Contestazioni alla Roma: 300 tifosi assaltano il pullman a sassi, uova e petardi

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Erano imbufaliti e delusi i 300 tifosi della Roma che hanno accolto il pullman della squadra a Trigoria con cori e il lancio di uova, sassi e petardi che hanno rotto un vetro del bus che trasportava alcuni giocatori, tra i quali Destro, Burdisso e Tachtsidis, fortunatamente senza ferire nessuno. Altri scontri sono avvenuti anche vicino al Colosseo, dove alcuni aggressori, che sarebbero degli ultras romani, hanno lanciato sassi e bottiglie contro un blindato delle polizia e danneggiato alcune auto presenti in zona. Al termine del derby valido per la Coppa Italia ma anche come passaporto per l’Europa League, ci sono stati inoltre momenti di tensione in tribuna stampa, dove sono entrati in contatto un giornalista del sito la Laziosiamonoi.it e uno del sito Romanews.eu, poi bloccati da alcuni colleghi prima dell’arrivo degli steward. Ma i giornalisti, sempre al termine dell’incontro, sono stati anche aggrediti da un tifoso che ha lanciato una monetina e sputato contro di loro. L’uomo, proveninete da Ferrara, è stato fermato e identificato dalla polizia. Infine, anche una troupe di Tgcom24  è stata aggredita davanti all’Olimpico a Ponte Duca d’Aosta. Gli agenti sono subito intervenuti e gli aggressori si sono dileguati.

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Doppio successo laziale: vince il derby e porta a casa la Coppa

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Divertirsi e vincere: una ricetta «semplice» per portare a casa derby e Coppa Italia. Questo e avere “testa”. E Vladimir Petkovic quando ha affermato che la Lazio avrebbe vinto la finale, avendo tutte le carte in regola per farcela, oltre al fatto di meritarsi il trofeo. Prima dell’incontro aveva detto di essere “soddisfatto e orgoglioso di poter guidare questi ragazzi: hanno dato tutto, fatto tanti sacrifici e meritano la Coppa Italia. Il gruppo si è compattato: questo spirito ci aiuterà a vincere la partita”. Sembra quasi avesse una sfera di cristallo il tecnico laziale, visto che la sua previsione si è avverata. A nulla sono valse le minacce ricevute nei giorni precedenti: le aquile si sono aggiudicate per una rete a zero la Coppa Italia 2013, grazie al gol di Lulic, arrivato al 28′ del secondo tempo. . La Lazio ha vinto la Coppa Italia 2013, battendo in finale la Roma 1-0. Il gol vittoria di Lulic, al 28’ del secondo tempo. Peccato per le tensioni che hanno rovinato la gionata, nonostante le parole di Alemanno: “È una grande festa per la nostra città e non dobbiamo turbarla né rovinarla”. E poi: “Le elezioni vadano come devono andare – ha detto il primo cittadino subito dopo aver votato in un seggio alla Balduina per le elezioni comunali -, però oggi pomeriggio facciamo fare una bella figura alla città di Roma”.

Al primo tempo la Lazio è stata pericolosa con un colpo di testa di Klose, al quale la Roma ha risposto allo scadere con Denstro. I primi 45′ si sono poi conclusi a rete inviolate, nonostante le due occasioni per parte all’inizio e una bella parata del portiere giallorosso al 25′. Il gol vittoria è arrivato al 28′ della ripresa, con Lulic che ha insaccato dopo una deviazione di Lobont su cross di Candreva. Passano solo due minuti prima che parchetti salvi lo specchio su una punizione di Totti, che poco dopo centra una traversa. Nel finale espulso nella panchina della Roma Tachtsidis.

Bastoni, coltelli e fischi per PSY: la finale è una festa… della violenza!

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A volte l’Italia riesce a superarsi quando tira fuori il peggio di sè, e sembra che il luogo preferito per farlo rimanga lo stadio. Sarà perchè si segue il branco, in mezzo al quale ti confondi e non sei obbligato ad assumerti le tue responsabilià, ma tra violenze e cori razzisti, quelli che un tempo erano gli insulti all’arbitro sembrano essere davvero eventi insignificanti. Oggi a fare i conti con la maleducazione italiana è stato PSY, il cantante da milioni di visualizzasioni su Youtube, lo stesso che ha spopolato con Gangnam Style ed ora sta bissando il successo con Gentleman. Lui che ha fatto ballare tutti, è arrivato stamattina ed ha inviato un tweet per dare il buongiorno all’Italia, e in particolare a Roma. Il suo arrivo all’Olimpico è stato accolto con fischi e alcuni petardi, che hanno reso necessario alzare al massimo il volume della base delle canzoni del coreano. Nonostante tutto, ha affermato “Io amo l’Italia” alla fine della prima esibizione, ma non è servito. Dopo aver eseuito il suo tormentone, imbarazzato, ha salutato con un timido “grazie”.

Del resto cosa ci si può aspettare di diverso se bastoni, sassi e qualche oggetto appuntito sono stati trovati in due sacchi nascosti sotto il Ponte Duca D’Aosta, proprio nei pressi dello stadio, così come ieri, durante i controlli, nascosti sotto il ponte Della Musica sono stati trovati altri sacchi contenenti coltelli, picconi ed asce artigianali? Ormai andare ad una partita sembra non significare più emozionarsi quanto picchiare, fare male, distruggere. A costo di rovinare la festa a sè ed agli altri, mancando di rispetto anche alla stessa società di cui ci si dice “tifosi”.

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Finale di Coppa Italia… tra minacce e la musica di Psy. Ecco le formazioni!

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E’ alta la tensione all’Olimpico in attesa del fischio d’inizio della finale di Coppa Italia. Un derby su cui da ieri pendono le ombre delle minacce: “Dovete perdere”, il messaggio recapitato a quattro biancocelesti direttamente sul loro cellulari. Allo stadio pronti a schierarsi oltre 2.000 agenti per garantire il servizio d’ordine, con l’ausilio di 1.200 steward. Strade chiuse dalle 13, mentre i cancelli apriranno alle 14.30. Fondamentale la vittoria per entrambe le squadre: serve riabilitarsi di una stagione deludente su entrambi i fronti – sia pur partendo da pressuposti diversi, senza considerare che regalerebbe l’approdo in Europe League. Ma il match potrebbe decretare anche cambi in panchina e possibili cessioni eccellenti. Tra i giallorossi, Marquinhos, Lamela e Osvaldo sono pezzi pregiati e corteggiati in tutta Europa ma, in caso di approdo in Europe League, sarebbe difficile vederli partire tutti. Dal canto suo Petkovic non dovrebbe essere messo in discussione, ma una batosta oggi potrebbe mettere in forse la panchina anche per il tecnico che comunque avrà bisogno di rinnovare l’attacco, senza contare gli innesti di qualità negli altri reparti. Ad essere certe, al momento, sono le formazioni di oggi: per la Roma in campo Lobont, Marquinhos, Burdisso, Castan, Balzaretti; De Rossi, Bradley; Lamela, Totti, Marquinho; Osvaldo. A contrapporli, nelle fila laziali, Marchetti, Konko, Biava, Cana, Radu; Lulic, Hernanes, Ledesma, Onazi, Candreva; Klose.

Ma lo spettacolo inizierà prima del fischio d’inizio, con TIM che porta in Italia, per la prima volta, Psy, che si esibirà con i suoi brani musicali “Gentlemen” e “Gangnam Style”. A introdurre la performance, Carolina Di Domenico.

Psy atterra in Italia… e manda il suo saluto!

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E’ atterrato a Fiumicino poco dopo le 7.30 con un volo di linea da Singapore la popstar coreana che questo pomeriggio si esibirà allo stadio Olimpico prima della finale di Coppa Italia, tra Lazio e Roma. Occhiali da sole bordati di azzurro, giubbino verde, pantaloni di tela blu, scarpe azzurro elettrico, Psy ha voluto immortalare il suo arrivo nella capitale con una foto ed un “Buongiorno Roma” via Twitter.

Corsa verso la finale: Inter-Roma! Secondo tempo: 2-3!

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Il secondo tempo inizia con una sostituzione tra le fila giallorosse: Florenzi cede il posto a Balzaretti mentre, vicino alla panchina, anche Pjanic è impegnato nel riscaldamento. E’ subito la Roma a partire all’attacco, con Totti che ci prova al 3′ ma calcia sul fondo mentre alcune buone azioni successive vengono interrotte dalla difesa interista. Al 10′ arriva il pareggio: Lamela in profondità per Destro che con un tocco sotto anticipa l’uscita di Handanovic e lo scavalca. 1-1. La Roma inizia ad essere pericolosa, l’Inter ha bisogno di segnare per arrivare ai supplementari, e il gioco si fa più nervoso: Juan Jesus entra duro su Destro e viene ammonito. Al 19′ Stramaccioni effettua il primo cambio: Benassi sostituisce Schelotto. L’Inter prova a reagire con Rocchi, ma l’azione viene chiusa mentre la Roma non perde tempo: De Rossi dentro per Balzaretti, cross basso a centro per Destro che tutto solo batte Handanovic: 1-2 al 24′ che un minuto dopo cede il posto in campo a Dodò. Anche Stramaccioni, che ora ha bisogno di altre tre reti per sperare in una qualificazione, schiera Forte per Kuzmanovic. Non serve: al 29′ tiro-cross di Torosidis che trova Handanovic leggermente fuori dai pali, il pallone s’infila nell’angolino opposto, alla destra del portiere: 1-3. Terza sostituzione per Andreazzoli al 31′: esce Lamela ed entra Taddei. Al 35′ l’Inter accorcia le distanze con un sinistro da fuori di Alverez: 2-3. Anche Kovaviv ci prova, ma la palla finisce fuori, stessa sorte per Totti subito dopo. Al 41′ Stramaccioni butta nella mischia un altro giovane: Belloni per Ranocchia. La Roma ormai fa scorrere il tempo, anche se Dodò prova a siglare una rete al 42′: Handanovic salva la rete in due tempi. Dopo i quattro minuti di recupero concessi da Bergonzi, si chiude il match: 2-3 per una Roma che si giocherà la coppa all’Olimpico contro la Lazio!

Corsa verso la finale: Inter-Roma! Primo tempo: 1-0

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La squadra di Stramaccioni cerca il riscatto questa sera al Meazza di Milano, dopo aver perso per due reti a una all’Olimpico nel turno di andata. Entrambe le squadre mirano a conquistare la finale, contro la Lazio per avere la possibilità di centrare l’Europe League. Certo il compito dei nerazzurri, scossi dalle polemiche con gli arbitri e con tanti infortunati che si potrebbe creare un’altra squadra, è arduo e l’ultima “tegola in testa” non aiuta: prima di scendere in campo, durante la fase di riscaldamento, sì è infortunato anche Cambiasso, al suo posto entra Jonathan.

Nonostante tutto, l’Inter ci prova fin da subito, ma le assenze illustri si fanno sentire ed è subito la Roma a farsi pericolosa riuscendo anche a guadagnare una punizione a soli quattro minuti di gioco. I giallorossi, nei minuti iniziali, sembrano però aver bisogno di un rodaggio, con tante palle che non vengono intercettate. Sia Zanetti che Alvarez tentano un’azione personale, ma in entrambi i casi la squadra di Andreazzoli riesce a bloccarli. Una buona azione della Roma, al 16′, con Totti in profondità per il taglio di Destro, termina in fuorigioco. Entrambe le squadre cercano il vantaggio, ma è l’Inter che lo raggiunge per primo. Al 21′ Jonathan scambia con Alvarez che gli restituisce palla, il brasiliano serve in area Rocchi che sempre di tacco smarca lo stesso Jonathan, che con il destro batte il portiere romano insaccando nell’angolino basso alla sua destra: 1-0! Dopo tre minuti anche Rocchi ci prova su cross di Schelotto, Stekelenburg para a terra. In questo frangente è l’Inter in attacco, alla ricerca del raddoppio. La Roma continua a provare con lanci lunghi che sembrano non dar risultato. Al 34′ i giallorossi riescono però ad avvicinarsi al pareggio: calcio d’angolo di Totti, la palla rimaplla e finisce a Destro sul secondo palo che calcia con un sinistro in diagonale Handanovic respinge con il corpo in un’uscita tempestiva. La Roma sta faticando, mentre la squadra di casa controlla bene. Al 41′ Marquinhos fa uno sgambettino tattico su Alvarez che gli era andato via: Bergonzi si limita a fischiar fallo. Al 45′ la Roma si gioca il tutto per tutto con De Rossi dentro per Destro, cross basso di Florenzi che, solo davanti al portiere, calcia di prima: Handanovic effettua una splendida parata un attimo prima del fischio finale. Le squadre tornano agli spogliatoi sull’1-0. Con questo risultato, l’Inter sarebbe qualificato.

Aspettando Inter-Roma: guardando al futuro!

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Una missione difficile aspetta questa sera l’Inter di Stramaccioni, una semifinale con la Roma che potrebbe influire pesantemente sul futuro dell’allenatore visto che l’ennesimo flop potrebbe convincere Moratti a non riconfermarlo. Lo scopo dev’essere quello di ribaltare il risultato dell’andata, quando i giallorossi vinsero per 2 reti a una. Del resto la squadra di Andreazzoli, a cui sarebbe sufficente anche un pareggio, è a sua volta determinata a raggiungere la finale di una Coppa Italia che sarebbe il tagliando per una quasi certa qualificazione all’Europa League. Così il tecnico della Roma si presenta alla sfida: “E’ la partita più importante della stagione, mi piacerebbe giocarmi una finale importante nel nostra stadio” e nel frattempo si augura che Destro possa risultare decisivo questa sera: ”Sarà la sua gara, una gara importante perché giocherà contro la sua ex squadra. Speriamo che possa esprimere le sue qualita’ al 100%”. Sicuramente chi rischia di più però è il tecnico nerazzurro, che dovrà fare a meno di ben 13 giocatori: “Faremo in modo che gli assenti non siano un alibi”. Un po’ però, anche se non reputa che la partita possa essere decisiva per il suo futuro, sull’assenza dei giocatori crea la sua difesa in quanto allenatore: “Il giudizio viene fatto dall’alto, non sta a me decidere se riconfermarmi o meno. So quanto contino le ultime 10 partite negative, ma fino a Natale e con la rosa al completo, abbiamo battuto le prime quattro della classifica. Poi da gennaio siamo entrati in una situazione di emergenza, ci è successo di tutto. La situazione è di bufera e il presidente ce l’ha fatto capire. Navighiamo tutti insieme e fino alla fine daremo il massimo, poi tireremo le somme”. Strama è quindi pronto a dare il tutto per tutto, forte anche della presenza di oltre 50mila tifosi pronti ad offrire il loro supporto.

Aspettando il fischio d’inizio, vediamo allora le possibili formazioni:

Inter (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Kuzmanovic, Kovacic, Cambiasso, Schelotto; Alvarez, Rocchi.
Roma (4-3-1-2): Stekelenburg; Torosidis, Marquinhos, Castan, Marquinho; Bradley, De Rossi, Florenzi; Lamela; Totti, Destro.

La Roma a Novara e Totti dall’erede di Piola!

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La Roma ha scelto Novara per prepararsi alla sfida cruciale di mercoledì contro l’Inter valida per la finale di Coppa Italia.

Proprio al centro di Novarello, Francesco Totti ha raggiunto Piola. Il capitano giallorosso, infatti, ha incontrato la figlia del leggendario attaccante (che in Piemonte chiuse la carriera), Paola, accompagnata dalla nipote e dal pronipote del campione del mondo 1938.

Totti, in particolare, si è soffermato con il piccolo della famiglia Piola, Tommaso, regalandogli una maglia autografata e ricevendo in cambio un libro che narra le gesta del campionissimo lombardo, miglior marcatore della storia di Pro Vercelli, Lazio e Novara, proprio davanti a Francesco con le sue 274 reti contro le 227 del romanista.

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