Ecco come si affronteranno l’Italia e la Repubblica Ceca! Formazioni.

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Si cerca il pass per i mondiali di Brasile 2014 e Cesare Prandelli punta molto sulla partita di questa sera tra Italia-Repubblica Ceca. I ct delle rispettive nazionali, salvo sorprese degli ultimi minuti, avrebbero deciso di mandare in campo i seguenti giocatori:

ITALIA (3-5-2): 1 Buffon, 19 Bonucci, 16 De Rossi, 3 Chiellini, 2 Maggio, 18 Montolivo, 21 Pirlo, 6 Candreva, 22 Giaccherini, 9 Balotelli, 10 Osvaldo o 11 Gilardino

(13 Marchetti, 4 Astori, 5 Ogbonna, 8 Pasqual, 11 Florenzi, 7 Aquilani, 20 Verratti, 23 Diamanti, 14 El Shaarawy, 11 Gilardino o 10 Osvaldo, 12 Sirigu) All. Prandelli.

REPUBBLICA CECA (4-2-3-1 ): 1 Cech; 2 Gebre Selassie, 6 Sivok, 3 M.Kadlec, 8 Limbersky; 13 Plasil, 22 Darida; 7 Husbauer, 10 Rosicky, 19 Jiracek; 9 Kozak.

(16 Vaclik, 23 Drobny, 4 Suchy, 5 Prochazka, 20 Kusnir, 12 Vanek, 17 Horava, 18 Kolar, 14 V.Kadlec, 21 Lafata, 11 Rabusic). All. Bilek.

Arbitro: Eriksson (Sve)

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L’Italia che sogna i mondiali: destinazione Mangaratiba

italia-mangaratiba-tuttacronacaOggi l’Italia si scontra contro la Repubblica Ceca con l’obiettivo di centrare la qualificazione alla prossima Coppa del Mondo, ma già gli uomini di Prandelli sono in viaggio con la mente verso la prossima destinazione: Mangaratiba, 100 km da Rio de Janeiro. Qui sorge il resort immerso nella natura dove alloggeranno durante il Mondiale in Brasile. La mossa tattica, per far sentire i giocatori a casa, è di lasciare le porte aperte alle famiglie, almeno in fase iniziale. Nell’intera struttura già opzionata dalla federazione, tremila ettari di area safari, campi e piscine di ogni tipo, un chilometro di spiaggia bianchissima, 152 camere lusso che affacciano sull’Oceano. In Brasile i posti dove alloggiare sono già esauriti per tutto il periodo del Mondiale, a partire da 12 giugno. La speranza: arrivare a quel fatidico 13 luglio, per la finale al Maracanà!

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Il tatuaggio di Gilardino: omaggio alle figlie

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Spesso i giocatori si fanno tatuare disegni che incitano alla forza o simboli tribali, ma non si era mai visto un giocatore che ostenta invece il tatuaggio di un cartone animato eppure Alberto Gilardino, attaccante del Genoa ha scelto di farsi tatuare Peppa Pig, un cartone animato. La scelta sarebbe stata fatta in omaggio alle sue figlie grandi appassionate del cartone animato. Ecco quindi che sul braccio sinistro di Gilardino è comparso il buffo maialino rosa.

 

L’Italia non brilla, ma conquista 3 punti: 1-0 contro la Bulgaria!

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Non ci sono nè Osvaldo nè Balotelli per questa sfida che sulla carta non è tra le più semplici. Gli azzurri di Prandelli scendono in campo nello stadio Renzo Barbera di Palermo per una partita che è decisiva per centrare la qualificazione a Brasile 2014. Lo stesso dicasi per l’incontro a Torino della settimana prossima, dove l’avversario sarà la Repubblica Ceca.

Queste le formazioni che i due ct hanno schierato:

Italia (4-3-2-1): Buffon, Abate, Bonucci, Chiellini, Antonelli, Thiago Motta, Pirlo, De Rossi, Candreva, Insigne, Gilardino

Bulgaria (4-1-4-1): 13 Mihaylov; 6 Minev Y., 5 Boudrov, 15 Ivanov, 14 Minev V.; 21 Dyakov; 2 Manolev, 17 Nedelev, 18 Gadzhev, 9 Popov, 10 Tonev

Italia-Bulgaria-Inni-tuttacronacaI primi, timidi tentativi per avanzare, partono dalla Bulgaria, che gli azzurri riescono a gestire senza difficoltà. Dopo i primi minuti di gioco è l’Italia che prova ad avanzare. All’11’ Gilardino viene messo giù da un avversario con una spinta evidente per tutti, tranne che per l’arbitro. Si continua a giocare. Il minuto successivo la Bulgaria conquista una punizione che però non ha esito mentre l’Italia è pronta a ripartire. Allo scoccare del primo quarto d’ora arriva un’azione insistita dei bulgari che non riescono a concretizzare mentre al 17′ arriva un tiro in porta firmato da Manolev che Buffon gestisce senza problemi. Due minuti dopo è invece Tonev a cercare lo specchio, con l’estremo difensore azzurro obbligato a fermare la palla in due tempi. Gli azzurri tentano di ripartire: Pirlo batte un angolo mentre Abate stoppa un contropiede avversario riportando l’Italia nell’aria avversaria. Pirlo tenta di lanciare a Candreva, ma è la volta degli uomini di Prandelli di essere intercettati. Al 24′ Pirlo tira in porta: la palla va fuori. L’Italia prova a pressare maggiormente ma sembra che le due squadre non ci credano fino in fondo: dopo i primi 30′ minuti, non ci si è entusiasmati. Gli azzurri non preoccupano come dimosta, al 33′, un cross di Candreva con il pallone che va direttamente sul portiere Mihaylov. E’ il 38′ quando finalmente la situazione si sblocca grazie a un gol di Gilardino servito da un cross di Candreva: 1-0!

Al 42′ c’è un fallo di Dyakov su De Rossi e Pirlo va a tirare il calcio di punizione: è l’ultimo sussulto del primo tempo. Senza minuti supplementari, le squadre rientrano negli spogliatoi.

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Nella ripresa, le formazioni scendono in campo invariate. E’ subito Gilardino, rinvigorito dalla rete siglata sul finire del primo tempo, a partire all’attacco rendendo pericoloso in due occasioni nei primi minuti. Per la Bulgaria, ci pensa Popov a preoccupare Buffon, ma il portiere azzurro non si fa cogliere impreparato. All’11’ Candreva tenta il tiro, fuori di poco. La Bulgaria fa girare la palla, ma non si avvicina alla rete di Buffon. Dopo 17 minuti arriva il primo cambio tra le fila italiane: Antonelli, a cui un avversario era caduto addosso, cede il posto ad Astori.

Nel frattempo i bulgari cercano il pareggio, ma il portiere azzurro salva tutto. Al 19′ altro cambio per l’Italia: Giaccherini sostituisce Insigne. I ragazzi di Prandelli soffrono. Al 23′ una buona occasione per Pirlo, pericolosissimo da calcio di punizione: Mihaylov para. Quattro minuti e arriva un’occasione per Gilardino su un pasticcio di Mihaylov: Boudourov riesce a salvare la situazione. Al 34′ arriva il terza sostituzione per Prandelli: entra Maggio per Abate che si è fatto male e ha chiesto il cambio. Il primo cartellino giallo arriva a 6 minuti dal fischio finale, e colpisce Giaccherini. Negli ultimi minuti l’Italia cerca con insistenza il raddoppio, con Thiago Motta che cerca di creare delle buone azioni ma senza esito. Dopo 4 minuti di recupero, con la Bulgaria in attacco fino all’ultimo secondo, termina l’incontro: 1-0!

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Inter-Genoa 2-0: noia nel 1° Tempo e nel 2° i gol di Nagatomo e Palacio

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Mazzarri cambia alcune “pedine” nella sua squadra, rispetto a quelle che erano le previsioni della vigilia. In attacco il partner di Palacio è Ricky Alvarez, solo panchina, invece, per Icardi, a centrocampo il titolare è Kuzmanovic e non Kovacic che parte dalla panchina e sarà pronto ad entrare in caso di necessità nella ripresa. Tutto confermato invece per il Genoa.

INTER (3-5-2) – Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Kuzmanovic, Nagatomo; Palacio, Alvarez.
A disposizione: Carrizo, Andreolli, Rolando, Wallace, Pereira, Icardi, Mudingayi, Obi, Kovacic, Belfodil, Capello, Castellazzi.
Allenatore: Walter Mazzarri.

GENOA (4-3-2-1) – Perin; Vrsaljko, Portanova, Manfredini, Antonelli; Cofie, Lodi, Kucka; Bertolacci, Santana; Gilardino.
A disposizione: Donnaruma, Sampirisi, De Maio, Blaze, Simic, Gamberini, Konaté, Rafati, Floro Flores, Ventre, Velocci, Jara Martinez.
Allenatore: Fabio Liverani.

Da segnalare, prima dell’inizio della gara, il saluto di Stankovic ai suoi ex tifosi, il serbo lascia dopo 326 partite in nerazzurro. Nei primi minuti i ritmi sono molto sostenuti anche se i portieri, Perin e Handanovic non vedono palloni pericolosi. Gran parte del gioco si svolge a centrocampo con sporadiche incursioni nella metà campo avversaria. Al 12′ la prima azione pericolosa con un contropiede dell’Inter, portato avanti da Palacio che viene anticipato da Vrsaljko. Il difensore genovese chiude bene la diagonale e si rifugia in corner. Sulla battuta del tiro d’angolo il colpo di testa di Ranocchia manda la palla fuori dallo specchio della porta. I primi 20 minuti di gioco del primo tempo sono solo caratterizzati da errori d’impostazione, poco spettacolo e molta noia sugli spalti. Finalmente al 26′ arriva una bella iniziativa di Jonathan che si libera della marcatura di Manfredini e prova la conclusione, la palla finisce a lato non di molto, con Guarin che per poco non riesce a trovare il tempo per intervenire.

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Questo episodio infonde fiducia all’Inter che inizia a stazionare nella metà campo del Genoa e cerca di controllare la gara. Al 44′ finalmente arriva l’occasione per il Genoa. su calcio d’angolo, Kucka anticipa tutti e colpisce di testa, la palla è di poco alta. Dopo questo episodio allo scadere esatto del tempo regolamentare l’arbitro fischia la fine del primo tempo e manda tutti negli spogliatoi. 45′ da dimenticare.

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Gran lancio di Lodi, al 50′, Gilardino stacca in area e cerca di fare da sponda per Bertolacci che, invece, viene anticipato da Handanovic in uscita bassa. Dopo due minuti c’è il primo cambio per l’Inter che prova ad aumentare il suo potenziale offensivo: Icardi prende il posto di Kuzmanovic. Il neo entrato non perde tempo e ci prova immediatamente: cross dalla destra di Campagnaro, l’argentino colpisce di testa ma non riesce ad angolare. Non ci sono problemi per Perin. Due fiammate incendiano San Siro al 58′. Prima la grande occasione del  Genoa vicino al gol, Jonathan si perde Kucka che però si allunga troppo il pallone e non riesce a trovare il tempo per la conclusione, rimette la palla in mezzo, Ranocchia libera di testa. Il pallone arriva dalle parti di Lodi che prova al volo ma la difesa respinge.

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La seconda è la degna risposta dei nerazzurri, con Guarin che s’invola sulla destra, arriva fino sul fondo e mette in mezzo rasoterra, Palacio non ci arriva per un soffio.

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Grande intervento difensivo, al 66′, di Vrsaljko che s’intromette nel passaggio in verticale di Alvarez e anticipa Icardi.

Sostituzione Genoa al 71′, entra Konaté al debutto, esce Bertolacci. Sotituzione pure per l’Inter: esce Cambiasso, entra Kovacic. Guarin lancia bene Jonathan, al 75′, il terzino arriva in fondo e crossa, la palla viene deviata ma arriva comunque sul secondo palo dove arrivano Nagatomo e Palacio, è il giapponese che riesce a toccarla e a spingerla in rete.

Possibilità di raddoppio all’85 possibilità di raddoppio con la traversa di Icardi. Altre sostituzioni quando mancano cinque minuti al fischio finale. Il Genoa fa entrare Santana al posto di Floro Flores, Mazzarri ha invece inserito Taider al posto di Alvarez. Al 89′ per i rossoblù entra Sturaro al posto di Cofie. Al 90′ un perfetto  contropiede di Guarin, serve Palacio il quale da solo davanti a Perin mette il pallone in rete.

Finisce così la partita che ha visto un’unica protagonista in campo nel secondo tempo. Gran partita dei neroazzurri che si lasciano alle spalle gli sbiaditi primi 45′.

La Roma parte per gli Usa ma senza Borriello e Destro

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La Roma pronta a partire per gli Usa, ma nella lista dei convocati ci sono due assenze pesanti:  Marco Borriello e Mattia Destro.

I motivi sono diversi, ma le assenze hanno richiamato immediatamente l’attenzione. Borriello è sempre più vicino a far ritorno al Genoa nell’ambito dello scambio con Gilardino che il ds giallorosso Sabatini sta perfezionando con Preziosi proprio durante questo caldo weekend di fine luglio. Mentre  Mattia Destro dovrà continuare il protocollo riabilitativo personalizzato che dovrà aiutarlo a superare i problemi al ginocchio.

Quindi i due giocatori non saranno presenti nelle tre partite amichevoli che la Roma giocherà tra Stati Uniti e Canada. Convocati invece:

Balzaretti, Benatia, Bradley, Burdisso, Caprari, Castan, Crescenzi, De Rossi, De Sanctis, Dodò, Florenzi, Jedvaj, Lamela, Lobont, Maicon, Marquinho, Osvaldo, Pjanic, Ricci, Romagnoli, Skorupski, Strootman, Taddei, Tallo, Torosidis, Totti, Verre.

In attesa di Italia-Haiti… il guardalinee sarà donna

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Dimenticatevi l’Italia vista a Praga, quella di oggi che incontrerà Haiti, in amichevole, sarà completamente diversa. E’ il primo assaggio di Rio allo stadio di Sao Januario e Prandelli schiererà un 4-3-3 con: Sirigu, Maggio, Bonucci, Astori, De Sciglio, Candreva, Aquilani, Giaccherini, Cerci, Gilardino, Diamanti.

Haiti risponderà con un 4-3-2-1 composto da: Montrevil; Alceant, Monuma, Avenska, Guerrier, Charles, Alexandre, Peterson, Desmarets, Louis, Belfort.

Ma la curiosità per molti sarà vedere schierata una donna come guardalinee: si tratta della trentaduenne carioca Lilian Fernandes Bruno e assistente di linea nel Brasilerao da quattro anni.

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Gilardino cerca, ma non trova la vittoria. Bologna Sampdoria 1-1

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Pioli ritrova Diamanti e Kone, mentre Delio Rossi si affida a Palombo al centro della difesa. Il Bologna si veste di verde per aderire alla giornata mondiale della Terra: i felsinei aderiscono alla bella iniziativa contro l”inquinamento. Gilardino vuole vincere e già dai primi minuti di gioco mette in apprensione la difesa ospite lottando su ogni pallone. Al 18′ bell”inserimento di Gilardino sul cross di Diamanti, ma la punta commette fallo in attacco e Peruzzo ferma il gioco. Il vantaggio arriva con Gilardino al 22′. Gran giocata di Taider, bravo a saltare Mustafi: il bomber ex Fiorentina è implacabile e batte Romer. Finisce il primo tempo con un possesso palla diviso quasi equamente tra le due squadre, a far la differenza è stato proprio il fuoriclasse Gilardino che ha trovato il gol che il Bologna cercava dall’inizio.

Nessun cambio negli schieramenti. Si riprende il gioco con le stesse formazioni che si erano fronteggiate nel primo tempo. Al 49′ si ha il gran colpo di Diamanti, che ci prova direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo. Dopo 10′, allo scoccare del 59′ è la Samp ha trovare il pareggio con Sansone.  L’attaccante, servito bene da Maxi Lopez, punisce Curci con un preciso diagonale. Al 72′ Curci si oppone alla punizione insidiosa di Palombo.

Una partita tutto sommato equilibrata nel secondo tempo, con una Samp che ha saputo trovare il pareggio, ma poi entrambe le formazioni sono sembrate appagate dal risultato non regalando più emozioni.

Il prossimo turno sarà:  Atalanta-Bologna e Sampdoria -Fiorentina

Inter – Bologna… sulla scia delle grandi! 0-1

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Javier Zanetti vuole ripartire dopo la brutta figura arrivata in Europa League contro il Tottenham: “Dopo la scofitta bisogna reagire non abbiamo nemmeno il tempo di lamentarci. Con tutte le nostre forze dobbiamo fare una grande partita per restare in scia delle grandi”.

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Il Bologna appare da subito molto pericoloso, mette l’Inter in affanno.

Al 2′ Bologna vicino al gol con Sorensen che di testa mette alto da due passi. Un’altra azione pericolosa avviene all’11 quando Diamanti passa una bella palla a  Gilardino che al volo sfiora il palo. Si scivola a San Siro e il terreno viscido mette in difficoltà i giocatori. Al 24′,  complice anche il campo, la punizione tesa di Diamanti per Gilardino che arriva però in ritardo di un soffio e non può provare il tiro. Dal 28′ cala il ritmo di gioco. Al 33′ ci prova Gargano con un tiro smorzato che non impensierisce Curci.

Fino al 45′ è un susseguirsi di azioni spezzettate, nessun pericolo veramente rilevante per entrambe le squadre in campo.  Si va al riposo con il risultato di 0-0.

La ripresa inizia con una sostituzione per squadra. Nell”Inter entra Cassano al posto di Benassi, mente nel Bologna entra Naldo al posto di Sorensen.

Al 57′ arriva il gol con una grande palla filtrante di Perez per Gilardino che al volo di destro non lascia scampo a Carrizo. E’ 0-1!  Sicuramente il gol del Bologna è meritato, anche per quello che aveva fatto vedere in campo nel primo tempo. L’Inter dopo il gol sembra disorientata così al 65′ il tecnico fa entrare Cambiasso al posto di Schelotto. L’inter nell’ultima parte di gara appare molto sbilanciata, ma sembra proprio che manchi la chiarezza di idee per andare al gol. Al 72′ Cassano dalla sinsitra rientra e calcia,  ma Naldo si immola e devia in angolo. Il Bologna soffre, ma resiste all’assedio dell’Inter. Al 77′ nel Bologna entra Guarente per Perez, il tecnico cerca di rafforzare la difesae mantenere il vantaggio. Una bella occasione per i rossoblù c’è al 78′ quando battuto l’angolo Khrin stacca di testa,  ma Carrizo è pronto a mandare in angolo. E’ 84′ quando in rovesciata Ranocchia prova a insidiare la porta avversaria, ma il tiro finisce fuori. Al 90′ l’arbitro concede 4 minuti di recupero. Al 91′ un tiro cross di Garagano viene salvato quasi sulla linea da Garics. Al 93′ colpo di testa di Cambiasso e Curci con un miracolo riesce a deviare. Finisce così Inter-Bologna.

A sorpresa vince il Bologna. Giornata nera per le grandi in vetta, l’unica che si è salvata a tempo scaduto con un gol veramente fortunato, dopo una pessima partita, è stata la Juve. L’Inter non cambia la statistica e perde in casa.

Il Bologna ora dovrà scontrarsi con la capolista, mentre per l’Inter ci sarà Sampdoria.

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