raggiungibile solo percorrendo 40 chilometri nella foresta. In questo luogo sono stati trovati gli strumenti usati dai due uomini per sopravvivere, tra cui primordiali coltelli, asce e vestiti ricavati da lembi di corteccia. Stando alle prime ricostruzioni il padre Thanh, che ora ha 82 anni, si rifugiò nella foreste della provincia di Quang Ngai dopo che una bomba aveva distrutto la sua abitazione, uccidendo la moglie e due figli. Nel panico, si portò dietro il piccolo Lang, che allora aveva solo un anno.

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Strage in Argentina, scoppia un palazzo: 12 morti

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Tragedia a Rosario in Argentina. Una fuga di gas sviluppatasi nel sottosuolo di un palazzo a nove piani nel centro della città, ha distrutto l’edificio. L’esplosione avvertita anche a diversi km di distanza ha provocato un onda d’urto molto violenta che ha creato ingenti danni fino a un raggio di 300 metri. Una vera bomba, esplosa nella località che si trova a circa 300 km da Buenos Aires. In totale gli appartamenti coinvolti nel crollo, secondo una prima stima, dovrebbero essere almeno una sessantina. 12 sono invece i morti accertati, ma ci sono anche 15 dispersi e 63 feriti nel bilancio, che ancora è provvisorio.

Le operazioni di soccorso sono proseguite nel corso della notte: i pompieri e gli uomini delle forze della sicurezza locale stanno cercando i dispersi sotto le macerie dello stabile. La fondazione del campione Leo Messi originario proprio di Rosario, si è detta disponibile a portare aiuto alle famiglie delle vittime e alla popolazione coinvolta nell’esplosione.  Nei giorni scorsi la popolazione aveva sentito un forte odore di gas e per questo la società che si occupa del servizio aveva inviato un tecnico a fare alcune verifiche. Secondo altre fonti, un altro tecnico della medesima società nei momenti precedenti all’esplosione stava lavorando nel palazzo. L’uomo si sarebbe poi consegnato alla polizia dopo l’incidente.

Il dramma di Pescara nella difficile ricomposizione dei cadaveri

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Si cercano nei boschi, nei pressi della zona dove è avvenuta la tragedia, gli arti che mancano ai cadaveri di Mauro, Roberto e Federico Di Giacomo, vittime dell’esplosione nel deposito di fuochi d’artificio a Villa Cipressi di Città Sant’Angelo (Pescara). Un medico legale sta perlustrando da questa mattina l’area, mentre di attendono le autopsie sui cadaveri.

 

L’esplosione nel Pescarese ha avuto origine in un deposito giudiziario di botti illegali

esplosione-pescara-tuttacronacaStando ai testimoni e alle prime ipotesi d’indagine, la violenta esplosione nel Pescarese avrebbe avuto origine non nella fabbrica di fuochi d’artificio Di Giacomo ma nella casamatta, il deposito giudiziario di botti illegali. La zona ieri è stata colpita da due esplosioni che hanno devastato la collina a Villa Cipressi e provocato quattro morti. La prima si è verificata nel deposito autorizzato nel quale le forze dell’ordine conservavano in deposito giudiziario tutti i botti sequestrati illegalmente nelle varie indagini in Abruzzo. La seconda esplosione, che è costata la vita al 22enne Alessio Di Giacomo, è avvenuta nella fabbrica. Un testimone oculare, l’unico, il 66enne Sergio, ha raccontato: “Stavo arando il terreno quando mi sono dovuto fermare e spegnere perchè avevo appena ricevuto una telefonata – inizia il racconto Sergio, ex militare nel genio pionieri dei paracadutisti – stavo proprio guardando in quella direzione, quando all’improvviso si è scatenato l’inferno. Sotto di me il terreno ha cominciato a sollevarsi, fumo, polvere e un rumore incredibile, ma il ricordo più forte è la pioggia di macerie incandescenti. Tutti gli incendi dei terreni circostanti – prosegue – è stava dovuta proprio a questi blocchi di cemento o altro materiale che sono caduti sul terreno dopo l’esplosione, come palle di fuoco”.

Alessio Di Giacomo: una morte da eroe

esplosione-pescara-tuttacronacaAlessio Di Giacomo avrebbe compiuto 22 anni a settembre, ma è andato incontro alla morte nel tentativo di salvare il padre Mauro, titolare della ditta di fuochi d’artificio esplosa oggi nel Pescarese, e lo zio. Non era al lavoro con i familiari al momento dell’esplosione ma è voluto correre per prestare aiuto, senza che i soccorritori potessero fermarlo. La seconda esplosione l’ha centrato in pieno, fermandolo per sempre. “Siamo arrivati sette minuti dopo il primo lo scoppio – ha confermato il responsabile del 118 pescarese – è stato come vedere una scena di guerra con lapilli e materiale ricaduto fino a quattro chilometri. Ho visto dopo l’esplosione un ragazzo che mi è corso vicino e gli ho detto di allontanarsi. Dopo non l’ho visto più”.

Esplosione in fabbrica: nessuna speranza di trovare i 3 dispersi

esplosione-fabbrica-fuochi-tuttacronacaSi continua a lavorare a Villa Cipressi di Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara, dove questa mattina ha avuto luogo un’esplosione di materiale pirotecnico. Emanuele Cherubini, responsabile provinciale del 118 di Pescara impegnato nel coordinamento dei soccorsi in collaborazione con le forze dell’ordine sul luogo dell’esplosione ha dichiarato: “Purtroppo non abbiamo più speranze che trovare solo i resti dilaniati dei corpi dei tre dispersi”. Enzo Marinelli, capitano della compagnia di Montesilvano ha spiegato: “la situazione può cambiare di momento in momento però è accertato che il morto è un giovane della famiglia Di Giacomo di circa 20 anni, che in totale ci sono 6 feriti e che risultano tre dispersi”. Si tratta del titolare dell’azienda, Mauro Di Giacomo, di Federico Di Giacomo (che dovrebbe essere il nipote) e di Roberto Di Giacomo anche lui parente del titolare. Ad aver perso la vita nell’esplosione è stato Alessio Di Giacomo. Adriano, fratello di Mauro e Federico, oggi non era con ifratelli per via di una visita medica: “Non avevamo operai, era un’azienda familiare la migliore d’Abruzzo”. L’uomo non riesce a capacitarsi di quanto accaduto, non trova motivazioni: “Era il miglior laboratorio d’Abruzzo, avevamo rifatto tutto da capo, era tutto nuovo. Belle coperture, tutte coibentate, muri da 40 centimetri”. Cosa può dunque essere accaduto? “So che Mauro si stava preparando perchè doveva andare a Chieti, stava lavorando sulle ‘bombè già chiuse, ma il nostro era un ambiente fresco e all’avanguardia. Non so proprio darmi una spiegazione”. Anche il genero di Federico Di Giacomo, Loris, è arrivato sul luogo della tragedia ed ha confermato che “la fabbrica era tra le più in regola per perfezione e pulizia. Anche io ho fatto questo lavoro, e tutti sappiamo che i discorsi sulle tragedie sono all’ordine del giorno: sai quando inizi non sai se finisci”.

esplode-fabbrica-artificio-tuttacronacaTra le persone disperse, risultava anche una donna di 85 anni che è stata ritrovata illesa. L’anziana è stata in seguito trasferita all’ospedale di Penne (Pescara). A causa della seconda esplosione, anche un Vigile del Fuoco era rimasto ferito in maniera grave: l’uomo è stato trasferito con l’elisoccorso all’ospedale civile di Pescara. L’uomo è stato investito dalle macerie di una seconda esplosione della fabbrica mentre si trovava con la camionetta a 20 metri dal fabbricato. Secondo una prima ricostruzione ha riportato fratture e un trauma grave all’ addome. In zona stanno operando un centinaio di uomini con mezzi aerei e terrestri. In alcune zone limitrofe la fabbrica di fuochi d’artificio ci sono ancora fuoco e fiamme su cui stanno lavorando i Vigili del Fuoco. A Villa Cipressi sono arrivati i vertici provinciali delle forze dell’ordine con a capo del questore di Pescara Paolo Passamonti.

Esplosione in una fabbrica di fuochi d’artificio nel Pescarese: un morto

esplosione-fuochiartificio-tuttacronacaSono al lavoro con cinque squadre e un elicottero i vigli del fuoco a Villa Cipressi di Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara per una violenta esplosione che ha coinvolto la fabbrica di fuochi d’artificio della ditta ‘Di Giacomo’. Un primo scoppio è avvenuto alle 10.30 ma poi c’è stata una seconda esplosione che ha colpito anche una squadra dei vigili del fuoco che era intervenuta sul posto per i soccorsi. Gli effetti dell’esplosione avrebbero coinvolto anche due abitazioni e innescato un incendio molto vasto. Si parla di 6 persone disperse.Paolo D’Angelo, funzionario responsabile della comunicazione del comando provinciale dei vigli del fuoco pescaresi. ha spiegato: “E’ divampato un grosso incendio e stiamo cercando di domarlo, abbiamo richiesto l’intervento di un elicottero e di un altro mezzo aereo, ma dobbiamo provvedere con cautela perché vi sono già state altre due esplosioni mentre intervenivamo e un nostro vigile è rimasto ferito”. E aggiunto: “Dobbiamo usare estrema cautela nell’avvicinarci alle fiamme in quanto nella fabbrica c’è ancora parecchio materiale inesploso”. Nel frattempo è stato allestito, in una zona di sicurezza non lontana dal luogo dell’esplosione, un posto medico avanzato. Sul posto otto ambulanze, due elicotteri, medici e infermieri. La zona è stata interdetta al traffico privato, macerie e calcinacci intorno all’area, campi in fiamme stanno bruciando intorno alla fabbrica.

Aggiornamento

Stando ai primi bilanci, una persona ha perso la vita nell’esplosione mentre tre sono i feriti gravi.

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La furia devastante del monsone: 131 morti in India

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Continua a imperversare, sull’India settentrionale, la furia del monsone e il bilancio attuale è di 131 morti e 75.000, fra pellegrini e turisti, bloccati. Lo riferisce oggi il quotidiano The Times of India. Arrivato con 15 giorni d’anticipo, ha scaricato intense piogge soprattutto sugli Stati settentrionali di Uttarkhand ed Himachal Pradesh, dove si sono registrati straripamenti di fiumi, allagamenti, crolli e distruzione di raccolti. Gran parte dei danni sono stati causati dalle acque in piena del fiume Alaknanda, tributario del Gange, che nella sua corsa ha causato la morte di 20 persone e la distruzione di 73 edifici. Di questi, una quarantina erano hotel e locande dove avevano trovato rifugio i pellegrini. Tra i morti, anche cinque membri delle forze dell’ordine che prendevano parte alla gigantesca operazione di soccorso, sostenuta dall’esercito, per il recupero delle persone bloccate dagli allagamenti e la distribuzione di generi di prima necessità. Non si è salvata neanche la statua di Shiva, che domina le rive del Gange nella città di Rishikesh: è stata travolta dalle acque del fiume sacro.

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Smottamento in una cava di marmo: un morto

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Ci sarebbero un morto e due dispersi a seguito di uno smottamento che si è verificato pochi minuti dopo le dieci in una cava di marmo a Nuvolera, nel Bresciano. Carabinieri, vigili del fuoco e 118, oltre a un’eliambulanza, sono accorsi sul posto, una delle tante cave in via dei Marmi, lungo la strada provinciale 30.

Il monsone stagionale giunge in anticipo in India e porta distruzione

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Ha raggiunto l’India prima del previsto il monsone stagionale che sta scaricando piogge torrenziali in molti stati, con particolare accanimento sull’Uttarkhand, dove il bilancio provvisorio è di 13 morti e decine di dispersi, come riferiscono le tv indiane. 20.ooo pellegrini sarebbero inoltre bloccati a Kedarnath, città santa hindu a oltre 3.500 metri sulla Cordigliera dell’Himalaya e un’importante operazione di soccorso è stata avviata per raggiungerli. Vista la gravità della situazione, è stato sospeso il Char Dam Yatra, il pellegrinaggio cominciato il 13 giugno nei quattro templi sacri di Badrinath, Kedarnath, Gangotri e Yamnotri, tutti nell’Uttarkhand. Thimes Now avvisa inoltre che il fiume Alaknanda, uno dei due che danno poi vita al Gange, ha rotto gli argini travolgendo almeno 200 veicoli. Le immagini di fiumi di acqua e fango vengono mostrate incessantemente in tv mentre viene travolto anche la zona Himachal Pradesh, dove una valanga ha sepolto una famiglia di cinque persone. Nello Stato di Haryana, invece, i soccorritori hanno messo in salvo 52 persone, fra cui 13 bambini, che erano rimasti isolati su un fazzoletto di terra nel distretto di Yamunagar.

Due morti in Messico per il passaggio dell’uragano Barbara

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Sono due le persone morte a causa dell’uragano Barbara, che ha colpito le coste meridionali le Messico. Le vittime sono un surfista mericano di 61 anni, annegato mentre si trovava sulla sua tavalo, e un ragazzo 26enne messicano, morto mentre tentava di di attraversare un fiume. I media locali hanno riferito anche che 14 pescatori dello Stato di Oaxaca risultano attualmente dispersi. L’uragano, che ha allagato le strade e abbattuto gli alberi, si è poi indebolita a tempesta tropicale e spostarsi nell’interno.

Lo shock di Federico al porto di Genova: “tuo padre è vivo”, ma è falso!

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Nel porto di Genova si continua a cercare gli ultimi due uomini, il sergente Gianni Jacoviello e il maresciallo Francesco Cetrola, che risultano dispersi dopo che la Jolly Nero si è schiantata contro il Molo Giano facendo crollare la torre piloti. A seguito dell’incidente, inizialmente si era parlato di due soli morti mentre continuavano le ricerche delle altre persone presenti sul luogo. Tra i familiari dei dispersi accorsi al porto c’era anche Francesco, che ha trascorso la notte sul molo in attesa di ricevere qualche notizia sulla sorte del padre, Maurizio Potenza, operatore. Il ragazzo, intervistato dai cronisti, era apparso sorridente: da poco era stato avvisato che il padre stava arrivando all’ospedale di San Martino, malconcio, ma ancora vivo. L’illusione però è durata solo un attimo, poi la notizia della morte dell’uomo, sesta vittima dell’incidente. Potenza era operatore radio dei piloti e quella sera non sarebbe dovuto essere presente, ma aveva scelto di cambiare il turno con un collega, Bruno Printz.

Daniele Fratantonio, la prima vittima ad essere identificata, l’anno scorso aveva postato nel suo profilo Facebook l’immagine di una nave da crociera intenta in una manovra proprio davanti alla torre piloti: “Se anche tu vedi passare una nave a questa distanza…cosa diresti?”.

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Crolla il palazzo in Tanzania… Operai dispersi!

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Ancora è impossibile avere un numero certo dei dispersi nel crollo di un palazzo, di circa quindici piani, in costruzione a Dar es Salaam, capitale economica della Tanzania. Un testimone dichiara che nel sito ci stavano lavorando circa sessanta persone.

Ciclone in Madagascar: terrore, dispersi e feriti!

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Il ciclone Haruna ha raggiunto, ieri sera, le coste del Madagascar e, secondo le prime notizie, ha causato un numero imprecisato di dispersi e feriti, oltre che migliaia di danni e incidenti. Secondo gli esperti, Haruna, che si e’ abbattuto sull’isola con venti forti fino a 170 chilometri all’ora, dovrebbe allontanarsi domani dall’isola, in direzione Sud-Ovest, per dirigersi verso la Reunion, ma con una intensita’ molto minore.

Morte sull’acqua! Naufragio sul fiume Congo, rovesciata barca, 9 morti

Erano 300 persone: sono state tratte in salvo 197 e superstiti e raccolti 9 corpi, gli altri sono dispersi.

fiume

1000 vite spazzate via dal tifone Bopha e 880 dispersi.

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