Inter-Genoa 2-0: noia nel 1° Tempo e nel 2° i gol di Nagatomo e Palacio

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Mazzarri cambia alcune “pedine” nella sua squadra, rispetto a quelle che erano le previsioni della vigilia. In attacco il partner di Palacio è Ricky Alvarez, solo panchina, invece, per Icardi, a centrocampo il titolare è Kuzmanovic e non Kovacic che parte dalla panchina e sarà pronto ad entrare in caso di necessità nella ripresa. Tutto confermato invece per il Genoa.

INTER (3-5-2) – Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Kuzmanovic, Nagatomo; Palacio, Alvarez.
A disposizione: Carrizo, Andreolli, Rolando, Wallace, Pereira, Icardi, Mudingayi, Obi, Kovacic, Belfodil, Capello, Castellazzi.
Allenatore: Walter Mazzarri.

GENOA (4-3-2-1) – Perin; Vrsaljko, Portanova, Manfredini, Antonelli; Cofie, Lodi, Kucka; Bertolacci, Santana; Gilardino.
A disposizione: Donnaruma, Sampirisi, De Maio, Blaze, Simic, Gamberini, Konaté, Rafati, Floro Flores, Ventre, Velocci, Jara Martinez.
Allenatore: Fabio Liverani.

Da segnalare, prima dell’inizio della gara, il saluto di Stankovic ai suoi ex tifosi, il serbo lascia dopo 326 partite in nerazzurro. Nei primi minuti i ritmi sono molto sostenuti anche se i portieri, Perin e Handanovic non vedono palloni pericolosi. Gran parte del gioco si svolge a centrocampo con sporadiche incursioni nella metà campo avversaria. Al 12′ la prima azione pericolosa con un contropiede dell’Inter, portato avanti da Palacio che viene anticipato da Vrsaljko. Il difensore genovese chiude bene la diagonale e si rifugia in corner. Sulla battuta del tiro d’angolo il colpo di testa di Ranocchia manda la palla fuori dallo specchio della porta. I primi 20 minuti di gioco del primo tempo sono solo caratterizzati da errori d’impostazione, poco spettacolo e molta noia sugli spalti. Finalmente al 26′ arriva una bella iniziativa di Jonathan che si libera della marcatura di Manfredini e prova la conclusione, la palla finisce a lato non di molto, con Guarin che per poco non riesce a trovare il tempo per intervenire.

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Questo episodio infonde fiducia all’Inter che inizia a stazionare nella metà campo del Genoa e cerca di controllare la gara. Al 44′ finalmente arriva l’occasione per il Genoa. su calcio d’angolo, Kucka anticipa tutti e colpisce di testa, la palla è di poco alta. Dopo questo episodio allo scadere esatto del tempo regolamentare l’arbitro fischia la fine del primo tempo e manda tutti negli spogliatoi. 45′ da dimenticare.

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Gran lancio di Lodi, al 50′, Gilardino stacca in area e cerca di fare da sponda per Bertolacci che, invece, viene anticipato da Handanovic in uscita bassa. Dopo due minuti c’è il primo cambio per l’Inter che prova ad aumentare il suo potenziale offensivo: Icardi prende il posto di Kuzmanovic. Il neo entrato non perde tempo e ci prova immediatamente: cross dalla destra di Campagnaro, l’argentino colpisce di testa ma non riesce ad angolare. Non ci sono problemi per Perin. Due fiammate incendiano San Siro al 58′. Prima la grande occasione del  Genoa vicino al gol, Jonathan si perde Kucka che però si allunga troppo il pallone e non riesce a trovare il tempo per la conclusione, rimette la palla in mezzo, Ranocchia libera di testa. Il pallone arriva dalle parti di Lodi che prova al volo ma la difesa respinge.

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La seconda è la degna risposta dei nerazzurri, con Guarin che s’invola sulla destra, arriva fino sul fondo e mette in mezzo rasoterra, Palacio non ci arriva per un soffio.

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Grande intervento difensivo, al 66′, di Vrsaljko che s’intromette nel passaggio in verticale di Alvarez e anticipa Icardi.

Sostituzione Genoa al 71′, entra Konaté al debutto, esce Bertolacci. Sotituzione pure per l’Inter: esce Cambiasso, entra Kovacic. Guarin lancia bene Jonathan, al 75′, il terzino arriva in fondo e crossa, la palla viene deviata ma arriva comunque sul secondo palo dove arrivano Nagatomo e Palacio, è il giapponese che riesce a toccarla e a spingerla in rete.

Possibilità di raddoppio all’85 possibilità di raddoppio con la traversa di Icardi. Altre sostituzioni quando mancano cinque minuti al fischio finale. Il Genoa fa entrare Santana al posto di Floro Flores, Mazzarri ha invece inserito Taider al posto di Alvarez. Al 89′ per i rossoblù entra Sturaro al posto di Cofie. Al 90′ un perfetto  contropiede di Guarin, serve Palacio il quale da solo davanti a Perin mette il pallone in rete.

Finisce così la partita che ha visto un’unica protagonista in campo nel secondo tempo. Gran partita dei neroazzurri che si lasciano alle spalle gli sbiaditi primi 45′.

Shock Inter! 3 -0 contro il Real Madrid.

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Con il real non era facile, ma nessuno poteva immaginare una sconfitta così eclatante nell’amichevole disputata, oggi, allo stadio ‘Edward Jones Dome’ di St.Louis, nel Missouri. Le ‘merengues’ di Carlo Ancelotti hanno vinto per 3-0 grazie alle reti di Kakà (11′), Cristiano Ronaldo (38′) e l’autogol di Ricky Alvarez (68′).

Ma il tecnico Mazzari nel dopo partita è sembrato positivo (anche se fra due settimane inizia il campionato e questa sconfitta impensierirà i tifosi):  “Almeno due palle gol oggi sarebbero potute entrare. E’ incredibile come non ne sia entrata nemmeno una. Abbiamo creato tanto contro una squadra che concede poco”. “Rammarico? Sembra paradossale dire questo perché chi non ha visto la partita vede un 3-0 e pensa ci sia stata un dominio netto del Real Madrid. Invece l’Inter ha creato 6-7 occasioni clamorose davanti al portiere. Sicuramente ci è mancata lucidità; ma io sono molto soddisfatto della partita della mia squadra. Passo avanti? Si: abbiamo creato tanto. Ripeto, non ci scordiamo chi avevamo davanti. Alvarez, Palacio e Icardi hanno creato tante palle gol”e poi ha aggiunto “Olsen? Ha personalità; ma bisogna stia con i piedi per terra. A volte anche lui fa errori banali: due volte abbiamo preso gol per assurdo su contropiede e non avevamo concesso niente quando il Real costruiva da dietro. Rolando? E’ un giocatore esperto, alla luce delle due defezioni che ci sono capitate. Con la difesa a 3, avevamo solo Andreolli in più. Rolando mi ha fatto molto comodo l’anno scorso per raggiungere la Champions”.

Inter-Lazio… arriverà il riscatto per la tifoseria lombarda? No, è 1-3

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L’Inter di Stramaccioni, con la sconfitta di Napoli, ha terminato questa difficile annata, avendo perso le poche speranze di un piazzamento utile per partecipare alle coppe europee. Tuttavia, i meneghini hanno l’obbligo di rialzarsi, anche per dare un segnale forte alla tifoseria e alla società che la squadra intende seguire ancora il proprio tecnico.

Subito Lazio in avanti Lulic per Candreva. Handanovic esce fino al limite dell’area e fa sua la sfera. Risponde subito l’Inter: Alvarez dalla destra rientra e calcia di sinistro, troppo centrale per impensierire Marchetti. Poi c’è la verticalizzazione di Cambiasso a cercare Rocchi, Marchetti esce di testa fuori dall’area e si scontra con Konko. Quest’ultimo ha la peggio e rimane a terra. Dopo un minuto si alza e sembra poter proseguire la gara. Al 9′ ancora Lazio in attacco, Lulic va via sulla sinistra a Jonathan e serve un bel pallone per Klose che al momento della conclusione viene stoppato da Juan Jesus. Ma risponde subito l’Inter con una splendida azione di Kovacic che partendo dalla sua metà campo arriva fino in area laziale, appoggia sulla destra per Rocchi cui destro viene deviato in angolo da Marchetti. Inizia un batti e ribatti in area laziale, mette fine all’azione Jonathan con una ”trivela” sbilenca che termina sul fondo. Sicuramente meglio l’Inter nel primo quarto d’ora. La squadra di Stramaccioni si è distinta anche nel pressing. E’ il 16′ quando Juan Jesus sventa di testa una possibile minaccia su un cross di Konko. Nei primi 20′ si possono contare molti i cross, ma entrambe le difese sono attente.  Al 23′ arriva il vantaggio della Lazio. Cross di Candreva dalla destra, Handanovic sbaglia completamente il tempo dell’uscita e buca l’intervento. Il pallone rimbalza tra Floccari e Ranocchia e sembrerebbe di quest’ultimo la deviazione decisiva. E’ autogol e 0-1!  Un minuto più tardi ci poteva essere il raddoppio. Lanciato in contropiede, Candreva si trova tutto solo davanti ad Handanovic, ma il suo diagonale termina fuori di un soffio. Jonathan cade male, al 28′,  e si fa male alla spalla. E’ costretto a uscire al suo posto Benassi.  A 10′ dalla fine del tempo regolamentare c’è il pareggio dell’Inter con un cross pennellato dalla sinistra di Pereira , Alvarez salta più in alto di tutti e con l’aiuto della traversa trova il pareggio. Ed è ancora l’Inter che al 36′ con il destro improvviso di Cambiasso da fuori area colpisce il palo, complice anche Marchetti che si supera e con un colpo di reni devia il pallone. Continua a spingere l’Inter. Buona prova fin’ora di Pereira che in fase offensiva sta spingendo molto. E’ il 48′ quando arriva il cross di Candreva dalla destra, Ranocchia tocca da dietro Floccari che stava spingendo il pallone in rete. Non senza difficoltà Bergonzi assegna il rigore. Hernanes dal dischetto non sbaglia.

Un buon primo tempo con le squadre che si sono affrontate a viso aperto. Forse qualche errore di troppo per entrambe e il brutto autogol di Ranocchia, poi c’è stato Alvarez che ha riportato la situazione in pareggio. Nella parte finale della partita si è vista molta più Inter rispetto alla Lazio schiacciata nella sua metà campo che ha subito l’azione degli avversari. Ma a tempo scaduto, in pieno recupero è arrivato il rigore a favore della squadra biancoceleste che Hernanes trasforma senza problemi.

Alla ripresa Dias lascia il posto  a Ciani. La prima azione è per Guarin che dopo essersi liberato benissimo fa partire un bolide di destro che fa la barba al palo. All’8′ della ripresa c’è l’ennesimo infortunio per l’Inter… la maledizione continua. Ranocchia in occasione del colpo di testa probabilmente ha avuto un problema muscolare, non ce la fa ed  entra Pasa.  Al 10′ Rocchi viene fermato ingiustamente in fuorigioco. Sarebbe stato a tu per tu con Marchetti. Questo episodio è molto dubbio. Continua la buona trama offensiva dell’Inter. La squadra neroazzurra continua a collezionare corner ma senza esito positivo. Cross di Alvarez, al 14′, pallone per Guarin che stoppa di testa ma calcia fuori di un soffio.  Dopo i primi 20 minuti giocati all’attacco l’Inter ora sembra aver allentato un po’ la presa. La Lazio può tornare a respirare. Scocca il 25′ quando Cana, senza averne bisogno fa un fallo su Guarin. Il rigore è nettissimo. Alvarez dal dischetto sbaglia tutto. L’argentino scivola e calcia altissimo. Nulla di fatto si resta sull’ 1 a 2. Cala il gelo nello stadio un errore del genere nessuno se lo poteva attendere e la partita prende una piega diversa da questo momento. Si inizia subito con la risposta della Lazio con il  destro da fuori di Hernanes, Handanovic si distende e devia in angolo. Poi Guarin di nuovo carica il destro da fuori area ma trova ancora un’ottima risposta di Marchetti. Al 32′ come spesso accade se si sbaglia il rigore del pareggio è quasi matematico che vada in gol la squadra che lo ha subito ed ecco infatti che Onazi lascia partire un missile di collo esterno destro da fuori area. Handanovic non può arrivarci. E’ 1-3 Lazio strepitosa sul finale di partita.

La partita che doveva essere di riscatto per l’Inter si trasforma in un’ odissea senza fine con tanto di rigore sbagliato in modo rocambolesco da Alvarez come non si vede neppure nella serie pulcini. Poi è il caos mentale dei neroazzuri e naturalmente i biancocelesti ne approfittano per siglare il terzo gol. Tra infortuni, incidenti ed errori non è proprio un bel periodo per la squadra di Stramaccioni.

L’inter nella 37/a giornata di campionato giocherà contro Genoa mentre la Lazio incontrerà Sampdoria

Corsa verso la finale: Inter-Roma! Secondo tempo: 2-3!

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Il secondo tempo inizia con una sostituzione tra le fila giallorosse: Florenzi cede il posto a Balzaretti mentre, vicino alla panchina, anche Pjanic è impegnato nel riscaldamento. E’ subito la Roma a partire all’attacco, con Totti che ci prova al 3′ ma calcia sul fondo mentre alcune buone azioni successive vengono interrotte dalla difesa interista. Al 10′ arriva il pareggio: Lamela in profondità per Destro che con un tocco sotto anticipa l’uscita di Handanovic e lo scavalca. 1-1. La Roma inizia ad essere pericolosa, l’Inter ha bisogno di segnare per arrivare ai supplementari, e il gioco si fa più nervoso: Juan Jesus entra duro su Destro e viene ammonito. Al 19′ Stramaccioni effettua il primo cambio: Benassi sostituisce Schelotto. L’Inter prova a reagire con Rocchi, ma l’azione viene chiusa mentre la Roma non perde tempo: De Rossi dentro per Balzaretti, cross basso a centro per Destro che tutto solo batte Handanovic: 1-2 al 24′ che un minuto dopo cede il posto in campo a Dodò. Anche Stramaccioni, che ora ha bisogno di altre tre reti per sperare in una qualificazione, schiera Forte per Kuzmanovic. Non serve: al 29′ tiro-cross di Torosidis che trova Handanovic leggermente fuori dai pali, il pallone s’infila nell’angolino opposto, alla destra del portiere: 1-3. Terza sostituzione per Andreazzoli al 31′: esce Lamela ed entra Taddei. Al 35′ l’Inter accorcia le distanze con un sinistro da fuori di Alverez: 2-3. Anche Kovaviv ci prova, ma la palla finisce fuori, stessa sorte per Totti subito dopo. Al 41′ Stramaccioni butta nella mischia un altro giovane: Belloni per Ranocchia. La Roma ormai fa scorrere il tempo, anche se Dodò prova a siglare una rete al 42′: Handanovic salva la rete in due tempi. Dopo i quattro minuti di recupero concessi da Bergonzi, si chiude il match: 2-3 per una Roma che si giocherà la coppa all’Olimpico contro la Lazio!

Bonolis difende a spada tratta la “sua” Inter: campionato farsa!

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Non si placano i rumors a seguito della partita Inter-Atalanta della 31/a giornata di campionato. Dopo le parole di Stramaccioni e Moratti, il presentatore parla ai microfoni di Inter Channel affermando che:

Il pretesto ormai è chiaro, ci deve essere una sceneggiatura scritta che prevede un finale, quello del Milan che ha fatto investimenti e che vuole essere portato in Champions League. E’ una commedia. E’ palese. Sono decisioni che sono sicuramente prese a tavolino. Quando l’Inter sarà completamente disinnescata i rigori ce li daranno. L’importante è disinnescare tutto quello che potrebbe compromettere il progetto di partenza di questa gigantesca commedia che vuole l’epilogo che ho detto”. Bonolis insiste quindi sul fatto che tutto sia già stato scritto a favore del Milan, perchè non abbia impedimenti nel traguardo di qualificarsi per la prossima edizione della Champions League. “Le altre squadre sono comprimarie di scena, la sceneggiatura è già stata scritta, sappiamo chi è l’assassino, chi è il vincitore, chi è il perdente. Io non ho mai sentito in tanti anni Zanetti protestare: l’ho sentito protestare per Iuliano, per questa domenica e per l’episodio di Cassano con la Juve non segnalato dal giudice di linea. Ti scatta una malinconia che ti porta al disincanto. Ti disinnamori del meccanismo. Ci sono interessi talmente grandi che figurati se alcuni manipolatori non se ne impossessano. Io se fossi il presidente Moratti manderei in campo la Primavera. Non puoi più credere nella buona fede degli arbitri, è tutta una commedia. E’ talmente plateale che ormai devi proprio chiudere gli occhi per non vedere che dei rigori grossissimi ci vengono negati e altri inesistenti ci vengono dati contro. Questo ti immalinconisce“. Forse tutta la situazione crea tristezza al presentatore ed ai tifosi nerazzurri che desiderano rivedere la loro squadra nelle posizioni di testa di un campionato che pochi anni fa li ha visti trionfare, di certo le sue affermazioni non possono passare inosservate alla direzione milanista, che infatti si è affrettata a replicare alle accuse:

“Le dichiarazioni di Paolo Bonolis, rese a Inter Channel e diffuse dal sito ufficiale dell’Inter, oltre che prive di qualsiasi fondamento, appaiono di eccezionale gravità”.

Ragione o torto che abbia Bonolis, è vero quanto afferma: “Ti disinnamori del meccanismo”, ed è ancora più un fatto che tutti questi sospetti, così come gli scandali accaduti in passato, privino il pubblico non solo dello spettacolo di una partita che “sai già come andrà a finire”, ma anche, e soprattutto, priva le persone di miti, di modelli, di esempi. Perchè una vittoria “comprata” è per quei pochi che si possono permettere di pagarla, è l’ennesimo esempio di casta italiana, dove chi già è in alto può ambire a salire ancora e la meritocrazia resta fuori dalla porta. Meglio allora le partire al campetto, dove l’impegno e la passione t’insegnano “La dura legge del gol”, una lezione di vita!

Quando gli arbitri… se la cercano!

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L’arbitraggio di Gervasoni durante la partita Inter-Atalanta, terminata 3-4, catalizza l’attenzione e dà l’avvio ai pesanti attacchi di Moratti contro la classe arbitrale. Il presidente dei nerazzurri prende l’avvio dall’episodio del rigore fischiato per un fallo di mano di Samuel e che ha rovesciato le sorti della partita: “Commento solo il rigore, un rigore di questo genere cambia veramente una partita, mette la squadra in condizione di sentirsi non considerata. Io credo che siano 20 o 21 le gare in cui non ci danno un rigore, credo che sia impossibile non aver avuto occasioni da rigore in 21 partite. Con un rigore inesistente che ti viene dato contro, tutta la buona fede di tutti ma io non ci credo”.  Anche Stramaccioni, che a questo punto potrebbe vedere seriamente compromesso il suo posto in panchina, dimostra la sua rabbia: “L’arbitro si è preso una grande responsabilità perchè il rigore per l’Atalanta non esiste. Dopo la gara contro la Juventus con gli arbitri siamo stati sfortunatissimi, contro i bergamaschi nello specifico è stata fatta una scelta su un episodio che non è avvenuto. Noi purtroppo non abbiamo la forza di essere più forti di questi episodi. E’ da inizio stagione che ammetto i nostri sbagli, anche oggi ne abbiamo commessi molti. Facciamo i complimenti all’Atalanta che ha meritato di vincere, magari a fine anno mi cacceranno ma ripeto oggi l’arbitro si è preso una responsabilità incredibile”. Periodo nero insomma per l’Inter che vede la Champions come un miraggio e aspetta di conoscere le condizioni di Cassano che ieri ha riportato una lesione muscolare che rende improbabile la sua presenza nella sfida di Coppa Italia contro la Roma del 17 aprile. Non solo l’arbitraggio, comunque, ha gettato un’ombra sul posticipo serale della 31/a giornata di campionato: al termine della gara una rissa in campo, con Schelotto che si accaniva contro i giocatori avversari, ha messo in evidenza uno degli aspetti peggiori del nostro calcio quando molto spesso le partite sfociano in episodi di violenza, dentro o fuori dal campo.

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Una partita per commemorare Ivan Ruggeri: s.t. Inter-Atalanta 3-4

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Le squadre rientrano in campo senza aver effettuato sostituzioni. L’Inter mantiene alti i ritmi fin da subito ma è l’Atalanta che gioca la prima palla gol: cross dalla trequarti di Cigarini e girata di destro di Denis: palla fermata da Handanovic. Al 9′ prima sostituzione tra le file dell’Atalanta con Colantuono che prova ad alzare il baricentro scambiando un centrocampista con un attaccante: Livaja entra al posto di Carmona. Dopo un tentativo di Cambiasso, l’Atalanta trova il pareggio: Cross di Livaja, Samuel tocca di testa ma non riesce ad allontanare, alle sue spalle c’è Bonaventura che stoppa bene e in pallonetto batte Handanovic. 1-1. Un minuto dopo, al 12′, l’Inter ritrova il vantaggio: Cambiasso lancia in profondità, Canini tenta di spazzare ma sbuccia e mette in azione Alvarez che raccatta il pallone e da due passi batte Polito. 2-1. Il portiere blocca una buona giocata di Guarin ma al 16′ viene nuovamente beffato da Alvarez: 3-1. Al 20′ l’Atalanta accorcia nuovamente le distanze: Ranocchia spinge da dietro Livaja e l’arbitro concede rigore oltre ad ammonire il numero 23. Denis realizza: 3-2. Sei minuti dopo, il numero 19 raddoppia grazie a Ranocchia che perde palla al limite dell’area: 3-3. Al 29 arriva un’altra sostituzione per l’Atalanta: entra Brivio per Del Grosso. Al 32′ la tensione a San Siro sale alle stelle: Bonaventura fa un numero sulla destra e va via a Juan Jesus, cross basso e destro di prima di Denis: 3-4. Mancano otto minuti dalla fine quando Stramaccioni effettua un’altra sostituzione: entra Schelotto per Cambiasso. Sostituzione anche nelle fila avversarie: Cazzola per Denis, fondamentale in questa partita. L’Inter ottiene una punizione che potrebbe riequilibrare le sorti della partita, ma Alvarez non trova la porta e subito dopo viene steso da Biondini (cartellino giallo). Al primo dei tre minuti di recupero, in una mischia in area su calcio d’angolo, corpo a corpo fra Raimondi e Schelotto, l’atalantino rifila una sorta di pugno all’avversario e l’arbitro lo espelle. Al 49′ Guarin crossa per Ranocchia che, tutto solo, da due passi calcia altissimo: l’Inter si gioca il pareggio! Gervasoni fischia il termine della partita: 3-4. Non c’è tempo per festeggiare per l’Atalanta: rissa in campo con Schelotto che se la prende con chiunque!

Samp-Inter un recupero che parla argentino!

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Samp e Inter, recupero della 29ª giornata di ritorno della serie A (ore 18.30) che non si era disputata a causa del rischio alluvione nella zona che ospita lo stadio genovese «Ferraris», è la sfida dei mille incroci tra presente e futuro.

Una partita all’insegna dell’Argentina. Nei blucerchiati Maurito Icardi, senza dubbio vorrà fare bella figura nei confronti dei suoi connazionali che vestono la maglia nerazzurra come Zanetti, Samuel, Alvarez, Carrizo, Palacio, Silvestre senza dimenticare Milito e Cambiasso che questa sera non ci saranno.

In casa la Sampdoria viene da quattro vittorie consecutive in cui ha messo a segno 12 reti. Gli uomini di Delio Rossi hanno subito un solo gol nelle ultime cinque gare casalinghe. L’Inter ha vinto solo due delle ultime nove gare giocate in Serie A, quattro sconfitte e tre pareggi completano il parziale. I milanesi hanno perso due partite di campionato consecutive (contro Bologna e Juventus) per la prima volta dall’arrivo in panchina di Andrea Stramaccioni. La vittoria in rimonta da 0-2 contro il Catania è stata per l’Inter la prima dopo che nelle precedenti sette gare esterne aveva raccolto un solo punto.

INTER- TOTTENHAM 4-1 L’inter ha fatto il miracolo, ma non è bastato

Inter-Tottenham - tuttacronaca

Una  partita che va a senso unico un Inter che si presenta in campo per scacciare i fantasmi e cerca immediatamente di imporsi contro il Tottenham.

L’impressione, sin dall’inizio della partita, è che, come all’andata, il Tottenham sbagli sempre il tempo nell’uscita dei difensori per accorciare la squadra. Gli inglesi sono sempre corti e compatti, ma con lanci profondi vanno sempre in difficoltà. E’ il 17′ quando  l’INter ha un’incredibile occasione. Lo schema è quello di sempre: palla lunga per Cassano, solissimo al limite dell’area. Il barese stoppa ed e si dirige verso Friedel con la palla, Gallas arremba alle sue spalle e Cassano va a terra. L’arbitro lascia correre, il fantasista protesta animatamente. Dopo aver rivisto l’azione al replay, si può escludere il fallo di Gallas, Cassano ha provato a cercare il rigore, ci poteva stare anche il giallo per simulazione, ma è un nulla di fatto. Ma ci pensa Cassano al 20′ a prendersi quel gol che sta cercando. Buca  e coglie in contropiede il Tottenham, Palacio crossa sul secondo palo dalla destra, trovando Cassano tutto solo. Colpo di testa schiacciato ed efficace del numero 99 interista, palla in rete. 1-0!

Al 26′ ancora vicina al goal l’Inter: Cassano buca centralmente la difesa con un bel pallonetto, Palacio si invola tutto solo verso il portiere, in posizione centale. L’argentino prova il pallonetto, Friedel è battuto ma la traversa nega la rete. Si può parlare del  suicidio sportivo del Tottenham a cui si sta  assistendo a San Siro. Grazie alla difesa posta vicina al centrocampo, se l’Inter avesse in campo un paio di velocisti davanti, avrebbe già agevolmente segnato altre reti. E’ il 47′ quando Adebayor sciupa il possibile vantaggio: Juan Jesus si addormenta con la palla tra i piedi da ultimo uomo, il togolese gli soffia la palla e si presenta solo dalle parti di Handanovic. Il pallonetto della punta ex Arsenal è però fuori misura, grande spavento per i nerazzurri.

Un primo tempo che si chiude con un Inter incredibile e un Tottenham irriconoscibile! 1- per la squadra di casa.

Si riprende a giocare e sembra che il clima in campo si asempre quello. L’inter ha in controllo della partita e il Tottenham è confuso e incerto.

Al 7′ Cambiasso fa filtrare una bellissima palla per Palacio. L’argentino, questa volta, è freddo e batte Friedel in uscita con un preciso piattone. Il Meazza esplode di gioia, l’Inter ci crede.  Gol dell’Inter 2-0.

Al 9′ Il Tottenham stato travolto. La squadra di Villas Boas pare sempre insidiosa in attacco, ma molto vulnerabile in difesa. In questo finale di partita può succedere di tutto.

Una serie di accelerate e di passaggi a centro campo, ma il Tottenham continua a non essere in partita. Imprecisione e affanno hanno ormai sconvolto gli equilibri.

E’ il 30′ Incredibile al Meazza, l’Inter trova il pari. Cassano batte una punizione non impeccabile dal vertice dell’area, una deviazione della barriera manda la palla dalle parti di Gallas, che è ingenuo a non farla scorrere e prova a deviarla, insaccandola nella propria porta. 3-0! Senza parole!

Poi al 33′ Walker taglia il campo da destra al centro e viene abbattuto da Juan Jesus. L’arbitro lascia correre per il vantaggio e punisce con un cartellino giallo le proteste del giovane inglese.

Ma è Cassano che al 37′ guadagna un fallo dopo aver difeso magistralmente palla. Il barese è sicuramente tra i migliori in campo, anche se non è assistito da una condizione fisica impeccabile. Juan Jesus trova Palacio solo in area con un lancio di 40 metri: Lennon torna sull’argentino ed evita grossi guai. Incredibile come il Tottenham si stia lasciando sorprendere dalla tessa azione da inizio gara.

Scocca il 45′. Veramente una fantastica  partita dell’Inter, che ha pareggiato la batosta dell’andata e si giocherà tutto ai supplementari. I nerazzurri avrebbero meritato il passaggio del turno, ora sembrano molto provati e la proroga sarà tosta dal punto di vista fisico. Tante speranze, e i supplementari da giocare con il cuore, perchè la fatica ora è tutta sulle gambe dei giocatori neroazzurri.  Ma non è finita…

Primo supplementare. Con Inter piegata sulle gambe ma determinata a passare il turno. Purtroppo la beffa arriva!

Al 7′ del 1° tempo supplementare va in gol il Tottenham. Ormai l’Inter era stanchissima e Dembele’ scende sulla sinistra e calcia dal limite, Handanovic riesce ad opporsi ma la palla resta in area piccola e Adebayor, in spaccata, mette dentro. 3-1!

Una partita da lasciare tutti con il fiato sospeso. All’11’ ci prova Cassano con un cross dalla sinistra, ma il barese è affaticatissimo e non riesce ad alzare molto la sfera. Ma appena un minuto dopo gioco fermo, crampi per Naughton. Dopo una pausa si riprende a giocare e al 15′ Juan Jesus crossa da sinistra, Cassano la mette al centro dal lato opposto per Palacio che gira di testa debolmente, non causando grandi problemi a Friedel. Allo scoccare della fine del 1° tempo supplementare l’arbitro decreta 2′ di recupero. A terra Dembele’, gioco nuovamente fermo. Si giocherà oltre i due minuti previsti. I giocatori sono veramente stremati, crampi e visi tirati. Ormai è solo sofferenza in campo e si cerca di andare avanti con la forza di volontà. Al 20′ l’arbitro fischia la fine del primo tempo supplementare e le squadre cambiano campo.

Inizia il secondo suppelementare e subito c’è la sostituzione per l’Inter Ranocchia per Jonathan.

MA IN UNA NOTTE COME QUESTA L’INTER ORMAI RIESCE A FARE NON SOLO L’IMPOSSIBILE, MA ANCHE I MIRACOLI. ESPLODE MILANO, ESPLODE LA GIOIA E’ IL 4-1.  Cassano mette dentro un’altra palla strepitosa dalla sinistra, Ranocchia non ci arriva ma Alvarez si trova tutto solo sul secondo palo, la zuccata dell’argentino è vincente. Torna la fiducia, scacciata via la stanchezza dopo questa iniezione di adrenalina. Tutti i nerazzurri in avanti a cercare un assalto disperato. Solo 10 minuti per continuare a sognare, ma la determinazione è altissima, si vuole proseguire il viaggio e tutta l’inter ora pensa solo a concretizzare l’obiettivo: superare il turno! Sono saltati gli schemi, ma c’è un ottimo clima in squadra, tutti si aiutano cercando di suddividere la fatica. Anche un po’ di nervosismo in campo, proprio la mancanza di fiato fa fare un brutto fallo a Juan su Adebayor, giusto il giallo. Nenahce il tempo di riprendere a giocare che il togolese ricambia la cortesia scalciando Gargano. Giallo anche per Adebayor.

Ormai si cercano solo palle lunghe nell’Inter, non ci sono più geometrie in campo: la tecnica è una palla che possa arrivare sulla testa di ranocchia e tentare il gol. Un anogolo al 14′ fa sperare… Cassano pennella un cross dalla sinistra, ci arriva Ranocchia ma mette alto di testa da ottima posizione. Forse era l’ultima occasione, che peccato!

E’ il 16’quando c’è lo strepitoso intervento difensivo di Chivu su Adebayor. Il romeno ha salvato un goal fatto.

E’ 17′ minuto e ancora l’Inter è sotto la porta avversaria… fino all’ultimo istante ci vuole provare… ma resta una delusione immensa… NERIAZZURRI ELIMINATI… VERAMENTE NON SI SONO RISPARMIATI E HANNO GIOCATO CON UN CUORE IMMENSO, IL TOTTENHAM HA SOLO AVUTO FORTUNA IN UNA GARA CHE VERAMENTE HA GESTITO IN MANIERA IMBARAZZANTE. MA LA MATeMATICA CALCISTICA DA’ RAGIONE A LORO.

UN APPLAUSO ALL’INTER, UNA PARTITA CHE LASCIA L’AMARO… SICURAMENTE L’INTeR ESCE A TESTA ALTA!

Non c’è storia per il CFR Cluj. L’Inter fa il tris e vola agli ottavi

FC Internazionale Milano v CFR 1907 Cluj - UEFA Europa League Round of 32

22′ del P.T. Inter in vantaggio: gran giocata di Alvarez che poi lancia Palacio nello spazio: assist a centro area per Guarin che spinge in rete.

47′ del P.T Guarin chiude la partita: triangolo con Cassano, Felgueiras lo ferma, ma poi perde palla, Alvarez recupera, Guarin segna il 2-0.

Non si accontenta l’Inter e spinge ancora nel secondo tempo.

43′ della ripresa Benassi porta l’Inter sul 3-0: altro assist di Cassano, il giovane centrocampista si allunga e di punta segna il suo primo gol.

Finisce 3-0 la trasferta di Inter in casa Cluj: Benassi arrotonda. Ora il derby, agli ottavi il Tottenham.

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